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Versione completa: Il muro della vergogna dei giornalisti
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Qualche dettaglio in più su NEI:

http://www.neimagazine.com/story.asp?sec...de=2061044

Drugo
drugo ha Scritto:

Qualche dettaglio in più su NEI:

http://www.neimagazine.com/story.asp?sec...de=2061044

Drugo


Questa news va spostata nel thread dedicato a Fukuschima, qui solo i vergognosi articoli di pennivendoli immolati alla causa deleteria dell'ecologismo cialtronesco.


Leggete attentamente questo articolo :

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...54fa.shtml

Ditemi cosa trovate di strano ... o meglio assurdo ,a dimostrazione di come chi informa , spesso non si preoccupa di capire se quello che scrive è veritiero o meno.

No comment
Charade77 ha Scritto:



Leggete attentamente questo articolo :

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...54fa.shtml



qui è riportata anche meglio, anzi peggio:

"
Si sarebbe rischiata una “reazione a catena demoniaca” ha spiegato l’allora portavoce del governo Yukio Edano, secondo il quale perdere Fukushima avrebbe significato perdere anche la centrale di Tokai, vicino alla Capitale. Abbandonare l’impianto infatti avrebbe probabilmente provocato l’esplosione dei reattori, con una scarica di radiazioni tale da raggiungere le altre centrali nucleari della zona e provocare altre esplosioni."

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02/...io/194343/

Meglio sorridere:-)

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...54fa.shtml

A OLDBURY-ON-SEVERN: ATTIVA DA 44 ANNI
Gb: chiusa la più vecchia
centrale nucleare del mondo
E a Fukushima aumenta il rischio sismico. Un rapporto svela per la prima volta che il governo era pronto a evacuare Tokyo


MILANO - Alle 11 è suonata la sirena (in Italia era mezzogiorno) e il reattore è stato spento. A Oldbury-on-Severn, nel Glouchestershire, 20 km a nord di Bristol, è stata fermata il 29 febbraio la più antica centrale nucleare al mondo ancora in funzione. A poche centinaia di metri di distanza, nel 2025 ne aprirà una nuova costruita dalle aziende tedesche E.On e Rwe, con una potenza sei volte maggiore di quella operativa dal 1967.
FUKUSHIMA - Dall'altra parte del mondo, a quasi un anno di distanza (11 marzo) dal terremoto di 9 gradi Richter e dal conseguente tsunami, stanno uscendo nuovi studi sulle centrali di Fukushima e da imbarazzanti notizie sulla gestione da parte del governo giapponese dell'incidente nucleare. Uno studio sismico basato su oltre 6 mila scosse pubblicato su Solid Earth, dimostra che il terremoto dell'11 marzo ha riattivato una faglia nella zona delle centrali e suggerisce alle autorità nipponiche di incrementare le misure di sicurezza per contrastare un terremoto che potrebbe arrivare sino a 7 gradi di magnitudo con epicentro in terraferma, come avvenuto nella vicina Iwaki (60 km a sud-ovest di Fukushima) esattamente un mese dopo il sisma distruttivo. Il rischio è stato evidenziato anche da Michael Friedlander. Come riporta la Cnn, l'esperto dice che permane la minaccia costante di fuga di materiale radioattivo: nel caso di terremoto la rottura di una conduttura potrebbe liberare tonnellate di acqua contaminata utilizzata per il raffreddamento dei reattori.

RADIOATTIVITÀ - Sebbene il livello di radioattività sia calato notevolmente dalla prima fuoriuscita di materiale contaminato, il tasso resterà «cronico e durerà per molti anni», ha ammesso Didier Champion, dell'Istituto francese di protezione radiologica e sicurezza nucleare (Irsn), secondo il quale le autorità giapponesi dovranno continuare a monitorare frutta, latte, funghi, pesce e selvaggina per i «rischi di esposizione cronica a bassi dosaggi». Secondo l'istituto francese sono fuoriusciti da Fukushima in quindici incidenti almeno 408 peta becquerel di iodio radioattivo (ossia 408 milioni di miliardi di becquerel), pari al 10% della radioattività emessa nell'incidente di Chernobyl. Per quanto riguarda tutti gli isotopi di cesio, le emissioni di Fukushima sono state di 58 peta becquerel, un terzo di quelle emesse a Chernobyl solo dall'isotopo cesio-137.

ERRORI DEL GOVERNO - E infine in un rapporto indipendente diffuso da Rebuild Japan Initiative Foundation (Rjif) l'ex premier Naoto Kan (in carica al momento del disastro) viene accusato di aver fatto confusione con il suo intervento diretto, rendendo la gestione della crisi ancora più difficile. Kan, però, scarica le colpe sulla Tepco (che gestiva la centrale).

