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FUSIONE PIEZONUCLEARE
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tesla82
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FUSIONE PIEZONUCLEARE

Eccoci qua nuovo argomento nuovo topic iniziamo:

Manipolare lo spazio-tempo per ottenere energia nucleare pulita. Secondo due scienziati abruzzesi, Fabio Cardone e Roberto Magnani è possibile grazie al PiezoNucleare e gli esperimenti per dimostrare l’efficacia degli studi potrebbero essere fatti nella base militare di Monte San Cosimo a Pratola Peligna.

Ma in cosa consiste il piezonucleare? Spiega InAbruzzo:


Cardone e i suoi colleghi, grazie anche a ricerche precedenti, hanno scelto il piezonucleare. E hanno anche ottenuto risultati eccellenti. Sono in grado di produrre energia nucleare, ma senza adoperare elementi radioattivi. Bensì elementi comuni, come ad esempio di semplice ferro. Secondo Cardone, sono possibili reazioni nucleari utilizzando la deformazione dello spazio-tempo in prossimità dei nuclei atomici di elementi semplici. A produrre il risultato sono gli ultrasuoni, capaci di costringere atomi di ferro (ma anche di altri elementi) ad emettere neutroni, cioè energia sufficiente a innescare reazioni a catena. Gli ultrasuoni esercitano una pressione sufficiente a “spremere” neutroni.. Ciò avviene in uno spazio-tempo deformato nei dintorni dei nuclei atomici. Einstein afferma, appunto, nella sua relatività, che le masse deformano lo spazio-tempo facendovi precipitare le cose: la gravità. Ciò è vero anche se la massa è quella minuscola di un nucleo atomico. Gli ultrasuoni in tale spazio-tempo sono sufficienti a distaccare neutroni generando un flusso di energia.

I vantaggi sembrano essere molteplici: carburante da adoperare pressoché inesauribile; produzione abbondante di energia; nessuna emissione di radiazioni Alfa, Beta e Gamma; non ci sono scorie nucleari. Ma occorrono soldi per acquistare gli strumenti al fine di condurre gli esperimenti necessari. Scommetterà l’Italia sul PiezoNucleare?


"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
19-06-2011 14:26
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Cher
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RE: FUSIONE PIEZONUCLEARE

Scommetterà l’Italia sul PiezoNucleare?
no, solo PV e Eolico


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
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Cher03@hotmail.it
19-06-2011 14:36
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tesla82
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RE:  FUSIONE PIEZONUCLEARE

Cher ha Scritto:

Scommetterà l’Italia sul PiezoNucleare?
no, solo PV e Eolico


Aggiungerei su Totocalcio,lotto,superenalotto e winforlife....


"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
19-06-2011 14:54
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nikonzen
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RE: FUSIONE PIEZONUCLEARE

Una delle tante linee di ricerca che pretendono di potere sfruttare effetti piezonucleari per produrre energia. Resto scettico ma ho pochissime informazioni sull'argomento e non vorrei chiudere tutte le porte per una linea di principio senza saperne di più.

19-06-2011 16:07
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Carlo
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Messaggio: #5
RE:  FUSIONE PIEZONUCLEARE

Cher ha Scritto:

Scommetterà l’Italia sul PiezoNucleare?
no, solo PV e Eolico


Se il PiezoNucleare non funziona, se è solo una bufala oppure una ipotesi remotissima, probabilmente sì.
Il nucleare che non esiste è sempre meritevole di attenzione (es. fusione fredda, reattori che non esistono, ecc).

19-06-2011 17:11
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tesla82
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RE:   FUSIONE PIEZONUCLEARE

Carlo ha Scritto:



Se il PiezoNucleare non funziona, se è solo una bufala oppure una ipotesi remotissima, probabilmente sì.
Il nucleare che non esiste è sempre meritevole di attenzione (es. fusione fredda, reattori che non esistono, ecc).


Anche Marie curie,enrico fermi erano dati per pazzi nell'italia degli anni 20 ma a quell'epoca l'italia era fatta per 80% da analfabeti e contadini.....

oggi la situazione è la stessa gli analfaberti non ci sono piu ma ci sono gli eco-storditi e i presunti pseudo ingegneri come uno che conosco io qui sul forum che sommano capre,cavoli e pagnotte mettendo tutto in un calderone e pensando che la corrente la produci con la bacchetta magica stile harry potter..


"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
19-06-2011 19:03
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Cher
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Messaggio: #7
RE: FUSIONE PIEZONUCLEARE

Ho approfondito l'argomento Piezzo è la cosa interessante,i link arriveranno come ho tempo di cercarli, è l'abbatimento dell'emivita delle scorie. Ciò è interessante.


