06-06-2011, 11:22
Cher ha Scritto:
Cari lettori, è delirante, ma milioni di persone il 12 e il 13 giugno andranno a votare Sì, ignare che così facendo voteranno di fatto per e non contro il nucleare.
Ed è del tutto evidente che se si abroga il «non si procede», allora si sta dicendo «si proceda», o quanto meno che si può procedere. Dunque, paradossalmente, il governo potrebbe procedere con il nucleare, ma non potrebbe adottare alcuna «strategia energetica nazionale», il che è un risultato semplicemente demenziale.
Ammetto che la situazione non è lineare, ma quanto scritto sopra è un'idiozia che crea solo più confusione.
Se si annullano i due commi il governo dovrà necessariamente riformularli (almeno l'8).
A questo punto avrà una scelta:
1. riformularlo nello stesso senso, cambiando una parolina qua e la (per i politici non penso sia un proiblema)
2. riformularlo includendo la volontà di non procedere con il nucleare
Entrambe le strade sono potenzialmente aperte, perchè, come avete giustamente scritto, un referendum non è giuridicamente vincolante in nessun modo verso future leggi.
Ma, ripeto, quale governo andrebbe in modo palese contro un pronunciamento popolare? Politicamente non sarebbe gestibile.
Attendiamo comunque ulteriori evoluzioni della situazione.