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Contraddizioni e falsità...
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giorgio_luppi
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RE: Contraddizioni e falsità...

Non c'e' bisogno che mi spieghi come funziona la pubblicita'. Per quanto ne so il pubblicitario cerca di veicolare il suo messaggio al target piu' adatto a recepirlo.
Se, per esempio, devo vendere un giocattolo per bambini faro' pubblicita' su Topolino e non su Quattroruote, viceversa su Topolino sara' difficile trovare una inserzione che promuove colla per dentiera.
Non ho nulla in contrario a trovare pubblicita' di qualsiasi genere su nuclearmeeting che, giustamente, deve sostenersi. Mi chiedevo solamente quali motivazioni potevano spingere un installatore di pannelli a pubblicizzare i suoi prodotti su un forum frequentato da persone non certo favorevoli al fotovoltaico, tutto qui.

Cher ha Scritto:

Come vedi , l'FV necessità di questo per essere tirato nella schiena della gente.

Vedo, Cher, che, anche se non si sta discutendo della opportunita' o della convenienza del fotovoltaico,  non perdi occasione per lanciare le tue frecciatine.
Se sei davvero convinto che "il fotovoltaico e' una truffa" ed hai i numeri per dimostrarlo e ti senti truffato, perche' non promuovi tu una bella causa civile contro i truffatori?
Altrimenti basta con affermazioni prive di fondamento.

09-08-2011 19:57
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Cher
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Messaggio: #22
RE:  Contraddizioni e falsità...

giorgio_luppi ha Scritto:

Non c'e' bisogno che mi spieghi come funziona la pubblicita'. Per quanto ne so il pubblicitario cerca di veicolare il suo messaggio al target piu' adatto a recepirlo.
Se, per esempio, devo vendere un giocattolo per bambini faro' pubblicita' su Topolino e non su Quattroruote, viceversa su Topolino sara' difficile trovare una inserzione che promuove colla per dentiera.
Non ho nulla in contrario a trovare pubblicita' di qualsiasi genere su nuclearmeeting che, giustamente, deve sostenersi. Mi chiedevo solamente quali motivazioni potevano spingere un installatore di pannelli a pubblicizzare i suoi prodotti su un forum frequentato da persone non certo favorevoli al fotovoltaico, tutto qui.

Vedo, Cher, che, anche se non si sta discutendo della opportunita' o della convenienza del fotovoltaico,  non perdi occasione per lanciare le tue frecciatine.
Se sei davvero convinto che "il fotovoltaico e' una truffa" ed hai i numeri per dimostrarlo e ti senti truffato, perche' non promuovi tu una bella causa civile contro i truffatori?
Altrimenti basta con affermazioni prive di fondamento.


Prive di fondamento?
Ma allora ,proprio non ci siamo capiti. La truffa stà proprio nel fatto che le FV danno l'illusione di produrre energia che necessità ad una nazione, in mille modi subdoli ed ingannatori,quando, di fatto hanno una produzione di limitata entità di energia in un contesto specifico (sole) e di tempo
( quando c'è ...il sole).

Promuovere una causa civile? Irrilevante, quando si accorgeranno della truffa i vari "boccaloni" che hano investio nel FV scateneranno un putiferio......Toungue Tanto i soldi per foraggiare queste "illusioni energetiche" sono alla fine, tempo al tempo.

Ciao



Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
09-08-2011 21:35
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magnesium
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Messaggio: #23
RE:  Contraddizioni e falsità...

giorgio_luppi ha Scritto:

A proposito di contraddizioni.  
Non e' curioso il fatto che un forum frequentato prevalentemente da persone che denigrano il fotovoltaico, abbia inserzioni pubblicitarie di installatori di fotovoltaico?


il sistema deglli annunci pubblicitari funziona così:
lo spazio viene gestito automaticamente e le inserzioni pubblicitarie compaiono per tematicità.
non esiste nessun rapporto diretto con l' inserzionista!
ed essendo il nucleare un argomento avente tematica "energetica" è facile che arrivino annunci aventi tematica energetica ...proprio come quelli relativi al fotovoltaico.

una controprova?

se giri nel web in cerca di articoli contro berlusconi in periodo elettorale ..non sarà difficile trovare proprio in quella pagina (che parla male di berlusconi) annunci del PDL!

si parla di "pubblicità contestuale".

