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La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?
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Cher
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La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

Seguo con interesse le utilissime informazioni e link, che si recuperano sul questo forum.
Poi mi capita di parlarne con qualcuno, sui i vari aspetti del nucleare e spesso è talmente difficile essere, non dico convincente, ma instaurare la comunicazione corretta che mi domando:
Che sia il caso di studiare un metodo comunicativo?
Una sorta di domanda a risposta e viceversa, ma riservata alla gente comune, voi che ne pensate?


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
24-11-2010 21:52
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sexyteo
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Messaggio: #2
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

Cher ha Scritto:

Seguo con interesse le utilissime informazioni e link, che si recuperano sul questo forum.
Poi mi capita di parlarne con qualcuno, sui i vari aspetti del nucleare e spesso è talmente difficile essere, non dico convincente, ma instaurare la comunicazione corretta che mi domando:
Che sia il caso di studiare un metodo comunicativo?
Una sorta di domanda a risposta e viceversa, ma riservata alla gente comune, voi che ne pensate?


Non sono un esperto di comunicazione, però credo che intanto, una corretta informazione parta dai dati reali, quelli più elementari, riferiti a nazioni, macroaree (Europa o OCSE, per esempio) o al mondo (citando agenzie e organismi internazionali, accademie e bibliografia prestigiosa):
1- impianti esistenti
2- impianti in costruzione
3- potenza elettrica installata
4- energia elettrica prodotta
5- costi
poi ci vorrebbe una vasta operazione antibufala per spiegare come funziona la filiera nucleare civile. Ovviamente ci vorrebbero le facce giuste... bene la scelta di Umberto Veronesi a presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare italiana, ma ci vorrebbero persone di compentenza che nei confronti televisivi smontino pezzo per pezzo le stupidaggini verdi (non che ci voglia molto!), Giorgio Prinzi e Maurizio Cumo (già membro del Consiglio Direttivo dell'Agenzia per la sicurezza nucleare italiana) sarebbero l'ideale (Paolo Fornaciari purtroppo è venuto a mancare l'anno scorso), poi ci vuole una faccia che sappia comunicare... due nomi su tutti: Myrta Merlino e Piero Angela.
Anche visi più noti, esponenti della Scienza italiana, già ottimi divulgatori, come Margherita Hack, Antonio Zichicchi, Tullio Regge, Carlo Bernardini, Enrico Bellone, Roberto Vacca (solo per citarne alcuni) possono aiutare nella comunicazione.
PD... sveglia!
http://www.ilriformista.it/stories/Prima...na/223074/

Tuttavia non sono ottimista per 2 ragioni:
1- in Italia la cultura scientifica é rarissima! Lo confermano vari dati internazionali (OCSE-PISA), le immatricolazioni nelle facoltà scientifiche/tecniche del Belpaese e la classe politica sia locale che nazionale.
2- gli atteggiamenti integralisti-ambientalisti sono troppo trasversali per essere collocati in un unica parte politica; certo, non sono omogenei ma ci sono un pò ovunque. Salvo pienamente solo Futuro e Libertà del Presidente Gianfranco Fini e i centristi, parzialmente la Lega e la PDL, male il PD e pessimo il blocco di sinistra (IDV compresa).
Ho aperto il thread "email su nucleare e media" sperando che serva a qualcosa, ma... mi trovo a commentare troppo spesso fesserie megagalattiche e se hai avuto voglia di leggere anche solamente i miei ultimi post saprai a cosa mi riferisco! Una tra le tante: ma come ca**o é possibile affermare (La Repubblica, 15 Marzo 2010) che "In Europa il contributo del nucleare alla potenza elettrica installata è sceso dal 24% del 1995 al 16% del 2008. L’energia elettrica prodotta col nucleare nel mondo è diminuita di 60 TWh dal 2006 al 2008"!?
E' come dire che la Terra é piatta o che l'Inter abbia vinto 7 coppe dei campioni/champions league! Sono affermazioni palesemente fasulle, smentite dai semplici fatti.
Idem per le farneticazioni di Vittorio Cogliati Dezza, attuale Presidente di Legambiente.

Messaggio modificato il: 27-11-2010 alle 01:50 da sexyteo.

