RE: L'Enea bara sui costi del nucleare
La libertà di diffondere delle fesserie è ormai radicata, se mi è permesso sottolineare un dettaglio:"Il nucleare risulta più costoso sia nel breve periodo che nel lungo periodo (2025), con un costo che supera i sei centesimi al chilowattora, il più alto tra tutte le fonti energetiche, eolico compreso. Altro che due centesimi. Non bariamo!” ribatte Onufrio.
Pippo Onufrio, direttore delle campagne di Greenpeace.
E' ovvio che questo signore è pagato per diffondere delle fesserie.
Come già dimostrato da Sexteo, resta da scavare nella comune definizione di fesseria, perché non c'è altra possibilità di dialogo.
Che cosé una fesseria?
Se è pur vero che definire il costo finale di un impianto nucleare in Italia, vedi il riferimento alla Salerno ReggioCalabria , mette i brividi e perplessità! Ma in compenso non si paga il pedaggio..... sconsigliata percorrerla di notte ( è una battuta )
Se si mescolano la resa di un impianto eolico con un impianto nucleare non c'è più nessuna speranza!
Per rispetto, il "Game-Over" è d'obbligo.
Il costo finale diventa marginale, da qui la fesseria ogni qual volta viene citato, per un semplice e banale motivo:
è la disponibilità dell'energia che determina il valore e non il valore che determina il modo con cui è prodotta.
Riporto la bella frase di Pietruccio che ancora più chiara Pietruccio scrive:
25 Ottobre 2010 alle 16:06
Il PV si assesterà sui 3.5 miliardi di € di incentivazione all’anno !?
Siccome l’incentivo generosamente elargito dura 20 vuol dire che, appena andremo “a regime” questi “amici” ci avranno indebitato per 70 miliardi di € per coprire i lauti profitti dei loro amati produttori di PV.
Già, lo fanno per l’ambiente… che non ha prezzo!In sostanza il nucleare per l’Italia, oggi, avrebbe soprattutto un valore strategico, nell’ottica dello sviluppo di questa tecnologia (che, non dimentichiamoci, deve sfociare sulla IV generazione), non certo di mera contabilità da sottosviluppati (e anche sottodotati intellettivamente) per un paese senza ambizioni e prospettive (che si sta drammaticamente deindustrializzando).
Considerazione tratta da Archivio nucleare che quoto interamente.
Una fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.
Cher03@hotmail.it
|