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Sicurezza del Nucleare (gestione scorie, radiazioni, proliferazione armi)
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fabiodis
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Sicurezza del Nucleare (gestione scorie, radiazioni, proliferazione armi)

Oggi vorrei iniziare lo studio sulla Sicurezza del nucleare.
Vorrei trovare documenti sufficientemente "scientifici" inerenti argomenti quali le scorie radiattive, la loro gestione e la proliferaizone delle armi nucleari, lista incidenti, ed altri argomenti inerenti.
Avete in testa qualche bel linkettino?

Per esempio, non riesco a trovare la quantità di scorie stoccate e prodotte nel mondo con divisione geografica.

E non trovo doc sulla proliferaizone nucleare.

Nelle ricrche di ieri da alcuni documenti dello UIC ho capito che (leggi sotto). Mi dite se quanto scritto è reale o se ho sbagliato a capire qualcosa?




Riporta:

Un reattore da 1000 MWe ad acqua leggera produce circa 200 – 350 m3 di rifiuto a bassa e media radioattività all’anno. Produce anche 27 t di combustibile usato per anno.
Senza riprocessamento: se il combustibile usato non viene riprocessato esso viene considerato tutto HLW. Esso viene stoccato in centrale in piscine profonde circa 10 metri con all’interna dell’acqua che lo raffredda e scherma. Esistono anche stoccaggi “a secco” in cui il raffreddamento avviene per circolazione d’aria e la schermatura tramite cemento. Lo stoccaggio avviene per circa 40 anni dopodiché la radioattività si è ridotta di mille volte. A questo punto il combustibile viene posto in depositi geologicamente stabili. Osservazione: poiché il rifiuto non riprocessato contiene una gran quantità di uranio esso rappresenta un potenziale valore e vi è un aumento della riluttanza a stoccarlo per sempre. Considerando una produzione di 27 t di combustibile esausto questa soluzione produce annualmente circa 75 m3 di volume di rifiuti da stoccare.
Con riprocessamento: se il combustibile usato viene riprocessato, uranio e plutonio vengono separati dai prodotti di fissione e transuranici e riciclati. I rimanenti prodotti sono considerati HLW, producono molto calore e sono molto radioattivi. Essi vengono vetrificati in vetro borosilicato e racchiusi in contenitori di acciaio inossidabile e stoccati definitivamente in siti a notevole profondità. Questi materiali non hanno più utilità futura. Considerando una produzione di 27 t di combustibile esausto all’anno questa soluzione produce circa 3 m3 di rifiuti vetrificate che diventano circa 28 m3 di volume quando racchiuse in appositi contenitori cilindrici.

Ci sono circa 270000 t di combustibile esausto in stoccaggio, la maggior parte di esso è nelle centrali nucleari. Il 90% di esso è in piscine con acqua, il resto in stoccaggio a secco.
L’incremento annuo di combustibile esausto è di 12000 t e circa 3000 t di esso viene riprocessato.

Per assicurare che nessun rilascio nell’ambiente significativo possa avvenire nelle prossime decine di migliaia di anni è stato previsto una barriera multipla per lo smaltimento. Esse sono:
- una matrice insolubile di vetro borosilicato o di roccia sintetica;
- la chiusura dentro dei contenitori resistenti alla corrosione in acciaio inossidabile;
- mettere i contenitori in un ambiente di cemento.

La selezione dei siti geologicamente stabile ad elevata profondità è ancora aperta in molti Paesi.
I rifiuti radioattivi di basso livello vengono sotterrati mentre i rifiuti radioattivi di medio livello e lunga vita vengono stoccati ad elevata profondità.

Messaggio modificato il: 10-04-2008 alle 09:20 da fabiodis.

10-04-2008 09:13
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Sicurezza del Nucleare (gestione scorie, radiazioni, proliferazione armi) - fabiodis - 10-04-2008 09:13

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