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email su nucleare e media - sexyteo - 17-02-2010 13:24

Approfitto di questo forum per riportare una email che scrissi 6 mesi orsono, circa. Eccovela:


Quattro mesi fà é caduto il 23° anniversario dell'incidente nucleare di Chernobyl (26 aprile 1986) e parallelamente il governo Berlusconi insieme al primo ministro francese Nicolas Sarkozy ha firmato un accordo per una joint venture tra l'italiana ENEL e l'omologa francese EDF in campo nucleare:
http://www.enel.it/eWCM/salastampa/comun..._PDF-1.pdf
http://press.edf.com/the-edf-group/press...01590.html
Tutti voi vi ricorderete o avrete sentito parlare già molte volte di Chernobyl. Quello che probabilmente non sapete, é quante persone siano realmente decedute sino ad oggi a causa di quell'incidente, migliaia? Decine di migliaia? Centinaia di migliaia? Milioni? Decine di milioni? Centinaia di milioni? Miliardi? Decine di miliardi?
Qualunque sia stata la vostra risposta, siete fuori strada di brutto!
Recentemente l'U.N.S.C.E.A.R. (United Nations Scientific Committee on the Effects of Atomic Radiation - é la commissione scientifica delle Nazioni Unite sugli effetti delle radiazioni atomiche) ha pubblicato uno studio ufficiale in cui é stato valutato il reale danno occorso alle persone a causa dell'incidente di Chernobyl. Tale studio ha stimanto, a distanza di 20 anni, i morti in circa 50 (avete letto bene!):
http://www.unscear.org/unscear/en/chernobyl.html
"The Chernobyl accident caused many severe radiation effects almost immediately. Of 600 workers present on the site during the early morning of 26 April 1986, 134 received high doses (0.7-13.4 Gy) and suffered from radiation sickness. Of these, 28 died in the first three months and another 19 died in 1987-2004 of various causes not necessarily associated with radiation exposure."
Per coloro volessero approfondire, qui ci sono i rapporti IAEA (agenzia internazionale per l'energia atomica):
http://www.who.int/ionizing_radiation/ch...5B1%5D.pdf
WHO (Organizzazione mondiale per la sanità, detta OMS nell'acronimo italiano, da pagina 106 le conclusioni):
http://www.who.int/ionizing_radiation/ch...t_2006.pdf
http://www.who.int/ionizing_radiation/chernobyl/en/
e sopratutto del Chernobyl Forum, dal titolo Chernobyl’s Legacy: Health, Environmental and Socio-Economic Impacts and Recommendations to the Governments of Belarus, the Russian Federation and Ukraine, realizzato tra il 2003 e il 2005 nella Second revised version (sono riportati anche i 3 rapporti di UNSCEAR, WHO e IAEA, si veda pagina 14):
http://chernobyl.undp.org/english/docs/chernobyl.pdf
http://www.who.int/ionizing_radiation/ch...ort_EN.pdf
Lo I.A.R.C. (Internetional Agency for Research on Cancer), si é occupata delle conseguenze indirette dell'incidente di Chernobyl alla popolazione europea; infatti ha evidenziato il rischio delle popolazioni limitrofe alla centrale (durante l'incidente), di sviluppare nel tempo, il cancro alla tiroide:
http://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/20...rnobyl.pdf
Ricordo che la tiroide é un organo molto "sensibile" agli effetti delle radiazioni ionizzanti e anche una banale lastra ortopedica richiede la schermatura a protezione della tiroide:
http://lescienze.espresso.repubblica.it/...de/1283740
Tuttavia, il tasso di sopravvivenza e di guarigione tra i malati di cancro alla tiroide (carcinoma tiroideo) - almeno a giudicare dalle cifre della Bielorussia - è molto alto. Oggi, nei paesi dell'ex Unione Sovietica, la povertà e i problemi di salute mentale costituiscono per le comunità locali un pericolo assai maggiore dell'esposizione alle radiazioni.
In ogni caso, lo stesso IARC afferma che: "With the exception of thyroid cancer in the most contaminated regions, trends in cancer incidence and mortality in Europe, taken together, do not at present show any increase in cancer rates that can be clearly attributed to radiation from the Chernobyl accident.".
Fortunatamente, la mortalità del cancro alla tiroide é molto bassa (forse la più bassa o tra le più basse tra i tumori in generale), in tutti i paesi sviluppati:
http://progettooncologia.cnr.it/strategi...04-ti.html
Analogamente, questo studio NATO/CCMS (North Atlantic Treaty Organization/Committee on the Challenges of Modern Society) evidenzia come le persone che hanno assorbito dosi letali o comunque molto pericolose, a causa dell'incidente di Chernobyl, sono molto poche:
http://www.nato.int/science/pilot-studie...2006_2.pdf

Scandalosamente, nella puntata del 29 Marzo 2009, la trasmissione di Raitre, Report, non cita né l'UNSCEAR né il Chernobyl Forum, le uniche agenzie con competenze sugli effetti sanitari delle radiazioni nucleari, facendo invece una vergognosa e volontaria confusione tra le agenzie delle Nazioni Unite, in quanto lo IARC (che si occupa di cancro in generale, a prescindere della causa o del tipo), come l'OMS (WHO) e come l'IAEA come sanno (quasi tutti, tranne la disinformatissima e faziosissima redazione di Report) non si occupano direttamente degli effetti delle radiazioni nucleari! Ma, alla trasmissione report, mi dedico più in basso.

Approfitto per segnalarvi il recentissimo studio, del dipartimento di ingegneria nucleare della facoltà di ingegneria dell'Università di Pisa, sui costi del nucleare. Sono state fatte sia valutazioni tecniche che economiche ed é in lingua italiana (una rarità, la stragrande maggioranza degli studi sono in lingua......... inglese, ovviamente!):
http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf
spero che chi sia contrario all'utilizzo dell'energia nucleare (e magari é privo delle più elementari nozioni scientifiche e tecniche), abbia almeno la decenza di leggerlo!
Utile anche la lettura della relazione (in lingua italiana) del Prof. Georges Vendryes, Direttore Onorario al CEA francese (Commissione per l'Energia Atomica francese):
http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/NUCLE...NDRYES.pdf
Per quanto riguarda i costi dell'energia elettrica, abbiamo la certezza che che in Italia, l'energia elettrica costa un sacco di soldi; riporto la relazione sullo stato dei servizi e sull'attività svolta dall'autorità per l'energia elettrica e il gas del 31 Marzo 2007 (vedi pag. 2):
http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/...000003.pdf
Il paradosso della rinuncia al nucleare, da parte dell'Italia é ben documentato qui (autori Prof. Franco Battaglia e Angela Rosati):
http://www.galileo2001.it/materiali/pubb...cleare.pdf
Chi insiste sulle rinnovabili (eolico e solare, per lo più) evidentemente vuole portare l'Italia alla bancarotta e lasciarla senza energia elettrica! La stessa Autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG), nella presentazione del Presidente Alessandro Ortis, de la relazione sullo stato dei servizi e sull'attività svolta (Luglio 2008), a pagina 9 afferma: "Le nuove incentivazioni per le rinnovabili, varate negli ultimi anni, e soprattutto i nuovi obiettivi quantitativi già ricordati, possono tuttavia comportare un costo assai elevato per il sistema nazionale: se raggiunti pienamente, essi potrebbero portare ad un onere per gli utenti elettrici (componente A3 della bolletta) pari a circa 200 miliardi di euro per il periodo da oggi al 2035, con un picco annuale di 11 miliardi attorno all’anno 2020."
http://www.autorita.energia.it/relaz_ann...8_pres.pdf
Inoltre, sempre secondo l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, nel solo 2006 il Gestore del Sistema Elettrico (GSE) ha speso 6,4 miliardi di euro per acquistare a tariffa incentivata l’energia elettrica prodotta dalle rinnovabili, a fronte di un valore di mercato della stessa energia pari a 2,7 miliardi. La colossale differenza di 3,7 miliardi, è stata addebitata sulle bollette elettriche dei cittadini e delle imprese sotto la voce "oneri di sistema". Secondo le valutazioni condotte dalla stessa Autorità, nel periodo 2008-2020 gli oneri di sistema legati all’incentivazione delle fonti rinnovabili e assimilate costeranno al consumatore elettrico (a legislazione vigente) 25 miliardi di euro, senza peraltro produrre effetti apprezzabili sulle emissioni. Si veda pagina 10 tav. 2.9 (Costi e ricavi dei ritiri obbligati nel 2006):
http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/...000004.pdf
nel 2007 le cose sono andate allo stesso modo (pagina 11):
http://www.autorita.energia.it/docs/pareri/25022009.pdf
qui a pagina 57:
http://www.autorita.energia.it/relaz_ann...08_1_2.pdf
e qui (pagina 6):
http://www.autorita.energia.it/docs/pareri/090211.pdf
Tra l'altro, Il nucleare ha generato nel 2007, il 16% della produzione elettrica mondiale, il 24% della produzione OCSE e il 30% della produzione UE27; infatti é la fonte che produce più energia elettrica in Europa. L’eolico, per esempio, ha generato nel 2007 solo lo 0,7% della produzione elettrica mondiale e il 2,4% della produzione elettrica dell’EU27, nonostante gli elevati investimenti economici:
http://world-nuclear.org/info/inf01.html
http://www.foratom.org/dmdocuments/FORAT...oidance%20(August%202005).pdf
http://www.google.it/url?sa=U&start=...wSoFBRqKWA
http://www.world-nuclear.org/sym/2001/pdfs/fraser.pdf
http://www.iea.org/Textbase/stats/surveys/mes.pdf
http://eetd.lbl.gov/EA/emp/reports/lbnl-275e.pdf
si veda anche qui a pagina 11:
http://www.assonucleare.it/Convegni/AIFO...cleare.pdf
Inoltre dall'incidente di Chernobyl, la potenza nucleare in esercizio (al mondo) é aumentanta di quasi il 50% sino a oggi, nell'intervallo di tempo che va dal 31/12/1986 al 31/05/2008:
http://www.assonucleare.it/Documenti%20A...%202.1.htm
Si veda anche questo documento di Maurizio Cumo (Facoltà di Ingegneria della Sapienza - Roma):
http://www.unipg.it/~cotana/download/Cum...F_2008.pdf
In Germania, nonostante investimenti economici giganteschi, le rinnovabili non idroelettriche (solare e eolico, per lo più), rappresentano una percentuale ridicola della produzione elettrica tedesca (la Germania, invece produce la maggior parte della propria energia con carbone, nucleare e gas):
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/DEELEC.pdf
La Germania ha installato quasi 24 GW (teorici!) di potenza eolica nel 2008, come riporta il Global Wind Report 2008 a pagina 35; tuttavia questo rapporto del Global Wind Energy Council (GWEC) se ne guarda bene dal dire dove e quante pale sono state installate e quanto del fabbisogno elettrico attualmente soddisfino:
http://www.gwec.net/fileadmin/documents/...Report.pdf
Infatti, tale agenzia, il G.W.E.C., non fa parte di nessun organismo internazionale governativo o meno, ma é solo l'unione degli industriali che producono e installano aerogeneratori (volgarmente pale eoliche), una lobby, insomma; testualmente dal sito "We are the global wind industry trade association, providing a credible and representative forum for the entire wind energy sector at the international level":
http://www.gwec.net/index.php?id=17
In ogni caso questa selva di decine di migliaia di pale alte più di 100 metri:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/co...chland.png
copre poco più del 5% del fabbisogno energetico-elettrico tedesco (cioé di energia prodotta: kWh o joule)!
Curioso questo recente articolo del Dier Spiegel:
http://www.spiegel.de/international/busi...86,00.html
Idem per la Spagna:
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/ESELEC.pdf
E' emblematico il mix energetico, nei Paesi più attenti all'ambiente. Riporto in sequenza Svezia (vasto utilizzo di fonte nucleare), Finlandia, Irlanda, Danimarca e Norvegia:
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/SEELEC.pdf
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/FIELEC.pdf
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/IEELEC.pdf
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/DKELEC.pdf
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/NOELEC.pdf
I Paesi elencati (in particolare la Norvegia), dimostrano come l'unica fonte rinnovabile veramente produttiva sia l'idroelettrico! Però richiede, per essere utilizzata, la presenza di determinate caratteristiche morfologiche del territorio (corsi d'acqua, dislivelli, ecc.) non presenti ovunque, ma é possibile comunque costruire impianti idroelettrici con taglie e caratteristiche molto variabili, riuscendo così a rendere potenzialmente utilizzabili siti estremamente differenziati tra loro.
Si veda, il paragrafo 4.1.3 (equipaggiamento elettromeccanico) di questa tesi di laurea di Alessandro Druetta (Politecnico di Torino, 2005):
http://www.enel.it/rinnova/doc/tesi/tesi...ruetta.pdf
Se volete levarvi la curiosità di quale sia attulamente e in passato, il mix energetico di un determinato Paese (Electricity generation by fuel), potete interrogare il database della I.E.A. (International Energy Agency):
http://www.iea.org/Textbase/stats/index.asp
questa é la mappa, aggiornata al 2006, con tutte le centrali nucleare, presenti attualmente nel mondo:
http://www.wano.org.uk/WANO_Documents/WA...NO_Map.pdf
A pagina 3, di questo rapporto I.A.E.A., dal titolo nuclear energy - status and outlook (2007), sono riportati i reattori nucleari attualmente in costruzione e come si può notare sono ben 31 (senza considerate tutte le centrali nucleari in progetto che sono centinaia!):
http://www.iaea.org/OurWork/ST/NE/Pess/a...9Jan07.pdf

Per coloro che pensano al referendum del 1987, consiglio di leggere i quesiti, perché non li conoscono e parlano per sentito dire!
All'atto pratico, con le tre domande (del referendum del 1987) si domandava di cancellare alcune disposizioni di legge concepite per rendere più facili e rapidi gli insediamenti energetici: la prima era stata creata per evitare che il sindaco di un piccolo paese di duemila abitanti dove era previsto l’insediamento di una centrale nucleare potesse opporsi ad oltranza, mentre la seconda era la cosiddetta “monetizzazione del rischio” per i comuni che ospitavano impianti di produzione di energia (non necessariamente nucleari, ma anche a carbone):
http://www.zonanucleare.com/questione_sc...e_1987.htm
quindi il referendum del 1987 non rappresenta affatto, un veto per l'utilizzo dell'energia nucleare sul suolo italiano. Bisogna ricordarlo a Luciana Littizzetto, che farebbe bene a limitarsi a fare la buffona in tv (strapagata e con 1.824.084 di euro dichiarati nel 2005, pagati in buona parte dal contratto rai!) e ad astenersi nel fare pseudo-considerazioni tecnico-scientifiche di cui non sa nulla:
http://www.youtube.com/watch?v=R2fwJ8BcMao
Inoltre, la regione Sardegna (con l'allora Presidente, di Forza Italia, l'impareggiabile Mauro Pili!) con la legge n.8 del 3 luglio 2003, poi la Basilicata con la legge n.31 del 21 novembre 2003 ed infine la Calabria con la legge del n.26 del 5 dicembre 2003, hanno provato a "denuclearizzare" il territorio da loro amministrato. Ebbene, la Corte Costituzionale con la sentenza n. 62 del 29 gennaio 2005 ha dichiarato illegittime queste leggi regionali in quanto in contrasto con gli articoli 117 e 120 della Costituzione. Allo stesso modo è stata bocciata la legge n.22 del 27 maggio del 2005 della regione Molise. Per quanto riguarda la disciplina ambientale, la Costituzione attribuisce, quindi, allo Stato una competenza legislativa esclusiva:
http://www.cortecostituzionale.it/inform...zione=2005
http://www.iusambiente.it/giurisprudenza...202005.htm

La squallida mistificazione, fatta dalla trasmissione Report, nella puntata del 29 Marzo 2009:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/med...c.html?p=0
é stata smontata dall'AIN pezzo per pezzo, qui:
http://www.assonucleare.it/Documenti%20A...3-2009.pdf
e in quest'altro documento dell'ing. Vincenzo Romanello:
http://www.archivionucleare.com/files//i...anello.pdf
chi ha visto quella puntata, senza avere conoscenze scientifiche e tecniche, é bene che legga questi 2 documenti sopracitati! Non aggiungo nulla su report, perché entrambi i documenti (sopratutto quello dell'AIN) sono esaustivi della puntata.
Qui, invece, l'AIN, controbatte e evidenzia le fesserie scientifiche e giuridico-economiche contenute nel rapporto di legambiente:
http://www.assonucleare.it/Documenti%20A...202008.pdf

Sul fatto, poi, che le centrali nucleari non reggano, all'impatto con un veivolo (magari dirottato da quei cattivoni dei terroristi islamici), guardate questo video dello schianto, tra un veivolo militare F-4 Phantom, lanciato alla velocità di 770 km/h (ovvero 215 metri al secondo) contro una parete speciale in calcestruzzo armato (tra 1,5 e 2 metri di spessore); questa prova, doveva simulare quella di un impianto nucleare: ebbene l’aereo si sbriciolò e la parete uscì indenne e illesa! L'esperimento fu eseguito nel 1988 presso i Sandia National Laboratories (assolutamente spettacolare!):
http://www.sandia.gov/videos2005/F4-crash.asx

Chi temesse, che il preziosissimo Uranio stia scarseggiando, può toglierselo dalla testa! Di Uranio ce n'é tantissimo e se ne produce tanto, come conferma questo studio del World Energy Council del 2004 (cap. 6):
http://www.worldenergy.org/documents/ser2004.pdf
".....One kilogram of natural uranium will yield about 20,000 times as much energy as the same amount of coal.... ".
Solo i giacimenti conosciuti ammontano a oltre 4 milioni di tonnellare, dal World Nuclear Association così distribuiti:
http://www.world-nuclear.org/education/mining.htm
http://www.world-nuclear.org/info/inf02.htm
Uno studio del NEA (Nuclear Energy Agency):
http://www.nea.fr/html/ndd/reports/2006/...nglish.pdf
ha stimato, nel 2005, in 10.000.000 di tonnellate le riserve (dei giacimenti) di Uranio sconosciute (Prognosticated Resources Formerly EAR-II & Speculative Resources).
Tra l'altro, in un prossimo futuro, sarà possibile estrarre l'uranio e altri elementi chimici preziosi dall'acqua di mare (nell'acqua di mare ci sono miliardi di tonnellate uranio!), come riportato qui da pagine 56 (conclusioni a pagina 64) dal Nuclear Energy Research Advisory Committee and the Generation IV International Forum (Dicembre 2002):  :
http://gif.inel.gov/roadmap/pdfs/009_cro...report.pdf
Rössing Uranium’s - to stakeholders (Rio Tinto 2007)
http://www.rossing-com.info/reports/stak...t_2007.pdf
mentre si estrae già uranio da "fonti" non convenzionali, cioé dalle ceneri di carbone (prodotte in grandi quantità dalle centrali a carbone) e dai fosfati (si veda da pagina 239 - cap. 5 e da pagina 361 - cap. 6, del libro Uranium resource processing di Chiranjib Gupta, Harvinderpal Singh - 2003 Springer - e a pagina 41 del Nuclear Development Market Competition in the Nuclear Industry - 2008 del OECD):
http://books.google.it/books?id=pNKgbOJb...#PPA239,M2
http://books.google.it/books?id=sK6Q0t99...frontcover
Non posso non riportare la più recente e importante pubblicazione sull'uranio presentatata il 3 Giugno del 2008, Uranium 2007: Resources, Production and Demand (OECD/NEA-IAEA 2007), denominata anche Red Book (pagina 87-88-89 e conclusioni a pagina 389):
http://books.google.it/books?id=ABKo3wST...&cad=0
Inoltre le prossime centrali atomiche di III+ e IV generazione (sempre a fissione) avranno bisogno di ancor meno comubustibile nucleare e il torio rappresenta e rappresenterà una valida alternativa all'uranio (le scorie prodotte sono ancora più facilmente gestibili), in quanto ed é più abbondante sulla terra, seppur non é praticamente presente nell'acqua (al contrario dell'uranio), mentre il nucleare a fusione rappresenterà il futuro più remoto (pagina 85, tab. 10.1):
http://www.nea.fr/html/pub/nuclearenergy..._today.pdf
La pubblicazione Uranium production and raw materials for the nuclear fuel cycle–Supply and demand, economics, the environment and energy security realizzata dall'IAEA, U.N.E.C.E. (United Nations Economic Commission for Europe), N.E.I. (Nuclear Energy Institute), AEN/NEA e WNA al Simposio Internazionale di Vienna del 2005, ha analizzato tutti gli aspetti sulla risorsa uranio: domanda e offerta, distribuzione geologica dell'uranio, depositi, esplorazione di nuvoi giacimenti, produzione, gestione delle scorie e legislazione. Riporto il voluminoso studio:
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publication...59_web.pdf
In questa monografia, redatta e aggiornata nel 2004 dal OECD/NEA, dal titolo Chemical Thermodynamics of Uranium sono riportate le proprietà termodinamiche dell'uranio e dei suoi composti:
http://www.nea.fr/html/dbtdb/pubs/uranium.pdf
Rimando per approfondimenti, ai vari studi e rapporti linkati in questa email.

La sicurezza dei moderni impianti nucleari, é assoluta come per lo stoccaggio delle scorie sia a breve che a lungo e lunghissimo termine; tuttavia, vale la pena di vederci chiaro. In questo studio dell'Unione Europea, dal titolo Geological Disposal of Radioactive Wastes Produced by Nuclear Power, a pagina 9, si afferma che: ".....the container protects the waste and prevents any water reaching it for at least several hundred years and, in some concepts, for tens or even a hundred thousand years – by this time, most activity will have decayed inside the waste matrix...."
http://ec.europa.eu/research/energy/pdf/...sal_en.pdf
Negli USA, ad esempio ,i contenitori, oltre ad inglobare le scorie già sotto forma di vetri al borosilicato (ampiamente collaudati), sono costituiti da un rivestimento esterno di Hastelloy C22, lega metallica molto resistente alla corrosione (si stima un valore del danneggiamento per questa via di circa 0,8 mm in 10.000 anni!), e da uno interno di titanio (Grade 7), anch’esso molto resistente alla corrosione (stimata in circa 2 mm dei 15 a disposizione in 10000 anni). Secondo le proiezioni al massimo l’1% dei contenitori potrebbe perdere la propria integrità entro i primi 80.000 anni:
http://www.ingegnerianucleare.net/Temati...azione.htm
La lega metallica hastelloy é di notevole interesse tecnico e scientifico per la sua enorme resistenza alla corrosione e ai suoi innumerevoli utilizzi:
http://www.haynesintl.com/pdf/h2028.pdf
L'ente statunitense O.C.R.W.M. (U.S. Department of Energy Office of Civilian Radioactive Waste Management), ha progettato queste "capsule" (waste package) per le scorie radioattive di livello 3, da stoccare all'interno di Yucca Mountain (pagina 29-30 e 76):
http://www.ocrwm.doe.gov/documents/feis_...sum_bm.pdf
Oppure le scorie, possono essere riprocessate (nuclear transmutation NTR) e quindi riutilizzate, come spiegato nei lavori del Winter Meeting dell’American Nuclear Society, tenutosi a Reno, Nevada, USA, dal 10 al 16 novembre 2001, e pubblicati in questo documento, in lingua italiana, dell'I.N.F.N. (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - sezione di Milano - vedi da pagina 30):
http://wwwsis.lnf.infn.it/pub/INFN-TC-01-21.pdf
Sulla sicurezza degli impianti, rimando a questo studio dell'Università di Pisa del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Nucleare e della Produzione (é in lingua italiana):
http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Not...cleare.PDF
Aggiungo che spesso, i pasdaran antinuclearisti, come Beppe Grillo (a cui consiglio di dimagrire perché l'obesità é la prima causa di morte precoce in occidente in quanto legata al rischio cardiovascolare) parlando per frasi fatte, di cui non conoscono il significato, dicono che "nessuna assicurazione assicurerebbe una centrale nucleare". A parte che coloro i quali fanno affermazioni di quel genere, non hanno la minima idea di come funzioni una assicurazione, infatti le cose stanno diversamente. In questo libro dal titolo Policy Issues in Insurance - Insurance and Expanding Systemic Risks (OECD 1993), a pagina 90 (paragrafo 2.1) vi é riportato il "caso" delle centrali nucleari:
http://books.google.it/books?id=gqREP8fT...r#PPA90,M1
"The solutions found in nuclear insurance are therefore highly interesting when addressing the insurability of emerging systemic risks".
Negli USA, la copertura assicurativa di cui sono direttamente responsabili l’esercente dell’impianto e l’industria elettronucleare nel suo complesso è di 10,6 miliardi di dollari per singolo incidente nucleare. I danni che dovessero eccedere questa cifra sarebbero rifusi dal governo federale, ma la suddetta copertura assicurativa è di gran lunga superiore al danno che può derivare da un incidente nucleare della massima gravità (tipo Three Mile Island):
http://www.ans.org/pi/ps/docs/ps54-bi.pdf

Le prospettive per l'energia nucleare, sono enormi, e ben documentate in questo studio, dal titolo Nuclear Energy Outlook 2008, del NEA/AEN - OECD; a pagina 3 (é la sintesi, in lingua italiana):
http://www.nea.fr/neo/summaries/italian.pdf
qui. la versione integrale in lingua inglese:
http://books.google.it/books?id=OJ8JndrE...frontcover
assai interessante il progetto per una nuova centrale nucleare in Svizzera (Niederamt – Progetto Herbert Niklaus, Responsabile Energia Svizzera, Atel), in cui le comuni torri di raffreddamento (150 metri) saranno sostituite da torri molto più basse da circa 60 metri (si veda pagina 6-7-8):
http://www.atel.eu/it/images/Praesentati...-48853.pdf
Ricordo che il 30 ottobre 2007 il Consiglio cantonale (Parlamento) del Canton Soletta ha incaricato il Governo cantonale di adoperarsi per la costruzione rapida di una centrale nucleare nel Niederamt:
http://www.svp-so.ch/mm/070312-vorstoss-kernenergie.pdf
http://www.kkn-ag.ch/Progetto-127-128-1_it.html

Chi volesse approfondire l'argomento, riporto integralmente, qui sotto, i più recenti rapporti rapporti sull'energia nucleare redatti dalle più prestigiose università del mondo, e da organismi internazionali (ovviamente, la trasmissione report, si é ben guardata dall'almeno citarli! ).
Rapporto del M.I.T. Massachusetts Institute of Technology - The Future of Nuclear Power, The Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, Massachusetts (USA 2003):
http://web.mit.edu/nuclearpower/pdf/nucl...r-full.pdf
http://web.mit.edu/nuclearpower/
Rapporto dell'Università di Chicago (Agosto 2004) per il D.O.E. (l'acronimo dell'ente governativo statunitense: Department of Energy):
http://nuclear.gov/np2010/reports/NuclIn...ummary.pdf
Rapporto Asia Pacific Energy Research Centre (2004):
http://www.ieej.or.jp/aperc/pdf/nuclear.pdf
Rapporto I.A.E.A. (International Atomic Energy Agency), a pagina 12 la comparazione dei costi tra i vari studi e le altre fonti energetiche:
http://www.iaea.org/About/Policy/GC/GC49...9inf-3.pdf
sempre dell'IAEA, un rapporto (del 2008) con la stima della potenza elettrica nucleare al 2030:
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publication...28_web.pdf
Rapporto del N.E.A. (Nuclear Energy Agency, é un ente internazionale facente parte dell'O.E.C.D - Organisation for Economic Co-operation and Development, o O.C.S.E. - Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico nell'acronimo italiano):
http://www.nea.fr/html/pub/newsletter/20...cs19-1.pdf
e sempre del NEA, il Nuclear Energy Today (capitolo 7, i costi del nucleare):
http://www.nea.fr/html/pub/nuclearenergy..._today.pdf
Rapporto della The Royal Academy of Engineering (Marzo 2004):
http://www.nowap.co.uk/docs/generation_costs_report.pdf
Rapporto del C.E.R.I. (Canadian Energy Research Institute - Settembre 2006)
http://www.cna.ca/english/pdf/Studies/Co...-06-EN.pdf
Rapporto del D.G.E.M.P. (Direction générale de l’énergie et du climat - Marzo 2004):
http://www.industrie.gouv.fr/energie/ele...nglais.pdf
la situazione energetica francese con previsioni di scenari futuri (DGEMP-OE Aprile 2008):
http://www.industrie.gouv.fr/energie/pro...08-eng.pdf
Rapporto della Lappeenranta University of Tehcnology (Finlandia 2003/2004):
https://oa.doria.fi/bitstream/handle/100...sequence=1
Rapporto dell'Unione Europea (Novembre 2007) su The Sustainable Nuclear Energy Technology Platform:
http://www.snetp.eu/home/liblocal/docs/s...842_en.pdf
Rapporto O.E.C.D. Forum 2008 (OCSE):
http://www.oecd.org/dataoecd/57/46/40858363.pdf
Rapporto International Energy Outlook DOE/EIA-0484(2002):
ftp://ftp.eia.doe.gov/pub/pdf/international/0484(2002).pdf
Rapporto del World Energy Outlook - 2008 (sintesi in italiano):
http://www.worldenergyoutlook.org/docs/w...talian.pdf
e alcuni highlights in inglese:
http://www.eia.doe.gov/oiaf/ieo/highlights.html
Dossier E.N.E.A. (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente - Roma 2008):
http://www.enea.it/com/web/convegni/Rice...ossier.pdf
Qui, il sito del European Nuclear Energy Forum (Commissione Europea):
http://ec.europa.eu/energy/nuclear/forum/forum_en.htm
Rapporto del W.N.A. (World Nuclear Association - Dicembre 2005):
http://world-nuclear.org/reference/pdf/economics.pdf
e il più recente, del Novembre 2008:
http://world-nuclear.org/uploadedFiles/o...micsNP.pdf
In breve, da quest'ultimo rapporto, "In assessing the cost competitiveness of nuclear energy, decommissioning and waste disposal costs are taken into account" si evince che il costo dell'energia elettrica prodotta da fonte nucleare (incluso il decommisionamento) varia da 2,76 cents/Kwh della Finlandia ai 4,80 cents/Kwh del Giappone (a pagina 5, la proiezione del costo, in dollari americani, nel 2010 con tasso di sconto del 5%). Non solo, riporto una tabella in cui sono messi a confronto le stime dei vari studi sul costo cents/Kwh (compreso la decommissione) del nucleare ( M.I.T., CHicago University, U.E. ecc..) con altre fonti energetiche (i costi di sotto sono riportati in dollari americani, con il cambio in Euro, ci guadagnamo!) - si veda tabella in fondo alla pagina:
http://www.world-nuclear.org/info/inf02.html
"First 5 gas row figures corrected for Jan 2007 US gas prices of $6.5/GJ (second figure for France & UK is using EU price of $12.15/GJ).
Chicago nuclear figures corrected to $2000/kW capital cost. Canada nuclear shows figures for ACR, not Candu.
Currency conversion at June 2007."
Interessante anche questo:
http://www.phyast.pitt.edu/~blc/book/chapter10.html
e questo (dimostra che il costo dell'impianto nucleare dipende da vari fattori):
http://nextbigfuture.com/2008/12/chinas-...clear.html

"A detailed study of energy economics in Finland published in mid 2000 showed that nuclear energy would be the least-cost option for new generating capacity. The study compared nuclear, coal, gas turbine combined cycle and peat. Nuclear has very much higher capital costs than the others --EUR 1749/kW including initial fuel load, which is about three times the cost of the gas plant. But i ts fuel costs are much lower, and so at capacity factors above 64% it is the cheapest option."
http://world-nuclear.org/info/inf02.html
Senza considerare l'elevatissima resa dell'Uranio rispetto a tutte le altre fonti:
http://nuclearinfo.net/Nuclearpower/WebH...lear_Power

In buona sostanza, tutti gli studi e i rapporti ufficiali che ho elencato, confermano la convenienza del nucleare sotto tutti gli aspetti, tecnico/scientifico, economico e ambientale rispetto alle fonti fossili e sopratutto alle rinnovabili:
http://www.uow.edu.au/eng/phys/nukeweb/r..._coal.html
http://nuclearinfo.net/Nuclearpower/WebH...lear_Power
http://ec.europa.eu/research/energy/pdf/...report.pdf
Queste ultime (rinnovabili), a parte l'idroelettrico (che in Italia fornisce un contributo importantissimo a doppia cifra e ha ancora margini di miglioramento - grafico 7 a pagina 3):
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2501
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it...co_ita.png
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni...uttiva.pdf
e il geotermico (ha elevatissimi margini di miglioramento, se solo si riuscisse a sfruttare il vapore dei vulcani sottomarini, di cui é ricco il mediterraneo), sono fallimentari; il solare poi é più fallimentare dell'eolico (già fallimentare), infatti, spesso negli studi seri sul problema energetico, il solare (sia fotovoltaico che termodinamico) non é neppure preso in considerazione!
Inoltre, l'idroelettrico, avendo una elevata capacità di regolazione é un ottima accoppiata con l'energia termonucleare che tende ad avere una produzione elettrica costante nel tempo, quindi il surplus energetico, nelle ore di minor richiesta, può essere accumulato come energia potenziale nei bacini (pagina 5):
http://www.assonucleare.it/Convegni/Atti...Spezia.pdf
Qui si può seguire la richiesta di potenza elettrica in Italia, in diretta (aggiornamento ogni 15 minuti) sul sito TERNA:
http://www.terna.it/default.aspx?tabid=1024
Sull'inutilità dell'eolico e del solare, é sufficiente dare uno sguardo a queste 2 carte che mostrano la distribuzione del vento e del sole in Europa:
http://www.windpower.org/en/tour/wres/euromap.htm
http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/downloa...ential.pdf
tenedo presente, che, nell'eolico, la potenza varia con il cubo della velocità, piccoli decrementi della velocità del vento causano un crollo nella produzione di energia eolica:
http://www.windpower.org/en/tour/econ/income.htm
senza considerare che la pale eoliche sono dei veri e propri ecomostri giganteschi (si vedano i dati tecnico-geometrici a pagina 7):
http://www.nordex-online.com/fileadmin/M...ta_web.pdf

Questo libro, dal titolo "Nuclear energy: promise o peril?" scritto da C.R. Hill, A.L. Mechelynck, G. Ripka e B. C. C. Van Der Zwaan, analizza anche le future tecnologie per la produzione di energia da fonte nucleare (torio, fusione, ecc...):
http://books.google.com/books?id=cjhGcg_...&hl=it
Di interesse, anche questo breve documento, presente nel sito dell'Università di Pisa - Dipartimento di Ingegneria, sul ritorno al nucleare (é ben spiegato e in lingua italiana):
http://www2.ing.unipi.it/~dimnp/Ritornar...cleare.pdf
Segnalo il libro, The nuclear energy option, di Bernard L. Cohen, professore emerito alla University of Pittsburgh (USA); seppur assai datato (1990), per certi aspetti é ancora attuale:
http://www.phyast.pitt.edu/~blc/book/
Questo breve articolo dell'ing. Vincenzo Romanello, é molto esplicativo sullo smaltimento delle centrali, missione per nulla impossibile:
http://www.archivionucleare.com/files//t...anello.pdf

Già l'acclamato Presidente degli USA, Barack Obama, ha le idee abbastanza chiare sull'energia nucleare e le ha esposte nel celebre discorso tenuto a Praga qualche mese fà (4 Aprile 2009): "....Dovremmo inoltre costruire un nuovo contesto finalizzato a una cooperazione nucleare a scopi civili, per esempio aprendo una banca energetica internazionale, così che ogni Paese possa accedere a questa energia così potente senza aumentare i rischi di proliferazione......." e ancora più esplicitamente "..... Dobbiamo sfruttare tutta la potenza dell'energia nucleare al fine di perseguire il nostro obiettivo di contrastare il cambiamento del clima e di portare avanti le opportunità di pace per tutte le persone....."
Qui il testo integrale tradotto in italiano:
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni...praga.html
e qui, nell'originale, dall'Ufficio Stampa della Casa Bianca:
http://www.whitehouse.gov/the_press_offi...Delivered/
"We must harness the power of nuclear energy on behalf of our efforts to combat climate change, and to advance peace opportunity for all people."
I concetti, appena esposti, sono presenti nel sito personale di Obama (pagina 6 di questo documento):
http://www.barackobama.com/pdf/factsheet...080308.pdf
Sempre di recente (22 Aprile), a Waschington, il Presidente Americano ha citato Enrico Fermi, scienziato italiano (premio Nobel per la Fisica nel 1938) che segnò il futuro nel campo dell'energia. Nell'annunciare le linee guida del nuovo piano energetico previsto dalla sua amministrazione, definito la prossima energy revolution, Obama ha detto che la produzione di energia é sempre stata una campo di sfida e l'America é sempre stata all'avanguardia "dagli esperimenti di Franklin a quelli di Fermi per sfruttare l'energia contenuta in un atomo". Testualmente, dall'ufficio stampa, del sito della Casa Bianca: ".....from the experiments of Benjamin Franklin to harness the energy of lightning to the experiments of Enrico Fermi to harness the power contained in the atom, America has always led the world in producing and harnessing new forms of energy."
http://www.whitehouse.gov/the_press_offi...Newton-IA/

Notizia recentissima, il 15 Aprile, il governo britannico ha pubblicato la lista di 11 siti individuati per la costruzione di nuove centrali nucleari nel Regno Unito. I siti sono stati indicati da EdF, EOn, RWE e dalla "Nuclear Decommissioning Authority" (NDA), sulla base dell’ invito fatto qualche tempo fa dal governo britannico e sulla base dei criteri previsti dallo "Strategic Siting Assessment" (SSA). Di questi 11 siti, quelli che verranno valutati potenzialmente idonei saranno inseriti nel "Nuclear National Policy Statement" (NNPS) che verrà pubblicato entro la fine di quest’anno per la consultazione pubblica. Successivamente alla consultazione pubblica, ci sarà la scelta defintiva. Il Regno Unito intende avere una nuova generazione di centrali nucleari e dovrebbero entrare in funzione entro il 2025. Segue la lista degli 11 siti (in parentesi l’ente\società che ha indicato il sito):
- Bradwell, Essex (NDA)
- Braystones, Cumbria (RWE)
- Dungeness, Kent (EdF)
- Hartlepool, Cleveland (EdF)
- Heysham, Lancashire (EdF)
- Hinkley Point, Somerset (EdF)
- Kirksanton, Cumbria (RWE)
- Oldbury, Gloucestershire (NDA e EOn)
- Sellafield, Cumbria (NDA)
- Sizewell, Suffolk (EdF)
- Wylfa, North Wales (NDA e RWE)
http://www.foratom.org/index.php?option=...Itemid=341
http://news.bbc.co.uk/2/low/science/nature/7999471.stm

Il 12 Maggio, il senato ha approvato l'articolo 14 del disegno di legge Sviluppo che prevede una delega al governo in materia di nucleare:
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/...87709.html
Via libera definitivo del Senato al disegno di legge sullo sviluppo, che prevede tra l'altro il rilancio del nucleare civile in Italia:
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServ...426918.pdf
In Italia, si costruiranno, finalmente, nuove centrali nucleari di III generazione di tipo EPR; ecco come sono:
http://www.editorialedelfino.it/php.admi...php?id=408
La centrale sarà simile a quella di Olkiluoto attualmente in costruzione in Finlandia:
http://www.assonucleare.it/Convegni/AIFO...cleare.pdf
per coloro che hanno informazioni vaghe su tale centrale, consiglio di leggere il documento che l'AIN ha redatto nei confronti del pseudo-rapporto di legambiente, che ne parla a sproposito (l'ho linkato, all'inizio, insieme all'altro documento dell'AIN su report). In breve si può affermare che i lavori sono effettivamente iniziati nel 2005 con una previsione di termine dei lavori nel 2009 (5 anni in tutto  circa); tuttavia essendo il primo impianto PWR-EPR, durante la costruzioni si hanno avuti dei rallentamenti che comunque faranno concludere i lavori nel 2010 - 2011 con 2 anni di ritardo al massimo. In sostanza ci saranno voluti 6 - 7 anni per costruirla, un tempo sicuramente lontano dalle previsioni degli ambientalisti che parlano di almeno 12 anni per costruire una centrale nucleare! Tra l'altro, le nuove centrali PWR-EPR che verranno costruite al mondo (altre in Finlandia e quelle in Italia), benificeranno dell'esperienza accumulata nel cantiere di Olkiluoto e potranno essere realizzate in soli 4 anni effettivi di cantiere (più un anno al massimo di preparazione del sito).
Del ritardo sui lavori se ne parla qui:
http://www.world-nuclear-news.org/newsar...x?id=13848

Chi volesse capire cosa é accaduto quel fatidico 26 aprile del 1986 nella cittadina di Chernobyl, é invitato a leggere questo breve resonto tecnico-scientifico (in lingua italiana) dell'ingegnere nucleare Vincenzo Romanello e di altri collaboratori:
http://www.ingegnerianucleare.net/Temati...rnobyl.htm
Per recenti "incidenti" nucleari, enfatizzati da una certa stampa ideologizzata, in Francia, l'A.S.N. (Agenzia per la Sicurezza Nucleare) ha classifica come ines 1, il "problema" alla centrale di Tricastin (Settembre 2008), infatti non é un incidente ma una anomalia:
http://www.asn.fr/sections/fichiers-join...0/ines.pdf
http://www.iaea.org/Publications/Factshe...h/ines.pdf
Ora, sull'incidente giapponese, come fonte riporto la Nuclear Association che ricostruisce quanto accaduto nel 1999 a Tokaimura:
    * In 1999 three workers received high doses of radiation in a small Japanese plant preparing fuel for an experimental reactor.
    * The accident was caused by bringing together too much uranium enriched to a relatively high level, causing a "criticality" (a limited uncontrolled nuclear chain reaction), which continued intermittently for 20 hours.
    * A total of 119 people received a radiation dose over 1 mSv from the accident, but only the three operators' doses were above permissible limits. Two of the doses proved fatal.
    * The cause of the accident was "human error and serious breaches of safety principles", according to IAEA.
A causa di un errore umano grave morirono due persone, l'incidente non ha riguardato il reattore come nel caso di Chernobyl ma una certa disinvoltura nelle manovre.
Qui c'é la ricostruzione dell'incidente:
http://www.world-nuclear.org/info/inf37.html
e qui ne parla il Prof. Michael E. Ryan del Dipartimento di ingegneria chimica dell'Univerisità di Buffalo (Stato di New York):
http://ublib.buffalo.edu/libraries/proje...imura.html

In conclusione, riporto un dossier dell'ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente) in cui é esposta molto bene la radioprotezione:
http://www.enea.it/com/web/pubblicazioni/Dossier.pdf
Una precisazione. La I.C.R.P. (International Commission on Radiological Protection), nella pubblicazione (ICRP 103) Raccomandazioni 2007 della Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica (The 2007 Recommendations of the International Commission on Radiological Protection - Marzo 2007), ha affermato, in buona sostanza, che il modello LNT viene adottato a scopo prudenziale ma non si può certo affermare che abbia una qualche validità scientifica visto che non è possibile vedere alcun danno prodotto sulla salute dalla radioattività a basse dosi. Cioè l’esatto opposto di quello che sostiene Matteoli e indirettamente quegli asini del CRIIRAD (chiedendo scusa al ciuco!)!
Vedi qui sotto, i punti 36,66 e 67:
http://www.airm.it/_images/icrp103.pdf
In questo articolo, pubblicato sulla rivista specializzata Fisica in Medicina nel n° 2 (aprile-giugno 2004 – pp: 174-177), dal titolo "Basse dosi di radiazioni ionizzanti possono avere effetti benefici?", di Giroletti Elio (Dip. Fisica nucleare e teorica, Università di Pavia e INFN sez. di Pavia):
http://www-1.unipv.it/webgiro/ricerch/Pu...Ormesi.pdf
analizza gli effetti stocastici soprattutto alle bassissime dosi, <1 mSv, che sono quelle assorbite da un elevato numero di persone.
Dopo il servizio della trasmissione de le Iene, é tornato all'attenzione, il tema dell'uranio impoverito:
http://tr.youtube.com/watch?v=WE40_7mhxZ...p;index=60
questo servizio ha ben poco di scientifico.......... per esempio, perché non é stato ascoltato uno scienziato dell'OMS (WHO) o dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)? La risposta é ovvia, il servizio non sarebbe stato sensazionalistico! Meglio ascoltare i paesani e la Dott.ssa Antonietta M. Gatti (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e sopratutto moglie del grillino Stefano Montanari - quello antitermovalorizzatori) e basta. In ogni caso, riporto qui sotto, una esposizione, scientificamente corretta, sull'uranio impoverito redatta dal Dott. Adolfo Esposito (INFN):
http://wwwsis.lnf.infn.it/seminars/aespo...erito.html
L'OMS (WHO) considera la concentrazione di nanoparticelle, non pericolose alla salute umana, sotto una soglia ben precisa:
http://whqlibdoc.who.int/hq/2006/WHO_SDE...02_eng.pdf
Queste sono le relazioni della Commissione Mandelli:
http://www.uranioimpoverito.it/documenti/mandelli.pdf
http://www.uranioimpoverito.it/documenti/mandelli2.pdf
Sui termovalorizzatori:
http://www.provincia.torino.it/ambiente/...zatore.pdf

Quindi, se volete una corretta informazione scientifica, leggete i testi universitari tecnico/scientifici, rapporti e i dossier ufficiali, gli studi delle più importanti università e enti internazionali, le prestigiose riviste di settore e i siti specializzati e sopratutto non guardate report (non ha citato nulla di ufficiale, nulla di quello che é stato riportato in questa email! ) e annozero, a meno che non vogliate sentire colossali stronzate! Occhio poi a Beppe Grillo, che é la fonte delle stronzate più grosse ed é l'unico al mondo che é diventato milionario (o miliardario, se si ragiona con il vecchio conio!) mandando a fanculo le persone (nel 2005 ha dichiarato 4.272.591 euro, cioè oltre gli 8 miliardi delle vecchie lire!), non solo, l'allora presidente dell'ENEL Chicco Testa (in carica dal 1996 al 2002) affermò: "Grillo ha in casa 20 kW installati, contro i 3 delle famiglie italiane. Consuma come 7 famiglie. E' il testimonial perfetto"! Ora vuole fare un terzo V-Day contro la costruzione di centrali nucleari in Italia....... Grillo, oltre a non aver mai aperto in vita sua un libro di Scienza e neanche di economia (dimostra di aver la cultura di un lombrico, leggendo le sue pseudo-argomentazioni antinucleari), non ha mai aperto neppure un libro di giurisprudenza, perché la politica energetica e ambientale é di competenza dello Stato e non é oggetto di referendum!
Finché in Italia, "faranno informazione scientifica", elementi del calibro di Beppe Grillo (é, prima di tutto, scolasticamente ignorante!), Celentano (idem come Grillo), Fo family (idem come Celentano e Grillo), il verdame (Pecoraro Scanio, Bonelli, Realacci & co. idem come Grillo, Celentano e i Fo), Mario Capanna (teppista negli anni della contestazione e privo delle più elementari conoscenze scientifiche!), i religiosi (preti, vescovi, papi ecc.. da quando in qua la teologia - branca della lettura fantastica - fornisce competenze scientifiche e tecniche?) e i più variopinti integralismi ambientalisti (Jeremy Rifkin e associazioni "indipendenti" che rilasciano interviste senza contradditorio nel soggiorno di casa loro, senza avere adeguati titoli accademici, tipo il criirad, aspo, greenpeace, legambiente, WWF  ecc... a cui report crede cecamente!), rimarremo sempre un Paese arretrato sotto tutti gli aspetti, economico e scientifico/tecnologico/culturale e negli anni a venire dovremo pagare i brevetti sulle tecnologie nucleari e sulla Biotechnology (solo per fare 2 esempi!):
http://www.agr.unipi.it/biblio/OGM1.pdf
http://scuola.zanichelli.it/online/chiav...otetto.pdf
http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/
http://www.salmone.org/
http://www.galileo2001.it/materiali/docu...1_sala.pdf
http://www.cicap.org/emilia/pdf/opinione_ogm.pdf
L'ultimo governo Prodi, diede saggio della più colossale demenza in materia ambientale con leggi antiscientifiche, deliranti e ideologizzate! Molto efficace il resoconto di questa ordinaria disamministrazione riportato qui sotto da Franco Battaglia:
http://www.21mosecolo.it/sitonew/downloa...ologia.pdf
Detto tutto ciò, come commentare questo manifesto elettorale dell'Italia dei Valori, con l'onnipresente Antonio Di Pietro, se non come la sintesi dell'ignoranza assoluta, dell'oscurantismo e dell'irresponsabilità!? Ahimé, é pure un parlamentare!
http://italiadeivalori.antoniodipietro.c...nergia.jpg
Un'ultima "curiosità": a chi agita lo spauracchio del turismo, per via delle eventuali nuove centrali nucleari in Italia, dico solo che la Francia é al primo posto mondiale come presenze turistiche e al tempo stesso ha il maggior numero di centrali nucleari: "....Nel 2006 il primato è rimasto alla Francia, con 76 milioni di visitatori a Parigi o in Costa Azzurra. Al secondo posto rimane la Spagna con 58,5 milioni di presenze, seguita dagli Stati Uniti con 50 milioni. Ma subito dopo c'è la Cina con 49,6 milioni di turisti sia asiatici che occidentali, con un aumento di 5 milioni rispetto al 2005."
http://rankingamerica.files.wordpress.co...visits.jpg
da notare come i primi 4 Paesi (Francia, Spagna, USA e Cina) più visitati dal turismo internazionale, siano tutti dotati di impianti termonucleari e di questi, la Francia, gli USA e la Cina posseggo armamenti nucleari sia come armi (testate) che come propulsione per unità di superficie (navi) e per sottomarini.