Zona Nuclerare + Archivio Nucleare + NuclearMeeting non hanno alcun finanziamento da parte di "lobby".
il ricavato annuo con le inserzioni è destinato essenzialmente ad avere un server quanto possibile efficente (numero annuno minimo di disservizi, velocità di rispsota, banda) o miglioramenti di script (più di una volta sono state effettute personalizzazioni degli script dietro pagamento).
con un solo piccolo sito avente tematica "suonerie cellulari" si riesce a ricavare anche trenta-quaranta volte di più rispetto a tutti e 3 i siti messi assieme.

e questo al dice lunga su cosa l' "italiano medio" preferisce cercare nel web... e la dice anche lunga del perchè i portali di informazione energetica di solito hanno dietro qualche grosso sponsor che li porta avanti ed ovviamente un portale con dietro un grosso sponsor non potrà mai parlare male della tecnologia a cui fa riferimento il business dello sponsor.

se lo sponsor del sito "A" produce "caldaie a carbone" (prodotto vietato da alcuni anni in italia...), sarebbe difficile trovare sul sito "A" articoli in cui si parla male delle "caldaie a carbone"...

e, volendo generalizzare (ma non semplificare) il discorso, questo spiega il perchè in italia il settore dell'editoria stia attraverso una grave crisi di identità:
una rivista di 200 pagine che ha come prezzo di copertina 1 euro come fa a sopravviviere?
non certo con il prezzo di copertina ...ma con gli annunci pubblicitari!
ecco quindi che alla rivista interesserà soprattutto vendere quante più copie possibile per presentarsi come una rivista dalla tiratura elevata (maggiore tiratura = spazi pubblicitari costano di più).
e va da sè che difficilmente una rivista potrà quindi bocciare un prodotto di un'azienda che compra tanti spazi pubblcitari...
basta vedere la situazione che c'è in italia nel settore delle riviste di auto, dove di solito i difetti evidenziati non sono mai relativi a cose importanti (freni, stabilità...) ma al massimo all'assenza del porta-pipa o all' eccessiva altezza di carico del bagagliaio!

ecco il motivo per cui su "Zona Nuclerare + Archivio Nucleare + NuclearMeeting" c'è massima libertà di critica (ovviamente sempre senza mancare di rispetto/educazione...): non dobbiamo rendere conto a nessuno.

09-08-2011 21:42
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giorgio_luppi
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RE: Contraddizioni e falsità...

Molto bene Magnesium, ti ringrazio per la risposta chiara ed esaustiva.

10-08-2011 10:45
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mi.greco
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RE: Contraddizioni e falsità...

Superato questo scoglio, ci ritroviamo in mare aperto, agitato dai venti degli ultimi e-venti, navigando nelle continue secche delle contraddizioni politiche, spinti avanti per forza d'inerzia e non per forti volontà programmate.
Eventi che hanno costretto le amministrazioni dei tanti paesi in crisi ad avere finalmente uno scopo serio: Risanamento dell'economia, sperando anche che si possa fermare la inetta speculazione di quanti, approfittando di questi momenti, continuano ad arricchirsi.
E' questo un campo, politico-economico, dove si possono rilevare quelle contraddizioni e quelle falsità alle quali stiamo prestando la nostra attenzione.

Michele Greco

10-08-2011 12:15
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mi.greco
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Messaggio: #26
RE: Contraddizioni e falsità...

Il non senso.

Si dice che "la pubblicità è l'anima del commercio".
Avete notato come troppo spesso "la pubblicità è l'inganno del commercio"?
Se pensassimo all'anima come alla primitività della coscienza, quindi allo stadio primo ed immacolato, che definisce l'idea d'innocenza, ne dedurremmo che l'anima del nostro secolo, nella sua crescita e nel suo evolversi, ha assunto un significato diverso, direi una concretezza pratica diversa dalla sua origine astratta e mistica. Quindi una involuzione dell'anima ideale ed una evoluzione del materialismo. In tal caso la pubblicità non è più l'anima del commercio ma  "il commercio è l'anima della pubblicità".

Michele Greco


Il senso del non senso
Come ultima analisi, chiedendo scusa alla filosofia, riterrei che la "la pubblicità e il commercio dell'anima".
Questa affermazione non è soltanto deduttiva, ma è reale.
E' ovvio che parliamo di quella pubblicità che nasconde, di quella pubblicità che gioca sull'equivoco e sui giochi di parole, di quella pubblicità che pubblicizza articoli ingannevoli facendo affidamento sull'ingenuità e sull'ignoranza.

Michele Greco

Messaggio modificato il: 10-08-2011 alle 14:40 da mi.greco.

10-08-2011 13:49
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Cher
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Messaggio: #27
RE: Contraddizioni e falsità...

http://www.chicago-blog.it/2011/08/16/en...e-tassala/


Energia. Se si muove, tassala
Carlo Stagnaro

Se il settore dell’energia è davvero così “strategico”, perché continuano a tassarlo a morte?

