calcoli fotovoltaico |
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sailwiz
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calcoli fotovoltaico
Articolo su CER nr 327 (giornale della ceramica)
Pag 52, articolo "un tetto fotovoltaico per Gambini Group" a firma di Thomas Foschini.
..impiano fotovoltaico..12.000m2 di dimensione e 993kWp di potenza..spesa complessiva 3.300.000€..."secondo le nostre stime, annualmente l' impianto immetterà in rete energia per 1.120.000kW ... pari al 15% del fabbisogno delle ns fabbriche italiane".
A parte il riferimento alle fabbriche italiane, che sicuramente si limita alle fabbriche italiane del gruppo Gambini, non mi quadra:
- un milione e 200 mila kW all' anno diviso 365 fa 3.287 kW. Con un impianto da 993kWp??????
- immette in rete energia per.. kw.. = un impianto a pannelli somari immette corrente o potenza ?
Domanda: non c'e' un piccolo errore di calcolo? O sbaglio io?
Grazie
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30-09-2011 10:27 |
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Cher
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RE: calcoli fotovoltaico
Grande! " pannelli somari " 
Una fredda nebbia illividisce il cielo,
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Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.
Cher03@hotmail.it
Messaggio modificato il: 30-09-2011 alle 11:47 da Cher.
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30-09-2011 11:46 |
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Bandk
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RE: calcoli fotovoltaico
Articolo su CER nr 327 (giornale della ceramica)
Pag 52, articolo "un tetto fotovoltaico per Gambini Group" a firma di Thomas Foschini.
..impiano fotovoltaico..12.000m2 di dimensione e 993kWp di potenza..spesa complessiva 3.300.000€..."secondo le nostre stime, annualmente l' impianto immetterà in rete energia per 1.120.000kW ... pari al 15% del fabbisogno delle ns fabbriche italiane".
A parte il riferimento alle fabbriche italiane, che sicuramente si limita alle fabbriche italiane del gruppo Gambini, non mi quadra:
- un milione e 200 mila kW all' anno diviso 365 fa 3.287 kW. Con un impianto da 993kWp??????
- immette in rete energia per.. kw.. = un impianto a pannelli somari immette corrente o potenza ?
Domanda: non c'e' un piccolo errore di calcolo? O sbaglio io?
Grazie
Chi ha scritto una roba del genere non sa la differenza tra energia e potenza...non si può leggere "l' impianto immetterà in rete energia per 1.120.000kW"
In ogni caso ci stà che quell'impianto produca in un anno 1.120.00 Kwh.
Messaggio modificato il: 30-09-2011 alle 13:43 da Bandk.
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30-09-2011 13:37 |
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Cher
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RE: calcoli fotovoltaico
In ogni caso ci stà che quell'impianto produca in un anno 1.120.00 Kwh.
.........solo se ci collegano i Diesel o direttamente alla rete ENEL......
" Pannelli Somari" Mitica!
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30-09-2011 14:01 |
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Bandk
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RE: calcoli fotovoltaico
.........solo se ci collegano i Diesel o direttamente alla rete ENEL...... 
" Pannelli Somari" Mitica!
Ovviamente venderanno la sovrapruduzione (quando e se ci sarà) e continueranno sempre a comprare da enel il fabbisogno mancante (la maggior parte mi par di capire)
Comunque a parte l'errore sulla potenza i conti tornano:
993kwp * 8760 (ore all'anno) * 0,13 (capacity factor) = 1.130.828,4 Kwh
Poi non so che zona abbiano scelto per l'impianto, tuttavia un capacity factor del 13% mi sembra abbastanza onesto...Certo con 4 milioni di euro io avrei fatto ben altro (anche in ambito di energie alternative)
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30-09-2011 14:20 |
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Cher
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RE: calcoli fotovoltaico
1 # 8 % ed è grasso che cola!
2# 2500 ore all'anno salvo lunghi mesi di cielo coperto, che significa crollo della capacità produttiva.
