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Contatore ENEL e costo dell'energia
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Cher
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Messaggio: #1
Contatore ENEL e costo dell'energia

Apro questo thread con l'intento di spostare una discussione nata su Archivio Nucleare.
I link segnalati sono interessanti e spero che con il riporto siano di più fruibile consultazione e relativa argomentazione.



File allegato(i)
.pdf File  Nuovo_libretto_Contatore_normale_03_041.pdf (Dimensione: 513.96 KB / Scaricato: 11)

Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
le notti incominciano prima.
Tutti conoscono il declino,
ma pochi ne discernono la linea di confine.



Cher03@hotmail.it
31-01-2011 20:19
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Messaggio: #2
RE: Contatore ENEL e costo dell'energia

Costo dell'energia 2008 , tratto da Archivio Nucleare segnalato da Riva:
http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/...000003.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/...07/1_1.pdf

Il fatto che non segnalano il costo del 2007/2008/ 2009 /2010
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/tab...p;plugin=0

non è dato saperlo.


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
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Cher03@hotmail.it
01-02-2011 21:31
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Messaggio: #3
RE: Contatore ENEL e costo dell'energia

Credo sia meritevole di essere letto, forse qualcosa si muove:
http://www2.unitn.it/minirass/immagini/0...231688.pdf


Una  fredda nebbia illividisce il cielo,
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Cher03@hotmail.it
05-02-2011 12:30
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Messaggio: #4
RE: Contatore ENEL e costo dell'energia

Questo quello che incide sul costo elettrico
Tratto da:
http://www.autorita.energia.it/it/com_st...110207.htm


Fonti rinnovabili


L'Autorità ha espresso ripetutamente, nel corso degli ultimi anni, la convinzione che le fonti rinnovabili costituiscano, per il nostro Paese, una grande opportunità non solo per quanto strettamente attiene la diversificazione delle fonti e la protezione ambientale, ma anche per la ricerca, la filiera industriale e l'occupazione. Proprio per questo, i sistemi di incentivazione ed i relativi oneri di sistema in bolletta dovrebbero essere definiti e dimensionati con criteri di massima efficienza e secondo livelli di sicura sostenibilità.

Per le bollette degli italiani si profila invece il rischio di una stangata rinnovabili per effetto di un sistema di incentivi, fra i più profittevoli al mondo1 con un impatto crescente in  bolletta: dai 2,5 miliardi di euro del 2009 si è passati ai 3,4 del 2010 e nel 2011 potrebbe arrivare, in assenza di interventi, fino a 5,7 miliardi di euro.

Nel dettaglio, dal 2001 ad oggi, gli italiani hanno pagato oltre 23 miliardi di euro in bolletta per il sistema Cip 6 (a sostegno alle fonti rinnovabili e assimilate) e, nonostante la prevista risoluzione anticipata delle convenzioni, i costi potrebbero nuovamente aumentare per effetto di recenti leggi che hanno riconosciuto incentivi Cip 6 anche agli impianti alimentati da rifiuti. Nel 2010 il Cip 6, con esclusivo riferimento alle fonti rinnovabili, ha comportato un onere di 0,78 miliardi di euro. Se ad esse si sommano le fonti assimilate, il costo complessivo scaricato in bolletta è stato pari a circa 1,8 miliardi di euro.

Ad appesantire le future bollette, vi è poi il possibile raddoppio dei costi a 1,6 milioni di euro legati all'eccesso di offerta di certificati verdi ed alla crescita esponenziale degli incentivi al fotovoltaico, (aumentati da 300 milioni di euro del 2009 a 826 milioni nel 2010) e l'eventualità di triplicare nel 2011. Infatti, secondo le migliori stime ad oggi possibili, se tutti gli impianti che cono stati dichiarati terminati (salvo gli indispensabili ed urgenti controlli) entrassero realmente in esercizio entro il 30 giugno 2011, in Italia potrebbero esserci a quella data 180.000 impianti fotovoltaici, con una potenza installata di 6500 MW, una producibilità di 8 TWh e un conseguente costo per il sistema elettrico prossimo ai 3 miliardi di euro su base annua.

Se a questi impianti si aggiungessero i 3000 MW preventivati con il decreto 6 agosto 2010, l'obiettivo nazionale al 2020 per il fotovoltaico, verrebbe raggiunto già nel 2013, con 7 anni di anticipo ed a costi molto più elevati per il sistema, sulla base di tecnologie più costose e meno efficienti rispetto a quelle che potrebbero svilupparsi nei prossimi anni.  