Come ha detto un famoso scienziato, John McCarthy (scienziato informatico statunitense), "coloro i quali si rifiutano di fare i conti sono destinati a dire cose senza senso".

Mai verità più vera di questa:
L'IGNORANZA - SOLIDA MADRE DELLE PAURE!
http://www.ilcrocevia.net/cultura41.html

Non posso che consigliarvi la lettura di questo libro, dal titolo "I nemici della Scienza", di  Silvano Fuso, con la prefazione di Umberto Veronesi (edizioni Dedalo):
http://books.google.it/books?id=M8kNxaqk...mp;rview=1
e sempre dello stesso autore (prefazione di Piero Angela):
http://books.google.it/books?id=ggAGndG1...er#PPP1,M1
e quest'altro libro con la prefazione del Grande Tullio Regge:
http://books.google.it/books?id=0l-xqCxO...frontcover
La lettura di questi ultimi 2 libri, é doverosa per tutti quei milioni di italiani ignoranti che credono alle cazzate di maghi, oroscopi, cartomanzia, scaramanzia, malocchio, esorcicci e pattume vario.
Segnalo anche questi altri 2 libri:
http://www.ibs.it/code/9788871807232/isr...ono-nemici
http://www.ibs.it/code/9788830423909/cor...i-non.html

P.S.: e poi nucleare é bello!
http://www.tecnocino.it/articolo/miss-at...che/13157/


DIFFONDETE, PLEASE!


RE: email su nucleare e media - Dwalin - 18-02-2010 11:49

ci metterò una vita a leggere tuttoSad

complimentsToungue


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 18-02-2010 13:47

Aggiungo con tristezza, che il "geografo" della trasmissione che tempo che fà (raitre), si lancia a parlare di cose che ignora totalmente. Nella puntata del 13 Febbraio 2010 pubblicizza 2 libri contro il nucleare e poi afferma che chi li legge poi si farà la sua idea. I 2 libri in oggetto sono ideologicamente antinucleari e scritte da persone che non hanno competenza in materia. Come il nostro "geografo", membro aspo, non sa nulla di fisica. Che si occupi di montagne, geografia e scienze agrarie:
http://it.wikipedia.org/wiki/Luca_Mercalli
definirlo meteorologo o climatologo é insultare queste 2 categorie professionali!
Ecco la puntata, ne parla subito, all'inizio:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/med...b.html?p=0
I libri sono:
- La menzogna nucleare (scritto dal "giornalista" Giulietto Chiesa, teorico della cospirazione, sostenitore dell'11 Settembre come un attacco degli stessi americani!). I "grandi" fisici interpellati in questo libro sono Luigi Sertorio (gravita nella "galassia" aspo dell'impareggiabile Ugo Bardi e dello stesso Luca Mercalli) di cui riporto alcune sue deliranti dichiarazioni:
http://aspoitalia.blogspot.com/2008/05/l...luigi.html
idem per Guido Cosenza, che nonostante sia un fisico confonde ancora potenza e energia, Joule (kWh) con i Watt (kW)! Ne diede saggio nella trasmissione report di raitre del 29/03/2009: "Cosenza confonde le unità di misura della potenza (watt), applicata alla potenza termica generata dal corpo umano in condizioni di riposo, e dell’energia (wattora) che mediamente una persona consuma nel corso d un anno." (pagina 3):
http://www.assonucleare.it/Documenti%20A...3-2009.pdf
- Illusione nucleare degli ingegneri Sergio Zabot e Carlo Monguzzi. Entrambi membri aspo e Monguzzi esponente dei verdi della lombardia:
http://www.carlonellarete.it/blog/
Informarsi con questi libri é come dire che ascoltando la telecronaca di Bergomi e Caressa su sky quando gioca l'Inter, si ha un racconto obiettivo della partita! ;-P
Raitre é peggio di rete4, perché almeno Fede fa ridere! :-)


RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 19-02-2010 13:43

Ieri, la pseudointellighenzia scientifica televisiva targata Mario Tozzi e Luca Mercalli ha colpito ancora. Nello specifico, il geologo Tozzi, ha affermato, al TG3 linea notte (18/02/2010), che una centrale in america con 2 reattori costerà 6- 7 miliardi di euro (lo afferma negli ultimi istanti della trasmissione):
http://www.rai.it/dl/tg3/rubriche/Publis...0a34.html#
al cambio attuale sono 6 miliardi di euro (non 7), e poi bisogna ricorda che 6 miliadi di euro é il costo annuale delle incentivazioni al solare/eolico col danaro pubblico! Dal sito della Casa Bianca:
http://www.whitehouse.gov/the-press-offi...r-reactors
La vicenda Finlandese dimostra che si può fare con capitale pubblico + privato all’interno delle regole del mercato.


RE:    email su nucleare e media - sexyteo - 19-02-2010 17:50

Le balle spaziali di greenpeace sono sconfinate! Nel loro decalogo nucleare affermano che "le scorie a vita media rimangono radioattive da 200 a 300 anni, le scorie a vita lunga anche miliardi di anni e non esiste ancora un sistema per la gestione in sicurezza delle scorie nel lungo periodo." Miliardi!? Ma quale combustibile esausto ha un decadimento di miliardi di anni!!??
Poi, oltre il fantasma di Chernobyl,  l'immancabile "L'Uranio è una risorsa molto limitata destinata a esaurirsi in poche decine di anni. Nel caso venissero costruiti nuove centrali, l'esaurimento delle risorse di Uranio si accelererebbe.". Questa  ègente che non ha mai aperto un libro di Scienza e vivono delle pillole di quegli ignorantoni di Grillo, Celentano e Fo.
In pratica, greenpeace sta alla scienza come Al-Qaeda sta ai diritti umani!
Avviso i deboli di stomaco, c'é il rischio di vomitare leggendo tali stronzate:
http://www.greenpeace.it/nuclearlifestyl...cleare.pdf
Poi hanno raccolto illuste firme vip: Lello Arena, Sabina Guzzanti, Beppe Grillo..... mancano all'appello topo gigio, gatto silvestro, titti, Paris Hilton, Britney Spears, Eva Grimaldi, Flavia Vento e Eva Henger.
Homer Simpson si é espresso a favore del nucleare mentre suo figlia Lisa si é detta contraria. Insomma, a Greenpeace la discussione é animata! :-)


RE:     email su nucleare e media - sexyteo - 19-02-2010 19:14

Il mio post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...381#pid381
é una risposta più che esauriente alle fesserie affermate dal chimico Vincenzo Balzani (guru del politicamente nefasto Ignazio Marino), tipiche di chi non sa quel che dice:
http://www.ignaziomarino.it/news.asp?id=615
e da Aldo Iacomelli:
http://magazine.quotidianonet.ilsole24or...-nucleare/
Entrambi (Vincenzo Balzani e Aldo Iacomelli), non capiscono che i cittadini non consumano potenza (cioé watt) ma energia (cioé joule o kWh), infatti "In termini di potenza installata, nel 2008 la potenza efficiente netta di penerazione ha raggiunto i 98.625 MW, con un incremento di 5.027 MW, 5,4% rispetto al 2007.....[]..... La punta massima del 2008 si è registrata il 26 giugno 2008 alle ore 12, raggiungendo i 55.292 MW, inferiore al massimo storico del 2007 pari a 56.822 MW.":
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...stici.aspx
tuttavia il bilancio del consumo elettrico italiano é in passivo, perché il saldo con l'estero é negativo in quanto importiano il 13% circa di energia elettrica dall'estero come riportato sul sudetto sito di Terna (dati generali - pag.11).
L'Italia é in deficit di circa 40.000 - 45.000 GWh all'anno con l'estero su un totale di consumi annui di 360.000 GWh.
Seguendo il discorso di Balzani e Iacomelli che dovremmo fare!? Continuare così? A pagare la bolletta più cara d'Europa (dopo la Danimarca) e a bruciare gas e petrolio proveniente da Paesi instabili!? L'uranio é prodotto da alleati nato (Francia, Canada e Australia, per esempio). Fosse per loro é meglio continuare a pagare miliardi di euro l'anno in incentivazioni al solare e eolico per produrre pochissimi punti percentuali di energia! E' meglio che entrambi si vedano i dati AEEG che ho riportato nella email di apertura di questo thread; idem per la risorsa Uranio.


RE:      email su nucleare e media - sexyteo - 23-03-2010 01:34

LA truffa delle rinnovabili ha raggiunto livelli pazzeschi! L'Autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG) per bocca del suo presidente, l'ing. Alessandro Ortis, nell'ultimo rapporto pubblicato (Febbraio 2010), a pagina 52 afferma:
http://www.autorita.energia.it/allegati/...-10pas.pdf
E’ stimabile che il costo totale per l’incentivazione delle sole fonti rinnovabili (escluse quindi le assimilate) abbia superato i 2 miliardi di euro nel 2009. Una stima dello sviluppo di tale costo ‐ legata all’ eventuale raggiungimento degli obiettivi europei attribuiti ai vari Stati membri per il 2020 ed elaborata dall’Autorità tenendo conto di alcune ipotesi pure ragionevolmente ottimistiche (quali il raggiungimento del potenziale massimo teorico di realizzazione delle rinnovabili o una incentivazione decrescente nel tempo) ‐ porta a ipotizzare che la spesa possa aumentare a circa 3 miliardi di euro/anno nel 2010, a più di 5 miliardi di euro/anno nel 2015 e a circa 7 miliardi di euro/anno nel 2020 (di cui oltre 3,5 miliardi di euro per l’incentivazione di 10 TWh di energia elettrica da impianti fotovoltaici).
Rischiano dunque di emergere, nel medio termine, evidenti problemi di sostenibilità economica degli attuali meccanismi di incentivazione posti a carico dei consumatori; ciò suggerisce una necessaria rivisitazione dal complesso degli stessi meccanismi.

Al fine di attenuare l’impatto che gli oneri generali di sistema determinano sulle bollette di famiglie ed imprese e rendere le incentivazioni maggiormente efficienti, appare opportuno:
• dare attuazione a quanto già previsto dalla Legge n. 99/09 in materia di meccanismi volontari di risoluzione anticipata da parte dei produttori delle convenzioni CIP‐6 oggi in essere; allo stesso tempo dovrebbero essere riviste le normative primarie che consentono l’accesso al meccanismo del CIP 6 di nuovi impianti, ed in particolare di quelli di recupero energetico da rifiuti, per evitare sia sovraremunerazioni di tali impianti sia il prolungamento temporale del meccanismo oltre il già lungo arco temporale previsto dalle convenzioni in essere;
• rivedere il livello e la durata delle incentivazioni concesse alle fonti rinnovabili, con particolare riferimento al solare fotovoltaico;
• ridurre tendenzialmente gli oneri sui clienti finali generati dal meccanismo dei certi‐ficati verdi (CV) riducendo nel tempo il valore del CV; ciò trova ragionevolezza alla luce dell’evoluzione tecnologica, grazie alla quale il costo di produzione da fonti rinnovabili dovrebbe ridursi nel tempo riducendosi quindi anche la necessità di incentivo;
• evitare il malfunzionamento del mercato dei CV, connesso ad anomale differenze tra prezzi di cessione e ritiro del GSE, di cui si è detto in precedenza; tale condizio‐ne può essere ottenuta modificando le modalità di fissazione del prezzo di ritiro da parte del GSE dei CV in scadenza, imponendo che tale valore sia inferiore al valore del prezzo di cessione dei CV nel medesimo anno;
• spostare una parte significativa degli oneri legati all’incentivazione delle fonti rin‐novabili dalla bolletta energetica alla fiscalità generale, in modo da garantire criteri di progressività e proporzionalità nel finanziamento delle spese pubbliche; ciò in coerenza con gli aspetti e le proposte già descritte a proposito della componente o‐neri di sistema della bolletta elettrica.

La situazione italiana sulle rinnovabili é quindi folle. Il grosso dei GWh incentivati (fra rinnovabili e assimilabili) è rappresentato dall’eolico (pagina 31):
http://www.gse.it/attivita/Incentivazion...no2009.pdf
Eolico e maree hanno il massimo del contributo sino ai folli 340 €/MWh (0,34 €/kWh) - pagina 13:
http://www.gse.it/attivita/Incentivazion...no2009.pdf
Con il fotovoltaico integrato si arriva all’indecente contributo di 0,48 €/kWh (pagina 7):
http://www.gse.it/attivita/ContoEnergiaF...nergia.pdf
Questo é un esempio di 200 milioni e passa di euro buttati via:
http://www.gse.it/attivita/ContoEnergiaF...mm_NCE.pdf
Cosa accadde in Italia sul finire degli anni '80? Qui la risposta:
http://archiviostorico.corriere.it/1993/...4230.shtml

Spesso le persone citano il "modello" tedesco in fatto di energie rinnovabili (a parte che la Germania produce oltre l'85% del suo fabbisogno con nucleare, carbone e gas, come ho già riportato: http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/DEELEC.pdf ), ma il rapporto del Rhineland-Westphalia Institute for Economic Research (RWI) di Essen mette in evidenza la schizofrenia dell'eolico e solare teutonico; ne ha parlato anche il buon Chicco Testa:
http://www.newclear.it/?p=1524
questo é il link del rapporto (é in lingua inglese):
http://repec.rwi-essen.de/files/REP_09_156.pdf
ogni ulteriore commento é superfluo, sull’eolico e sopratutto sul solare (sia fotovoltaico che termodinamico) é come sparare sulla croce rossa!

La situazione Francese é ben diversa. La Francia nel 2007 ha prodotto dalla sola fonte nucleare energia pari a 439.730 GWh (lordi):
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=FR
nel dettaglio:
http://ec.europa.eu/energy/energy_policy..._fr_en.pdf
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/co...France.PNG
La Francia ha una potenza elettro-nucleare installata, totale, di 63.236 GWe:
http://www.world-nuclear.org/info/inf40.html
“France’s nuclear reactors comprise 90% of EdF’s capacity and hence are used in load-following mode and are even sometimes closed over weekends, so their capacity factor is low by world standards, at 77.3%. However, availability is almost 84% and increasing.”
http://www.world-nuclear.org/sym/2000/pdfs/tarjanne.pdf
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publication...ce2006.htm
Nelle moderne centrali in costruzione e progettazione, il capacity factor é ben superiore del 90%. La vita delle centrali nucleari é più lunga di ciò che si pensava quando furono progettate e realizzate (II generazione), é ragionevole stimare una vita di 60 anni:
http://www.phyast.pitt.edu/~blc/book/chapter10.html
le moderne centrali (III+ generazione) possono superare i 60 anni.

L'evoluzione della politica energetica statunitense dimostra come abbiano creduto nell'energia nucleare: dall’incidente di Chernobyl (1986) si é passati da 414 TWh di produzione di energia elettronucleare, agli attuali 806,2 TWh (2008) coprendo quasi il 20% della produzione statunitense di energia elettrica. Si veda questo studio dell'agenzia governativa statunitense E.I.A. (Energy Information Administration):
http://www.eia.doe.gov/aer/pdf/pages/sec9.pdf
L'Annual Energy Review 2008 della Energy Information Administration nella versione integrale (realizzato nel Giugno 2009):
http://www.eia.doe.gov/aer/pdf/aer.pdf

qui la tabella sull'energia elettrica prodotta negli USA tra il 1957 e il 2008 (ma é già presente nel sudetto rapporto):
http://www.eia.doe.gov/aer/txt/ptb0902.html
Dal sito del NEI (Nuclear Energy Institute) é riportato il capacity factor (medio) delle varie fonti energetiche in USA:
http://www.nei.org/filefolder/US_Capacit...l_Type.ppt
si va dal 21,1% del solare al 91,5% del nucleare.
http://www.nei.org/filefolder/US_Nuclear...actors.ppt
http://www.nei.org/resourcesandstats/nuc...werplants/
Di recente, L’US Energy policy Act introdotto dall’amministrazione Bush nel 2005 applica gli “incentivi” di cui si parla agli impianti innovativi a gas, a carbone e a fonti rinnovabili e solo ai primi 6.000 MW di impianti nucleari della terza generazione avanzata, in considerazione del fatto che si tratta in tutti i casi di prototipi industriali.
Il prestito è erogato a un tasso di interesse superiore da 1 a 5 punti al tasso ufficiale di sconto fissato dal Dipartimento del Tesoro, ed è quindi a titolo oneroso.
Il citato “sussidio” di 1,8 centesimi non è un finanziamento, ma un credito di imposta.
L’incentivazione delle diverse fonti energetiche non ha nulla di riprovevole, in quanto risponde a esigenze di indirizzo a lungo termine del sistema energetico che non sarebbero garantite dalle sole leggi di mercato (che hanno obiettivi di breve termine).
L’amministrazione Obama ha concesso non un “finanziamento” ma una garanzia di credito di 8,33 miliardi di dollari per la costruzione di due nuove centrali nucleari AP1000 da 1.100 MW ciascuna nel sito di Vogtle, in Georgia. E' bene precisare che i costi di investimento al netto degli interessi (overnight capital cost) variano a seconda del tipo di impianto nucleare. Per gli impianti in costruzione sono: EPR (Olkiluoto, Finlandia, 2003) 1875 €/kWe; EPR (Flamanville, Francia, 2007): 2063 €/kWe, incrementato a circa 2500 €/kWe nella seconda metà del 2008; EPR (2 unità, Taishan, Cina, 2007): circa 1100 €/kWe (particolare contratto tra EdF e società cinesi che include altri servizi quali la fornitura del combustile); IRIS (2005): circa 3000 $/kWe, di cui circa 50% imputabile a costi di sviluppo e licensing (valutazioni economiche per impianti first of a kind); AP1000 (4 unità, Sanmen e Haiyang, China, 2007): circa 2230 $/KWe. Il costo overnight dichiarato da costruttori USA (2008) per gli impianti AP1000 (Westinghouse), ABWR e ESBWR (GE-Hitachi) è dell’ordine di 3000 $/KWe. I costi dichiarati dalle utilities USA sono in generale più elevati ma comprendono interessi passivi durante la costruzione, inflazione e imprevisti (overrun-contingency). Il costo dell’elettricità (levelised cost of electricity, LCOE) si colloca tra 33 e 55 €/MWh per EPR e tra 33 e 78 $/MWh per AP1000 a seconda delle ipotesi di calcolo:
http://www.enea.it/produzione_scientific...rzaGen.pdf
L’incidenza del combustibile nelle varie forme di produzione di energia elettrica, qui é ben documentata:
http://www.assonucleare.it/Documenti%20A...%202.2.htm

Di notevole interesse questa recentissima pubblicazione IAEA:
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publication...04_web.pdf

Di interesse, questo articolo di Lorenzo Fellin (Ordinario di Sistemi elettrici per l’energia Università di Padova) pubblicato su "Il Gazzettino" del 14 Marzo 2010:
http://carta.ilgazzettino.it/MostraStori...odSigla=PG

Chi é affetto da bufale sul nucleare, legga qui:
http://www.assonucleare.it/Bufale%20Nucl...cleari.htm

Consiglio a tutti, di leggere il libro “Una bomba, dieci storie: gli scienziati e l’atomica” di Stefania Maurizi:
http://books.google.it/books?id=whpgh9M8...mp;f=false

Riporto una chicca, l'audio del Grande fisico Edoardo Amaldi Allo “Speciale TG1″ (potrebbe essere Lunedì 5 Maggio 1986), all'indomani dell'incidente di Chernobyl. Purtroppo é tratto dal fazioso sito di radioradicale, ma meglio di niente in attesa di recuperare il video:
http://www.radioradicale.it/scheda/14127...a-mattioli
L’audio dura un paio di minuti e si sente dire dal Grande Amaldi “imbecilli” a Mattioli e altri (forse in studio) che sostengono le rinnovabili in antitesi al nucleare. Aggiunge che sono stati tutti suoi allievi (Mattioli & co.) e che conosce bene e afferma che non sono in grado di pensare e progettare nulla! Amaldi é un mito! Avviso che all’inizio dell’audio c’é un pistolotto (di 1 minuto e poco più, circa) della faziosissima Radioradicale.
Testualmente (in grassetto il Grande Amaldi, in corsivo quell'imbecille di Mattioli): “va bene, purtroppo invece é così, dobbiamo rassegnarci che invece tutte queste fonti alternative, si metta lei (Gianni Mattioli, ndr) che é tanto bravo a progettare una nuova fonte di energia lei é un fisico lei che é così intelligente lei con i suoi colleghi faccia qualcosa di buono invece - se ce lo facessero fare  - ma no non siete buoni a nulla, io vi conosco non siete capaci assolutamente di far nulla sapete solo criticare chiunque faccia qualche cosa, siete degli imbecilli completi quando andate all’atto pratico, ma per carità siete assolutamente degli incapaci - posso, posso riportare - li conosco tutti sono tutti miei allievi li conosco da capo a fondo sono assolutamente incapaci solo di parlare e di dir male di chiunque faccia qualche cosa che naturalmente facendo qualche cosa fa anche degli sbagli - allora mi devo permettere di chiederle da dove trae lei queste informazioni sulle fonti rinnovabili io non credo che nella sua vita professionale lei si stia occupando di fonti rinnovabili - io non ho altro da dire…“.


RE:       email su nucleare e media - sexyteo - 20-04-2010 18:35

Per il verdame preoccupato delle emissioni di CO2 ricordo che la fonte energetica con la più bassa emissione di anidride carbonica, in assoluto, é quella nucleare!
http://www.world-nuclear.org/education/c...veco2.html
http://www.world-nuclear.org/info/inf11.html
si veda anche qui:
http://www.eia.doe.gov/emeu/cabs/carbone...pter2.html
e qui (tabella di pagina 39):
http://www.iea.org/co2highlights/co2highlights.pdf


RE: email su nucleare e media - sexyteo - 13-05-2010 21:58

Spettacolare video dello schianto, tra un veivolo militare F-4 Phantom, lanciato alla velocità di 770 km/h (ovvero 215 metri al secondo) contro una parete speciale in calcestruzzo armato (tra 1,5 e 2 metri di spessore); questa prova, doveva simulare quella di un impianto nucleare: ebbene l’aereo si sbriciolò e la parete uscì indenne e illesa! L'esperimento fu eseguito nel 1988 presso i Sandia National Laboratories:
http://www.youtube.com/watch?v=LWL1hwPQFoo
ne avevo già parlato, ma questo video é più chiaro.


RE: email su nucleare e media - Cher - 14-05-2010 11:13

I miei complimenti!Smile Ottimo lavoro, grande! La tua ultima frase " Diffondete please" voglio coglierla al balzo! Ma non voglio appropiarmi del tuo enconibile lavoro e nel contempo non è " carino" che ti citi nella divulgazione con il tuo nikname.
Tre Ipotesi:
1° Mi mandi il tuo nome in PM e lo allego alla fonte per la divulgazione del tuo lavoro.
2° Mi autorizzi all' inserimento nelle mie relazioni citandoti come lavoro svolto da te e tratto dal forum Nuclearmeeting.
3° Cito il tuo nome ( che mi manderai) e il Forum.
Resto in attesa.

******************
Ho allegato il tuo lavoro al mio, sono certo che nuovi iscritti arriveranno!
Per ora cito come fonte Nuclearmeeting.com!
Rolleyes
Smile


RE:  email su nucleare e media - AleD - 15-05-2010 09:15

sexyteo ha Scritto:

ebbene l’aereo si sbriciolò e la parete uscì indenne e illesa! .


Oddio, volendo essere puntigliosi, non si può dire che la parete sia uscita illesa, come già detto anche nel forum, a me sarebbe piaciuto vedere un'inquadratura della parete per intero post botto.
Per carità si sarebbe visto certamente nella zona dell'impatto un principio di buco di profondità e forma "scarse", ma si sarebbe visto.
Sicuramente la parte ha retto nella sua struttura a diciamo a livello superficiale qualcosa è successo.
Ovviamente da qui a pensare di avere un treno di aerei che riescono a centrare lo stesso punto in successione per aprire un varco sul serio, è pura fantascienza, son d'accordo.

RE: email su nucleare e media - Cher - 15-05-2010 12:09

Un mio piccolo contributo, è in  inglese.
Credo interessante la sequenza di inserimento e riempimento dei fusti.
Los Alamos National Laboratory - Scorie /stoccaggio
***

Ora sappiamo che la porta resiste! Un pò si è spostata!Big Grin
Superata la porta, non è che si entra in una cristalleria o  nelle corsie di un supermercato ! Ogni singolo fusto è una protezione.


RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 15-05-2010 12:34

L'areo non é penetrato e la parete ha resistito; tieni presente che:
1- La cupola a difesa del nocciolo é composta da più "pareti"
2- E' stato simulato il crash nel peggiore delle condizioni, urto perfettamente perpendicolare con velocità elevata (quasi 800 Km/h).
http://www.youtube.com/watch?v=TVz5vhNvskk
vedia anche qui:
http://www.youtube.com/watch?v=1eJMY9MT4...re=related


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 15-05-2010 13:18

Ti ho risposto in privato.

Cher ha Scritto:

I miei complimenti!Smile Ottimo lavoro, grande! La tua ultima frase " Diffondete please" voglio coglierla al balzo! Ma non voglio appropiarmi del tuo enconibile lavoro e nel contempo non è " carino" che ti citi nella divulgazione con il tuo nikname.
Tre Ipotesi:
1° Mi mandi il tuo nome in PM e lo allego alla fonte per la divulgazione del tuo lavoro.
2° Mi autorizzi all' inserimento nelle mie relazioni citandoti come lavoro svolto da te e tratto dal forum Nuclearmeeting.
3° Cito il tuo nome ( che mi manderai) e il Forum.
Resto in attesa.

******************
Ho allegato il tuo lavoro al mio, sono certo che nuovi iscritti arriveranno!
Per ora cito come fonte Nuclearmeeting.com!
Rolleyes
Smile

RE:   email su nucleare e media - Dwalin - 15-05-2010 16:48

AleD ha Scritto:



Oddio, volendo essere puntigliosi, non si può dire che la parete sia uscita illesa, come già detto anche nel forum, a me sarebbe piaciuto vedere un'inquadratura della parete per intero post botto.
Per carità si sarebbe visto certamente nella zona dell'impatto un principio di buco di profondità e forma "scarse", ma si sarebbe visto.
Sicuramente la parte ha retto nella sua struttura a diciamo a livello superficiale qualcosa è successo.
Ovviamente da qui a pensare di avere un treno di aerei che riescono a centrare lo stesso punto in successione per aprire un varco sul serio, è pura fantascienza, son d'accordo.



concordo

se vogliamo essere puntigliosi, la parete un buon mezzo metro lo ha fatto indietro, ma non sarà sicuramente stata una parete fissata al terreno (si devono misurare le forze agenti sulla parete, se la hai mobile anche se piccola puoi rapportarti ad una parete grande e fissa, ma una piccola fissa è più difficile)

poi una centrale ha forma a "pillola", cmq cilindrica, quindi le forze si scaricano in modo differente.

poi possiamo dire che un aereo civile è più grande, + pesante e ha + carburante, ma essendo + grande distribuisce il "colpo" su una superficie maggiore. in un aereo militare il motore è in asse con l'aereo, in una centrale i motori sono praticamente all'altezza dei margini dell'edificio reattore (quindi essendo molto bombato te avrai una minore forza risultante sull'edificio), se anche consideri gli aerei che hanno il motore in coda, quello non è propriamente in asse con l'aereo, quindi le forze di scaricano in due punti (vicini) differenti.

si possono dare molte critiche, ma tutte sono inconcludenti alla fin fine. effettivamente, a fini pro-nucleari vedere il muro post-impatto sarebbe stato molto meglio, ma anche l'immagine che l'aereo non lo trapassa è emblematico. dopo un attacco, cmq te spegni il reattore, ed al massimo non lo riavvii, ma danni strutturali gravi non ce ne sono
RE: email su nucleare e media - Cher - 16-05-2010 12:57

La diffusione di informazione targata RAI 3
Incominciamo bene! del 11/05/2010 Rai 3

****No comment****Rolleyes


RE:    email su nucleare e media - AleD - 16-05-2010 14:56

Dwalin ha Scritto:

ma anche l'immagine che l'aereo non lo trapassa è emblematico


Tanto chi non ne vuole sapere ti verrà a dire che per quella prova hanno costruito una parete con caratteristiche molto migliori rispetto a quelle che poi sono realizzate sul serio negli impianti.
Io quasi ci scommetto, e quando poi le "discussioni" prendono questa piega che fai? Niente, un giro di birra e 4 risate e si cambia argomento, è l'unica...

RE: email su nucleare e media - Cher - 16-05-2010 16:03

Nella strasmissione di Rai 3 del 11/05/2010 viene presentato un sondaggio in merito all'opinione degli Italiani sul nucleare, ma è in contrasto con il sondaggio diffuso da " World Nuclear Association"
Estratto dal report Italy 02-2010:
Public opinion
A public opinion poll in July 2008 (N=800) found that 54% supported nuclear power in Italy while
36% opposed it (compared with 82% opposition in 2007). The poll also found that 83% were
opposed to Italy building new nuclear power plants for itself in neighbouring countries, while 11%
thought it was a good idea.

Tratto da:
World Nuclear Association -Report Italy 02-2010


RE:  email su nucleare e media - Dwalin - 16-05-2010 21:47

Cher ha Scritto:

Nella strasmissione di Rai 3 del 11/05/2010 viene presentato un sondaggio in merito all'opinione degli Italiani sul nucleare, ma è in contrasto con il sondaggio diffuso da " World Nuclear Association"
Estratto dal report Italy 02-2010:
Public opinion
A public opinion poll in July 2008 (N=800) found that 54% supported nuclear power in Italy while
36% opposed it (compared with 82% opposition in 2007). The poll also found that 83% were
opposed to Italy building new nuclear power plants for itself in neighbouring countries, while 11%
thought it was a good idea.

Tratto da:
World Nuclear Association -Report Italy 02-2010


questo dà dati un pò differenti (soprattutto riguardo i dati al 2007, molto ma molto di meno per quelli al 2009)
http://www.assonucleare.it/Giornate%20di...20ISPO.pdf
RE: email su nucleare e media - Cher - 17-05-2010 14:07

Molto utile la tua segnalazione Dwalin! Grazie.


RE:      email su nucleare e media - sexyteo - 24-05-2010 18:47

In questo documento dell'AEEG (Autorità per l’energia elettrica e il gas) dell'11 Febbraio 2009, sul Sistema delle incentivazioni delle fonti rinnovabili ed assimilate (c.d. CIP6/92) operante in Italia:
http://www.autorita.energia.it/allegati/...090211.pdf
si evince, nelle conclusioni, dell’eventualità che emergano nel medio termine problemi di sostenibilità economica di livelli di incentivazione; già attualmente l’incentivazione delle rinnovabili pesa per oltre 3 miliardi di euro all’anno sulle bollette degli italiani (inclusi gli oneri connessi al pregresso sistema di incentivazione del CIP6), pari circa al 6% della spesa totale di una famiglia tipo, al netto delle imposte; nel perseguire gli obiettivi fissati dall’Europa, tali oneri potrebbero facilmente raddoppiare o triplicare; ciò potrebbe generare una instabilità dei modelli e dei livelli di incentivazione nel medio termine.
A pagina 6, sono illustrati i deliranti costi delle rinnovabili e assimilate per l'anno 2007.


RE: email su nucleare e media - Cher - 25-05-2010 12:11

Veramente interessante il documento degli incentivi.

*********
Contribuisco con un link ( USA )carico di informazioni, nella speranza che qualcuno che mastica la lingua ne faccia traduzione.
http://nuclearstreet.com/


RE: email su nucleare e media - Cher - 25-05-2010 16:45

Qui si può trovare alcune spiegazioni in merito al CIP6
http://www.nextville.it/index/332


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 10-07-2010 13:32

Si fa un gran parlare di Decommissioning, utilizzato sempre dai cosidetti "ambientalisti" contro l'eneria nucleare. Di questo termine, probabilmente, non ne conoscono neppure il significato; questa brochure del NEA é esplicativa sopratutto per i non adetti ai lavori:
http://www.nea.fr/rwm/reports/2010/nea69...re-ITA.pdf
Meno male che gli oscurantisti sarebbero sempre "quelli" del vaticano! Su ogm e nucleare hanno avuto un atteggiamento assai "progressista":
http://www.pastoralesocialerimini.it/ind...;Itemid=84
Cosa dice la UE a riguardo:
http://ec.europa.eu/energy/nuclear/decom...ing_en.htm
Molto interessante questo documento del WNA:
http://www.world-nuclear.org/info/inf19.html

Testualmente: "In USA, utilities are collecting 0.1 to 0.2 cents/kWh to fund decommissioning. They must then report regularly to the NRC on the status of their decommissioning funds. About two thirds of the total estimated cost of decommissioning all US nuclear power reactors has already been collected, leaving a liability of about $9 billion to be covered over the remaining operating lives of 104 reactors (on basis of average $320 million per unit).
An OECD survey published in 2003 reported US dollar (2001) costs by reactor type. For western PWRs, most were $200-500/kWe, for VVERs costs were around $330/kWe, for BWRs $300-550/kWe, for CANDU $270-430/kWe. For gas-cooled reactors the costs were much higher due to the greater amount of radioactive materials involved, reaching $2600/kWe for some UK Magnox reactors.
"
e questi della IAEA:
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publication...76_web.pdf
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publication...67_web.pdf


RE: email su nucleare e media - Cher - 10-07-2010 14:51

Per la sicurezza non bisogna dimenticare anche questo aspetto :
http://nuclearstreet.com/blogs/nuclear_p...07092.aspx


RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 19-07-2010 16:23

Riporto dati recenti sulla produzione di energia elettrica per fonte nucleare riferita ai vari Paesi (dati aggiornati al Maggio 2010):
http://world-nuclear.org/info/nshare.html
Dati riferiti all’Europa, per la produzione di energia elettronucleare, per l’anno 2009 (tab. 1 - pag. 8-9):
http://ec.europa.eu/euratom/ar/last.pdf
e pagina 41 (2.6.2):
http://ec.europa.eu/dgs/energy_transport...rgy_en.pdf
e qui a pagina 10:
http://www.energy.eu/publications/KSGB07001ENC_002.pdf
In breve, "today nuclear fission energy generates 31% of the EU-27 electricity production. Presently, there are 158 nuclear reactors in operation, representing an installed capacity of approximately 135GWe":
http://setis.ec.europa.eu/mapping-overvi...sion-power
Ancora, EU-27:
http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/f...fuel-eu-27
pagina 42 (fig. 2.10):
http://www.eea.europa.eu/publications/ee...nload/file
Dati del 2007:
http://www.foratom.org/download-center/d...-fuel.html
Per l’Europa (dati 2007):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/18ELEC.pdf
Nell’area OCSE (OECD nell’acronimo internazionale), il nucleare è secondo solo al carbone per la produzione di energia elettrica:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/28ELEC.pdf
Dati mondiali:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29ELEC.pdf

In conclusione, l'energia elettrica prodotta per fonte nucleare é già l'energia del presente essendo la fonte energetica più produttiva nell'Europa a 27 Stati (EU-27) con circa il 30%, mentre é la seconda fonte di produzione (sempre di energia elettrica), dopo il carbone, nei Paesi dell'area OCSE (OECD nell'acronimo internazionale) con il 25%.
Ciò non va confuso con la produzione di energia primaria, in quanto include i consumi di fossili per i trasporti (i motori vanno a gasolio o benzina!), riscaldamento, ecc. (nel caso francese):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/FRTPES.pdf
così distribuiti:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/FRTFC.pdf
E’ evidente che se in futuro si utilizzerà maggiormente la trazione elettrica per i trasporti (pubblici e privati), oltre ad avere una migliore qualità dell’aria nelle città, si avrà un drastico calo del consumo dei fossili; stesso discorso se si avranno abitazioni ben coibentate si avrà un risparmio dell'energia spesa per il riscaldamento.

Sull'eolico negli USA
I dati della stessa American Wind Energy Association A.W.E.A. (che é l’associazione degli industriali degli aerogeneratori, quindi una categoria di parte) riporta che che gli impianti eolici americani hanno una potenza teorica installata di 35 GW (pagina 4) peccato però che producano solo l’1,8 % di energia elettrica (pagina 6):
http://www.awea.org/reports/Annual_Marke...Teaser.pdf
ciò accade perché esiste il capacity factor (ne ho già parlato), in altre parole il vento non soffia sempre e a volte non soffia per niente o molto poco, quindi hai voglia di installare aerogeneratori!
L’AWEA é "is a national trade association representing wind power project developers, equipment suppliers, services providers, parts manufacturers, utilities, researchers, and others involved in the wind industry - one of the world’s fastest growing energy industries. In addition, AWEA represents hundreds of wind energy advocates from around the world.":
http://www.awea.org/about/
diciamo che ha qualche convenienza nella promozione dell’eolico.


RE:    email su nucleare e media - sexyteo - 20-07-2010 12:04

Rapporto IEA (pagina 13 del pdf) che fotografa la situazione attuale (del 2007):
http://www.iea.org/papers/2010/nuclear_roadmap.pdf
la produzione di energia elettronucleare ha un differenziale bassissimo di 0,3% con il gas (nell'area OECD), quindi la fluttuazione può variare da anno in anno: per esempio a livello mondiale, nel 2006, la produzione di energia elettrica per fonte nucleare era del 14,7%:
http://world-nuclear.org/uploadedImages/...281%29.png
Se alle rinnovabili si leva l'idroelettrico, che come ho già detto é una fonte energetica efficace (con i suoi limiti), sono inesistenti: infatti l'eolico, a livello mondiale, é inferiore all’1% e il solare (sia termodinamico che fotovoltaico) é praticamente inestistente.
Ancora sula situazione in Europa (pagina 4 del pdf):
http://www.cessa.eu.com/sd_papers/wp/wp4...uttall.pdf
http://www.euronuclear.org/info/maps.htm
http://www.nuclearpower-europe.com/etc/m...Europe.pdf
Europa a 27 Stati membri (EU-27):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/30ELEC.pdf
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=30
http://www.iea.org/stats/balancetable.as...RY_CODE=30

Carbone e nucleare hanno un differenziale bassissimo e si contendono il primo posto, infatti nel 2006 (cioé l'anno prima dei dati appena linkati) il nucleare produceva il 29,5% contro il 28,7% del carbone (EU-27) - pagina 2:
http://www.google.it/url?sa=U&start=...wSoFBRqKWA
I più recenti dati OECD/IEA 2009/2010 danno il nucleare al 22% (sull'area OCSE a 30 Stati membri):
http://www.iea.org/Textbase/stats/surveys/mes.pdf

Da questi dati emerge che l'unica vera alternativa all'energia nucleare é il carbone, con i problemi ambientali che questa fonte fossile pone.


RE:     email su nucleare e media - sexyteo - 20-07-2010 22:45

L'uranio é un metallo e non é un combustibile fossile, l'ho già detto e ho già riportato il manuale redatto e aggiornato nel 2004 dal OECD/NEA, dal titolo Chemical Thermodynamics of Uranium sono riportate le proprietà termodinamiche dell’uranio e dei suoi composti (paragrafo V.1.1 a pagina 103):
http://www.nea.fr/html/dbtdb/pubs/uranium.pdf
tuttavia riporto anche il testo di Giorgio Bendiscioli (Dipartimento di Fisica Nucleare e Teorica dell'Università di Pavia) dal titolo Fenomeni Radioattivi: Dai Nuclei Alle Stelle (vedere pagina 28 paragrafo 2.2.1):
http://books.google.it/books?id=zshwJSuN...mp;f=false
I combustibili fossili, al contrario, oltre non essere metalli, sono di origine organica. Il Dipartimento dell'Energia Americano (D.O.E.) considera ovviamente combustibili fossili il gas naturale, il carbone e il petrolio:
http://www.energy.gov/energysources/fossilfuels.htm
ma erano già accettabili le definizioni di wikipedia:
http://en.wikipedia.org/wiki/Fossil_fuel
http://it.wikipedia.org/wiki/Combustibili_fossili
per approfondimenti accademici:
http://www.elmhurst.edu/~chm/vchembook/5...lfuel.html


RE:      email su nucleare e media - sexyteo - 27-07-2010 19:01

Non posso che riportare questa notizia:
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...aabe.shtml
per chi conosce il problema energetico, quanto contenuto in quell'articolo é di quanto più delirante si possa trovare.
Il nostro "professore" John Blackburn é un esperto di economia, infatti riporta sue fantasie e confonde Scienza con politica e lo dimostra con questa frase: "The frantic effort of the nuclear industry to increase federal loan guarantees and secure ratepayer funding of construction work in progress from state legislatures is an admission that the technology is so totally uneconomic that the industry will forever be a ward of state, resulting in a uniquely American form of nuclear socialism.". L’incompetenza di ciò che dice é galattica!
Il link rimanga a una associazione almeno filopolitica:
http://www.sustainablebusiness.com/index...y/id/20683
Dove ha preso questi dati!?
"Estimates of construction costs — about $3 billion per reactor in 2002 — have been regularly revised upward to an average of about $10 billion per reactor, and the estimates are likely to keep rising, said Mr. Cooper, an analyst specializing in tracking nuclear power costs."
Non solo, secondo questo suo delirante studio:
http://www.ncwarn.org/wp-content/uploads...final1.pdf
attualmente il costo dell’energia nucleare sarebbe di oltre 0,2 $/kWh (0,17 se si considera il trend). Rifaccio la domanda, da dove arrivano questi dati!? Neanche il verde più accanito proporrebbe di andare a solare, si sa, i verdi nostrani sono per il gas! Toungue
A pagina 6 sbandiera le "potenze solari" installate in Europa (Spagna e Germania) e Giappone, omette di dire, però, che producono una percentuale di energia assai inferiore all’1%.
Come tutti gli incompetenti energetici, non cita mai le fonti; solo colleghi che scrivono le stesse cose.
Questo rapporto del The Keystone Center, presente nel sito del del U.S. Department Of Energy (D.O.E.), é molto interessante e dimostra la convenienza, anche economica, del nucleare:
http://www.ne.doe.gov/pdfFiles/rpt_Keyst...g_2007.pdf
ripeto, ne ho già parlato, la convenienza del nucleare rispetto alle rinnovabili é “solare”; solo il carbone rappresenta una alternativa al nucleare (nel breve termine) senza considerare però le problematiche ambientali delle fossili.
Rimando a questo stesso thread per approfondimenti. Mi riservo di tornare sul nostro inquietante professor John Blackburn!