26-11-2010 19:47
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sexyteo
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Messaggio: #3
RE:  La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

Con questi risultati quale comunicazione vogliamo fare!?
http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?I...ai%20licei

27-11-2010 03:01
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Cher
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Messaggio: #4
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

Tratto da :http://www.ilgiornale.it/interni/governo_strategia_colpire_litalia_la_nuova_frontiera_guerra_fredda/27-11-2010/articolo-id=489697-page=0-comments=1

Che si adatta perfettamente al nostro argomento:

Oggi l’offensiva contro l’Italia è mediatica. Come viene condotta? I giornalisti sono complici di un Grande Fratello? No, eppure sono funzionali a disegni di cui loro stessi, sovente, non sono nemmeno consapevoli. Esistono tecniche di comunicazione che permettono di condizionare non un giornale o una tv, ma l’insieme della stampa. Se stabilisci un frame ovvero una «verità» impressa nella coscienza pubblica, il gioco è fatto. Quel frame diventa le lente attraverso cui i mezzi di informazione parlano all’opinione pubblica.

Se poi aggiungiamo un' estratto (dalla segnalazione di Sexiteo):
tratto da:
http://www.disal.it/Objects/Pagina.asp?I...ai%20licei

Infine, per quanto riguarda capacità logiche e argomentative, punto dolens per tutti, mentre i ragazzi degli istituti settentrionali e centrali si sono attestati sul 70% delle insufficienze, quelli del Sud sono rimasti al 66,6%. In questo caso, però, sono stati sopravanzati dai coetanei settentrionali nel conseguimento dei livelli di eccellenza (9% contro il 5,3%).


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dany
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Messaggio: #5
RE:  La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

sexyteo ha Scritto:

Una tra le tante: ma come ca**o é possibile affermare (La Repubblica, 15 Marzo 2010) che "In Europa il contributo del nucleare alla potenza elettrica installata è sceso dal 24% del 1995 al 16% del 2008. L’energia elettrica prodotta col nucleare nel mondo è diminuita di 60 TWh dal 2006 al 2008"!?
E' come dire che la Terra é piatta o che l'Inter abbia vinto 7 coppe dei campioni/champions league! Sono affermazioni palesemente fasulle, smentite dai semplici fatti.

Sto leggendo "Si fa presto a dire nucleare" di Alberto Clò.
Nella Fig.1.3 di pag.24 sono riportati i dati per quanto attiene la produzione e quota di energia nucleare nella generazione elettrica MONDIALE. Nella figura i numeri vanno "individuati", comunque mi sembra che a livello mondiale nel 95 il nucleare era al 17-18% e nel 2008 al 14-15%,  ; anche nei dati relativi alla produzione si nota una diminuzione negli ultimi anni!.
Detto questo ora mi chiedo: come fa a dire che le informazioni di Repubblica (relative all'Europa) sono palesemente fasulle?
Ho forse interpretato male i dati di Clò?
Mi scuso se sono io che non ho capito un tubo....
...del resto sono ignorante in materia e solo la partecipazione ad un seminario durante la Settimana della scienza che si è svolta a Frascati nello scorso mese di settembre mi ha scatenato la curiosità!
Grazie per l'attenzione

Messaggio modificato il: 03-12-2010 alle 18:07 da dany.

03-12-2010 17:59
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sexyteo
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Messaggio: #6
RE:   La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

Ciao, leggi questo mio recente post sull'argomento (sono riportati i dati internazionali delle agenzie competenti), l'ennesimo:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...712#pid712
ti consiglio, se hai voglia, di vederti il thread che ho aperto in merito:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...php?tid=70
Alberto Clò farebbe bene a occuparsi di politica e di sedute spiritiche!
Detto questo, non confondere la produzione percentuale (%) con la produzione di energia (TWh) con la potenza installata (TW). Vedi questo grafico:
http://www.world-nuclear.org/uploadedIma...uction.png
percentualmente c'é stato un piccolo calo PERCENTUALE (rispetto alle fossili, sopratutto) della produzione di energia elettronucleare, di circa 2% (sul totale), negli ultimi 20 anni, ma anche un aumento nella produzione di energia (TWh) nello stesso intervallo di tempo; in altre parole, la richiesta di energia elettrica negli anni, é aumentata più velocemente dell'incremento della produzione di energia per fonte elettronucleare.
Vediti il post indicato all'inizio in cui sono indicati dati riguardanti macroaree, singole nazioni e gli attuali (e futuri) investimenti sul nucleare.
Di qualche interesse questo articolo:
http://ideeperilpresente.wordpress.com/2...sto-detto/

dany ha Scritto:


