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Incidenza tumori in prossimità delle centrali
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magnox
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Messaggio: #1
RE:     Incidenza tumori in prossimità delle centrali

percepisco la tipica ironia inconcludente di chi e' convinto di avere ragione.

Stiamo parlando di un problema tecnico, non dell'Etica Eudemia di Aristotele.
Una "valutazione oggettiva" e' una valutazione non soggettiva, ovvero riconoscibile anche da altre persone (tecnici); cmq, sostituisco l'ossimoro usato con quello che volevo dire cioe' "valutazione tecnica", basata su un ragionamento tecnico (alla luce delle conoscenze attuali)

Sarek ha Scritto:


D'accordo che un terremoto di grado 9 con tsunami a seguire è un evento remoto, ma ad oggi il nucleare è , come tu stesso affermi, una tecnologia relativamente giovane, se fosse più datata forse avrebbe dovuto fare i conti con altri eventi poco probabili.
Faccio un esempio paradossale. Cosa sarebbe successo se ci fossero stati reattori nei pressi di tunguska, 1908 ?
Aumentando il numero di centrali e pensando di usarle nel tempo, gli eventi improbabili diventano probabili.

Se consideriamo la caduta di una meteorite (anzi, una cometa) come l'evento avvenuto a Tunguska, nessuno ti dira' mai che il nucleare e' sicuro. Nessuna struttura umana puo' sopravvivere ad un evento del genere. Ho letto che alcuni convogli della Transiberiana a 600 km di distanza deragliarono... quindi in circa 1.130.000 kmq mori ogni animale.
Se un evento del genere avvenisse in Italia (300.000 kmq, lunga credo 1200 km), escludendo effetti "schermanti" degli appennini, moriremmo tutti. Altro che Chernobyl...
Da notare che un evento del genere si verifica con la frequenza di 1 evento ogni 600 anni.

Bene, allora ti dobbiamo ringraziare tutti, perche' ci hai illuminato: siccome puo' cadere una cometa di 30 m di diametro, non possiamo costruire le centrali. Dobbiamo cambiare lavoro.
(quando ero piccolo mi sarebbe piaciuto fare il salumiere...)
Riporta:

Penso poi che il nucleare faccia paura perchè nella sua breve vita ha un pessimo retaggio : le bombe e chernobyl. E' vero, a chernobyl si è raggiunta l'idiozia più totale, ma quello che è successo è successo e non si dimentica più.


beh, si'... pero' poteva andare peggio.
Se succedeva l'evento di Tunguska..... erano ca*** notevoli...
Riporta:

La cosa che mi impressiona del plutonio è la scala, anche se la union carbide ha intossicato mezzo milione di persone, il pericolo ambientale è destinato ad essere riassorbito in pochi anni. Cosa potrebbe succedere se il plutonio del reattore 3 contaminasse l'area di fukushima? Dopo quanto tempo la situazione si normalizzerebbe? E' questo che mi impressiona rispetto agli altri contaminanti che citavi. E purtroppo non è mai possibile escludere totalmente un incidente.


eh, si'. Pensa a Tunguska... terribile...
Riporta:

Sul fatto che un reattore può vivere di più prendo per buono ciò che mi dici, io pensavo che la fatica del metallo e l'usura delle componenti si facessero sentire, diminuendo il livello di sicurezza in caso di incidente. Comunque allungare la vita ad un reattore di gen.2 se si può sostituire con uno di gen.3  è un sicuro vantaggio economico, ma una perdita secca in termini di sicurezza.


i reattori non si sostituiscono... ma anche potendolo fare che importa, se succede un evento come a Tunguska....
Riporta:

Una valutazione oggettiva è un ossimoro.


linguisticamente parlando
Riporta:

Una valutazione viene fatta basandosi sulle proprie conoscenze, sulle proprie idee e (spero) sulla propria coscienza.


a che serve valutare... se poi cade una meteorite di 30 m come a Tunguska...
Riporta:

Se dovessi esprimere una valutazione, a oggi direi che...
sebbene la tecnica teorica mi darebbe fiducia, vedere gli elicotteri gettare acqua sui reattori mi ha fatto una gran brutta impressione sull'uso dei sistemi di sicurezza e sulla pianificazione del rischio. Sembrava più disperazione che gestione tecnica (questo intendevo quando ho ironizzato dicendo che buttare acqua con gli elicotteri stà sui manuali di manutenzione delle centrali)


te lo immagini: quelli con l'elicottero a buttare acqua per raffreddare e a un certo punto arriva una meteorite come a Tunguska...
Che delusione, tanto sforzo per niente...
Riporta:

Proprio oggi ho sentito dire (non so se poi sia vero) che TEPCO preferisce continuare ad annaffiare i vessel dall'esterno piuttosto che riattivare gli ECCS e rischiare una nuova esplosione di idrogeno.


che dici, glielo diciamo di Tunguska?? Cosi' si mettono l'anima in pace.
Riporta:

Anche questo mi lascia molto perplesso. Se quegli ECCS diventano così critici in caso di incidente (ma non si chiamano EMERGENCY core cool systems apposta perchè da utilizzare in caso di emergenza ??), allora in tutti i reattori simili, se si scaldano, si ripete il solito problema?


questo vuol dire che non sai come funzionano i sistemi di emergenza...
se prendi i sistemi passivi, non hanno pompe, usano la circolazione naturale...
ma c'e' sempre Tunguska in agguato...
Riporta:

Il quadro che vedo mi dà l'idea di una gestione dei reattori non così 'tecnica', ma più tendenzialmente 'economico/politica'.


ma che importa, gestione tecnica, economica o politica, e' uguale... se rischiamo come a Tunguska, fa lo stesso.
Riporta:

Comunque, ripeto, è solo un'idea.


Tunguska no

24-03-2011 01:42
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RE:     Incidenza tumori in prossimità delle centrali - magnox - 24-03-2011 01:42

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