RE: email su nucleare e media - Cher - 28-07-2010 15:03

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...aabe.shtml

definire questo articolo "Delirante" è a dir poco un eufenismo!!!!
Ma questa gente è consapevole di cosa afferma? Il rendimendo di pannello solare di ultima generazione( non ancora disponibile in italia) dopo 10 anni cala di un 10% , dopo di che di un'altro 10% per i successivi 15 anni e andiamo a meno 20%. Dato che il massimo di resa non arriva al 12,50 % quando è al massimo della potenzialità solo in condizioni di irragiamento pieno. Senza toccare i vari problemi di tempestate( sbricciolano i pannelli) trombe d'aria ( addio pannelli) e tra 20/25 anni butti tutto!

Sul fronte nucleare la vita media di una centrale è passata da 40 anni a 60 anni ed è in grado di produrre energia prossima al 90% della sua potenzialità 7H24 .
Ma lasciamo agli esperti i conteggi!


RE: email su nucleare e media - Cher - 28-07-2010 15:21

Mi sono ricordato da dove "nasce" l'illusione di questa convinzione che illustri giornalisti non esitano nella divulgazione che il fotovoltaico batte il nucleare o qual di voglia forma di produzione di energia....... NON SANNO CHE DI NOTTE NON PRODUCONO ENERGIA!
Guardare qui, per chi non ci crede!
http://www.youtube.com/watch?v=GhQR06VEqaU


RE:       email su nucleare e media - sexyteo - 29-07-2010 12:28

Ritorno sul nostro inquietante professor John Blackburn. Linko la risposta dell'A.I.N.:
http://www.corriere.it/Media/pdf/Commenti_Blackburn.pdf
In breve: "Il calcolo come sopra condotto (quello dell'inquietante professor John Blackburn, NDR) non fornisce il costo di produzione industriale, ma il costo di produzione a valle delle incentivazioni concesse alla fonte fotovoltaica dal governo federale USA e dal governo del North Carolina.
Ripetendo il calcolo con la medesima formula ma senza considerare le incentivazioni e con un fattore di carico pari al 10% (valore medio a consuntivo per gli impianti fotovoltaici in esercizio) si ricava in realtà un costo di produzione pari a 63,0 c$/kWh, ovvero circa quadruplo rispetto a quello calcolato nel documento.
I costi dell’energia elettronucleare valutati dalle utility elettriche per i reattori attualmente in progetto o in co-struzione si collocano tra i 10 e i 15 c$/kWh.
".
Riporto la risposta di gbettanini postata sul blog di archivio nucleare:
http://www.archivionucleare.com/index.ph...er-favore/
indirizzata alla mia persona, che ho trovato interessante e ricca di spunti.

Ho visto la replica ufficiale di ENEL/AIN alle affermazioni nel lavoro di Blackburn non mi pare che colga nel segno…. si criticano i costi del kWh fotovoltaico che tanto sbagliati non sono e non si entra nel merito dei costi FOLLI indicati per il nucleare.
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnolo...aabe.shtml
Ti riporto una mia analisi (non completa) del lavoro….
Il lavoro fa il confronto tra costo del kWh fotovoltaico e costo del kWh nucleare.
I costi del kWh fotovoltaico riportati sono a mio parere abbastanza credibili, dopotutto se considero un impianto FV da 3 kW pagato 12.000 €, ubicato a Roma e se non considero costi finanziari….. l’energia prodotta (per 25 anni) mi costerà circa 12 c€/kWh …. Con i costi finanziari saremmo intorno ai 20c€/kWh.
I costi del nucleare mi paiono invece esageratamente alti. Nel lavoro è specificato che sono stati tratti da quest’altro paper di M.Cooper:
http://www.nonuclear.se/files/cooper2009...actors.pdf
Cooper dice che si è limitato a ragionare su costi indicati da altri ed ha fatto una specie di media.
Visto che si tratta di lavori a ‘matrioska multipla’ nel senso che dentro ognuno trovi N bamboline che sarebbe decisamente time-expensive andarsi ad aprire sono andato a leggere solo il lavoro che contiene le stime di costo più elevate (di C.A.Severance) per vedere come saltavano fuori questi valori:
http://climateprogress.org/wp-content/up...s-2009.pdf
Le ipotesi qui adottate sono piuttosto penalizzanti: 1) Altissimo costo d’impianto. 2) Basso capacity factor. 3) WACC molto elevato.
Comunque il ragionamento seguito mi pare essere questo:
Costo iniziale d’impianto 4070 $/kW (legittimo)
Costi aggiuntivi in corso d’opera 3370 $/kW (cattiva pianificazione…ma legittimi)
Costo cumulato del capitale durante la costruzione che dura 10 anni: 3114 $/kW ( elevati ma diciamo legittimi)
Totale 10553 $/kW
Il ‘coup de theatre’ arriva qui:
Su questo Totale si applica un WACC pari al 14,5% per 40 anni!!! Cosa a mio pare inaccettabile… ed alla fine il costo del capitale spalmato sull’energia prodotta risulta essere pari alla cifra astronomica di 0,22 $/kWh
Il WACC è il costo ponderato del capitale. Nel lavoro si parla di una equity pre-imposte pari al 24.59% e di un WACC pari al 14.5% valori decisamente esagerati nel contesto macroeconomico attuale.
In soldoni si vuole far avere ai costi d’impianto un payback time di 6/7 anni…. Adesso va bene prevedere costi molto elevati per la centrale (equivalenti a 9,1 G€ per una centrale EPR (solo costo base+aumenti in c.o.)) ma pretendere che una centrale nucleare che avrà una vita utile di circa 60 anni abbia un payback di 6-7 anni mi pare una notevole forzatura.
Va poi secondo me considerato che l’investimento nel nucleare non verrà fatto a puro scopo speculativo… come succede ad esempio quando una società finanziaria investe in una certa attività avendo come unico obiettivo un elevato ritorno del capitale (e.g. fondo d’investimento che compra parco eolico in Puglia). Molto probabilmente il nucleare in Italia sarà finanziato con dei project financing piuttosto elaborati a cui parteciperanno molte aziende elettriche che all’investimento nel nucleare chiederanno, oltre ad una ragionevole remunerazione del capitale investito, anche la sicurezza di avere un approvvigionamento certo e costante di energia elettrica per alcune decine di anni….. energia che avrà negli anni un prezzo decisamente costante (se paragonato all’energia prodotta da fonti fossili) .
Queste aziende faranno quindi anche un investimento nel futuro… e non chiederanno certo una remunerazione del capitale pari al 24.59% lordo.
P.S. Mi fermo qui…. ma per fare un lavoretto fatto bene bisognerebbe ripetere quest’analisi su un’altra ventina di paper…


Tempo permettendo, mi riservo di tornare di mio pugno su questo studio schizofrenico del nostro inquietante professor John Blackburn!


RE: email su nucleare e media - Cher - 04-08-2010 15:48

New York Times corrects the record on nuclear power versus solar  

August 3, 2010 -- In late July the New York Times published an article that states solar power is more affordable than nuclear.  It was subsequently published in a series of newspapers and online publications across the globe and then it came to light that the data used to back up the article was obtained through research that was paid for by an group that opposes nuclear power.

Fortunately the Times re-released the story with an addendum, which even states the writer did not use any other data, most of which conflicts the study she did quote.

The following is a copy of the printed addendum:

Editors' Note: August 3, 2010

An article published July 27 in an Energy Special Report analyzed the costs of nuclear energy production. It quoted a study that found that electricity from solar photovoltaic systems could now be produced less expensively than electricity from new nuclear power plants.

In raising several questions about this issue and the economics of nuclear power, the article failed to point out, as it should have, that the study was prepared for an environmental advocacy group, which, according to its Web site, is committed to ''tackling the accelerating crisis posed by climate change - along with the various risks of nuclear power.'' The article also failed to take account of other studies that have come to contrasting conclusions, or to include in the mix of authorities quoted any who elaborated on differing analyses of the economics of energy production.

Although the article did quote extensively from the Web site of the Nuclear Energy Institute, an industry group, representatives of the institute were not given an opportunity to respond to the claims of the study. This further contributed to an imbalance in the presentation of this issue.
*********************************
Traduzione con traslate di google:
New York Times corregge il record sul nucleare contro solare

3 agosto 2010 - Alla fine di luglio il New York Times ha pubblicato un articolo che indica l'energia solare è più accessibile di quello nucleare. Essa è stata successivamente pubblicata in una serie di giornali e pubblicazioni online tutto il mondo e poi venne alla luce che i dati utilizzati per il backup del articolo è stato ottenuto attraverso la ricerca che è stato pagato da uno del gruppo che si oppone al nucleare.

Per fortuna il re-released Times la storia con un addendum, che afferma anche lo scrittore non ha utilizzato tutti gli altri dati, la maggior parte dei conflitti che lo studio ha fatto un'offerta.

La seguente è una copia del addendum stampato:

Nota Editors ': 3 agosto 2010

Un articolo pubblicato 27 luglio in una relazione speciale dell'energia ha analizzato i costi di produzione di energia nucleare. Ha citato uno studio che ha trovato che l'energia elettrica da impianti solari fotovoltaici potrebbe ora essere prodotti a costi minori di elettricità da nuovi impianti nucleari.

Nel sollevare diverse domande su questo problema e l'economia del nucleare, l'articolo mancato di sottolineare, come avrebbe dovuto, che lo studio era preparato per un gruppo di difesa dell'ambiente, che, è impegnata secondo il suo sito web, di'' affrontare la crisi accelerando posti dai cambiamenti climatici - insieme con i vari rischi del nucleare.''L'articolo ha anche omesso di tener conto di altri studi che sono giunti a conclusioni contrastanti, o di includere nel mix delle authorities citato che ogni elaborato analisi delle differenti condizioni economiche della produzione di energia.

Sebbene l'articolo abbia ampiamente citazione dal sito web del Nuclear Energy Institute, un gruppo di settore, i rappresentanti dell'Istituto non hanno avuto la possibilità di rispondere alle richieste dello studio. Questo contribuì a uno squilibrio nella presentazione di questo problema.
**********************
Nota personale , attendiamo la segnalazione o dir si voglia correzione sul nostrano "corriere della sera" in merito. Dubito di leggerla!


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 04-08-2010 16:32

Ottima segnalazione. In fondo alla pagina si legge:
http://www.nytimes.com/2010/07/27/busine...&scp=1
Editors' Note: August 3, 2010
An article published July 27 in an Energy Special Report analyzed the costs of nuclear energy production. It quoted a study that found that electricity from solar photovoltaic systems could now be produced less expensively than electricity from new nuclear power plants.
In raising several questions about this issue and the economics of nuclear power, the article failed to point out, as it should have, that the study was prepared for an environmental advocacy group, which, according to its Web site, is committed to ‘‘tackling the accelerating crisis posed by climate change — along with the various risks of nuclear power.’’ The article also failed to take account of other studies that have come to contrasting conclusions, or to include in the mix of authorities quoted any who elaborated on differing analyses of the economics of energy production.
Although the article did quote extensively from the Web site of the Nuclear Energy Institute, an industry group, representatives of the institute were not given an opportunity to respond to the claims of the study. This further contributed to an imbalance in the presentation of this issue.
This article has been revised to reflect the following correction:

Correction: July 27, 2010
An earlier version of this article incorrectly identified Vermont Law School as an affiliate of the University of Vermont.


RE: email su nucleare e media - Cher - 04-08-2010 17:46

Qui si possono trovare interessanti informazioni sugli studi del costo dell'energia prodotta dell'eolico:
http://www.wind-watch.org/documents/hidd...ectricity/


RE: email su nucleare e media - Cher - 04-08-2010 17:57

Traduzione con traslate di google:
Inviato:  18 dicembre 2009 • Le emissioni, la Germania, Grid, Paesi Bassi
costi di carburante nascoste di vento energia elettrica generata

Autore:  de Groot, K., e le Pair, C.
Riassunto
Wind ha generato energia elettrica è necessario eseguire il backup di capacità delle centrali elettriche convenzionali. Questa capacità è necessaria per fornire energia elettrica ai consumatori quando l'offerta del vento è ancora lontana. Per avere le centrali elettriche non di vento a terra su o giù per compensare le variazioni di vento stocastico provoca la perdita di extra rendimento per tali centrali. Come efficienza molto si perde in questo modo e quanto extra di carburante richiesto per questa ulteriore bilanciamento della domanda e dell'offerta non è nota. In questo articolo cerchiamo di fare un educato indovinare.
Il combustibile extra richiesti per la perdita di efficienza deve essere aggiunto al carburante richiesto costruzione e installazione delle turbine eoliche e le aggiunte alla rete via cavo di alimentazione. Mentre questi requisiti aggiuntivi possono essere troppo piccolo per notare quando la potenza eolica installata è una piccola frazione della capacità totale, le cose cambiano quando la capacità eolica diventa significativo. Sulla base della situazione tedesca, con 23 GW di energia eolica installata mostriamo che diventa dubbio che i risultati di energia eolica in alcun risparmio di carburante ed emissioni di CO2 di riduzione delle emissioni. Ciò che rimane sono gli investimenti supplementari in energia eolica.
Introduzione.
Energia eolica viene gratuitamente, ma non ne consegue che la generazione elettrica che utilizzano il vento è anche gratuito. Il denaro dei costi hardware e di energia per costruire. L'energia necessaria per questo è in genere derivati da fonti fossili. Ancora più importante, si ha la necessità di mantenere un back up di potenza convenzionale generatore capacità all'incirca pari alla capacità installata di energia eolica.
Il vento può essere gratuito, ma non è fornito in dosi desiderata. Vento variabile. Il variazioni non corrispondono alla domanda di energia elettrica. Poiché non esiste ancora alcun metodo economicamente valido per immagazzinare energia elettrica, la variazione del vento in energia elettrica generata levels che non corrispondono a livelli di domanda devono essere soddisfatti da adjusting la produzione di centrali elettriche tradizionali. Nella sua recente tesi diuno Ummels conclude sulla base di studi di modellizzazione computerizzata che tali adeguamenti può essere fatta "senza problemi" anche quando il vento potrebbe generare energia elettrica pari al 33% della domanda dei Paesi Bassi.
Altri sono meno positivi. Citiamo dallo studio2 "van De elektriciteitscentrales regelbaarheid" (La regolazione delle centrali elettriche), che è stata pubblicata in olandese nel mese di aprile 2009:
"Aumentare la velocità di reazione del gruppo centrale elettrica può essere ottenuta solo utilizzando inefficiente ciclo delle turbine a gas-aperta o cannibalizzando l'affidabilità e la durata della efficienti centrali elettriche e di grandi dimensioni. Ciò significa che la flessibilità si traduce in inefficienza e di consumo di carburante e emissioni di CO2 di emissioni di quanto si possa aspettare sulla base della efficienza media. (Nostra nota: vale a dire senza gli ulteriori requisiti di regolare le fluttuazioni del vento).
Un ulteriore citazione:
"Controllare i costi di uscita a livello di prezzo: ogni variazione di uscita di una centrale elettrica crea all'usura. Questa riduzione della vita utile è maggiore il tasso di cambio aumenta produzione. Inoltre, le variazioni della produzione causare l'efficienza energetica ridotta che si traduce in costi aggiuntivi e l'aumento dell'impatto ambientale. "(Traduzione: la nostra).
Mentre la presente relazione identifica il problema della ridotta efficienza, esso non indica l'entità della diminuzione dell'efficienza, né l'importo della richiesta ulteriore utilizzo di combustibili fossili. Entrambi gli studi forniscono solo le ipotesi sugli effetti di aumento di potenza delle turbine eoliche, ma nessun dato campo.
Gli olandesi di capacità di energia eolica è ancora lontana dal 6 GW (gigawatt), obiettivo fissato dal Governo olandese. I problemi di controllo, molto probabilmente diventano evidenti solo quando la capacità delle turbine eoliche è una frazione significativa della capacità produttiva totale. Quindi abbiamo fatto le nostre stime sulla grandezza di tale effetto sulla base dei dati tedeschi, dove ora è installato di circa 23 GW, e dove ampi set di dati pertinenti sono state pubblicate.
Germania.
A sostegno della politica governativa di sostegno per l'energia sostenibile, il paese ha scelto per un'applicazione su vasta scala dell'energia eolica. Realizzazioni in questo senso sono regolarmente segnalati sutre. Le turbine eoliche sono sparsi su tutta la Germania, dalla Baviera, nel sud di offshore nel Golfo di Helgoland nel Nord. Dall'inizio del secolo la quantità di potenza installata è aumentata quasi quadruplicato, da 6 GW nel 2000 al 23 GW nel 2008,. Gli importi quest'ultimo l'equivalente di circa 20 centrali elettriche tradizionali. I tedeschi hanno pubblicato sia sulla capacità installata e la produzione annua di energia elettrica reali, come è indicato nella tabella 1. Tutti i dati sono da "L'energia eolica relazione 20083"

Tabella 1.
Anno Potenza [MW] Resa [] TWh Wind fattore turbina dovere4
2000 6.050 8,8 17%
2001 8.680 10,9 Il 14%
2002 11.850 17 Il 16%
2003 14.500 19,2 15%
2004 16.480 26,8 19%
2005 18.290 27,1 17%
2006 20.470 31,2 17%
2007 22.090 40 21%
Tabella 1. La potenza eolica installata in Germania e la produzione annuo effettivo di energia elettrica in TWh (terawattora) e il derivato dovere turbina eolica fattore4 (= rapporto effettivo potere / potenza installata).
Nel corso degli anni, considerato il dovere fattore vento turbina (definito come il rapporto tra ciò che è stato consegnato alla rete e l'importo che sarebbe stato consegnato con la capacità di progettazione delle turbine eoliche4 è stato in media del 17% o 17,5% (media ponderata ). Nel valutare queste cifre si deve tenere presente che dal vento, elettricità generata legge ha priorità assoluta su tutti i prodotti convenzionali di energia elettrica. Quando il vento genera l'elettricità è disponibile, deve essere utilizzato. La produzione delle centrali di altri deve essere ridotto proporzionalmente.
I dati nella tabella di turbine a vento coprire uno in tutto il paese, così l'effetto della variabilità del vento in tutto il paese è presa in considerazione. In primo luogo, si osserva che il contributo di questo grande "targa" (design) di capacità è piuttosto modesto. In secondo luogo, l'effetto di diffondere le turbine su una vasta area geografica non hanno risolto questo problema. Questo non si limita a tenere per la Germania, come è stato osservato in una relazione alla Camera dei Lord britannica5. Ma poi, ogni sostenibile generata unità di elettricità conta, e questo significa un risparmio sul consumo di combustibili fossili e una riduzione delle emissioni di CO2 di emissioni, si potrebbe presumere. Comunque, questa è stata ed è la ragione per investire in turbine a vento in primo luogo.
Vento e di energia elettrica
Nell'introduzione abbiamo accennato al problema della variabilità del vento di approvvigionamento e la mancanza di un metodo accettabile per lo stoccaggio di energia elettrica tampone per far fronte a questa variabilità. Questa variabilità è un problema enorme, come dimostra in figura.

Figura. (E. ON Wind Report 2005) Frazione consegnato vento del totale potenza erogata. consegna del vento varia dal 0,2% al 38% della potenza totale fornita alla rete.
E. ON è il più grande fornitore di energia elettrica di origine eolica tedesca. Dimostrano in figura la sfida significativa ingegneria hanno dovuto affrontare nell'arco temporale di un anno, come frazione "vento" in l'elettricità da essi consegnati varia dal 0,2% del totale di addirittura il 38%. Durante l'anno questa cifra si riferisce, E. ON aveva più capacità eolica come destinazione governo olandese per il futuro. La forte variabilità del rendimento nel tempo è in parte il risultato della fisica dato negativo di energia eolica: il rendimento energetico varia a seconda della potenza terzo della velocità del vento. In pratica: quando il vento soffia a metà del design delle turbine eoliche velocità, il rendimento di elettricità è solo un ottavo della produzione di design, circa il 12% della capacità di progettazione. Inoltre, ci sono giorni in cui non c'è vento a tutti su quasi tutta l'area geografica. In entrambi i casi, una quantità molto significativa di energia deve provenire da fonti convenzionali.
L'effetto di dare la priorità di energia elettrica prodotta in modo sostenibile la Germania ha l'ovvio seguenti conseguenze: quando il turbine eoliche funzionano a capacità di progettazione, fino a 23 GW di produzione. Quando vi è ora il vento, fino a 23 GW di energia elettrica deve essere in gran parte o interamente forniti da fonti non-sostenibile. Nella prassi tedesca, ciò significa che ora fino a 23 GW deve essere in stand-by. Prof. Alt dal Fach Technische Hochschule Aachen6 ha concluso che questo è la prassi, anche quando la tedesca dell'energia eolica Relazione3 afferma che questo potere standby è solo il 90%. E 'evidente che c'è un costo di capitale addizionali legati
Il mantenimento di questo potere di backup e
Rendere gli investimenti aggiuntivi nella rete ad alta tensione e
Far fronte con le fluttuazioni del vento.
Tuttavia, non parleremo di questi aspetti economici qui.
Stimare l'effetto negativo della inefficienza indotta dal vento di centrali convenzionali.
Si vuole mettere a fuoco l'effetto del vento indotto variabilità extra per l'efficienza e quindi l'assorbimento di potenza di centrali elettriche convenzionali. Finora, siamo stati in grado di trovare dati su questo uso di combustibile supplementare. Se questi dati vengono raccolti, non sono stati pubblicati. Le centrali elettriche convenzionali, intanto, fanno quello che viene richiesto e fornire la sicurezza di approvvigionamento che il vento non può fornire. In considerazione della mancanza di dati su questo effetto, siamo andati su un arto e fece alcune stime sugli effetti della variabilità del vento sul risparmio di carburante del backup di centrali elettriche. Speriamo di connettersi con gli esperti che si sono dati reali o che possono migliorare in modo significativo le nostre stime. Dobbiamo fare i seguenti presupposti per il nostro preventivo:
La capacità eolica installata opera più volte l'anno al massimo della capacità di progettazione. Ne consegue che le unità di back-up devono fornire questa capacità quando non c'è vento. Questa ipotesi è sostenuta dall'osservazione del Prof. Alt, che dopo l'installazione degli impianti eolici in Germania (e Danimarca) non centrale elettrica convenzionale, sono stati dismessi. Come abbiamo detto nel capitolo precedente, crede anche che il 100% di potenza di back-up ("Spinning riserva") è necessaria.
Solo una piccola parte delle stazioni di back-up di potenza sono aperti turbine a gas a ciclo. Da parte un'attenta pianificazione delle variazioni stocastiche fornitura vento può essere bilanciata da rampa verso l'alto o verso il basso delle grandi efficiente impianto convenzionale. squilibri Solo i più rapidi e inattesi o vengono assorbiti dalla commutazione di turbine a gas acceso o spento. (Si ricorda al lettore che lo sforzo di equilibrio in più, anche quando previsto significa indossare sempre extra e l'uso di combustibili per le centrali di grandi dimensioni).
Il rendimento elettrico di una centrale elettrica convenzionale moderna è fissato al 55%, e quella di una turbina a ciclo aperto del 30%.
Sappiamo che il 1 kWh di energia elettrica richiede 270 grammi di carbone3, in modo che 1 kWh di potenza eolica generata consente di risparmiare 270 grammi di carbon fossile, escludendo l'effetto-up inefficienza indietro.
Siamo ora in considerazione la produzione di energia elettrica 100 kWh per i quali le turbine eoliche sono state costruite. Dopo un anno si scopre che, in media, 17,5 kWh sono stati forniti da vento, e il resto da centrali elettriche tradizionali, in modo efficace funzione di back-up. Supponendo che queste piante convenzionali consegnato in condizioni ottimali, questo richiedeva 82,5 x 270 = 22 275 g di carbon fossile, e 17,5 x 270 = 4 725 g di carbone viene salvato produrre questo 100kWh.
Tuttavia, il vento generato produzione ha la priorità e le stazioni delle forze convenzionali di rampa reattivo sopra e sotto. Nel caso estremo l'uso di reagire rapidamente gasturbines a ciclo aperto solo per raggiungere questo obiettivo, l'efficienza scende dal 55% al 30%.
La tabella 2 mostra come l'efficienza diminuendo influenza il risparmio di combustibile convenzionale. A un tasso di efficienza globale per il sistema di back-up del 45% il risparmio di carburante si fa già negativa e c'è una domanda di combustibili fossili in più. generazione eolica di energia elettrica, in questo caso extra produce CO2, che è un risultato davvero intuitivo contatore. Se questo livello di inefficienza è veramente il risultato di uso dell'energia eolica, un cinico potrebbe osservare che Putin e l'OPEC potrebbe desiderare per promuovere l'energia eolica in paesi come la Germania, al fine di aumentare la propria dipendenza dai combustibili fossili.
Si prega di notare che l'efficienza ridotta si applica solo alle stazioni di back-up di potenza. Le altre stazioni convenzionali operare nei loro rendimento regolare.
Tabella 2.
Efficienza conv.station Consumo [g di carbone] Extra consumo ] Carbone Ultimate [g di risparmio efficienza Visibile
Il 55% 22.275 0 4725 Il 55%
53% 23.116 841 3.884 54%
51% 24.022 1747 2978 53%
49% 25.003 2728 1997 52%
47% 26.066 3.791 934 51%
45% 27225 4950 −225 50%
43% 28491 6216 −1491 49%
41% 29881 7606 −2881 48%
39% 31413 9138 −4413 48%
37% 33111 10836 −6111 47%
35% 35004 12729 −8004 46%
33% 37125 14850 −10125 45%
31% 39520 17245 −12520 44%
29% 42246 19971 −15246 43%
27% 45375 23100 −18375 42%
25% 49005 26730 −22005 41%
Table 2. The primary fuel saving (column 4) at assumed reduced efficiencies due to wind variation (column 1) and overall decrease in efficiency of all conventional power stations taken together (column 5). (100 kWh).
In Germany about 9% of the total electricity consumed is provided by wind. In case the turbines work at design capacity, this would yield (100/17,5) x 9% = 51,4 % of the electricity demand. Therefore only 48,6% of the electricity can be conventionally produced under optimum conditions with say 55% efficiency. The remainder of the produced electricity, being 100-9-48,6%= 42,4% is being generated in a non-optimal manner.
Thus, at lower efficiencies, according to the list of table 2, the overall, visible efficiency of all conventional stations together is
42,4 × (reduced efficiency) + 48,6 × 55/91%
This result is shown in the last column of table 2. A reduction of overall efficiency say from 55 to 50% does not appear dramatic. But it does mean that the total wind turbine and auxiliary investment is useless in the sense that no emission reduction or fossil fuel saving has been achieved. The fact, that the investment in the hardware has meant a significant amount of extra fossil energy that will never be recuperated, aggravates the situation.
One can question whether a reduction in conventional generating efficiency by wind turbine involvement has been noticed at all, because this reduction is spread out in a random manner over the many providers and types of power stations.
We like to stress again that our estimate is only concerned with the operational phase of wind turbines. Extra energy and labour costs resulting from the need to have 90 to 100% back up and the energy and expense required for bringing wind electricity to and on the high tension network have not been considered.
The back up issue will with high certainty remain below the radar in the Netherlands for as long as the amount of wind power is modest. It certainly has not yet been noticed by the environmental movement nor the Dutch environmental minister Jacqueline Cramer or minister of Economic affairs Maria Van Der Hoeven.
Finally
We disregarded the economic aspects of wind turbine generated electricity. However, if it turns out that large-scale use of wind turbines only adds fossil fuel use and CO2 emission, every Euro spent goes to waste. If however the back up efficiency is such that some fuel and CO2 emission is avoided, then a hard economic assessment is called for. We therefore refer to a very recent study” Economic impacts from the promotion of renewable energies8”. This study concludes that from an economic point of view the use of wind and solar energy production is an enormous waste of resources.
Conclusions:
It is necessary to establish on the basis of data, rather than model predictions, the level of extra fuel use caused by decreased efficiency of fossil back-up for wind power, before countries translate large investment plans in wind energy into reality.
Wind energy easily costs more than it yields, not only in monetary terms, but also in non-sustainable energy use and thus it will easily increase rather than decrease CO2 emission.
Electricity companies must urgently provide the real data on extra fuel required to back up for wind.
References & notes.
B.C. Ummels: Power System Operation with Large-Scale Wind Power…, Diss. TU Delft, februari 2009.
G. Dijkema, Z. Lukszo, A. Verkooijen, L. de Vries & M. Weijnen: De regelbaarheid van elektriciteitscentrales. Een quickscan in opdracht van het Ministerie van Economische Zaken, TU Delft, 20 april 2009.
Windenergy Report Germany 2008, ISET , Univ Kassel, Deutschland.
We use ‘duty factor’ in stead of ‘efficiency of wind turbines’, because we focuss in this paper on the efficiency of the spinning and standing back up reserve of conventional power generation.
Brits Hogerhuis, Select Committee on Economic Affairs, Report ‘The Economics of Renewable Energy, 2007-08’: “…The wider the area of interconnectedness, the more likely it is that variations in wind patterns will cancel out, although the weather may sometimes be similar over even a wider area. For example, we received some evidence that low wind speeds in the UK could coincide with similar conditions in Germany, Ireland and even as far away as Spain.”
H. Alt: Hardhoehengespraeche Siegsburg 30 sep 2009
Even that is not completely correct. Part of the wind produced electricity is surplus to demand. Professor Alt describes what happens in Germany. The surplus wind electricity is exported for free and high fines are levied. The bill goes to the tax payer.
M. Frondel, N. Ritter & C. Vance: Economic impacts from the promotion of renewable energies: The German experience; Rheinisch-Westfälisches Inst. f. Wissenschaftsforschung, October 2009. http://www.instituteforenergyresearch.or..._FINAL.pdf
K. de Groot & C. le Pair
(Formerly of Shell & STW, The Netherlands)
kenjdegroot@mac.com
clepair@cas
ema[/i].nl[/i]

**********************************
Spero che ciò sia di qualche utilità per coloro che insistono sulla scelta dell'eolico, riporto una frase fatta che coglie il senso:Eric Hoffer got it right when he said "One of the surprising privileges of intellectuals is that they are free to be scandalously asinine without harming their reputation." Big Grin


RE:  email su nucleare e media - Cher - 10-08-2010 12:41

Cher ha Scritto:

New York Times corrects the record on nuclear power versus solar  

August 3, 2010 -- In late July the New York Times published an article that states solar power is more affordable than nuclear.  It was subsequently published in a series of newspapers and online publications across the globe and then it came to light that the data used to back up the article was obtained through research that was paid for by an group that opposes nuclear power.

Fortunately the Times re-released the story with an addendum, which even states the writer did not use any other data, most of which conflicts the study she did quote.

The following is a copy of the printed addendum:

Editors' Note: August 3, 2010

An article published July 27 in an Energy Special Report analyzed the costs of nuclear energy production. It quoted a study that found that electricity from solar photovoltaic systems could now be produced less expensively than electricity from new nuclear power plants.

In raising several questions about this issue and the economics of nuclear power, the article failed to point out, as it should have, that the study was prepared for an environmental advocacy group, which, according to its Web site, is committed to ''tackling the accelerating crisis posed by climate change - along with the various risks of nuclear power.'' The article also failed to take account of other studies that have come to contrasting conclusions, or to include in the mix of authorities quoted any who elaborated on differing analyses of the economics of energy production.

Although the article did quote extensively from the Web site of the Nuclear Energy Institute, an industry group, representatives of the institute were not given an opportunity to respond to the claims of the study. This further contributed to an imbalance in the presentation of this issue.
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Traduzione con traslate di google:
New York Times corregge il record sul nucleare contro solare

3 agosto 2010 - Alla fine di luglio il New York Times ha pubblicato un articolo che indica l'energia solare è più accessibile di quello nucleare. Essa è stata successivamente pubblicata in una serie di giornali e pubblicazioni online tutto il mondo e poi venne alla luce che i dati utilizzati per il backup del articolo è stato ottenuto attraverso la ricerca che è stato pagato da uno del gruppo che si oppone al nucleare.

Per fortuna il re-released Times la storia con un addendum, che afferma anche lo scrittore non ha utilizzato tutti gli altri dati, la maggior parte dei conflitti che lo studio ha fatto un'offerta.

La seguente è una copia del addendum stampato:

Nota Editors ': 3 agosto 2010

Un articolo pubblicato 27 luglio in una relazione speciale dell'energia ha analizzato i costi di produzione di energia nucleare. Ha citato uno studio che ha trovato che l'energia elettrica da impianti solari fotovoltaici potrebbe ora essere prodotti a costi minori di elettricità da nuovi impianti nucleari.

Nel sollevare diverse domande su questo problema e l'economia del nucleare, l'articolo mancato di sottolineare, come avrebbe dovuto, che lo studio era preparato per un gruppo di difesa dell'ambiente, che, è impegnata secondo il suo sito web, di'' affrontare la crisi accelerando posti dai cambiamenti climatici - insieme con i vari rischi del nucleare.''L'articolo ha anche omesso di tener conto di altri studi che sono giunti a conclusioni contrastanti, o di includere nel mix delle authorities citato che ogni elaborato analisi delle differenti condizioni economiche della produzione di energia.

Sebbene l'articolo abbia ampiamente citazione dal sito web del Nuclear Energy Institute, un gruppo di settore, i rappresentanti dell'Istituto non hanno avuto la possibilità di rispondere alle richieste dello studio. Questo contribuì a uno squilibrio nella presentazione di questo problema.
**********************
Nota personale , attendiamo la segnalazione o dir si voglia correzione sul nostrano "corriere della sera" in merito. Dubito di leggerla!



Nella ricerca di qualche nota di correzione da parte dell'autorevole quotidiano, mi sono imbattuto in questo "interessante" ( inteso come farneticante)articolo
http://www.corriere.it/cronache/10_agost...aabe.shtml

Per poi scoprire che era ampiamente smentito nella sostanza mesi antecedenti.

Anche se non strettamente legato all'argomento come materia, lo giudico meritevole di segnalazione per quanto riguarda un nuovo fenomeno di comunicazione, intesa come diffusione, di interessanti "prese di posizioni" che mai avrei pensato di leggere!
Questa è la precisazione della ditta citata:
http://www.corriere.it/esteri/10_marzo_2...=correlati

Prestare attenzione alle date, cioè abbiamo degli articoli ( Agosto 2010) smentiti/precisazioni mesi prima ( Marzo  2010) .


Forse è per quello che non trovo l'articolo che smentisce il superamento del fotovoltaico sul nucleare! ;-) Devo cercarlo nel passato!



RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 13-09-2010 00:37

Riporto questo recentissimo studio Ambrosetti:
http://www.ambrosetti.eu/_modules/downlo...ry_ITA.pdf

Ritorno sulla questione dell'assicurazione delle centrali nucleari, ne avevo già parlato all'inizio di questo thread; sul sito dell'ente governativo statunitense N.R.C. (Nuclear Regulatory Commission) si legge che "Under existing policy, owners of nuclear power plants pay a premium each year for $375 million in private insurance for offsite liability coverage for each reactor unit. This primary, or first tier, insurance is supplemented by a second tier. In the event a nuclear accident causes damages in excess of $375 million, each licensee would be assessed a prorated share of the excess up to $111.9 million. With 104 reactors currently licensed to operate, this secondary tier of funds Nuclear Insurance Under The Price-Anderson Actcontains about $12.6 billion." e che "The average annual premium for a single-unit reactor site is $400,000. The premium for a second or third reactor at the same site is discounted to reflect a sharing of limits.":
http://www.nrc.gov/reading-rm/doc-collec...ds-fs.html
i vari telepredicatori multimilionari dovrebbero evitare di fare certe affermazioni!

Di interesse anche il grafico sugli effetti biologici delle radiazioni, da cui si evince che la fonte maggiore di esposizione é naturale e se di origine umana, deriva dalla medina nucleare e sopratutto dalle comunissime radiografie:
http://www.nrc.gov/reading-rm/doc-collec...ation.html


RE: email su nucleare e media - michele.greco@alice.it - 14-09-2010 15:58

sexyteo ha Scritto:

Approfitto di questo forum per riportare una email che scrissi 6 mesi orsono, circa. Eccovela:


Quattro mesi fà é caduto il 23° anniversario dell'incidente nucleare di Chernobyl (26 aprile 1986) e parallelamente il governo Berlusconi insieme al primo ministro francese Nicolas Sarkozy ha firmato un accordo per una joint venture tra l'italiana ENEL e l'omologa francese EDF in campo nucleare:
http://www.enel.it/eWCM/salastampa/comun..._PDF-1.pdf
http://press.edf.com/the-edf-group/press...01590.html
Tutti voi vi ricorderete o avrete sentito parlare già molte volte di Chernobyl. Quello che probabilmente non sapete, é quante persone siano realmente decedute sino ad oggi a causa di quell'incidente, migliaia? Decine di migliaia? Centinaia di migliaia? Milioni? Decine di milioni? Centinaia di milioni? Miliardi? Decine di miliardi?
Qualunque sia stata la vostra risposta, siete fuori strada di brutto!
Recentemente l'U.N.S.C.E.A.R. (United Nations Scientific Committee on the Effects of Atomic Radiation - é la commissione scientifica delle Nazioni Unite sugli effetti delle radiazioni atomiche) ha pubblicato uno studio ufficiale in cui é stato valutato il reale danno occorso alle persone a causa dell'incidente di Chernobyl. Tale studio ha stimanto, a distanza di 20 anni, i morti in circa 50 (avete letto bene!):
http://www.unscear.org/unscear/en/chernobyl.html
"The Chernobyl accident caused many severe radiation effects almost immediately. Of 600 workers present on the site during the early morning of 26 April 1986, 134 received high doses (0.7-13.4 Gy) and suffered from radiation sickness. Of these, 28 died in the first three months and another 19 died in 1987-2004 of various causes not necessarily associated with radiation exposure."
Per coloro volessero approfondire, qui ci sono i rapporti IAEA (agenzia internazionale per l'energia atomica):
http://www.who.int/ionizing_radiation/ch...5B1%5D.pdf
WHO (Organizzazione mondiale per la sanità, detta OMS nell'acronimo italiano, da pagina 106 le conclusioni):
http://www.who.int/ionizing_radiation/ch...t_2006.pdf
http://www.who.int/ionizing_radiation/chernobyl/en/
e sopratutto del Chernobyl Forum, dal titolo Chernobyl’s Legacy: Health, Environmental and Socio-Economic Impacts and Recommendations to the Governments of Belarus, the Russian Federation and Ukraine, realizzato tra il 2003 e il 2005 nella Second revised version (sono riportati anche i 3 rapporti di UNSCEAR, WHO e IAEA, si veda pagina 14):
http://chernobyl.undp.org/english/docs/chernobyl.pdf
http://www.who.int/ionizing_radiation/ch...ort_EN.pdf
Lo I.A.R.C. (Internetional Agency for Research on Cancer), si é occupata delle conseguenze indirette dell'incidente di Chernobyl alla popolazione europea; infatti ha evidenziato il rischio delle popolazioni limitrofe alla centrale (durante l'incidente), di sviluppare nel tempo, il cancro alla tiroide:
http://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/20...rnobyl.pdf
Ricordo che la tiroide é un organo molto "sensibile" agli effetti delle radiazioni ionizzanti e anche una banale lastra ortopedica richiede la schermatura a protezione della tiroide:
http://lescienze.espresso.repubblica.it/...de/1283740
Tuttavia, il tasso di sopravvivenza e di guarigione tra i malati di cancro alla tiroide (carcinoma tiroideo) - almeno a giudicare dalle cifre della Bielorussia - è molto alto. Oggi, nei paesi dell'ex Unione Sovietica, la povertà e i problemi di salute mentale costituiscono per le comunità locali un pericolo assai maggiore dell'esposizione alle radiazioni.
In ogni caso, lo stesso IARC afferma che: "With the exception of thyroid cancer in the most contaminated regions, trends in cancer incidence and mortality in Europe, taken together, do not at present show any increase in cancer rates that can be clearly attributed to radiation from the Chernobyl accident.".
Fortunatamente, la mortalità del cancro alla tiroide é molto bassa (forse la più bassa o tra le più basse tra i tumori in generale), in tutti i paesi sviluppati:
http://progettooncologia.cnr.it/strategi...04-ti.html
Analogamente, questo studio NATO/CCMS (North Atlantic Treaty Organization/Committee on the Challenges of Modern Society) evidenzia come le persone che hanno assorbito dosi letali o comunque molto pericolose, a causa dell'incidente di Chernobyl, sono molto poche:
http://www.nato.int/science/pilot-studie...2006_2.pdf

Scandalosamente, nella puntata del 29 Marzo 2009, la trasmissione di Raitre, Report, non cita né l'UNSCEAR né il Chernobyl Forum, le uniche agenzie con competenze sugli effetti sanitari delle radiazioni nucleari, facendo invece una vergognosa e volontaria confusione tra le agenzie delle Nazioni Unite, in quanto lo IARC (che si occupa di cancro in generale, a prescindere della causa o del tipo), come l'OMS (WHO) e come l'IAEA come sanno (quasi tutti, tranne la disinformatissima e faziosissima redazione di Report) non si occupano direttamente degli effetti delle radiazioni nucleari! Ma, alla trasmissione report, mi dedico più in basso.