L’articolo 7 della manovra correttiva introduce un’addizionale di quattro punti percentuali all’addizionale di un punto percentuale all’addizionale di 5,5 punti percentuali sull’aliquota Ires per il settore energetico. In pratica, a parità di utili prima delle tasse, un’azienda energetica dovrà pagare un’aliquota Ires del 38 per cento anziché del 27,5 per cento, come tutte le altre. Non solo: pure la platea delle imprese interessate si è allargata, in quanto il fatturato oltre il quale si applica l’addizionale “super” scende da 25 a 10 milioni di euro, con un reddito imponibile di appena 1 milione di euro. La base imponibile si estende pure per il tipo di aziende colpite dalla misura, che passa da:

a) ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi;

b) raffinazione petrolio, produzione o commercializzazione di benzine, petroli, gasoli per usi vari, oli lubrificanti e residuati, gas di petrolio liquefatto e gas naturale;

c) produzione o commercializzazione di energia elettrica.

a:

a) ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi;

b) raffinazione petrolio, produzione o commercializzazione di benzine, petroli, gasoli per usi vari, oli lubrificanti e residuati, gas di petrolio liquefatto e gas naturale;

c) produzione, trasmissione e dispacciamento, distribuzione o commercializzazione dell’energia elettrica;

c-bis) trasporto o distribuzione del gas naturale.


In più, viene meno l’esclusione dall’ambito di applicazione del provvedimento delle società che producono energia rinnovabile.

Per riassumere, l’aliquota viene aumentata (quasi raddoppiata rispetto all’importo originario) e viene allargato il bersaglio, fino a includere le fonti verdi e le reti. La sola Snam Rete Gas stima oneri addizionali per 150 milioni di euro.

Ci sono varie ragioni per cui si tratta di un intervento assolutamente assurdo. In linea di principio, valgono per questo aumento gli argomenti che, assieme a Piercamillo Falasca, avevamo svolto all’introduzione della prima Robin Tax. Vale la pena ricordare che, inizialmente, l’imposta venne creata per colpire i presunti extraprofitti di compagnie che avevano ingiustamente goduto dell’aumento dei prezzi petroliferi, e allo scopo di finanziare la “social card”. Apparentemente, il governo è passato con disinvoltura attraverso lo specchio: non solo ignorando del tutto il palese fallimento della social card, ma anche e soprattutto perché, nel frattempo, i presunti extraprofitti sono diventati prima profitti normali, poi profittini, e spesso perdite. A titolo di esempio, basta citare la crisi del settore della raffinazione, il crollo della domanda elettrica, il (giusto) taglio degli incentivi alle rinnovabili.

Al di là di tutto questo, comunque, resta incomprensibile come un governo e un ministro che hanno passato gli ultimi mesi a lamentarsi (giustamente) del peso e dell’effetto distorsivo delle mille eccezioni fiscali, si rendano protagonisti di un clamoroso esempio di politica fiscale punitiva. Punitiva perché del tutto priva di senso: se davvero esistono extraprofitti, sta all’Antitrust individuarli e rimuoverli, certo non per via fiscale. Punitiva perché priva di logica: adottare il criterio del fatturato per individuare le aziende da colpire significa non distinguere tra i soggetti per i quali l’aumento dei prezzi petroliferi (fonte dei presunti extraprofitti) è fonte di reddito, e quelle per cui esso è un mero costo. Punitiva perché priva di prospettiva: tassare a morte il settore dell’energia significa deprimere gli investimenti, e allora non venite più a raccontarci che questo è un settore strategico bisognoso di un occhio di riguardo (occhio di riguardo che sarebbe meglio guardasse altrove, come illustrano, tra le altre, le opposte telenovele su Edison e su Snam Rete Gas). Punitiva perché include pure la beffa del “divieto di trasferimento” dell’imposta sui consumatori finali. Tale divieto non solo è di fatto impossibile da attuare, ma è anche sbagliato, visto che (stante la premessa che siamo in regime di concorrenza) la libertà delle politiche di prezzo non può e non deve essere messa in discussione. Punitiva perché discriminatoria: per quale ragione al mondo l’investimento in una cosa che si chiama energia deve essere trattato diversamente (cioè più duramente) dell’investimento in qualunque altro settore? Risposta: perché è più facile prendere i soldi qui che altrove. Punitiva, infine, perché rappresenta l’ennesimo schiaffo alla certezza del diritto in un paese che ha bisogno di crescere, che per crescere ha bisogno di investimenti, e che per attrarre investimenti non può cambiare le norme, peraltro sistematicamente in senso peggiorativo, a ogni stormir di foglie. Guido Ghisolfi vi spiega perché.
http://www.brunoleoni.it/nextpage.aspx?codice=10330

L’incremento della Robin Tax è uno dei provvedimenti più odiosi di questa manovra correttiva, perché è uno tra quelli che riescono a combinare nel modo più nocivo tutti gli ingredienti che stanno alla base della bassa crescita italiana: la discrezionalità e volubilità delle norme, il volto aggressivo e rapace del fisco, la cecità di fronte agli effetti dinamici dei provvedimenti, la miopia rispetto ai bisogni del paese, la patente incoerenza coi fini dichiarati di altre politiche, e un generale campanello di allarme sulla capacità italiana di non mettere le mani in qualunque tasca sia sufficientemente ampia (non importa se sufficientemente piena).

