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[OT] Attualità e Cultura
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Cher
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RE: [OT] Attualità e Cultura



Tesoriere figlio di madre ignota


di Marcello Veneziani - 03 maggio 2012, 09:00

Ma Lusi e Belsito sono fratellastri per parte di mamma? C’è affetto almeno tra loro, visto che il loro mondo li disconosce?

A sentire ancora adesso i loro capi di partito non si capisce da dove siano spuntati.

Sembra che i Tesorieri crescano nei partiti all’insaputa dei loro leader, una specie di fungo che sorge spontaneo e attacca gli organismi sani, succhiando loro linfa e moneta.

Il Gatto e La Volpe avevano ragione, c’è l’Albero dei Tesorieri,tu pianti i soldi ai loro piedi per farli fruttare, e loro li fanno sparire. O per uscire dalle favole pinocchiose, c’è un Albo,una Gang dei Tesorieri che assegna a ogni partito il suo Amministratore, e lui fa carriera autonoma, gestisce i soldi e non risponde a nessuno. La mamma dei tesorieri sta sempre incinta.
Oppure i capi sono distratti, e solo quando lo dicono i giudici si accorgono che al loro fianco è cresciuto negli anni un mostro che li portava dalla Padania alla brace o dalla Margherita alla Pizza connection. Ma da dove esce questo terùn, dice inorridito Bossi, chi ce lo ha messo questo imbucato, dice attonito Rutelli? I tesorieri sono asteroidi o risalgono dai water?

Ma nella gara del grotesque, séguito del burlesque, i tecnici non sono da meno dei politici. I tecnici chiamati per tagliare vedono i guasti e dicono: qui ci vuole un tecnico. E chiamano James Bondi il Tagliatore e Amato il Roditore. Ma ci volevano i tecnici per chiamare altri tecnici? I tecnici si riproducono per metastasi. Il bello del nostro Paese è che anche quando affonda riesce a essere ridicolo.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
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Messaggio modificato il: 03-05-2012 alle 19:44 da Cher.

03-05-2012 19:43
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mi.greco
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RE: [OT] Attualità e Cultura

Caro Cher,
mi dispiace, ma sono stanco di tanto sudiciume e del suo essere rilevato con tanta superficialità burlesca.
Non c'è giorno, non c'è ora, che non si ripeti il lamento, specie ora che, in clima elettorale, tutto viene predisposto e riproposto.
La mia opinione resta la stessa e la ripeto in sintesi perchè è probabile che non mi sia fatto capire (per ciò che serva) in passato.

1) Il Governo dei Tecnici era e rimane la sola alternativa al caos ed all'inefficienza politica.

2) Tutto ciò che è stato proposto da detto governo è stato sottoposto all'approvazione dei politici, per cui, le responsabilità, nel bene e nel male, sono di tutti.

3) Non è possiibile razionalmente (e nemmeno irrazionalmente) che un qualsiasi governo risani lo stato di passività e di inerzia del nostro paese in solo poco più di quattro mesi. Tempo al tempo.

4) Un paese, come il nostro, in cui tutti pretendono comandare e fare il bello ed il cattivo tempo, personalmente rimprovero Mario Monti di aver prestato orecchio a questi, dimostrando mancanza di polso ed una flessibilità inopportuna; non è ammissibile che si facciano dichiarazioni pubbliche, come quelle di Grillo su governo e mafia e restarne impuniti , come altri che si allineano a questa moda intimidatoria e volgare della politica corrente.

5) Invece di scovare (lo faccia la Magistratura) chi si è appropriato indebitamente del danaro pubblico, cerchiamo di trovare chi non lo ha fatto pur avendo le "mani in pasta".

Come ultima analisi, quanto viene scritto o detto da commentatori, politici e no, sugli organi di stampa e nelle piazze, è gratuito, scontato e, troppo facile infine, per sublimare il proprio ego e spesso, la propria stupidità.

Michele Greco

Messaggio modificato il: 03-05-2012 alle 20:40 da mi.greco.

03-05-2012 20:37
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RE:  [OT] Attualità e Cultura

mi.greco ha Scritto:

Caro Cher,
mi dispiace, ma sono stanco di tanto sudiciume e del suo essere rilevato con tanta superficialità burlesca.
Non c'è giorno, non c'è ora, che non si ripeti il lamento, specie ora che, in clima elettorale, tutto viene predisposto e riproposto.
La mia opinione resta la stessa e la ripeto in sintesi perchè è probabile che non mi sia fatto capire (per ciò che serva) in passato.