Infine vi è la tariffa fissa onnicomprensiva che ha comportato un costo in bolletta di circa 112 milioni di euro nel 2009, 212 milioni nel 2010 con previsione di rapida crescita per l'entrata in esercizio di nuovi impianti.

Tutto ciò impatta sulle già evidenti criticità a livello di reti; criticità relative alla  saturazione virtuale (per effetto della prenotazione di capacità di trasporto a fini speculativi, senza che poi vengano realizzati gli impianti) e di saturazione reale che, in alcune zone del paese, già oggi non consente di trasportare tutta la produzione elettrica da rinnovabili immessa in rete.


Questo è quello che leggete sul corsera per intortare gli ECO-Storditi boccaloni:

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...f2af.shtml

Redazione online
17 febbraio 2011
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Non intendo violare la loro riservatezzaToungue


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Messaggio modificato il: 20-02-2011 alle 12:49 da Cher.

20-02-2011 12:43
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Cher
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RE: Contatore ENEL e costo dell'energia

http://www.world-nuclear-news.org/C_EDF_...0411a.html
EDF prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica set
20 APRILE 2011


Fino a un quarto della energia elettrica generata dal nucleare EDF sarà resa acquistabili da fornitori alternativi nel mercato francese dal 1 ° luglio.

Il prezzo di questa all'ingrosso dell'energia elettrica è stato inizialmente fissato dal governo francese a € 40 ($ 58) per megawattora, in aumento di € 42 ($ 60) per megawattora dal 1 ° gennaio al 31 luglio dell'anno prossimo.

Attualmente EDF, genera e fornisce la quasi totalità dell'energia elettrica in Francia, circa il 80% dei quali proviene dalla sua flotta di 58 reattori nucleari. Questo lo fa economicamente, dato che i prezzi al consumo di energia elettrica in Francia sono tra i più bassi in Europa, e la Francia è uno dei più grandi paesi esportatori di energia elettrica nel mondo.

Tuttavia, la posizione di monopolio nei pressi di EDF rispetto alla generazione di energia elettrica e al dettaglio in Francia è in contrasto con gli obiettivi europei per la concorrenza. Questi mirano a dare ai consumatori una scelta tra i rivenditori di energia elettrica, e anche abbattere le barriere al commercio tra i paesi - tra cui nel settore dell'energia elettrica. Il governo francese è venuto sotto pressione della Commissione per liberalizzare il mercato dell'elettricità, e EDF è stato oggetto di un'inchiesta anti-trust UE ha avviato nel dicembre 2008.

I principi di questa riforma del mercato principale, denominato Nome - Nouvelle Organisation du Marché de l'Electricité - introdotto dal governo nel dicembre dello scorso anno offrirà ai consumatori di elettricità francese, almeno qualche scelta del fornitore, anche se intende placare il concorso europeo di vigilanza rimane da vedere.

La riforma sostituirà anche la tariffa speciale transitorio, TaRTAM, messa in atto da alcune industrie di francese che è rimasto invariato dal 2008. Questa tariffa è coerente con il prezzo di € 40 per megawatt-ora di elettricità inizialmente sotto Nome. L'aumento di € 42 per megawattora rappresenterà un aumento dei prezzi del 3,5% a quelli produttori di sottoscrizione di TaRTAM, un importo inferiore all'inflazione per il periodo di tre anni.

La struttura di prezzo è stato fissato dal Ministero dell'Industria, dell'Energia e Digital Economy ed è coerente con una raccomandazione presentata da un comitato indipendente, presieduto da Paul Champsaur. Il ministero stabilisce che la quantità è sufficiente per consentire a EDF di effettuare investimenti significativi nella sua flotta nucleare.

E 'sotto il livello di € 45 per megawattora che EDF capo Henri Proglio aveva richiesto era il costo di produzione di energia nucleare francese, ma al di sopra del livello di € 35 per megawattora che concorrenti come GDF-Suez aveva richiesto era il il limite inferiore che potevano sperare in maniera economicamente sostenibile per acquistare e vendere il nucleare.

Ricercato e scritto
dalla World Nuclear News


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21-04-2011 11:16
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RE: Contatore ENEL e costo dell'energia

questo immagino nessuno te lo abbia MAI detto : In realtà, se si considera il mix medio energetico nazionale calcolato dal Gestore servizi energetici (GSE) in collaborazione con Terna, la percentuale di energia nucleare effettivamente utili...zzata in Italia è pari ad appena l’1,5% del totale. Se si scompone il dato, si scopre che il nucleare francese pesa per circa lo 0,6% sul mix energetico nazionale. Ma c’è un’altro dato da considerare. Consultando i dati pubblicati da Terna si scopre infatti che l’Italia dal punto di vista energetico è tecnicamente autosufficiente. Le nostre centrali (termoelettriche, idroelettriche, solari, eoliche, geotermiche) sono in grado di sviluppare una potenza totale di 101,45 GW, contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW (picco dell’estate 2007). Perché allora importiamo energia dall’estero? Perché conviene. Soprattutto di notte, quando l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari, che strutturalmente non riescono a modulare la potenza prodotta, costa molto meno, perché l’offerta (che più o meno rimane costante) supera la domanda (che di notte scende). E quindi in Italia le centrali meno efficienti vengono spente di notte proprio perché diventa più conveniente comprare elettricità dall’estero.

21-04-2011 19:51
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Cher
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RE:  Contatore ENEL e costo dell'energia

Bicio ha Scritto:

questo immagino nessuno te lo abbia MAI detto : In realtà, se si considera il mix medio energetico nazionale calcolato dal Gestore servizi energetici (GSE) in collaborazione con Terna, la percentuale di energia nucleare effettivamente utili...zzata in Italia è pari ad appena l’1,5% del totale. Se si scompone il dato, si scopre che il nucleare francese pesa per circa lo 0,6% sul mix energetico nazionale. Ma c’è un’altro dato da considerare. Consultando i dati pubblicati da Terna si scopre infatti che l’Italia dal punto di vista energetico è tecnicamente autosufficiente. Le nostre centrali (termoelettriche, idroelettriche, solari, eoliche, geotermiche) sono in grado di sviluppare una potenza totale di 101,45 GW, contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW (picco dell’estate 2007). Perché allora importiamo energia dall’estero? Perché conviene. Soprattutto di notte, quando l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari, che strutturalmente non riescono a modulare la potenza prodotta, costa molto meno, perché l’offerta (che più o meno rimane costante) supera la domanda (che di notte scende). E quindi in Italia le centrali meno efficienti vengono spente di notte proprio perché diventa più conveniente comprare elettricità dall’estero.


Immagino ( da quanto tu dici in riferimento al tuo MAI) che non conosci come stanno le cose:
l'energia da fonte nucleare è il 15% circa ( con il beneficio d'inventario) importata...............MAAAAAAAAAAAAAAA per un meccanismo TUTTO ITALICO questa energia non viene venduta direttamente ma passa ( cartaceo) tramite i broker energetici, i quali allegano a questa energia dei certificati di provenienza da rinnovabili , cosi pagano meno ( una sorta di aliquota che varia da tipo di produzione , che ,come al solito quella nucleare è più alta e quella da rinnovabili più bassa)

Non lo sapevi?
Tutto il resto : notte/costameno/ non riescono a modulare sono STRONZATE  inventate dai soliti Ecofurbi x Ecostorditi --->niente  di più!
E per la cronaca ne compriamo "solo" il 15% perché gli eletrodotti sono saturi!
Ciao
Cher


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RE: Contatore ENEL e costo dell'energia

Immagino lo stordito di turno espleterà le sue limitate funzioni celebrali leggendo quanto da me scritto nel post precedente; voglio evitargli l'ennesima figura da Ecostordito pubblicandone la fonte:

http://www.terranews.it/news/2011/04/il-...innovabile
INCHIESTA Prosegue la truffa dei certificati di origine. Secondo il governo sono falsi, ma in Italia è ancora obbligatorio acquistarli. Se ne avvantaggiano pochi colossi italiani e la francese EdfInviato da redazione il Mar, 05/04/2011 - Giorgio Mottola


Nessuno ha ancora fermato la truffa dei certificati di origine. A novembre, anche il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia fu costretto, davanti alle telecamere di Report, ad ammettere che sono «assolutamente falsi».

Ma, a distanza di quasi cinque mesi, in Italia si continua a comprare energia nucleare che ufficialmente vienecertificata come verde


Un giro di affari che nel 2010 ha superato i 500 milioni di euro.
E che sta facendo le fortune degli oligopolisti italiani del settore energetico e soprattutto della francese Edf.