Approfitto per segnalarvi il recentissimo studio, del dipartimento di ingegneria nucleare della facoltà di ingegneria dell'Università di Pisa, sui costi del nucleare. Sono state fatte sia valutazioni tecniche che economiche ed é in lingua italiana (una rarità, la stragrande maggioranza degli studi sono in lingua......... inglese, ovviamente!):
http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Costi.pdf
spero che chi sia contrario all'utilizzo dell'energia nucleare (e magari é privo delle più elementari nozioni scientifiche e tecniche), abbia almeno la decenza di leggerlo!
Utile anche la lettura della relazione (in lingua italiana) del Prof. Georges Vendryes, Direttore Onorario al CEA francese (Commissione per l'Energia Atomica francese):
http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/NUCLE...NDRYES.pdf
Per quanto riguarda i costi dell'energia elettrica, abbiamo la certezza che che in Italia, l'energia elettrica costa un sacco di soldi; riporto la relazione sullo stato dei servizi e sull'attività svolta dall'autorità per l'energia elettrica e il gas del 31 Marzo 2007 (vedi pag. 2):
http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/...000003.pdf
Il paradosso della rinuncia al nucleare, da parte dell'Italia é ben documentato qui (autori Prof. Franco Battaglia e Angela Rosati):
http://www.galileo2001.it/materiali/pubb...cleare.pdf
Chi insiste sulle rinnovabili (eolico e solare, per lo più) evidentemente vuole portare l'Italia alla bancarotta e lasciarla senza energia elettrica! La stessa Autorità per l'energia elettrica e il gas (AEEG), nella presentazione del Presidente Alessandro Ortis, de la relazione sullo stato dei servizi e sull'attività svolta (Luglio 2008), a pagina 9 afferma: "Le nuove incentivazioni per le rinnovabili, varate negli ultimi anni, e soprattutto i nuovi obiettivi quantitativi già ricordati, possono tuttavia comportare un costo assai elevato per il sistema nazionale: se raggiunti pienamente, essi potrebbero portare ad un onere per gli utenti elettrici (componente A3 della bolletta) pari a circa 200 miliardi di euro per il periodo da oggi al 2035, con un picco annuale di 11 miliardi attorno all’anno 2020."
http://www.autorita.energia.it/relaz_ann...8_pres.pdf
Inoltre, sempre secondo l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, nel solo 2006 il Gestore del Sistema Elettrico (GSE) ha speso 6,4 miliardi di euro per acquistare a tariffa incentivata l’energia elettrica prodotta dalle rinnovabili, a fronte di un valore di mercato della stessa energia pari a 2,7 miliardi. La colossale differenza di 3,7 miliardi, è stata addebitata sulle bollette elettriche dei cittadini e delle imprese sotto la voce "oneri di sistema". Secondo le valutazioni condotte dalla stessa Autorità, nel periodo 2008-2020 gli oneri di sistema legati all’incentivazione delle fonti rinnovabili e assimilate costeranno al consumatore elettrico (a legislazione vigente) 25 miliardi di euro, senza peraltro produrre effetti apprezzabili sulle emissioni. Si veda pagina 10 tav. 2.9 (Costi e ricavi dei ritiri obbligati nel 2006):
http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/...000004.pdf
nel 2007 le cose sono andate allo stesso modo (pagina 11):
http://www.autorita.energia.it/docs/pareri/25022009.pdf
qui a pagina 57:
http://www.autorita.energia.it/relaz_ann...08_1_2.pdf
e qui (pagina 6):
http://www.autorita.energia.it/docs/pareri/090211.pdf
Tra l'altro, Il nucleare ha generato nel 2007, il 16% della produzione elettrica mondiale, il 24% della produzione OCSE e il 30% della produzione UE27; infatti é la fonte che produce più energia elettrica in Europa. L’eolico, per esempio, ha generato nel 2007 solo lo 0,7% della produzione elettrica mondiale e il 2,4% della produzione elettrica dell’EU27, nonostante gli elevati investimenti economici:
http://world-nuclear.org/info/inf01.html
http://www.foratom.org/dmdocuments/FORAT...oidance%20(August%202005).pdf
http://www.google.it/url?sa=U&start=...wSoFBRqKWA
http://www.world-nuclear.org/sym/2001/pdfs/fraser.pdf
http://www.iea.org/Textbase/stats/surveys/mes.pdf
http://eetd.lbl.gov/EA/emp/reports/lbnl-275e.pdf
si veda anche qui a pagina 11:
http://www.assonucleare.it/Convegni/AIFO...cleare.pdf
Inoltre dall'incidente di Chernobyl, la potenza nucleare in esercizio (al mondo) é aumentanta di quasi il 50% sino a oggi, nell'intervallo di tempo che va dal 31/12/1986 al 31/05/2008:
http://www.assonucleare.it/Documenti%20A...%202.1.htm
Si veda anche questo documento di Maurizio Cumo (Facoltà di Ingegneria della Sapienza - Roma):
http://www.unipg.it/~cotana/download/Cum...F_2008.pdf
In Germania, nonostante investimenti economici giganteschi, le rinnovabili non idroelettriche (solare e eolico, per lo più), rappresentano una percentuale ridicola della produzione elettrica tedesca (la Germania, invece produce la maggior parte della propria energia con carbone, nucleare e gas):
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/DEELEC.pdf
La Germania ha installato quasi 24 GW (teorici!) di potenza eolica nel 2008, come riporta il Global Wind Report 2008 a pagina 35; tuttavia questo rapporto del Global Wind Energy Council (GWEC) se ne guarda bene dal dire dove e quante pale sono state installate e quanto del fabbisogno elettrico attualmente soddisfino:
http://www.gwec.net/fileadmin/documents/...Report.pdf
Infatti, tale agenzia, il G.W.E.C., non fa parte di nessun organismo internazionale governativo o meno, ma é solo l'unione degli industriali che producono e installano aerogeneratori (volgarmente pale eoliche), una lobby, insomma; testualmente dal sito "We are the global wind industry trade association, providing a credible and representative forum for the entire wind energy sector at the international level":
http://www.gwec.net/index.php?id=17
In ogni caso questa selva di decine di migliaia di pale alte più di 100 metri:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/co...chland.png
copre poco più del 5% del fabbisogno energetico-elettrico tedesco (cioé di energia prodotta: kWh o joule)!
Curioso questo recente articolo del Dier Spiegel:
http://www.spiegel.de/international/busi...86,00.html
Idem per la Spagna:
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/ESELEC.pdf
E' emblematico il mix energetico, nei Paesi più attenti all'ambiente. Riporto in sequenza Svezia (vasto utilizzo di fonte nucleare), Finlandia, Irlanda, Danimarca e Norvegia:
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/SEELEC.pdf
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/FIELEC.pdf
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/IEELEC.pdf
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/DKELEC.pdf
http://www.iea.org/textbase/stats/pdf_graphs/NOELEC.pdf
I Paesi elencati (in particolare la Norvegia), dimostrano come l'unica fonte rinnovabile veramente produttiva sia l'idroelettrico! Però richiede, per essere utilizzata, la presenza di determinate caratteristiche morfologiche del territorio (corsi d'acqua, dislivelli, ecc.) non presenti ovunque, ma é possibile comunque costruire impianti idroelettrici con taglie e caratteristiche molto variabili, riuscendo così a rendere potenzialmente utilizzabili siti estremamente differenziati tra loro.
Si veda, il paragrafo 4.1.3 (equipaggiamento elettromeccanico) di questa tesi di laurea di Alessandro Druetta (Politecnico di Torino, 2005):
http://www.enel.it/rinnova/doc/tesi/tesi...ruetta.pdf
Se volete levarvi la curiosità di quale sia attulamente e in passato, il mix energetico di un determinato Paese (Electricity generation by fuel), potete interrogare il database della I.E.A. (International Energy Agency):
http://www.iea.org/Textbase/stats/index.asp
questa é la mappa, aggiornata al 2006, con tutte le centrali nucleare, presenti attualmente nel mondo:
http://www.wano.org.uk/WANO_Documents/WA...NO_Map.pdf
A pagina 3, di questo rapporto I.A.E.A., dal titolo nuclear energy - status and outlook (2007), sono riportati i reattori nucleari attualmente in costruzione e come si può notare sono ben 31 (senza considerate tutte le centrali nucleari in progetto che sono centinaia!):
http://www.iaea.org/OurWork/ST/NE/Pess/a...9Jan07.pdf

Per coloro che pensano al referendum del 1987, consiglio di leggere i quesiti, perché non li conoscono e parlano per sentito dire!
All'atto pratico, con le tre domande (del referendum del 1987) si domandava di cancellare alcune disposizioni di legge concepite per rendere più facili e rapidi gli insediamenti energetici: la prima era stata creata per evitare che il sindaco di un piccolo paese di duemila abitanti dove era previsto l’insediamento di una centrale nucleare potesse opporsi ad oltranza, mentre la seconda era la cosiddetta “monetizzazione del rischio” per i comuni che ospitavano impianti di produzione di energia (non necessariamente nucleari, ma anche a carbone):
http://www.zonanucleare.com/questione_sc...e_1987.htm
quindi il referendum del 1987 non rappresenta affatto, un veto per l'utilizzo dell'energia nucleare sul suolo italiano. Bisogna ricordarlo a Luciana Littizzetto, che farebbe bene a limitarsi a fare la buffona in tv (strapagata e con 1.824.084 di euro dichiarati nel 2005, pagati in buona parte dal contratto rai!) e ad astenersi nel fare pseudo-considerazioni tecnico-scientifiche di cui non sa nulla:
http://www.youtube.com/watch?v=R2fwJ8BcMao
Inoltre, la regione Sardegna (con l'allora Presidente, di Forza Italia, l'impareggiabile Mauro Pili!) con la legge n.8 del 3 luglio 2003, poi la Basilicata con la legge n.31 del 21 novembre 2003 ed infine la Calabria con la legge del n.26 del 5 dicembre 2003, hanno provato a "denuclearizzare" il territorio da loro amministrato. Ebbene, la Corte Costituzionale con la sentenza n. 62 del 29 gennaio 2005 ha dichiarato illegittime queste leggi regionali in quanto in contrasto con gli articoli 117 e 120 della Costituzione. Allo stesso modo è stata bocciata la legge n.22 del 27 maggio del 2005 della regione Molise. Per quanto riguarda la disciplina ambientale, la Costituzione attribuisce, quindi, allo Stato una competenza legislativa esclusiva:
http://www.cortecostituzionale.it/inform...zione=2005
http://www.iusambiente.it/giurisprudenza...202005.htm

La squallida mistificazione, fatta dalla trasmissione Report, nella puntata del 29 Marzo 2009:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/med...c.html?p=0
é stata smontata dall'AIN pezzo per pezzo, qui:
http://www.assonucleare.it/Documenti%20A...3-2009.pdf
e in quest'altro documento dell'ing. Vincenzo Romanello:
http://www.archivionucleare.com/files//i...anello.pdf
chi ha visto quella puntata, senza avere conoscenze scientifiche e tecniche, é bene che legga questi 2 documenti sopracitati! Non aggiungo nulla su report, perché entrambi i documenti (sopratutto quello dell'AIN) sono esaustivi della puntata.
Qui, invece, l'AIN, controbatte e evidenzia le fesserie scientifiche e giuridico-economiche contenute nel rapporto di legambiente:
http://www.assonucleare.it/Documenti%20A...202008.pdf

Sul fatto, poi, che le centrali nucleari non reggano, all'impatto con un veivolo (magari dirottato da quei cattivoni dei terroristi islamici), guardate questo video dello schianto, tra un veivolo militare F-4 Phantom, lanciato alla velocità di 770 km/h (ovvero 215 metri al secondo) contro una parete speciale in calcestruzzo armato (tra 1,5 e 2 metri di spessore); questa prova, doveva simulare quella di un impianto nucleare: ebbene l’aereo si sbriciolò e la parete uscì indenne e illesa! L'esperimento fu eseguito nel 1988 presso i Sandia National Laboratories (assolutamente spettacolare!):
http://www.sandia.gov/videos2005/F4-crash.asx

Chi temesse, che il preziosissimo Uranio stia scarseggiando, può toglierselo dalla testa! Di Uranio ce n'é tantissimo e se ne produce tanto, come conferma questo studio del World Energy Council del 2004 (cap. 6):
http://www.worldenergy.org/documents/ser2004.pdf
".....One kilogram of natural uranium will yield about 20,000 times as much energy as the same amount of coal.... ".
Solo i giacimenti conosciuti ammontano a oltre 4 milioni di tonnellare, dal World Nuclear Association così distribuiti:
http://www.world-nuclear.org/education/mining.htm
http://www.world-nuclear.org/info/inf02.htm
Uno studio del NEA (Nuclear Energy Agency):
http://www.nea.fr/html/ndd/reports/2006/...nglish.pdf
ha stimato, nel 2005, in 10.000.000 di tonnellate le riserve (dei giacimenti) di Uranio sconosciute (Prognosticated Resources Formerly EAR-II & Speculative Resources).
Tra l'altro, in un prossimo futuro, sarà possibile estrarre l'uranio e altri elementi chimici preziosi dall'acqua di mare (nell'acqua di mare ci sono miliardi di tonnellate uranio!), come riportato qui da pagine 56 (conclusioni a pagina 64) dal Nuclear Energy Research Advisory Committee and the Generation IV International Forum (Dicembre 2002):  :
http://gif.inel.gov/roadmap/pdfs/009_cro...report.pdf
Rössing Uranium’s - to stakeholders (Rio Tinto 2007)
http://www.rossing-com.info/reports/stak...t_2007.pdf
mentre si estrae già uranio da "fonti" non convenzionali, cioé dalle ceneri di carbone (prodotte in grandi quantità dalle centrali a carbone) e dai fosfati (si veda da pagina 239 - cap. 5 e da pagina 361 - cap. 6, del libro Uranium resource processing di Chiranjib Gupta, Harvinderpal Singh - 2003 Springer - e a pagina 41 del Nuclear Development Market Competition in the Nuclear Industry - 2008 del OECD):
http://books.google.it/books?id=pNKgbOJb...#PPA239,M2
http://books.google.it/books?id=sK6Q0t99...frontcover
Non posso non riportare la più recente e importante pubblicazione sull'uranio presentatata il 3 Giugno del 2008, Uranium 2007: Resources, Production and Demand (OECD/NEA-IAEA 2007), denominata anche Red Book (pagina 87-88-89 e conclusioni a pagina 389):
http://books.google.it/books?id=ABKo3wST...&cad=0
Inoltre le prossime centrali atomiche di III+ e IV generazione (sempre a fissione) avranno bisogno di ancor meno comubustibile nucleare e il torio rappresenta e rappresenterà una valida alternativa all'uranio (le scorie prodotte sono ancora più facilmente gestibili), in quanto ed é più abbondante sulla terra, seppur non é praticamente presente nell'acqua (al contrario dell'uranio), mentre il nucleare a fusione rappresenterà il futuro più remoto (pagina 85, tab. 10.1):
http://www.nea.fr/html/pub/nuclearenergy..._today.pdf
La pubblicazione Uranium production and raw materials for the nuclear fuel cycle–Supply and demand, economics, the environment and energy security realizzata dall'IAEA, U.N.E.C.E. (United Nations Economic Commission for Europe), N.E.I. (Nuclear Energy Institute), AEN/NEA e WNA al Simposio Internazionale di Vienna del 2005, ha analizzato tutti gli aspetti sulla risorsa uranio: domanda e offerta, distribuzione geologica dell'uranio, depositi, esplorazione di nuvoi giacimenti, produzione, gestione delle scorie e legislazione. Riporto il voluminoso studio:
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publication...59_web.pdf
In questa monografia, redatta e aggiornata nel 2004 dal OECD/NEA, dal titolo Chemical Thermodynamics of Uranium sono riportate le proprietà termodinamiche dell'uranio e dei suoi composti:
http://www.nea.fr/html/dbtdb/pubs/uranium.pdf
Rimando per approfondimenti, ai vari studi e rapporti linkati in questa email.

La sicurezza dei moderni impianti nucleari, é assoluta come per lo stoccaggio delle scorie sia a breve che a lungo e lunghissimo termine; tuttavia, vale la pena di vederci chiaro. In questo studio dell'Unione Europea, dal titolo Geological Disposal of Radioactive Wastes Produced by Nuclear Power, a pagina 9, si afferma che: ".....the container protects the waste and prevents any water reaching it for at least several hundred years and, in some concepts, for tens or even a hundred thousand years – by this time, most activity will have decayed inside the waste matrix...."
http://ec.europa.eu/research/energy/pdf/...sal_en.pdf
Negli USA, ad esempio ,i contenitori, oltre ad inglobare le scorie già sotto forma di vetri al borosilicato (ampiamente collaudati), sono costituiti da un rivestimento esterno di Hastelloy C22, lega metallica molto resistente alla corrosione (si stima un valore del danneggiamento per questa via di circa 0,8 mm in 10.000 anni!), e da uno interno di titanio (Grade 7), anch’esso molto resistente alla corrosione (stimata in circa 2 mm dei 15 a disposizione in 10000 anni). Secondo le proiezioni al massimo l’1% dei contenitori potrebbe perdere la propria integrità entro i primi 80.000 anni:
http://www.ingegnerianucleare.net/Temati...azione.htm
La lega metallica hastelloy é di notevole interesse tecnico e scientifico per la sua enorme resistenza alla corrosione e ai suoi innumerevoli utilizzi:
http://www.haynesintl.com/pdf/h2028.pdf
L'ente statunitense O.C.R.W.M. (U.S. Department of Energy Office of Civilian Radioactive Waste Management), ha progettato queste "capsule" (waste package) per le scorie radioattive di livello 3, da stoccare all'interno di Yucca Mountain (pagina 29-30 e 76):
http://www.ocrwm.doe.gov/documents/feis_...sum_bm.pdf
Oppure le scorie, possono essere riprocessate (nuclear transmutation NTR) e quindi riutilizzate, come spiegato nei lavori del Winter Meeting dell’American Nuclear Society, tenutosi a Reno, Nevada, USA, dal 10 al 16 novembre 2001, e pubblicati in questo documento, in lingua italiana, dell'I.N.F.N. (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - sezione di Milano - vedi da pagina 30):
http://wwwsis.lnf.infn.it/pub/INFN-TC-01-21.pdf
Sulla sicurezza degli impianti, rimando a questo studio dell'Università di Pisa del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Nucleare e della Produzione (é in lingua italiana):
http://www2.ing.unipi.it/~d0728/GCIR/Not...cleare.PDF
Aggiungo che spesso, i pasdaran antinuclearisti, come Beppe Grillo (a cui consiglio di dimagrire perché l'obesità é la prima causa di morte precoce in occidente in quanto legata al rischio cardiovascolare) parlando per frasi fatte, di cui non conoscono il significato, dicono che "nessuna assicurazione assicurerebbe una centrale nucleare". A parte che coloro i quali fanno affermazioni di quel genere, non hanno la minima idea di come funzioni una assicurazione, infatti le cose stanno diversamente. In questo libro dal titolo Policy Issues in Insurance - Insurance and Expanding Systemic Risks (OECD 1993), a pagina 90 (paragrafo 2.1) vi é riportato il "caso" delle centrali nucleari:
http://books.google.it/books?id=gqREP8fT...r#PPA90,M1
"The solutions found in nuclear insurance are therefore highly interesting when addressing the insurability of emerging systemic risks".
Negli USA, la copertura assicurativa di cui sono direttamente responsabili l’esercente dell’impianto e l’industria elettronucleare nel suo complesso è di 10,6 miliardi di dollari per singolo incidente nucleare. I danni che dovessero eccedere questa cifra sarebbero rifusi dal governo federale, ma la suddetta copertura assicurativa è di gran lunga superiore al danno che può derivare da un incidente nucleare della massima gravità (tipo Three Mile Island):
http://www.ans.org/pi/ps/docs/ps54-bi.pdf

Le prospettive per l'energia nucleare, sono enormi, e ben documentate in questo studio, dal titolo Nuclear Energy Outlook 2008, del NEA/AEN - OECD; a pagina 3 (é la sintesi, in lingua italiana):
http://www.nea.fr/neo/summaries/italian.pdf
qui. la versione integrale in lingua inglese:
http://books.google.it/books?id=OJ8JndrE...frontcover
assai interessante il progetto per una nuova centrale nucleare in Svizzera (Niederamt – Progetto Herbert Niklaus, Responsabile Energia Svizzera, Atel), in cui le comuni torri di raffreddamento (150 metri) saranno sostituite da torri molto più basse da circa 60 metri (si veda pagina 6-7-8):
http://www.atel.eu/it/images/Praesentati...-48853.pdf
Ricordo che il 30 ottobre 2007 il Consiglio cantonale (Parlamento) del Canton Soletta ha incaricato il Governo cantonale di adoperarsi per la costruzione rapida di una centrale nucleare nel Niederamt:
http://www.svp-so.ch/mm/070312-vorstoss-kernenergie.pdf
http://www.kkn-ag.ch/Progetto-127-128-1_it.html

Chi volesse approfondire l'argomento, riporto integralmente, qui sotto, i più recenti rapporti rapporti sull'energia nucleare redatti dalle più prestigiose università del mondo, e da organismi internazionali (ovviamente, la trasmissione report, si é ben guardata dall'almeno citarli! ).
Rapporto del M.I.T. Massachusetts Institute of Technology - The Future of Nuclear Power, The Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, Massachusetts (USA 2003):
http://web.mit.edu/nuclearpower/pdf/nucl...r-full.pdf
http://web.mit.edu/nuclearpower/
Rapporto dell'Università di Chicago (Agosto 2004) per il D.O.E. (l'acronimo dell'ente governativo statunitense: Department of Energy):
http://nuclear.gov/np2010/reports/NuclIn...ummary.pdf
Rapporto Asia Pacific Energy Research Centre (2004):
http://www.ieej.or.jp/aperc/pdf/nuclear.pdf
Rapporto I.A.E.A. (International Atomic Energy Agency), a pagina 12 la comparazione dei costi tra i vari studi e le altre fonti energetiche:
http://www.iaea.org/About/Policy/GC/GC49...9inf-3.pdf
sempre dell'IAEA, un rapporto (del 2008) con la stima della potenza elettrica nucleare al 2030:
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publication...28_web.pdf
Rapporto del N.E.A. (Nuclear Energy Agency, é un ente internazionale facente parte dell'O.E.C.D - Organisation for Economic Co-operation and Development, o O.C.S.E. - Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico nell'acronimo italiano):
http://www.nea.fr/html/pub/newsletter/20...cs19-1.pdf
e sempre del NEA, il Nuclear Energy Today (capitolo 7, i costi del nucleare):
http://www.nea.fr/html/pub/nuclearenergy..._today.pdf
Rapporto della The Royal Academy of Engineering (Marzo 2004):
http://www.nowap.co.uk/docs/generation_costs_report.pdf
Rapporto del C.E.R.I. (Canadian Energy Research Institute - Settembre 2006)
http://www.cna.ca/english/pdf/Studies/Co...-06-EN.pdf
Rapporto del D.G.E.M.P. (Direction générale de l’énergie et du climat - Marzo 2004):
http://www.industrie.gouv.fr/energie/ele...nglais.pdf
la situazione energetica francese con previsioni di scenari futuri (DGEMP-OE Aprile 2008):
http://www.industrie.gouv.fr/energie/pro...08-eng.pdf
Rapporto della Lappeenranta University of Tehcnology (Finlandia 2003/2004):
https://oa.doria.fi/bitstream/handle/100...sequence=1
Rapporto dell'Unione Europea (Novembre 2007) su The Sustainable Nuclear Energy Technology Platform:
http://www.snetp.eu/home/liblocal/docs/s...842_en.pdf
Rapporto O.E.C.D. Forum 2008 (OCSE):
http://www.oecd.org/dataoecd/57/46/40858363.pdf
Rapporto International Energy Outlook DOE/EIA-0484(2002):
ftp://ftp.eia.doe.gov/pub/pdf/international/0484(2002).pdf
Rapporto del World Energy Outlook - 2008 (sintesi in italiano):
http://www.worldenergyoutlook.org/docs/w...talian.pdf
e alcuni highlights in inglese:
http://www.eia.doe.gov/oiaf/ieo/highlights.html
Dossier E.N.E.A. (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente - Roma 2008):
http://www.enea.it/com/web/convegni/Rice...ossier.pdf
Qui, il sito del European Nuclear Energy Forum (Commissione Europea):
http://ec.europa.eu/energy/nuclear/forum/forum_en.htm
Rapporto del W.N.A. (World Nuclear Association - Dicembre 2005):
http://world-nuclear.org/reference/pdf/economics.pdf
e il più recente, del Novembre 2008:
http://world-nuclear.org/uploadedFiles/o...micsNP.pdf
In breve, da quest'ultimo rapporto, "In assessing the cost competitiveness of nuclear energy, decommissioning and waste disposal costs are taken into account" si evince che il costo dell'energia elettrica prodotta da fonte nucleare (incluso il decommisionamento) varia da 2,76 cents/Kwh della Finlandia ai 4,80 cents/Kwh del Giappone (a pagina 5, la proiezione del costo, in dollari americani, nel 2010 con tasso di sconto del 5%). Non solo, riporto una tabella in cui sono messi a confronto le stime dei vari studi sul costo cents/Kwh (compreso la decommissione) del nucleare ( M.I.T., CHicago University, U.E. ecc..) con altre fonti energetiche (i costi di sotto sono riportati in dollari americani, con il cambio in Euro, ci guadagnamo!) - si veda tabella in fondo alla pagina:
http://www.world-nuclear.org/info/inf02.html
"First 5 gas row figures corrected for Jan 2007 US gas prices of $6.5/GJ (second figure for France & UK is using EU price of $12.15/GJ).
Chicago nuclear figures corrected to $2000/kW capital cost. Canada nuclear shows figures for ACR, not Candu.
Currency conversion at June 2007."
Interessante anche questo:
http://www.phyast.pitt.edu/~blc/book/chapter10.html

"A detailed study of energy economics in Finland published in mid 2000 showed that nuclear energy would be the least-cost option for new generating capacity. The study compared nuclear, coal, gas turbine combined cycle and peat. Nuclear has very much higher capital costs than the others --EUR 1749/kW including initial fuel load, which is about three times the cost of the gas plant. But i ts fuel costs are much lower, and so at capacity factors above 64% it is the cheapest option."
http://world-nuclear.org/info/inf02.html
Senza considerare l'elevatissima resa dell'Uranio rispetto a tutte le altre fonti:
http://nuclearinfo.net/Nuclearpower/WebH...lear_Power

In buona sostanza, tutti gli studi e i rapporti ufficiali che ho elencato, confermano la convenienza del nucleare sotto tutti gli aspetti, tecnico/scientifico, economico e ambientale rispetto alle fonti fossili e sopratutto alle rinnovabili:
http://www.uow.edu.au/eng/phys/nukeweb/r..._coal.html
http://nuclearinfo.net/Nuclearpower/WebH...lear_Power
http://ec.europa.eu/research/energy/pdf/...report.pdf
Queste ultime (rinnovabili), a parte l'idroelettrico (che in Italia fornisce un contributo importantissimo a doppia cifra e ha ancora margini di miglioramento - grafico 7 a pagina 3):
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2501
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it...co_ita.png
http://www.bancaditalia.it/pubblicazioni...uttiva.pdf
e il geotermico (ha elevatissimi margini di miglioramento, se solo si riuscisse a sfruttare il vapore dei vulcani sottomarini, di cui é ricco il mediterraneo), sono fallimentari; il solare poi é più fallimentare dell'eolico (già fallimentare), infatti, spesso negli studi seri sul problema energetico, il solare (sia fotovoltaico che termodinamico) non é neppure preso in considerazione!
Inoltre, l'idroelettrico, avendo una elevata capacità di regolazione é un ottima accoppiata con l'energia termonucleare che tende ad avere una produzione elettrica costante nel tempo, quindi il surplus energetico, nelle ore di minor richiesta, può essere accumulato come energia potenziale nei bacini (pagina 5):
http://www.assonucleare.it/Convegni/Atti...Spezia.pdf
Qui si può seguire la richiesta di potenza elettrica in Italia, in diretta (aggiornamento ogni 15 minuti) sul sito TERNA:
http://www.terna.it/default.aspx?tabid=1024
Sull'inutilità dell'eolico e del solare, é sufficiente dare uno sguardo a queste 2 carte che mostrano la distribuzione del vento e del sole in Europa:
http://www.windpower.org/en/tour/wres/euromap.htm
http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/downloa...ential.pdf
tenedo presente, che, nell'eolico, la potenza varia con il cubo della velocità, piccoli decrementi della velocità del vento causano un crollo nella produzione di energia eolica:
http://www.windpower.org/en/tour/econ/income.htm
senza considerare che la pale eoliche sono dei veri e propri ecomostri giganteschi (si vedano i dati tecnico-geometrici a pagina 7):
http://www.nordex-online.com/fileadmin/M...ta_web.pdf

Questo libro, dal titolo "Nuclear energy: promise o peril?" scritto da C.R. Hill, A.L. Mechelynck, G. Ripka e B. C. C. Van Der Zwaan, analizza anche le future tecnologie per la produzione di energia da fonte nucleare (torio, fusione, ecc...):
http://books.google.com/books?id=cjhGcg_...&hl=it
Di interesse, anche questo breve documento, presente nel sito dell'Università di Pisa - Dipartimento di Ingegneria, sul ritorno al nucleare (é ben spiegato e in lingua italiana):
http://www2.ing.unipi.it/~dimnp/Ritornar...cleare.pdf
Segnalo il libro, The nuclear energy option, di Bernard L. Cohen, professore emerito alla University of Pittsburgh (USA); seppur assai datato (1990), per certi aspetti é ancora attuale:
http://www.phyast.pitt.edu/~blc/book/
Questo breve articolo dell'ing. Vincenzo Romanello, é molto esplicativo sullo smaltimento delle centrali, missione per nulla impossibile:
http://www.archivionucleare.com/files//t...anello.pdf

Già l'acclamato Presidente degli USA, Barack Obama, ha le idee abbastanza chiare sull'energia nucleare e le ha esposte nel celebre discorso tenuto a Praga qualche mese fà (4 Aprile 2009): "....Dovremmo inoltre costruire un nuovo contesto finalizzato a una cooperazione nucleare a scopi civili, per esempio aprendo una banca energetica internazionale, così che ogni Paese possa accedere a questa energia così potente senza aumentare i rischi di proliferazione......." e ancora più esplicitamente "..... Dobbiamo sfruttare tutta la potenza dell'energia nucleare al fine di perseguire il nostro obiettivo di contrastare il cambiamento del clima e di portare avanti le opportunità di pace per tutte le persone....."
Qui il testo integrale tradotto in italiano:
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni...praga.html
e qui, nell'originale, dall'Ufficio Stampa della Casa Bianca:
http://www.whitehouse.gov/the_press_offi...Delivered/
"We must harness the power of nuclear energy on behalf of our efforts to combat climate change, and to advance peace opportunity for all people."
I concetti, appena esposti, sono presenti nel sito personale di Obama (pagina 6 di questo documento):
http://www.barackobama.com/pdf/factsheet...080308.pdf
Sempre di recente (22 Aprile), a Waschington, il Presidente Americano ha citato Enrico Fermi, scienziato italiano (premio Nobel per la Fisica nel 1938) che segnò il futuro nel campo dell'energia. Nell'annunciare le linee guida del nuovo piano energetico previsto dalla sua amministrazione, definito la prossima energy revolution, Obama ha detto che la produzione di energia é sempre stata una campo di sfida e l'America é sempre stata all'avanguardia "dagli esperimenti di Franklin a quelli di Fermi per sfruttare l'energia contenuta in un atomo". Testualmente, dall'ufficio stampa, del sito della Casa Bianca: ".....from the experiments of Benjamin Franklin to harness the energy of lightning to the experiments of Enrico Fermi to harness the power contained in the atom, America has always led the world in producing and harnessing new forms of energy."
http://www.whitehouse.gov/the_press_offi...Newton-IA/

Notizia recentissima, il 15 Aprile, il governo britannico ha pubblicato la lista di 11 siti individuati per la costruzione di nuove centrali nucleari nel Regno Unito. I siti sono stati indicati da EdF, EOn, RWE e dalla "Nuclear Decommissioning Authority" (NDA), sulla base dell’ invito fatto qualche tempo fa dal governo britannico e sulla base dei criteri previsti dallo "Strategic Siting Assessment" (SSA). Di questi 11 siti, quelli che verranno valutati potenzialmente idonei saranno inseriti nel "Nuclear National Policy Statement" (NNPS) che verrà pubblicato entro la fine di quest’anno per la consultazione pubblica. Successivamente alla consultazione pubblica, ci sarà la scelta defintiva. Il Regno Unito intende avere una nuova generazione di centrali nucleari e dovrebbero entrare in funzione entro il 2025. Segue la lista degli 11 siti (in parentesi l’ente\società che ha indicato il sito):
- Bradwell, Essex (NDA)
- Braystones, Cumbria (RWE)
- Dungeness, Kent (EdF)
- Hartlepool, Cleveland (EdF)
- Heysham, Lancashire (EdF)
- Hinkley Point, Somerset (EdF)
- Kirksanton, Cumbria (RWE)
- Oldbury, Gloucestershire (NDA e EOn)
- Sellafield, Cumbria (NDA)
- Sizewell, Suffolk (EdF)
- Wylfa, North Wales (NDA e RWE)
http://www.foratom.org/index.php?option=...Itemid=341
http://news.bbc.co.uk/2/low/science/nature/7999471.stm

Il 12 Maggio, il senato ha approvato l'articolo 14 del disegno di legge Sviluppo che prevede una delega al governo in materia di nucleare:
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/...87709.html
Via libera definitivo del Senato al disegno di legge sullo sviluppo, che prevede tra l'altro il rilancio del nucleare civile in Italia:
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServ...426918.pdf
In Italia, si costruiranno, finalmente, nuove centrali nucleari di III generazione di tipo EPR; ecco come sono:
http://www.editorialedelfino.it/php.admi...php?id=408
La centrale sarà simile a quella di Olkiluoto attualmente in costruzione in Finlandia:
http://www.assonucleare.it/Convegni/AIFO...cleare.pdf
per coloro che hanno informazioni vaghe su tale centrale, consiglio di leggere il documento che l'AIN ha redatto nei confronti del pseudo-rapporto di legambiente, che ne parla a sproposito (l'ho linkato, all'inizio, insieme all'altro documento dell'AIN su report). In breve si può affermare che i lavori sono effettivamente iniziati nel 2005 con una previsione di termine dei lavori nel 2009 (5 anni in tutto  circa); tuttavia essendo il primo impianto PWR-EPR, durante la costruzioni si hanno avuti dei rallentamenti che comunque faranno concludere i lavori nel 2010 - 2011 con 2 anni di ritardo al massimo. In sostanza ci saranno voluti 6 - 7 anni per costruirla, un tempo sicuramente lontano dalle previsioni degli ambientalisti che parlano di almeno 12 anni per costruire una centrale nucleare! Tra l'altro, le nuove centrali PWR-EPR che verranno costruite al mondo (altre in Finlandia e quelle in Italia), benificeranno dell'esperienza accumulata nel cantiere di Olkiluoto e potranno essere realizzate in soli 4 anni effettivi di cantiere (più un anno al massimo di preparazione del sito).
Del ritardo sui lavori se ne parla qui:
http://www.world-nuclear-news.org/newsar...x?id=13848

Chi volesse capire cosa é accaduto quel fatidico 26 aprile del 1986 nella cittadina di Chernobyl, é invitato a leggere questo breve resonto tecnico-scientifico (in lingua italiana) dell'ingegnere nucleare Vincenzo Romanello e di altri collaboratori:
http://www.ingegnerianucleare.net/Temati...rnobyl.htm
Per recenti "incidenti" nucleari, enfatizzati da una certa stampa ideologizzata, in Francia, l'A.S.N. (Agenzia per la Sicurezza Nucleare) ha classifica come ines 1, il "problema" alla centrale di Tricastin (Settembre 2008), infatti non é un incidente ma una anomalia:
http://www.asn.fr/sections/fichiers-join...0/ines.pdf
http://www.iaea.org/Publications/Factshe...h/ines.pdf
Ora, sull'incidente giapponese, come fonte riporto la Nuclear Association che ricostruisce quanto accaduto nel 1999 a Tokaimura:
    * In 1999 three workers received high doses of radiation in a small Japanese plant preparing fuel for an experimental reactor.
    * The accident was caused by bringing together too much uranium enriched to a relatively high level, causing a "criticality" (a limited uncontrolled nuclear chain reaction), which continued intermittently for 20 hours.
    * A total of 119 people received a radiation dose over 1 mSv from the accident, but only the three operators' doses were above permissible limits. Two of the doses proved fatal.
    * The cause of the accident was "human error and serious breaches of safety principles", according to IAEA.
A causa di un errore umano grave morirono due persone, l'incidente non ha riguardato il reattore come nel caso di Chernobyl ma una certa disinvoltura nelle manovre.
Qui c'é la ricostruzione dell'incidente:
http://www.world-nuclear.org/info/inf37.html
e qui ne parla il Prof. Michael E. Ryan del Dipartimento di ingegneria chimica dell'Univerisità di Buffalo (Stato di New York):
http://ublib.buffalo.edu/libraries/proje...imura.html

In conclusione, riporto un dossier dell'ENEA (Ente per le Nuove tecnologie, l'Energia e l'Ambiente) in cui é esposta molto bene la radioprotezione:
http://www.enea.it/com/web/pubblicazioni/Dossier.pdf
Una precisazione. La I.C.R.P. (International Commission on Radiological Protection), nella pubblicazione (ICRP 103) Raccomandazioni 2007 della Commissione Internazionale per la Protezione Radiologica (The 2007 Recommendations of the International Commission on Radiological Protection - Marzo 2007), ha affermato, in buona sostanza, che il modello LNT viene adottato a scopo prudenziale ma non si può certo affermare che abbia una qualche validità scientifica visto che non è possibile vedere alcun danno prodotto sulla salute dalla radioattività a basse dosi. Cioè l’esatto opposto di quello che sostiene Matteoli e indirettamente quegli asini del CRIIRAD (chiedendo scusa al ciuco!)!
Vedi qui sotto, i punti 36,66 e 67:
http://www.airm.it/_images/icrp103.pdf
In questo articolo, pubblicato sulla rivista specializzata Fisica in Medicina nel n° 2 (aprile-giugno 2004 – pp: 174-177), dal titolo "Basse dosi di radiazioni ionizzanti possono avere effetti benefici?", di Giroletti Elio (Dip. Fisica nucleare e teorica, Università di Pavia e INFN sez. di Pavia):
http://www-1.unipv.it/webgiro/ricerch/Pu...Ormesi.pdf
analizza gli effetti stocastici soprattutto alle bassissime dosi, <1 mSv, che sono quelle assorbite da un elevato numero di persone.
Dopo il servizio della trasmissione de le Iene, é tornato all'attenzione, il tema dell'uranio impoverito:
http://tr.youtube.com/watch?v=WE40_7mhxZ...p;index=60
questo servizio ha ben poco di scientifico.......... per esempio, perché non é stato ascoltato uno scienziato dell'OMS (WHO) o dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)? La risposta é ovvia, il servizio non sarebbe stato sensazionalistico! Meglio ascoltare i paesani e la Dott.ssa Antonietta M. Gatti (Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia) e basta. In ogni caso, riporto qui sotto, una esposizione, scientificamente corretta, sull'uranio impoverito redatta dal Dott. Adolfo Esposito (INFN):
http://wwwsis.lnf.infn.it/seminars/aespo...erito.html
L'OMS (WHO) considera la concentrazione di nanoparticelle, non pericolose alla salute umana, sotto una soglia ben precisa:
http://whqlibdoc.who.int/hq/2006/WHO_SDE...02_eng.pdf
Queste sono le relazioni della Commissione Mandelli:
http://www.uranioimpoverito.it/documenti/mandelli.pdf
http://www.uranioimpoverito.it/documenti/mandelli2.pdf

Quindi, se volete una corretta informazione scientifica, leggete i testi universitari tecnico/scientifici, rapporti e i dossier ufficiali, gli studi delle più importanti università e enti internazionali, le prestigiose riviste di settore e i siti specializzati e sopratutto non guardate report (non ha citato nulla di ufficiale, nulla di quello che é stato riportato in questa email! ) e annozero, a meno che non vogliate sentire colossali stronzate! Occhio poi a Beppe Grillo, che é la fonte delle stronzate più grosse ed é l'unico al mondo che é diventato milionario (o miliardario, se si ragiona con il vecchio conio!) mandando a fanculo le persone (nel 2005 ha dichiarato 4.272.591 euro, cioè oltre gli 8 miliardi delle vecchie lire!), non solo, l'allora presidente dell'ENEL Chicco Testa (in carica dal 1996 al 2002) affermò: "Grillo ha in casa 20 kW installati, contro i 3 delle famiglie italiane. Consuma come 7 famiglie. E' il testimonial perfetto"! Ora vuole fare un terzo V-Day contro la costruzione di centrali nucleari in Italia....... Grillo, oltre a non aver mai aperto in vita sua un libro di Scienza e neanche di economia (dimostra di aver la cultura di un lombrico, leggendo le sue pseudo-argomentazioni antinucleari), non ha mai aperto neppure un libro di giurisprudenza, perché la politica energetica e ambientale é di competenza dello Stato e non é oggetto di referendum!
Finché in Italia, "faranno informazione scientifica", elementi del calibro di Beppe Grillo (é, prima di tutto, scolasticamente ignorante!), Celentano (idem come Grillo), Fo family (idem come Celentano e Grillo), il verdame (Pecoraro Scanio, Bonelli, Realacci & co. idem come Grillo, Celentano e i Fo), Mario Capanna (teppista negli anni della contestazione e privo delle più elementari conoscenze scientifiche!), i religiosi (preti, vescovi, papi ecc.. da quando in qua la teologia - branca della lettura fantastica - fornisce competenze scientifiche e tecniche?) e i più variopinti integralismi ambientalisti (Jeremy Rifkin e associazioni "indipendenti" che rilasciano interviste senza contradditorio nel soggiorno di casa loro, senza avere adeguati titoli accademici, tipo il criirad, aspo, greenpeace, legambiente, WWF  ecc... a cui report crede cecamente!), rimarremo sempre un Paese arretrato sotto tutti gli aspetti, economico e scientifico/tecnologico/culturale e negli anni a venire dovremo pagare i brevetti sulle tecnologie nucleari e sulla Biotechnology (solo per fare 2 esempi!):
http://www.agr.unipi.it/biblio/OGM1.pdf
http://biotecnologiebastabugie.blogspot.com/
http://www.salmone.org/
http://www.galileo2001.it/materiali/docu...1_sala.pdf
http://www.cicap.org/emilia/pdf/opinione_ogm.pdf
L'ultimo governo Prodi, diede saggio della più colossale demenza in materia ambientale con leggi antiscientifiche, deliranti e ideologizzate! Molto efficace il resoconto di questa ordinaria disamministrazione riportato qui sotto da Franco Battaglia:
http://www.21mosecolo.it/sitonew/downloa...ologia.pdf
Detto tutto ciò, come commentare questo manifesto elettorale dell'Italia dei Valori, con l'onnipresente Antonio Di Pietro, se non come la sintesi dell'ignoranza assoluta, dell'oscurantismo e dell'irresponsabilità!? Ahimé, é pure un parlamentare!
http://italiadeivalori.antoniodipietro.c...nergia.jpg
Un'ultima "curiosità": a chi agita lo spauracchio del turismo, per via delle eventuali nuove centrali nucleari in Italia, dico solo che la Francia é al primo posto mondiale come presenze turistiche e al tempo stesso ha il maggior numero di centrali nucleari: "....Nel 2006 il primato è rimasto alla Francia, con 76 milioni di visitatori a Parigi o in Costa Azzurra. Al secondo posto rimane la Spagna con 58,5 milioni di presenze, seguita dagli Stati Uniti con 50 milioni. Ma subito dopo c'è la Cina con 49,6 milioni di turisti sia asiatici che occidentali, con un aumento di 5 milioni rispetto al 2005."
http://rankingamerica.files.wordpress.co...visits.jpg
da notare come i primi 4 Paesi (Francia, Spagna, USA e Cina) più visitati dal turismo internazionale, siano tutti dotati di impianti termonucleari e di questi, la Francia, gli USA e la Cina posseggo armamenti nucleari sia come armi (testate) che come propulsione per unità di superficie (navi) e per sottomarini.

Come ha detto un famoso scienziato, John McCarthy (scienziato informatico statunitense), "coloro i quali si rifiutano di fare i conti sono destinati a dire cose senza senso".

Mai verità più vera di questa:
L'IGNORANZA - SOLIDA MADRE DELLE PAURE!
http://www.ilcrocevia.net/cultura41.html

Non posso che consigliarvi la lettura di questo libro, dal titolo "I nemici della Scienza", di  Silvano Fuso, con la prefazione di Umberto Veronesi (edizioni Dedalo):
http://books.google.it/books?id=M8kNxaqk...mp;rview=1
e sempre dello stesso autore (prefazione di Piero Angela):
http://books.google.it/books?id=ggAGndG1...er#PPP1,M1
e quest'altro libro con la prefazione del Grande Tullio Regge:
http://books.google.it/books?id=0l-xqCxO...frontcover
La lettura di questi ultimi 2 libri, é doverosa per tutti quei milioni di italiani ignoranti che credono alle cazzate di maghi, oroscopi, cartomanzia, scaramanzia, malocchio, esorcicci e pattume vario.
Segnalo anche questi altri 2 libri:
http://www.ibs.it/code/9788871807232/isr...ono-nemici
http://www.ibs.it/code/9788830423909/cor...i-non.html

P.S.: e poi nucleare é bello!
http://www.tecnocino.it/articolo/miss-at...che/13157/


DIFFONDETE, PLEASE!

RE: email su nucleare e media - michele.greco@alice.it - 14-09-2010 16:19

Ho finalmente trovato ciò che cerco da tempo: una esposizione documentata, leggibile, interessante e addirittura divertente e veritiera, soprattutto quando si parla di certi personaggi mandati nelle piazze e nelle televisioni a disinformare con l'aiuto d'un giornalismo pilotato ed inopportuno.
Che il nostro Paese prediligga, tra le feste comandate e non e tra le tante sagre e fiere di paese, il Carnevale lo sapevamo da tempo, ma che oggi si riesca a convingersi, e purtroppo a convincere, delle bufale d'opportunismo politiche, sinceramente non me lo aspettavo. Però, considerando che le persone, citate nella sua splendita relazione scientifico-informativa, sono per lo più persone di spettacolo abituate ad imparare a memoria un copione ed a seguire precise indicazioni di regia, non mi preoccopo più di quanto amaramente mi diverta.
Ho scritto in altre occasioni, sempre riferite al problema -nucleare si, nucleare no-, su archivio nucleare, dell'opportunità di sviluppare meglio una rete d'informazione corretta e radicale sui reali contenuti del progresso scientifico e i benefici che se ne otterrebbero realizzando quanto stabilito e in sede governativa e in quella scientifica.
Come fare?
Tra qualche giorno vi invierò un invto che "svelerà il mistero".
Comunque grazie per quanto d'interessante Lei scriva.
Michele Greco


RE: email su nucleare e media - Cher - 14-09-2010 17:23

Ben trovato Sig GrecoSmile
Il fatto che abbia trovato ciò che cercava da tempo è di grande soddisfazione!
******************
Mi sono accorto ne mio post N°36 ( sono certo che non le è sfuggito) che la parte saliente non era tradotta! Provvedo subito, sempre con l'aiuto del transale di google. Il traduttore automatico è leggermente carente, ma la sostanza è comprensibile e inaspettata! Sono certo, Sig Greco che Lei saprà amplificare questa informazione nel migliore dei modi. Segue la parte non tradotta del post N°36


......"Tabella 2. Il risparmio di combustibile primario (colonna 4) presso l'efficienza assunto ridotte a causa della variazione del vento (colonna 1) e la diminuzione complessiva in termini di efficienza di tutte le centrali elettriche convenzionali nel loro insieme (colonna 5). (100 kWh).
In Germania circa il 9% del totale dell'elettricità consumata è fornito dal vento. Nel caso in cui le turbine lavoro a capacità di progettazione, ciò comporterebbe (100 / 17, 5) x 9% = 51,4% della domanda di energia elettrica. Pertanto, solo 48,6% dell'energia elettrica può essere prodotta in modo convenzionale in condizioni ottimali, con dire 55% di efficienza. Il resto dell'energia elettrica prodotta, essendo 100-9-48,6% = 42,4% viene generato in modo non ottimale.
Così, al minore efficienza, secondo l'elenco di tabella 2, il generale, l'efficienza visibile di tutte le centrali convenzionali insieme è
42,4 × (ridotta efficienza) + 48,6 × 55 / 91%
Questo risultato è mostrato nell'ultima colonna della tabella 2. Una riduzione del rendimento complessivo dire 55-50% non appare drammatica. Ma significa che la turbina eolica totale e ausiliari di investimento è inutile, nel senso che nessuna riduzione delle emissioni o il risparmio di combustibili fossili è stato raggiunto. Il fatto, che l'investimento in hardware ha significato una notevole quantità di energia fossile in più che non verrà mai recuperata, aggrava la situazione.
È lecito chiedersi se una riduzione del rendimento di generazione convenzionale attraverso il coinvolgimento delle turbine eoliche è stato notato per niente, perché questa riduzione si sparse in modo casuale su molti fornitori ed i tipi di centrali elettriche.
Ci piace sottolineare ancora una volta che la nostra stima riguarda soltanto la fase operativa di turbine eoliche. Costi Extra Energy from e del lavoro, dovuti alla necessità di avere 9-10% il backup e l'energia and spese necessari per portare a energia eolica e on il network ad alta tensione non sono stati considered.
Il backup questione sarà con certezza elevato rimanere sotto il radar in Olanda fino a quando la quantità di energia eolica è modesto. Certamente non è ancora stato notato dal movimento ambientalista, né il ministro dell'ambiente olandese Jacqueline Cramer o Ministro dell'Economia Maria Van Der Hoeven.
Infine
Abbiamo trascurato gli aspetti economici della turbina eolica prodotta energia elettrica. Tuttavia, se si scopre che l'uso su larga scala di turbine eoliche aggiunge solo l'uso di combustibili fossili e le emissioni di CO2, ogni euro speso va sprecato. Se invece il backup di efficienza è tale che alcuni di carburante e delle emissioni di CO2 si evita, quindi difficile una valutazione economica si impone. Abbiamo quindi riferimento a uno studio molto recente "L'impatto economico dalla promozione delle energie rinnovabili energies8". Questo studio giunge alla conclusione che da un punto di vista economico l'uso dell'energia eolica e della produzione di energia solare è un enorme spreco di risorse.
Conclusioni:
E 'necessario stabilire sulla base di dati, piuttosto che le previsioni model, il livello di uso di carburante extra causato da diminuita efficienza di fossili di back-up per l'energia eolica, prima di tradurre i paesi piani di grande investimento in energia eolica in realtà.
L'energia eolica costa facilmente più di quanto produce, non solo in termini monetari, ma anche di usare l'energia non sostenibile, e quindi sarà facilmente aumentare piuttosto che diminuire le emissioni di CO2.
imprese elettriche devono urgentemente fornire i dati reali sul carburante supplementare necessario per il backup di vento.
Riferimenti e note.
Avanti Cristo Ummels: Power System Operation con Large-Scale Wind Power ..., Diss. TU Delft, februari 2009.
G. Dijkema, Z. Lukszo, A. Verkooijen, L. de Vries e M. Weijnen: De regelbaarheid elektriciteitscentrales furgone. QuickScan Een in opdracht van het Ministerie van Economische Zaken, TU Delft, 20 aprile 2009.
WindEnergy Germania Report 2008, ISET, Univ. Kassel, Germania.
Usiamo il 'fattore dovere' invece di 'efficienza delle turbine a vento', perché noi focuss in questo lavoro sull'efficienza della filatura e in piedi il backup di riserva di generazione di energia convenzionale.
Brits Hogerhuis, Select commissione per gli affari economici, Report 'Le Economie di energia rinnovabile, 2.007-08': "... Il più ampio spazio di interconnessione, la più probabile è che le variazioni nei modelli di wind possa compensare, anche se il tempo potrebbe talvolta essere simili, anche più di una zona più ampia. Per esempio, abbiamo ricevuto alcune prove che velocità del vento a bassa nel Regno Unito potrebbe coincidere con condizioni simili in Germania, Irlanda e anche lontani come la Spagna. "
H. Alt: Hardhoehengespraeche Siegsburg 30 Set 2009
Anche questo non è completamente corretta. Parte del vento energia elettrica prodotta è in eccedenza alla domanda. Professor Alt descrive ciò che accade in Germania. Il vento surplus di energia elettrica viene esportata per le ammende libera e di elevata percezione. Il disegno di legge va al contribuente.
M. Frondel, N. & C. Ritter Vance: impatto economico dalla promozione delle energie rinnovabili: l'esperienza tedesca; Rheinisch-Westfälisches Inst. f. Wissenschaftsforschung, ottobre 2009. http://www.instituteforenergyresearch.or..._FINAL.pdf
K. de Groot & C. Pair le
(Formerly di Shell & STW, Paesi Bassi)
kenjdegroot@mac.com

clepair @ Casema [/ i]. nl [/ i]


RE: email su nucleare e media - michele.greco@alice.it - 15-09-2010 17:45

Caro Cher, se preferisci   Cher Caro,
ma dove trovi il tempo per sssere sempre presente, preciso e pespicace senza commettere errori grammaticali come spesso faccio io (Quanto invece di quando) ?
Potrei sospettare in te della solitudine ma non mi permetto d'indagare sul tuo privato.
Io sono piuttosto esaurito e credo che tu l'abbia notato nel semplice fatto che da poco ti ho scritto usando il "distanziatore", il Lei, ed ora mi riavvicino col familiare tu.
Non ho oggi tempo per "divertirmi e soffrire" con te o con altri.
Nei prossimi giorni mi ritaglierò un tempo sufficiente per leggervi e possibilmente rispondere.
Buon lavoro.


RE:  email su nucleare e media - Cher - 20-09-2010 17:32

michele.greco@alice.it ha Scritto:

Caro Cher, se preferisci   Cher Caro,
ma dove trovi il tempo per sssere sempre presente, preciso e pespicace senza commettere errori grammaticali come spesso faccio io (Quanto invece di quando) ?
Potrei sospettare in te della solitudine ma non mi permetto d'indagare sul tuo privato.
Io sono piuttosto esaurito e credo che tu l'abbia notato nel semplice fatto che da poco ti ho scritto usando il "distanziatore", il Lei, ed ora mi riavvicino col familiare tu.
Non ho oggi tempo per "divertirmi e soffrire" con te o con altri.
Nei prossimi giorni mi ritaglierò un tempo sufficiente per leggervi e possibilmente rispondere.
Buon lavoro.

Immagino che questo post doveva finire nei PM Big Grin
Cercherò di dargli un senso pubblico:
se usi  "Chrome" come browser ottieni la correzione in fase di compilazione del testo.
Il tempo è legato allo spazio......Big Grin ( se hai il pc sottomano, non è la manciata di secondi per rispondere che mancano)
Cmq sfogliando le pagine di questo forum troverai numerose e ben trattate informazioni sul nucleare.
In attesa di leggere le tue considerazioni/quesiti/domante in ambito nucleare su questo forum, consentimi una domanda , che vuole essere una prosecuzione di questo thread e giustificare la mia replica:
Qual'è la motivazione di una certa stampa per disinformare su un argomento che la scienza può dimostrare con l'insindacabilità del'opposto di quanto essa afferma?
Mi interessa sviscerare l'argomento e chi meglio di te può dare una indicazione dove cercare l'origine di questa predisposizione alla diffusione
di quanto si deve assistere ogni qualvolta i media toccano l'argomento!
( Vedi l'ultima trasmissione  della RAI-Presa diretta di questi giorni)

RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 20-09-2010 18:15

Per quanto riguarda i ritardi sui lavori della centrale nucleare di Olkiluoto, riporto il punto di vista di Rod Adams, blogger americano, che ha fondato la Adams Atomic Engines Inc e che ha un'esperienza decennale nel settore del nucleare:
http://atomicinsights.blogspot.com/2009/...s-are.html
Si parla dei ritardi nella costruzione della centrale a Okiluoto, e Rob Adams offre un punto di vista molto più approfondito rispetto a quanto le associazioni ambientaliste contro il nucleare dicono in due frasi: l'impianto a Okiluoto è in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Costa di più rispetto a quanto stabilito all'inizio, e quindi è un fallimento.
In realtà non è così, e vista la complessità della situazione sarebbe troppo riduttivo una conclusione così catastrofica. Piuttosto è una conlusione dettata da una volontà di screditare quanto di importante nella storia del nucleare si sta facendo in Finlandia.
Di seguito, in breve qualche estratto dal post di Rob Adams:
"... non c'è nulla di relamente "nucleare" legato alla complessità di realizzare un progetto così strutturato che deve affrontare costi elevati, dispute tra governo e soggetti privati (incaricati della costruzione dell'impianto) e minaccie di interruzioni dei lavori. Tutto questo ha a che fare molto di più con tutti i grandi progetti che subiscono la crisi economica (mondiale) che stiamo vivendo, e prezzi soggetti ad inflazioni continue.
... Per molti Paesi era da tempo che non si costruivano più impianti nucleari. Intanto l'industria è andata evanti c'è una nuova generazione impegnata in tecniche che si sono evolute a partire dal 1970. C'è molto da imparare e migliorare in questo settore e puntando all'eccellenza si cade spesso in ritardi e aumento di costi. Che triplicano se ci si mette di mezzo anche la burocrazia. E poi c'è il fattore del prototipo. Avete mai provato a costruire un "primo modello"? Ci sono sempre lezioni nuove da imparare, errori da fare, soldi da investire. Parlo per esperienza personale, quando ho voluto provare a realizzare la costruzione di un progetto personale. Immaginate il caso di Olkiluoto: 4.000 lavoratori che parlano lingue diverse, coinvolti nella costruzione di un disegno ancora mai completato. ...
"
Alla luce di tutto questo la vera notizia sarebbe stata che l'EPR in costruzione a Olkiluoto procedeva senza ritardi e costi aggiuntivi.
Insomma, i ritardi a Olkiluoto non sono il risultato di un fallimento, ma sono il prezzo da pagare quando si intraprende una nuova strada verso il progresso.
Tratto da:
http://energiamodomio.blogspot.com/2010/...re-un.html
Ieri sera, é andata in onda su Raitre la trasmissione Presa Diretta dedicata al nucleare; per chi come me se la fosse persa:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/med...b5f9e.html
Non me ne vogliate, ma ho preferito seguire il calcio! La solita disinformazione targata raitre-grillo-la Repubblica mi ha stancato non poco, sempre le solite fesserie e mai che interpellino un accademico del settore! Oramai le trasmissioni di raitre sono una sceneggiata con personaggi fissi: criirad, ambientalisti e lavoratori trombati che sputano sul piatto dove hanno mangiato sino a un attimo fà.
Mi limito a linkare questo garbato post:
http://energiamodomio.blogspot.com/2010/...er-un.html
Incommentabili i deliri di Massimo Giannini (attualmente vicedirettore de La Repubblica) sull'allegato Affari e Finanza di oggi, dal titolo L'Italietta nel caos atomico:
http://www.repubblica.it/supplementi/af/...janin.html
Non vorrei che il link venisse rimosso a causa dell'enorme quantità di stronzate contenute Toungue, quindi lo riporto integralmente qui sotto:
In attesa che il presidente del Consiglio vinca il suo straordinario senso dell’irresponsabilità e si decida a nominare il nuovo ministro per lo Sviluppo, il ministro del Tesoro Tremonti rilancia l’energia nucleare nella piattaforma programmatica del prossimo decennio. Oltre al danno anche la beffa, viene da dire. Per almeno due ragioni. La prima ragione è politica: l’atomo ricorda sempre di più le «grandi opere» disegnate dal premier sulla lavagna nello studio televisivo di Bruno Vespa. Un’operazione di puro illusionismo. Da un anno è tutto fermo. A partire dalla costituzione dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, per la quale non è stato designato nemmeno un organigramma.
Considerato che a costruire e a mettere a regime una centrale ci vogliono almeno una quindicina d’anni, se ne riparlerà non nella prossima legislatura, ma forse nella prossima era geologica. La seconda ragione è tecnica. L’Italia, al palo dai tempi del referendum, punta a centrali di terza generazione, Nel resto del mondo se ne costruiscono di quarta già da un pezzo. Non solo. Nel resto del mondo stanno cambiando strategia. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha annunciato un radicale ripensamento del suo piano energetico: la vita delle vecchie centrali atomiche sarà allungata a 12 anni, ma è stata introdotta una tassa sulle utilities (frutterà circa 2,3 miliardi di euro l’anno), per finanziare la ricerca e l’uso delle fonti rinnovabili.
Non solo. Come ha scritto il New York Times, tutti i maggiori esperti mondiali del settore concordano su un fatto: si è verificato uno storico «crossover» tra i costi del nucleare e quelli dell’energia solare fotovoltaica. Per la prima volta i secondi sono inferiori ai primi. E dunque, come indicato in un report al Congresso Usa, gli Stati Uniti si accingono a loro volta a cambiare strategia, riducendo gli investimenti sul nucleare e concentrandoli sulle fonti rinnovabili. Nel Belpaese, di tutto questo, non si occupa nessuno. Affondiamo, sereni, nel caos atomico berlusconiano.

by Massimo Giannini (attualmente vicedirettore del quotidiano La Repubblica)
m.giannini@repubblica.it
Anche Reinhold Messner dice la sua (farneticazione) sull'energia nucleare, nel numero di ieri (Domenica 19 Settembre 2010) de La Gazzetta dello Sport (pagina 37), con il tragicomico titolo: Il nucleare nuoce Copiamo i tedeschi. Eccovelo, integralmente:
"Il nucleare nuoce Copiamo i tedeschi
In Germania il cancelliere Angela Merkel è contestata perché vuole prolungare l'utilizzo di 17 centrali nucleari oltre il 2022 indicato dal governo precedente come termine ultimo per la definitiva rinuncia a questo genere di energia. In Italia, dove il governo ha in programma la costruzione di alcune centrali, c'e chi ha approfittato del caso tedesco per sostenere che esso conferma la necessità del ricorso al nucleare. In realtà, si tratta dell'esatto contrario. Anche il governo della Merkel conferma quanto sostenuto dai Verdi quando facevano parte della maggioranza: il nucleare é doppiamente negativo. Perché comporta rischi troppo alti e soprattutto perché costa troppo. A patto che si abbia l'onesta di mettere nel conto anche i costi di smaltimento dei rifiuti che produce. Cosa che in Italia ci si guarda bene dal fare. Ancora non sappiamo come smaltire quelli prodotti dalle centrali fortunatamente bloccate dal referendum popolare che disse di no a questo genere di energia, eppure nei conti presenti per propagandare l'utilità del nucleare non si fa cenno al costo dello smaltlmento che sarà necessario in futuro. Lo si scarica in silenzio sulle generazioni che verranno. In Germania la Merkel ha proposto di prolungare l'utilizzo delle centrali esistenti per avere il tempo di sostituire totalmente il nucleare con le energie rinnovabili.
Insomma, non spenderà soldi per il nucleare. Al contrario, intende aumentare la tassazione su di esso per procurarsi maggiori investimenti per sviluppare le fonti di energia non inquinanti. Quelle per le quali l'Italia sembra fatta apposta, grazie al sole che vi splende tutto l'anno e al vento che scende nelle valli dalle Alpi e dagli Appennini.
"
(a metà del delirio, vi é una foto di una manifestazione tedesca contro la Merkel, con in didascalia: "Una manifestazione anti-Merkel: l'allungamento del ricorso al nucleare sino al 2011 serve a garantire la totale sostituzione con le energie rinnovabili".)
By Reinhold Messner
info@reinholdmessner.it
Per chi non sapesse bene chi é Messner, consiglio di vedere questo video:
http://www.youtube.com/watch?v=hPq0xlcLkLk
Ora si attende il parere di un'altro grande esperto di Scienza, Adriano Celentano, che già tuonò (nella "emblematica" canzone "Sognando Chernobyl"): "«Salteremo tutti in aria», il mondo collasserà dopo a causa dell'energia atomica e per «l'inevitabile scioglimento dei ghiacci». Luoghi come Venezia, una città fantasma nel video, spariranno. E il cancro sarà «portato nelle case dei cittadini»"
http://www.corriere.it/spettacoli/08_ott...aabc.shtml
Sad Povera Italia!

P.S.: un'altro "esperto" di energia nucleare, Daniele Luttazzi, ha elencato questa produzione di energia tra i misfatti berlusconiani (minuto 3:55):
http://www.youtube.com/watch?v=ujX0lcWOYxQ
Per farsi un'idea di questo "espertone", é sufficiente vedere il servizio, di poco più di 10 minuti, dedicatogli dalla trasmissione Le iene (Italia 1) la settimana scorsa:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/...tazzi.html
per maggiori approfondimenti:
http://ntvox.blogspot.com/


RE: email su nucleare e media - michele.greco@alice.it - 20-09-2010 18:49

Caro Cher,
ti rispondo riferendomi alla tua ultima considerazione postami come domanda:
"Qual'è la motivazione di una certa stampa per disinformare su un argomento che la scienza può dimostrare con l'insindacabilità del'opposto di quanto essa afferma?"
Le motivazioni sono tante ma quella più attendibile, che più che una motivazione è una certa "sicurezza di credibilità", consiste nel fatto che una certa stampa, si rivolge ad un anonimato, il suo interlocutore può essere chiunque. Il chiunque è composto per la maggior parte di gente che legge solo il titolo dell'articolo, quando questo non è sportivo o di cronaca nera o scandalistica. Coloro che diffondo inasettezze giornalistiche, comunque convenute e di parte, sanno che è sufficiente scrivere "Il Nucleare è Pericoloso" perchè nessuno andrà a verificare la notizia, tantomeno cercherà altrove una smentita. La smentita normalmente viene data in un altra testata giornalistica. Chi compera due, tre, quattro giornali, possibilmente di indirizzo ideologico e politico diverso, per poter trovare la smentita? I più riflessivi restano dubbiosi e basta....intanto la calunnia è un venticello.
Michele Greco


RE:    email su nucleare e media - sexyteo - 21-09-2010 00:56

Rapporto I.E.A. 2010:
http://www.iea.org/textbase/nppdf/free/2...s_2010.pdf
Come ha già riportato il buon Chicco Testa, dal rapporto in questione, il primo produttore di elettricità di origine nucleare sono gli USA che producono 838TWh poco meno di un terzo della produzione nucleare globale. Segue la Francia  con 439TWh circa il 16% del totale.
Nell’ordine, Brasile, Italia e USA  sono i primi importatori netti di elettricità al mondo. Francia, Paraguay e Cina i primi esportatori netti globali (pagina 27).
Sul fronte delle tariffe (pagina 43), si fa l'amara scoperta che in Italia l'utenza residenziale si colloca sulle fasce alte ($0,284/kWh), a farci compagnia l'Austria ($0,262/kWh) e il Giappone ($0,228/kWh). Messi peggio di noi, i danesi che pagano il kilowattora $0,366, la tariffa più cara in assoluto. La media delle tariffe residenziali statunitense si attesta su $0,115/kWh e quella dei nostri vicini d’oltrealpe sono  meno care delle nostre di oltre il 70%!
http://www.newclear.it/?p=2123


RE:     email su nucleare e media - sexyteo - 29-09-2010 23:19

Per quanto riguarda la fantomatica radioattività, in prossimità di una centrale nucleare, tale da innescare tumori e leucemie a tutto spiano, invito le mammine di Krummel a leggere questo articolo di Scientific American:
http://www.scientificamerican.com/articl...lear-waste
in Germania vogliono sostituire il nucleare col carbone!? Ottima idea! Toungue


RE: email su nucleare e media - Cher - 30-09-2010 13:17

accontentiamo subito le "mammine" e Rai3 Psico-dipendenti....
Traduzione con  Google del link indicato da SexiTeo:
.............."Nel corso dei pochi decenni, tuttavia, una serie di studi ha chiamato questi stereotipi in discussione. Tra le conclusioni sorprendenti: i rifiuti prodotti dal carbone piante è in realtà più radioattivo di quello generato dai loro omologhi nucleari. In effetti, la cenere volatile emessa da una centrale elettrica, un prodotto dalla combustione del carbone per l'energia elettrica, trasporta nell'ambiente circostante radiazioni 100 volte più di una centrale nucleare produce la stessa quantità di energia. [*Nota del redattore Sede alla fine della pagina 2]

In discussione è il contenuto di carbone di uranio e torio, elementi radioattivi. Essi si verificano in tali importi traccia nel naturale o carbone "intero", che non sono un problema. Ma quando il carbone viene bruciato in ceneri volanti, uranio e torio sono concentrati fino a 10 volte i loro livelli originali.

Ceneri leggere di uranio provoca il rilascio di volte nel suolo e delle acque che circondano un impianto a carbone, che interessano terreni coltivati e, a sua volta, il cibo. Le persone che vivono all'interno di una "pila ombra", l'area all'interno di un mezzo a un miglio (0,8 e 1,6 km), raggio di carbone vegetale ciminiere a-potrebbe quindi ingerire una piccola quantità di radiazioni. ceneri volanti è anche smaltiti in discarica e le miniere abbandonate e cave, che presentano un potenziale rischio per le persone che vivono intorno a quelle zone.

In un articolo 1978, per la scienza, JP McBride a Oak Ridge National Laboratory (ORNL) ei suoi colleghi hanno esaminato il contenuto di uranio e torio di ceneri volanti da centrali elettriche alimentate a carbone nel Tennessee e Alabama. Per rispondere alla domanda di come nocivi lisciviazione giusto potrebbe essere, gli scienziati hanno stimato l'esposizione alle radiazioni in giro per le centrali a carbone e lo ha confrontato con i livelli di esposizione in giro per reattore pressurizzato e acqua-acqua Centrali nucleari-ebollizione.

Il risultato: dosi di radiazioni stimata ingerita da persone che vivono vicino le centrali a carbone sono state pari o superiore a dosi per le persone che vivono in giro per gli impianti nucleari. A un estremo, gli scienziati hanno stimato fly ash radiazione nelle ossa individui 'a circa 18 millirems (millesimi di reale, di unità di misura per le dosi di radiazioni ionizzanti) un anno. Dosi per le due centrali nucleari, al contrario, andavano da tra tre e sei millirems per lo stesso periodo. E quando tutto il cibo è stato coltivato nella zona, dosi di radiazioni sono stati 50 al 200 per cento più alto di tutto il centrali a carbone.

McBride e il suo co-autori hanno stimato che gli individui che vivono in prossimità di impianti a carbone sono esposti ad un massimo di 1,9 millirems di fly ash radiazione annua. Per mettere questi numeri in prospettiva, la persona media 360 millirems di incontri annuali "radiazione di fondo" da fonti naturali e artificiali, comprese le sostanze nella crosta terrestre, i raggi cosmici, residui di test nucleari e rivelatori di fumo.

Dana Christensen, direttore del laboratorio associato per l'energia e ingegneria presso ORNL, dice che rischi per la salute dalle radiazioni carbone sottoprodotti sono bassi. "Altri rischi come essere colpiti da un fulmine", egli aggiunge, "sono tre o quattro volte superiore a quella indotta da radiazioni effetti sulla salute da impianti a carbone". E McBride e il suo co-autori sottolineano che gli altri prodotti di carbone, come le emissioni di biossido di piogge acide, smog che producono zolfo e di formazione di protossido di azoto, possono rappresentare rischi per la salute maggiori di radiazioni.
Toungue


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 11-10-2010 16:15

Prendendo spunto da alcuni post recenti di Archivio Nucleare, in merito al presunto "consumo" d'acqua da parte degli impianti nucleari, riporto questo studio dell'ing. Carlo Rusconi:
http://www.museoenergia.it/museo.php?sta...;ppost=670
aggiungo solo che l'acqua di raffreddamento può essere attinta anche dal mare senza problemi.
Il penoso Jeremy Rifkin tuonò: "Prendete la Francia, la quintessenza dell'energia atomica, prodotta per il 70%. Questo è quello che la gente non sa: il 40% di tutta l'acqua consumata in Francia lo scorso anno, è servita a raffreddare i reattori nucleari. Il 40%. Vi ricordate tre anni fa, quando molti anziani in Francia morirono durante l'estate perche' l'aria condizionata era scarsa? Quello che non sapete e' che non ci fu abbastanza acqua per raffreddare i reattori nucleari, che dovettero diminuire la loro produzione di elettricità. Dove pensano di trovare, l'Italia e gli altri Paesi, l'acqua per raffreddare gli impianti se non l'ha trovata la Francia?"
http://www.educambiente.tv/Rifkin-nucleare.html
Ovviamente le cose non stanno come raccontato nei deliri del guru dei grillini, da questo studio EDF si evince che il 97,5% dell’acqua prelevata ritorna nell’ambiente (pagina 9):
http://www.physagreg.fr/Cours3eme/nouvea...leaire.pdf
Ne sta parlando anche il buon Chicco Testa sul suo blog:
http://www.newclear.it/?p=2192#more-2192

Di notevole interesse questo documento di Giuseppe Filipponi:
http://fusione.altervista.org/dal_nuclea...pulita.htm
e questo libro, in lingua spagnola, dal titolo "Ecologia: Mitos y Fraudes" di Eduardo Ferreyra:
http://www.mitosyfraudes.org/INDICE.html

Sulla recente "teoria" del Prof. Fabio Cardone (fisico e ricercatore presso l'Università Roma3) e del Prof. Alberto Carpinteri (ingegnere nucleare e matematico - Professore Ordinario di Scienza delle Costruzioni presso il Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica del Politecnico di Torino) sulle reazioni piezonucleari, riporto una documentazione critica a questa "teoria":
http://arxiv.org/pdf/0910.3501v1
http://arxiv.org/pdf/0909.2141
http://arxiv.org/pdf/0907.0623
http://arxiv.org/abs/0910.3501
Se ne é parlato già qui:
http://www.archivionucleare.com/index.ph...trasonica/
Ovviamente, gli ambientalisti non aspettano la prova scientifica di quanto affermato da Cardone & co., per loro é già verità (atto di fede) e i "critici" (cioé gli scienziati che utilizzano il metodo scientifico galileiano) sono dei cospiratori che fanno parte del solito complotto:
http://www.stampalibera.com/?p=10480

CV dei protagonisti di questa "teoria":
http://cardonefabio.awardspace.com/
http://www.google.it/url?sa=t&source...mp;cad=rja


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 14-10-2010 18:48

Non posso che ringraziarla per quello che ha scritto!
Thanks.

michele.greco@alice.it ha Scritto:

Ho finalmente trovato ciò che cerco da tempo: una esposizione documentata, leggibile, interessante e addirittura divertente e veritiera, soprattutto quando si parla di certi personaggi mandati nelle piazze e nelle televisioni a disinformare con l'aiuto d'un giornalismo pilotato ed inopportuno.
Che il nostro Paese prediligga, tra le feste comandate e non e tra le tante sagre e fiere di paese, il Carnevale lo sapevamo da tempo, ma che oggi si riesca a convingersi, e purtroppo a convincere, delle bufale d'opportunismo politiche, sinceramente non me lo aspettavo. Però, considerando che le persone, citate nella  sua splendita relazione scientifico-informativa, sono per lo più persone di spettacolo abituate ad imparare a memoria un copione ed a seguire precise indicazioni di regia, non mi preoccopo più di quanto amaramente mi diverta.
Ho scritto in altre occasioni, sempre riferite al problema -nucleare si, nucleare no-, su archivio nucleare, dell'opportunità di sviluppare meglio una rete d'informazione corretta e radicale sui reali contenuti del progresso scientifico e i benefici che se ne otterrebbero realizzando quanto stabilito e in sede governativa e in quella scientifica.
Come fare?
Tra qualche giorno vi invierò un invto che "svelerà il mistero".
Comunque grazie per quanto d'interessante Lei scriva.
Michele Greco

RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 14-10-2010 19:33

Riporto integralmente la sentenza 278/2010 della Corte Costituzionale (decisione  del 23/06/2010, deposito del 22/07/2010 e pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 28/07/2010), con la quale la Consulta ha dichiarato in parte infondate e in parte inammissibili le questioni sollevate da 10 Regioni, cioé Toscana, Umbria, Liguria, Puglia, Basilicata, Lazio, Calabria, Marche, Emilia Romagna e Molise (anche il Piemonte si era rivolto alla Consulta, ma la nuova giunta guidata dal leghista Roberto Cota ha deciso di ritirare il ricorso) in merito alla legge delega 99/2009 sul nucleare:
http://www.cortecostituzionale.it/giuris...&TrmM=
Testo integrale della legge del 23 luglio 2009, n. 99 su Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 176 del 31 luglio 2009 - Supplemento ordinario n. 136):
http://www.parlamento.it/parlam/leggi/09099l.htm

LA CORTE COSTITUZIONALE:

riuniti i giudizi,

dichiara inammissibili gli interventi dell’Associazione italiana per il World Wide Fund for Nature Onlus Ong (WWF), del Codacons, Coordinamento delle associazioni e dei comitati di tutela dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, dell’ Enel s.p.a. e della Terna – Rete Elettrica Nazionale s.p.a.;

dichiara l’illegittimità costituzionale dell’articolo 3, comma 9, della legge 23 luglio 2009, n. 99 (Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia);

dichiara inammissibile il ricorso indicato in epigrafe proposto dalla Regione Molise avverso gli artt. 25, comma 2, lettera g), e 26, comma 1, della legge n. 99 del 2009, in riferimento agli artt. 117, terzo comma e 118 della Costituzione e al principio di leale collaborazione;

dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 2, lettera f), della legge n. 99 del 2009, promossa dalla Regione Marche in riferimento all’art. 3 della Costituzione, con il ricorso indicato in epigrafe;

dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 2, lettere g) e h), della legge n. 99 del 2009, promosse, in riferimento agli artt. 3 e 97 della Costituzione, dalla Regione Calabria, con il ricorso indicato in epigrafe;

dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionalità dell’art. 25, comma 2, lettera g), della legge n. 99 del 2009, promosse dalle Regioni Umbria, Liguria, Emilia-Romagna e Puglia in riferimento all’art. 117, secondo comma, della Costituzione, con i ricorsi indicati in epigrafe;

dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 2, lettera g), della legge n. 99 del 2009, promosse, in riferimento all’art. 120 della Costituzione, dalle Regioni Puglia e Calabria, con i ricorsi indicati in epigrafe;

dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 2, lettera h), della legge n. 99 del 2009, promossa, in riferimento all’art. 117, secondo comma, della Costituzione, dalla Regione Emilia-Romagna, con il ricorso indicato in epigrafe;

dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 2, lettera h), della legge n. 99 del 2009 promossa, in riferimento all’art. 120 della Costituzione, dalla Regione Calabria, con il ricorso indicato in epigrafe;

dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 2, lettera g), della legge n. 99 del 2009, promosse dalle Regioni Lazio, Toscana, Umbria, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Puglia, Basilicata, Calabria, in riferimento agli artt. 117, terzo e quarto comma, e 118 della Costituzione e al principio di leale collaborazione, con i ricorsi indicati in epigrafe;

dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 2, lettera h), della legge n. 99 del 2009, promosse dalle Regioni Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Calabria, in riferimento agli artt. 117, terzo e quarto comma, e 118 della Costituzione e al principio di leale collaborazione, con i ricorsi indicati in epigrafe;

dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 2, lettere l) e q), della legge n. 99 del 2009, promosse, in riferimento agli artt. 117 e 118 della Costituzione, dalla Regione Lazio, con il ricorso indicato in epigrafe;

dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 27, comma 27, della legge n. 99 del 2009, promosse, in riferimento agli artt. 118 e 120 della Costituzione, dalla Regione Piemonte, con il ricorso indicato in epigrafe;

dichiara inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 27, commi 14, 24, lettere c) e d), 28, 31 e 34 della legge n. 99 del 2009, promosse, in riferimento agli artt. 76, 97, 117 e 118 della Costituzione, dalla Regione Lazio, con il ricorso indicato in epigrafe;

dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 1, della legge n. 99 del 2009, promosse dalle Regioni Lazio e Basilicata, in riferimento agli artt. 117 e 118 della Costituzione, e al principio di leale collaborazione quanto alla sola Regione Basilicata, con i ricorsi indicati in epigrafe;

dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 1, della legge n. 99 del 2009, promossa dalla Regione Lazio, in riferimento agli artt. 76 e 117, terzo comma, della Costituzione, con il ricorso indicato in epigrafe;

dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 2, lettera a), della legge n. 99 del 2009, promosse dalle Regioni Emilia-Romagna, Umbria, Liguria, Marche, Toscana, in riferimento agli artt. 117 e 118 della Costituzione e al principio di leale collaborazione, con i ricorsi indicati in epigrafe;

dichiara inammissibili nella parte di cui al punto 14.3 del Considerato in diritto, e non fondate, nella parte di cui al punto 14.2 del Considerato in diritto, le questioni di legittimità costituzionalità dell’art. 25, comma 2, lettera f), della legge n. 99 del 2009, promosse dalle Regioni Umbria e Emilia-Romagna, in riferimento agli artt. 117, 118 e 120 della Costituzione, e al principio di leale collaborazione, con i ricorsi indicati in epigrafe;

dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 2, lettera f), della legge n. 99 del 2009, promosse dalle Regioni Lazio, Toscana e Marche, in riferimento agli artt. 117, 118, 120 della Costituzione, e al principio di leale collaborazione, con i ricorsi indicati in epigrafe;

dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 26, comma 1, della legge n. 99 del 2009, promosse dalle Regioni Lazio, Umbria, Emilia-Romagna, Marche e Basilicata, in riferimento agli artt. 117, terzo e sesto comma, e 118 della Costituzione e al principio di leale collaborazione, con i ricorsi indicati in epigrafe;

dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 27, comma 27, della legge n. 99 del 2009 promossa dalle Regioni Umbria, Liguria e Piemonte, in riferimento all’art. 117, terzo comma, della Costituzione, con i ricorsi indicati in epigrafe;

dichiara estinto il giudizio promosso dalla Regione Piemonte, con il ricorso indicato in epigrafe, limitatamente alle questioni di legittimità costituzionale dell’art. 25, comma 2, lettera g), e dell’art. 26, comma 1, della legge n. 99 del 2009, promosse in riferimento agli artt. 3, 117, terzo comma e 120 della Costituzione.

Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 23 giugno 2010


RE:    email su nucleare e media - sexyteo - 16-10-2010 12:10

Sui costi totali dell'energia elettrica prodotta per fonte nucleare, segnalo questo documento (espresso in in millesimi di dollaro) della E.I.A. (Energy Information Administration - Official Energy Statistics from the US Government):
http://www.eia.doe.gov/cneaf/electricity...at8p2.html
Si nota subito come il costo (totale) dell'energia nucleare negli anni, si mantiente ragionevolmente costante, mentre le fonti fossili sono in continuo e inesorabile aumento! Inoltre, in 10 anni é raddoppiato l'idroelettrico, stessa sorte per i turbogas!
L'andamento del costo del combustibile fissile, l'uranio:
http://www.cameco.com/marketing/uranium_...pot_price/


RE:     email su nucleare e media - sexyteo - 16-10-2010 12:28

Il gruppo l'Espresso ha colpito ancora. In un articoletto di ieri, firmato da Alex Saragosa, comparso sul il Venerdì di Repubblica (pagina 81 - numero 1178 del 15 Ottobre 2010), hanno interpellato l'impareggiabile Alex Sorokin sui mini impianti nucleari. Per chi non sapesse chi sia (nel link sottostante, c'é pure un post di Alex Saragosa che é la sintesi, un pò prolissa, di tutti i luoghi comuni antinucleari):
http://www.newclear.it/?p=997
Quelli de l'Espresso non potevano interpellare Maurizio Cumo (Professore di Impianti Nucleari presso l'Università La Sapienza di Roma), per esempio!? La sinistra parla spesso (e strumentalmente) di università pubblica, ricerca e innovazione, ma sono i primi a evitarla quando portano avanti (i politicanti di sinistra, ma anche nel centrodestra c'é da piangere!) tesi scientificamente assurde (si veda anche alla voce ogm!).
Riporto integralmente l'articoletto in questione:
E' l'esatto contrario dell'"effetto Nimby", cioè il rifiuto di impianti pericolosi nella propria città (letteralmente, nel proprio cortile: not in my backyard): le società americane TerraPower e Hyperion e la sudafricana Pbmr stanno studiando come mettere una minicentrale nucleare, se non proprio in ogni cortile, almeno vicino a ogni città, industria, miniera o altro luogo che richieda elettricità e calore. L'idea è che centrali nucleare da poche decine o centinaia di megawatt, supersicure e che richiedano poche o nessuna operazione sul reattore, siano più versatili e accettabili dei grandi impianti attuali.
Le tecnologie proposte sono varie. La Pbmr lavora a un reattore a palle di grafite e uranio da 110 megawatt, che produce anche idrogeno per le auto e si ferma da solo in caso di surriscaldamento. La Cina conta di inaugurarne due entro il 2013. TerraPower (finanziata da Bill Gates) sta invece progettando un impianto, in grado di funzionare in autonomia per 60 anni, in cui uranio non arricchito si trasforma in plutonio, che alimenta la reazione a catena.
Più convenzionale l'offerta della Hyperion: un piccolo reattore sigillato da 25 megawatt, simile a quelli usati sui sommergibili, da sostituire ogni otto anni, come una pila. Il primo sarà installato nel 2013 in Europa Orientale. Potrà la miniaturizzazione rilanciare l'industria nucleare? «Ne dubito» dice Alex Sorokin, ingegnere energetico della società Interenergy, «sui piccoli impianti i costi per la sicurezza pesano di più. E resta irrisolto il problema delle scorie da smaltire».

Allego un articolo di Alberto Fiorillo (pubblicato nelle pagine successive all'altro articoletto suddetto) magnificante i pannelli solari fotovoltaici: che grande convenienza...... tanto paga pantalone!


RE: email su nucleare e media - Cher - 16-10-2010 12:51

Sono dichiarazioni prive di ogni realtà! Naturalmente , non solo non frega nulla della realtà ma lo scopo è di far presa sull'opinione pubblica.

Ho letto le allucinanti esposizioni mentali di Alex sul link segnalato !
Ma che Phuscer ha?
Come è possibile dar credito a delle esposizioni così prive di fondamento?
Chi li paga?


RE: email su nucleare e media - Cher - 16-10-2010 13:42

Vedremo quando andranno smaltite tra una ventina di anni .... Grandine a parte!
Una bella moratoria alla voce A3 della bolletta ENEL, sai le risate!
Dato che tutto si gioca sulla comunicazione è lampante che gli interessi in gioco la facciano da padroni.

Ho scoperto questa piacevole lettura,  anche che se  c'entra nulla con il nucleare e le Eco-fregature indica , con lo sguardo al passato, come le cose non stiano come ce le raccontano! Motivo di più per non star zitti!

http://www.loccidentale.it/articolo/ai+c...ma.0097198


RE: email su nucleare e media - sexyteo - 18-10-2010 12:35

In articolo di ieri (Domenica 17 Ottobre) a pagina 22, dal titolo Il nucleare italiano riaccende i reattori, la Repubblica torna a parlare di nucleare (autore Luca Iezzi):
http://www.dirittiglobali.it/component/c...tori-.html
Ovviamente, l'antefatto (le "tappe") sul nucleare, é una ricostruzione sensazionalistica e fasulla. L'autore Luca Iezzi, tanto per cominciare, non conosce i quesiti del referendum del 1987 e ignora gli effetti reali e la dinamica dell'incidende di Chernobyl. Allego.

P.S.: segnalo un articolo (sempre ne la Repubblica di ieri, autori Luca Fraioli e Miriam Mafai) su Ettore Majorana e su alcuni sviluppi del giallo che va avanti dal 1938 (data della scomparsa):
http://www.dirittiglobali.it/component/c...rafia.html
Strano che non venga citato o interpellato il Prof. Erasmo Recami che scrisse nel 2001 il libro "Il caso Majorana: epistolario, documenti, testimonianze":
http://books.google.it/books?id=HZkgAQAA...navlinks_s
é un libro molto bello, che lessi alcuni anni fa, lo consiglio a tutti.
http://dinamico2.unibg.it/recami/
Segnalo questo recente libro (Aprile 2010) sull'argomento dal titolo "La seconda scomparsa di Majorana" di Jordi Bonells:
http://books.google.it/books?id=adC0QQAACAAJ
http://www.kellereditore.it/index.php?op...Itemid=106


RE: email su nucleare e media - Cher - 18-10-2010 12:59

................... i padiglioni auricolari sono unici............... Pertanto se non corrispondono, non corrispondono!
Rulez!


RE: email su nucleare e media - sexyteo - 18-10-2010 13:32

Tuttavia, sui padiglioni viene fornita una possibile spiegazione: la qualità della foto argentina non è delle migliori e c´è un´ombra che potrebbe trarre in inganno. Gli investigatori concludono l´indagine con un verdetto, confermato anche a Repubblica: «È altamente probabile che l´uomo alla destra di Adolf Eichmann sia Ettore Majorana».
Per farti una più chiara idea, ti allego la foto in questione.
Francamente non ho mai creduto alla teoria di Leonardo Sciascia: nel suo libro La scomparsa di Majorana, assume che egli si sarebbe rinchiuso in un monastero, per sfuggire a tutto e a tutti, dal momento che non sopportava la vita sociale.
Questa ipotesi (non é una teoria in quanto mai dimostrata!) risale al 1975 (all'epoca non ero neppure nato! Toungue) e non tiene conto, ovviamente, di recenti sviluppi.
L'ipotesi dello storico della matematica Umberto Bartocci, afferma che Majorana possa essere stato vittima di un piano maturato nell'ambiente dei fisici da lui frequentato, teso ad eliminare un pericoloso rivale di parte avversa in vista dell'imminente conflitto mondiale. Le argomentazioni di Bartocci, di tipo logico, psicologico e indiziario, sono state accolte da grande scetticismo (per non dire ripugnanza) nell'ambiente dei fisici e a mio avviso questa ipotesi é una stupidaggine colossale! Sarebbe più attendibile una spiegazione che faccia riferimento a un rapimento alieno di Majorana! Toungue
Detto questo, per quello che ho letto e per la personale idea che mi sono fatto, Majorana andò sicuramente in Argentina, però potrebbe avere "sostato" precedentemente e per diversi anni in Germania durante la guerra e forse anche dopo. Tieni presente che i regimi nazifascisti, almeno all'inizio, avevano avuto il consenso anche di diversi esponenti del mondo accademico. Quindi non mi meraviglerei più di tanto, di un eventuale "infatuazione" di Ettore Majorana nei confronti del nazismo, almeno agli esordi. Il fatto poi, che nella foto (datata 1950) ci sia quel criminale di Adolf Eichmann non significa automaticamente che Majorana fosse colluso con lui, come spiegato nell'articolo...... può capitare anche a ognuno di noi di ritrovarsi in un ristorante e nel tavolo accanto esserci un "galantuomo" di cui ignoriamo identità e crimini.
Le rotte verso l'Argentina, in quegli anni, erano assai frequentate da chi voleva rifarsi una vita (Majorana?) e da chi scappava (nazisti e fascisti) dalla giustizia.
Mi riservo di tornare sull'argomento con qualcosa di più sostanzioso e con eventuali novità.

Cher ha Scritto:

................... i padiglioni auricolari sono unici............... Pertanto se non corrispondono, non corrispondono!
Rulez!

RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 18-10-2010 13:47

Sull'approvvigionamento del combustibile fissile, riporto questo studio recentissimo (Agosto 2010) del W.N.A. (World Nuclear Association):
http://www.world-nuclear.org/info/inf75.html
si evince che non c'é alcun rischio, in futuro, di rimanere senza combustibile fissile.
Alcuni hilites sul Red Book – Uranium: Resources, Production and Demand (Luglio 2010 Ghana):
http://www.iaea.org/OurWork/ST/NE/NEFW/d...edBook.pdf
In allegato, l'Uranium 2009 - Resources, Production and Demand; riporto anche il lavoro precedente (del 2007).


RE: email su nucleare e media - Cher - 18-10-2010 14:01

Guardando la foto, è ben visibile che non è la stessa perso:
Il labbro superiore, in foto Sx1° è carnosa --->in foto centrale è sottile
Le narici : foto Sx1° delineate ad "aspiratore" ----> in foto centrale delineate chiuse.
Se ingrandisci la foto , questi dettagli sono marcati.
Per altro , non sono dettagli che possono passare inosservati.
Cmq non conosco il caso nei dettagli, ma mi basta e avanza quello scritto sul link di Ettore Majorana.

Se invece si vuole "sguazzare" nel torbido , consiglio questa lettura:
"incarichi speciali " Pavel Ed. Mondadori!


RE: email su nucleare e media - sexyteo - 18-10-2010 14:56

Tieni presente che le foto comparate hanno almeno 12 anni di differenza (Ettore Majorana scomparve nel 1938 e quella foto é del 1950) e non é certo, ma «È altamente probabile che l´uomo alla destra di Adolf Eichmann sia Ettore Majorana». E' stata eseguita anche una comparazione dell'altezza e ha dato esito positivo:
http://download.repubblica.it/pdf/domeni...102010.pdf
Il prof. Giorgio Dragoni é una persona seria e competente:
http://www.unibo.it/SitoWebDocente/defau...40unibo.it
dall'articolo, però, non ho capito quale sia la più prestigiosa istituzione italiana in fatto di indagini scientifico-forensi a cui si fa riferimento; il RIS!?
Il libro del Prof. Giorgio Dragoni dal titolo: "Ettore e Quirino Majorana: tra fisica teorica e sperimentale":
http://books.google.it/books?id=yjyaPQAACAAJ
In questo link si fa una carrellata delle ipotesi sulla scomparsa di Ettore Majorana:
http://www.amicisciascia.it/index2.php?o...amp;id=261
C'é anche un libro di Roberto Finzi, del Novembre 2002, dal titolo Ettore Majorana: un'indagine storica:
http://books.google.it/books?id=VYneGeXZ...mp;f=false


Cher ha Scritto:

Guardando la foto, è ben visibile che non è la stessa perso:
Il labbro superiore, in foto Sx1° è carnosa  --->in foto centrale è sottile
Le narici : foto Sx1° delineate ad "aspiratore" ----> in foto centrale delineate chiuse.
Se ingrandisci la foto , questi dettagli sono marcati.
Per altro , non sono dettagli che  possono passare inosservati.
Cmq non conosco il caso nei dettagli, ma mi basta e avanza quello scritto sul link di Ettore Majorana.

Se invece si vuole "sguazzare" nel torbido , consiglio questa lettura:
"incarichi speciali "  Pavel Ed. Mondadori!

RE: email su nucleare e media - Cher - 18-10-2010 18:50

http://www.ettoremajorana.eu/parliamone/lettera003.php
Qui puoi trovare delle testimonianze che hanno senso di tutto questo "finto" mistero.
Molto più comodo "ri-concimare" aspetti di un periodo storico che è meglio lasciare dové!

Nessuno mette in discussione la serietà di chi che sia, resta il fatto che costruire delle " elucubrazioni mentali" sull'ipotesi che " è altamente probabile" mi sembra
1° Fuori luogo e tempo.
2° Altamente improbabile
3° Priva di riscontri oggettivi
4° Fantasie ricostruttive
5° Niente da dire su cose molto più interessanti o troppo imbarazzanti?

Smile Se non hai capito qual' è la prestigiosa istituzione, vedrai quando leggeremo il "profiles" di Ettore! Magari redatto da chi è stato buttato fuori dalla prestigiosa istituzione! Eheheh


RE: email su nucleare e media - Cher - 18-10-2010 18:58

Se lo trovi , edito da Mondadori è in Italiano.
Questo è un assaggio!
http://books.google.it/books?id=_uExfHdL...milarbooks

"Operazioni Speciali" è un libro di memorie stupefacente e un documento storico singolare di un uomo che sapeva troppo e ha fatto molto per l'impero sovietico.


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 18-10-2010 19:13

Non é mai troppo tardi per cercare la verità su un fatto, permettimi di dirti, che non é di poco conto. Su quel perido va fatta luce, senza partito preso, e chi sa é bene che parli.
Guarda, il libro di Recami (2001), di cui ho già parlato (titolo: "Il caso Majorana: epistolario, documenti, testimonianze"), é molto interessante e riporta documenti e testimonianze. Tra le letture fatte, a mio avviso é una delle migliori, se non la migliore. Sul fatto che Majorana sia stato in Argentina, credo sia più probabile che questa ipotesi sia vera che piuttosto il contrario; bada bene che nessuno sta dicendo che Majorana sia stato un fiancheggiatore del nazismo o un fan di Hitler, però da alcune sue missive e dalla sua permanenza in Germania dal mitico Werner Karl Heisenberg, traspare almeno una punta di approvazione al nazionalsocialismo almeno nella sua fase embrionale.
Questo non deve scandalizzarti, altri sui colleghi accademici (delle più disparate discipline), anche più noti, almeno all'inizio videro con "simpatia" l'avvento del fascismo in Italia, per poi pentirsi.
Lo stesso premio nobel per la letteratura Dario Fo (personalmente non ho stima di questo "personaggio") é stato un repubblichino, idem per Margherita Hack (grande scienziata) e Giorgio Bocca (acuto giornalista), ma la lista é sconfinata! Wink
http://blog.oggi.it/news/2010/07/25/marg...-come-lei/

Cher ha Scritto:

http://www.ettoremajorana.eu/parliamone/lettera003.php
Qui puoi trovare delle testimonianze che hanno senso di tutto questo "finto" mistero.
Molto più comodo "ri-concimare" aspetti di un periodo storico che è meglio lasciare dové!