1) Il Governo dei Tecnici era e rimane la sola alternativa al caos ed all'inefficienza politica.

2) Tutto ciò che è stato proposto da detto governo è stato sottoposto all'approvazione dei politici, per cui, le responsabilità, nel bene e nel male, sono di tutti.

3) Non è possiibile razionalmente (e nemmeno irrazionalmente) che un qualsiasi governo risani lo stato di passività e di inerzia del nostro paese in solo poco più di quattro mesi. Tempo al tempo.

4) Un paese, come il nostro, in cui tutti pretendono comandare e fare il bello ed il cattivo tempo, personalmente rimprovero Mario Monti di aver prestato orecchio a questi, dimostrando mancanza di polso ed una flessibilità inopportuna; non è ammissibile che si facciano dichiarazioni pubbliche, come quelle di Grillo su governo e mafia e restarne impuniti , come altri che si allineano a questa moda intimidatoria e volgare della politica corrente.

5) Invece di scovare (lo faccia la Magistratura) chi si è appropriato indebitamente del danaro pubblico, cerchiamo di trovare chi non lo ha fatto pur avendo le "mani in pasta".

Come ultima analisi, quanto viene scritto o detto da commentatori, politici e no, sugli organi di stampa e nelle piazze, è gratuito, scontato e, troppo facile infine, per sublimare il proprio ego e spesso, la propria stupidità.

Michele Greco


Caro Michele
come si fa a non darti ragione?
In più di una occasione mi hai chiesto cosa pensavo al posto del mio pensiero postavo il riporto del "giornalista di turno" che scaricha cariolate di "organico" e qualcuno la distrubuisce nel web.

Ho sempre declinato, ma credo oppurtuno dire come la penso, visto che mi hai citato direttamente e immagino che tuo pensiero sia rivolto a tutti, chissà forse soleviamo un piccolo dibattito!

1) In una dittatura democratica nonchè republicana, il parere di un "sudiCIo" conta qualcosa?
Per cui il pensiero è e sarà solo aria al vento?

2)Il mio riporto di pensieri "altrui" è solo voler evidenziare una spia di allarme che segnala un "pericolo" , mi sono astenuto dai morti suicidi, uno al giorno, in pratica una strage, dai rapporti di autorevoli analisti , uno al giorno, di come intervenire con razzionalità e capacità imprenditoriale, uno al giorno!

3)Hanno massacrato in ogni modo e in ogni dove l'ex premier senza riguardo e senza ragione.......per imporre un surrogato di governo che non possiede la legittimità popolare e non può avere le capacità di esperienza "imprenditoriali " per poter mettere mano ad alcuna manovra e tanto meno  riforma, in quanto privo di ogni esperienza comprovata sul campo nella risoluzioni di problematichecomplesse!

4)Il "Politico" è pur sempre un lavoro (?) serio e di grande abilità, è il cittadino che manca! Troppi sudditi o "bifochi senza esclusione di professione/sesso/razza" e troppe pecore!
Ora che siamo passati dalla "tosatura" alla "squoiatura" vediamo quante pecore resteranno!

5)Per un imprenditore il  successo è temprato dalla capacità di risolvere i problemi, un professore ( con tutto rispetto) ti insegna come teoricamente si fà.....per tutto il resto è irrilevante in quanto non è "responsabile" di come si evolve un problema,  in pratica è come voler curare una malattia grave e diffusa affidandosi non ad un medico di comprovata capacità con esperienza ma ad un farmacista...... magari raccomandato e dall'esperienza di soli circoli accademici e burocratici!
Se uno si professa tecnico e non distegna discorsi di chiara matrice politica..... la cosa mi lascia molto perplesso!


Tanto tempo fà un autorevole ingegnere mi disse che i problemi, quelli veri e non le bagatelle, sono uno stimolo all'intelligenza. La loro risoluzione  può diventare eccitante se la si affronta nel modo consapevole e con la conoscenza.
Lo sfascio di questa nazione è già a buon punto ed è garantito!
Come dissi ad un amico ( imprenditore ad alto livello con centinaia di dipendenti) qualche giorno fà, quando arriverà la SPLASHDOWN cerchiamo di aver la forza di ricominciare.
Con simpatia
Cher



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Messaggio modificato il: 04-05-2012 alle 11:48 da Cher.

