![]() |
Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Versione stampabile +- | NuclearMeeting | il forum di ArchivioNucleare.com | (http://www.nuclearmeeting.com/forum) +-- Forum: Argomenti (/forumdisplay.php?fid=1) +--- Forum: Nucleare e Radioprotezione (/forumdisplay.php?fid=2) +--- Discussione: Incidenza tumori in prossimità delle centrali (/showthread.php?tid=176) |
Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Erinews - 07-01-2011 12:53
Vi invito a leggere il rapporto emesso nel 2008 da BSF, Ufficio federale tedesco dedicato alla radioprotezione: RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Dwalin - 07-01-2011 14:51 The study found that there is a significantly increased risk for children unter five years of age to contract cancer and leukaemia the nearer they live to a nuclear power plant results from the study itself. According to today´s radio-biological knowledge the increase in risk determined in the study cannot be explained through the emissions from the nuclear power plants. The additional radiation exposure of the population required for this explanation would have to be about 1,000 to 10,000 times higher than it has been observed. However, from this observation it cannot be concluded that radiation as a cause can absolutely be excluded. Currently there are no plausible explanations for the determined effect, which has shown an altogether consistent picture with little fluctuation over the period of 24 years under investigation. RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Cher - 07-01-2011 15:39
Traduzione da Inglese verso Italiano RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - AleD - 08-01-2011 22:32
" RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Cher - 09-01-2011 13:45
Quoto in pieno! In fondo , da sempre e in ogni luogo, non è la causa che interessa ma su chi puntare il dito! RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - jokky - 18-03-2011 17:34
Riporta: La causa della loro malattia va ricercata altrove e che la vicinanza alla centrale è solo una semplice concomitanza. Spetta alla ricerca stabilire le cause e le casistiche indicano quello che succede. Io non mastico molto l'inglese, ma fortunatamente wikipedia cita questo articolo e dice: Riporta: Una indagine sugli effetti delle centrali sulla salute è stata realizzata nel 2008 dall'Ente governativo tedesco per il controllo radioattivo (Bundesamtes fur Strahlenschutz). Esaminando tutti i 16 impianti nucleari presenti sul territorio tedesco in relazione all'incidenza dei tumori tra i bambini è emersa una correlazione diretta tra il rischio di essere colpiti da leucemia in bambini con meno di cinque anni. I bambini che vivono entro 5 km dai reattori sono soggetti ad un incremento del 76% del rischio di contrarre una leucemia rispetto ai coetanei che vivono almeno a più di 50 km. Questo incremento di probabilità si riduce al 26% tra 5 e 10 km, al 10% tra il 10 ed 30 km, dello 0,5% tra 30 e 50 km. e successivamente: Riporta: Recentemente in un commento sulla autorevole rivista Environmental Health è stata avanzata l'ipotesi che alcuni radionuclidi, quali il trizio, il carbonio 14, i gas nobili radioattivi come kripton, argon, xeno, normalmente rilasciati dagli impianti insieme al vapor acqueo, vengano incorporati nel suolo e nei vegetali e che quindi si ritrovino nella catena alimentare. Le donne gravide esposte a queste sostanze radioattive le trasmetterebbero ai feti con conseguente imprinting cellulare che indurrebbe tumori nelle prime fasi della vita[43]. In effetti anche studi canadesi dimostrano che la concentrazione di trizio in frutta, verdura, carne, latte e uova è tanto più alta quanto più si è vicini all'impianto nucleare. Ora, dati questi studi mi risulta quantomeno difficile pensare che la vicinanza alle centrali nucleari e l'incidenza di leucemie nei bambini siano due dati slegati tra loro... RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Dwalin - 18-03-2011 17:50