Nessuno mette in discussione la serietà di chi che sia, resta il fatto che costruire delle " elucubrazioni mentali" sull'ipotesi che " è altamente probabile" mi sembra
1° Fuori luogo e tempo.
2° Altamente improbabile
3° Priva di riscontri oggettivi
4° Fantasie ricostruttive
5° Niente da dire su cose molto più interessanti o troppo imbarazzanti?

Smile Se non hai capito qual' è la prestigiosa istituzione, vedrai quando leggeremo il  "profiles" di Ettore! Magari redatto da chi è stato buttato fuori dalla prestigiosa istituzione! Eheheh

RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 18-10-2010 19:15

Ok, ma in sintesi, qual'é la tua idea/ipotesi sulla scomparsa di Majorana?

Cher ha Scritto:

Se lo trovi , edito da Mondadori è in Italiano.
Questo è un assaggio!
http://books.google.it/books?id=_uExfHdL...milarbooks

"Operazioni Speciali" è un libro di memorie stupefacente e un documento storico singolare di un uomo che sapeva troppo e ha fatto molto per l'impero sovietico.



RE: email su nucleare e media - Cher - 18-10-2010 20:15

La mia personalissima opinione, è che non "si fidava del potere in senso lato" in quanto mente proiettata verso la conoscenza e scelse di vivere ai margini della società. Come le lettere di testimonianza che trovi qui
http://www.ettoremajorana.eu/parliamone/lettera003.php

Cercare la verità è di estremo interesse!
Motivo della mia segnalazione del libro di Pavel è proprio in quella direzione, la cosa interessante era un aspetto, vado a ricordo, proprio della mentalità degli scienziati dell'epoca, che avevano un atteggiamento
( citazione di Pavel) che andavo oltre la politica......

Non dimentichiamo, che cmq Ettore non ebbe nessun ruolo "attivo" ma solo teorico .... ( non conosco bene la sua storia e non vorrei dire delle stupidate)


RE: email su nucleare e media - sexyteo - 18-10-2010 21:24

Mah, almeno concordi con me sul fatto che non si sia ucciso.
Qui ci sono (solo) le prime pagine del libro di Recami:
http://dinamico2.unibg.it/recami/erasmo%...tation.pdf
Allego un pò di materiale utile a capire il "personaggio" Majorana e le ipotesi più verosimili sulla sua scomparsa.
Per completezza riporto anche il libro del matematico Umberto Bartocci del 1998 dal titolo La scomparsa di Ettore Majorana, un affare di Stato? Vale quello che ho detto in un precedente post: le argomentazioni di Bartocci, di tipo logico, psicologico e indiziario, sono state accolte da grande scetticismo (per non dire ripugnanza) nell'ambiente dei fisici e a mio avviso questa ipotesi é una stupidaggine colossale! Sarebbe più attendibile una spiegazione che faccia riferimento a un rapimento alieno di Majorana! Big Grin


Cher ha Scritto:

La mia personalissima opinione, è che non "si fidava del potere in senso lato" in quanto mente proiettata verso la conoscenza e scelse di vivere ai margini della società. Come le lettere di testimonianza che trovi qui
http://www.ettoremajorana.eu/parliamone/lettera003.php

Cercare la verità è di estremo interesse!
Motivo della mia segnalazione del libro di Pavel è proprio in quella direzione, la cosa interessante era un aspetto, vado a ricordo, proprio della mentalità degli scienziati dell'epoca, che avevano un atteggiamento
( citazione di Pavel) che andavo oltre la politica......

Non dimentichiamo, che cmq Ettore non ebbe nessun ruolo "attivo" ma solo teorico .... ( non conosco bene la sua storia e non vorrei dire delle stupidate)

RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 25-10-2010 16:30

Il fotovoltaico é una follia, come indicato in questa INDAGINE CONOSCITIVA SULLA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE dell'Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) presentata in Senato il 20 Ottobre 2010 dal Presidente Ing. Alessandro Ortis:
http://www.camera.it/temiap/autorita_ene...101020.pdf
a pagina 24 si legge: "L’incentivazione del fotovoltaico in Italia è oggi una delle più profittevoli al mondo." e prosegue: "Per quanto concerne la valutazione dell’impatto sui clienti finali del sistema di incentivazione della produzione fotovoltaica, l’onere è stato pari, nel 2009, a circa 344 milioni di euro; nel 2010 si prevede che il costo dell’incentivo per il fotovoltaico superi gli 800 milioni di euro per una quantità di energia elettrica incentivata pari a circa 1,8 TWh. A ciò si deve aggiungere l’effetto del nuovo decreto, per cui si stima che nel 2011 il costo dell’incentivo per il fotovoltaico supererà i 1200 milioni di euro. Anche tenendo conto dell’ipotesi che vengano estesi gli attuali incentivi mantenendo le medesime caratteristiche ma con livelli di incentivo decrescenti linearmente fino a ridursi al 50% per gli impianti che entrino in esercizio nel 2020, ci si attende che la spesa per la produzione fotovoltaica si assesterà comunque a circa 3,5 miliardi di Euro all’anno."
Quelli di Report/Raitre non hanno nulla da dire dinnanzi a questo spreco scandaloso di denaro pubblico!?


RE: email su nucleare e media - sexyteo - 02-11-2010 17:43

Il Gruppo l'Espresso continua la sua "disinformazione energetica" con un lungo articolo/inserto (le Guide - ENERGIA) firmato da Walter Galbiati, Luigi Dell'Olio e Paola Jadeluca nel supplemento del lunedì de La Repubblica, cioé Affari & Finanza, sulle rinnovabili (18 Ottobre 2010):
http://www.swas.polito.it/services/Rasse...945740.pdf
L'antefatto non é presente nel pdf sopracitato, quindi lo allego alla presente.
Nel file allegato é riportato anche un grafico sui consumi mondiali di energia con una previsione al 2030; la fonte é Nomisma Energia (N.E.), mi chiedo, perché non sono stati riportati i dati dell'Agenzia Internazionale dell'Energia (I.A.E.)!? N.E. é una società privata serissima ma di consulenza, ma non era più semplice riportare dati pubblici e internazionali? Come mai questa scelta de La Repubblica!?
I dati dell'I.A.E. sono i seguenti:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29PROD.pdf
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29TPES.pdf
da questi dati emerge chiaramente il contributo pressoché nullo di solare ed eolico, nonostante colossali investimenti. Il grafico di N.E. é almeno fuorviante, sopratutto perché mischia (volutamente!?) idroelettrico con le altre fonti rinnovabili (solare e fotovoltaico). La previsione N.E. sul nucleare al 2030 su cosa si basa!?
Le prospettive per l'energia nucleare, sono enormi, e ben documentate in questo studio, dal titolo Nuclear Energy Outlook 2008, del NEA/AEN - OECD; a pagina 3 (é la sintesi, in lingua italiana):
http://www.nea.fr/neo/summaries/italian.pdf
qui la versione integrale in lingua inglese:
http://books.google.it/books?id=OJ8JndrE...frontcover
In merito a ciò, si veda anche qui (pagina 19 del pdf - figura 6), del Technology Roadmap Nuclear Energy del 2010 (NEA -IEA):
http://www.iea.org/papers/2010/nuclear_roadmap.pdf
e nel pdf allegato Nuclear Energy Data- Données sur l’énergie nucléaire 2009 (NEA - OECD) le tabelle da pagina 16 a pagina 20.
La disinformazione continua con questo articolo di Andrea Di Stefano (Affari & Finanza dell'1 Novembre 2010):
http://www.swas.polito.it/services/Rasse...513148.pdf
Ovviamente in nessuno di questi articoli vi é scritto a chiare lettere, che le rinnovabili (eolico e solare, per lo più) sono convenienti solo ed esclusivamente perché paga "pantalone"!
A gente come Jacopo Fo e simili, che non distinguono un elettrone da una sedia, ciò non importa, come dimostra in questo suo delirante libro:
http://www.jacopofo.com/pannelli-solari

P.S.: prendendo spunto da una discussione sul blog di Archivio Nucleare:
http://www.archivionucleare.com/index.ph...-nucleare/
in cui un autore del libro Il nucleare impossibile (ed. Utet), Danile Rovai, sta farneticando sulla modulazione di un impianto nucleare. A pagina 257 di questo libro di APPUNTI DI IMPIANTI NUCLEARI Parte II A: Filiere del Prof. Bruno Guerrini e dell'ing. Sandro Paci (Facoltà di Ingegneria - Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione - Università di Pisa), si legge che "i progressi fatti nell'ambito del controllo e della regolazione degli impianti nucleari dimostrano come oggi essi siano diventati macchine flessibili, in grado di fornire le stesse prestazioni degli impianti termoelettrici tradizionali. Gli studi effettuati, convalidati da una serie di esperienze e test operativi, hanno dimostrato la possibilità di far fronte alle richieste della rete elettrica senza compromettere il livello di sicurezza e con un alto grado di affidabilità. La flessibilità raggiunta non ha compromesso la competitività dell'impianto e ha avuto il merito di dare un impulso all'acquisizione di nuove conoscenze ed alla loro applicazione.":
http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/NUCLEARE-filiere.pdf
Il libro é di Rovai & co. é strabordante delle solite fesserie e luoghi comuni (smentiti mille volte in questo thread) e gli autori non sono certo autorità in materia, anzi, stendiamo un velo pietoso su costoro:
Virginio Bettini bettini@iuav.it ,professore di Analisi e Valutazione Ambientale all’ Università IUAV di Venezia.
Giorgio Nebbia, professore emerito di Merceologia all’ Università di Bari.
Chiara Rosnati chiara.rosnati@tiscali.it , professore di Valutazione di impatto ambientale all’ Università di Sassari.
Angelo Baracca, professore di fisica presso l’ Università di Firenze.
Giorgio Ferrari, Università di Firenze.
Daniele Rovai, esperto della realtà SOGIN (ma che vorrà dire!?):
http://www.123people.it/s/daniele+rovai
riporta mistificazioni sul referendum del 1987 e sulla sogin:
http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/index-1868.pdf
Coloro di cui é stata riportata l'email fanno parte di questa rivista online:
http://www.areavasta.eu/referenze_autori.html
che si occupino di pianificazione territoriale e di Enti Locali e lascino perdere cose più grandi di loro!
Qui, Angelo Baracca, (ha aderito al gruppo dei Verdi) da un saggio dei suoi deliri:
http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/index-1869.htm
gli fa eco Roberto Renzetti riportando le solite fantasie e luoghi comuni:
http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/index-1834.htm
Consiglio questa lettura del Prof. Giovanni Ciccotti (Università La Sapienza - Roma) e di Claude Guet:
http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/index-1782.htm
gli autori del sopracitato articolo:
http://abaddon.phys.uniroma1.it/GCi-PuBb...ccotti.pdf
http://www.ae-hpi.org/CLAUDE%20GUET.htm
Il "livello" di costoro é come quello di Marco Bersani (autore del libro "Nucleare: se lo conosci lo eviti"...... ma cosa vuole evitare Marco Bersani se é un ignorante e non sa di che parla!?) il quale afferma che "la Francia, il paese europeo maggiormente nucleare, utilizza il 40 per cento delle sue acque per raffreddare le centrali. I nostri vecchi impianti sorgevano per lo più lungo il Po. Ora, lungo il fiume più grande d’Italia non ne potranno sorgere di nuove, se ne costruissero anche solo due lo prosciugherebbero"
http://www.aostasera.it/articoli/2009/03...-allespace
http://no-nuke-no-ogm.blogspot.com/2009/...dello.html
ovviamente non sa che l'acqua prelevata per il raffreddamento dell'impianto nucleare (può essere anche acqua di mare) é immediatamente restituita all'ambiente da cui é stata attinta e solo il 2,5% é consumato dalla centrale, mentre il restante 97,5 % é restituito! Si veda questo documento dell'EDF (pagina 9):
http://www.physagreg.fr/Cours3eme/nouvea...leaire.pdf
Ne ha parlato qui il buon Chicco Testa:
http://www.newclear.it/?p=2192
Interessante questo video sulle bufale antinucleariste di Giulietto Chiesa:
http://www.youtube.com/watch?v=YKdFq2TEKfI
qui, invece, le balle galattiche dell'impareggiabile Beppe Grillo:
http://www.youtube.com/watch?v=mFt641xTw...re=related
sempre per stare in argomento, segnalo il libro Webbe Grillo - Dubbi, domande e contraddizioni intorno al fenomeno Beppe Grillo scritto nel 2008 da Gaetano Luca Filice con la collaborazione di Ivan Filice, Nicoletta Selis (et alii), qui scaricabile gratuitamente:
http://www.lulu.com/items/volume_63/2190...190304.pdf
Qui, l'autore parla del sistema meetup e delle sue anomalie:
http://www.youtube.com/watch?v=pvDKQ9Qx_oA
http://www.radioradicale.it/scheda/25064...-inchiesta


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 08-11-2010 20:31

Ho trovato assai interessante questo articolo di Antonio Gaspari (Docente Facoltà di Bioetica Ateneo Regina Apostolorum) dal titolo La fabbrica delle paure: le previsioni sbagliate sulla crescita della popolazione:
http://www.portaledibioetica.it/document...002099.htm
tratta le bufale contenute nel famoso studio, commissionato dal Club di Roma, a  Dennis e Donella Meadows (M.I.T.), e pubblicato nel 1972 con il titolo The limit to growth (I limiti dello sviluppo) e i successivi aggiornamenti.
Mi riservo di tornare sull'argomento.

P.S.: segnalo i seguenti libri scritti dall'autore dell'articolo in collaborazione con Riccardo Cascioli:
http://www.lebugiedegliambientalisti.it/...-vol-2.php
di interesse questo video su vicende poco note del WWF:
http://www.youtube.com/watch?v=_arJ3CbBQ...re=related


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 10-11-2010 13:01

Ritorno sul "nostro" Virginio Bettini. Come ho già detto, egli  non sa nulla di nucleare o di tematiche ingegneristiche/scientifiche più in generale, é professore di Analisi e Valutazione Ambientale all' Università IUAV di Venezia ed é bene che non si occupi di cose più grandi di lui!
Riporto questa recensione al libro Il nucleare impossibile, proveniente da Folco Claudi (Le Scienze - Gruppo l'Espresso):
http://lescienze.espresso.repubblica.it/...re/1339594
In ordine cronologico i video del delirio di Bettini:
http://www.youtube.com/watch?v=9taE0rBCY...re=related
http://www.youtube.com/watch?v=rafRVVVwvmA
http://www.youtube.com/watch?v=UwBYuTiiB...re=related
http://www.youtube.com/watch?v=p0ynmiNDHXQ
http://www.youtube.com/watch?v=FujdokTdx...re=related
http://www.youtube.com/watch?v=Z06arjJb8...re=related
e la presentazione del comitato antinucleare del veronese:
http://www.youtube.com/watch?v=W6UZFkBzd...re=related


RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 10-11-2010 17:21

Con le rinnovabili, le bollette aumentano in Francia e Germania:
http://www.consted.com/archivio-consted/...p?news=517

Questo é lo storico dell'energia (produzione e consumi) in Italia, di Terna:
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=653
si veda anche questo articolo dell'ing. Roberto Vacca:
http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/NUCLEARE_vacca.pdf
statiche sulla produzione elettrica francese:
http://www.rte-france.com/fr/developpeme...-francaise
Elenco degli impianti francesi:
http://de.wikipedia.org/wiki/Liste_der_N...Frankreich
come si può notare, sono tanti gli impianti nucleari che hanno avuto l'inizio di costruzione (Bau- beginn) dopo l'incidente di Chernobyl (26 aprile 1986)!

La centrale Italiana di Caorso:
http://www.iaea.org/cgi-bin/db.page.pl/p...p;link=HOT

P.S.: Daniele Rovai sta ancora farneticando sulla modulazione degli impianti nucleari. A titolo d'esempio riporto questo reattore ATMEA1 che può scendere sino al 30% della produzione massima (100%):
http://www.atmea-sas.com/scripts/ATMEA/p...1&L=EN
in altre parole, se richiesto, può ridurre del 70% la produzione rispetto al valore massimo.


RE:    email su nucleare e media - sexyteo - 11-11-2010 00:25

Ecco un altro articolo sull'energia nucleare, comparso lunedì 8 Novembre sull'allegato Affari & Finanza de La Repubblica:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/...icuro.html
é firmato da Patrizia Feletig (con Chicco Testa, ha scritto il libro Tornare al nucleare?), quindi non é il solito trionfo antinuclearista (stile Alex Saragosa), tuttavia, l'articolista non ha capito che per ottimizzare i costi ci vogliono grandi impianti che includano più unità (reattori) di grosse potenze dell'ordine di svariti di GWe. I piccoli impianti, di alcune decine di MWe vanno bene in casi particolari, territori difficilmente raggiungibili da linee elettriche (regione africane, asiatiche e sudamericane, per esempio), emergenze, unità provvisorie in attese di collegamenti ecc..
Vi é pure una interessante intervista a Stewart Brand:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/...mo-la.html

Riporto questo interessante articolo di Nino Cirillo, apparso sul quotidiano Il Messaggero, sull'eolico italico:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?...E_INITALIA


RE:     email su nucleare e media - sexyteo - 11-11-2010 23:29

A proposito del motto "Niente centrale, siamo autosufficienti" di molti presidenti di regione (sia di centrodestra che di centrosinistra), invito la lettura della tabella di pagina 6 (ultima pagina):
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?FileT...CJsPHSw%3D
Le regioni più popolose, quali Campania, Lazio, Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Lombardia e Friuli non sono affatto autosufficienti!
Ne ha parlato di recente il buon Chicco Testa:
http://www.newclear.it/?p=2309


RE:      email su nucleare e media - sexyteo - 13-11-2010 13:24

Caso di ordinaria disinformazione, firmato da una incompentente come Loredana Morandi:
http://www.bloggersperlapace.net/blogger...p;sid=2198
le fesserie contenute in quell'articolo superano le più grandi fantasie!Toungue
L'articolista fa una enorme confuzione tra i tipi di onde elettromagnetiche (ionizzanti e non), sui prodotti di reazione, riporta dati a vanvera, non capisce che i reattori che cita sono di ricerca (piccolissima potenza), insomma non sa di che parla:
http://www.bloggersperlapace.net/blogger...p;sid=1579
ripeto, se questi "espertoni" sono così "appassionati" alle tematiche energetiche perché non si iscrivono e non si laureano in una facoltà tecnico-scientifica anziché in lettere!? Paura di fare cose difficili!? Wink
Informazioni corrette su il Centro Ricerche Casaccia ENEA (i reattori TRIGA e TAPIRO)
http://www.archivionucleare.com/index.ph...ga-tapiro/


RE:       email su nucleare e media - sexyteo - 14-11-2010 00:11

Questo é l'elenco degli impianti attualmente in funzione e in costruzione e in progetto al mondo:
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
sono ben 58 quelli in costruzione (reattori) per un totale di quasi 61 GW, altri 148 reattori ordinati per 163,3 GW e 331 proposti per 376,5 GW!


RE: email su nucleare e media - Cher - 14-11-2010 14:55

Il tuo lavoro di tempestiva e certosina ricerca è di grande utilità. Grazie


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 15-11-2010 17:11

Il quotidiano La Repubblica di ieri, a pagina 18, dedica un articolo sulla bocciatura della Consulta delle leggi regionali con cui Puglia, Basilicata e Campania avevano vietato l'installazione sul loro territorio di impianti di produzione di energia nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare e di stoccaggio di rifiuti radioattivi:
http://www.rassegnastampa.comune.roma.it...159601.pdf
dal sito del quotidiano:
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/...gione.html
articolo "amaro" per questo tipo di "stampa"! Toungue
L'EPR é definito, nell'articolo in questione, una tecnologia sperimentale... ma non era stato spacciato da raitre (Presa Diretta) praticamente un "ferro vecchio"!? Smile
Questi troverete, infondo alla pagina, delle tabelle con elencati i reattori nucleari attulmente in funzione o chiusi (aggiornato al mese scorso):
http://www.world-nuclear.org/info/inf19.html
qui i dati Stato per Stato:
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html

Cher ha Scritto:

Il tuo lavoro  di tempestiva e certosina ricerca è di grande utilità. Grazie


Ringrazio.


P.S.: in merito, si veda il post n° 51 di questo stesso thread.
RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 15-11-2010 18:35

Riporto una curiosità a "luci rosse", uscita oggi sui giornali di mezzo mondo!
In breve, tale Charlotte Roche (32enne, starletta dei media tedeschi) é disposta a fare sesso con il presidente della Germania, se Christian Wulff rifiuta di firmare la legge sul prolungamento dell'attività delle centrali nucleari deciso da Angela Merkel:
http://www.affaritaliani.it/green/hi_tech15112011.html
Chissà come si sarebbe comportato il nostro valoroso presidentissimo Silvio Berlusconi davanti a una proposta del genere... sicuramente avrebbe rifiutato con sdegno! Questa Charlotte é troppo anziana! Big Grin
Comunque, a questa Charlotte, non si può neppure mandarla a farsi f*****e perché lo prenderebbe alla lettera! Toungue


RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 15-11-2010 19:51

Nuovo e delirante articolo di Walter Galbiati sulle rinnovabili (solare) e contro il nucleare, dal titolo Gli italiani amano il solare. E bocciano il nucleare (Affari & Finanza del 15 Novembre 2010 - pagina 59):
http://www.repubblica.it/supplementi/af/...oloro.html
afferma: "L’obiettivo è di arrivare gradualmente alla cosiddetta «grid parity», cioè il momento in cui il costo delle energie rinnovabili equivalga a quello dell’energia ricavata da altre fonti. Secondo gli esperti, la «grid parity» sarebbe già raggiungibile tra il 2015 e il 2018, con una transizione dall’attuale sistema basato sugli incentivi a un altro con tariffe determinate dal libero mercato.", quali sarebbero questi esperti!? Non li citano mai oppure sono i soliti "espertoni" alla Rifkin!


RE:    email su nucleare e media - sexyteo - 15-11-2010 20:56

Le vecchie centrali nucleari statunitensi (II gen) potrebbero durare 80 anni?
http://www.nuclearnews.it/news-423/le-ce...il-doppio/


RE: email su nucleare e media - Cher - 17-11-2010 18:52

Non vedo perché non dovrebbero durare, quando pensiamo a Caorso, smantellata solo per un capriccio isterico ambientalista, ci sarebbe da fargli pagare i danni al Filosofo.


RE:        email su nucleare e media - sexyteo - 17-11-2010 21:09

Ritorno nuovamente sul nostro inquietante professor John Blackburn.
Come segnalato sul sito new clear, scaricate il documento, arrivate all’appendice A (Methodology) - pagina 17:
http://www.sustainablebusiness.com/index...y/id/20683
prendete una calcolatrice, fate lo stesso conto dell'esempio con alcune "piccolissime" correzioni:
1) Periodo di ammortizzamento dell’impianto solare 20 anni (come è nel conto energia)
2) non inserite i due sgravi fiscali di cui godono gli impianti solari in North Carolina (federale e locale)
3) efficienza del 12% (e sono buono, il pannello di ottima qualita parte con 18% ma scende sotto 10% a fine vita)
4) inserite il fattore di disponibilità dell’impianto (per non destare sospetti non ve lo do io ma chiedetelo o cercatelo sui siti delle aziende che costruiscono pannelli)
date l'invio al calcolo e …….ooopppssss!!!! ma che succede? il costo del kWh è cresciuto, ma anche di tanto …. Toungue
l’avvocato Blackburn (è un avvocato, membro esterno della DUKE e non professore al dipartimento di energetica, lavora stabilmente per la lobby americana del solare e della biomassa) arriva, pur con delle ipotesi troppo ottimistiche e non realistiche sul funzionamento dei pannelli solari nel tempo, ad un risultato di 35 cent/kWh! Wink


RE:         email su nucleare e media - sexyteo - 18-11-2010 17:09

Si é fatto e si fa un gran parlare, tra i non addetti ai lavori, riviste e trasmissioni sensazionalistiche di pseudoscienza, il Beppe Grillo nazionale e via discorrendo, di "miracolsi dispositivi" che producono energia dal nulla o comunque in violazione già del primo principio della termodinamica!
Per esempio il Motionless Electromagnetic Generator, o MEG, è un "dispositivo" che appartiene alla famiglia dei cosiddetti "dispositivi a efficienza superunitaria" (overunity devices), apparecchi cioè a cui si fornisce energia di qualche tipo, ma che ne producono più di quella consumata. Per esempio, un MEG potrebbe funzionare con 10 Watt di corrente elettrica, e produrne 40. Ovviamente nessun overunity device ha mai funzionato in situazioni controllate!
Riporto un critica puntuale di Gianni Comoretto (Osservatorio Astrofisico di Arcetri e professore di astrofisica, Istituto Nazionale di Astrofisica - INAF, Firenze) alla "teoria" strampalata che sta dietro questo fantomatico dispositivo (MEG):
http://ulisse.sissa.it/chiediAUlisse/dom...040420d001
qui c'é una rassegna della free energy e delle sue stravaganti "teorie":
http://giannicomoretto.blogspot.com/2010...rdute.html
qui risponde sulla pompa idrosonica:
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273041
http://www.cicap.org/new/stampa.php?id=273056
Di queste "bufale energetiche" e non solo, ne parla Silvano Fuso nel libro Pinocchio e la scienza: come difendersi da false credenze e bufale scientifiche (prefazione di Tullio Regge - Edizioni Dedalo):
http://books.google.it/books?id=0l-xqCxO...mp;f=false
nel capitolo 13, da pagina 342 a pagina 345 (commenti di Gianni Comoretto).
Colgo l'occasione per riportare un articolo interessante, sempre di Gianni Comoretto, sul progetto statunitense HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program):
http://www.cicap.org/new/stampa.php?id=273694
a ciò é legata (dai maleinformati e in malafede) la bufala delle scie chimiche. Consiglio a chi crede alla tesi cospirazionista delle scie chimiche, di scaricare e leggere il documento sottostante, redatto non da persone qualunque che parlano affermando delle verità che non conoscono, magari reperite in rete senza prendersi il tempo e senza rifletterci sopra per vagliarne l'attendibilità, bensì da persone estremamente competenti in campo aeronautico:
http://www.md80.it/sciechimiche/La_cospi...imiche.zip


RE: email su nucleare e media - Cher - 18-11-2010 18:24

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?...E_INITALIA


RE: email su nucleare e media - Cher - 19-11-2010 13:52

http://www.ilgiornale.it/interni/solo_nu...comments=1


RE:          email su nucleare e media - sexyteo - 19-11-2010 17:11

La rassegna di ordinaria disinformazione di massa, é sconfinata.
Vittorio Cogliati Dezza (Presidente Legambiente) da saggio della sua incompetenza confondendo potenza installata con energia prodotta; dichiara: "basta ricordare che in Italia oggi a fronte di più di 100.000 MW installati, la punta della domanda non supera i 57.000 MW. Con il risultato che già oggi abbiamo un surplus di offerta di energia elettrica e che l’incremento delle rinnovabili – così come previsto dal Piano nazionale per le rinnovabili approvato dal Governo a giugno – esclude per il prossimo decennio la domanda di nuove centrali e, se sono vere le previsioni al 2050 dette all’inizio, lo esclude anche per i decenni successivi. Senza considerare che investire sulle rinnovabili e sull’efficienza è l’unico modo per garantire davvero l’indipendenza energetica del paese.":
http://www.forumnucleare.it/index.php/pa...-parola-di
come Aldo Iacomelli non capisce che é più conveniente, per l'Italia, comprare energia elettrica dall'estero (dalla Francia nucleare) che produrla con le proprie centrali termoelettiche! Infatti, l'Italia é in deficit energetico perché esporta 3.398 GWh (elettrici) ma importa ben 43.433 GWh (elettrici), in pratica, questo passivo é di circa 40 TWh (ne  ho parlato nel post n° 6 di questo thread)!
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=IT
Come riportato sui dati Terna (Impianti di generazione - tabella 8 di pagina 3):
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2501
in Italia ci sono 101,5 GWe installati, ma la disponibilità effettiva di potenza é assai minore e pari a 67 GWe perché, come spiegato nelle note del documento:
1- L'indisponibilità da fonte idroelettrica è da ricondurre essenzialmente a motivi di carattere idrologico che si presentano sistematicamente nel periodo invernale oltre che ad avarie o limitazioni per cause esterne.
Inoltre il dato di potenza efficiente netta rappresenta il valore massimo di potenza che si raggiunge con le massime portate d'acqua. Poichè d'inverno si è normalmente in presenza di scarsa disponibilità idrica rispetto agli altri periodi dell'anno, gli impianti idroelettrici funzionanti erogano comunque una potenza netta sensibilmente inferiore a quella efficiente.
2- L'indisponibilità da fonte termoelettrica è da ricondurre sostanzialmente:
• ad indisponibilità per cause non programmabili degli impianti;
• ad arresti di lunga durata, ripotenziamenti, mancate autorizzazioni impianti a funzionamento stagionale (quali, per esempio, quelli degli zuccherifici a tipico funzionamento tardo primaverile);
• a potenza censita non più operativa.
3- La produzione di tali impianti (eolici e fotovoltaici) è connessa ad una fonte primaria molto discontinua. Pertanto, di norma si considera una potenza disponibile alla punta pari a circa 25% della potenza installata.
Invece, la Francia, importa 10.683 GWh elettrici, ma esporta ben 58.689 GWh elettrici; in altra parola chiude con un attivo di quasi 50 TWh!
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=FR
da notarsi come il loro attivo (francese) é il nostro passivo (italiano)!
Ovviamente, il nostro presidentissimo di legambiente, continua nel delirio citando anche il rapporto MCKinsey che sicuramente non ha mai letto e visto in vita sua! Riporto alcune considerazioni di Giorgio Simbolotti (ENEA) sull’argomento:
http://www.mckinsey.it/storage/first/upl...la_co2.pdf
si veda anche qui:
http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=n...9bcoVn0_qU
di interesse questi 2 documenti divulgativi dello stesso Simbolotti e di Fortunato Vettraino (ENEA):
http://www.enea.it/eventi/eventi2008/Tec...olotti.pdf
http://www.enea.it/produzione_scientific...rzaGen.pdf
In quell'intervista le farneticazioni di Vittorio Cogliati Dezza sono a tutto campo, sintesi dell'incompetenza e del più becero luogocomunismo,  già smentite più volte in questo thread.
A ciò si aggiunge l'impareggiabile Vincenzo Balzani (ne  ho parlato nel post n° 6 di questo thread) il quale afferma che "il modo più economico per produrre energia elettrica è l’eolico":
http://www.forumnucleare.it/index.php/pr...zo-balzani
nel delirio non si ferma e prosegue dicendo che "“LeMonde” (17 novembre 2009) ci ha informato che la Francia, che ha 58 reattori nucleari, è costretta a importare (bilancio netto) energia elettrica: una notizia che dovrebbe far meditare. La soluzione è anzitutto risparmiare energia e usarla con maggiore efficienza, poi ottenerla da fonti rinnovabili. Studi molto seri dimostrano che di qui al 2020 l’Italia può (oltre che deve, in base alle direttive europee) ridurre i suoi consumi energetici del 20% e coprirne il 20% con energie rinnovabili."
ma perché come fonte cita Le Monde!? Non poteva informarsi sui database internazionale della IEA!? La risposta é quella fornita poc'anzi al presidentissimo di legambiente!
In ogni caso, credo l'articolo possa essere questo di Jean-Michel Bezat del 20 Novembre 2009, che non afferma affatto ciò che dice Balzani e che comunque farebbe bene (Balzani) a leggersi i dati ufficiali dalle Agenzie compenti e non riportando pseudo-dati raccontati da altri e letti da trafilletti di giornali:
http://www.lemonde.fr/cgi-bin/ACHATS/ach...id=1106919
sul quotidiano francese, che non é una rivista scientifica o tecnica, vi é pure scritto che il nucleare francese gode di ottima salute:
http://www.lemonde.fr/cgi-bin/ACHATS/ach...id=1105437


RE:           email su nucleare e media - sexyteo - 24-11-2010 03:17

Riporto la "pagella" che l'autorità britannica di controllo, cioé la Nuclear Directorate of the Health and Safety (NHS), ha stilato per l'EPR francese:
http://www.hse.gov.uk/newreactors/reports/eprcivil.pdf
la valutazione (assessment) è assai positiva (si legga la tabella da pagina 9, scritte in colore rosso).
Come scritto sul blog di Chicco Testa, solo un anno fa e i giornali, la Repubblica in testa, celebravano l’epilogo del "gioiellino di tecnologia" EPR a seguito della richiesta  delle autorità di controllo inglesi, finlandesi e francesi della completa indipendenza dei sistemi di controllo e sicurezza software da quelli tradizionali  basati su catene sensori-attuatori. Comunque sia, all'epoca, una certa stampa ne approfittò per sentenziare che il rilievo degli organismi di controllo rappresentava un colpo di freno al "nucleare scelto dal nostro Paese". Meno solerte è stata invece nel riportare che gli accertamenti dell'autorità britannica di controllo, come ho già detto, hanno dato esito positivo e hanno approvato le soluzioni sviluppate da Areva e EDF per risolvere il problema ritenendo gli interventi compiuti  completamente soddisfacenti!
http://www.newclear.it/?p=2392

Questo é un esempio di pessimo giornalismo:
http://parma.repubblica.it/cronaca/2010/...ref=search
si afferma che "In Europa il contributo del nucleare alla potenza elettrica installata è sceso dal 24% del 1995 al 16% del 2008. L’energia elettrica prodotta col nucleare nel mondo è diminuita di 60 TWh dal 2006 al 2008", niente di più falso nell'Europa a 27 stati membri (EU27):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/30ELEC.pdf
area OCSE (OECD30 - 30 Stati membri):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/28ELEC.pdf
nel mondo:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29ELEC.pdf
Non vi é stato nessun decremento, in altre parole, l'energia elettrica prodotta per fonte nucleare é già l'energia del presente essendo la fonte energetica più produttiva nell'Europa a 27 Stati (EU-27) con quasi il 30% (in competizione con il carbone - dati 2008), mentre é la seconda fonte di produzione (sempre di energia elettrica), dopo il carbone, nei Paesi dell'area OCSE (OECD nell'acronimo internazionale) con il 22% (dati 2010), al mondo produce il 14% di energia elettrica (dati 2009) e dopo le fossili é la seconda fonte di produzione.
ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...451#pid451
e qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...452#pid452
La stessa agenzia governativa statunitense, la E.I.A. (Energy Information Administration - Official Energy Statistics from the US Government), dai dati del 2007, sviluppa delle proiezioni fino al 2035 sull'andamento della produzione di energia elettrica per fonte nucleare e da tale studio si evince che la potenza installata al mondo aumenterà notevolmente (pagina 7 e 17):
http://www.eia.doe.gov/oiaf/ieo/pdf/ieoecg.pdf
Andamento della percentuale di produzione elettrica per fonte nucleare, negli ultimi 10 anni, Stato per Stato:
http://www.world-nuclear.org/info/nshare.html
situazione attuale:
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
L'articolo, delirante, prosegue affermando che: "il nucleare è in declino, semplicemente perché non è economicamente conveniente in un regime di libero mercato. Se lo Stato non si fa carico dei costi nascosti (sistemazione delle scorie, dismissione degli impianti, assicurazioni), oppure non garantisce ai produttori di energia nucleare consumi e prezzi alti, il tutto ovviamente a svantaggio dei cittadini, nessuna impresa privata è disposta ad investire in progetti che presentano alti rischi finanziari di vario tipo, a cominciare dalla incertezza sui tempi di realizzazione. Negli Stati Uniti, dove non si costruiscono centrali nucleari dal 1978".
In declino!? Peccato per il giornalista che attualmente (2010) ci sono 58 reattori in costruzione al mondo per un totale di quasi 61 GWe, altri 148 reattori ordinati per 163,3 GWe e 331 proposti per 376,5 GWe (ne ho già parlato)!
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
Si omette di dire che negli USA, dal 1978, si é passati da 276,4 TWh di produzione di energia elettronucleare, agli attuali 806,2 TWh (2008), triplicando l'energia elettronucleare prodotta e coprendo attulmente quasi il 20% della produzione statunitense di energia elettrica:
http://www.eia.doe.gov/aer/txt/ptb0902.html
http://www.world-nuclear.org/info/inf41.html
Negli USA, dal 1978 (nel 1979 avvenne l'incidente di Three Mile Island che non provocò neppure un ferito lieve!) sono stati avviati 48 reattori, mentre dall'incidente di Chernobyl (1986) sono stati avviati 17 reattori (21 se si considerano i 4 reattori avviati proprio nel 1986!):
http://www.johnstonsarchive.net/environm...lants.html

nella tabella del link sovrastante, aggiornata al 23 Giugno 2002, preciso che OP significa impianto operativo, SD impianto in decommissionamento e UC impianto in costruzione.
La farneticazione continua riportando le recenti decisioni dell'amministrazione Obama che seguono quelle della precedente amministrazione Bush Jr. e sulle presunte emissioni di gas serra nella filiera nucleare.
L'amministrazione Obama ha concesso non un “finanziamento” ma una garanzia di credito di 8,33 miliardi di dollari per la costruzione di due nuove centrali nucleari AP1000 da 1.100 MW ciascuna nel sito di Vogtle, in Georgia. E' bene precisare che i costi di investimento al netto degli interessi (overnight capital cost) variano a seconda del tipo di impianto nucleare. Per gli impianti in costruzione sono: EPR (Olkiluoto, Finlandia, 2003) 1875 €/kWe; EPR (Flamanville, Francia, 2007): 2063 €/kWe, incrementato a circa 2500 €/kWe nella seconda metà del 2008; EPR (2 unità, Taishan, Cina, 2007): circa 1100 €/kWe (particolare contratto tra EdF e società cinesi che include altri servizi quali la fornitura del combustile); IRIS (2005): circa 3000 $/kWe, di cui circa 50% imputabile a costi di sviluppo e licensing (valutazioni economiche per impianti first of a kind); AP1000 (4 unità, Sanmen e Haiyang, China, 2007): circa 2230 $/KWe. Il costo overnight dichiarato da costruttori USA (2008) per gli impianti AP1000 (Westinghouse), ABWR e ESBWR (GE-Hitachi) è dell’ordine di 3000 $/KWe. I costi dichiarati dalle utilities USA sono in generale più elevati ma comprendono interessi passivi durante la costruzione, inflazione e imprevisti (overrun-contingency). Il costo dell’elettricità (levelised cost of electricity, LCOE) si colloca tra 33 e 55 €/MWh per EPR e tra 33 e 78 $/MWh per AP1000 a seconda delle ipotesi di calcolo:
http://www.enea.it/produzione_scientific...rzaGen.pdf
http://www.world-nuclear.org/info/inf41_...olicy.html
Nelle rinnovabili, si tratta invece di incentivi a fondo perduto; in altre parole sono soldi pubblici regalati ai produttori (sia privati cittadini che società private di vario genere) di energia elettrica tramite queste fonti (solare ed eolico, per lo più) per produrre comunque frazioni percentuali di elettricità!
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=30
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=28
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=29
Sulle emissioni, prodotte nella produzione di energia elettrica per fonte nucleare, ne ho già parlato e il nucleare (considerando tutta la filiera - Life Cycle Analysis - LCA) é la soluzione migliore anche sotto questo aspetto:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...401#pid401
La presunta penuria di combustibile fissile é smentita dal più autorevole studio denominato "Red Book Uranium report (Uranium 2009: Resources, Production and Demand - A Joint Report by the OECD Nuclear Energy Agency and the International Atomic Energy Agency):
http://www.world-nuclear.org/info/inf75.html
http://www.world-nuclear.org/info/inf75.html
Sulle stupidaggini affermate sulla situazione energetica francese ho già risposto nel post precedente.


RE:            email su nucleare e media - sexyteo - 24-11-2010 20:07

Alla trasmissione di Fabio Fazio, Vieni via con me, trasmessa da Raitre il 22 Novembre 2010, Roberto Saviano afferma, a proposito dei rifiuti campani, che "... i dati sono impressionanti, il cancro non é qualcosa che arriva così, qualcosa che viene ahimé scelto da queste politiche, l'istituto superiore di sanità parla di una crescita enorme delle percentuali di cancro, l'organizzazione mondiale della sanità parla del 12% in più rispetto all media nazionale del cancro, eppure l'emergenza quante volte abbiamo ascoltato che era finita!? Tantissime volte ci hanno detto..." (dal minuto 27:36):
http://www.youtube.com/watch?v=yM5pLY0ggzo
sono andato a vedere quei dati nel rapporto dell'Istituto Superiore della Sanità (Aprile 2008) dal titolo Salute e rifiuti in Campania; ebbene, a pagina 24 vi é scritto (invito a vedere anche i grafici e le tabelle): "L'Istat ha reso noti i dati di mortalità fino al 2002, e l’Osservatorio epidemiologico della Regione Campania ha pubblicato la serie a partire dal 1980. Dal 1980 al 2002 il numero di decessi è diminuito da circa 8,4 per 1000 abitanti a 8,2 decessi per mille abitanti. Nello stesso periodo, in Italia si è passati da 9,8 a 9,7 decessi ogni 1000 abitanti. Per questo motivo, si può affermare  che la mortalità in Campania si è ridotta.", proseguendo a pagina 26, in cui si afferma che "L'eccesso di mortalità di Napoli e Caserta è dovuto a malattie ben conosciute che non hanno niente a che fare con i rifiuti" continuando a pagina 58, "È stata indagata la possibile relazione tra malformazioni e inquinamento da rifiuti, ma i risultati non sono conclusivi. Di fatto, in Campania non c’è alcun dato reale che possa configurarsi come incremento nel tempo o nello spazio di malformazioni. Nulla che possa indurre le persone o la struttura sanitaria a prendere in esame provvedimenti di salute pubblica, neppure di massima cautela."
http://www.epicentro.iss.it/focus/discar...report.pdf
Ora mi chiedo:
1 - da dove ha preso i dati Saviano!?
2- perché le popolazioni campane non hanno protestato quando le organizzazioni criminali hanno riempito di rifiuti la loro amatissima regione!?
3- perché protestano violentemente (bruciando pure i rifiuti per strada) ora che invece lo Stato realizzerà discariche e impianti per il trattamento dei rifiuti secondo la legge!?
Sul processo di termovalorizzazione dei rifiuti, citato maldestramente da Roberto Saviano (ne parla subito dopo le "sparate" sui presunti dati dei tumori campani), consiglio di leggere questo documento redatto dalla Provincia di Torino nel Novembre del 2006:
http://www.provincia.torino.it/ambiente/...zatore.pdf
e sopratutto il Rapporto sul recupero energetico da rifiuti urbani in Italia (ENEA - 2a edizione - Febbraio 2009):
http://www.google.it/url?sa=t&source...mp;cad=rja
a pagina 11, 12 e 13 si evince come Paesi assai più moderni del Belpaese e sopratutto attenti all'ambiente, come Germania, Svezia e Danimarca, facciano un ricorso massiccio alla termovalorizzazione dei rifiuti e insieme alla differenziata non hanno praticamente discariche! La situazione Italia é ovviamente opposta, si va avanti maggiormente con le discariche!
Nelle conclusioni (pag. 68): "Alla luce di quelli che sono stati gli sviluppi tecnologici intercorsi e delle prestazioni tecniche ed ambientali dimostrate, non si può infatti negare che il recupero energetico è in grado di svolgere appieno il suo ruolo, ribadito dalla recente direttiva quadro sui rifiuti, all’interno di una gerarchia di gestione dei rifiuti sempre più legata a principi di sostenibilità.".
Dopo il nostro "paladino del bene" (assai logorroico), c'é stato l'ennesimo pistolotto antinucleare dell'architetto Renzo Piano:
http://www.youtube.com/watch?v=3EGt0Bj8L-Y
ma perché non si occupa di architettura e lascia perdere l'ingegneria!?
Sull'uranio ne ho parlato nei post precedenti, in generale i combustibili fissili (Uranio e Torio) sono abbondanti e presenti più uniformemente sulla crosta terrestre (rispetto alle fonti fossili) e quindi acquistabili da Paesi alleati (NATO), senza dimenticare fonti non convenzionali (fosfati e ceneri di carbone), il mox e l'estrazione dell'uranio dall'acqua di mare (si vedano i miei precedenti post). Sul fatto che in Italia non ci sia uranio:
http://www.archivionucleare.com/index.ph...o-bergamo/
invece é certo che in Italia ci sia pochissimo vento e poco sole:
http://www.europeanunionmaps.com/wp-cont...nd-map.jpg
http://www.talentfactory.dk/en/tour/wres/euromap.htm
http://re.jrc.ec.europa.eu/pvgis/downloa...ential.pdf
http://www.feed-in-tariff.org/resources/...ations.png


RE: email su nucleare e media - Cher - 25-11-2010 20:23

Un contributo informativo da RAI3:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/med...d.html#p=0


RE: email su nucleare e media - Cher - 26-11-2010 11:49

La soluzione in modo "chiaro" al problema Eolico, per chi l'avesse perso:

http://www.striscialanotizia.mediaset.it...ruma25.flv


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 02-12-2010 02:51

L'impareggiabile demenza dell'ennesimo "espertone" nucleare che risponde al nome di Karl-Ludwig Schibel (scienziato!? Macché, sociologo!):
http://www.youtube.com/watch?v=eTHEZXv-u...re=related
come non riportare, un'altro "espertone" come Maurizio Pallante (laureato in lettere e "teorico" della decrescita felice):
http://www.youtube.com/watch?v=eh3MCriQY...re=related
Seguono Roberto Bosio:
http://www.youtube.com/watch?v=pg3mWcKme...re=related
Un'altro "espertone" é il teutonico Wolfgang Sachs (sociologo come il connazionale Karl-Ludwig Schibel e teologo):
http://www.youtube.com/watch?v=RJkvYzfnV...re=related
Torna all'antica domanda: perché se questi individui sono così interessati alle tematiche energetiche non si sono laureati in una facoltà tecnica o scientifica!? Paura di studiare cose assai difficili!? Toungue


RE: email su nucleare e media - Cher - 02-12-2010 13:07

è la solita tritta e ri-tritta di cose "vere o verosimili" mescolate per far colpo sulle testine di caciucco!

