RE: Incidenza tumori in prossimitą delle centrali
Anche la caduta di un aereo non h probabilita' zero; ma non per questo la gente non vola.
La probabilita' di accadimento ti deve dire quanto sia rischioso fare una certa cosa e quali contromisure vanno prese. Da quello prevedi e progetti i sistemi di controllo (che hanno un costo).
Ti faccio un esempio. Voglio proteggere i dati in un pc.
La prima cosa che potrei fare e staccarlo dalla rete ed elimanre la prob che qualcuno possa penetrare da remoto nel pc. Ma qualcuno potrebbe usare l'USB o l'unita' ottica per copiare i dati. Allora elimino porte USB e unita' ottica. Ma qualcuno potrebbe aprire il case e prelevare l'hard disk. Allora potrei mettere il pc in una cassaforte. Ma qualcuno potrebbe aprirla cmq. Potrei allora scavare un pozzo profondo 1 km, mettere in fondo il pc e riempire il buco di cemento. Ma qualcuno, con una perforatrice, potrebbe arrivare a quella profondita' e prelevare i dati.
La prob non e' mai zero. Ma quant'e' realistico che qualcuno penetri in casa mia, riesca ad aprire la cassaforte e prelevi i dati?? E che scavi un pozzo parallelo nel caso estremo???
Il fatto che un evento come quello di Tunguska possa avvenire con una frequenza di 1 evento ogni 600 anni, vuol dire semplicemente che e' un evento estremamente improbabile. Certo, esiste la "sfiga": in un certo momento storico, cadono 2 meteoriti, uno dopo l'altro, nello stesso punto.
La probabilita' non e' zero.
Se si desse una interpretazione assoluta, prendendo l'evento in se, non dovremmo vivere tranquillamente (con o senza il nucleare).
Giustamente dici
"qualunque evento, per quanto poco probabile, su grande scala diventa probabile che accada, quindi non si puņ dire che un sisma di magnitudo 9 con tsunami allegato capita 'solo' ogni 100 anni. "
Il numero e' cmq un valore calcolato, basato su un modello; quindi sempre criticabile.
Ricorda pero' che un terremoto scarica l'energia accumulata e dopo l'evento il contenuto di energia negli strati di roccia e' "cambiato". Inoltre la probabilita' di avere terremoti disastrosi e' legata alla tettonica a zolle.
Noi non rischiamo come i giapponesi.
Io penso che gli eventi vadano "pesati", essere uccisi dalla mafia e' piu' probabile in italia che in nuova zelanda. o no?
La probabilita' che cada un meteorite e centri una centrale nucleare e' equidistribuita, su tutta la Terra. E' un evento molto poco probabile, se avviene siamo fottuti.
Allora che si fa? C'e' poco da dire: non si fa.
Altro discorso e' l'affidabilita'. E' chiaro che il numero dei possibili guasti aumenta con l'aumentare del numero di reattori installati. Ma nella tecnica conta anche quanto il sistema sia capace di controreazionare il guasto, ovvero, quanto il sistema e' capace di contrastare l'eventuale guasto.
Da qui' nascono i sistemi ridondanti, la sicurezza intrinseca, ecc...
La centrale di fukushima e' di 2a generazione, si e' spenta regolarmente, i problemi sono derivati dal calore residuo e dall'impossibilita', a seguito dello tsunami, di asportare tale calore.
La 2a generazione non viene piu' installata.
Nella 3a generazione (e nella cosiddetta 3+) le cose cambiano parecchio.
E' come paragonare un vecchio traghetto tailandese ad un traghetto italiano (nella gestione, nella costruzione e nei sistemi di emergenza).
Posso capire che uno mi citi l'evento rarissimo che potrebbe avvenire (ma li' ci si deve chiedere, come si comporta il sistema in quel caso), ma non capisco e trovo poco sensato generalizzare e dire che tutti i reattori sono come quelli di fukushima.
I sistemi passivi sono usati nei nuovi reattori.
Citare l'estinzione dei dinosauri ("paradossalmente" o no) quando si parla di nucleare, vuol dire non poter andare avanti nella discussione, perche' certi eventi non sono controreazionabili... la nostra stessa razza si estinguerebbe, ma non perche' c'e' il nucleare... per l'evento in se.
Una centrale nucleare resta fra le piu' affidabili opere dell'uomo.
In Francia, le cose non sono mica andate cosi' male negli ultimi 40 anni. Non mi pare ci siano milioni di morti per tumore o migliaia di bambini deformi.
Uno potrebbe dire, "ma l'Italia non e' la Francia"...e la discussione si bloccherebbe di nuovo.
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