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come ho risposto a un giornalista dopo un articolo
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dDuck
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Messaggio: #1
RE: come ho risposto a un giornalista dopo un articolo

in nero la mia risposta, in verde la sua, il blu la mia ulteriore.

>>Ogg: R: riguardo all'articolo sul nucleare.
>>


>Quindi se al posto della centrale c'era un palazzetto dello sport non
morivano
>?
>Morivano eccome, ma è falso che non ci sono stati morti. Punto. Quanto al
conto dei morti complessivi, ci risentiamo tra dieci anni gurdando le analisi
epidemiologiche sui cancri alla tiroide e le leucemie. E non soo tra gli
operatori alla centrale, chiaramente.

>
I quali si calcolano statisticamente, in quanto non c'è conseguenza diretta
evidente.

Malgrado che l'argomento sia studiato in tutto il mondo, il solo incidente
mortale nella storia del nucleare è stato Cher, in cui siti seri calcolarono
circa 4000 vittime, ma per motivi gia menzionati, Chernobil è stata soprattutto
causata da un comportamento criminale delle autorità sovietiche.

L'alternativa al nucleare invece con numerosissimi incidenti causa un numero
di morti enormemente superiore, ma questo voi giornalisti non lo dite.



>
>>E comunque, non è questo il punto, solo a dosi elevatissime si muore subito
>per la radioattività, il problema del nucleare è che si muore nei mesi e anni
>successivi.

>
>Non è vero. la RA attività a Chernobil è già dagli anni 90 inferiore che a
>Napoli e Roma, causa rocce del sottosuolo, e che ci posso fare ci sono i
>vulcani.
>
>Mi spiace, balla spaziale. La radioattività a Chernobil, nella zona di
esclusione, è tuttora alta se non altissima a causa della contaminazione da
Cesio e altri radionucldi a media vita (in qualche area, anche da Plutonio)
>.
>> Purtroppo, succederà. Ed è già successa una elevatisstima contaminazione di
>intere province.
>


Non è vero.

Di plutonio in giro per la terra ce ne è diverse tonnellate, ma sono
soprattutto prodotte dall'industria bellica e dalle bombe atomiche, comunque
il plutonio non è tanto più pericolosi di altre sostanze,

Chiaro non mi metto a bere un bicchiere di plutonio fuso (sinceramente non ho
presente la temp, di fusione) ma non è che le altre industria non creino
prodotti velenosi e cancerogeni.


>
>Non è vero, la radioattività naturale, come noi giornalisti scriviamo e
diciamo, è una cosa e quella AGGIUNTIVA e' un'altra. Appunto, aggiuntiva. E NON
è AFFATTO trascurabile se supera i livelli conderati accettabili dai
radioprotezionsti (anche se ovviamente non c'è mai un livello minimo
assolutamente sicuro)

Colpa dei raggi cosmici e del radon nel sottosuolo, e di sti stronzi di
vulcani e le maledette supernove.

>
>Quindi i due incidenti non possono essere minimamente paragonati.
>Ma questo la gente non lo sa.
>
>
>Premesso che i due incidenti sono molto diversi e Chernobyl è molto più
grave, in termini strettamente tecnici Fukushima è stato classificato nella
stessa classe INES: classe sette. e la quantità di radioattività rilasciata,
non a caso, è ancora in via di valutazione ma sarà probabilmente tra 50 e
l'80%. Non proprio poco. E intere province sono state contaminate, non solo il
Pacifico. Ma tutto questo la gente lo sa bene, se ha letto i miei pezzi.

Ahhh se lo ha scritto lei, conta più dei contattori Geiger.

Il potere della stampa è enorme, se voi giornalisti volete fare passare i
pedofili come vittime lo potete fare.

>

>
>
>vedo che non contesta la mia spiegazione. bene. Comunque si guardi di dati di
contaminazione fuori dalla centrale e vedrà quanta contaminazione c'è. Guardi,
guardi...
>
>Quanto alla denuncia dell'inquinamento da fonti fossili...bè, ne sono pieni i
giornali e gli ambientalsiti ci si sgolano da DECENNI. Ha presente il
cambiamento climatico?


E senza fossili e nucleare come si fa l'energia elettrica ?

Le rinnovabili, !!!!! ahhhh si ma la gente non sa che sono antieconomiche al
massimo, provocano impatti ambientali enormi e poca energia.

L'unica rinnovabile efficiente è l'idroelettrico ma bisogna fare sloggiare
intere valli, non lo so se facciamo sloggiare mezzo altoadige per fare una
bacino idroelettrico la Germania e l'Austria non ci dichiarano guerra.