04-05-2012 11:37
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RE: [OT] Attualità e Cultura


-----------NO COMMENT------------

http://blog.ilgiornale.it/filippi/2012/0...nelleuro»/


Il governo Prodi/Ciampi truccò i conti per portarci nell’euro. Lo scrive sull’ultimo numero il settimanale tedesco Der Spiegel, un giornale cui l’Italia non sta simpatica: è quello che mise in copertina la P38 negli Anni di piombo e più recentemente ci ha definito “codardi come Schettino”. Questa volta però non si tratta di una polemica giornalistica, ma di documenti, carte, riscontri con protagonisti della decisione europea che ha rivoluzionato la nostra vita: l’introduzione della moneta comune. Il cancelliere Kohl sapeva che eravamo sull’orlo della bancarotta e non avevamo i requisiti per entrare nell’euro, ma la ragione politica prevalse sul rigore finanziario. Al contrario di oggi. L’Italia è strangolata dalla rigidità di Berlino ed è sempre comunque governata da un tecnico (Monti come Ciampi) garante degli interessi tedeschi.

Riporto qui sotto il lungo resoconto sullo scoop dello Spiegel pubblicato dall’agenzia Agi. A voi il commento. Sottolineo comunque la singolare coincidenza di questo spaccato di storia europea che viene alla luce nel giorno in cui in Germania, Francia e Grecia (e marginalmente anche in Italia) si tengono elezioni decisive per il futuro comune.

CRISI: SPIEGEL, L’ITALIA TRUCCÒ I CONTI PER ENTRARE NELL’EURO = (AGI) – Berlino, 6 mag. – L’Italia non aveva i conti in regola per entrare nell’euro e l’allora cancelliere tedesco Helmut Kohl ne era consapevole, ma per motivi di opportunità politica non si mise di traverso. Lo sostiene lo Spiegel in un articolo di cinque pagine dal titolo «Operazione autoinganno». Il settimanale tedesco ha avuto accesso a centinaia di pagine di documenti del governo Kohl sull’introduzione dell’euro tra il 1994 ed il 1998. Si tratta di rapporti dell’ambasciata tedesca a Roma, di note interne dell’esecutivo e di verbali manoscritti di colloqui avuti dal cancelliere della riunificazione.
«I documenti dimostrano ciò che finora si supponeva: l’Italia non avrebbe mai dovuto essere accolta nell’euro», scrive lo Spiegel, aggiungendo che a decidere sull’ingresso dell’Italia «non furono i criteri economici, ma le considerazioni politiche». «In questo modo», denuncia il settimanale di Amburgo, «si creò il precedente per una decisione sbagliata ancora maggiore presa due anni dopo: l’ingresso nell’euro della Grecia». Per lo Spiegel il governo Kohl non può sostenere di essere stato all’oscuro della reale situazione italiana dell’epoca, poichè «era perfettamente informato sulla situazione di bilancio».
«Molte misure di risparmio erano solo cosmetiche, si basavano su trucchi contabili o vennero subito ritirale non appena venne meno la pressione politica», scrive il settimanale. «Fino al 1997 avanzato, al ministero delle Finanze non credevamo che l’Italia riuscisse a rispettare i criteri di convergenza», ha dichiarato al settimanale Klaus Regling, attuale responsabile del fondo salvastati Efsf ed all’epoca capo dipartimento del ministero delle Finanze tedesco. Il 3 febbraio 1997 lo stesso ministero constatava che a Roma «importanti misure strutturali di risparmio sono venute quasi del tutto meno per garantire il consenso sociale».
Il 22 aprile dello stesso anno in una nota per Kohl era scritto che «non ci sono quasi chance che l’Italia rispetti i criteri». Il 5 giugno il dipartimento di Economia della cancelleria comunicava che le previsioni di crescita dell’Italia apparivano «modeste» ed i progressi nel consolidamento delle finanze pubbliche «sopravvalutati». In preparazione di un vertice con una delegazione governativa italiana del 22 gennaio 1998 l’allora sottosegretario alle Finanze, Juergen Stark, constatava che in Italia «la durevolezza di solide finanze pubbliche non è ancora garantita». A metà marzo 1998 era Horst Koehler, allora presidente dell’Associazione delle Casse di Risparmio tedesche, a scrivere una lettera a Kohl, accompagnata da uno studio dell’Archivio dell’Economia mondiale di Amburgo, in cui era scritto che l’Italia non aveva rispettato le condizioni «per una durevole riduzione del deficit» e che pertanto costituiva «un rischio particolare» per l’euro.
Lo Spiegel scrive che «Kohl rispose picche ai suoi consiglieri di allora», anche perchè, come afferma Joachim Bitterlich, allora consulente di Kohl per la politica estera, al vertice Ue di maggio 1998 «la parola d’ordine politica era: per favore non senza gli italiani». Il settimanale di Amburgo rileva che i documenti visionati «fanno sorgere il sospetto che sul problema Italia il governo Kohl abbia ingannato non solo l’opinione pubblica, ma anche il Bundesverfassungsgericht (la Corte Costituzionale di Karlsruhe, ndr)». Secondo lo storico Hans Woller, al momento di entrare nell’euro l’Italia era «sull’orlo della bancarotta finanziaria», mentre dai documenti visionati dallo ’Spiegel’ risulta che nel corso del 1997 l’Italia propose per due volte di rinviare la partenza dell’euro, ma la Germania rifiutò.
Bitterlich spiega che questa data era diventata «un tabù» e che tutte le speranze tedesche erano riposte in Carlo Azeglio Ciampi, allora ministro del Tesoro nel governo Prodi. «Per tutti era come un garante dell’Italia, lui ce l’avrebbe fatta!», spiega Bitterlich, ma lo Spiegel scrive che «alla fine con una combinazione di trucchi e di circostanze fortunate gli italiani riuscirono sul piano formale a rispettare i criteri di Maastricht. Il Paese trasse vantaggio da tassi di interesse storicamente bassi, inoltre Ciampi si dimostrò un creativo giocoliere finanziario». Il settimanale cita in proposito l’introduzione della «tassa per l’Europa», la vendita delle riserve auree alla banca centrale e le tasse sugli utili, con il risultato che «il deficit di bilancio scese in misura corrispondente, anche se gli esperti statistici dell’Ue in seguito non accettarono questi trucchi». Ai primi del 1998 rappresentanti del governo olandese chiesero a Kohl un «colloquio confidenziale» alla Cancelleria, durante il quale chiesero di fare maggiori pressioni su Roma, poichè «senza ulteriori misure dell’Italia a conferma del durevole consolidamento, un ingresso dell’Italia nell’euro non è accettabile». Kohl respinse la proposta olandese, anche perchè il governo francese gli aveva fatto sapere che senza l’ingresso nell’euro dell’Italia, neanche la Francia sarebbe entrata, con il risultato che, come scrive lo ’Spiegel’, «i tedeschi erano in una posizione di trattativa debole». La conclusione del lungo articolo è che riguardo all’Italia «molti sapevano che i numeri erano truccati e che un’autentica riduzione del debito era fuori discussione. Nessuno però osò trarne le conseguenze e Kohl si fidò delle melodiose dichiarazioni di Ciampi, che assicurava un ’cammino virtuosò, con il governo di Roma che prevedeva al più tardi per il 2010 la riduzione al 60% del debito pubblico. È andata diversamente».


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06-05-2012 19:02
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mi.greco
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Messaggio: #145
RE: [OT] Attualità e Cultura

Mi preme, ancor prima di dar risposte a quanto sopra sia stato scritto, rilevare una ridicola e miserevole riflessione di Peppe Grillo, rivolta al nostro Presidente della Repubblica, riportata da Affari Italiani.it: "Napolitano il prossimo anno ti riposerai".
A parte che meriti realmente riposarsi, è irrilevante, anche se da me rilevata, una tale considerazione che non poteva esser fatta se non da un pulpito ignorante e volgare.
Sempre su Affari Italiani.it sono riportati commenti in merito che, a mia volta, sottolineo con un ulteriore commento:
Io posso solo dire che oggi mi vergogno d'essere italiano.
Il rispetto che è doveroso avere nei riguardi del Presidente della Repubblica non fà parte nè dell'educazione, nè del senso morale e civico, tantomeno del "comprensorio" del nostro paese. Qualcuno si è permesso di dare della mummia a Giorgio Napolitano senza alcun rispetto, non dico per la carica che riveste che lo meriterebbe, ma, almeno per l'età che lo esige. Si vergogni e riservasse certi "apostrofi" ai suoi familiari. Il nostro è un popolo civile? Parlare di Beppe Grillo è "aria fritta"; dopo le considerazioni che ho fatto dei miei conterranei, non potrei aspettarmi nulla di diverso: Grillo si adegua all'ignoranza, alla volgarità ed alla inciviltà di quella parte del popolo che, per quanto stanca dell'insana governabilità del paese, dimostra la propria incapacità di coerenza, senso civico, educazione e serietà.