Mi ripeto:
" Pannelli Somari"
http://it.wikipedia.org/wiki/Clima_italiano
Ricevono mediamente tra le 2400 e le 2600 ore di sole all'anno (tra le 6,5 e le 7 ore giornaliere) la fascia costiera settentrionale ed orientale della Sicilia, le zone più interne della Sardegna, l'intero litorale occidentale peninsulare a sud di Livorno, comprese le aree pianeggianti e collinari dell'entroterra, il litorale jonico tra Calabria e Basilicata, le zone interne della Lucania, le coste adriatiche di Molise e l'intera Puglia settentrionale
Valori tra 2200 e 2400 ore di sole all'anno (tra le 6 e le 6,5 ore giornaliere) si registrano nelle aree più interne della Sicilia, in alcuni tratti del litorale jonico calabrese e nelle corrispondenti zone interne, lungo le coste adriatiche dell'Abruzzo, in Liguria, Versilia, zone interne della Toscana settentrionale ed orientale, in Umbria e nell'entroterra del Basso Lazio e della Campania.
Tutte le altre zone a nord della linea immaginaria trasversale obliqua, tracciata tra la città di Genova e il confine tra Marche e Abruzzo, fanno registrare valori medi annui che non raggiungono le 2200 ore, ovvero inferiori alle 6 ore giornaliere.

Ora calcola la resa dell'8% dei "pannelli somari"
Ogni 10 anni devi cambiare l'inverter e un " pannello somaro" crolla la sua resa , trascina con sè tutta la linea , facendo calare drasticamente la resa anche in presenza di irradiazione piena.
Tra 20 anni butti tutto in discarica.
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Messaggio modificato il: 30-09-2011 alle 17:06 da Cher.
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30-09-2011 15:52 |
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tesla82
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RE: calcoli fotovoltaico
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Pag 52, articolo "un tetto fotovoltaico per Gambini Group" a firma di Thomas Foschini.
..impiano fotovoltaico..12.000m2 di dimensione e 993kWp di potenza..spesa complessiva 3.300.000€..."secondo le nostre stime, annualmente l' impianto immetterà in rete energia per 1.120.000kW ... pari al 15% del fabbisogno delle ns fabbriche italiane".
A parte il riferimento alle fabbriche italiane, che sicuramente si limita alle fabbriche italiane del gruppo Gambini, non mi quadra:
- un milione e 200 mila kW all' anno diviso 365 fa 3.287 kW. Con un impianto da 993kWp??????
- immette in rete energia per.. kw.. = un impianto a pannelli somari immette corrente o potenza ?
Domanda: non c'e' un piccolo errore di calcolo? O sbaglio io?
Grazie
Quello è un valore medio calcolato utilizzando i coefficenti di temperatura ed ipotetiche previsioni in caso di irraggiamento ottimale e condizioni ottimali dei pannelli e degli inverter.
Il dato scritto denota una mancanza di cognizioni tecniche anche perchè per poter conoscere la potenza erogata in un determinato periodo occorre avere la grandezza del Kwh e non del Kw, parlare di Kw in questa maniera non significa nulla, la domanda che uno si pone è questa potenza la disponiamo in maniera costante nel tempo? oppure nel corso degli anni la potenza dell'impianto rimarra la stessa di 993Kwp o diminuisce?
La corrente è il flusso di elettroni che scorre in un determinato conduttore,la tensione e la differenza di pontenziale ossia la forza che hanno questi elettroni di compiere un lavoro, la potenza è il prodotto della tensione per la corrente:
P = V * I = W = v * a
Siccome stiamo parlando di grandezze vettoriali non ha senzo parlare di sola corrente o di sola tensione, quindi di utilizza la grandezza "Watt" per poter descrivere la potenza di un impianto.
Molte persone confondono la sigla Kwp (fotovoltaico)con i Kw prodotti dagli alternatori classici, la differenza è enorme un impianto di casa Fv a 3 Kwp non corrisponde al contratto classico enel da 3 Kw ma bensi meno, per raccontare quello che è successo a me, 1 anno fa sono andato a far partire un impianto Fv da 789 Kwp a travagliato (Bs) bene nel mese di novembre ci fu un tempo da cani ( chi si ricorda la nevicata?) a partire da il 1 di novembre fino ad arrivare al 30 del mese stesso te con quell'impianto da 789 Kwp non ci accendevi ma manco una lampadina!!!
I dati terna sono la prova del 9, da li non si fugge e non si creano equivoci i numeri parlano chiaro il Fv in italia non ha prodotto manco il 2% del fabbisogno nazionale, questo perche come ho spiegato prima non possiamo paragonare i Kwp al Kw classico, nulla a che vedere con una turbogas da 500 Kw che sicuramente produce e rende piu di quell'impianto da 993 Kwp.
ps: se ogni tanto commetto qualche errore di scrittura mi scuso ,ogni tanto la stanchezza mi prende il sopravvento.
