RE: In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???
Beh, devo dire che a velocità di risposta non scherzate neanche voi!!!
Fermo restando ( e mi rivolgo a Pimby) che non voglio avere ragione, provo solo a ragionare e se trovate che il mio ragionamento non va bene, sono solo contenta perchè ho fatto un bel esercizio di logica e imparato qualcosa di nuovo.
Se però volete detto che la normativa italiana in fatto di radioprotezione è semplice e lineare, scusate ma non sono d'accordo, la trovo contorta e bislacca. Non sono sicura che tecnicamente sia ragionevole e mi lancio in considerazioni che fate bene a confutare.
Comincio con il recepimento delle direttive. Noi in Italia non le recepiamo mai così come sono, ma ci mettiamo sempre del nostro, anzi direi che i nostri politici ci mettono del loro.
Ad ex:
la direttiva 96/29
Articolo 9 cita:
Limiti di dose per i lavoratori esposti
1. Il limite di dose efficace per i lavoratori esposti è di 100 millisievert (mSv) nell'arco di cinque anni consecutivi, con una dose massima efficace di 50 mSv in un singolo anno. Gli Stati membri possono decidere un'entità annua.
Potete andarla a vedere:
http://www.ministerosalute.it/ipocm/reso..._96-29.pdf
In Italia non è così
20 mSv anno solare (art. 1 alleg. IV 230/95 e sm) e se si superano le successive esposizioni devono essere limitate a 10 mSv, sino a quando la media non risulti superiore ai 20 mSv (art. 4 bis sempre all. IV).
Mi riservo di controllare meglio cosa dica in fatto di rifiuti.
Poi Pimby ha ragione sui 10 mSv/y, ho sbagliato io non è 1 mSv/y per dimostrare la non rilevanza radiologica. Ma leggendo il decreto mi sembra di capire (forse mi sbaglio) che, anche se dimostro la non rilevanza radiologica, ho bisogno di autorizzazione. E questo mi sembra comunque assurdo.
Passiamo poi ai valori (e qui rispondo a Magnox).
Li ho presi da Fondamenti di dosimetria interna di carlo melandri edizione ENEA, sarebbe stato meglio cercare valori più ufficiali, ma non avevo tempo di cercare nelle pubblicazioni UNSCEAR.
I valori di I131, H3 e C14 me li sono inventati. Però H3 e C14 sono usati nei laboratori radioimmulogici e ho pensato a quelli, mentre per lo I131 ho pensato agli scarichi di un ospedale dove hanno la medicina nucleare e fanno terapie tiroidee, per cui dovrebbero essere contenuti negli escreti dei pazienti. Non so se sono realistici, avrei bisogno di vedere quali attività sono somministrate a questi pazienti e valutare quello che si ha negli escreti.
Riguardo invece (e qui rispondo a entrambi), a valutare se questa quantità di Iodio è irrilevante per la popolazione, non basta considerare la schermatura dell'acqua.
E qui mi arrabbio con coloro che sono pro-nucleare, perchè il ragionamento che viene fatto non è diverso da quello che ci ha portato a produrre quantità enormi di CO2, tanto si diluisce!!!!
Oppure che ha portato quei delinquenti che per anni hanno fatto esperimenti atomici, facendo aumentare il fondo naturale (e questi li metterei non al muro, perchè agirei come loro, ma li metterei in una cella e li allontanerei dal resto della popolazione perchè possono solo arrecare danni al genere umano!!)
Per valutare il danno dello Iodio dovrei sapere quanti ospedali scaricano, quanto scaricano e poi usare qualche modello per valutare la dose che arriva ad un individuo del gruppo critico. Non è una sorgente di I131 da schermare, che è ben altra cosa. Lo I131 entra nella catena alimentare.
Vi ricordate di Chernobyl??? Uno degli effetti, che sembrano proprio dimostrati, è l'incremento di tumori alla tiroide. D'altro canto, non mi sogno di dire che è lo stesso, per carità!!!
Le quantità in gioco sono molte diverse e non sono assolutamente paragonabili, ma questo per dire che lo I131 va trattato con un po' cautela. Se ho del tempo (ma ne dubito), posso provare a cercare qualche studio.
E ora aspetto le vostre controdeduzioni, e in quanto a cavillosità nenache Pimby mi sembra sia da meno. In ogni caso vi ringrazio tanto perchè mi sto proprio divertendo, difficile trovare con chi discutere di queste cose!! 
Buona notte
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