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Ipse Dixit
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RE: Ipse Dixit

http://www.asca.it/news-ENERGIA__REALACCI_(PD)__BENE_AUTORITA___RINNOVABILI_SONO_FUTURO-1032313-ORA-.html
06-07-11
ENERGIA: REALACCI (PD), BENE AUTORITA'. RINNOVABILI SONO FUTURO

(ASCA) - Roma, 6 lug - ''E' ora di dire basta ai continui e assurdi attacchi di questo governo al settore delle fonti rinnovabili, come stava accadendo anche in quest'ultima manovra finanziaria. Come ribadito oggi nella relazione annuale dell'Autorita' per l'energia serve un forte investimento per l'efficienza ed il risparmio energetico, per le fonti rinnovabili, per la green economy''. Lo afferma Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, commentando la relazione annuale del presidente dell'Autorita' dell'energia elettrica e del gas Guido Bortoni.

''Sono queste le uniche soluzioni che permettono di garantire un futuro stabile dal punto di vista energetico e per dare competitivita' alla nostra economia. E' anche prioritario accelerare la realizzazione di quelle infrastrutture indispensabili per ridurre inquinamento e costi, come per esempio, il collegamento energetico tra Calabria e Sicilia la cui assenza pesa sulle bollette di tutti i cittadini 800 milioni di euro l'anno'', conclude Realacci.

com-ceg/sam/rl


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06-07-2011 14:45
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Charade77
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Messaggio: #32
RE:       Ipse Dixit

SAM999 ha Scritto:


I kWh prodotti dal fotovoltaico, in un paese come l'Italia, sarebbero stati prodotti per buona parte con gas o sbaglio.



Corretto,però il costo sarebbe stato il 10%!

SAM999 ha Scritto:

Il fatto che debbano esserci centrali pronte ai "buchi" di immissione dovuti all'intermittenza implica sono che la potenza installata nel paese deve essere tale da poterli coprire.


E si sa che a tal proposito ,la risposta non sono sicuramente le rinnovabili ,se in quel momento non c'è sole o vento , ma c'è picco , che si fa?Idroelettrico o fossile.

SAM999 ha Scritto:

Sugli incentivi.
Le forme di incentivazione sono presenti anche per le fossili e per il nucleare. Magari non feed-in  come per il FV ma ci sono.
A mio pare grazie ad un ampliamento enorme del mercato si stimola la ricerca al fine di ottenre materiali più efficientoi o meno costosi, o possibilmente entrambi.
Si può poi discutere di alcune scelte nei conto energia italiani, tipo sull'integazione architettonica, ma questo è un altro discorso.


A mio parere ,dato che trattasi di denaro pubblico e non privato ,sarebbe meglio investire in quelle fonti ,in primis ,che possono dare risultati di un certo spessore.Io sono per la riecerca ,ma la ricerca sull'energia cricetica ,in ordine di priorità sarebbe l'ultima ...


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07-07-2011 19:05
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Messaggio: #33
RE: Ipse Dixit

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2...d=AbzyRbiF

.............."Con Squinzi che gli gira immediatamente una domanda, dopo aver saputo del decreto del governo sulla cessione da parte di Eni del 25,1% di Snam a Cdp: «Sono un po' sorpreso, mi auguro che la Cassa Depositi e Prestiti metta tutto il suo impegno ad aiutare le imprese, che hanno bisogno di liquidità orientata allo sviluppo. Uno scambio di pacchetti azionari, perché di questo si tratta, dal Tesoro alla Cassa, ho un po' di difficoltà a capirlo»
Nicoletta Picchio - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/iJqES...........


http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2...d=AbThubiF

L'Italia punta a essere grande hub del gas


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Messaggio: #34
RE: Ipse Dixit

5 miliardi di danni, 20mila senza lavoro
E le banche lucrano sulla solidarietà


Vasco Errani, governatore dell’Emilia tribolata dal terremoto, farebbe bene ad attrezzarsi e a guardare quel che succede sotto il suo naso, fra i portici e le torri della città. Errani, alla disperata ricerca di soldi per arginare la catastrofe, dovrebbe leggere i documenti scritti da Lorenzo Tomassini, un consigliere comunale del Pdl che ha studiato quel sistema di potere chiamato Bologna. La scoperta è imbarazzante: nel capoluogo emiliano, ma non solo, ai politici è concesso per legge il dono dell’ubiquità. Sì, di solito l’essere contemporaneamente in due luoghi è prerogativa dei santi, a Bologna, più modestamente dei 16 consiglieri comunali che in questo modo riescono a arpionare non uno ma due stipendi. «Il giochetto - spiega Tomassini - vale solo a Bologna due-tre milioni di euro a legislatura, ma credo che su scala nazionale l’operazione costi allo Stato una cifra stratosferica, senz’altro superiore al miliardo di euro. Per questo invito Errani a cominciare da lì per recuperare risorse preziose in un momento drammatico come questo».
Invece di inseguire questo o quell’evento, la classe politica ha insomma l’occasione per impugnare la ramazza, riguadagnare il consenso dell’opinione pubblica, infine fronteggiare non più a mani nude un’emergenza senza confine.