Michele Greco

08-05-2012 17:18
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Messaggio: #146
RE: [OT] Attualità e Cultura

Più che una risposta, la mia è una continuità del precedente scritto.
Ritengo, parlando un po' egoisticamente di me, che nella mia vita sociale, dove ho lavorato sempre duro, abbia avuto un ruolo forse insignificante ma sicuramente serio e rispettoso; ciò non toglie che ho fatto tanti errori ed ho avuto molti ripensamenti.
Ho viaggiato molto, direi troppo, un po' per lavoro, un po' per appagare il mio spirito di vagabondo curioso e, vi assicuro, che in più di una circostanza, mi son visto "additare" come italiano, ma non me ne sono vergognato.
Oggi, non all'estero, ma a casa mia, "intra moenia", provo un senso di disagio per questa italianità che ho difesa in tante circostanze, sia scrivendo, sia durante le mie lezioni e conferenze.
Ritengo, come ultima analisi, che la mia "inutilità" non potrà mai essere paragonata alla dannosità di Peppe Grillo; ridicolo più che comico, strillone più che conferenziere, ineducato, volgare ed aggressivo, più che umano.
Il suo "Albergo a 5 stelle", di lusso ovviamente, è riuscito a riempirlo gratuitamente, affollandolo di quanti, non pensanti, la "pensino" come lui!
Avrebbe avuto rispetto da me se fosse stato meno strillone, meno volgare, meno offensivo, meno egocentrico e meno virtuale, anche se per molti appare realistico e ragionevole.
E' troppo facile oggi, nella situazione in cui siamo, che si faccia spazio un Beppe Grillo o Peppe che sia.
La nostra avventura politica, disonesta e strafottente, è stata la madre che ha generato, non uno, ma molteplici Peppe Grillo, figli della ignoranza, legati ancora e per sempre dal cordone ombelicale ai coloratissimi palloncini, resi liberi in una Luna Park, che è il nostro bel paese.

Mi chiedo, infine, cosa significa dignità?!?

Michele Greco

08-05-2012 18:09
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RE: [OT] Attualità e Cultura

Ripropongo un mio commento di marzo scorso rivolto all'articolista de' Il Giornale, Marcello Foa.
"L'Italia, nel senso che Marcello Foa vuole attribuirle, non c'è mai stata se non nell'apparenza.
L'Italia è lo straordinario paese in cui, i ricchi camminano con vecchie utilitarie ed i poveri con appariscenti berline di lusso. Un continuo inganno che fà il suo forte nel far apparire diverso ciò che è obiettivamente reale. L'illusione d'una trascorsa Italia ricca è oggi palese, meno appannata e più "psicologicamente" insopportabile.
Intanto io sono contento che il nostro Presidente non sia un economista perchè è proprio questo "mestiere" il primo responsabile di certe forme illusorie del benessere.
L'Italia dovrebbe recuperare la sua indole e la sua identità che sono quelle di un popolo di agricoltori, pastori, pescatori e inventori; quest'ultimi hanno il compito ed il dovere di reinventare la nostra penisola. I giocolieri della politica hanno per troppo tempo tirato fuori dal magico cappello, ora il coniglio, ora la bandiera tricolore.
Certo che, questa altalenante concordia e discordia delle parti sociali e dei politici di turno, non potrà mai aiutare un paese che dall'annosa precarietà vuole passare al benessere, alla giustizia ed alla onestà, senza confessioni e sacrifici.