TOKYO EVACUATA - In quei giorni difficili, svela per la prima volta il rapporto di 400 pagine con oltre 300 interviste, il governo arrivò a ipotizzare anche l'evacuazione di Tokyo se ci fosse stata una catena di esplosioni di centrali nucleari lungo la costa pacifica. «Avevo questo scenario infernale nella mia testa», ha raccontato l'ex segretario di gabinetto, Yukio Edano. «Se fosse accaduto, Tokyo era finita». La Tepco, che non ha voluto collaborare al rapporto, avrebbe voluto abbandonare Fukushima al proprio destino, secondo quanto ha rivelato la commissione. E questo avrebbe potuto comportare conseguenze devastanti, fino a una reazione a catena delle altre centrali nucleari vicine. A costringere la Tepco a fare il suo dovere sarebbe stato proprio il primo ministro Kan, che arrivò a minacciare lo smantellamento della società elettrica.

Paolo Virtuani
29 febbraio 2012 (modifica il 1 marzo 2012)

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Che dire.... segnaliamo questo pennivendolo a Feltri per il Bamba della settimana!
http://www.ilgiornale.it/il_bamba/il_bamba.pic1

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Per il Bamba questa era la notizia :

http://www.world-nuclear-news.org/RS-Old...02124.html

Impianto di Oldbury entra pensione
29 febbraio 2012
Unità 1 presso lo stabilimento Oldbury del Regno Unito - più antica del mondo reattore nucleare operativo - è stato chiuso dopo 44 anni di produzione di energia. Costruzione di un nuovo impianto è prevista nel sito.
La produzione di energia presso l'unità di 217 MWe è stato fermato alle 11.00 di oggi, che segna la fine di 44 anni 'di produzione di energia elettrica presso l'impianto di Magnox.

Costruito nel 1960 e tra la prima generazione di reattori nel Regno Unito, sia dei gas-raffreddati, i moderati a grafite reattori di prima generazione a Oldbury sono stati originariamente previsto di chiudere alla fine del 2008. Tuttavia, proprietario dell'impianto la Nuclear Decommissioning Authority (NDA) ha chiesto il permesso dal regolatore di operare al di là di tale data, guadagnando entrate per contribuire a pagare per lo smantellamento. Unità 2 finalmente è stato chiuso nel giugno 2011, mentre l'unità 1 è stato previsto di continuare a funzionare fino alla fine di quest'anno. Impianto operatore Magnox Ltd ha annunciato lo scorso ottobre che aveva deciso di terminare le operazioni primi dieci mesi come "non era più economicamente sostenibile".
Ad oggi, l'impianto di Oldbury ha generato oltre 137,5 TWh di energia elettrica - sufficiente ad alimentare un milione di abitazioni per 20 anni, secondo Magnox Ltd. Dal 2008 prevista data di chiusura, l'impianto ha generato un ulteriore 7,4 TWh di energia elettrica, per un valore stimato £ 350.000.000 (558.000.000 $) per il contribuente e il salvataggio di circa 3,5 milioni di tonnellate di emissioni di anidride carbonica.
La fine della generazione di energia segna l'inizio di una nuova fase nella vita di Oldbury come prenderanno il via i preparativi per il processo di disattivazione, che comprenderà la rimozione del combustibile utilizzato entro il 2013, la gestione dei rifiuti e l'eventuale demolizione degli edifici. Dopo la maggior parte delle strutture a Oldbury sono stati rimossi, il sito entrerà nella 'cura e manutenzione' fase di decommissioning circa 2027, permettendo a decadere la radioattività naturale. Attività di bonifica finali sono previste tra il 2092 e 2101.
Gli ultimi due reattori rimasti Magnox attualmente in funzione nel Regno Unito sono sul sito Wylfa. Le due unità di 490 MWe ci sono in programma di chiudere alla fine del 2012, ma la NDA è chiedere il permesso di continuare ad operare le unità fino alla fine del 2014.
Oldbury sito regista Phil Sprague ha commentato: "Oldbury è stato un successo formidabile per l'industria nucleare britannico. Abbiamo generato sicurezza, energia elettrica gratuita di carbonio per 44 anni, che è un risultato notevole se si considera che l'originale vita di progetto dell'impianto era di 25 anni. " Ha aggiunto: "Oggi segna un fine sicuro e dignitoso alla generazione di elettricità a Oldbury".
Sprague ha detto a Reuters che certo personale della sala controllo presso l'unità aveva chiesto di non essere quello di premere il pulsante di spegnimento. Ha aggiunto: "Alcuni dei lavoratori era un po 'emotiva, hanno lavorato qui per 40 anni".
UK ministro dell'Energia Charles Hendry ha detto: "Oldbury produce a basso consumo di carbonio per quattro decenni, dando un contributo significativo a soddisfare la domanda di elettricità del Regno Unito." Tuttavia, ha osservato, "piani per una nuova centrale nucleare adiacente al sito di corrente sono un segnale incoraggiante che Oldbury avrà un ruolo nel nostro futuro energetico troppo".
L'energia nucleare Horizon - una joint venture 50-50 tra la RWE ed Eon - prevede di presentare una domanda di costruzione di una nuova centrale nucleare a Oldbury intorno al 2014. Secondo la società, "Date le giuste condizioni di mercato, e oggetto di una decisione finale di investimento, le opere preliminari potrebbe iniziare nel 2016, seguita dalla costruzione principale dal 2019." Horizon dovrebbe annunciare presto quale dei due reattori disponibili - Areva EPR o AP1000 Westinghouse - che vorrebbe costruire.
Ricercato e scritto
da News World Nuclear



