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Versione completa: Perche la gente ha paura del nucleare?
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Ieri sera avevo amici a cena e ho fatto un rapido test, da cui è venuto fuori che lo spauracchio delle radiazioni è ancora legato a Hiroshima e Nagasaki, e non tanto alla guerra fredda, Renato.

Io credo che questo sia dovuto al fatto che Hiroshima e Nagasaki siano due eventi chiari, che possiamo mettere su un calendario e ricordarci ogni anno, pensando al dramma vissuto da tanti inermi cittadini, mentre la guerra fredda non è stato un singolo evento, ma un periodo storico estremamente lungo e non chiaramente definibile. Ecco perchè le bombe sul Giappone hanno, a mio parere, lasciato un segno più profondo nell'immaginario collettivo rispetto alla guerra fredda.

Ciao, Luca
lucaberta ha Scritto:

Ieri sera avevo amici a cena e ho fatto un rapido test, da cui è venuto fuori che lo spauracchio delle radiazioni è ancora legato a Hiroshima e Nagasaki, e non tanto alla guerra fredda, Renato.

Io credo che questo sia dovuto al fatto che Hiroshima e Nagasaki siano due eventi chiari, che possiamo mettere su un calendario e ricordarci ogni anno, pensando al dramma vissuto da tanti inermi cittadini, mentre la guerra fredda non è stato un singolo evento, ma un periodo storico estremamente lungo e non chiaramente definibile. Ecco perchè le bombe sul Giappone hanno, a mio parere, lasciato un segno più profondo nell'immaginario collettivo rispetto alla guerra fredda.

Ciao, Luca


Forse perchè associano ad una centrale la possibilità che essa esploda come una bomba atomica.
E poi le radiazioni non si vedono e che la verità non è mai detta dalle compagnie degli impianti.
Questo spiega il perchè di molte prese di posizioni, ogni tentativo di spiegazione spesso naufraga nel fatto di Chernobyl e ora di Fukuschima.

  C' e' un'altra considerazione che porta la gente ad aver paura del nucleare. E' una diffidenza verso i governi e le societa' di gestione, che si sono in passato dimostrate omertose verso i reali accadimenti.
  Mi riferisco in particolare ai due piu' grossi incidenti che tutti ricordano.  
  In occasione del disastro di Chernobyl il Governo Russo ha taciuto fino a quando i Paesi Scandinavi non hanno trovato aumenti nella radioattivita', poi ha sempre minimizzato, e la verita' e' emersa solo dopo mesi o anni.  Stesso comportamento della Tepco e del Governo Giapponese in occasione di Fukushima, notizie frammentarie e comunque tendenti a minimizzare la gravita' della sitauzione.
L' impressione che ne deriva e' che la verita' venga tenuta nascosta per coprire chissa' quali interessi economici o politici, mettendo sempre in secondo piano la salute e la sicurezza della popolazione.
Purtroppo il nucleare non e' l'unico ambito in cui succede cio', puo' capitare anche l'opposto: situazioni in cui viene diffuso, attraverso i media, uno stato di ansia ingiustificato. Basta pensare, ad esempio, alla influenza H1N1 dello scorso anno: alternanza di notizie rassicuranti e preoccupanti. Risultato: milioni di vaccini prodotti. Il fatto che poi siano rimasti inutilizzati non cancella i grossi guadagni delle compagnie farmaceutiche.
Forse perchè nessuno vigila con sufficiente autorità e autorevolezza sulla diffusione di informazioni false. Oggi con la rete sempre più persone possono farsi una ricerca e smistare le informazioni.
cmq resta ancora con troppa disinvoltura l'equivoco tra una opinione e un fatto, dove l'opinione diventa realtà e il fatto è relegato a semplice evento.
giorgio_luppi ha Scritto:

  C' e' un'altra considerazione che porta la gente ad aver paura del nucleare. E' una diffidenza verso i governi e le societa' di gestione, che si sono in passato dimostrate omertose verso i reali accadimenti.
  Mi riferisco in particolare ai due piu' grossi incidenti che tutti ricordano.  
  In occasione del disastro di Chernobyl il Governo Russo ha taciuto fino a quando i Paesi Scandinavi non hanno trovato aumenti nella radioattivita', poi ha sempre minimizzato, e la verita' e' emersa solo dopo mesi o anni.  Stesso comportamento della Tepco e del Governo Giapponese in occasione di Fukushima, notizie frammentarie e comunque tendenti a minimizzare la gravita' della sitauzione.