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Cher03@hotmail.it
19-06-2011 20:40
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Cher
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RE: FUSIONE PIEZONUCLEARE

http://www.greenstyle.it/piezonucleare-n...-9946.html

7 giugno 2012 10:23 Guido Grassadonio
Vi siete mai chiesti come mai nessuna università italiana si sia impegnata a proporre ad Andrea Rossi una collaborazione basata su finanziamenti statali? Da un certo punto di vista un decisione del genere avrebbe attirato l’attenzione mediatica su tale istituto, garantendo una certa notorietà mondiale. La verità è che, a parte i facili discorsi della poca fiducia riposta sul personaggio Rossi, una scelta del genere avrebbe esposto i dipartimenti coinvolti ad una massiccia critica a livello accademico, critica la cui infondatezza sarebbe per altro ancora dubbia (in fondo, chi ha le prove che l’E-Cat funzioni davvero?).

In effetti, la stessa Università di Bologna si è ben guardata dall’investire fondi pubblici, nonostante siano coinvolti alcuni dei suoi accademici, fra cui il prof. Sergio Focardi. Ed a guardare il polverone appena alzatosi sul piezonucleare la decisione è stata senz’altro saggia. Ma andiamo con ordine, di cosa stiamo parlando? Alcuni scienziati italiani, per lo più fisici, sarebbero riusciti anni fa a dimostrare la possibilità di generare fissioni nucleare a partire dalla sollecitazioni di tipo meccanico: in pratica, sparandogli contro ultrasuoni a volontà o attraverso processi di compressione degli atomi di un blocco di granito si scinderebbero in elementi più semplici.

I benefici teorici che ne deriverebbero sono molteplici, soprattutto da un punto di vista ambientalistico. Infatti, controllando queste reazioni piezonucleari si potrebbe:

Produrre energia nucleare attraverso sistemi innovativi;
Bonificare i siti radioattivi;
Addirittura, prevedere le attività sismiche.
Come immaginerete, così come nel caso della fusione fredda, non mancano gli scettici. Fra essi il prof. Giovanni Mana, che alla domanda su cosa siano le reazioni piezonucleari ha recentemente risposto:

Per me e per la maggior parte dei miei colleghi è un fenomeno incomprensibile, anche perché violerebbe il principio di conservazione dell’energia. Riguarda la presunta osservazione di reazioni di fissione nucleare – ovvero un nucleo che decade in due più leggeri e stabili – scatenata da sollecitazioni di tipo meccanico: o per mezzo di ultrasuoni o per mezzo di compressione.

I proponenti della tecnica sostengono che non è necessario fornire energia al nucleo di ferro per spaccarlo: sebbene l’energia fornita non sia sufficiente a rompere il nucleo, la sola sollecitazione meccanica innescherebbe un processo che alla fine porta alla fissione. L’energia che verrebbe accumulata nei nuclei figli sarebbe quindi maggiore di quella di partenza. Semmai si dimostrasse vero, sarebbe una rivoluzione della fisica. Ora, sebbene nulla sia per principio impossibile, prima di riscrivere tutti i libri bisogna avere delle prove più che solide. Che non esistono. Il 90% dei fisici ritiene che la storia sia simile a quella della fusione fredda, con un’aggravante: in quel caso il problema è tecnico, qui è anche teorico.

Ora, uno dei ricercatori impegnati nel campo delle reazioni piezonucleari è Alberto Carpinteri, presidente Istituto nazionale di ricerca metrologica (Inrim). E non è strano, allora, leggere che nei piani di ricerca e di investimento di tale istituto ci sia proprio questo nuovo sedicente settore. La cosa ha fatto uscire fuori dai gangheri molti colleghi di Mana, che hanno messo su una raccolta di firme fra professori di Fisica e materie affini, ottenendo quasi un migliaio di consensi.


L’appello è stato rivolto al Ministero della Pubblica Istruzione e l’accusa è grave: i piezonuclearisti avrebbero tradito il metodo scientifico. I toni sono così accessi che non potevano che scatenare le reazioni degli ambienti più vicini alle sedicenti ricerche innovative. Ad ospitare questo punto di vista – e c’era da giurarlo – Daniele Passerini ed il suo blog: da sempre anti-scientista e critico nei confronti dello scetticismo accademico di fronte alle nuove scoperte, il blogger italiano è in campo da mesi in difesa di Andrea Rossi e della fusione fredda. Da oggi anche del piezonucleare.


