Scrivi discussione 




misura
Autore Messaggio
wkfl
Junior Member
**


Messaggi: 6
Gruppo: Registered
Iscritto: Mar 2011
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #1
misura

Se non ricordo male le emissioni si misurano in Becquerel, e va' valutato il tipo di emissione (alfa, beta o gamma), mentre le dosi assorbite si misurano in mSIV . Quindi dire che si e' raggiunto e superato l'emissione di 400 SIV , non capisto cosa significa.

13-03-2011 11:34
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
nikonzen
Member
***


Messaggi: 60
Gruppo: Registered
Iscritto: Mar 2011
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #2
RE: misura

Sono in ritardo quindi risponderò rapidamente. Il Sievert ( o meglio i suoi sottomultipli) si utilizzano per determinare gli effetti delle radiazioni ionizzanti sulla salute umana. Premesso che 400Sv mi sembrano tanti, vuol dire che si è superato di X volte la radiazione naturale di fondo (con X = 400SV/ radiazione fondo). La radiazione di fondo è piuttosto variabile sul pianeta comunque è misurata in milliSievert. Per questo mi sembra esagerato il valore di 400.

Non sarà il massimo della autorevolezza ma lascio il link di wikipedia (è il primo che mi da google) sull'argomento.

http://it.wikipedia.org/wiki/Sievert

Messaggio modificato il: 25-03-2011 alle 13:41 da magnesium.

14-03-2011 08:43
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
wkfl
Junior Member
**


Messaggi: 6
Gruppo: Registered
Iscritto: Mar 2011
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #3
RE: misura

L'unità di misura della radioattività è il becquerel (Bq). 1 Bq corrisponde a 1 disintegrazione al secondo. Poiché questa unità di misura è assai piccola, la radioattività si esprime molto spesso in multipli di Bq: il kilo-becquerel (kBq) = 103 Bq, il Mega-becquerel (MBq) = 106 Bq e il Gigabecquerel (GBq) = 109 Bq.

Per la misura delle dosi di radiazioni assorbite dall'uomo, o più precisamente per una misura degli effetti biologici dovuti alla dose di radiazioni assorbita, è stato introdotto il concetto di equivalente di dose, che tiene conto della dannosità più o meno grande, a parità di dose, dei vari tipi di radiazioni ionizzanti.
In questo caso, l'unità di misura è il Sievert (Sv). Di uso più comune è il sottomultiplo millisievert (mSv), pari a un millesimo di Sv. Ad esempio, una radiografia al torace comporta l'assorbimento di una dose di circa 0,14 mSv. La dose annualmente assorbita da ogni individuo per effetto della radioattività naturale è in media di 2,4 mSv per anno.

Il limite massimo di dose stabilito dalla legge italiana per le persone è 1 mSv per anno al di sopra della dose naturale di radiazioni (20 mSv per lavoratori impegnati in attività che prevedono l’uso o la manipolazione di radioisotopi).

14-03-2011 11:27
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta
sexyteo
Senator Member
****


Messaggi: 274
Gruppo: Registered
Iscritto: Feb 2010
Stato: Offline
Reputazione:
Messaggio: #4
RE: misura

Vediti questo documento dal titolo "La radioprotezione del paziente: dosi a confronto" scritto da Giancarlo Zonca, Emanuele Pignoli (Fondazione IRCCS, Istituto Nazionale Tumori, Milano), Cesare Benetti (Istituto Stomatologico Italiano - Milano, Responsabile del Reparto di Radiologia) e Luigi Paglia (Istituto Stomatologico Italiano - Milano, Responsabile del Reparto di Odontoiatria Infantile):
http://www.electromedical.it/file/Dosi%20Raggi%202.pdf
e l'allegato tecnico "RADIAZIONI E RADIOPROTEZIONE" (a cura di Roberto Bedogni INFN – Laboratori Nazionali di Frascati U.F. Fisica Sanitaria), a pagina 14:
http://www.wyp2005.it/PDF/CD.pdf
La dose media assorbita da ognuno di noi in Italia dovuta al fondo naturale (radon indoor incluso) è circa 2 mSv/anno (fonte: Polvani C. - Elementi di radioprotezione. ENEA, 1987): metà è dovuta a irradiazione esterna, mentre l'altra metà è dovuta a irradiazione interna al nostro corpo a seguito dell'inalazione dei discendenti radioattivi del radon e del toron appesi al pulviscolo atmosferico.