Credo che la comunicazione debba essere vera e completa!
Sto leggendo "Si fa presto a dire nucleare" di Alberto Clò.
Nella Fig.1.3 di pag.24 sono riportati i dati per quanto attiene la produzione e quota di energia nucleare nella generazione elettrica MONDIALE. Nella figura i numeri vanno "individuati", comunque mi sembra che a livello mondiale nel 95 il nucleare era al 17-18% e nel 2008 al 14-15%,  ; anche nei dati relativi alla produzione si nota una diminuzione negli ultimi anni!.
Detto questo ora mi chiedo: come fa a dire che le informazioni di Repubblica (relative all'Europa) sono palesemente fasulle?
Ho forse interpretato male i dati di Clò?
Mi scuso se sono io che non ho capito un tubo....
...del resto sono ignorante in materia e solo la partecipazione ad un seminario durante la Settimana della scienza che si è svolta a Frascati nello scorso mese di settembre mi ha scatenato la curiosità!
Grazie per l'attenzione

Messaggio modificato il: 03-12-2010 alle 19:17 da sexyteo.

03-12-2010 18:10
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Messaggio: #7
RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

se repubblica si fosse degnata di leggere queste info di stretta fattura propagandistica...... e avesse innescato il doveroso contraddittorio, dimostrava che infondo non sono quello che sono.
divulgando una fesseria, hanno confermato quello che sono se non peggio.
http://www.ilpopolodellaliberta.it/speci...cleare.pdf


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Messaggio: #8
RE:    La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

sexyteo ha Scritto:
Detto questo, non confondere la produzione % con la produzione di energia (TWh) con la potenza installata (TW). Vedi questo grafico:
http://www.world-nuclear.org/uploadedIma...uction.png
percentualmente c'é stato un piccolo calo PERCENTUALE (rispetto alle fossili, sopratutto) della produzione di energia elettronucleare, di circa 2% (sul totale), negli ultimi 20 anni, ma un aumento nella produzione dei energia (TWh) nello stesso intervallo di tempo;

Il grafico è quello che sta anche nel libro di Clò.
Confermo che quello che dici è lo stesso di quello che avevo interpretato: a livello MONDIALE produzione  -2% (arrivavo fino a -4% guardando il grafico "ad occhio"), mentre Repubblica parla di -8% a livello EUROPA. Aggiungo che dal grafico si deduce che dal 2006 c'è stato un calo nella produzione mondiale (TWh) così come indicato da Repubblica.
Le info di Repubblica possono quindi essere imprecise ma non "palesemente fasulle".
Per il resto per leggere tutto mi serve un meseSad
vedrò quello che potrò fare...  Big Grin

03-12-2010 19:39
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Messaggio: #9
RE:     La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

Non ho il libro di Clò, quindi non so quale grafico abbia riportato.
Il trend di produzione di energia elettrica (TWh) per fonte nucleare al mondo, anche guardando i soli ultimi 10 anni è positivo, il lieve calo del 2006 non inficia ciò; per esempio é già calata lievemente nel 2003 per riprendersi nel 2004. Tieni presente che le fonti che percentualmente sono cresciute di più, al mondo, sono il gas e il carbone:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29ELEC.pdf
l'Italia é uscita dal nucleare per motivi politici e si é attaccata alla canna del gas!

L'articolo de La Repubblica in questione é piene di cazzate. Ripeto: l'energia elettrica prodotta per fonte nucleare é già l'energia del presente essendo la fonte energetica più produttiva nell'Europa a 27 Stati (EU-27) con quasi il 30% (in competizione con il carbone - dati 2008), mentre é la seconda fonte di produzione (sempre di energia elettrica), dopo il carbone, nei Paesi dell'area OCSE (OECD nell'acronimo internazionale) con il 22% (dati 2010), al mondo produce il 14% di energia elettrica (dati 2009) e dopo le fossili é la seconda fonte di produzione. Nell'articolo si afferma che "In Europa il contributo del nucleare alla potenza elettrica installata è sceso dal 24% del 1995 al 16% del 2008. L’energia elettrica prodotta col nucleare nel mondo è diminuita di 60 TWh dal 2006 al 2008", niente di più falso, il dato reale del 2008 é quasi il doppio di quello fornito nell'articolo!
Nell'Europa a 27 stati membri (EU27):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/30ELEC.pdf
area OCSE (OECD30 - 30 Stati membri):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/28ELEC.pdf
L'articolo, delirante, prosegue affermando che: "il nucleare è in declino, semplicemente perché non è economicamente conveniente in un regime di libero mercato. Se lo Stato non si fa carico dei costi nascosti (sistemazione delle scorie, dismissione degli impianti, assicurazioni), oppure non garantisce ai produttori di energia nucleare consumi e prezzi alti, il tutto ovviamente a svantaggio dei cittadini, nessuna impresa privata è disposta ad investire in progetti che presentano alti rischi finanziari di vario tipo, a cominciare dalla incertezza sui tempi di realizzazione. Negli Stati Uniti, dove non si costruiscono centrali nucleari dal 1978".
In declino!? Peccato per il giornalista che attualmente (2010) ci sono 58 reattori in costruzione al mondo per un totale di quasi 61 GWe, altri 148 reattori ordinati per 163,3 GWe e 331 proposti per 376,5 GWe:
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
Se avrai la pazienza di leggere quei post, troverai molti dati e informazioni interessanti.