Non dimentichiamo, che se per millenni la terra è stata definita piatta e che il sole ne girava intorno, di teologi, letterati,filosofi,poeti non si sono mai posti il problema, forse perchè l'unico che l'ha messo in dubbio l'hanno obbligato ad abiurare?
E ci sono voluti 400 anni per rivalutarne il suo pensiero.
Forse, in questa ottica, vanno visti questi messaggi.

Come già postato e ripeto la domanda ,polemicamente, ma come fanno queste persone a mantenere la loro credibilità quando hanno confermato la loro predisposizione ad essere " capre" ( termine giudicato dalla Cassazione non perseguibile)? :-D


RE: email su nucleare e media - Cher - 03-12-2010 14:46

Per tutti i timorosi delle scorie ,questo datato articolo , credo interessante:
http://www.ilgiornale.it/esteri/in_spagn...comments=1


RE: email su nucleare e media - Cher - 05-12-2010 18:11

Per chi fosse non aggiornato sui nuovi impianti nucleari previsti negli USA , in allegato una bella pianta con tutte le info che servono.
[attachment=36]


RE: email su nucleare e media - sexyteo - 05-12-2010 19:50

Riporto un caso di ordinario oscurantismo che mi é stato segnalato.
In questo recentissimo convegno:
http://www.agenziaenergia.it/index.php?o...;Itemid=53
é successo che "quando ha preso la parola il professor Paolo Randaccio dell'Università di Cagliari che non ha mascherato la sua simpatia verso l'energia nucleare. L'accademico, infatti, giudica lo sfruttamento dell'atomo come l'unica alternativa sicura all'emergenza energetica che potrebbe verificarsi quando gli idrocarburi non basteranno a soddisfare il fabbisogno mondiale. Randaccio è stato disturbato, interrotto più volte e quasi schernito da alcuni spettatori che non hanno resistito alla voglia di esporre il proprio punto di vista prima del dibattito programmato dopo la fine degli interventi. Tanto che è stato necessario l'intervento del moderatore della discussione, il presidente del consiglio provinciale Mauro Solinas, per placare gli animi più accesi e ricordare alla platea le norme imposte dalla buona educazione e quelle dettate dall'ospitalità.
Diverso il discorso quando è arrivato il turno di Michele Saba, Vania Statzu e Luca Soru, giovani ricercatori che hanno dato più spazio ai temi legati alle fonti energetiche rinnovabili e ai costi, economici e sociali, dell'energia. Il pubblico ha assistito in religioso silenzio accompagnando la fine di ogni intervento con lunghi applausi spontanei.
" (fonte: articolo del 5 Dicembre 2010 - pagina 30 - dal titolo L'atomo non trova sostenitori de la Nuova Sardegna - gruppo l'Espresso, di Claudio Zoccheddu).
Questo la dice lunga sull'oscurantismo nei confronti della tecnologia nucleare (lo stesso si può dire sui cibi transgenici) e queste ulteriori deliranti parole (sempre presenti nella fine dell'articolo) ne sono la conferma: "... la provincia di Oristano è un territorio che deve sfruttare la sua vocazione turistica, lo pensano i cittadini e lo ribadiscono i politici. Per quanto riguarda l'energia nucleare, invece, il fronte del "No" è nutrito e intransigente. L'atomo non solletica proprio nessuno.".
Per quanto riguarda le competenze dei protagonisti di questa vicenda di ordinaria intolleranza, Paolo Randaccio è professore associato di Fisica Applicata, associato all'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) nel Gruppo V ed è stato per vari anni coordinatore nella sede locale e ha la responsabilità del Servizio di Radioprotezione dell'Università di Cagliari che ha il compito di verificare il rispetto delle norme di sicurezza nell'impiego di sorgenti di radiazione, gestire lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, organizzare i corsi di formazione, fornire gli strumenti per la dosimetria personale:
http://clf.dsf.unica.it/clf/index.php?pa...docente=71
L'ing. Luca Soru é titolare di uno "studio di progettazione integrata e consulenza, progettazione integrata di edifici pubblici e privati, commerciali, industriali, residenziali, attestato di qualificazione energetica, marcatura ce, valutazione rischi sul posto di lavoro, rischio acustico, vibrazioni":
http://www.edilizia.com/azienda/Ing_Luca_Soru
Vania Statzu é "ricercatore precario da 9 anni presso varie istituzioni: come economista ambientale e della sostenibilità svolge la sua attività presso il Dipartimento di Ricerche Economiche e Sociali della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari":
http://www.sanatzione.eu/wp-content/arch...Statzu.doc
Michele Saba é ricercatore al Dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari:
http://www.dsf.unica.it/~michele/michele...epage.html
e qui da saggio delle sue "competenze" sull'energia nucleare:
http://www.sardegnademocratica.it/artico...cosa-.html
Quanto scritto e linkato si commenta da solo: il curriculum del Prof. Randaccio surclassa la somma degli altri tre, ma nell'Italia di oggi, tutto fa brodo! Toungue

E poi, ancora con lo spauracchio del turismo per via delle eventuali nuove centrali nucleari nei territori d'Italia! E basta! A pagina 7 del rapporto del UN World tourism Organization (UNWTO) si legge che il Paese più visitato dal turismo mondiale é la Francia con 74,2 milioni di visitatori, il secondo sono gli USA con 54,9 milioni, il terzo é la Spagna con 52,2 milioni, il quarto é la Cina con 50,9 milioni ed infine c'é alla quinta posizione l'Italia con 43,2 milioni. Ebbene, i 4 Paesi che precedono l'Italia sono tutti Paesi nuclearizzati, dotati di centrali elettronucleari e a parte la Spagna, anche di armamenti nucleari e di unità navali di superficie e di profondità a propulsione nucleare (tra l'altro, la Francia é la nazione che produce percentualmente più energia elettronucleare al mondo, mentre gli USA hanno il maggior numero di reattori nucleari in funzione al mondo, così come armamenti nucleari):
http://www.unwto.org/facts/eng/pdf/barom...xcerpt.pdf
In allegato, l'articolo completo in questione.
Qui é riportato un interessante articolo, per il grande pubblico, del Prof. Paolo Randaccio:
http://www.sardegnademocratica.it/artico...rche-.html


RE: email su nucleare e media - Cher - 06-12-2010 12:04

Utilissima questa segnalazione. Mi ha fatto venire una idea per la comunicazione intesa come diffusione di corretta informazione sul nucleare.
Grazie
*********************
Certo che l'agenzia per energie alternative deve essere utilissima!
http://www.agenziaenergia.it/index.php?o...;Itemid=53

Iniziare con la diffusione di quadernetti" ABC" da riempire con i colori con matite ecologiche colorate......
Un pò di ironia, non guasta mai, quello che stupisce sono gli istruiti!
è pur vero che gli ovini sono ovini, che si pretende! Poi seguono le capre! Toungue


RE: email su nucleare e media - Cher - 06-12-2010 13:07

Qualche dubbio su come risparmiare...... leggete qua:
http://www.agenziaenergia.it/Sport/4_Gui...getico.pdf


RE: email su nucleare e media - Cher - 06-12-2010 13:20

Qui necessità di buona volontà da parte di qualcuno che "spulci" queto "stupendo" libretto:
http://www.agenziaenergia.it/Sport/1_Gui...vabili.pdf


RE: email su nucleare e media - Cher - 06-12-2010 14:04

Morale della favola, nulla stupisce, dopo aver letto questi libretti, l'ostilità al nucleare!
Prima ti terrorizzano con sacco di bufale sulla fine del mondo se usi l'elettricità, poi si salvano se usi l'elettricità da fonte rinnovabile!
Bravi! Complimenti! Gli danno anche i contributi europei!


RE: email su nucleare e media - Cher - 07-12-2010 18:43

Qualche abitante di Oristano, può far pervenire questa simpatica e interessante news ,per altro datata, a qualcuno di quella Agenzia per le rinnovabili?
chicco testa says:
12/07/2010 at 14:31
Roma, 3 dicembre - Il primo ministro François Fillon ha sospeso l’obbligo di acquisto dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici francesi da parte di Edf, adducendo un costo delle incentivazioni ormai fuori controllo (QE 25/10). Il fulmine a ciel sereno è arrivato ieri sera al termine di una riunione tra Fillon e 7 ministri - tra cui quelli dell’Energia Eric Besson, dell’Economia Christine Lagardee e dell’Ecologia Nathalie Kosciusko-Morizet - nella quale è stata decisa una moratoria fino al marzo 2011 alle registrazioni per gli incentivi dei nuovi progetti. La moratoria non riguarderà gli impianti inferiori ai 3 kW installati da utenze domestiche e i parchi a terra i cui promotori potranno dimostrare di avere già effettuato i primi investimenti.

Nei prossimi 4 mesi, ha spiegato Fillon, dovrà essere trovato un accordo con tutte le parti interessate per un diverso sviluppo del settore, visto che entro pochi giorni sarà raggiunto l’obiettivo di potenza installata al 2012. Nonostante due ribassi delle tariffe incentivanti, ha ricordato il primo ministro, la lista di attesa dei progetti supera al momento i 4.000 MW e alla fine di quest’anno la capacità in funzione raggiungerà gli 850 MW (QE 26/8).

La Kosciusko-Morizet ha sostenuto per parte sua che “l’obiettivo di capacità fotovoltaica installata fissato dalla Grenelle de l’Environnement è stato raggiunto e superato, ma non sono state soddisfatte le attese in materia ambientale e di creazione di nuovi posti di lavoro”.

Alla produzione e il trasporto di un pannello cinese in Francia corrispondono emissioni di CO2 1,8 volte superiori a quelle di un pannello francese, ha esemplificato il ministro, secondo la quale “con il sistema attuale i consumatori francesi sovvenzionano l’impiego e l’industria in Cina”.

Secondo un recente rapporto diffuso dal Parlamento d’oltralpe, l’80-90% dei moduli fotovoltaici installati in Francia sono prodotti di bassa gamma importati dall’Asia, che hanno pesato per circa 800 milioni di euro sul deficit commerciale nazionale 2009.

Fillon non ha fornito ulteriori indicazioni a riguardo, lasciando però capire che il nuovo sistema fotovoltaico avrà un orizzonte al 2020 e limiterà la nuova potenza annua a 500 MW.


E senza dimenticare questa:

Nel caso delle rinnovabili è esattamente il contrario. Pannelli, pale e inverter vengono dall’estero. Vestas, un grande produttore di pale eoliche danese ( non italiano)  ha appena annunciato il licenziamento di 3000 dipendenti a causa della concorrenza cinese.

Toungue

http://www.newclear.it/?p=2421


Per il nucleare .
I conti son presto fatti. Secondo Confindustria che credo, guardi ai propri interessi, il 60/70% delle commesse per le centrali nucleari saranno soddisfatte da aziende italiane.

Sardegna, sempre della stessa idea ?Toungue

Per non dimenticare vedere l'articolo di Oristano sulla stampa locale.


RE: email su nucleare e media - Cher - 08-12-2010 12:14

http://www.edilportale.com/news/2010/12/...76_15.html


RE: email su nucleare e media - Cher - 08-12-2010 13:17

Per allargare gli orizzonti ai convinti che eolico è "bello":
http://www.viadalvento.org/impatti/disse...ti-eolici/


RE: email su nucleare e media - Cher - 08-12-2010 13:32

http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/a...tp/379108/
I famosi conti senza l'oste!Toungue


RE: email su nucleare e media - Cher - 10-12-2010 18:01

Articolo interessante:
http://pubs.acs.org/stoken/presspac/pres.../es100895s


RE: email su nucleare e media - sailwiz - 20-12-2010 13:56

non crediate che la controinformazione sul nucleare sia fatta da imbecilli. Ci sono fior di interessi sia economici che politici.
Gli interessi economici sono la spartizione elitaria di fondi, sussidi, etc a fronte di ecoterrorismo (non ultimo il riscaldamendo da CO2, secondo solo alla truffa dell' omeopatia, con i recenti 100.000.000.000 di dollari stanziati dai governi a fronte di cazzate, che si divideranno i soliti 300 - 500 "scienziati", e quando saranno finiti, altri fondi, che nel frattempo sicuro che la cosa peggiora) su cui le varie associazioni finte verdi; greeenpeace in testa, se ne fa pancia piena a quattro ganasce.
Gli interessi politici (sinistre, PD in testa, via Rai tre, Santoro e altri guru a cui bisognerebe chiedere i danni) sono più subdoli. Lo sanno perfettamente che la bolletta dievnta sempre più cara. Lo vogliono.
Essi sono, per principio, contrari allo sviluppo economico. Uno sviluppo economico porta la gente a stare bene, e se la gente sta bene, non vota da quella parte lì. Quindi più poveri = più voti. E' una equazione K che la potrete constatare su qualsiasi decisione che abbia a che fare con lo sviluppo: strade, ponti, ferrovie, gas, licenze industriali, energia. Tutto.
Quindi non pensate che siano degli imbecilli. Non lo sono. Sono dei delinquenti consapevoli.


RE: email su nucleare e media - sexyteo - 17-01-2011 12:46

Segnalo l'uscita del libro "Il miracolo scippato. Le quattro occasioni sprecate della scienza italiana negli anni Sessanta" dell'autore Marco Pivato:
http://www.amazon.it/miracolo-scippato-o...8860365422
Si parla anche del "caso di Felice Ippolito, il padre del programma nucleare italiano, fautore della nazionalizzazione dell'energia elettrica (e tra i fondatori del Partito radicale), che finisce in carcere per alcuni anni per illeciti penali, ma che, soprattutto, si era fatto tanti nemici, dal presidente Giuseppe Saragat alle multinazionali petrolifere Usa.".
Allego la recensione scritta da Massimiliano Panarari, pubblicata sul Venerdì di Repubblica (n° 1191) del 14 Gennaio 2011, a pagina 62 e 63.
L'autore:
http://marco-pivato.blogspot.com/
Non ho letto questo libro (non é ancora reperibile nelle librerie online e tradizionali) ma appena riuscirirò a comprarlo potrò essere più preciso sui contenuti. In ogni caso, mi pare molto interessante.


RE: email su nucleare e media - Cher - 17-01-2011 13:01

non mi scarica il file.... è il mio pc?


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 17-01-2011 13:04

Cher ha Scritto:

non mi scarica il file.... è il mio pc?


Da me scarica tranquillamente. Prova con un altro browser (firefox o chrome).
RE: email su nucleare e media - Cher - 17-01-2011 13:11

ummmmmmmm , chrome è già in uso, cambio pc!
La cosa strana che mi da attachment. php

Cmq ottima segnalazione, mi incuriosiva il fatto che nessuno "rispolverava" il caso del Ing. Felice Ippolito.


RE: email su nucleare e media - Cher - 18-01-2011 13:27


No, negativo non scarica. Cmq quando è disponibile il libro lo ordino.
Grazie per la segnalazione.


RE: email su nucleare e media - sexyteo - 22-01-2011 00:25

Il Gruppo l'Espresso ha colpito ancora! Tramite un articolo di Antonio Cianciullo, comparso su Affari & Finanza del 17 Gennaio 2011 (pagina 23), dal titolo Non c'è recessione per le energie pulite e un altro articolo di Paolo Casicci (pagine 34,35,36 e 37), dal titolo Questione Centrale, sul numero odierno dell'allegato Venerdì di Repubblica, a cui segue un articolo di Riccardo Staglianò (pagina 38 e 39) dal titolo evocativo "E in Finlandia il sogno italiano é già un incubo", il gruppo editoriale torna a parlare di energia.
Affinché ognuno possa farsi chiara l'idea, allego integralmente gli articoli citati.
Nell'articolo di Antonio Cianciullo viene dato grande risalto al World Future Energy Summit 2011 di Abu Dhabi. Ovviamente, l'autore, fa una gran confusione tra potenza installata ed energia effettivamente  prodotta, infatti afferma che "Secondo le previsioni dell'European Photovoltaic Industry Association il fotovoltaico dovrebbe mantenere le posizioni raggiunte nel 2010 (con un raddoppio rispetto all'anno precedente), in attesa di un ulteriore raddoppio al 2014 che consentirebbe di arrivare a 30 mila megawatt.".
Lasciando perdere i sogni dell'autore dell'articolo e andando a vedere i fatti, nel 2008, gli impianti nucleari del mondo hanno prodotto 2.730.823 GWh di energia elettrica, mentre la somma di solare (termico e fotovoltaico) e eolico ha prodotto 12.016 + 898 + 218.504 = 231.428 GWh (dati I.E.A.):
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=29
In altre parole, l'energia elettrica, prodotta per fonte nucleare al mondo,  é quasi 12 volte (2.730.823/231.428) superiore alla somma di quella prodotta per fonte solare ed eolica! L'energia elettrica prodotta per fonte nucleare é quindi un ordine di grandezza superiore alla somma delle rinnovabili (solare ed eolico). Da notarsi come la componente solare (termico e fotovoltaico) sia trascurabile all'interno della già trascurabile quota delle rinnovabili, infatti il confronto con l'eolico é imbarazzante: il solare é circa 1/17 dell'eolico! Il solare termico é poi una quota trascurabile rispetto allo stesso fotovoltaico (rapporto di 1/13 circa). Praticamente é un confronto tra infinitesimi! Toungue
Qui vi é il trend dal 1972 sino al 2008 (dati I.E.A.) dell'energia elettrica (GWh) prodotta al mondo, diversificata in base alla fonte:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29ELEC.pdf
si commenta da se! La somma dell'energia elettrica prodotta con il solare, eolico e geotermico é trascurabile (dati odierni)!

Tuttavia, il giornalista, é costretto ad ammettere che "Il totale dell'elettricità prodotta dall'atomo è superiore a quello delle rinnovabili di nuova generazione" (nuova generazione!? L'energia elettrica prodotta per fonte elettronucleare é superiore di un ordine di grandezza, 12 volte per la precisione, alla somma di tutte le rinnovabili, di qualunque generazione e tipo escluso l'idroelettrico!) poi però prosegue nel delirio affermando che "se si esamina il trend degli ultimi anni la prospettiva cambia. «Prendiamo i cinque anni che vanno dal 2005 al 2010: in questo periodo la nuova potenza eolica e solare installata nel mondo è stata 14 volte maggiore rispetto alla nuova potenza nucleare», osserva Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club. «Calcolando l'elettricità effettivamente prodotta dai nuovi impianti installati nei sei anni, l'atomo viene comunque battuto dall'accoppiata sole e vento per 3 a 1. Anche prendendo l'assieme delle centrali, il sorpasso dell'energia elettrica prodotta da eolico e fotovoltaico su quella prodotta dal nucleare è vicino: penso che avverrà nell'arco di una quindicina di anni».".
Vorrei sapere quale trend sia stato analizzato da Gianni Silvestrini, poiché i dati I.E.A. che ho riportato lo smentiscono clamorosamente.
In quelle affemazioni, come ho già detto, viene fatta confusione tra la potenza installata e l'energia effettivamente prodotta. Purtroppo per le rinnovabili (solare ed eolico) esiste la notte e il meteo avverso!
Per esempio, sull'eolico negli USA, i dati della stessa American Wind Energy Association A.W.E.A. (che é l’associazione degli industriali degli aerogeneratori, quindi una categoria di parte) riporta che che gli impianti eolici americani hanno una potenza installata di 35 GW (pagina 4) peccato però che producano solo l'1,8 % di energia elettrica (pagina 6):
http://www.awea.org/documents/reports/An...Teaser.pdf
ciò accade perché esiste il capacity factor (ne ho già parlato), in altre parole il vento non soffia sempre e a volte non soffia per niente o molto poco, quindi hai voglia di installare aerogeneratori!
In pratica, i 101 GWe di potenza elettrica nucleare, attualmente installati (2008) negli Stati Uniti, producono 838 TWh di energia elettrica che rappresentano il 20% della produzione elettrica statunitense, mentre i 35 GW di eolico producono 55,7 TWh di energia elettrica che rappresentano neanche il 2% della produzione elettrica statunitense!
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=US
Quindi, la potenza elettronucleare statunitense (GW) é quasi tre volte quella eolica ma produce 15 volte di energia (TWh) rispetto a quella eolica!
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/USELEC.pdf
Per maggiori dettagli, sulla politica energetica americana, riporto i dati dell'ente governativo statunitense U.S. Energy Information Administration (E.I.A.):
http://www.eia.doe.gov/cneaf/electricity...at1p2.html
http://www.eia.doe.gov/cneaf/electricity...le1_1.html
Senza considerare il costo assai più elevato dell'energia eolica rispetto alla fonte elettronucleare:
http://www.world-nuclear.org/info/inf02.html
e i problemi a gestire, nella rete elettrica, produzioni di energia assai scostanti nel tempo come quella eolica (e solare).

A pagina 18 e 19 del rapporto I.E.A. (International Energy Agency) Key World Energy Statistics 2010 é rappresentato l'andamento della produzione di energia elettronucleare dal 1971 sino al 2008, ripartito per macroaree (OECD, Asia, non-OECD Europe, ecc.):
http://www.iea.org/textbase/nppdf/free/2...s_2010.pdf
dal 1971, al mondo, si é passati da 203 TWh prodotte per fonte elettronucleare ai 2.731 TWh del 2008, con un aumento di 13,5 volte!
Nelle tabelle seguenti sono riportate le potenze installate (GW) per Stato con relativa percentuali; a pagina 26 (del pdf del rapporto I.E.A. in questione) sono rappresentati i diagrammi a torta della produzione di energia elettica, per fonte, nel 1973 e nel 2008: nel 1973 la fonte elettronucleare rappresentava il 3,3% dell'energia elettica totale prodotta al mondo, nel 2008 l'energia elettrica per fonte nucleare rappresenta il 13,5% contro il 2,8% di tutte le rinnovabili (solare termico e fotovoltaico, eolico, geotermico e biomasse) escluso l'idroelettrico.
A pagina 42 e 43 (del pdf del rapporto I.E.A. in questione) sono riportati gli andamenti dei costi dei combustibili fossili, assai preoccupanti e che pesano sopratutto nella bolletta elettrica italiana gas-dipendente!

Nell'articolo di Cianciullo, é riportato un grafico di qualenergia che é un portale legato a Legambiente:
http://qualenergia.it/extra.php?menu=Chi%20Siamo
e si vede, data la faziosità:
http://qualenergia.it/index.php?ricerca=1&tip=5
tale grafico, sul confronto nucleare - eolico, é smentito dai dati dall'agenzia internazionale dell'energia che ho appena riportato.
Torno all'antica questione: perché l'editore l'espresso utilizza dati di associazioni di parte e faziose? Perché non utilizza dati pubblici internazionali e non interpella gli accademici delle facoltà e dipartimenti di ingegneria, fisica, scienze delle università pubbliche italiane!?

L'articolo prosegue riportando un virgolettato di Alberto Clò che prospetta un declino in atto dell'energia elettronucleare. Questo grafico é sufficiente a smentirlo:
http://www.world-nuclear.org/uploadedIma...uction.png
percentualmente c'é stato un piccolo calo PERCENTUALE (rispetto alle fossili, sopratutto) della produzione di energia elettronucleare, di circa 2% (sul totale), negli ultimi 20 anni, ma anche un aumento nella produzione di energia (TWh) nello stesso intervallo di tempo; in altre parole, la richiesta di energia elettrica negli anni, é aumentata più velocemente dell'incremento della produzione di energia per fonte elettronucleare; ma sopratutto i programmi nucleari civili mondiali (dati Gennaio 2011) che vedono 63 reattori in costruzione, per un totale di 65 GWe, ben 156 reattori ordinati per 175 GWe e 322 reattori proposti per 367 GWe:
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
Si veda, nella tabella contenuta nel link soprastante, il programma elettronucleare della Cina, citata a sproposito nell'articolo in discussione.

Tuttavia in un articoletto in fondo alla pagina, firmato di Patrizia Feletig, é riportata un intervista all'economista della I.E.A. Faith Birol che afferma "non rinunciamo al nucleare".... "Il nucleare non riceve sussidi finanziari perché in linea di massima è già competitivo.".

Per quanto riguarda gli scenari futuri, é abbastanza ridicolo riportare i dati basati sul fabbisogno di energia primaria (include tutti i fabbisogni di energia: trasporti, riscaldamento, industria, agricoltura e pesca, ecc.), in quanto l'energia nucleare (come per altro quella idroelettrica e eolica), soddisfa il fabbisogno elettrico di energia, infatti, finché non si adopererà la elettrificazione dei trasporti pubblici e privati (trazione elettrica) e attraverso il teleriscaldamento, rifornire di calore (acqua calda) le abitazioni circostanti (come la Centrale nucleare di Beznau in Svizzera) per il riscaldamente invernale, l'energia nucleare soddisferà prevalentemente il fabbisogno elettrico!
http://www.iea.org/stats/balancetable.as...RY_CODE=29
Nel contesto di energia primaria le fossili sono in dominio assoluto (pagina 48 del pdf):
http://www.iea.org/textbase/nppdf/free/2...s_2010.pdf
Ergo, l'energia nucleare, va contestualizzata negli scenari futuri per la soddisfazioine della domanda di fabbisogno elettrico di energia.
Le prospettive per l'energia nucleare, sono enormi, e ben documentate in questo studio, dal titolo Nuclear Energy Outlook 2008, del NEA/AEN - OECD; a pagina 3 (é la sintesi, in lingua italiana):
http://www.oecd-nea.org/neo/summaries/italian.pdf
e nel WNA Nuclear Century Outlook:
http://www.world-nuclear.org/outlook/cle...html?chart

Sulla centrale nucleare di Beznau si veda qui a pagina 4 del pdf:
http://www.environdec.com/reg/epd144.pdf
sono 2 reattori da 365 MW ciascuno per un totale di 730 MW che producono quasi 6 TWh di energia elettrica e 142 GWh di calore, attraverso un sistema di teleriscaldamento, per le abitazioni.
Da notare il capacity factor medio di quasi il 95 %! In pratica, l'impianto di Beznau lavora per 8.322 ore l'anno su un totale di 8.760 ore!

Nell'articolo di Paolo Casicci, nel Venerdì di Repubblica (in allegato), vengono proposti alcuni sondaggi contrastanti sull'opinione pubblica italiana nei riguardi dell'energia nucleare, poi, alcune dichiarazioni di Chicco Testa (in merito anche allo spot di Forum Nucleare) e i soliti luoghi comuni antinucleare targati Greenpeace e Roberto Rossi di cui si reclamizza il libro "Il bidone nucleare". Quest'ultimo libro, viene utilizzo per denigrare lo studio Ambrosetti anche per la composizione del comitato:
http://www.ambrosetti.eu/_modules/downlo...ry_ITA.pdf
Tra le personalità di spicco figurano Umberto Veronesi (Direttore Scientifico, Istituto Europeo di Oncologia, ora presidente dell'Agenzia per la sicurezza nucleare), Faith Birol (capo economista, Agenzia Internazionale per l’Energia - I.E.A., già citato in questo post) e Nicola Rossi (Professore Ordinario di Economia Politica, Università di Roma Tor Vergata).
Ovviamente, nell'articolo di Casicci, si omettono tutti gli studi internazionali (ne ho parlato diffusamente in questo thread, a partire dal primo post), redatti dalle più prestigiose università, enti governativi, agenzie internazionali che sottolineano la convenienza (economica e ambientale) della produzione di energia elettrica per fonte nucleare.
L'articolo in questione é seguito da un altro articolo di Riccardo Staglianò che riporta tutto il luogocomunismo sui lavori della centrale nucleare finlandese di Olkiluoto il quale si improvvisa anche ingegnere strutturista sentenziando: "il doppio involucro d'acciaio e cemento che dovrà evitare qualsiasi perdita sembra un enorme molare con un'infinità di oturazioni metalliche. Sono i punti di ancoraggio ai quali andranno fissati sostegni di protezioni, alcuni saldati e rifatti tante volte da perdere il conto.". Evidentemente, il nostro "prode" giornalista, deve aver partecipato ai lavori in cantiere, ha visionato le saldature metalliche, ha visto gli esecutivi di cantiere ed essendo un esperto del settore, ha verificato i calcoli strutturali.... strano però che non sappia che quello che lui chiama cemento é calcestruzzo (o col sinonimo di conclomerato cementizio).
Queste sì, che sono persone qualificate per parlare di impianti industriali, di energia e di strutture!
Sui lavori nella centrale di Olkiluoto, ne ho già parlato parecchio, anche qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...591#pid591

Per chi ha avuto il tempo, la pazienza e la voglia di leggermi sino a qui, propongo un ultima riflessione. Gli articoli antinuclearisti presenti praticamente ovunque, dai giornali, alle riviste ai siti web, sono tutti realizzati nello stesso modo, e quelli del gruppo l'Espresso ne sono la prova:
1- l'autore gravita intorno ad associazioni ecologiste o ne é membro
2- l'autore ha spesso una formazione umanistica
3- nell'articolo si citano solo libri o studi redatti da organizzazioni non governative e di carattere politico (Greenpeace, Criirad, Legambiente) o da persone vicini a questi movimenti e spesso privi delle più elementari nozioni tecniche e scientifiche
4- nel raro caso in cui si citano studi prestigiosi, si decontestualizza la frase per renderla funzionale al "teorema" dell'autore dell'articolo
5- utilizzo massiccio di superlativi o prefissi dal carattere evocativo e sensazionalistico, ingigantendo incidenti o semplici anomalie, per esempio
6- denigrazione di chi la pensa diversamente, tacciandolo di convenienza economica nel sostenere il suo favore al nucleare civile o di irresponsabilità
7- evitare il confronto con esperti del settore provenienti dal mondo accademico, molto meglio l'ambientalista alternativo senza titoli di studio idonei.
Meccanismi analoghi a questo, si applicano anche tra la stampa anti-biotech (ogm), anti-tav, oppure quando si parla di terremoti (Giampaolo Giuliani fu spacciato per un esperto da ambienti alternativi quando non aveva e non ha nessuna competenza), di uranio impoverito (la dott.ssa Antonietta Gatti é data per grande esperta dagli ambienti alternativi), di termovalorizzatori (Stefano Montanari, marito di Antonietta Gatti, laureato in farmacia é presentato come esperto patologo e di processi industriali dai soliti ambienti), e così via.

Vediamo se anche in questo caso é vero.
Antonio Cianciullo: laureato in filosofia vicino ai movimenti ambientalisti
http://www.edizioniambiente.it/eda/catalogo/autore/291/
Riccardo Staglianò: giornalista, da dieci anni insegna nuovi media alla Terza università di Roma:
http://www.chiarelettere.it/gw/producer/...p;auth=309
Paolo Casicci: vicino ai movimenti dei Girotondi.
Chi hanno interpellato? Gianni Silvestrini, con un curriculum scientifico ma molto politico:
http://www.edizioniambiente.it/eda/catalogo/autore/292/
che va pure affermando "Nel 2009 l’eolico si è incrementato su scala mondiale del 41% con una potenza installata di 38,3 GW ed una produzione equivalente a quella di 12 centrali nucleari." ma quando mai!? Chi ha fatto questi conti!?
http://massimoberka.postilla.it/2010/04/...lvestrini/
In questi articoli (allegati) é stato dato largo spazio a Lauri Myllysilta (specialista di greenpeace) e a Roberto Della Seta (politico e pubblicista italiano, è stato a lungo dirigente di Legambiente):
http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/A...025200.htm
http://robertodellaseta.ilcannocchiale.it/
Ma la lista é lunga e ne ho già riportato altri casi di pseudo-esperti (Giulietto Chiesa, Marco Bersani, Ermete Realacci, Virginio Bettini, Daniele Rovai, Angelo Baracca, Maurizio Pallante, giornalisti del gruppo l'Espresso, l'Unità, Liberazione, ecc.) e di "professoroni" o "espertoni" (Gianni Silvestrini, Gianni Mattioli, Luigi Sertorio, Guido Cosenza, Sergio Zabot, Carlo Monguzzi, Mario Tozzi, Luca Mercalli, Vincenzo Balzani, Aldo Iacomelli, ecc.) che prendono svarioni:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...384#pid384
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...388#pid388
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...390#pid390
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...680#pid680

Riporto breve un dibattito, avvenuto il 6 Giugno 2009, nella trasmissione 8 e 1/2 di La7, tra Franco Battaglia, Gianni Silvestrini e Massimiliano Fuksas sulle rinnovabili e nucleare:
http://www.youtube.com/watch?v=GhQR06VEqaU


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 24-01-2011 21:37

Si continua a parlare di uranio impoverito, in Sardegna:
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/s...64541.html
ne avevo già parlato alla fine del primo post di questo thread.
In questo articolo, pubblicato sulla rivista specializzata Fisica in Medicina nel n° 2 (aprile-giugno 2004 – pp: 108-114 del pdf), dal titolo "Approccio bioingegneristico alla sindrome dei Balcani" in cui sono illustrati "gli studi della professoressa Gatti dell'Università di Modena e Reggio Emilia, nell’ambito del progetto europeo sulle nanopatologie, la quale ha riscontrato in campioni biologici appartenenti ad alcuni reduci dai Balcani un anomalo inquinamento di micro- e nanopolveri con caratteristiche chimiche insolite." (introduzione a cura di Luca Moro):
http://www.fisicamedica.org/aifm/periodi...dicina.pdf
Ricordo a tutti, l'ho già detto quando ho parlato dell'uranio impoverito (alla fine del post n° 1 di questo thread), la dottoressa Maria Antonietta Gatti é moglie di Stefano Montanari (laureato in farmacia, si spaccia per essere esperto di medicina e ingegneria, é direttore scientifico nell'azienda modenese Nanodiagnostics, di proprietà della moglie e vicino ai grillini!).
Per completezza riporto una critica agli studi della Gatti, da parte dell'ammiraglio (in pensione) Falco Accame:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.p...colo=11149
Ripropongo qui sotto, una esposizione, scientificamente corretta, sull'uranio impoverito redatta dal Dott. Adolfo Esposito dell'I.N.F.N. (Istituto Nazione di Fisica Nucleare):
http://wwwsis.lnf.infn.it/seminars/aespo...erito.html


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 24-01-2011 22:02

Ho trovato e riporto, la relazione che il professor Paolo Randaccio (Università di Cagliari) ha esposto, con "difficoltà", a causa dell'intolleranza del pubblico, nel convegno "Nucleare: Esperti a confronto, la Provincia si interroga sul proprio futuro" tenutosi a Oristano (Sardegna) il 3 Dicembre 2010:
http://www.agenziaenergia.it/pdf/1%20Nuc...cio%29.pdf
Non posso che dire...... che alla disinformatissima e incompetente (per non dir di peggio) opinione pubblica, da fastidio sentire riportare già la sola realtà dei fatti!

sexyteo ha Scritto:

Riporto un caso di ordinario oscurantismo che mi é stato segnalato.
In questo recentissimo convegno:
http://www.agenziaenergia.it/index.php?o...;Itemid=53
é successo che "quando ha preso la parola il professor Paolo Randaccio dell'Università di Cagliari che non ha mascherato la sua simpatia verso l'energia nucleare. L'accademico, infatti, giudica lo sfruttamento dell'atomo come l'unica alternativa sicura all'emergenza energetica che potrebbe verificarsi quando gli idrocarburi non basteranno a soddisfare il fabbisogno mondiale. Randaccio è stato disturbato, interrotto più volte e quasi schernito da alcuni spettatori che non hanno resistito alla voglia di esporre il proprio punto di vista prima del dibattito programmato dopo la fine degli interventi. Tanto che è stato necessario l'intervento del moderatore della discussione, il presidente del consiglio provinciale Mauro Solinas, per placare gli animi più accesi e ricordare alla platea le norme imposte dalla buona educazione e quelle dettate dall'ospitalità.
Diverso il discorso quando è arrivato il turno di Michele Saba, Vania Statzu e Luca Soru, giovani ricercatori che hanno dato più spazio ai temi legati alle fonti energetiche rinnovabili e ai costi, economici e sociali, dell'energia. Il pubblico ha assistito in religioso silenzio accompagnando la fine di ogni intervento con lunghi applausi spontanei.
" (fonte: articolo del 5 Dicembre 2010 - pagina 30 - dal titolo L'atomo non trova sostenitori de la Nuova Sardegna - gruppo l'Espresso, di Claudio Zoccheddu).
Questo la dice lunga sull'oscurantismo nei confronti della tecnologia nucleare (lo stesso si può dire sui cibi transgenici) e queste ulteriori deliranti parole (sempre presenti nella fine dell'articolo) ne sono la conferma: "... la provincia di Oristano è un territorio che deve sfruttare la sua vocazione turistica, lo pensano i cittadini e lo ribadiscono i politici. Per quanto riguarda l'energia nucleare, invece, il fronte del "No" è nutrito e intransigente. L'atomo non solletica proprio nessuno.".
Per quanto riguarda le competenze dei protagonisti di questa vicenda di ordinaria intolleranza, Paolo Randaccio è professore associato di Fisica Applicata, associato all'INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) nel Gruppo V ed è stato per vari anni coordinatore nella sede locale e ha la responsabilità del Servizio di Radioprotezione dell'Università di Cagliari che ha il compito di verificare il rispetto delle norme di sicurezza nell'impiego di sorgenti di radiazione, gestire lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, organizzare i corsi di formazione, fornire gli strumenti per la dosimetria personale:
http://clf.dsf.unica.it/clf/index.php?pa...docente=71
L'ing. Luca Soru é titolare di uno "studio di progettazione integrata e consulenza, progettazione integrata di edifici pubblici e privati, commerciali, industriali, residenziali, attestato di qualificazione energetica, marcatura ce, valutazione rischi sul posto di lavoro, rischio acustico, vibrazioni":
http://www.edilizia.com/azienda/Ing_Luca_Soru
Vania Statzu é "ricercatore precario da 9 anni presso varie istituzioni: come economista ambientale e della sostenibilità svolge la sua attività presso il Dipartimento di Ricerche Economiche e Sociali della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari":
http://www.sanatzione.eu/wp-content/arch...Statzu.doc
Michele Saba é ricercatore al Dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari:
http://www.dsf.unica.it/~michele/michele...epage.html
e qui da saggio delle sue "competenze" sull'energia nucleare:
http://www.sardegnademocratica.it/artico...cosa-.html
Quanto scritto e linkato si commenta da solo: il curriculum del Prof. Randaccio surclassa la somma degli altri tre, ma nell'Italia di oggi, tutto fa brodo! Toungue

E poi, ancora con lo spauracchio del turismo per via delle eventuali nuove centrali nucleari nei territori d'Italia! E basta! A pagina 7 del rapporto del UN World tourism Organization (UNWTO) si legge che il Paese più visitato dal turismo mondiale é la Francia con 74,2 milioni di visitatori, il secondo sono gli USA con 54,9 milioni, il terzo é la Spagna con 52,2 milioni, il quarto é la Cina con 50,9 milioni ed infine c'é alla quinta posizione l'Italia con 43,2 milioni. Ebbene, i 4 Paesi che precedono l'Italia sono tutti Paesi nuclearizzati, dotati di centrali elettronucleari e a parte la Spagna, anche di armamenti nucleari e di unità navali di superficie e di profondità a propulsione nucleare (tra l'altro, la Francia é la nazione che produce percentualmente più energia elettronucleare al mondo, mentre gli USA hanno il maggior numero di reattori nucleari in funzione al mondo, così come armamenti nucleari):
http://www.unwto.org/facts/eng/pdf/barom...xcerpt.pdf
In allegato, l'articolo completo in questione.
Qui é riportato un interessante articolo, per il grande pubblico, del Prof. Paolo Randaccio:
http://www.sardegnademocratica.it/artico...rche-.html

RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 29-01-2011 18:28

Riporto l'inchiesta sul climagate, pubblicata in lingua italiana dall'Istituto Bruno Leoni (Torino, Dicembre 2010):
http://brunoleonimedia.servingfreedom.ne...rt-ITA.pdf
ringrazio l'utente cher per la segnalazione.


RE: email su nucleare e media - sexyteo - 03-02-2011 16:28

Su Affari & Finanza del 24 Gennaio 2011 (pagine 49 - 50 -52 - 53 -54 -55), vi é pubblicato un Rapporto/Energia che include diversi articoli scritti dai "soliti".
Il primo e lungo articolo é firmato da Antonio Cianciullo, dal titolo Rinnovabili, é boom di investimenti, seguono articoletti vari su smart grid, un articolo firmato da Luca Palmieri intitolato Più concorrenza, tutela dei consumatori l'Authority mette a fuoco la sua strategia, un altro di Christian Benna, L'Italia grande assente nella top 100 delle aziende leader nell'hi-tech green, uno di Giovanni Marabelli, Un anno magro per i titoli dell'energia, uno di Rosa Serrano, La casa verde costa di più, ma conviene, uno di Bruno Pampaloni, Pubblico-Privato, impegno comune per centrare gli obiettivi europei, ed infine un articolo di Stefania Aoi intitolato Dall'agro-energia centomila posti di lavoro in più.