"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
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30-09-2011 22:32 |
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Cher
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RE: calcoli fotovoltaico
in arrivo:
http://www.gse.it/attivita/ContoEnergiaF...RTO_DM.pdf
http://www.edilportale.com/news/2011/10/...44_15.html
10/10/2011 - Centrali fotovoltaiche come immobili. Ma esenti dall’Ici perché di interesse pubblico. È la posizione del Consiglio nazionale del notariato, che in due studi ha chiarito l’aspetto civilistico e fiscale degli impianti.
Con lo studio 221-2011/C, il Consiglio Nazionale del Notariato ha spiegato che le centrali fotovoltaiche possono essere classificate come beni immobili dal momento che per funzionare non possono prescindere dal collegamento col territorio.
L’eventuale precarietà dell’elemento materiale dell’ancoraggio al suolo, si legge nello studio, è compensata infatti dal punto di vista funzionale. La messa in opera di un impianto di grandi dimensioni necessita dell’integrazione tra diversi elementi, nonché dell’allacciamento alla rete elettrica nazionale. Elementi che lasciano presupporre un collegamento con il luogo per la sua utilizzazione prolungata nel tempo.
Per acquisire la disponibilità delle aree per la costruzione delle centrali fotovoltaiche è quindi necessaria la costituzione di un diritto di superficie, ma è anche possibile ricorrere alla locazione o al comodato.
Con lo studio 35-2011/T, il Consiglio Nazionale del Notariato è invece tornato sul trattamento fiscale degli impianti, attribuendo ai lastrici solari la stessa natura dell’edificio cui appartengono e respingendo la teoria dell’assimilabilità alle aree urbane. Considerazione che li rende assimilabili agli impianti di interesse pubblico. Quindi esenti dall’Ici.
Finora, sottolinea lo studio, si sono alternati pareri discordanti sulla natura degli impianti. Secondo l’Agenzia del Territorio gli immobili ospitanti gli impianti fotovoltaici si qualificano come unità immobiliari che devono essere accertate nella categoria “D/1-opifici”, quindi equiparate alle turbine delle centrali elettriche. Al contrario, non assumono autonoma rilevanza catastale, costituendo semplici pertinenze delle unità immobiliari cui accedono, le porzioni di fabbricato ospitanti impianti di produzione di energia aventi modesta potenza e destinati prevalentemente ai consumi domestici.
L’Agenzia delle Entrate ritiene invece che l’impianto fotovoltaico situato su un terreno, non costituisce impianto infisso al suolo dato che i moduli che lo compongono possono essere agevolmente rimossi e posizionati in altro luogo, mantenendo inalterata la loro funzionalità.
http://www.corriere.it/economia/11_ottob...5a87.shtml
L'INTENZIONE SAREBBE QUELLA DI INSERIRLO NEL DECRETO SVILUPPO
A sorpresa spunta il condono
tombale per le rinnovabili
Non solo amministrativo, ma anche penale per reati edilizi, paesaggistici e ambientali: 10 euro a kW installato
MILANO - Il titolo del provvedimento non potrebbe essere più chiaro: «Condono in materia di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili». Il testo circola in maniera un po' sotterranea (pare arrivi dal ministero delle Politiche agricole di Saverio Romano) e l'intenzione sarebbe quella di inserirlo nel decreto sviluppo al quale lavora il ministro Paolo Romani. Sedici paragrafi per sancire un nuovo «condono tombale» - non solo amministrativo ma anche penale - a favore di chiunque «abbia interesse» in un impianto di energie rinnovabili costruito senza autorizzazione, o la cui autorizzazione (o denuncia di inizio attività, la cosiddetta «dia») stia per essere annullata, in sede giudiziaria o amministrativa.
BENEFICIARI - Chi sarebbe beneficiato da una simile misura? E quali abusi sarebbero sanati? I sospetti sono tanti, ma in prima fila si possono collocare quelli di costruttori di impianti fotovoltaici a terra di piccola e media taglia, che per loro natura si possono edificare in tempi assai brevi, a differenza di quelli eolici o a biomasse che non possono essere trasferiti con facilità e senza aggravio di costi come nel caso dei pannelli solari. Illegalità o manovre allegre rese proficue dalla possibilità di intascare gli incentivi statali concessi alle energie rinnovabili, che malgrado le riduzioni stabilite lo scorso maggio dovrebbero garantire all'incirca 170 miliardi di euro nei prossimi venti anni a chi se li aggiudicherà. Una caccia che, tanto per dare un'idea della dimensione del fenomeno, si sintetizza nelle richieste di allacciamento alla rete elettrica: secondo i numeri dell'Autorità per l'energia «ballano» ad oggi circa 22 mila preventivi che non hanno ancora ricevuto un'autorizzazione. Richieste che sono pari a 150 mila megawatt (soprattutto nelle Regioni del Sud), un'esagerazione assoluta se si pensa che il record di domanda elettrica di tutta l'Italia non ha mai superato 56 mila megawatt.