Se lo facciamo con i valdostani ci dichiara guerra la Francia,

Comunque a parte scherzi le rinnovabili sono ottime in paesi poco densamente
popolati come l'Australia, l'Argentina e in Europa la Norvegia o l'Islanda.

Paese con cui puoi allagare interi bacini vasto come una provincia Italiana
muovendo poche migliaia di persone.

Per vivere di rinnovabili devi avere un idroelettrico che copre 2/3 della
produzione elettrica mentre in Italia copre il 10%.

Fanno bene questi paesi a campare solo di rinnovabili, ma le stime serie per
un paese come l'Italia sono il 10% di idro, un altro 10% di tutte le altre
messe insieme, e forse raschiando il barile arrivi al 30%, riempendoci di pale
eoliche, dighe e microdighe, pannelli a sfare e termovalorizzatori che la gente
non vuole.

Ma come pensa di coprire il rimanente 70% ?

Il problema dell'eolico ad esempio è la sua aleatorietà che ti obbliga a
tenere centrali a fossili pronte a intervenire in caso di assenza di vento,
quindi raddoppi la struttura, ma questo non lo dite.

E' antieconomico al massimo, la Danimarca ne sa qualcosa e non toglie la
dipendenza delle fossili.


>
>Non è demagogico, è una soluzione. Che, sì, non c'entra un tubo con la
produzione ma con il consumo. Perchè meno consumi, meno devi produrre. Semplice
equazione. Troppo semplice? Contrasta con qualche interesse economico?


Risparmio energetico cosa si intende ? cambiare le lampadine, OK è importante
anche quello ma si potra arrivare in tutto a un 10-20% dell'energia elettrica,
importante certo ma il resto ? fossili o nucleare.

Semmai il vero salto nel risparmio energetico saranno i SUPERCONDUTTORI, ma a
temperatura ambiente non esistono, e forse non ci arriveremo mai a un
superconduttore a temperatura ambiente economico.

I superconduttori cui si è arrivati, sono dell'ordine di 150-200 gradi sotto
lo zero centigrado, o 100-200 gradi kelvin.

Lo zero assoluto o kelvin è circa 273 gradi sotto lo zero,


>
>Come no. Peccato che la Merkel ha annunciato la chiusura dei 7 reattori più
vecchi e ha detto che bisogna uscire "prima possibile" dal nucleare. Certo, dal
nucleare non si esce dalla sera alla mattina, e anche questo è un motivo per
non entrarci. tecnologia costosa, rigida, con un margine di rischio
percentualmente ma potenzialmente portatore di gravi effetti.

Grazie i 7 reattori più vecchi, anche lei prima o poi andrà in pensione ,
penso ? e gli lo auguro.

>
>Per concludere il nucleare (fissione dell'uranio 235) è la peggior forma di
>fonte di energia che esiste, ad eccezione di tutte le altre che sono state
>inventate.
>....... da una frase di Churchill sulla democrazia.
>
>Contento lei!

Contenti i francesi.


Quindi la mia sintesi :

Se puoi campare di idroelettrico ci campi. e fai bene, lo potrebbero fare
paesi come l'Argentina, il Cile, il Paraguay, Australia, NZL, Norvegia sempre
che gli ecologisti del posto non rompano le palle e si crei nuovi ecosistemi
lacustri, al posto di intere valli, le altre rinno integrano.

Se non puoi, perché sei una potenza industriale e il consumo pro capite è
alto, serve il nucleare che è meglio delle fossili e meglio di devastare boschi
interi per farci biomasse, tutte le potenze industriali l'hanno.

Se proprio gli ecologisti rompano e non puoi fare le centrali allora meglio il
gas del petrolio e carbone, anche se caro e di incidenti ne fa più del
nucleare.

Il risultato dell'intervento dei meravigliosi ecologisti sono le care centrali
di Vado e della Spezia.

saluti.

Speriamo di non fare confusione con i colori.


Il nucleare è la peggior fonte di energia che esista ad eccezione di tutte le altre che sono mai state usate.
..... da una frase di W. Churchill sulla democrazia.
13-05-2011 12:01
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RE: come ho risposto a un giornalista dopo un articolo - dDuck - 13-05-2011 12:01
RE: come ho risposto a un giornalista dopo un articolo - Alessandro Bellotti - 15-05-2011, 11:58
RE: come ho risposto a un giornalista dopo un articolo - Alessandro Bellotti - 16-05-2011, 09:41
RE: come ho risposto a un giornalista dopo un articolo - Alessandro Bellotti - 16-05-2011, 12:32
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RE: come ho risposto a un giornalista dopo un articolo - Alessandro Bellotti - 16-05-2011, 15:59
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