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Versione completa: Nucleare no, bambina che abbaia, si!
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mi.greco@alice.it ha Scritto:


Le nostre più belle utopie sono svanite con i nostri sogni e le nostre illusioni.....cerchiamoci una nuova utopia!

Michele Greco


Suggerisco ei evitare a piedi pari le utopie , e scivare sogni e sognatori :
sono la rovina del mondo.Anzi serve diffondere concretezza ,dimostrazioni e fatti tangibili :meglio piccole realtà a grandi sogni ...
Grazie per il suo consiglio anche se personalmente credo che i sogni sono nostri, ci appartegono mentre noi apparteniamo alla "realtà", ne siamo parte indissolumile, inequivocabile e inscindibile.
Nei sogni, nei nostri sogni, solo noi possiamo rifugiarci, modificare il loro apparire perchè gli stessi partono dalla realtà e ritornano ad essi sotto aspetti e forme diverse.
E' pericoloso il sogno collettivo, il sogno imposto alle masse, che poi sono nient'altro che le false ideologie.
Comunque mi farebbe piacere se lei, mi desse una sua opinione, o comunque rispondesse ad una domanda apparentemente banale:
Il marxismo e il derivante comunismo è stato, forse lo è ancora, una utopia o semplicemente un sogno?

Michele Greco
xCharade

Intanto prego leggere al terzo rigo essa invece di essi.
Devo comunque annotare che purtroppo dalla richiesta di discutere su un determinato tema o problema si passa troppo spesso a parlarne di altri, eludendo la centralità della domanda e la sua importanza cortesemente pretese. Le opinioni personali, i credo, le fedi, sono soggettivi e facilmente smentibili da altrettante opinioni personali contrarie.
Nel nostro caso è irrilevante vivere  di sogni o di realtà più o meno tangibili. Ripeto, solo in questo specifico caso, dove desidererei che l'attenzione fosse rivolta a problemi più concreti piuttosto che a quelli esistenziali.
Non è lei che chiede più concretezza?
Ritornando al problema ed eludendo la pausa opinionistica esistenziale,  pongo alla vostra attenzione documenti un po' vecchi ma non superati perchè ancora attualissimi di un dramma che richiede molta attenzione. I documenti sono visionabili nell'allegato "elettrosensibili(1), doc (665.5 KB)"
(non so se la procedura dell'invio allegato sia stata corretta)
Michele Greco
  
Alla gentile attenzione della Direzione di Nuclear Meeting

Ritengo che questa "rubrica" sia un po' troppo dietetica con antipasti e contorni; manca di sufficiente nutrimento energetico.
Ciò, però, potrebbe essere un pregio perchè, così, si rende più appetibile, meno monotona e settaria.

Michele Greco
mi.greco@alice.it ha Scritto:

Grazie per il suo consiglio anche se personalmente credo che i sogni sono nostri, ci appartegono mentre noi apparteniamo alla "realtà", ne siamo parte indissolumile, inequivocabile e inscindibile.
Nei sogni, nei nostri sogni, solo noi possiamo rifugiarci, modificare il loro apparire perchè gli stessi partono dalla realtà e ritornano ad essi sotto aspetti e forme diverse.
E' pericoloso il sogno collettivo, il sogno imposto alle masse, che poi sono nient'altro che le false ideologie.
Comunque mi farebbe piacere se lei, mi desse una sua opinione, o comunque rispondesse ad una domanda apparentemente banale:
Il marxismo e il derivante comunismo è stato, forse lo è ancora, una utopia o semplicemente un sogno?

Michele Greco


Un'utopia direi ... che ha portato all'inevitabile rovina
Caro Charade, mi dispiace, ma lei confonde l'utopia con la distopia.
Resta comunque il fatto che io rispondo sempre in modo diretto alle sue domande o riflessioni, mentre lei le evita soffermandosi su semplici connotazioni d'appendice.
Una curiosità: Ma lei e Cher che cavolo si fate sulla riva d'un fiume?

Comunque grazie

Michele Greco
Vogliate scusarmi se i miei interventi sono ratealizzati.
Mi riprometto sempre di "ritoccare" una considerazione di Cher che asserisce in un suo intervento che "l'indifferenza è figlia della miseria".
Non sono affatto d'accordo!
E' pittusto decisamente il contrario.
L' indifferenza è figlia della ricchezza.
La miseria, e la povertà che ne è un sinonimo, sono più attente e "preoccupate" di ciò che accade intorno a noi; sono più emozionali ed "emulsionate", direi più riflettenti e partecipi. La ricchezza è solo occupata e "in altre faccende affaccendata".
La vita ci dovrebbe concedere la conoscenza sia della miseria che della ricchezza; conoscere significa innanzitutto vivere, augurandoci di farci vivere prima la miseria (brevemente) e poi la ricchezza, sia quest'ultima il riscatto dovutoci.

Michele Greco
mi.greco@alice.it ha Scritto:

Caro Charade, mi dispiace, ma lei confonde l'utopia con la distopia.
Resta comunque il fatto che io rispondo sempre in modo diretto alle sue domande o riflessioni, mentre lei le evita soffermandosi su semplici connotazioni d'appendice.


mi.greco@alice.it ha Scritto:

... o comunque rispondesse ad una domanda apparentemente banale:


Ho semplicemente risposto alla domanda che lei mi ha posto.

mi.greco@alice.it ha Scritto:

Una curiosità: Ma lei e Cher che cavolo si fate sulla riva d'un fiume?

Comunque grazie

Michele Greco


Attendiamo il passare del'inevitabile quanto colossale fallimento delle tanto acclamate fonti rinnovabili ,spacciate come ancora di salvezza anzichè come macina al collo ,che ci faranno affondare ... nei fossili s'intende.
mi.greco@alice.it ha Scritto:

Caro Charade, mi dispiace, ma lei confonde l'utopia con la distopia.


No ,non le confondo affatto ... non è necessario partire con un'idea distorta ,sta proprio qui l'insidia sig. Greco ,il fatto di partire da un'idea perfetta che nasconde alla perfezione il drammatico finale.Cosa ben diversa è partire con l'idea giusta ...
Caro Charade, probabilmente non riesco più a farmi capire.
Insisto comunque che lei non si soffermi sull'elementare concetto scolastico dell'utopia perchè confonderebbe una speranza con una illusione. D'altra parte la radice positiva di utopia (u) la potrebbe aiutare ad usare il negativo dis di distopia in merito a ciò che lei pensa del comunismo. In caso contrario lei direbbe esattamente l'opposto di ciò che pensa e vuol lasciare intendere.
La risposta che mi dà in merito all'attesa sul fiume denuncia che lei è un utopista.
Intanto grazie per rispondere in modo diretto a qualche mia domanda.
Vorrei comunque che capisse che personalmente la penso come lei sulle energie rinnovabili con la differenza che non desidero aspettare "una catastrofe nella catastrofe" ma fare qualcosa e possibilmente non da solo per evitare il peggio.

Michele Greco
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