jokky ha Scritto: Ora, dati questi studi mi risulta quantomeno difficile pensare che la vicinanza alle centrali nucleari e l'incidenza di leucemie nei bambini siano due dati slegati tra loro... Riporta: Questo studio è stato oggetto di una valutazione critica da parte della commissione tedesca per la protezione radiologica (SSK) la quale afferma che: «tutte le circostanze radioecologiche e di rischio base riscontrate dall'SSK indicano che l'esposizione alle radiazioni ionizzanti causate dagli impianti nucleari non possono spiegare i risultati dello studio KiKK. L'esposizione addizionale dovuta a questi impianti è inferiore di un fattore superiore a 1000, rispetto all'esposizione di radiazioni che spiegherebbe l'incidenza di rischio riportato nel KiKK, e le fonti naturali sono diversi ordini di grandezza superiori rispetto all'esposizione addizionale dovuta agli impianti». Prosegue affermando che: «Si riscontra un aumento di rischio di leucemia per bambini inferiori ai 5 anni, con una distanza inferiore ai 5 km dagli impianti nucleari tedeschi, rispetto a zone al di fuori di questo raggio. Studi condotti in altre nazioni hanno prodotto risultati discordanti. Quindi non è possibile concludere che ci sia alcuna evidenza [statistica] per l'aumento dei casi leucemici, in generale, nelle vicinanze di un impianto nucleare. Le prove per l'aumentato rischio di cancro è limitata ad una area non superiore ai 5 km, non c'è quindi alcuna giustificazione per attribuire un fattore di rischio e calcolare gli ipotetici casi extra di cancro per distanze maggiori». Conclude dicendo: «Il motivo per cui si è riscontrato l'aumento della leucemia osservato dallo studio KiKK osservati nei bambini non è chiaro. Dal momento che la leucemia è causato da molteplici fattori, numerosi fattori contingenti avrebbe potuto essere responsabile dei risultati osservati. Sono quindi da compiere più esaustivi studi per cercare di dirimere le discordanze fra i vari studi». in sostanza, il primo studio è stato smentito dal ministero tedesco per la radioprotezione RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - jokky - 18-03-2011 18:03
invece non smentisce, si limita a dire che la questione non può essere provata: nonostante lo studio sia condotto su 16 centrali nucleari e numericamente i casi di leucemie siano aumentati insieme alla vicinanza alle centrali il ministero afferma che non ci siano evidenze statistiche... RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Dwalin - 18-03-2011 21:30
perchè in altri studi si evince una diminuzione entro quel raggio, mentre per raggi maggiori la distribuzione è uguale a zone lontane dagli impianti. RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Sarek - 19-03-2011 02:05
Questo è il mio primo post quindi anzitutto saluto. Dwalin ha Scritto: popolazione troppo ristretta per avere una campionatura statistica buona, da ciò le conclusioni del KiKK sono errate Mi permetto di osservare che proprio il tuo post precedente dice un'altra cosa. Dwalin ha Scritto: Conclude dicendo: «Il motivo per cui si è riscontrato l'aumento della leucemia osservato dallo studio KiKK osservati nei bambini non è chiaro. Dal momento che la leucemia è causato da molteplici fattori, numerosi fattori contingenti avrebbe potuto essere responsabile dei risultati osservati. Sono quindi da compiere più esaustivi studi per cercare di dirimere le discordanze fra i vari studi». Quindi non si può dire che sia del tutto errato, dal momento che la stessa SSK ne conferma la validità del campionamento statistico per quanto riguarda l'aumento delle leucemie. In pratica l'SSK lo definisce 'non conclusivo' in quanto non vengono esclusi altri fattori. Questo non vuol dire che le centrali non siano responsabili dell'effetto, solo che questo studio non è sufficente a provarlo. Magari è una combinazione di concause che si verifica solo in Germania. Insomma, stessi entro 5km da una centrale *tedesca* ne vorrei sapere di più. Qui apro una parentesi sull'informazione di questi giorni. A mio avviso uno dei problemi più grossi che il nucleare incontra verso l'opinione pubblica è la totale incongruenza delle informazioni rilasciate. La TEPCO che minimizza ( e si capisce perchè ). Il Governo giapponese che minimizza ( e si capisce perchè ). Gli stati uniti + UK che inizialmente non si pronunciano. La Francia che urla al disastro ( ovvio, vuol vendere i propri reattori ) La AIEA che insiste a dire che la situazione è a livello 4 anche quando si butta acqua con elicotteri (il che ovviamente è nel normale manuale di uso della centrale) e le radiazioni sono salite per decine di chilometri (local consequences??). Chi dice che la 3a generazione