Michele Greco "

Rileggendo e meditando sugli attuali risultati delle elezioni amministrative, ampiamente commentati dalle parti interessate e dalle non, ritroviamo il "mago Merlino"Toungue col suo cilindro e cinque stelle, conquistare il terzo posto in una corsa ad un potere privo di potere e di governabilità.
Ciò nonostante, considerando anche come certe geografie politiche rimettano in discussione l'assetto "unitario" dell'Europa, e vedi la Grecia, la Francia e la Germania, i partiti, ancora oggi di maggioranza, pur facendo un passo indietro, danno ancora la loro disponibilità a "collaborare" col governo tecnico di Mario Monti.
Il PDL, gravemente penalizzato, tentenna, si agita, recusa "l'assise " recente con le altre forze che componevano un "comune" dialogo tridimensionale. Intanto l'ombra dell'ingovernabilità si estende minacciosa dal nord al sud della nostra penisola. La Grecia non è sola!--------------------------------------------------------------------------------
Michele Greco

09-05-2012 14:28
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RE: [OT] Attualità e Cultura

di Vittorio Feltri - 09 maggio 2012, 15:42

Caro presidente Berlusconi, mi scusi per questa incursione nei suoi affari di partito, ma sento che è dovere del-Giornale farle notare quali siano gli umori dei lettori, in particolare, e, in generale, dei cittadini vicini al Pdl.

Umori che, tra l’altro, emergono nettamente dagli ultimi risultati elettorali. È vero: è stata una consultazione che ha coinvolto poco più di 9 milioni di italiani, un campione significativo, ma non sufficiente per capire dove andrà il Paese. È altresì vero che la scelta dei sindaci non comporta necessariamente un’adesione politica: sul piano locale, talvolta pesa di più la reputazione dei candidati che non il loro partito. Ma c’è un ma. In questa congiuntura tira aria cattiva.

Trionfa l’antipolitica,che è poi generica protesta verso un sistema (anche istituzionale) inadeguato e obsoleto, e verso partiti traviati dalla corruzione e dall’inefficienza. In più, abbiamo un governo tecnico che ha tradito la fiducia, inizialmente eccessiva, del Parlamento e del popolo, cui non mancava certo la speranza di veder risolti i problemi causati dalla crisi economica: la disoccupazione, la cosiddetta stagnazione (ora la recessione), i ritardi dello Stato nell’onorare i propri debiti, le angherie di un fisco cattivo con i buoni contribuenti e indulgente con gli elusori e gli evasori, eccetera.

Per andare giù piatti, il voto, dato il clima, è stato fortemente influenzato dalla politica dell’esecutivo; e le vicende locali sono passate in secondo piano, anche perché le casse municipali piangono ancora di più di quelle statali. Chi è andato al seggio non ha pensato al campanile, bensì a quanto avviene nelle stanze romane del potere. E ha approfittato della circostanza per manifestare un profondo dissenso nei confronti di Mario Monti, accusato, specialmente dagli elettori del Pdl, di aver promesso molto e di aver realizzato poco, e quel poco a danno degli italiani: tasse a iosa in ogni campo, perfino sulla casa, di norma acquistata con denaro già ipertassato alla fonte e spesso gravata da mutui con rate cospicue che falcidiano gli stipendi, quindi di fatto di proprietà della banca per effetto dell’ipoteca.

I tecnici hanno fatto del loro meglio per comprimere i consumi, costringere imprese piccole e medie a chiudere i battenti, aumentare la disoccupazione e indurre al suicidio gli imprenditori più deboli, massacrati da un fisco crudele e sordo a ogni appello alla clemenza. Non bastasse, è diffusa la sensazione di vivere in uno stato di polizia, dove le intercettazioni telefoniche costituiscono un fenomeno unico al mondo (per quantità e continuità nel tempo), dove l’Agenzia delle entrate trasforma in show ogni controllo. C’è dell’altro. Il governo, mentre si è accanito col bastone delle imposte sul groppone dei connazionali, ha bellamente trascurato di tagliare la spesa pubblica. Nessun risparmio, se si esclude quello introdotto dall’innalzamento dell’età pensionabile.

Per il resto la spending review è stata una bufala. I ministri ne hanno discusso fino alla nausea, ma non hanno combinato un accidente. Totalmente incapaci, tant’è che,da tecnici privi di tecnica, hanno assoldato altri tecnici per individuare i rami secchi da recidere. Comicità involontaria. Sarebbe bastato leggere i libri di Mario Giordano e quelli di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo per farsi un’idea degli sprechi da eliminare. Zero. I professori geniali si sono ridotti a chiedere ai cittadini qualche consiglio, attraverso il sito web di Palazzo Chigi, circa le voci su cui intervenire con le cesoie. Però, che professori.