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Cher03@hotmail.it
11-06-2012 10:51
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drugo
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Messaggio: #9
RE: FUSIONE PIEZONUCLEARE

Una delle più sconcertanti bufale antiscientifiche degli ultimi anni:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/06/...ti/250015/

Mi permetto di consigliare:
http://www.nextme.it/scienza/energia/379...a-fiorillo

Seguite il link su Physics Letters A e i commenti contenuti nei lavori di Ericsson e Spallone...

Secondo la mia modesta opinione (ma non sono uno scienziato) è una colossale presa per i fondelli.

Drugo

11-06-2012 22:16
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Cher
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RE: FUSIONE PIEZONUCLEARE

http://www.nextme.it/scienza/energia/379...a-fiorillo

Reazione piezonucleare: "Non produrrà energia pulita". Intervista a Fausto Fiorillo

Creato Lunedì, 11 Giugno 2012 12:27 Scritto da Roberta De Carolis

Ha le sembianze di una rivoluzione energetica, come l’E-cat di Andrea Rossi e Sergio Focardi, ma per alcuni il principale autore, Alberto Carpinteri, sta prendendo un grande abbaglio, se non peggio: parliamo della reazione piezonucleare, una forma di fusione fredda che, secondo il team da lui guidato, indurrebbe un’iniziale disgregazione di nuclei, con emissione di neutroni senza produzione di raggi gamma.
Ma all’interno dello stesso Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (Inrim) di cui Carpinteri è il Presidente, c’è una forte opposizione, che lo accusa apertamente di aver presentato dati raccolti in modo non scientifico, e quindi di aver raggiunto conclusioni prive di fondamento. Fausto Fiorillo, uno dei componenti del gruppo di nove dirigenti di ricerca dell’Inrim che hanno pubblicato un commento molto critico del lavoro del Prof. Carpinteri, dirigente di ricerca all’Inrim sino al 31 Dicembre 2011, ora ricercatore incaricato nella Divisione Elettromagnetismo dello stesso Istituto, ha risposto ad alcune nostre domande.