La legge in questione è la 267 del 2000 che permette agli eletti di raddoppiare la busta paga, cumulando il lavoro che c’è - in consiglio comunale o provinciale o altro - a quello che c’era e di fatto non esiste più. Due stipendi per un’occupazione. Niente male nell’epoca degli esodati e dei cassintegrati, e, purtroppo, ora anche dei terremotati. Naturalmente a pagare è lo Stato e Tomassini s’indigna: «Ho appena scritto a Monti che chiede suggerimenti per tagliare gli sprechi. A Bologna c’è anche un caso, ma forse non è solo uno, in cui il Comune apre i cordoni della borsa addirittura tre volte: versa i gettoni al consigliere che può arrivare a incassare, qui da noi, 1.700 euro netti al mese, gli rimborsa il vecchio stipendio da insegnante, anche se lui a scuola non ci va mai. Mai, perché a Palazzo d’Accursio le convocazioni sono permanenti. E infine, visto che il professore virtuale non è ancora in grado di fare lezione deve garantire la presenza in aula di un supplente».

Possibile? Eppure nessuno si è ricordato di questa norma recente, varata dodici anni fa dal governo D’Alema. «Si discute tanto e giustamente - prosegue Tomassini - del finanziamento ai partiti che è costato alle casse dello Stato più di due miliardi di euro in 15 anni, ma quest’altra norma, inserita alla chetichella e difesa gelosamente come un piccolo grande segreto, ha un impatto forse superiore. Anche se i calcoli esatti non li ha fatti nessuno». Un miliardo pare una cifra gigantesca che forse dovrebbe essere ridimensionata: ci sono Comuni in cui i gettoni sono davvero spiccioli e poi ci sono molti consiglieri che non tengono il piede in due scarpe, ma si mettono in aspettativa, lasciando nel freezer la vecchia occupazione. La realtà è assai variegata ma un censimento porterebbe a galla molte sorprese.

Certo è che a Bologna, come ha documentato Affaritaliani, la leggina è un comodo scivolo sempre affollato e il governatore, caso mai gli venisse voglia di scuotere il tappeto, troverebbe sotto i piedi un discreto gruzzolo. Non solo lui: anche il primo cittadino di Bologna Virginio Merola potrebbe dare il buon esempio. Qualcuno dirà che si tratta di polvere negli occhi, contesterà le cifre, difenderà le prerogative della classe dirigente. Il benaltrismo è la risposta tutta italiana al desiderio di cambiare e di migliorare il Paese. Da Bologna si alzano invocazioni di aiuto.

Giusto. Sacrosanto. La solidarietà, in situazioni del genere, non è buon sentimento, ma un obbligo. Però non prendiamoci in giro: perde ogni credibilità chi tende la mano e intanto mette in tasca due stipendi. Lasciamo stare le divise e le tonache: la sobrietà deve cominciare dal Palazzo.


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RE: Ipse Dixit

Ecco i sette stipendi che la casta emiliana può dare ai terremotati


Antonella Zangaro - 01 giugno 2012, 08:21

Bologna - La crisi morde, la terra in Emilia trema mettendo in ginocchio popolazione ed economia mentre la Casta promette e intanto guadagna doppio. Difficile, di questi tempi, far digerire ai contribuenti emiliani che ai loro eletti viene retribuito il dono dell’ubiquità con un doppio compenso.

Per i lavoratori dipendenti del pubblico e del privato si paga due volte. Prima il gettone di presenza per l’attività svolta in consiglio e nelle commissioni e poi il rimborso ai datori di lavoro per le ore trascorse fuori dall’ufficio.

La capitale dei politici dai doppi stipendi è Bologna. Spulciando tra le «determinazioni dirigenziali» del settore Personale si scopre che l’elenco dei beneficiari è lungo. Il capofila è l’attuale sindaco, Virginio Merola, che negli anni scorsi da assessore della giunta Cofferati, e dipendente della Legautonomie Regionale, faceva pagare al pubblico 3.900 euro di acconto Tfr. E ora che la sua giunta è in carica da un anno la storia non cambia.