Sul caso sovietico ti do ragione, ma era una dittatura.

Riporta:

L' impressione che ne deriva e' che la verita' venga tenuta nascosta per coprire chissa' quali interessi economici o politici, mettendo sempre in secondo piano la salute e la sicurezza della popolazione.
Purtroppo il nucleare non e' l'unico ambito in cui succede cio', puo' capitare anche l'opposto: situazioni in cui viene diffuso, attraverso i media, uno stato di ansia ingiustificato. Basta pensare, ad esempio, alla influenza H1N1 dello scorso anno: alternanza di notizie rassicuranti e preoccupanti. Risultato: milioni di vaccini prodotti. Il fatto che poi siano rimasti inutilizzati non cancella i grossi guadagni delle compagnie farmaceutiche.



Ingiustificato, giusto.

Signor Luppi non si può paragonare Chernobil a Fukoshima,
dDuck ha Scritto:

Signor Luppi non si può paragonare Chernobil a Fukoshima,

A me pare che le conseguenze vengano paragonate...
http://www.bloomberg.com/news/2011-05-30...soars.html

P.S. Bloomberg si occupa di economia.
Appunto, Bloomberg si occupi di economia, che di radiazioni e radioprotezioni si occupano altri.  Come si possa paragonare un'evento come quello di Chernobyl rispetto ad uno come quello di Fukushima Dai-ichi mi sfugge, realmente.  Chiunque abbia un minimo di voglia di capire la grande differenza tra i due tipi di incidenti lo puo' capire, chiunque.

Ad ogni modo, le emissioni di Fukushima Dai-ichi rispetto a quelle di Chernobyl sono di circa 4 ordini di grandezza inferiori, a detta del Prof. Campi del Politecnico di Milano, che insegna Radioprotezione in quell'Istituto.

4 ordini di grandezza, cioe' 10.000 (diecimila) volte meno.

Ciao, Luca
dDuck ha Scritto:



Ingiustificato, giusto.

Signor Luppi non si può paragonare Chernobil a Fukoshima,



No ma ... tecnicamente al sig. Luppi non interessano le valvole , le pompe ... roba da plebei ... però confonde l'RMBK con il BWR ...
Carnefice con pontefice


" Seduti sulla riva del fiume" il primo movimento d'opinione in attesa del fallimento delle rinnovabili!

Riporta:
Signor Luppi non si può paragonare Chernobil a Fukoshima,

Non ho affatto paragonato gli incidenti di Chernobyl e di Fukushima, ne' dal punto di vista delle cause, ne' dal punto di vista tecnico, ne' di quello della gravita' o delle conseguenze. Solo relativamente alle frammentarieta' ed alle contraddizioni delle notizie "ufficiali" provenienti dai Governi e dalle societa' di gestione.
lucaberta ha Scritto:

Appunto, Bloomberg si occupi di economia, che di radiazioni e radioprotezioni si occupano altri.  Come si possa paragonare un'evento come quello di Chernobyl rispetto ad uno come quello di Fukushima Dai-ichi mi sfugge, realmente.  Chiunque abbia un minimo di voglia di capire la grande differenza tra i due tipi di incidenti lo puo' capire, chiunque.

Sarò un pò duro io : la grande differenza nelle CONSEGUENZE proprio non la vedo.
Soil samples in areas outside the 20-kilometer (12 miles) exclusion zone around the Fukushima plant measured more than 1.48 million becquerels a square meter, the standard used for evacuating residents after the Chernobyl accident, Tomio Kawata
Non si parla di emissioni complessive, ma di contaminazione del suolo e di soglia usata a Chernobyl per definire il suolo contaminato e quindi soggetto a evaquazione a tempo indeterminato.
Si parla di 600 km quadrati (contro i 2800 e spiccioli di chernobyl).
Come emissioni complessive a Cernobyl è andata sicuramente molto peggio, ma dal punto di vista pratico se una zona la devi abbandonare perchè ci sono 5 mln becquerels/mq o 200 mln becquerels/mq non mi sembra cambi granchè : sempre le valigie devi fare.

Ciao
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