ha un MTBF di 100000 anni. Chi dice che non esiste la 3a, ma solo una 2a migliorata, e che la 3a sarà in effetti la 4a. Chi vuole i rigassificatori, chi il rinnovabile, e chi dice di continuare a comprarla e che le centrali se le facciano i francesi. E per finire i giornali che ovviamente la gonfiano più che possono perchè fa più notizia e fa vendere. Ora, in un pandemonio di questo tipo, come fa un cristiano normale a non pensare che alla fine vengano presi in considerazione tutti gli interessi meno che quelli dei normali cittadini e a non dire 'ma ficcatevele in $bruttoposto quelle centrali' ?? RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - magnox - 19-03-2011 12:10
gli studi statistici sull'incidenza dei tumori in prossimita' delle centrali nucleari sono un esempio di statistica poco utile: ammettendo che l'analisi sia stata condotta correttamente (nota: i dati trattati e la metodologia difficilmente vengono resi noti) resta il fatto che sono pochi i casi di malati su un campione piccolo, molto eterogeneo (o forzatamente omogenizzato). RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Sarek - 19-03-2011 16:40
magnox ha Scritto: Chi non si fida del nucleare, senza saper argomentare la sua posizione, farebbe bene a non fidarsi ancor di piu' di tutto il resto... farebbe bene a tornare in grotta. Cerchiamo di non essere talebani nuclearisti o antinuclearisti. Però se gli esperti non si fanno venire dubbi su quello che vedono, bè i problemi forse sono più grossi di quello che credevo. Qui non è questione di schierarsi pro o contro come allo stadio, l'energia atomica sarebbe utilissima (sempre ricordando che è fossile e quindi destinata ad esaurirsi), ma di capire in quale modo portare avanti anche questa senza correre il rischio di sterilizzare parti del pianeta. Oggi non essere anche ambientalisti vuol dire essere incoscenti su quello che lasceremo ai nostri figli, dato che stiamo già consumando più risorse di quelle che il pianeta produce. Ovvio poi che gli interessi ci sono su qualunque energia e che le centrali a carbone o a gas non emettono vitamine. Argomentare oggi purtroppo non è difficile. Basta dire : spiegatemi come è possibile che sia successo questo arrosto nel terzo paese più industrializzato del mondo. 'non si poteva prevedere' e 'la tecnologia era di vecchia concezione' varrebbero come un'ammissione di inadeguatezza sulla capacità anche futura di gestire di questo tipo di energia. Poichè dopo 20 anni le tecnologie sono sempre di vecchia concezione e alcuni eventi sono e saranno sempre per loro stessa natura imprevedibili, queste osservazioni sono applicabili a qualunque evento e dunque prive di sostanza. Da ogni disastro aereo si impara qualcosa, da questo a mio avviso si evince che in determinate situazioni questa tecnologia non consente di mantenere il controllo, e dunque (per adesso) andrebbe gestita come tale. (Qui magari dico uno svarione tecnico) Perchè non si possono interrare 'ste benedette centrali ? N metri sotto e nell'atmosfera non c'arriva più nulla in nessun caso, e la scala INES la tagliamo a 5. Qui si parla di elementi come il plutonio che se va a zonzo ci resta e fa danni per 24000 anni (per la cronaca siamo usciti dall'ultima era glaciale 12000 anni fa), quindi da trattarsi in guanti di velluto. Ora datemi una risposta ragionevole a questo : come mai lo hanno utilizzato come MOX dentro una vecchia centrale che sarebbe dovuta essere dismessa dopo qualche mese ?? Questa ad esempio a me pare una cosa pazzesca. E' qui il punto. Se la Merkel aveva prolungato per 12 anni la vita di centrali che dovevano andare in End Of Life, vuol dire che come sempre accade, gli interessi economici (di pochi) scavalcano quelli generali e rendono una tecnologia molto più pericolosa di quello che sarebbe sulla carta (volereste su un aereo che ha più ore di volo quelle per cui il costruttore lo ha fatto ?) Quello che intendo è che a mio avviso dubbi ce ne sono, alcuni sulla tecnologia e molti più sulla gestione. Ora però giro la domanda. Chi si fida del nucleare come in che ottica vede quello che succede in questi giorni ? RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - vromanello - 20-03-2011 13:19
