RE: In Italia si rifaranno le Centrali Nucleri???
Hai sicuramente ragione, il tono dei due interventi era diverso come lo era il mio umore. Mi fa rabbia solo essere amministrata da persone che anzicchè curare l'interesse del paese curano i propri.
Non sono sicura che in Italia si riesca a rifare delle centrali nucleari, non si riesce neanche a costruire una discarica!!!! Ho paura che sia un annuncio ad effetto e un altro modo per sperperare denaro pubblico, come è stato fatto con l'annuncio della costruzione del ponte sullo stretto di Messina.
Sul CIRENE non condivido il fatto che lo consideri sbagliato, è stato l'unico reattore quasi completamente pensato e progettato dagli italiani, per un motivo ben preciso, non dipendere dai paesi che erano in grado di produrre uranio arricchito, si trattava infatti di un reattore ad acqua pesante bollente con combustibile uranio naturale (una versione rivisitata dei CANDU). Il problema secondo me è stato anche in questo caso politico. Le iniziative del CISE, che sin dall'inizio della sua nascita aveva dedicato molta energie allo sviluppo di tale reattore, si concretizzarono verso la fine degli anni ’50 con lo studio di fattibilità. Nel 1967 venne stipulata una convenzione tra il CNEN e l’ENEL (con la nazionalizzazione dell’energia elettrica il CISE era passato all’ENEL) per la realizzazione di un prototipo di tale reattore da 40 MWe, che doveva servire ad effettuare una sperimentazione per un reattore di maggiore potenza. Nel 1972 l’Ansaldo Meccanica Nucleare si aggiudicò l’ordine del reattore da realizzare a Latina, nello stesso sito dove era stata costruita la centrale gas-grafite di concezione inglese. L’anno successivo venne dato il nullaosta alla costruzione. Tuttavia le operazioni di progettazione esecutiva e di costruzione non andarono secondo i programmi iniziali e la centrale venne quasi completata solo nel 1987. Se invece di impiegare 30 anni per costruirlo ci avessero messo meno tempo, forse avrebbe avuto anche questo reattore qualche possibilità.
Su Moltanto di Castro condivido perfettamente, altro modo di buttare al vento tanti soldi pubblici!!!
Condivido a pieno anche la scelta del ritrattamento del combustibile, con l'estrazione del Pu dai rifiuti riduce di quasi il 50% la radioattività e poi attraverso l'utilizzo dei MOX si risparmia uranio.
Non condivido il fatto che tutti gli impianti debbano necessariamente essere riportati a prato verde, potrebbero essere utilizzati per fare nuovi impianti.
E' indispensabile la costruzione di un deposito nazionale, ma non solo per i rifiuti che sono stati prodotti dagli impianti nucleari, ma anche per i rifiuti ospedalieri che non sono pochi!! Basta pensare al radio che negli '50 era usato per la radioterapia (oggi per fortuna grazie alla possibilità di produrre altri radionuclidi di più facile gestione con reattori e/o acceleratori, all'estero naturalemnte) e che non si sa più dove mettere!! Avere oltre 20 siti mi sembra dispendioso e molto più pericoloso di averne uno soltanto.
E condivido anche il PLEASE IN MY BACK YARD, sono nata in un'isola (Ischia) e di fronte a casa mia c'era una scritta enorme "TERME RADIOATTIVE", ora hanno cancellato la parola radioattive, ma sicuramente la radioattività naturale (livello medio mondiale 2,4 mSv/anno) a cui sono stata sottoposta nei miei primi anni di vita è di gran lunga superiore a quella che potrei avere con i rifiuti nel mio giardino (1 mSv/anno con la Legge 230/95 e successive modifiche).
Aspetto i tuoi commenti sulla radioprotezione e ciao
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