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Cosa serve per far ripartire la struttura.
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magnox
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Messaggio: #1
RE: Cosa serve per far ripartire la struttura.

ciao e benvenuto.

Domande come la tua dovrebbero essere piu' frequenti da parte della cosiddetta opinione pubblica, che invece non fa altro che avere pregiudizi contornati da migliaia di false credenze (quasi medievali).
Fai benissimo a informarti sulla questione; non si tratta di essere ne' pro ne' contro il nucleare.

1) "infrastruttura" e utilities.
Come ogni sistema industriale anche il nucleare ha un indotto. Partiamo dal sito dove avverra' l'insediamento.
Evidentemente ci vorra' chi costruisce l'impianto: ci saranno opere di carpenteria civile (piattaforme, muri, edifici, vasche, ecc), opere di carpenteria metallica (strutture di sostegno, contenitori, ecc), opere nucleari (che riguardano l'isola e in particolare il reattore), opere elettromeccaniche (turbine e alternatori), opere di generazione, trasferimento e allacciamento alla rete dell'energia elettrica (trasformatori, regolatori, stazione elettrica); chiaramente ci sara' tutta una parte dedicata alla controllistica, agli azionamenti e all'informatica.
In Italia ci sono Enel e Ansaldo ben qualificate, specialmente Ansaldo che ha sempre costruito componentistica per impianti nucleari (per l'estero).
Sul cemento bisogna dire che viste le masse da gettare nell'isola sarebbe necessaria una ditta specializzata in costruzione di dighe, o cmq di opere "belle grosse".
Poi va caricato il reattore. Quindi ci vuole chi fornisce le barre; in italia (non mi ricordo dove) c'era un impianto che assemblava le barre (impilava pastiglie). Chiaramente se le barre saranno destinate ad un reattore LWR dovranno essere ad U arricchito e quindi ci vorra' il servizio di arricchimento. Quest'ultimo impianto e' fra i piu' complessi e costosi impianti industriali che l'uomo sappia costruire; l'italia non puo' (e non ha mai potuto) permettersi di costruirlo, anche perche' sarebbe sprecato per pochi reattori (a meno di voler poi vendere combustibile). Ti consiglio di informarti sugli impianti di arricchimento (se vuoi se ne parla) perche' sono spettacolari.
Avvenuto il ciclo in pila, le barre vengono scaricate ed avviate al reprocessing. Anche qui', ci vorrebbe un impianto sofisticato; ma in germania, francia e inghilterra ci sono gia' impianti specializzati (e con esperienza). I manufatti (le scorie inertizzate) andranno avviate allo stoccaggio: ci vorrebbe il deposito nazionale (tanto malvoluto, ma necessario).
A fine vita, si avvia il decommissioning, l'impianto va smantellato e riconsegnato a campo verde (quindi, cosi' come era all'inizio). E qui' ci vogliono le ditte di sopra, piu' una ditta con esperienza nello smontaggio dell'isola nucleare la cui componentistica costituisce rifiuti di categoria I e II (non puoi usare la ruspa per demolirli...).
L'indotto principale e' questo.
Se si volesse costruire una centrale in italia (soldi e opinioni a parte) Enel e Ansaldo (piu' altre aziende piu' piccole, forse anche estere) si occuperebbero del cantiere; andrebbero poi presi accordi per la fornitura di combustible (dall'estero) e per il ritrattamento del combustibile esausto (all'estero). Bisognera' pero' costuire il deposito perche' le norme internazionali prevedono che chi produce le scorie se le deve tenere (e quindi dovranno ritornare in italia).
Per il decommissioning sinceramente non saprei se enel e sogin hanno esperienza per questa attivita'.

2) premesso che dare soldi alla ricerca e' sempre cosa buona, specie se e' ricerca pubblica, penso che riguardo la tecnologia nucleare italiana sia ben nota alle aziende che se ne sono occupate (andando all'estero). La rete universitaria del settore nucleare e' sempre stata piu' o meno ben allacciata con le aziende (qui' a pisa, i laureandi vengono spesso spediti in america alla westinghouse o alla GE Energy ma anche in Francia e Germania in enti di ricerca). Certamente verrano richieste competenze di aziende estere.
Enel in questi ultimi anni ha ripristinato la divisione nucleare (ATN) acquisendo diversi impianti all'estero; sta formando i suoi ing. nucleari su questi impianti facendoli collaborare in tutte le fasi della gestione delle centrali con gruppi di ingegneri di societa' grosse come la francese EDF.



07-07-2008 10:33
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Cosa serve per far ripartire la struttura. - Bellaz89 - 06-07-2008, 18:33
RE: Cosa serve per far ripartire la struttura. - magnox - 07-07-2008 10:33
RE: Cosa serve per far ripartire la struttura. - Bellaz89 - 08-07-2008, 09:12
RE: Cosa serve per far ripartire la struttura. - Bellaz89 - 08-07-2008, 22:38

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