L'argomento è stato ampiamente dibattuto su "archivionucleare": ho tirato le somme in un passo del mio articolo dal titolo "L'inganno mediatico e le panzane nucleari", che trovate qui: RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Sarek - 20-03-2011 20:33
vromanello ha Scritto: Consiglio preventiva lettura... Grazie. Mi ci vorrà un pò a leggerli... RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - magnox - 22-03-2011 00:53
Sarek ha Scritto: Cerchiamo di non essere talebani nuclearisti o antinuclearisti. sono il primo a dire che le cose vanno valutate correttamente e criticamente. Riporta: Però se gli esperti non si fanno venire dubbi su quello che vedono, bè i problemi forse sono più grossi di quello che credevo. quali dubbi? Cito Margherita Hack "se c'e' un incendio, smetteremmo di usare il fuoco?" L'incidente (non catastrofico) alla centrale di Fukushima non e' un evento non previsto, anzi. La struttura del vessel, il contenimento, l'ECCS, ecc. sono fatti in previsione di incidenti a bassissima probabilita' di accadimento. Nota che un terremoto di grado 9 richter avviene ogni 100 anni. Non voglio pero' minimizzare l'accaduto (che pero' non va ingigantito ritenendolo un incidente disastroso). Riporta: Qui non è questione di schierarsi pro o contro come allo stadio, l'energia atomica sarebbe utilissima (sempre ricordando che è fossile e quindi destinata ad esaurirsi), ma di capire in quale modo portare avanti anche questa senza correre il rischio di sterilizzare parti del pianeta. Oggi non essere anche ambientalisti vuol dire essere incoscenti su quello che lasceremo ai nostri figli, dato che stiamo già consumando più risorse di quelle che il pianeta produce. Dovremmo essere tutti ambientalisti, nel senso di persone rispettose dell'ambiente in cui viviamo oltre che di noi stessi. E proprio perche' dovremmo rispettare l'ambiente dovremmo sforzarci di programmare l'utilizzazione (non lo "sfruttamento") delle risorse. I consumi di energia sono aumentati esageratamente, se imparassimo a risparmiare e a razionalizzare l'energia, potremmo anche smettere di usare il nucleare. E non lo dico ironicamente. Purtroppo non e' cosi'. E allora bisogna mostrarsi critici e valutare correttamente le cose. "Sterilizzare parti del pianeta". Tipo? Dirai "Chernobyl", ok (passi per buono) E poi?? E le parti gravemente inquinate dalla chimica??? Tu credi che se abbandonassimo il nucleare lasceremmo un mondo migliore ai nostri figli??? Come potremmo produrre la stessa aliquota di energia? Con quali fonti? Riporta: Ovvio poi che gli interessi ci sono su qualunque energia e che le centrali a carbone o a gas non emettono vitamine. se fossero 10 volte di piu' forse la cosa non verrebbe cosi' minimizzata e dimenticata... mi piacerebbe vedere le conseguenze... Riporta: Argomentare oggi purtroppo non è difficile. Basta dire : spiegatemi come è possibile che sia successo questo arrosto nel terzo paese più industrializzato del mondo. 'non si poteva prevedere' e 'la tecnologia era di vecchia concezione' varrebbero come un'ammissione di inadeguatezza sulla capacità anche futura di gestire di questo tipo di energia. Il fatto e' prorpio questo: "argomentare", quindi "dimostrare con argomenti", cosa alquanto rara negli ambientalisti "contro il nucleare a prescindere". Il fatto che avvenga un incidente in certe condizioni non vuol dire che una tecnologia sia da scartare. Quella centrale ha subito un grave incidente, ma le conseguenze ambientali non sono molto peggiori di quello che e' avvenuto a Seveso nel 1976 o a Bhopal (india) nel 1984. Chiedi a Realacci se conosce questi disastri. Riporta: Poichè dopo 20 anni le tecnologie sono sempre di vecchia concezione e alcuni eventi sono e saranno sempre per loro stessa natura imprevedibili, queste osservazioni sono applicabili a qualunque evento e dunque prive di sostanza. Questo non e' verissimo, Tanto piu' perche' la centrale di fukushima ha retto al disastro ambientale. Ripeto, la contaminazione ambientale non e' stata disastrosa, oggettivamente. C'e' un certo numero di persone contaminate (che non mi pare abbiano avuto dosi incredibilmente alte), si' anche l'aria ne ha risentito ma i valori quali sono? E i valori al suolo? E dove?? E continuo, e le "contaminazioni" delle altre tecnologie prodotte dall'uomo, che ne so, il petrolio, quanti danni/morti hanno fatto e faranno ancora??? Mi dici perche' fa meno paura??? Riporta: Da ogni disastro aereo si impara