Chi ha scritto questa rappresenta la parte peggiore dell’Italia.


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Messaggio modificato il: 17-08-2011 alle 13:31 da Cher.

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RE: Contraddizioni e falsità...

E per di più non dimentichiamo che se un prodotto non vende ,l'unico rilancio è la pubblicità , massiccia e ovunque , che prende il nome solitamente di "campagna aggressiva".Solo che ,fosse una merendina ,un dopobarba o un sapone non ci sarebbero grosse conseguenze ,per FV in vece vengono a prendere i miei soldi!Producesse almeno elettricità in abbondanza ,ma costa solo un patrimonio e serve solo alla più sana delle speculazioni finanziarie.Basta basta basta ,ogni volta che leggo FV mi viene l'orticaria perchè non si può buttare il denaro di tutti per avere un pugno di mosche ,dai , siamo onesti e sinceri ... Tornando al quesito del sig. Luppi ,potrebbero anche pubblicizzare la birra o i tampax sul forum per quel che mi riguarda ... o anche il cepu.Se questo serve a garantire fondi perchè uno dei forum migliori possa sopravvivivere ,ben venga.Nel commercio vale la regola che il pirla è il consumatore ,non il pubblicitario ....


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
17-08-2011 13:25
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mi.greco
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RE: Contraddizioni e falsità...

Ripropongo il finale del mio messaggio n°26 a dar "manforte" a quanto, tu Charade 77, affermi:
Il senso del non senso
Come ultima analisi, chiedendo scusa alla filosofia, riterrei che la "la pubblicità e il commercio dell'anima".
Questa affermazione non è soltanto deduttiva, ma è reale.
E' ovvio che parliamo di quella pubblicità che nasconde, di quella pubblicità che gioca sull'equivoco e sui giochi di parole, di quella pubblicità che pubblicizza articoli ingannevoli facendo affidamento sull'ingenuità e sull'ignoranza.
Michele Greco

Ritengo altresì, che la migliore pubblicità viene dall'esperienza diretta del prodotto che, una volta conosciuto, viene consigliato ad altri.
Un "passa parola" dei tempi andati, per cui, un prodotto, se è valido, si pubblicizza da sè!
Purtroppo le nostre produzioni producono troppo e , per trarre profitto dalla quantità, trascurando quindi la qualità, sono costretti ad usare metodi comunicativi a più larga scala per far "conoscere" il prodotto e quindi venderlo.
Sono pochissime le società che producono prodotti di alta qualità in poca quantità, che, per le caratteristiche "insolite", sono immesse in un mercato di piccolo assorbimento a prezzi alti, ovviamente per pochi. E' come dire che la produzione della Ferrari non può essere paragonata a nessun modello della produzione Fiat. In questo caso anche i metodi pubblicitari cambiano, mezzi che di sè per sè sono anche supporti economici.
Mi sapete indicare un prodotto, pubblicizzato per esempio in questo mese, che sia realmente di qualità, valido ed economico?
I soliti prodotti alimentari o pseudosanitari, auto e poca altra roba per lo più inutile. La cosa che rende ancora più sgradevole il prodotto pubblicitario è la stupidità della pubblicità stessa, spesso ridicola se non irritante.

Michele Greco

25-08-2011 17:25
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RE: Contraddizioni e falsità...

D'acccordissimo!!!
Io capisco tutte le logiche del mondo finchè chi paga ci mette del suo ,ognuno gode di massima libertà.Ma se si tratta di dover acquistare qualcosa ,investire su qualcosa ,utilizzando anche i miei soldi (pochi o tanti che siano non fa differenza , per chi ha seguito altri post ,nemmeno se si tratta di un caffè!) ,gradirei lo facessero con cognizione di causa ,dopo consultazione di esperti e non del "gatto e la volpe di turno" ,con il fine l'obiettivo di una migliore società.Si capisce quindi la profonda scarsità del sistema paese italiano :al recente referendum hanno esultato come aver scacciato il demonio ,non sapendo di avere consegnato il futuro energetico di una nazione a ciarlatani e magnati del petrolio & co. .E si sentono tutti "green".L'enorme presa in giro delle fonti rinnovabili ha fatto breccia come i giochi legalizzzati dallo stato (lotto ,super enalotto ecc).Più un aspetto in italia è stupido e controproducente , e più la direzione è quella.Perchè?Ve lo dò io un indizio : IGNORANZA DILAGANTE


"Seduti sulla riva del fiume"

"Se un giorno diranno di me che nel mio lavoro ho contribuito al benessere ed alla felicità del mio collega, allora sarò soddisfatto." George Westinghouse
25-08-2011 18:05
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