La società transalpina, presente in entrambi i mercati, ricopre infatti un doppio ruolo vantaggiosissimo: in Francia vende elettricità e nello Stivale la ricompra. questo modo, l’elettricità che non proviene da fonti rinnovabili costa molto di più.
In Italia ogni megawattora, nel caso in cui si applichi il sovrapprezzo del certificato verde, arriva a costare circa 4 o 5 euro.
Se però l’energia viene importata dall’estero scompare l’obbligo del certificato verde e il prezzo di un singolo megawattora scende a poco più di un euro.
È necessario però che l’elettricità importata sia accompagnata dal certificato di origine che attesti la provenienza “pulita” dell’energia.

Le attestazioni però non sono per nulla attendibili.

Emblematico è il caso di Edf, la società quasi interamente partecipata dallo Stato francese e tra i più grandi produttori di elettricità al mondo: lo scorso anno oltre il 20 per cento dell’energia europea proveniva dalle sue centrali.
Ma quali sono le fonti adoperate dal colosso transalpino? Nel 2010, l’85,8 dell’elettricità prodotta proveniva dagli impianti nucleari, il 4,2 dall’idroelettrico, il 9,8 dal termico e il restante (quindi appena lo 0,2) da fonti rinnovabili.
L’Edf è uno dei principali esportatori di energia in Italia.
E, sulla carta, quasi tutta l’elettricità venduta, come dimostrano i certificati di origine, proverrebbe da fonti rinnovabili.

Se così fosse, la società transalpina avrebbe ceduto al nostro paese buona parte del la propria energia verde, lasciando a secco la Francia. Sarkozy si sarebbe dovuto trovare molto al di sotto della quota del 20 per cento stabilita dall’Europa.

Questa circostanza non si è però verificata. Merito di un banale gioco di prestigio.
L’Edf ha venduto energia nucleare trasformandola in verde attraverso i certificati di origine rilasciati dal governo francese per sola la quota prodotta veramente da fonti rinnovabili (che non supera il 5 per cento): ha allargato la validità di quegli attestati a tutta la sua produzione.

D’altronde chi può dire che un determinato megawatt viene da una pala eolica o da una centrale a carbone? Con questo escamotage la società francese ha potuto esportare elettricità proveniente (probabilmente ) da impianti atomici a condizioni estremamente proficue: ogni megawattora è stato infatti venduto con il sovrapprezzo del certificato di origine che ammontava a circa un euro.
Operazione resa molto più semplice dalla partecipazione con quota di maggioranza di Edf nell’italiana Edison, che aveva quindi ben poco interesse a riscontrare la veridicità dei certificati.

Che qualcosa non andasse se ne è accorto anche il governo italiano.

Il decreto Romani sulle rinnovabili, infatti, da un lato ha sospeso la loro validità per l’importazione di energia, persino con una retroattività fino al 2008. Ma dall’altro ha imposto come quadro normativo di riferimento sul tema una legge del 2003, che rende i certificati di origine obbligatori. Per cui, gli imprenditori italiani continuano a comprarli, con una sola differenza rispetto al passato: ora sono consapevoli di essere costretti ad acquistare carta straccia.  


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Cher03@hotmail.it
21-04-2011 22:08
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RE: Contatore ENEL e costo dell'energia

ecostordito....ci tengo a precisare ke nn ho mai detto ke sono un ecologista o ke preferisco il solare....so solo ke il nucleare si sa ke nn è una cosa buona ma va bene così tanto ormai con tutto il marciume ke c'è nel mondo...cosa ce ne frega finkè non veniamo tokkati noi xò....altrimenti sarebbero guai......bandiere....

21-04-2011 22:29
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Charade77
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RE:  Contatore ENEL e costo dell'energia

Bicio ha Scritto:

so solo ke il nucleare si sa ke nn è una cosa buona ma va bene così tanto ormai con tutto il marciume ke c'è nel mondo...cosa ce ne frega finkè non veniamo tokkati noi xò....altrimenti sarebbero guai......bandiere....


"Il nucleare non è una cosa buona" ... sembra l'undicesimo comandamento di chi pensa che solo parlando di energia pulita serve a mantenere la coscienza immacolata ,gli altri sono solo criminali.Invece di rendere il confronto politico e da stadio ,penserei di contrapporre a dati , altri dati ,che eventualmente smentiscono .In questo forum ce ne sono a tonnellate che danno un quadro REALE e obiettivo proprio perchè trattasi di realtà e scienza , non fantasia.E comunque , raramente , per sino sui giornali si prende atto che qualcosa non torna ...

http://www.corriere.it/economia/11_april...ea49.shtml

22-04-2011 10:08
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