La sala di controllo presso l'unità di Oldbury 1 (Foto: Magnox Ltd)
http://www.repubblica.it/ambiente/2012/0...ef=HRER2-1


Quando non basta riportare una notizia x il "pennivendolo leccalatoB di turno" deve metterci del SUO, frutto di una cultura antinuclearista inesauribile e becera di incompetenza&ignoranza.......
Dato che additare chi che sia senza motivazioni verificabili è poco simpatico, di seguito la notizia di come stanno le cose.

Questa è la notizia reale

http://www.world-nuclear-news.org/RS-Las...05127.html

Ultimo reattore giapponese di interruzione
4 maggio 2012
Il Giappone si troverà senza energia nucleare per la prima volta dal 1970 come l'ultimo dei suoi reattori nucleari attualmente in esercizio si prepara per andare offline.

Hokkaido Electric Tomari 3 saranno chiusi per una interruzione pianificata ispezione periodica il 5 maggio. La stessa ispezione durerà circa 71 giorni, ma quando il 912 MWe reattore ad acqua pressurizzata si può aspettare di tornare al funzionamento rimane sconosciuto. Dopo l'incidente nucleare di Fukushima Daiichi del 2011, il governo giapponese ha chiesto a tutti i suoi impianti nucleari di sottoporsi a 'stress test' due fasi per verificare la loro capacità di resistere a eventi estremi. La prima fase di test deve essere effettuata mentre il reattore è in linea durante la prima interruzione regolarmente programmati.

In normali operazioni, Giappone centrali nucleari non in linea per le ispezioni di sicurezza ogni 13-18 mesi, quindi circa 14 mesi dall'infortunio Fukushima Daiichi, tutti i reattori del Giappone hanno ormai raggiunto le loro interruzioni di manutenzione prestabiliti. Anche se i test sono stati completati alcuni di loro, nessun reattore è stato ancora dato il via libera definitivo per riavviare. Il risultato finale è uno iato nucleare per un paese che si basa normalmente su i suoi reattori per la fornitura di circa il 30% della sua energia.

Le conclusioni dei risultati dello stress test per due dei reattori di Kansai, Ohi 3 e 4, si sono già incontrati con l'approvazione da giapponesi regolamentazione del settore nucleare e il governo ha espresso la sua approvazione per le unità da riavviare.
Tuttavia, l'approvazione per i riavvii a livello locale non è ancora stata fissata.

Senza i suoi impianti nucleari, il Giappone si trova a dover girare ad altre fonti di potere. Secondo i dati dal Forum giapponese industria atomica, il paese deve affrontare una carenza del 12% di elettricità in estate 2012. Nel frattempo ulteriori importazioni di combustibili fossili stanno costando circa $ 40 miliardi, o $ 333 per persona, per anno, mentre le sue emissioni di anidride carbonica sono aumentate circa il 14% rispetto ai livelli del 1990.

Ricercato e scritto
da News World Nuclear


Fate un pò voi come siamo messi ...


http://www.wallstreetitalia.com/article/...leare.aspx


Aspetto considerazioni ... o se volete fare il giochino a "trova le eco-cazzate" , fate voi ...
http://www.ecoo.it/s/nucleare/

Terremoto in Emilia Romagna, vicino all’epicentro il Governo voleva una centrale nucleare

Ad Ostiglia si trova, proprio vicino all’epicentro del terremoto in Emilia Romagna, una centrale termoelettrica, che è stata fatta evacuare. Proprio questo luogo era stato scelto dal Governo per costruire una centrale nucleare. Nel 2010 la proposta era arrivata da parte del ministro Paolo Romani. Veramente incredibile constatare come ci si trova a soli 30 chilometri dall’epicentro. Se veramente si fosse realizzato l’impianto nucleare, sarebbe stato un disastro. La scelta del Governo, in questo caso, non poteva essere peggiore.