dany ha Scritto:


Il grafico è quello che sta anche nel libro di Clò.
Confermo che quello che dici è lo stesso di quello che avevo interpretato: a livello MONDIALE produzione  -2% (arrivavo fino a -4% guardando il grafico "ad occhio"), mentre Repubblica parla di -8% a livello EUROPA. Aggiungo che dal grafico si deduce che dal 2006 c'è stato un calo nella produzione mondiale (TWh) così come indicato da Repubblica.
Le info di Repubblica possono quindi essere imprecise ma non "palesemente fasulle".
Per il resto per leggere tutto mi serve un meseSad
vedrò quello che potrò fare...  Big Grin

Messaggio modificato il: 03-12-2010 alle 20:11 da sexyteo.

03-12-2010 20:10
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RE: La comunicazione corretta sul nucleare, come dovrebbe essere ?

Doveroso scindere il dato "impreciso" dal termine "palesemente fasulle".....
Poi aggiungiamo  "forse" + pò di " non si esclude" che la polenta di fesserie è cotta a dovere!
Scusa, non voglio polemizzare, ma è corretto o non è corretto diffondere sistematicamente notizie sempre non conformi alla realtà?
Se  si cerca un dato per confermare una propria teoria e per farlo si va a ritroso finchè non lo si trova,poco importa se è un -2 l'importante è che sia meno, allora qui proprio siamo di coccio o cosa?

Riporto la parte di SexiTeo

"....percentualmente c'é stato un piccolo calo PERCENTUALE (rispetto alle fossili, sopratutto) della produzione di energia elettronucleare, di circa 2% (sul totale), negli ultimi 20 anni, ma anche un aumento nella produzione di energia (TWh) nello stesso intervallo di tempo; in altre parole, la richiesta di energia elettrica negli anni, é aumentata più velocemente dell'incremento della produzione di energia per fonte elettronucleare.
e ti informo di una notizia che difficilmente trovi amplificata dai media:

Il tempo medio( dal progetto al via libera) per decidere la realizzazione di un impianto a carbone o gas in Italia oltre i 10 anni......

In Cina :
meno di 10 anni?
meno di 5 anni?
meno di 3 anni?
meno di 1 anno?
meno di 6 mesi?
meno di 3 mesi?
meno di un mese?
meno di 7 giorni?
Meno di 1 giorno?

La fonte è del Giornalista Jacopo Giliberto Sole 24 ore durante il convegno sul nucleare a Piacenza il 24 settembre.
Mediamente , in Cina per deliberare la realizzazione di una centrale a carbone è di 10 minuti

Presenti anche giornalisti di repubblica...... leggere cosa hanno riportato del convegno il giorno seguente sulla loro testata!


in pratica , si ignora la realtà e si diffonde tutto ciò che può essere utile alla confusione ed alla falsa comunicazione.

Dai qui il termine " palesemente fasulle"
Mi auguro che sia di facile comprensione  se una realizzazione di centrali a carbone abbiano questa celerità, rapportandola al nucleare dello stesso periodo generi una variazione..... ma confrontando i dati del programma nucleare la rimonta non ha uguagli nella storia.
Mi riferisco su base globale.

Pertanto i grafici da te citati sono fini a se stessi e non hanno nessuna rilevanza al fine di farsi un'opinione.
Naturalmente è una mia considerazione personale.


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Cher03@hotmail.it
03-12-2010 20:12
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