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La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
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Cher
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Messaggio: #1
RE:  La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

giorgio_luppi ha Scritto:


Su questo punto non sono d'accordo, implica che la decisione di installare o meno centrali spetta solo agli ingegneri nucleari: e' come chiedere al macellaio se la sua carne e' buona.
Considerando che non possiamo laurearci tutti in ingegneria nucleare per poter scegliere, cosi' come non possiamo laurearci tutti in medicina per poterci curare, ritorna la solita domanda: di chi fidarci?
  Proviamo allora a fidarci del buon senso: quante nuove centrali nucleari sono state collegate alla rete, nel mondo, negli ultimi due anni?
Due, una, nessuna?  Se sono cosi' poche qualcuno e' disposto a spiegarmi perche'?



Chi non è in grado di comprendere la complessità di una centrale nucleare, non ha nessun diritto di esporre il suo parere in merito. Gli si concede il diritto di esporre la sua contrarietà alla centrale, ma nulla di più.
La fiducia è il risultato della propria conoscenza rapportata alla problematica. ( meno conosci + ti devi fidare)
C'è un sacco di gente che si fida ciecamente delgli astrologi.....
Agli astronomi non serve il supporto della fiducia.
Chissa per chè?
Spero di essere stato chiaro.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
20-05-2011 11:47
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RE:  La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia? - Cher - 20-05-2011 11:47

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