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Instability in power Grid - Esiti...
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RE: Instability in power Grid - Esiti...

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L'evoluzione del sistema energetico mondiale
Questo sarà il secolo della "moltiplicazione energetica"


di Marcello Inghilesi5 Ottobre 2012

Transizione energetica ? Questo si diceva fino a poco tempo fa. Ma non sembra proprio che sia così.
L’ipotesi era che gli idrocarburi fossero in via di esaurimento , alcuni prima e altri dopo ( il conto alla rovescia era già iniziato ) ; e che nuove fonti energetiche illimitate e sicure stessero per arrivare. Questa ipotesi negli ultimi venti anni si è sgretolata.
Le risorse minerarie , fossili e non , sembrano molto più abbondanti del previsto; anche perché le tecnologie per il loro reperimento e la loro estrazione si sono sviluppate a ritmi imprevisti ; complici di questo processo sono stati anche i prezzi energetici , aumentati a dismisura , che hanno consentito e giustificato investimenti fino ad allora considerati non economici. E molto resta ancora da fare ( basti pensare a tutta la filiera del carbone, alla sua lavorazione, al coal-oil o al coal-water, o ai procedimenti del cosiddetto “letto fluido” ). Si stanno già perforando pozzi per gas o petrolio oltre ai 5-6 mila metri di profondità , in terra e in mare. Entro breve tempo per esempio , la Francia rischia di diventare importante potenza energetica , non solo per le sue centrali nucleari , ma per il petrolio estratto al largo della Guyana (suo territorio d’oltremare ); per il gas da scisti e per la geotermia sfruttabili in continente ; per i grandi progetti eolici e solari in via di realizzazione. In parallelo stanno facendo passi da gigante anche le tecnologie ambientali per il controllo delle emissioni atmosferiche , delle tecnologie di estrazione , dell’accumulo e della logistica energetica ; e anche le tecnologie per la razionalizzazione dei consumi.
Tutto l’attuale sistema energetico , che sta governando il mondo, è quindi in forte movimento e sviluppo.
D’altra parte non sembra ancora profilarsi un nuovo sistema energetico di riferimento , a produzioni e consumi illimitati , privi di effetti dannosi per l’ambiente.Si pensava al nucleare o in ogni modo a nuove risorse “tecnologiche”, più che fisiche ; la strada è stata aperta , ma non se ne vede ancora il punto di arrivo definitivo. La “fissione” nucleare continua a trovare problemi di “sicurezza” e di economicità . La “fusione” nucleare è ancora allo studio , all’ingegneria dei prototipi, alla sperimentazione. Vita analoga sembra quella relativa all’uso dell’idrogeno come nuovo combustibile omnivalente. Le energie rinnovabili possono essere considerate solo risorse integrative e non risolutive delle complesse questioni energetiche mondiali.
Che fare? La politica più ragionevole sembra quella del mix energetico per la produzione e della razionalizzazione energetica per i consumi. Il mix di produzione dovrebbe evitare battaglie di “religione ideologica” tra risorse da impiegare ;e dovrebbe cercare di individuare , caso per caso, la possibilità , l’utilità e la compatibilità ambientale degli investimenti da realizzare ; con procedure da rivedere , non in termini di partecipazione , ma in termini di rapidità delle scelte. Gli investimenti energetici sono fatti nella logica del “progresso” per tutti e non per la “conservazione” dei benefici o dei privilegi di alcuni.
L'innovazione tecnologica di macchine e di prodotti consente sempre più grandi risparmi nei consumi ( basti pensare alle “macchine”domestiche o industriali ; o ai mezzi di trasporto , ove, per esempio, è già in produzione un’auto che percorrerà 35 km con un litro di benzina, con l’obiettivo dei 50 km entro tre anni; o alla lotta contro la dispersione termica degli edifici).
Questo secolo probabilmente vedrà un sistema energetico mondiale , con una moltiplicazione delle produzioni e una sempre più spinta razionalizzazione dei consumi; attraverso processi di innovazione tecnologica , ma anche attraverso una nuova cultura politica in materia, fatta di “razionalità” e non di “fede”. Quindi non sarà un secolo di “transizione energetica”, come si pensava e come molti pensano ancora; sarà forse solo un secolo di “moltiplicazione energetica”: e di consumi “limitati” e non “illimitati”.
Tratto da OPEF, Fondazione Einaudi


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
07-10-2012 11:23
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Instability in power Grid - Esiti... - drugo - 06-10-2012, 18:04
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