10 EURO A KW INSTALLATO - Con l'emendamento che Romano cercherebbe di fare inserire nel decreto sviluppo si arriverebbe a una maxi sanatoria a fronte di un'«oblazione» di dieci euro per ogni chilowatt installato (a una famiglia media ne servono 3). Ma c'è molto di più, perché oltre ai procedimenti penali o amministrativi, con il condono non verrebbero più perseguiti neppure i reati edilizi, o quelli paesaggistici e ambientali. Un «liberi tutti» esteso alle sanzioni accessorie come la confisca, e alle vere e proprie truffe camuffate da irregolarità e illegittimità di varia natura commesse ai danni del Gse, Gestore dei servizi energetici, l'ente statale che eroga materialmente gli incentivi alle energie rinnovabili. Il tutto, secondo la succinta relazione tecnica che accompagna la misura, sarebbe però giustificato da nobili ragioni economiche e ambientali: tra di esse la riduzione di gas serra, l'avvicinamento dell'Italia ai requisiti di Kyoto e il contributo all'autonomia energetica nazionale. Oltre il danno, insomma, anche la beffa.
Stefano Agnoli
15 ottobre 2011(ultima modifica: 16 ottobre 2011 11:30)
Con questa segnalazione facciamo due conti a cura del Ing Pietruccio:
http://www.archivionucleare.com/index.ph...ment-34305
Facciamo due conti a spanne (corretti).
Il grosso degli impianti, 2091 MWp su un totale di 2562 MWp, cioè l’82% sono impianti grossi (sicuramente costruiti a fini speculativi), sopra i 200 kWp di cui un quarto anche sopra i 5000kWp (notare che si ha un 1.2% di impianti “familiari” fino a 3 kWp, un 6.0% di impianti medio piccoli sotto i 20 kWp e un 11.2% sotto i 200 kWp ma già speculativi).
Prendiamo un impianto abusivo “medio” (rispetto alla produzione) da 1000 kW, in centro Italia (1300 ore di fattore di utilizzazione)
Vuol dire che è costato intorno a 4 milioni di € e che produrrà ogni anno 1.3 GWh di energia elettrica che il gestore del servizio è costretto ad acquistare e sul quale viene regalato un incentivo al produttore di circa 520 mila € che vengono prelevati dalle nostre tasche.
Il “fortunato” ammortizza il costo vivo dell’impianto (senza considerare interessi bancari) in circa 8 anni. Per il resto è tutto guadagno indebito fatto sulle nostre spalle (l’energia elettrica gli viene pagata a parte e comunque vale molto molto meno, circa 8 volte meno, cioè sui 5 centesimi a kWh, contro i circa 40 centesimi di incentivo).
Con l’eventuale condono da 10 €/kW un abusivo pagherebbe una volta per tutte 10000 € (il costo di una piccola automobile) per qualcosa che ogni anno gli rende 520 mila € (il costo di un appartamento).
Resta il senso delle proporzioni ed anche il fatto che permettendo i nuovi impianti grossi una produzione di 2091 MWp incassano in totale circa 836 milioni di € (questi sì sono confrontabili coi costi di una squadra di calcio di prima fascia) che per i prossimi 20 anni fanno la rispettabile cifra di quasi 17 miliardi di € solo per loro. Poi c’è tutto il resto (il corriere parlava di 170 miliardi di € nella green economy).
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16-10-2011 14:56 |
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tesla82
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RE: calcoli fotovoltaico
Da non confondere i Wp con i We che sono due cose differenti...
"Io non ho paura del nucleare ma dell'uomo !" giampiero giulianelli
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17-10-2011 18:59 |
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Cher
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RE: calcoli fotovoltaico
Da non confondere i Wp con i We che sono due cose differenti...
Dove è stato confuso il dato? Oppure è una tua sottolineatura per meglio chiarire la differenza tra Wp con We?
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17-10-2011 20:19 |
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