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La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?
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Alessandro Bellotti
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Messaggio: #1
RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia?

Scusate, non penserete mica che le centrali nucleari possano essere pronte e funzionanti (adirittura 50% come dice Cher) per il 2020 ?
Fumate roba buona ?
Poi sono io che mi sono preso dell'ecostordito ....
Siamo seri, Cher. 50 Gwatt installati fa nucleare sono inattuabili (l'uranio nazionale ? Stai aspettando, per la creazione dell'uranio nazionale, una supernova ?). 30/35 reattori EPR, dove li metti ?
Concordo con l'analisi di chi dice che la potenza elettrica installata e la conseguente energia prodotta sono sufficienti per arrivare al 2020 (giga più, giga meno).
Supponendo di installare 15 EPR queste saranno in funzione non prima del 2030. Quindi dal 2020 al 2030 che facciamo ?
Questo è uno dei motivi per i quali la Germania punta sulle rinnovabili.
Installeranno entro 3/4 anni 52 Gwattpicco di fotovoltaico con ilsole che vale il 40% in meno che in Italia.
Piaccia o no, con fattore 0,15, equivalgono, in Italia, a 5/6 reattori EPR.
Con i costi in picchiata (-40% in tre anni) si raggiungerà la parità entro 10 anni (così almeno pensano i tedeschi).
Gas, rinnovabili e un pò di carbone (5 % di emissione rispetto al parco veicoli).
Cos'ì la Germania entro 20/25 anni.
Si può o non può credere.
La Siemens ci crede.

16-05-2011 17:57
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RE: La metafora del bue, ovvero dove finisce l'energia in Italia? - Alessandro Bellotti - 16-05-2011 17:57

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