qualcosa, da questo a mio avviso si evince che in determinate situazioni questa tecnologia non consente di mantenere il controllo, e dunque (per adesso) andrebbe gestita come tale. (Qui magari dico uno svarione tecnico) Perchè non si possono interrare 'ste benedette centrali ? N metri sotto e nell'atmosfera non c'arriva più nulla in nessun caso, e la scala INES la tagliamo a 5. Qui si parla di elementi come il plutonio che se va a zonzo ci resta e fa danni per 24000 anni (per la cronaca siamo usciti dall'ultima era glaciale 12000 anni fa), quindi da trattarsi in guanti di velluto. Sempre che esca il Pu239 dal reattore. Per uccidere un uomo bastano cose molto piu' "modeste", che vivono meno del plutonio ma sono molto piu' abbondanti: diossina, cianide, metalli pesanti, vernici e mille altre schifezze. Continuo a farmi sempre la stessa domanda: perche' queste cose fanno meno paura??? Riporta: Ora datemi una risposta ragionevole a questo : come mai lo hanno utilizzato come MOX dentro una vecchia centrale che sarebbe dovuta essere dismessa dopo qualche mese ?? Questa ad esempio a me pare una cosa pazzesca. Il Pu239 si produce anche nei reattori a U235. Non e' certamente lui la cosa peggiore. I prodotti di fissione come I131 e Cs137 sono ben peggiori, per quanto vivano meno. Il fatto che sia stato utilizzato in una centrale vecchia non vuol dire niente. Tu metteresti una lampadina nuova in un vecchio lampadario? I MOX sono un tipo di combustibile, null'altro. Cambia la neutronica e la dinamica del sistema, ma ai fini della sicurezza non cambia niente. Il comportamento termico in pila e' uguale al ciclo a UO2. [quota] E' qui il punto. Se la Merkel aveva prolungato per 12 anni la vita di centrali che dovevano andare in End Of Life, vuol dire che come sempre accade, gli interessi economici (di pochi) scavalcano quelli generali e rendono una tecnologia molto più pericolosa di quello che sarebbe sulla carta (volereste su un aereo che ha più ore di volo quelle per cui il costruttore lo ha fatto ?) [/quote] Qui' c'e' un errore. L'aereo viene dimensionato in un certo modo e mediamente dura un certo numero di anni. La tecnologia che viene impiegata si sa avere una certa affidabilita' e da questo si dice quante ore di volo puo' eseguire (ammesso che tutti i controllo, le riparazioni e manutenzione varia, siano fatte correttamente). Gli aerei si usano dagli anni 40, e se ne sono fatti tanti; si ha esperienza sulla loro vita utile (che e' molto piu' breve di quella di un reattore). Per una centrale nucleare le cose sono diverse. Usiamo l'energia atomica da molto meno degli aerei e da qualche anno stanno arrivando a fine vita i primi reattori. Beh si sta scoprendo che i criteri con cui sono stati dimensionati sono stati "particolarmente severi" e oggi sappiamo che un reattore puo' vivere piu' di 40 anni. Per questo e' possibile fare un allungamento della vita. Questo, previa valutazione. Usare una centrale nucleare non e' come usare un vecchio aereo, proprio perche' se l'aereo cade, muore poca gente; se una centrale si guasta, non e' detto che muore molta piu' gente, ma il danno economico e' notevole. E questo a volte e' anche peggio della morte di 200 persone. Penso che le speculazioni sulle centrali siano poco sostenibili, visto quello che e' in gioco. Insomma, non si scherza con certe cose. Riporta: Quello che intendo è che a mio avviso dubbi ce ne sono, alcuni sulla tecnologia e molti più sulla gestione. puo' darsi. Ma i dubbi devono essere "costruttivi". Se ogni volta che ho un dubbio mi fermo non faccio piu' niente. Se ogni volta che avviene un incidente blocco una tecnologia, oggi faremmo una vita molto diversa (forse migliore). Riporta: Ora però giro la domanda. Chi si fida del nucleare come in che ottica vede quello che succede in questi giorni ? Non si tratta di fidarsi. Si tratta di fare una valutazione oggettiva. Il nucleare non e' peggio di tanta altra tecnologia, anzi... Per dire questo bisogna leggere e studiare un po'. Quello che e' successo (il blocco della refrigerazione del core) e' un incidente previsto in fase di progetto. Il vessel del reattore e' spesso parecchio (15-16 cm) anche in vista della fusione del nocciolo. L'EPR ha anche previsto lo sfondamento del plenum inferiore. Il fatto che abbia fallito il sistema di emergenza non vuol dire che