Perdoni l’ardire, presidente. Ma lei, con il suo partito, appoggia un governo così sgangherato e pressappochista senza immaginare di far girare le scatole agli elettori che le sono fedeli? Mi sembra strano che sia tanto ingenuo.

La gente di centrodestra detesta tutto ciò che hanno fatto, e non fatto, bocconiani e «complici». Guardi l’articolo 18. L’hanno menata mesi e mesi con l’abolizione di questo obbrobrio. Poi Giorgio Napolitano ha starnutito e l’hanno accantonato terrorizzati. Non ricordo quanti decreti il capo dello Stato abbia firmato per approvare in fretta provvedimenti montiani, ma quando si è trattato di far passare la riforma del lavoro, alt! Nessun decreto. Si discuta la legge in Parlamento.

Come dire: ciò che dispiace alla sinistra non s’ha da fare. E non si farà. Davanti a questo spettacolo, gli aficionados del Pdl sono inorriditi, e alla prima occasione, domenica e lunedì scorsi, molti di essi si sono prodotti nel gesto dell’ombrello.Scheda bianca o voto di protesta. Molti altri non si sono nemmeno presi la briga di recarsi alle urne: astensionisti.

L’atteggiamento dei suoi ex elettori, se lei non muterà indirizzo, se non abbandonerà al suo destino infausto l’esecutivo dei docenti e dei bidelli,sarà ancora più severo col Pdl il prossimo anno, quando si tornerà alle urne per rinnovare il Parlamento. Mi consenta - per usare un verbo a lei caro- un suggerimento: dimentichi la mossa dorotea dell’appoggio esterno; esca dalla maggioranza, e così sia. In questo modo riconquisterà quelli che, disgustati dalle manfrine montiane, le hanno voltato le spalle.

Tenga conto, per concludere, che il premier è implicato nelle politiche europee di cui, anzi, è interprete e difensore. Politiche che fanno il gioco della Germania e penalizzano noi. Politiche superate, esiziali. La Ue è una struttura burocratica, i Paesi membri sono diseguali, non hanno un comune denominatore, parlano lingue diverse, hanno economie diverse, culture diverse. Però la loro moneta è unica. Una forzatura.

Sono i popoli che esprimono una moneta e non viceversa. La Grecia rifiuterà l’euro, la Francia non lo ha in simpatia, l’Olanda rimpiange il fiorino, la Spagna e il Portogallo sono perplessi. E noi che facciamo? Ci lasciamo infinocchiare dai burosauri e dai banchieri che tutelano gli interessi di tutti tranne i nostri?

Presidente, saluti la maggioranza scellerata. Vada all’opposizione. Gli esattori delle tasse si arrangino. Cadono? Amen. Gli elettori del centrodestra non hanno cambiato maglietta, l’hanno gettata,pronti a riprendersela se lei sarà all’altezza delle loro attese.


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RE: [OT] Attualità e Cultura

I consigli di Vittorio Feltri e la propria analisi dell'attuale condizione economica del paese "degenerata e generata", pare a sentir lui, dalla "incapacità" del governo Monti e dei suoi tecnici di prima e seconda nomina, sarebbero apparsi "privi di vizi e di -costrizioni opportunistiche-" qualora fossero stati posti al Cavaliere in forma confidenziale; ma come avremmo potuto noi apprendere tanto zelo ed "amor di partito"?
Ma Feltri pubblica apertamente il tutto, facendo, probabilmente, correggere la bozza direttamente dal destinatario.
Ciò non è grave, il gioco vale la candela!
Ciò che appare più grave sono i contenuti del consiglio e dell'analisi che non riguardano soltanto e direttamente il Cavaliere, ma tutti gli "affiliati" di partito che, a mio avviso, in molti hanno preso da tempo le distanze per motivi altrettanto se non più gravi di quelli odierni.
Vittorio Feltri forse non si rende conto ancora del cattivo governo passato, la cui "pezza", è toccato a Monti cucirla, purtroppo sulla nostra pelle, per evitare ciò che, timore fondato, potrebbe d'irreparabile ancora accadere.
Il periodo ipotetico che segue riflette una possibilità concreta e attesa:
se Mario Monti, avrà, la forza e la libertà di intervenire sul sistema bancario, sulla patrimoniale, con più incisività sull'evasione ed, infine, sul mondo politico e la gestione della spesa pubblica, non ci saranno opposizioni che reggano per una rinascita ed una riaffermazione del mondo del lavoro e della sua produttività.
Ho scoperto forse l'uovo di colombo?