Ma da questo punto di vista quello di Ostiglia non può essere considerato un caso isolato: proprio in Emilia Romagna il Governo ha riconsiderato la possibilità di costruire un deposito di gas. Forse il Governo non ha presente il pericolo che realizzazioni di questo tipo possono rappresentare?
Si è parlato tanto soprattutto a proposito del pericolo nucleare. La questione è stata sollevata da quanto è successo in Giappone qualche tempo fa: anche lì un terremoto terribile ha determinato danni all’impianto nucleare, con una conseguente dispersione di radioattività.
Proprio in seguito a quegli episodi molti Paesi nel mondo hanno rivisto i loro progetti intorno al nucleare. In Italia si è optato per un referendum, il quale ha fatto prevalere il parere contrario dei nostri connazionali nei confronti del ricorso all’energia nucleare.

Se veramente si fosse deciso per un impianto nucleare, a questo punto dovremmo contare i danni, oltre che delle macerie e dei morti dovuti ai crolli, determinati anche dalla radioattività.

È certo facile giudicare con il senno di poi, ma in questo caso è prevedibile che i danni provocati dal terremoto ad un impianto nucleare possono essere ingenti, con conseguenze terribili per gli uomini. D’altronde nel nostro Paese il rischio sismico non si può non tenere in considerazione, visto che la nostra penisola è esposta al pericolo dei fenomeni sismici.
La realizzazione di una centrale nucleare deve per forza tenere conto della compatibilità ambientale del territorio e in questa compatibilità rientra ance il pericolo di un eventuale terremoto. Gli Italiani hanno deciso di investire sulle energie rinnovabili e non sull’energia ricavata dall’atomo. In questo modo si è evitato anche il pericolo dell’impianto atomico ad Ostiglia.
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Charade77 ha Scritto:



Fate un pò voi come siamo messi ...


http://www.wallstreetitalia.com/article/...leare.aspx


Aspetto considerazioni ... o se volete fare il giochino a "trova le eco-cazzate" , fate voi ...

Tratto dal link segnalato da Charade 77
......."In questo weekend gli impianti tedeschi hanno raggiunto il record di 22 mila Megawatt di energia prodotta, la stessa ottenibile da 20 centrali nucleari. Questa quantità è in grado di coprire la metà del fabbiogno nazionale."........

..........."Con questo risultato i tedeschi possono sopperire agli enormi picchi che ci sono in questo periodo, potendo anche contare su un risparmio dal punto di vista ambientale. Se il successo continuerà è prevista una riduzione dei gas serra di circa il 40% entro il 2020."........


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Istituire il premio per chi LA spara più "grossa" l'asinata sarebbe quasi impossibile ToungueToungueToungue
http://www.ilgiornale.it/news/esteri/fuk...metri.html

Fukushima, agli operai fu chiesto di alterare i dosimetri

L’azienda di costruzioni che aveva avuto un appalto nella centrale giapponese chiese agli operai di mentire sul livello di radiazioni a cui erano stati esposti


Sergio Rame - Sab, 21/07/2012 - 19:15

Per il momento c'è solo il sospetto. Ma se le accuse mosse dalla stampa giapponese dovessero rivelarsi vere, lo scandalo sarebbe di proporzioni mondiali. Un’azienda di costruzioni che aveva avuto un appalto nella centrale giapponese di Fukushima avrebbe infatti chiesto agli operai di mentire sul livello di radiazioni a cui erano stati esposti.

Secondo la stampa locale, l'obiettivo dell'azienda avrebbe agito in questo modo per non perdere il contratto.

Secondo l’Asahi Shimbun ed altri giornali giapponesi, lo scorso dicembre un responsabile dell’impresa edile Build-Up avrebbe chiesto ad una decina di operai di rivestire di piombo il dosimetro, che registra le radiazioni assorbite, per evitare di raggiungere troppo rapidamente la soglia massima di esposizione consentita. "In questo modo - scrivono i giornali - avrebbero potuto continuare a lavorare nella centrale colpita dal terremoto e dallo tsunami del marzo 2011".

Secondo la ricostruzione fatta dalla stampa giapponese, gli operai furono impiegati per quattro mesi, dal dicembre scorso fin a marzo di quest’anno. Alcuni di loro si rifiutarono di manomettere i dosimetri e lasciarono immediatamente la società che aveva tentato di corromperli. Secondo la stampa, i ministeri della Salute, del Lavoro e degli Affari sociali hanno avviato un’inchiesta per far luce sulle responsabilità della Build-Up. Almeno per il momento, invece, non è stato ancora possibile avere un commento dall'impresa edile.


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