I valori di dose assorbita che si leggono in giro, dovuti agli incidenti dei reattori n°1 e n°3 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi, sono inattendibili (al momento), inoltre non si precisa dove questi valori siano stati misurati (se all'interno dell'impianto o fuori, per esempio).
Per semplificare, diciamo che la dose "naturale" annua è per esempio di 5 mSv (é variabile da zona a zona, "naturalmente"), il che significa che un'esposizione al livello di radiazione misurato di poco superiore a 1 mSv/h per 5 ore, equivale alla dose assorbita in un anno. Va notato comunque che questo livello di dose è ben al di sotto di quello causa di effetti deterministici per la salute umana.

Di interesse questo documento del U.S.N.R.C. (Governmental Nuclear Regulatory Commission) dal titolo Biological Effects of Radiation, da cui si evince che la fonte maggiore di esposizione é naturale e se di origine umana, deriva dalla medicina nucleare e sopratutto dalle comunissime radiografie:
http://www.nrc.gov/reading-rm/doc-collec...ation.html
In conclusione, riporto un dossier dell'ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente) in cui é esposta molto bene la radioprotezione:
http://www.enea.it/com/web/pubblicazioni/Dossier.pdf
Una precisazione. La I.C.R.P. (International Commission on Radiological Protection), nella pubblicazione (ICRP 103) Raccomandazioni 2007 della Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica (The 2007 Recommendations of the International Commission on Radiological Protection - Marzo 2007), ha affermato, in buona sostanza, che il modello LNT viene adottato a scopo prudenziale ma non si può certo affermare che abbia una qualche validità scientifica visto che non è possibile vedere alcun danno prodotto sulla salute dalla radioattività a basse dosi. Si vedano i punti 36 (pag. 46 del pdf),66 e 67 (pag. 53 del pdf):
http://www.airm.it/_images/icrp103.pdf
In questo articolo, pubblicato sulla rivista specializzata Fisica in Medicina nel n° 2 (aprile-giugno 2004 – pp: 174-177), dal titolo "Basse dosi di radiazioni ionizzanti possono avere effetti benefici?", di Giroletti Elio (Dip. Fisica nucleare e teorica, Università di Pavia e INFN sez. di Pavia):
http://www-1.unipv.it/webgiro/ricerch/Pu...Ormesi.pdf
analizza gli effetti stocastici soprattutto alle bassissime dosi, <1 mSv, che sono quelle assorbite da un elevato numero di persone.
Allego il Radiation Protection and Radioactive Waste Management in the Operation of Nuclear Power Plants (IAEA 2002), si veda pagina 15; allego anche il Radiation Protection Aspects of Design for Nuclear Power Plants (IAEA 2005), si veda pagina 59.

wkfl ha Scritto:

Se non ricordo male le emissioni si misurano in Becquerel, e va' valutato il tipo di emissione (alfa, beta o gamma), mentre le dosi assorbite si misurano in mSIV . Quindi dire che si e' raggiunto e superato l'emissione di 400 SIV , non capisto cosa significa.  



File allegato(i)
.pdf File  Radiation Protection Aspects of Design for Nuclear Power Plants - IAEA 2005.pdf (Dimensione: 1.36 MB / Scaricato: 4)
.pdf File  Radiation Protection and Radioactive Waste Management in the Operation of Nuclear Power Plants - IAEA 2002.pdf (Dimensione: 242.52 KB / Scaricato: 2)

Messaggio modificato il: 16-03-2011 alle 21:38 da sexyteo.

14-03-2011 19:53
Invia Messaggio privato all'autore Trova tutti i messaggi dell'autore Quota il messaggio nella risposta

  Scrivi discussione 


Guarda versione stampabile
Invia discussione a un amico
Sottoscrivi questa discussione | Aggiungi discussione ai favoriti
Valuta questa discussione:

Vai al Forum: