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Riflettiamo
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Cher
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Riflettiamo

Sembra la la parola più gettonata in questo momento e, riporto un articolo che può essere utile per "riflettere" e naturalmente aprire un civile dibattito nello specifico, dato che assodata la "tecnica" e assodata " l'esigenza" il dubbio sul nucleare pone una riflesione, ma sono in grado di riflettere?
Vediamo il pensiero di PhD Battaglia:
http://www.meteoclima.net/it15/index.php...;Itemid=58
LA SVIZZERA NON SI FA IMPAURIRE: GUAI A CHI TOCCA LE CENTRALI"Dr.F.Battaglia

Riflettere, riflettere, riflettere. Molto lodevolmente, il governo dice di voler riflettere ancora un anno sulla decisione di riavviare il nucleare nel nostro Paese.

Intanto, mentre noi ponziamo per un anno, i nostri vicini in quarant’otto ore agiscono.
E agiscono esattamente come da noi figurato non più di tre giorni fa.
In seguito ai fatti del Giappone i Verdi della Svizzera hanno chiesto al Parlamento del Cantone di Argovia (che ospita 3 dei 5 reattori nucleari svizzeri) di uscire dal nucleare. A tamburo battente, i 130 parlamentari di quel Cantone hanno votato: 82 a favore del nucleare, confermandolo così la fonte che dà quasi il 50% d’elettricità agli svizzeri (l’altro 50% lo ottengono dall’idroelettrico).
Insomma, siccome i francesi hanno già detto che non chiuderanno col nucleare, e ora neanche gli svizzeri, i reattori che si trovano entro un raggio di 200 km da Milano, 26 sono e 26 resteranno.

Ma, ancorché lodevole la decisione di riflettere, deve pur venire anche per noi il momento di agire (in un senso o nell’altro) e così mi permetto di suggerire alcuni spunti per una riflessione, se non rapida, almeno proficua.

Un primo spunto di riflessione lo suggerisce il comportamento degli svizzeri e consiste nel porsi la seguente domanda: cosa faranno i giapponesi? Spegneranno i 50 reattori che gli sono rimasti? Se non volessimo imitare la Svizzera, forse potremmo pensare di imitare il Giappone.
Se chiuderà col nucleare, allora avrà valutato che non è sicuro e le nostre ritrosie sarebbero più che legittime. Se invece non chiuderà col nucleare, allora dovrebbe quanto meno rafforzarsi in noi il dubbio che le nostre preoccupazioni siano, a dir poco, ingiustificate. A questo proposito, un elemento informativo analogo, ma certo, esiste: il caso dell’Ucraina, che dopo Chernobyl ha installato 9 nuovi reattori (portando così a 15 quelli in esercizio) e ne ha pianificato la costruzione, entro il 2035, di altri 22 (avete letto bene: 22), di cui 2 sono già in costruzione effettiva.

Un secondo spunto di riflessione potrebbe essere suggerito da una domanda cruciale che val la pena porsi: al di là della colorita letteratura mediatica che, offuscata solo dalla guerra di Libia, ci ha deliziato per giorni, se in Giappone non vi fosse stato alcuno dei 55 reattori nucleari in esercizio, vi sarebbe oggi un morto di meno? Siccome la risposta è no, forse potremmo concludere che il nucleare è sicuro al cospetto di terremoti anche 1000 volte più intensi di quello dell’Aquila, anche con maremoto a seguire.

Il terzo spunto di riflessione è questo. Il terremoto ha fatto collassare una diga, e il collasso ha spazzato via decine di abitazioni assieme ai loro sfortunati abitanti. Riflettiamo ora come segue: se in Giappone ci fosse stato un reattore nucleare in più al posto della diga che, collassando, ha spazzato via quell’intero villaggio, avremmo avuto oggi anche molti morti in meno?

Qualcuno, molto giustamente, osserva che l’evacuazione cautelativa di un’area di 20 km di raggio attorno alla centrale ormai famosa è stata comunque una tragedia. Val la pena ricordare che, senza avere alcuna centrale nucleare, i cittadini dell’Aquila, ad esempio, subirono la stessa tragedia e vissero per molte settimane in tende e lontani da casa. Così come val la pena non mancare di osservare che quei poveretti del villaggio giapponese travolto dal collasso della diga non ebbero neanche il privilegio di essere evacuati, semplicemente perché una diga che collassa questo privilegio non dà.

Dr.Franco Battaglia


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Cher03@hotmail.it
28-03-2011 12:15
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Steve
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RE: Riflettiamo

letto sul il giornale, sono d'accordo

28-03-2011 12:34
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Sarek
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Messaggio: #3
RE: Riflettiamo

Cher ha Scritto:

Val la pena ricordare che, senza avere alcuna centrale nucleare, i cittadini dell’Aquila, ad esempio, subirono la stessa tragedia e vissero per molte settimane in tende e lontani da casa.

Ma questo come ragiona ?
Siccome le case dell'Aquila erano sismicamente inadeguate allora un incidente a una centrale nucleare non è poi così male !?
A OGGI non ci sono stati morti... Bho!

28-03-2011 14:32
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lucaberta
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Messaggio: #4
RE:  Riflettiamo

Sarek ha Scritto:
A OGGI non ci sono stati morti...  Bho!

e' la verita' Sarek, non ci sono stati morti a oggi a causa del nucleare, ne' in Giappone, ne' in USA ne' in altri incidenti piu' o meno famosi in paesi dove vige una stretta disciplina della sicurezza nel campo nucleare.  E l'Italia ha sempre fatto parte di questa elite di paesi virtuosi.

Non possiamo dire certamente la stessa cosa dell'ex URSS, e difatti tutta la gestione dell'incidente di Chernobyl fu resa vergognosamente lenta e farraginosa a causa delle rivoluzioni epocali che hanno portato alla caduta del socialismo di stato e alla disgregazione dell'URSS in tante distinte Repubbliche.

Ed e' difatti solamente a Chernobyl che si possono contrare dei morti certamente attribuibili all'incidente avvenuto cola' nell'Aprile 1986.

E, come ricorda il Prof. Battaglia, non e' un caso che ora l'Ucraina abbia deciso di affidarsi al nucleare.  Lo sta facendo in modo molto diverso da come fu fatto ai tempi dell'ex URSS, su questo possiamo stare tranquilli.

Mi trovo anche io molto d'accordo con la visione del Prof. Battaglia.

Ciao, Luca


Luca Bertagnolio
Futuro Nucleare
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@futuronucleare
28-03-2011 15:24
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Sarek
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Messaggio: #5
RE:   Riflettiamo

Diciamo che non mi piace la logica del ' tanto peggio tanto meglio'.
Secondo me una cosa sbagliata non ne rende un'altra accettabile.
Due errori non si elidono a vicenda. Sempre errori sono.

All'Aquila abbiamo un borgo medioevale che ha subito un sisma mai visto nei precedenti 700 anni.
In Giappone ci sono una serie di reattori a tuttoggi in gravi difficoltà anche qui dopo un evento a probabilità molto bassa.
Liquidare l'evacuazione con un 'tanto succede anche senza il nucleare' mi sembra veramente pressappochismo (nella migliore delle ipotesi).
Già che c'era poteva anche dire che nella peggiore delle ipotesi una perdita dalla centrale nucleare creerebbe un oasi ecologica come quella oggi esistente intorno a Cernobyl.

Anche paragonare le conseguenze di una diga che crolla a una fuoriuscita radioattiva mi sembra veramente confrontare pere e mele.
Da una parte si muore subito ma dopo una settimana puoi cominciare a ricostruire in quella zona, dall'altra non si muore (o almeno non si muore subito *) ma ti ritrovi con una zona d'esclusione.

Capisco che si possa essere a favore o contro, ma un pò di onestà intellettuale ci vuole. Se devi evacuare vuol dire qualcosa è andato parecchio storto, in entrambi i casi.

Altrimenti si potrebbe arrivare a giustificare di tutto : Hiltler tutto sommato era passabile perchè Stalin era peggio (o viceversa, a seconda dei punti di vista).
No, proprio non mi convince.

*) Qui apro una parentesi.
Mi ha impressionato leggere la diversa interpretazione dei morti data su Cernobyl
1) dal Cernobyl Forum (65 + 4000)
2) dal rapporto TORCH (65 + 30000~60000)
3) da GreenPeace (fino a 6000000)

Ora va bene avere opinioni discordanti, ma caspiterina....

Messaggio modificato il: 28-03-2011 alle 16:05 da Sarek.

28-03-2011 15:53
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vindea
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RE:    Riflettiamo

Sarek ha Scritto:

All'Aquila abbiamo un borgo medioevale che ha subito un sisma mai visto nei precedenti 700 anni.
In Giappone ci sono una serie di reattori a tuttoggi in gravi difficoltà anche qui dopo un evento a probabilità molto bassa.


Naturalmente non è vero! L'Aquila è stata praticamente rasa al suolo dal sisma del 1703, ad esempio... mentre l'evento in Giappone è stato straordinario!

28-03-2011 16:07
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Sarek
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RE:     Riflettiamo

vindea ha Scritto:

Naturalmente non è vero! L'Aquila è stata praticamente rasa al suolo dal sisma del 1703, ad esempio... mentre l'evento in Giappone è stato straordinario!

Hai ragione, ma a solo metà.
All'Aquila effettivamente gli anni sono solo 300, invece che scrivere del '700 ho scritto 700 anni.

Questo evento per il giappone è sì il più forte di cui si abbia memoria, ma non è affatto straordinario, quello del 1707 si stima sia arrivato ad 8,6, non molto dissimile da quello attuale.

Inoltre dovresti sapere che l'altezza di uno tsunami non è direttamente collegata alla vicinanza del sisma, ma intervengono tutta un'altra serie di fattori. Lo tsunami del 2004 c'ha messo 4 ore ad arrivare in thailandia/indonesia.

Di straordinario c'è l'apertura di un messaggio con 'Naturalmente non è vero'. La verità ovviamente la hanno solo pochi eletti....

28-03-2011 16:21
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Cher
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RE: Riflettiamo

< di 50 decessi a Chernobyl
http://www.unscear.org/unscear/en/chernobyl.html


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Cher03@hotmail.it
28-03-2011 16:38
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Sarek
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Messaggio: #9
RE:  Riflettiamo

Cher ha Scritto:

Non discutevo il dato oms/unscear, sui morti accertati più o meno concordano tutti quanti, o quantomeno le differenze possono essere giustificate dall'adozione di criteri diversi.

E' sulle morti presunte che le cose cambiano.
Quello che intendevo è che, ammettendo pure che si possano scegliere (in buona fede) diverse metodologie statistiche per analizzare un fatto realmente accaduto, conclusioni così tanto diverse mi lasciano molto perplesso (senza con questo voler dare nè torto nè ragione ad alcuno).

Messaggio modificato il: 28-03-2011 alle 17:10 da Sarek.

28-03-2011 17:01
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Cher
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RE: Riflettiamo

News: tra 50 anni tutti gli abitanti di Chernobyl che hanno vissuto l'evento della centrale saranno morti.


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