ogni ECCS fallira'. Delle 8 centrali nucleari in giappone, solo 1 ha avuto problemi seri. Va ricordato che in Giappone di terremoti seri ne succedono (e negli ultimi 40 anni ne sono successi). E va ricordato che le stime apocalittiche dei giornali non sono piu' veritiere di quelle fatte da enti di controllo. Quella centrale e' vecchia di 40 anni, non se ne installeranno piu' di quel tipo; sicuramente i progettisti si faranno una domanda in piu', che parzialmente si sono fatti 40 anni fa (i diesel erano a 6 m sopra il piano di terra, perche' dalla storia degli tsunami in giappone non era mai successo di avere onde piu' alte). L'incidente non e' stato catastrofico e non ha senso dirsi che puo' succedere di peggio. Se arrivano gli "alieni" puo' succedere qualsiasi cosa. "se avviene un incendio, non per questo dobbiamo smettere di usare il fuoco" staremo piu' attenti, magari usandolo quando serve. RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - lucaberta - 23-03-2011 10:52
magnox ha Scritto: i diesel erano a 6 m sopra il piano di terra, perche' dalla storia degli tsunami in giappone non era mai successo di avere onde piu' alte) ad integrazione di quanto detto da magnox, riporto quello che ho trovato ieri da questo bollettino del NEI giapponese: http://nei.cachefly.net/newsandevents/in...-march-21/ Riporta: TEPCO believes the tsunami that inundated the Fukushima Daiichi site was 14 meters high, the network said. The design basis tsunami for the site was 5.7 meters, and the reactors and backup power sources were located 10 to 13 meters above sea level. The company reported that the maximum earthquake for which the Fukushima Daiichi plants were designed was magnitude 8. The quake that struck March 11 was magnitude 9. Si puo' certamente dire che questo evento e' stato eccezionale, ampiamente oltre quelli che erano considerati i limiti massimi previsti in fase di progetto per uno tsunami. Non oso pensare all'energia scatenata da un muro d'acqua alto 14 metri... Cordiali saluti, Luca Bertagnolio RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Sarek - 23-03-2011 23:11
magnox ha Scritto: Si tratta di fare una valutazione oggettiva. Premetto che usi una logica che mi piace, quindi prendi quello che segue come un ragionamento, non come un'affermazione che predende di avere la verità. Per dubbi intendo : quando c'è un incidente, qualcosa è andato storto, bisogna capire cosa è stato sbagliato e lavorare affinchè non possa accadere più, mai pensato di buttare via tutto. Un incidente è un costo sicuro e un danno ecologico possibile, quindi in ogni caso un evento da allontanare. D'accordo che un terremoto di grado 9 con tsunami a seguire è un evento remoto, ma ad oggi il nucleare è , come tu stesso affermi, una tecnologia relativamente giovane, se fosse più datata forse avrebbe dovuto fare i conti con altri eventi poco probabili. Faccio un esempio paradossale. Cosa sarebbe successo se ci fossero stati reattori nei pressi di tunguska, 1908 ? Aumentando il numero di centrali e pensando di usarle nel tempo, gli eventi improbabili diventano probabili. Penso poi che il nucleare faccia paura perchè nella sua breve vita ha un pessimo retaggio : le bombe e chernobyl. E' vero, a chernobyl si è raggiunta l'idiozia più totale, ma quello che è successo è successo e non si dimentica più. La cosa che mi impressiona del plutonio è la scala, anche se la union carbide ha intossicato mezzo milione di persone, il pericolo ambientale è destinato ad essere riassorbito in pochi anni. Cosa potrebbe succedere se il plutonio del reattore 3 contaminasse l'area di fukushima? Dopo quanto tempo la situazione si normalizzerebbe? E' questo che mi impressiona rispetto agli altri contaminanti che citavi. E purtroppo non è mai possibile escludere totalmente un incidente. Sul fatto che un reattore può vivere di più prendo per buono ciò che mi dici, io pensavo che la fatica del metallo e l'usura delle componenti si facessero sentire, diminuendo il livello di sicurezza in caso di incidente. Comunque allungare la vita ad un reattore di gen.2 se si può sostituire con uno di gen.3 è un sicuro vantaggio economico, ma una perdita secca in termini di sicurezza. Una valutazione oggettiva è un ossimoro. Una valutazione viene fatta basandosi sulle proprie conoscenze, sulle proprie idee e (spero) sulla