Michele Greco

09-05-2012 17:43
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Cher
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A Palermo e Catanzaro scrutinio ancora incompleto dopo tre giorni dalle urne

Domenico Ferrara - 10 maggio 2012, 16:01


Palermo e Catanzaro vanno a braccetto. I due capoluoghi sono in clamoroso ritardo nello scrutinio delle schede elettorali dopo le elezioni amministrative.

I risultati definitivi arriveranno (forse) solo in serata.

A Palermo regna il caos. La Regione in un primo momento aveva confermato l'applicazione di una viziata interpretazione della legge elettorale, cosa che aveva portato a una discrepanza con i dati del Comune sul calcolo delle percentuali di voto da attribuire ai candidati a sindaco e alle liste per il consiglio. Poco dopo la Regione ha smentito tutto. Anche se le divergenze si sono verificate lo stesso.

"I comuni dove si è andati al voto e che hanno seguito le indicazioni comunicate ieri dall’assessorato alla Funzione pubblica, non faranno alcun riconteggio, laddove è stato seguito un criterio diverso è invece necessario ricalcolare i voti. Entro stasera, comunque, avremo i dati", ha rassicurato l’assessore alle Autonomie locali della Regione siciliana, Caterina Chinnici.

Quello che è certo è che a Palermo lo spoglio non è ancora concluso. Tre giorni dopo la chiusura delle urne, non c’è un ancora un dato definitivo sulla competizione. La sezione 271, allestita nella scuola elementare Basile di Largo Corleone, sembra una roccaforte inespugnabile. Resta solo quella.

La partita è ancora aperta sul fronte delle liste. Partiti e candidati consiglieri sono col fiato sospeso e c'è chi ha annunciato ricorso (come i grillini, l'Mpa, Api) e chi ha proposto il riconteggio dei voti.

Tra le altre cose, adesso tutte le schede sono state portate alla caserma Bichelli di San Lorenzo per le verifiche del caso. E secondo alcune indiscrezioni, pare si sia verificato anche un problema organizzativo legato alla sostituzione di numerosi presidenti di seggio (si parla di circa 150) alla vigilia della tornata elettorale, che non avrebbe consentito la necessaria istruzione di questi ultimi in vista dello scrutinio. Insomma, l'incompetenza e la scarsa informazione ha regnato.

A Catanzaro la situazione non è poi così diversa. Anche qui, l’esito del riconteggio delle schede, almeno per quanto riguarda la sezione 85, arriverà solo in serata. A distanza di quasi 72 ore dalla chiusura delle urne, la città resta nell’incertezza di ciò che potrebbe accadere. Su questa situazione che definire anomala è poco, la politica locale e nazionale si sta dando battaglia. Il Pd (insieme con l'Udc), che ha schierato come candidato a sindaco il giovane Salvatore Scalzo, ha chiesto l'annullamento del voto e ha presentato un esposto al ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri.

Nel testo si parla di "molteplici irregolarità" soprattutto nella sezione 85 del Comune di Catanzaro doce al momento risultano 3 schede votate e non vidimate, 2 schede votate in più rispetto agli elettori registrati e la presenza di schede stranamente deteriorate. Nell’esposto si parla, inoltre, di "numerosi elettori che denunziano la mancata assegnazione di voti ai candidati per i quali hanno espresso preferenze; moltissimi rappresentanti di lista e scrutatori dichiarano che gli uffici elettorali delle sezioni hanno assegnato voti riportati in schede radicalmente nulle e al contempo hanno qualificato come nulle schede perfettamente valide".

Il centrodestra vuole invece che venga proclamato sindaco l’imprenditore Sergio Abramo, che per una manciata di voti dovrebbe aver superato il 50%. La procura ha aperto una inchiesta su segnalazione della Digos.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
10-05-2012 18:08
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