NM. Egregio dott. Fiorillo, può sinteticamente spiegare ai nostri lettori perchè secondo Lei i dati del prof Carpinteri non sarebbero attendibili?
FF. Faccio riferimento al lavoro pubblicato dal Prof. Carpinteri sulla rivista Strain, che ho analizzato insieme ai miei colleghi. Abbiamo studiato, in particolare, la bontà statistica dei risultati composizionali, ottenuti mediante microanalisi in microscopia elettronica, della pietra di Luserna sottoposta a frattura dal Prof. Carpinteri. Abbiamo verificato che i dati composizionali presentati nel lavoro, che si riferivano a 30 punti della superficie fratturata e 30 punti della superficie esterna del campione, non potevano essere il risultato di misure indipendenti. Ciò invalida la conclusione fondamentale del lavoro, che afferma che una frazione misurabile di nuclei di Fe si trasforma in nuclei di Al (o comunque nuclei più leggeri) in seguito al processo di frattura. In poche parole, l’effetto piezonucleare non può essere dimostrato attraverso questi esperimenti.
NM. Il Presidente del Suo istituto ha riportato i risultati ottenuti dal suo gruppo di ricerca a nome dell’Inrim, in un comunicato stampa datato 4 Maggio. Come spiega questa iniziativa?
FF. Si è trattato di un’iniziativa personale del Presidente, che può disporre di un ufficio stampa esterno all’Inrim. Il comunicato stampa ha il titolo: 'Nucleare pulito: un test lo conferma'. In questo documento l’Inrim afferma ufficialmente che “è stata verificata sperimentalmente la presenza delle cosiddette reazioni piezonucleari […] si tratta di reazioni legate alla fissione, vale a dire alla separazione, dei nuclei di elementi leggeri (con numero atomico pari o inferiore a quello del ferro) che emettono neutroni e diffondono onde elettromagnetiche, producendo energia senza emissione di raggi gamma e senza scorie radioattive […]”. Di fronte a queste apodittiche affermazioni, che sconvolgono il quadro della fisica, uno si chiede: ha il Presidente sentito il bisogno di consultare il Consiglio Scientifico dell’Inrim in merito? Qui risulta che Inrim sostiene in modo ufficiale l’idea della scoperta del nucleare pulito. Non è così. Con questo documento il Presidente ha commesso una grave infrazione di etica professionale. All’Inrim non sono mai stati fatti esperimenti di frattura su rocce granitiche e basaltiche, come sostenuto in un secondo comunicato dal titolo 'Nucleare pulito: ricerca a Torino' . Nessun lavoro è stato pubblicato su questi argomenti da ricercatori Inrim. In conclusione, il logo dell’Inrim è stato usato in modo spregiudicato e deplorevole. Su questo punto mi aspetto che il Consiglio Scientifico dell’Inrim faccia chiarezza.
NM. A supporto della Sua posizione sono stati pubblicati recentemente altri lavori di smentita, tra i quali due di un gruppo svedese, pubblicati il primo nel 2009 e il secondo nel 2010, e uno di alcuni ricercatori dell’Infn. Ritiene le loro argomentazioni e la presentazione dei loro risultati corretta e attendibile?
FF. Si tratta di due lavori di G. Ericsson (Uppsala University, Svezia) ed un lavoro di A. Spallone (Infn-Lfn, Frascati, e Hydrogen Energy Research Agency), pubblicati tra il 2009 ed il 2010 su Physics Letters A, che commentano rispettivamente un lavoro di F. Cardone pubblicato sulla stessa rivista, dedicato ad esperimenti di cavitazione in soluzioni di torio, ed un lavoro di A. Carpinteri pubblicato ancora su Physics Letters A, dedicato al piezonucleare da frattura. I commenti contenuti nei lavori di Ericsson e Spallone demoliscono l’impianto concettuale e sperimentale dell’effetto piezonucleare. Ericsson e i suoi collaboratori dimostrano l’esistenza di gravi insufficienze ed errori in: 1) Analisi statistica dei dati; 2) Metodo sperimentale; 3) Selezione dei dati e presentazione; 4) Misure del rumore di fondo. Essi scrivono un articolo rigoroso e di inusitata durezza, che fa a pezzi esperimento ed interpretazione di Cardone. Il lavoro di Spallone è ugualmente duro nei confronti degli esperimenti di Carpinteri sulla frattura del granito. Questi autori mostrano innanzitutto che il metodo sperimentale è descritto dal Presidente dell’Inrim in modo lacunoso e la misura del fondo neutronico non è eseguita in modo statisticamente sensato. Mostrano poi che i picchi di lettura dei rivelatori He-3 che si osservano in coincidenza dell’evento di frattura possono avere origine diversa dall’emissione neutronica. Mettono infine in luce che la reazione nucleare ipotizzata da Carpinteri è inconsistente e viola il principio di conservazione dell’energia. Anche questo studio è rigoroso e si attiene strettamente ai principi del metodo scientifico.
NM. Lei stesso, insieme ad altri 8 colleghi, ha pubblicato una smentita del lavoro di Carpinteri. Ci sarà una contro replica secondo Lei? Se sì, su quali punti potrebbe basarsi?
FF. Si dirà magari che non siamo esperti di geologia. Questo è vero. Allo stesso tempo, non siamo esperti di reazioni nucleari e di frattura nelle rocce (ma perché allora pretendere di fare esperimenti di fisica nucleare in un Istituto che ha tutt’altra missione scientifica?), ma applichiamo onestamente il metodo scientifico. Ed è proprio questo il piedestallo concettuale che ci permette di fare una corretta analisi dei dati nudi presentati nel lavoro pubblicato da Carpinteri su Strain. Una considerazione va comunque fatta: perché nessun laboratorio al mondo ha mai riprodotto sinora gli esperimenti del Prof. Carpinteri, già in campo dal 2005?
NM. Per la Sua personale esperienza di scienziato, ritiene possibile, al di là delle eventuali omissioni e leggerezze compiute dal team di Carpinteri, che il meccanismo della reazione piezonucleare possa in futuro funzionare per produrre energia pulita?
FF. Allo stato attuale delle conoscenze è da escludere.
NM. Sappiamo che la storia della fusione fredda non inizia di certo oggi. Quali speranze Lei ritiene abbia di essere concretamente realizzata?
FF. Sono 23 anni che se ne parla e questi fiumi di parole hanno prodotto nulla. Non sono un fisico nucleare (studio i materiali magnetici) e mi astengo da affermazioni perentorie. Ma mi affido all’opinione della comunità scientifica ed all’insieme di principi e regole che questa si è data per verificare nuovi fenomeni e nuovi concetti (“extraordinary claims should be matched with extraordinary evidence”, ovvero “straordinarie affermazioni devono corrispondere a straordinarie evidenze”). La vicenda della fusione fredda ricorda per certi versi alcune grandi mistificazioni del passato: i raggi N, l’acqua anomala, e la memoria dell’acqua.
Roberta De Carolis


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