Nel 2011, per i primi setti mesi della nuova amministrazione, sono stati prenotati quasi due milioni (1.275.000 euro) per i doppi compensi dei politici.
Facendo un passo indietro, si scopre che per la consigliera democratica Siriana Suprani, consorte del presidente del colosso cooperativo Unipol Pierluigi Stefanini, nel periodo febbraio-aprile 2009 il Comune di Bologna ha versato 4.102,70 euro all’istituto Gramsci, una onlus dell’Emilia

Romagna.

La cifra va sommata al gettone di presenza, 2.300 euro lordi (per legge un quarto dello stipendio del sindaco) e ai 16mila euro divisi col collega Davide Ferrari per un conteggio del 2007. Da quello stesso plico, i bolognesi scoprono di aver rimborsato cinque datori di lavoro per un costo di 35mila euro. Tra questi figura anche Legautonomie Regionale alla quale sono stati versati i 3.900 euro di acconto Tfr per il sindaco Merola da assessore di Cofferati.

L’elenco è lungo e non mancano i presidenti dei nove quartieri, come l’attuale assessore Riccardo Malagoli che tre anni fa si è visto riconoscere quasi 2.300 euro di Tfr dalla multiutilty Hera, a sua volta partecipata dal Comune; quella nel cui Cda siedono 18 «super manager» superstipendiati. Più il capogruppo Pd Sergio Lo Giudice che da insegnante, cioè dipendente dello Stato, costa triplo. Al gettone comunale e ai rimborsi si aggiunge il costo di un supplente per sostituirlo in cattedra.

E i paladini dell’anticasta per eccellenza in tutto questo tacciono e intascano. A Bologna, due dei tre eletti del Movimento 5 Stelle si avvalgono degli stessi privilegi. Il consigliere Marco Piazza in due mesi di attività nel 2011 ai bolognesi è costato 4.708 euro versati all’azienda dove è assunto. Raggiunto per chiedere dove sia finita la battaglia contro i privilegi della Casta si irrigidisce e poi scivola tra i corridoi di Palazzo. Gli stessi dove si insinua il dubbio che guarda con sospetto a chi è dipendente, sì, ma di un familiare.

Il consigliere del Pdl Lorenzo Tomassini ha già scritto a Monti per una spending review che interessi Comuni, Province, Regioni italiane insieme alle varie comunità montane «dove dietro la legge si cela il privilegio. Chi rispetta le convocazioni, a Palazzo ci passa almeno otto ore al giorno. A fine mese presenta il conto al suo datore di lavoro che vuoto per pieno – conclude – lo paga in busta paga come se a lavorare ci fosse andato». E l’amministrazione verserà il dovuto con i soldi dei contribuenti.


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RE: Ipse Dixit

http://www.youtube.com/watch?v=QI3wG3loK...embedded#!



http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/artico...1a855.html

"..............GLI AUGURI DI NAPOLITANO. "Desidero esprimerle vive congratulazioni e fervidi auguri per la sua elezione a Presidente della Repubblica Araba d'Egitto, momento essenziale del processo democratico avviatosi nel suo Paese. Sotto la sua presidenza, l'Egitto potrà proseguire con determinazione e successo lungo la strada sollecitata dal movimento di popolo che ha sancito il rigetto dell'autocrazia e della repressione".
Inizia così il messaggio che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al nuovo Presidente della Repubblica Araba d'Egitto, Mohammad Mursi. "L'Italia - continua il messaggio di Napolitano - ha sostenuto fin dall'inizio con piena convinzione il processo di trasformazione democratica in atto nel suo Paese e continuerà a offrire il proprio sostegno anche nelle prossime tappe di tale straordinario percorso.

LA TELEFONATA DI MONTI. In giornata, il presidente del Consiglio Mario Monti ha telefonato a Mohammad Mursi congratulandosi per la sua elezione a Presidente egiziano.
Al neopresidente Monti ha ricordato ''le grandi aspettative di tutta la comunità internazionale sul ruolo che intenderà giocare nel guidare l'Egitto verso il completamento della transizione democratica''.

Un comunicato di palazzo Chigi informa che ''nel ricordare l'incontro avuto al Cairo lo scorso aprile, il Presidente Monti ha sottolineato l'importanza storica del risultato delle elezioni presidenziali egiziane e le grandi aspettative di tutta la comunità internazionale sul ruolo che intenderà giocare nel guidare l'Egitto verso il completamento della transizione democratica".
''I due Presidenti - conclude il comunicato - hanno espresso l'auspicio di poter realizzare presto un incontro per realizzare un ulteriore approfondimento dei già ottimi rapporti bilaterali".
lunedì, 25 giugno 2012


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