propria coscienza. Se dovessi esprimere una valutazione, a oggi direi che... sebbene la tecnica teorica mi darebbe fiducia, vedere gli elicotteri gettare acqua sui reattori mi ha fatto una gran brutta impressione sull'uso dei sistemi di sicurezza e sulla pianificazione del rischio. Sembrava più disperazione che gestione tecnica (questo intendevo quando ho ironizzato dicendo che buttare acqua con gli elicotteri stà sui manuali di manutenzione delle centrali) Proprio oggi ho sentito dire (non so se poi sia vero) che TEPCO preferisce continuare ad annaffiare i vessel dall'esterno piuttosto che riattivare gli ECCS e rischiare una nuova esplosione di idrogeno. Anche questo mi lascia molto perplesso. Se quegli ECCS diventano così critici in caso di incidente (ma non si chiamano EMERGENCY core cool systems apposta perchè da utilizzare in caso di emergenza ??), allora in tutti i reattori simili, se si scaldano, si ripete il solito problema? Il quadro che vedo mi dà l'idea di una gestione dei reattori non così 'tecnica', ma più tendenzialmente 'economico/politica'. Comunque, ripeto, è solo un'idea. RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - magnox - 24-03-2011 01:42
percepisco la tipica ironia inconcludente di chi e' convinto di avere ragione. Sarek ha Scritto: D'accordo che un terremoto di grado 9 con tsunami a seguire è un evento remoto, ma ad oggi il nucleare è , come tu stesso affermi, una tecnologia relativamente giovane, se fosse più datata forse avrebbe dovuto fare i conti con altri eventi poco probabili. Faccio un esempio paradossale. Cosa sarebbe successo se ci fossero stati reattori nei pressi di tunguska, 1908 ? Aumentando il numero di centrali e pensando di usarle nel tempo, gli eventi improbabili diventano probabili. Se consideriamo la caduta di una meteorite (anzi, una cometa) come l'evento avvenuto a Tunguska, nessuno ti dira' mai che il nucleare e' sicuro. Nessuna struttura umana puo' sopravvivere ad un evento del genere. Ho letto che alcuni convogli della Transiberiana a 600 km di distanza deragliarono... quindi in circa 1.130.000 kmq mori ogni animale. Se un evento del genere avvenisse in Italia (300.000 kmq, lunga credo 1200 km), escludendo effetti "schermanti" degli appennini, moriremmo tutti. Altro che Chernobyl... Da notare che un evento del genere si verifica con la frequenza di 1 evento ogni 600 anni. Bene, allora ti dobbiamo ringraziare tutti, perche' ci hai illuminato: siccome puo' cadere una cometa di 30 m di diametro, non possiamo costruire le centrali. Dobbiamo cambiare lavoro. (quando ero piccolo mi sarebbe piaciuto fare il salumiere...) Riporta: Penso poi che il nucleare faccia paura perchè nella sua breve vita ha un pessimo retaggio : le bombe e chernobyl. E' vero, a chernobyl si è raggiunta l'idiozia più totale, ma quello che è successo è successo e non si dimentica più. beh, si'... pero' poteva andare peggio. Se succedeva l'evento di Tunguska..... erano ca*** notevoli... Riporta: La cosa che mi impressiona del plutonio è la scala, anche se la union carbide ha intossicato mezzo milione di persone, il pericolo ambientale è destinato ad essere riassorbito in pochi anni. Cosa potrebbe succedere se il plutonio del reattore 3 contaminasse l'area di fukushima? Dopo quanto tempo la situazione si normalizzerebbe? E' questo che mi impressiona rispetto agli altri contaminanti che citavi. E purtroppo non è mai possibile escludere totalmente un incidente. eh, si'. Pensa a Tunguska... terribile... Riporta: Sul fatto che un reattore può vivere di più prendo per buono ciò che mi dici, io pensavo che la fatica del metallo e l'usura delle componenti si facessero sentire, diminuendo il livello di sicurezza in caso di incidente. Comunque allungare la vita ad un reattore di gen.2 se si può sostituire con uno di gen.3 è un sicuro vantaggio economico, ma una perdita secca in termini di sicurezza. i reattori non si sostituiscono... ma anche potendolo fare che importa, se succede un evento come a Tunguska.... Riporta: Una valutazione oggettiva è un ossimoro. linguisticamente parlando Riporta: Una valutazione viene fatta basandosi sulle proprie conoscenze, sulle proprie idee e (spero) sulla propria coscienza. a che serve valutare... se poi cade una meteorite di 30 m come a Tunguska... Riporta: Se dovessi esprimere una valutazione, a oggi direi