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2010 Il Referendum è.......
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Cher
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2010 Il Referendum è.......

Copio e incollo questo messaggio affinché sia fruibile ai pochi volenterosi che non accettano il pericoloso declino di questa faccenda del referendum sul nucleare.
Le speranze sempre più risicate della corretta informazione scientifica ormai soccombono all'imperante atteggiamento di illusione sulle rinnovabili.

http://www.archivionucleare.com/index.ph...-impianti/
Renzo Riva scrive:
23 Gennaio 2011 alle 17:38

C’é da rimarcare che le fe forze che hanno ostacolato il programma energetico nazionale negli anni ‘70, verdastri e sinistroidi sinistrati, coscienti o no, hanno svolto il compito di quinta colonna di memoria franchista per gli interessi di chi voleva l’Italia sotto continuo ricatto energetico; fra questi anche i democristiani di Emilio Colombo ed i socialdemocratici di Saragat e Saragat stesso in persona, che inscenarono il processo farsa all’ing. Ippolito e che i comunisti presero sotto la loro ala protettrice per per poi sputarlo quando non era più utile alla loro virata antinucleare.
Che sia stato oggi ammissibile al referendum quello che vent’anni fa era giudicato inammissibile la dice lunga su come l’Italia sia in paese a “Diritto variabile”.

Quello che invece è preoccupante per le libertà personali:

OGGETTO: Esposto a tutela, con richiesta di vigilanza a salvaguardia

Al Signor
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Al Signor
Presidente del Senato Renato Schifani

Al Signor
Presidente della Camera Gianfranco Fini

Al Signor
Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi

Al Signor
Presidente Commissione Vigilanza Sergio Zavoli

Al Signor
Presidente Agcom Corrado Calabrò

Al Signor
Presidente CNOdG Enzo Iacopino

Al Signor
Presidente FNSI Roberto Natale

LORO INDIRIZZI EMAIL

Eccellentissimi Signori,
mi rivolgo a Voi con profonda deferenza per le Vostre funzioni e convinta stima per le Vostre Persone. Lo faccio nella mia veste di Segretario del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare (Cirn).
Apprendiamo dalla stampa, e con profonda preoccupazione, che l’onorevole Antonio Di Pietro, leader del gruppo politico che si è fatto promotore di un quesito referendario in materia di legislazione energetica, nello specifico con l’intento di ostacolare la ripartenza del nucleare nel nostro Paese, ha presentato, a seguito della dichiarazione di ammissibilità del quesito da parte della Corte Costituzionale, un esposto all’Agcom con cui chiede di bloccare la divulgazione di comunicazioni a sostegno dell’opzione nucleare.

Qualora la richiesta dell’antinuclearista onorevole Di Pietro venisse accolta ci troveremmo di fonte ad un vulnus all’inderogabile principio costituzionale della libertà di esprimere e divulgare il proprio pensiero, un vero e proprio bavaglio alla libertà di informare in scienza e coscienza, inaccettabile ed intollerabile, oltre che in linea assoluta e di principio, anche in considerazione del generalizzato orientamento dei mezzi di comunicazione a sostegno delle opzioni energetiche da fonte meteo ambientale, le cosiddette rinnovabili, e fortemente critiche e censorie per quanto riguarda l’opzione nucleare.

Inoltre, sia pure in modo palesemente e formalmente qualificabile come messaggio pubblicitario, moltissime testate orientate a sostegno delle energie meteo ambientali, soprattutto nelle edizioni internet, si caratterizzano per questo tipo di informazione a pagamento, che crea comunque un conflitto grave di interesse, sia pure formalmente non configurabile come frammistione tra pubblicità ed informazione, fattispecie perseguita dalla regole deontologiche dell’Ordine dei Giornalisti, in quanto è lecito supporre possa derivarne un ipotetico danno economico per le medesime qualora la loro linea editoriale in materia non fosse più gradita ed appagante per quegli inserzionisti.