che... sebbene la tecnica teorica mi darebbe fiducia, vedere gli elicotteri gettare acqua sui reattori mi ha fatto una gran brutta impressione sull'uso dei sistemi di sicurezza e sulla pianificazione del rischio. Sembrava più disperazione che gestione tecnica (questo intendevo quando ho ironizzato dicendo che buttare acqua con gli elicotteri stà sui manuali di manutenzione delle centrali) te lo immagini: quelli con l'elicottero a buttare acqua per raffreddare e a un certo punto arriva una meteorite come a Tunguska... Che delusione, tanto sforzo per niente... Riporta: Proprio oggi ho sentito dire (non so se poi sia vero) che TEPCO preferisce continuare ad annaffiare i vessel dall'esterno piuttosto che riattivare gli ECCS e rischiare una nuova esplosione di idrogeno. che dici, glielo diciamo di Tunguska?? Cosi' si mettono l'anima in pace. Riporta: Anche questo mi lascia molto perplesso. Se quegli ECCS diventano così critici in caso di incidente (ma non si chiamano EMERGENCY core cool systems apposta perchè da utilizzare in caso di emergenza ??), allora in tutti i reattori simili, se si scaldano, si ripete il solito problema? questo vuol dire che non sai come funzionano i sistemi di emergenza... se prendi i sistemi passivi, non hanno pompe, usano la circolazione naturale... ma c'e' sempre Tunguska in agguato... Riporta: Il quadro che vedo mi dà l'idea di una gestione dei reattori non così 'tecnica', ma più tendenzialmente 'economico/politica'. ma che importa, gestione tecnica, economica o politica, e' uguale... se rischiamo come a Tunguska, fa lo stesso. Riporta: Comunque, ripeto, è solo un'idea. Tunguska no RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Sarek - 24-03-2011 01:48
magnox ha Scritto: Tunguska no Ma paradossale lo hai notato ?? ![]() la prossima volta scriverò **PARADOSSALE**. Volevo dire che qualunque evento, per quanto poco probabile, su grande scala diventa probabile che accada, quindi non si può dire che un sisma di magnitudo 9 con tsunami allegato capita 'solo' ogni 100 anni. Anche un botto come quello del Saint Helens non capita tutti i giorni, però capita. Sesso concetto, se vogliamo mettere centrali un pò quà e un pò là e tenercele a lungo non li possiamo più considerare eventi remoti. magnox ha Scritto: i reattori non si sostituiscono... Per sostituzione intendevo cessare il vecchio e farne uno nuovo. magnox ha Scritto: questo vuol dire che non sai come funzionano i sistemi di emergenza... se prendi i sistemi passivi, non hanno pompe, usano la circolazione naturale... Cioè mi stai dicendo che quel modello di centrale ha anche i sistemi passivi ? E perchè allora ci buttano l'acqua con le pompe ? magnox ha Scritto: percepisco la tipica ironia inconcludente di chi e' convinto di avere ragione Qui ti sbagli. Magari ho un sacco (forse troppe) domande, magari inconcludenti, ma certezze poche. Magari citerei Socrate (apologia di Platone) : so di non sapere. E poi fai un'errore anche te. Un'asteroide come quello di tunguska cade in media ogni 600 anni, MA è un dato medio statistico. Il sistema solare, nell'orbita attorno al nucleo galattico, attraversa zone più o meno dense di detriti. Il tempo di rivoluzione intorno al nucleo galattico è più o meno di 250 mln di anni, il che fa sì che attualemente ci troviamo in una zona ad alta densità di materiale, aumentando le probabilità che questi eventi si ripetano. Considera che ci troviamo più o meno nella zona dove la terra impattò col meteorite che causò l'estinzione dei dinosauri (sempre che sia stato lui ad estinguerli). ![]() Non mi prendere per il culo su...se no ti mando a Tunguska ![]() RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - magnox - 24-03-2011 17:44
Anche la caduta di un aereo non h probabilita' zero; ma non per questo la gente non vola. RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Cher - 31-03-2011 11:17 http://www.riscrad.org/scripts/home/publ...est%20news RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - sexyteo - 02-04-2011 20:01
Ho appena riportato una ampia ricerca sulla letteratura scientifica internazionale, sulla presunta incidenza di tumori in prossimità delle centrali nucleari e sul "fenomeno" Sternglass, qui: RE: Incidenza tumori in prossimità delle centrali - Cher - 11-05-2011 12:23
http://www.world-nuclear-news.org/RS-Stu...04107.html |