Al contrario ci troviamo a lamentare una vera e propria generalizzata forma di censura verso le fonti d’informazione che veicolano tesi in contrasto con quelle prevalenti sui mezzi d’informazione, una intollerabile condanna all’indifferenza ed al silenzio che noi cittadini e tecnici che da anni agiamo come Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare non siamo in grado di sfondare e vincere per mancanza di mezzi economici.

Certo, cerchiamo di fare del nostro meglio e, di recente, alla normale attività di conferenze e contraddittori (dove e quando veniamo invitati) abbiamo aggiunto quella di “apprendisti cinematografari” cercando di coinvolgere con degli artigianali audiovisivi qualche utente in più.

A parte qualche caso isolato, noi sostenitori del nucleare, soprattutto se fortemente critici verso le fonti meteo ambientali, non riusciamo ad allocare il nostro pensiero se non in testata di minore tiratura, magari di migliore qualità giornalistica e di contenuti di quelle a grande diffusione, ma con il grave limite di raggiungere aliquote risicate di opinione pubblica e con la conseguenza di rimanere relegati in condizione di marginalità.

Per questi, per noi importantissimi e fondamentali motivi, mi rivolgo alle Vostre Spettabili Autorità e al prestigio, sia pure delle diverse funzioni, delle Cariche che rivestite, chiedendovi a nome del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare e mio personale di non penalizzare ulteriormente la nostra condizione di inferiorità nei confronti della controparte, ma, al contrario, di garantire al massimo, per quanto nelle Vostre rispettive competenze, la pluralità delle fonti e dei punti di vista, prevedendo tempi e modi per cui i soggetti economicamente più deboli possano fare conoscere il loro punto di vista e argomentarlo all’opinione pubblica chiamata a decidere con un voto referendario.

Con questo appello, ovviamente a nome esclusivo del Cirn, non escludo affatto di perorare la salvaguardia e la tutela dell’iniziativa di altre organizzazioni, omologhe alla nostra, meglio strutturate e, soprattutto, con disponibilità finanziarie che consentono loro una comunicazione commerciale.
Esprimo loro solidarietà e auspico che non vengano penalizzate da un eventuale accoglimento delle richieste di cui si è fatto attore l’onorevole Di Pietro.
Faccio in ultimo presente, ma con invertita priorità sostanziale, che gli operatori commerciali nel campo delle fonti meteo ambientali usufruiscono di cospicui “incentivi” a carico del cittadino utente, da considerare quindi pubblici, che consentono loro di essere presenti con inserzioni pubblicitarie che risultano di certo non sgradite, soprattutto in tempo di crisi, a chi sopravvive anche grazie a questi introiti.
Noi non chiediamo finanziamenti, ma solo condizioni di parità d’espressione.
Invio codesto documento ai Destinatari in indirizzo in formato pdf.
In considerazione del fine settimana e per motivi di correttezza e di deferenza dovuti proprio alle Alte figure istituzionali alle quali mi rivolgo in linea ordinale prioritaria, attenderò sino a giovedì 20 gennaio 2011 prima di rendere pubblico il documento e divulgare l’iniziativa.
Mi scuso per il disturbo arrecatoVi e ringrazio per l’attenzione che vorrete prestare a quanto sottopongo alla Vostra autorevole attenzione.

Il Segretario del Comitato Italiano per il Rilancio del Nucleare
ingegner Giorgio Prinzi

Roma, sabato 15 gennaio 2011



Nella speranza di attivare i Vs elettroni neuronali ( eufemismo) esprimetevi come meglio credete, ma esprimetevi!  


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
24-01-2011 13:05
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sailwiz
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RE: 2010 Il Referendum è.......

niente di nuovo sotto il sole.

La politica usa le sue armi; l' equazione: + poveri uguale + voti è il fil rouge di tutte le iniziative volte al frenare, ostacolare l' economia. La bancarotta è la miglior fonte di voti per DiPietro, Bersani e banda. Non crediate che siano stupidi; sono solo criminali.

24-02-2011 16:02
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