Nell'articolo di Cianciullo si afferma che "Guardiamo i numeri. Nel 2009 sono stati concessi, a livello globale, sussidi per 57 miliardi di dollari a favore delle rinnovabili. Tanti, ma decisamente meno dei 312 miliardi di dollari che, nello stesso anno, sono stati dati ai combustibili fossili.".
Nel 2009, sono stati erogati, a livello mondiale quasi, 60 miliardi di dollari per le rinnovabili, come illustrato a pagina 296 del World Energy Outlook 2010 (pagina 298 del pdf - Figure 9.9 - Annual global support for renewables in the New Policies Scenario), con un notevole incremento di spesa nello scenario dal 2015 al 2035; tale spesa, secondo queste previsioni, raggiungerà i 200 miliardi per l'anno 2035! Come scritto, sempre sul W.E.O. 2010, a pagina 295 (pagina 297 del pdf - capitolo 9 - Costs of renewables - The cost of government support mechanisms) va precisato che "The application of renewable energy on a large scale depends on government incentives to make the unit costs competitive with conventional technologies. Incentives for renewable energy take many forms, from support to developers to support to customers." (si veda da pagina 426 - Government support for renewables - pag. 428 del pdf W.E.O. 2010).
In definitiva, si tratta di incentivi pubblici, a fondo perduto, pagati dai contribuenti. La spesa mondiale di 5,6 miliardi di dollari per l'anno 2009, alla ricerca e allo sviluppo delle rinnovabili, é destinata in larghissima parte per il solare (53%), come illustrato nel diagramma a torta (figura 9.10) di pagina 297 (299 del pdf W.E.O. 2010 - fonte: Bloomberg New Energy Finance databases).
Tuttavia, il contributo dell'energia solare fotovoltaica (PV) per la produzione di elettricità al mondo, nello stesso scenario del 2035, rimarrà trascurabile! Si veda il grafico 10.4 (Share of renewables in total electricity generation by type and region in the New Policies Scenario) di pagina 308 (pag. 310 del pdf - W.E.O. 2010). Inoltre, tra le rinnovabili, l'energia solare (fotovoltaica e termodinamica) é la fonte in assoluto più costosa, anche nella prospettiva al 2020 e 2035! A tal proposito, si veda il grafico 10.5 (Electricity generating costs of renewable energy technologies for large-scale electricity generation in the New Policies Scenario) di pagina 310 (pag. 312 del pdf - W.E.O. 2010). Al contrario, i soldi spesi per le fonti fossili, sono investimenti di compagnie private, per altro assai remunerativi per le tasche degli azionisti, ma comunque non a carico del contribuente!
Nella figura 3.25 (Worldwide upstream oil and gas capital spending by type of company) di pagina 137 (pag. 139 del pdf - W.E.O. 2010) sono riportati gli investimenti nel gas e petrolio per gli anni 2008, 2009 e 2010 delle compagnie del settore (fonte: Company reports and announcements - I.E.A. analysis). La tabella 3.9 (Oil and gas industry investment - nominal dollars) di pagina 136 (pag. 138 del pdf - World Energy Outlook 2010) illustra gli investimenti delle singole compagnie (fonte: Company reports and announcements - I.E.A. analysis).
Nel 2009, l'investimento complessivo, delle compagnie energetiche mondiali, é stato di oltre 400 miliardi di dollari (figura 3.27 di pagina 138 - Worldwide upstream oil and gas capital spending - pagina 140 del pdf World Energy Outlook 2010 - fonte: Company reports and announcements - I.E.A. analysis).
Quindi Cianciullo confonde investimenti privati sulle fossili (remunerativi agli azionisti ma senza spese per la collettività) con incentivi pubblici a fondo perduto, delle rinnovabili (solare in testa) che producono, per altro, pochissima energia!
L'articolo continua affermando che "il fotovoltaico raggiungerà la competitività con altre fonti nel 2020 e nel 2050 fornirà l'11 per cento dell'elettricità globale". Nel 2020, a pagina 310 del World Energy Outlook 2010, il costo del solare fotovoltaico é dato per oltre i 200 $/MWh (pag. 312 del pdf)!
Nell'articolo di Cianciullo i 3 grafici riportati sono stati estrapolati dal grafico di pagina 9 di questo documento della OECD/IEA 2010:
http://www.iea.org/speech/2010/Tanaka/CNIT_eng.pdf
tuttavia, Cianciullo, non ha capito che la previsione dell'11 % di energia elettrica prodotta da fonte solare, su scala mondiale, nel 2050 é riferita al Roadmap Vision Scenario, il quale rappresenta lo scenario più favorevole al fotovoltaico! Infatti, nel Solar photovoltaic energy - Technology Roadmapy 2010, a pagina 14 (16 del pdf), nella figura 5 (Global PV power generation and relative share of total electricity generation):
http://www.iea.org/papers/2010/pv_roadmap.pdf
l'Energy Technology Perspectives 2008 BLUE Map Scenario (ETP model) prevede, nel 2050, il 6 % circa di energia elettrica prodotta attraverso il fotovoltaico nel mondo! Infatti, nello stesso documento, a pagina 13 (pag. 15 del pdf), si afferma: "PV is projected to reach 11% by 2050, almost the double the level estimated in the BLUE Map scenario.".
Va precisato, che l'ETP model é la stima più realistica, perché questo modello é stato sviluppato (pagina 13; pag. 15 del pdf): "over a number of years and has been used in many analyses of the global energy sector. In addition, the ETP model was supplemented with detailed demand-side models for all major end-uses in the industry, buildings and transport sectors."
Al contrario, l'energia elettrica prodotta per fonte nucleare, nelle previsioni al 2050, sarà sempre nettamente superiore alla produzione attraverso l'energia solare, a prescindere dallo scenario, come illustrato nella figura 6 (Global electricity production by source in 2007, and in 2050 in ETP 2010 Baseline, BLUE Map and BLUE High Nuclear scenarios) di pagina 17 (pag. 19 del pdf):
http://www.iea.org/papers/2010/nuclear_roadmap.pdf
nel Baseline 2050, il contributo dell'energia per fonte solare é praticamente irrisorio, mentre nel BLUE High Nuclear 2050 l'energia elettronucleare rappresenterà quasi il 50 % dell'energia elettrica prodotta al mondo nel 2050! Nelle previsioni sino al 2035, il solare (incluso nella voce "Other renewables") rimarrà sempre marginale, a prescindere dallo scenario, come illustrato nella figura 7.1 di pagina 219 del W.E.O. 2010 (pag. 221 del pdf).
Sul significato degli scenari, si legga ne Le prospettive tecnologiche nell'energia 2010 - Scenari e strategie da oggi al 2050 (Energy Technology Perspectives 2010 della I.E.A.) da pagina 3 a pagina 6:
http://www.iea.org/techno/etp/etp10/Ital...ummary.pdf
Nell'articolo si afferma che "nel 2050 ... ci sarà l'equivalente di 3 mila centrali solari da 1.000 megawatt consentendo di evitare l'emissione di 2,3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica l'anno.", tuttavia, dalle stesse proiezioni I.E.A. al 2050, il contributo dell'energia nucleare, alla riduzione di anidride carbonica (CO2), in miliardi di tonnellate (Gt) é sempre superiore al contributo ottenuto dalla somma del solare fotovoltaico (PV) e del solare termodinamico (CSP - concentrated solar power).
Come illustrato nel Projected Costs of Generating Electricity - 2010 Edition della I.E.A. e N.E.A., a pagina 179 (180 del pdf), nella figura 10.1 (Reduction in CO2 emissions from the baseline scenario in the power sector in the ACT Map and BLUE Map scenarios in 2050, by technology area), nel primo scenario é ipotizzata una riduzione complessiva di 14 miliardi di tonnellare di CO2 nell'anno 2050 di cui il 14 % dal nucleare, il 5 % dal fotovoltaico (PV) e il 4 % dal solare termodinamico (CSP), che equivalgono a una riduzione di quasi 2 miliardi di tonnellate dal nucleare, 700 milioni di tonnellate in meno dal fotovoltaio e 560 milioni di tonnellate dal termodinamico. Nello scenario più favorevole di riduzione di CO2 per il 2050, sono ipotizzati 18 miliardi di tonnellate in meno di CO2, di cui il 15 % dal nucleare, il 7 % dal fotovoltaico (PV) e il 7 % dal solare termodinamico (CSP), che equivalgono a una riduzione di quasi 2,7 miliardi di tonnellate dal nucleare, 1,26 miliardi di tonnellate in meno dal fotovoltaio e la stessa quantità (1,26 Gt) dal termodinamico. Quindi i 2,7 miliardi di tonnellate di CO2 in meno per il 2050, sono in realtà lo scenario più favorevole che ipotizza complessivamente 18 Gt (miliardi di tonnellate) in meno di anidride carbonica e sono ottenuti sommando il 7 % di fotovoltaico con il 7 % termodinamico (CSP). Quindi Cianciullo, con superficialità, riporta un dato fasullo, riferito addirittura al solo fotovoltaico e senza specificare che é lo scenario più favorevole! L'eolico ha perfomance inferiori al solare (PV + CSP) in entrambi gli scenari (quello da 14 Gt e quello da 18 Gt di CO2 in meno).
L'articolo prosegue, raccontando che "Le emissioni di anidride carbonica evitate passerebbero da 1,6 miliardi di tonnellate l'anno nel 2020 a 3,3 miliardi nel 2030. Quando, cioè, l'energia eolica avrà già evitato, complessivamente, l'emissione di 34 miliardi di tonnellate di C02. Inoltre, osserva il rapporto, «quello che fa la differenza è la velocità alla quale le riduzioni di gas serra vengono compiute» e l'energia eolica è essenziale per arrivare a un rapido declino dei gas serra che dovrebbero toccare il picco attorno al 2020 per poi diminuire progressivamente."
Ovviamente, Cianciullo, omette di dire che un contributo fondamentale alla riduzione di anidride carbonica sarà fornito dall'espansione, già in atto, dell'energia elettronucleare. Il picco del 2020 é un sogno dell'autore e come al solito non viene fatta distinzione tra gli scenari.
Innanzi tutto, é bene precisare che le emissioni di anidride carbonica sono dovute da diversi settori e l'energia elettrica rappresenta un buona parte (41 %), ma non certo la maggioranza assoluta. I trasporti rappresentano il 22 %, l'industria il 20 %, l'utenza residenziale il 7 % e un restante 10 % che include vari settori (servici pubblici e commerciali, pesca, agricoltura, ecc.); si veda pagina XV (pag. 17 del pdf) del CO2 EMISSIONS FROM FUEL COMBUSTION della OECD/IEA, 2010.
Dunque, se si considera il Baseline emissions 2050, le emissioni di CO2 per il solo settore elettrico, aumenteranno inesorabilmente, passando dagli attuali (2010) 28 GtCO2 (miliardi di tonnellate di anidride carbonica) ai 57 GtCO2del 2050. Se invece si considera la BLUE Map emissions si avrà una diminuzione di emissioni di CO2 a partire dal 2020 arrivando a 14 GtCO2. Questo risultato é ipotizzato riconoscendo all'energia elettronucleare un ruolo importante. Si veda questo documento recentissimo (Cancún, 6 December 2010), The role of electricity in deep CO2 emission cuts - Electricity at the core of climate mitigation (I.E.A. Side Event at COP16), a pagina 6:
http://www.iea.org/work/2010/cop16/side_...taylor.pdf
Ribadisco che questi scenari sono riferiti al solo settore elettrico!
Sul How the Energy Sector can Deliver on a Climate Agreement in Copenhagen - Special early excerpt of the World Energy Outlook 2009 for the Bangkok UNFCCC meeting (OECD/IEA, October 2009), a pagina 18 (pag. 20 del pdf):
http://www.worldenergyoutlook.org/docs/w...xcerpt.pdf
si evince come lo scenario favorevole alla riduzione della CO2 (450 Scenario) entro il 2030, non possa prescindere dalle centrali nucleari.

Curioso, come nella Francia "nucleare", si producano (dati 2008) 83 grammi di CO2 per ogni kWh elettrico prodotto, mentre la "verde" Danimarca produce ben 308 gCO2/KWh! Si veda la tabella II.67 di pagina 139 (del pdf) del CO2 EMISSIONS FROM FUEL COMBUSTION.
Non solo; confrontando indicatori fondamentali, si scopre che in Danimarca (dati 2008, tabella di pagina II.193 di pagina 265 del pdf)  si hanno 60,8 tCO2/TJ (tonnellate di CO2 su il totale energia primaria fornita - TPES) e 8,82 tCO2/popolazione (tonnellate di CO2 pro capite), mentre in Francia (dati 2008, tabella di pagina II.211 di pagina 283 del pdf) sono indicati 33 tCO2/TJ (poco più della metà del dato danese) e 5,74 tCO2/popolazione (oltre un terzo in meno della vicina Danimarca). Infatti, secondo il protocollo di Kyoto (Kyoto target), la Danimarca deve ridurre le emissioni di anidride carbonica del 21 %, mentre la Francia non deve ridurre le emissioni (0 %); a tal proposito si veda la tabella 1 di pagina xix (21 del pdf) del CO2 EMISSIONS FROM FUEL COMBUSTION.
Tabelle riassuntive della I.E.A. contenenti indicatori sulla Danimarca e la Francia (le tonnellate di CO2 su il totale energia primaria fornita - TPES - sono espresse in tCO2/toe - tonne of oil equivalent - cioé in tonnellare di petrolio equivalente, anziché in tCO2/TJ; ovviamente non cambia nulla, é solo una questione di unità di misura):
http://www.iea.org/stats/indicators.asp?COUNTRY_CODE=DK
http://www.iea.org/stats/indicators.asp?COUNTRY_CODE=FR

Il giornalista Antonio Cianciullo da però saggio di immensa incompetenza scientifica, per non dir di peggio, in questo articolo online dal titolo L'autogol nucleare:
http://cianciullo.blogautore.repubblica....-nucleare/
Afferma che si tolgono "i fondi che servono a tenere in piedi ospedali, scuole e centri di ricerca" e si domanda se valga la pena investire "più o meno 25 miliardi di euro in una tecnologia (nucleare) su cui le industrie non investono i loro denari?".
Intanto un sistema Paese non competitivo, non attrae gli investimenti, le fabbriche che ci sono vanno via, l'occupazione dimunuisce, le entrate fiscali diminuiscono e non si trovano i soldi per finanziare adeguatamente anche gli ospedali... ergo, l'investimento nucleare rientra tra le scelte strategiche di un Paese che vuole crescere e creare sviluppo, come le altre infrastrutture energetiche, viarie, ecc..
Il delirio prosegue, farneticando "quattro ragioni per mettere in discussione il piano nucleare del governo."
Eccole:
"Primo: la disponibilità di uranio è limitata e le sperimentazioni sui reattori autofertilizzanti hanno mostrato rischi tali da far desistere anche convinti sostenitori di questa filiera."
Il Cianciullo, ha almeno sfogliato il Red Book – Uranium: Resources, Production and Demand 2010!? Sicuramente no e non saprà neanche cosa sia.
Riporto questo articolo di Enrico D'Urso che ne parla:
http://www.newclear.it/?p=2000&cpage=1
si veda anche qui:
http://www.newclear.it/?p=2555http://www.newclear.it
Inoltre, le prossime centrali atomiche di III+ e IV generazione (sempre a fissione) avranno bisogno di ancor meno comubustibile nucleare e il torio rappresenta e rappresenterà una valida alternativa all'uranio (le scorie prodotte sono ancora più facilmente gestibili), in quanto ed é più abbondante sulla terra, seppur non é praticamente presente nell'acqua (al contrario dell'uranio), mentre il nucleare a fusione rappresenterà il futuro più remoto (pagina 85, tab. 10.1):
http://www.nea.fr/html/pub/nuclearenergy..._today.pdf
Tra l'altro, ogni giorno si trovano sempre più reattori che utilizzano MOX:
http://www.world-nuclear-news.org/ENF-MO...03104.html
In questo post ho riportato documenti in merito:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...642#pid642
"Secondo: a oltre mezzo secolo dalla commercializzazione dell’energia nucleare non è stata ancora individuata una convincente forma di smaltimento in sicurezza di scorie che rimangono ad alta radioattività per centinaia di migliaia di anni."
Falso. Deposito geologico e riprocessamento sono tecniche sicure e affidabili. Ho già affrontato questo argomento, come quello della disponibilità di uranio, in questo thread già dal primo post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...381#pid381
"Terzo: in un’epoca segnata dalla crescita della minaccia terroristica neppure la militarizzazione della società, necessaria per ridurre i rischi della filiera nucleare, potrebbe offrire sufficienti garanzie di sicurezza sul ciclo di lavorazione del combustibile perché, dal furto di materiale fissile alla proliferazione nucleare in Stati di scarsa affidabilità politica, le minacce anziché ridursi si stanno moltiplicando."
La filiera nucleare é la più sicura e il fatto che non sia mai accaduto un incidente terroristico ne é la prova.
"Quarto: il costo elevatissimo rende ardua la realizzazione di impianti senza aiuti pubblici e rischia di distrarre risorse e intelligenze dalle strategie di riduzione delle emissioni meno costose e attivabili in tempi rapidissimi."
La costruzione di una centrale nucleare non avviene con finanziamenti a fondo perduto, come per le rinnovabili, ma con prestiti di garanzia, cioé soldi che vanno restituiti con un certo tasso di interesse.
Nella tabella 11.3, di pagina 195 (196 del pdf), del Projected Costs of Generating Electricity - 2010 Edition, ci sono riportate le ipotesi di finanziamento per gli impianti nucleari.
Meglio regalare i soldi alle rinnovabili per produrre frazioni percentuali!?
Rimando a questo post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...656#pid656
Alla luce di quanto detto, non si possono definire se non con "deliri" (non voglio essere volgare), le affermazioni del WWF, qui esposte:
http://notizie.tiscali.it/articoli/scien...mondo.html

Gli altri articoli, non riportano alcun dato o grafico degno di nota. In quello di Luca Palmieri vi é un vignetta assai cretina, firmata da tale VAN.
Nell'articolo di Rosa Serrano vengo fatte affermazioni gratuite senza specificare la fonte. Per esempio: "Attualmente, la casa green costamediamente circa il 10% in più di quella tradizionale.", fonte!? Aggiungo che una affermazione del genere é tipica di chi non conosce i costi di costruzione e di progetto. Inoltre sono sufficienti semplici conoscenze di estimo per smentire le stupidaggini contenute nell'articolo. Il prezzo di un immobile é dato in larga parte dalla sua collocazione e questo i cittadini lo sanno bene, in quanto i costi delle case nei centri delle città italiane sono proibitivi anche se hanno vecchie murature ammufite e impianti da rifare!

Allego tutti gli studi qui citati, qualora non sia disponibile il link e gli articoli de La Repubblica in questione.
N.B.: date le dimensioni dei file, ho suddiviso in due parti il World Energy Outlook 2010 e il CO2 emissions from fuel combustion 2010.

Come non dare ragione a un mito come Mario Monicelli quando afferma che: "gli italiani sono fatti così, vogliono che qualcuno pensi per loro... poi se va bene va bene, se va male poi lo impiccano a testa sotto".
http://www.youtube.com/watch?v=cwKA-X6dNLM


RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 09-02-2011 19:53

Anno nuovo, problemi vecchi. Come previsto dalla legge 99/2009, l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha presentato ieri alle Commissioni parlamentari la relazione sullo stato del mercato nazionale dell’elettricità e il gas, eccola:
http://www.autorita.energia.it/allegati/...-11pas.pdf
a pagina 42, sulle rinnovabili (non idroelettico) si afferma che "qualora l’energia elettrica effettivamente immessa in rete da tali unità sia diversa da quella prevista, non vengono attribuiti a tali unità i maggiori costi indotti sul sistema che, pertanto, vengono socializzati. Ad oggi non è possibile valutare con sufficiente precisione quale parte dei costi complessivi di dispacciamento è attribuibile alle fonti rinnovabili non programmabili. A ciò si aggiunge il fatto che, a causa della saturazione reale delle reti in alcune zone d’Italia (soprattutto al Centro‐sud), gli impianti eolici subiscono riduzioni della produzione, imposte da Terna per garantire la sicurezza del sistema elettrico.", inoltre (sempre a pagina 42) "La mancata produzione eolica viene remunerata al prezzo zonale orario erogato da Terna nell’ambito del contratto di dispacciamento."; nella pagina successiva (pag. 43), prosegue: "I costi derivanti dagli sbilanciamenti delle unità di produzione da fonti rinnovabili non programmabili e quelli derivanti dalla mancata produzione eolica sono sostenuti dai clienti finali tramite i corrispettivi di dispacciamento, con l’unica eccezione dei costi derivanti dalle attività svolte del GSE (stimati pari a 0,3 milioni di euro l’anno) che trovano copertura tramite la componente A3.".
A pagina 48: "Nell’anno 2010 il costo netto per il sistema è pari a circa 1,7 miliardi di Euro (tabella 3), per una quantità di energia elettrica pari a 38,1 TWh. Il costo netto per il sistema è attribuibile per 0,78 miliardi di euro alle fonti rinnovabili (6,3 TWh) e per i restanti 0,94 miliardi di euro alle fonti assimilate (31,8 TWh). Tale costo netto è posto a carico della componente tariffaria A3 ed è quasi interamente attribuibile ai prezzi di ritiro dell’energia elettrica".
Nella pagina seguente (pag. 49): "La figura 3 evidenzia il costo complessivo (pari a circa 22,8 miliardi di euro), ripartito per fonte, derivante dal ritiro dell’energia elettrica ai sensi del provvedimento Cip n. 6/92 dal 2001 al 2010."; a pagina 55 si afferma che "la rapida realizzazione di impianti fotovoltaici sta avvenendo per effetto degli elevatissimi incentivi oggi previsti e, pertanto, sta comportando altissimi costi a carico del sistema elettrico e aumenti delle bollette elettriche.". Nei diagrammi a torta di pagina 56 sono evidenziati gli elevatissimi costi totali (ripartiti per "tipologia") per le incentivazioni alle fonti rinnovabili per gli anni 2009 - 2010 e 2011, in netta crescita!
Questi costi, quindi (pag. 57) "rischiano dunque di emergere, nel medio termine, evidenti problemi di sostenibilità economica degli attuali meccanismi di incentivazione posti a carico dei consumatori; ciò suggerisce una necessaria rivisitazione del complesso degli stessi meccanismi. Al fine di attenuare l’impatto che tali costi determinano sulle bollette di famiglie ed imprese e rendere le incentivazioni maggiormente efficienti, appare opportuno intervenire urgentemente.".
Costi totali per le incentivazioni alle fonti rinnovabili:
Anno 2009: 2,5 miliardi di euro
Anno 2010: 3,4 miliardi di euro
Anno 2011: 5,7 miliardi di euro

Ogni ulteriore commento é superfluo!

sexyteo ha Scritto:

Il fotovoltaico é una follia, come indicato in questa INDAGINE CONOSCITIVA SULLA STRATEGIA ENERGETICA NAZIONALE dell'Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) presentata in Senato il 20 Ottobre 2010 dal Presidente Ing. Alessandro Ortis:
http://www.camera.it/temiap/autorita_ene...101020.pdf
a pagina 24 si legge: "L’incentivazione del fotovoltaico in Italia è oggi una delle più profittevoli al mondo." e prosegue: "Per quanto concerne la valutazione dell’impatto sui clienti finali del sistema di incentivazione della produzione fotovoltaica, l’onere è stato pari, nel 2009, a circa 344 milioni di euro; nel 2010 si prevede che il costo dell’incentivo per il fotovoltaico superi gli 800 milioni di euro per una quantità di energia elettrica incentivata pari a circa 1,8 TWh. A ciò si deve aggiungere l’effetto del nuovo decreto, per cui si stima che nel 2011 il costo dell’incentivo per il fotovoltaico supererà i 1200 milioni di euro. Anche tenendo conto dell’ipotesi che vengano estesi gli attuali incentivi mantenendo le medesime caratteristiche ma con livelli di incentivo decrescenti linearmente fino a ridursi al 50% per gli impianti che entrino in esercizio nel 2020, ci si attende che la spesa per la produzione fotovoltaica si assesterà comunque a circa 3,5 miliardi di Euro all’anno."
Quelli di Report/Raitre non hanno nulla da dire dinnanzi a questo spreco scandaloso di denaro pubblico!?

RE:    email su nucleare e media - sexyteo - 10-02-2011 20:26

Della serie "stupidaggini made in Italy".
Velocità ridotta a 70 Km/h per chi viaggia sulle tangenziali di Milano e domenica a piedi in centro a Bergamo come strumento per combattere l'emergenza smog:
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/l...74877.html
In realtà, le emissioni dei motori a combustione interna (benzina, gasolio, metano, gpl, ecc.), non hanno un andamento crescente con la velocità, o meglio, in termini matematici, il grafico non é quello di una funzione monotona non decrescente, come per esempio questa:
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/co...ample1.png
invece la curva che rappresenta le emissioni (CO, NOx) al variare della velocità, é assimilabile ad una "U".
Come illustrato nel HANDBOOK OF TRANSPORTATION ENGINEERING (McGraw-Hill 2004), nel capitolo 20 - Transportation-related air quality (Part III: Safety, Noise and air quality) a pagina 20.8 (pag. 503 del pdf), nelle figure 20.5 (CO emissions versus average speed) e 20.6 (NOx emissions versus average speed), le emissioni (CO e NOx) raggiungono il minimo non con la velocità media più bassa ma intorno a un valore intermedio; alle velocità medie più basse, invece, le emissioni (CO e NOx) sono le più alte.
Le emissioni di composti organici volatili (VOC, nell'acronino inglese), al contrario, diminuiscono con l'aumentare della velocità media di percorrenza; a pagina 20.9 (pag. 504 del pdf) nella figura 20.7 é rappresentato l'andamento decrescente. In termini matematici, diversamente dalle altre emissioni (CO e NOx), il grafico é una funzione monotona decrescente.
I grafici citati, sono stati sviluppati utilizzando il modello MOBILE6, il quale individua 28 modelli di veicoli tra autovetture e camion (tabella 20.2, pagina 20.7 - pag. 502 del pdf) e valuta il "fleetaverage, in-use fleet emission rates for hydrocarbons (HC), carbon monoxide (CO), and oxides of nitrogen (NOx)." (paragrafo 20.4.1, pagina 20.6 - pag. 501 del pdf).
Utilizzando nuovamente le stesse parole del manuale in questione, i "emission factors are correlated to average vehicle speeds. Depending on the pollutant, emissions rates are generally higher at lower average speeds, less sensitive for mid-range speeds, and higher as speeds increase." (paragrafo 20.4.2, pagina 20.7 e 20.8 - pag. 502 e 503 del pdf).
I grafici citati, sono rappresentati in mph per la velocità (1 mph = 1,609 Km/h) nelle ascisse, mentre nell'asse delle ordinate, le emissioni sono espresse in grammi/miglia (1 grammo/miglio = 0,621 grammi/Km).
Va precisato, che gli andamenti delle emissioni variano sensibilmente da modello a modello di autovettura (in base alla cilindrata, potenza, ecc...) e dall'anno di produzione (se é un vecchio EURO2 oppure un più recente EURO3 o meglio EURO4), ma comunque, qualitativamente, l'andamento delle emissioni é quello già descritto in precedenza.
I grafici delle emissioni, specifici per un motore a combustione interna, sono ottenuti mediante la prova al banco che correla anche i valori (diagrammi) di potenza (CV o KW), coppia (Nm o Kgm) e consumi (Km/l).
Anche i consumi (Km/litro) hanno la caratteristica curva ad "U", quindi basse velocità di percorrenza hanno consumi più elevati rispetto a velocità medie. A titolo, qualitativo, si veda questo grafico che in funzione del numero dei giri del motore, rappresenta la potenza, la coppia e il consumo di un motore endotermico (combustione interna):
http://www.hondaclub.it/images/tech/teor...onsumi.gif
Nel TRANSPORTATION ENERGY DATA BOOK EDITION 29—2010, sono riportati esempi di veicoli commerciali, nella correlazione velocità e consumi:
http://cta.ornl.gov/data/tedb26/Edition26_Chapter04.pdf
nella figura 4.2 (Fuel Economy by Speed, 1973, 1984, and 1997 Studies) - pagina 4-29 (pag. 29 del pdf) si evince come i motori moderni, a parità di velocità (anche elevata), consumano assai meno dei modelli di qualche decennio fà. A tal proposito, si veda la tabella 4.1 di pagina 4-2 (pag. 89 del pdf):
http://cta.ornl.gov/data/tedb29/Edition29_Full_Doc.pdf
si é passati dai 13,5 miglia/gallone (5,74 Km/l) del 1970 ai 22,6 miglia/gallone (9,61 Km/l) del 2008 (dati U.S. Department of Transportation, Federal Highway Administration, Highway Statistics 2008, Washington, DC). Nella tabella 4.9 di pagina 4-9 (pag. 96 del pdf), é riportato il consumo (fuel economy) espresso in miglia/gallone (mpg) riferito a varie tipologie di autoveicoli (pickup, monovolume, suv, ecc...), dal 1975 al 2009.
La tabella 4.29 di pagina 4-31 (pag. 118 del pdf), Steady Speed Fuel Economy for Vehicles Tested in the 1997 Study (miles per gallon), riporta modelli commerciali di autovetture, mostrando il variare del consumo (sia urbano che extra-urbano) al variare della velocità.
Il totale delle emissioni in atmosfera (Total U.S. Greenhouse Emissions by End-Use Sector, 2008), é rappresentato dalla tabella 11.4 di pagina 11-5 (pag. 234 del pdf), da cui si evince che il settore che produce più emissioni é quello industriale. Nella tabella (11.5 di pagina 11.6 - pag. 235 del pdf) della pagina successiva, vi é rappresentato il variare delle emissioni per settore (residenziale, commerciale, industriale e trasporti) dal 1990 al 2008. Nel capitolo 12 (da pagina 246 del pdf), Criteria Air Pollutants, si evidenzia la diminuzione delle emissioni (CO, NOx, VOC, PM-2.5, PM-10 e SO2) degli autoveicoli (Highway vehicles), nell'arco di tempo dal 1970 al 2008; ciò é dovuto al miglioramento notevole della tecnologia dei motori.
Per le Serie Storiche delle emissioni dei principali inquinanti in Italia organizzati per settore, si interroghi questo database (dal 1980 al 2008):
http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sinanet/sstoriche
Per esempio, le emissioni del particolato più sottile (particulate matter - PM-2.5), sono prodotte per la maggior parte (dati 2008) dagli impianti residenziali (riscaldamento delle caldaie), processi industriali di combustione con contatto (rappresentati da forni siderurgici di riscaldamento successivo, fonderie di ghisa e acciaio, produzione di alluminio di seconda fusione, cementifici, ecc...) e dall'incenerimento di rifiuti agricoli.
Quindi, il traffico veicolare non é la maggior fonte di emissioni; i processi industriali di lavorazione primaria e gli impianti di riscaldamento domestici, rappresentano la causa maggiore di inquinamento atmosferico.
Questo rende inutile e insensato i giorni di blocco al traffico e le domeniche a piedi per diminuire l'inquinamento atmosferico!
In ultima analisi, queste limitazioni del traffico veicolare hanno solo la conseguenza di far diminuire i livelli di servizio e far girare le balle ai consumatori!
Per quanto riguarda i livelli di servizio per una strada tipo A o B (autostrade, extraurbane principali, tangenziali, ecc.), noti a livello internazionale come LOS (levels of service) rimando all'HCM 2000 (Highway Capacity Manual), pagina 21-4 (pag. 768 del pdf).
In sintesi, in condizioni di traffico congestionato (livello di servizio F) o rallentato (livello di servizio D e E), si inquina di più e si consuma più carburante... si perde pure molto tempo e girano le b***e! Toungue

TIPOLOGIA DI EMISSIONI:
CO: monossido di carbonio; é molecola è costituita da un atomo di ossigeno e un atomo di carbonio legati con un triplo legame
http://www.cdc.gov/niosh/ipcsnitl/nitl0023.html
NOx: è una sigla generica che identifica collettivamente tutti gli ossidi di azoto e le loro miscele. Si veda, a tal proposito questo studio del 2006 della O.E.C.D. dal titolo REDUCING NOX EMISSIONS ON THE ROAD:
http://www.google.it/url?sa=t&source...mp;cad=rja
di interesse, la tabella contenuta in questo link:
http://www.engineeringtoolbox.com/nox-em..._1086.html
VOC: Volatile Organic Compounds, sono composti organici volatili gli idrocarburi contenenti carbonio ed idrogeno come unici elementi (alcheni e composti aromatici) sia composti contenenti ossigeno, cloro o altri elementi tra il carbonio e l'idrogeno, come gli aldeidi, eteri, alcool, esteri, clorofluorocarburi (CFC) ed idroclorofluorocarburi (HCFC). Vengono definiti composti organici volatili qualsiasi composto organico che abbia a 293,15 K (20 °C) una pressione di vapore di 0,01 kPa o superiore (definizione dell'art 268 del D.Lgs. 152/2006 e smi).
http://www.epa.gov/iaq/voc2.html#definition
Per maggiori dettagli si veda anche il rapporto Italian Greenhouse Gas Inventory 1990-2008 dell'ISPRA (Institute for Environmental Protection and Research):
http://www.apat.gov.it/site/_contentfile...3_2010.pdf
e qui, rapporto ISTAT Le emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni 1990-2007:
http://www.istat.it/salastampa/comunicat...100202.pdf

Per quanto riguarda il provvedimento di "una temperatura per il riscaldamento inferiore ai 20 gradi centigradi", a parte il fatto che quel valore di temperatura non vuol dire nulla perché sia la scala Kelvin che Celsius sono centigrade (in quanto ottenute dividendo in 100 parti uguali l'intervallo tra due punti fissi fondamentali), quindi, salvo non voler congelare la popolazione, la temperatura a cui si deve far riferimento sono 20° Celsius (20° Kelvin = -253,15° Celsius!).
Detto questo, temperature inferiori a questo valore (20° Celsius) sono ben poco confortevoli per civile abitazione e non raccomandate da nessun manuale tecnico! Secondo la Normativa ISO 7730, che recepisce il criterio di qualificazione di un ambiente mediante la percentuale di insoddisfatti, le condizioni di comfort invernale sono comprese tra 20° e 24° Celsius (in base all'età degli occupanti - bambini, adulti e anziani - e dello specifico locale - cucina, camera da letto, bagno, ecc.) con una umidità relativa (U.R.) del 50%. Si veda la tabella 2.IV di pagina 6:
http://www.taed.unifi.it/fisica_tecnica/...etrico.pdf
Inoltre, il benessere termoigrometrico o thermal comfort è definito dall'American Society of Heating Ventilation and Air-conditioning Engineers ASHRAE come quel particolare stato della mente che esprime soddisfazione con l'ambiente circostante (ANSI/ASHRAE Standard 55 Thermal Environmental Conditions for Human Occupancy). Si veda schematicamente qui:
http://www.rockymtnashrae.com/wp-content...hrae55.pdf

N.B.: l'HCM 2000, date le dimensioni originali del file, é stato suddiviso in 2 parti.


RE:     email su nucleare e media - sexyteo - 11-02-2011 13:29

Riporto un "chiaro" e delirante manifesto del sociologo ecologista Edo Ronchi per il GAS e contro il nucleare:
http://www.forumnucleare.it/index.php/in...ostenibile
Ho trovato utile e di interesse, la replica dell'ing. Carlo Stagnaro, al recente rapporto della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, compilata dall’ex ministro dell’Ambiente, Edo Ronchi:
http://brunoleonimedia.servingfreedom.ne...cleare.pdf
Aggiungo, su questo studio intitolato Scenari di evoluzione del sistema elettrico italiano nel medio lungo termine: impatto di nuove tecnologie sulla domanda elettrica e prospettive di sviluppo del sistema di offerta - Analisi con un modello Markal-Times del sistema elettrico italiano (Assoelettrica 2010):
http://www.assoelettrica.it/popup/E_Sist...ttrico.pdf
"Il modello calcola che, nelle ipotesi assunte, il nucleare resti conveniente fino ad una soglia di prezzi del gas - franco centrale – di circa 20 cent €/mc in moneta costante 2008, ovvero di circa 6 €/GJ. Rispetto alle previsioni dello Scenario Base di una crescita dei prezzi del gas da circa 9 €/GJ fino a circa 10 €/GJ sempre in moneta costante, la soglia di convenienza del nucleare sembra dunque lontana: il prezzo del gas dovrebbe dimezzarsi per rendere il nucleare non conveniente, rispetto ad uno scenario in cui il decoupling tra i prezzi del gas e quelli del greggio è già ipotizzato. Vero è che in questo periodo i prezzi spot del gas naturale stanno scendendo sotto la soglia indicata, nonostante quotazioni del greggio piuttosto sostenute; questo fenomeno di natura transitoria è accompagnato dalle dichiarazioni degli operatori italiani del gas, che indicano per gli anni a venire una crescita importante dell’offerta grazie all’entrata in servizio delle nuove infrastrutture di importazione ed al potenziamento delle strutture esistenti. L’argomento è suscettibile e meritevole di approfondimenti. Ciò detto, in questo studio di lungo periodo resta comunque evidente la marcata controtendenza che dovrebbe
subire il settore del gas (una vera e propria rivoluzione, con un rapporto tra prezzo del gas e prezzo del petrolio che scende sotto il 40%) per rendere non conveniente il nucleare. Le aspettative di lungo periodo
indicano dunque che la soglia di convenienza del nucleare rispetto ai prezzi del gas naturale, pur in un quadro di ipotesi particolarmente sfavorevoli al nucleare, non verrà neppure avvicinata, nonostante il disaccoppiamento tra le quotazioni del gas e quelle del greggio.
".
Questa recentissima intervista a Fatih Birol (Chief Economist of the International Energy Agency and Director), mette in evidenza che le fonti rinnovabili non sono da contrapporre al nucleare:
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologi...4849.shtml

Biografia delle persone citate in questo post:
http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Stagnaro
http://it.wikipedia.org/wiki/Edoardo_Ronchi


RE:      email su nucleare e media - sexyteo - 16-02-2011 15:30

Un altra "perla" di saggezza sull'energia nucleare, targata Erasmo Venosi (laureato in fisica e ricercatore universitario alla Sapienza):
http://www.facebook.com/erasmo.venosi?v=info
Fatemi dire: povera università italiana! Sad
Afferma:
http://massimo.delmese.net/6556/nucleare...confronto/
"Il nucleare sul bilancio energetico mondiale incide realmente per il 2,1%. L’uranio 235 basterà fino al 2030.".
Il nostro "informatissimo" professorino non ha mai visto questi grafici:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29ELEC.pdf
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29TPES.pdf
e questi dati:
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=29
Nel 2008, al mondo, si sono prodotte 20.260.838 GWh di energia elettrica di cui 2.730.823 GWh per fonte nucleare, la quale percentualmente rappresenta il 13,5 % circa, inoltre, tramite l'energia nucleare sono state prodotte ulteriormente 12.364 TJ di calore.
Per quanto riguarda il fabbisogno di energia primaria, nel 2008, al mondo, sono stati prodotti 12.368,95 Mtoe, di cui 712,178 Mtoe da fonte nucleare, che percentualmente equivale al 5,8% circa.
http://www.iea.org/stats/indicators.asp?COUNTRY_CODE=29
http://www.iea.org/stats/balancetable.as...RY_CODE=29
il delirio prosegue affermando "Il nucleare serve per produrre energia elettrica", perché con l'eolico e con il fotovoltaico cosa si produce!?
Come ho appena detto, con l'energia nucleare si producono già 12.364 TJ di calore, utilizzato anche per il riscaldamento domestico come avviene per esempio nella centrale nucleare di Beznau in Svizzera (ne ho già parlato, sono 2 reattori da 365 MW ciascuno per un totale di 730 MW che producono quasi 6 TWh di energia elettrica e 142 GWh di calore, attraverso un sistema di teleriscaldamento, per le abitazioni), mentre con l'eolico e il fotovoltaico la produzione non elettrica é zero! Solo con il solare termodinamico si produce la miseria di 58 TJ al mondo (dati 2008).
Come ho già detto, é abbastanza ridicolo riportare i dati basati sul fabbisogno di energia primaria (include tutti i fabbisogni di energia: trasporti, riscaldamento, industria, agricoltura e pesca, ecc.), in quanto l'energia nucleare (come per altro quella idroelettrica e eolica), soddisfa il fabbisogno elettrico di energia, infatti, finché non si adopererà la elettrificazione dei trasporti pubblici e privati (trazione elettrica) e attraverso il teleriscaldamento, rifornire di calore (acqua calda) le abitazioni circostanti (come la Centrale nucleare di Beznau in Svizzera) per il riscaldamente invernale, l'energia nucleare soddisferà prevalentemente il fabbisogno elettrico!:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...812#pid812
in quel post ho parlato anche della Centrale nucleare di Beznau in Svizzera, mentre degli scenari futuri, qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
Il nostro professorino ha almeno sfogliato il Red Book – Uranium: Resources, Production and Demand 2010!? Sicuramente no e non saprà neanche cosa sia! Come Cianciullo d'altronde (ne ho già parlato nel link di sopra).
Le balle proseguono farneticando che: "Delle 35 centrali in costruzione al mondo (13 bloccate) 20 sono nei Paesi emergenti, 5 in Paesi industrializzati, niente in costruzione in G.B, Germania, Canada, Spagna, Belgio, Olanda e Svezia, mentre ne gli Usa l’ultima centrale è del 1978. Il nucleare italiano è morto nella guerra industria pubblica/privata: Chernobyl seppellì un nucleare già morto.".
Al mondo (dati aggiornati al 6 Febbraio 2011), ci sono 62 reattori in costruzione, per un totale di 64,4 GWe, ben 156 reattori ordinati per 175 GWe e 322 reattori proposti per 367 GWe:
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html

In Gran Bretagna sono stati ordinati 4 reattori per un totale di 6,7 GWe (più altri 9 proposti per altri 12 GWe):
http://www.world-nuclear.org/info/inf84.html
In Canada ci sono 2 reattori in costruzione per un totale di 1,5 GWe e 3 reattori ordinati per 3,3 GWe (più altri 3 proposti per 3,8 GWe):
http://www.world-nuclear.org/info/inf49a...anada.html
L'Olanda ha 1 reattore nucleare, proposto, per 1 GWe:
http://www.world-nuclear.org/WorkArea/li...ItemID=356
Mentre la Germania e la Svezia non hanno in programma la costruzione di centrali nucleari, ma hanno prolungato la vita delle centrali esistenti che contribuiscono già moltissimo nella produzione nazionale di energia elettrica in entrambi i Paesi.
Per la Germania, il 23,3 % (148.495 GWh su 637.232 totali - dati 2008):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/DEELEC.pdf
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=DE
http://www.world-nuclear.org/WorkArea/li...ItemID=332
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/...78533.html
per la Svezia, il 42,6 % (63.889 GWh su 150.036 totali - dati 2008):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/SEELEC.pdf
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=SE
http://www.corriere.it/notizie-ultima-or...2895.shtml
Spagna e Belgio non hanno nessun reattore in programma ma il nucleare rappresenta già un fonte essenziale per entrambi.
Nella Spagna, il 18,8 % (58.973 GWh su 313.746 totali - dati 2008):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/ESELEC.pdf
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=ES
per il Belgio, il 53,7 % (45 568 GWh su 84.930 totali - dati 2008):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/BEELEC.pdf
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=BE
Dati 2009, riferiti ai maggiori Stati produttori di energia elettronucleare in percentuale:
http://www.iaea.org/dbpage/images/share.jpg
Afferma che "energia elettrica che incide in Italia per meno del 18%"
In Italia, l'energia elettrica rappresenta circa un terzo dei consumi di energia (esclusi i trsporti dominati, ovviamente, dagli idrocarburi):
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/ITBSFC.pdf
Ricordando che 1 Mtoe = 11,63 TWh
http://www.iea.org/stats/unit.asp
http://www.iea.org/stats/indicators.asp?COUNTRY_CODE=IT
il Belpaese ha un fabbisogno di energia primaria pari a 176.03 Mtoe (di cui 155.59 Mtoe importati!), di questi, 29,12 Mtoe (338,72 TWh) sono rappresentati dall'energia elettrica; in termini percentuali, l'energia elettrica, in Italia (dati 2008), rappresenta il 18,72 %, per altro in aumento dal 1990 (quando l'energia elettrica rappresentava il 15,4%), come illustrato nella figura 1 - Evoluzione degli impieghi finali elettrici e del totale impieghi di pagina 9 di questo documento Terna dal titolo PREVISIONI DELLA DOMANDA ELETTRICA IN ITALIA E DEL FABBISOGNO DI POTENZA NECESSARIO ANNI 2010 - 2020:
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
ma come ho già detto, l'energia nucleare (come per altro quella idroelettrica, eolica e fotovoltaica, ma anche le fossili per il termoelettrico), soddisfa il fabbisogno elettrico di energia! in altre parole, il nostro "professorino" somma le "mele con le pere": praticamente addiziona i kWh elettrici (elettronucleari o non), con la benzina e il gasolio che riempiono i serbatoi delle auto, con il pellet delle stufe, con il kerosene degli aerei, con la nafta pesante delle navi, con il gas del riscaldamento, e via discorrendo! E' evidente l'insensatezza di questo pseudo-ragionamento di Erasmo Venosi!
Questo pseudo-ragionamento, prosegue "coerentemente", affermando che "Le importazioni di energia elettrica sono pari al 5% dei consumi primari"! Ho già argomentato diffusamente, che questa percentuale del 5% non ha senso ed é pure sbagliata (quella vera é poco inferiore al 2,5%, ma il discorso non cambia e poi ribadisco che non si possono sommare le "mele con le pere"). Come ho già spiegato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...711#pid711
l'Italia é in deficit energetico perché esporta 3.398 GWh (elettrici) ma importa ben 43.433 GWh (elettrici), in pratica, questo passivo é di circa 40 TWh! Su una produzione nazionale di 319.130 GWh, il passivo (40.035 GWh) pesa per il 12,54%:
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=IT
Invece, la Francia, importa 10.683 GWh elettrici, ma esporta ben 58.689 GWh elettrici; in altra parola chiude con un attivo di quasi 50 TWh!
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=FR
da notarsi come il loro attivo (francese) é il nostro passivo (italiano)!
Il delirio prosegue: "Importiamo energia non perché ci manca la potenza – che è superiore di un terzo alla massima richiesta-ma perché le centrali nucleari non possono essere spente di notte! Il sistema elettrico francese ha necessità di vendere ai Paesi confinanti per garantire la stabilità del proprio sistema elettrico.".
Sempre il quel post (n° 87), ho già scritto che in Italia ci sono 101,5 GWe installati, ma la disponibilità effettiva di potenza é assai minore e pari a 67 GWe, perché, come riportato sui dati Terna (Impianti di generazione - tabella 8 di pagina 3):
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2501
1- L'indisponibilità da fonte idroelettrica è da ricondurre essenzialmente a motivi di carattere idrologico che si presentano sistematicamente nel periodo invernale oltre che ad avarie o limitazioni per cause esterne.
Inoltre il dato di potenza efficiente netta rappresenta il valore massimo di potenza che si raggiunge con le massime portate d'acqua. Poichè d'inverno si è normalmente in presenza di scarsa disponibilità idrica rispetto agli altri periodi dell'anno, gli impianti idroelettrici funzionanti erogano comunque una potenza netta sensibilmente inferiore a quella efficiente.
2- L'indisponibilità da fonte termoelettrica è da ricondurre sostanzialmente:
• ad indisponibilità per cause non programmabili degli impianti;
• ad arresti di lunga durata, ripotenziamenti, mancate autorizzazioni impianti a funzionamento stagionale (quali, per esempio, quelli degli zuccherifici a tipico funzionamento tardo primaverile);
• a potenza censita non più operativa.
3- La produzione di tali impianti (eolici e fotovoltaici) è connessa ad una fonte primaria molto discontinua. Pertanto, di norma si considera una potenza disponibile alla punta pari a circa 25% della potenza installata.
Va anche precisato che nessuno ci obbliga acquistare energia elettrica, lo facciamo solo perché é più economico che produrla in casa e poi i reattori nucleari sono modulabili come altri impianti termoelettrici. A titolo d'esempio riporto questo reattore ATMEA1 che può scendere sino al 30% della produzione massima (100%):
http://www.atmea-sas.com/scripts/ATMEA/p...1&L=EN
in altre parole, se richiesto, può ridurre del 70% la produzione rispetto al valore massimo. A pagina 257 di questo libro di APPUNTI DI IMPIANTI NUCLEARI Parte II A: Filiere del Prof. Bruno Guerrini e dell'ing. Sandro Paci (Facoltà di Ingegneria - Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Nucleare e della Produzione - Università di Pisa), si legge che "i progressi fatti nell'ambito del controllo e della regolazione degli impianti nucleari dimostrano come oggi essi siano diventati macchine flessibili, in grado di fornire le stesse prestazioni degli impianti termoelettrici tradizionali. Gli studi effettuati, convalidati da una serie di esperienze e test operativi, hanno dimostrato la possibilità di far fronte alle richieste della rete elettrica senza compromettere il livello di sicurezza e con un alto grado di affidabilità. La flessibilità raggiunta non ha compromesso la competitività dell'impianto e ha avuto il merito di dare un impulso all'acquisizione di nuove conoscenze ed alla loro applicazione.":
http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/NUCLEARE-filiere.pdf
Nel caso specifico, in Francia:
http://www.rte-france.com/fr/developpeme...beDeCharge
il nucleare passa in poche ore da 60 a 75 GW. In altre parole, le centrali francesi attuali sono le più modulabili fra tutte quelle al mondo, perchè le hanno proprio studiate così; in altri Paesi, la porzione di nucleare è molto più bassa e quindi c’è la convenienza di modulare altre fonti, quali gas o altro ancora.
Di sicuro, l'Italia ha una delle bollette elettriche più care d'Europa, anzi, la più "salata", se si considera il costo del KWh al netto delle tasse per gli utenti domestici (household consumers) e la seconda bolletta più cara per le imprese (industrial consumers) dopo Cipro (CY), come illustrato in questo documento Eurostat - Environment and energy riferito al Electricity prices for first semester 2010:
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/I...046-EN.PDF
la Francia (FR), al contrario, ha prezzi molto competitivi sia per l'utenza domestica che per le imprese! In Francia, le imprese, pagano il KWh circa la metà delle nostre aziende!

Quindi, anche sul "versante" energetico, oltre a gravare sulle famiglie, l'Italia non é competitiva e non può certo attrarre imprese. Si veda anche qui:
http://www.energy.eu/
http://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/...mp;lang=en
La bolletta elettrica di 40 - 45 TWh, circa, che l'Italia paga tutti gli anni alla Francia nucleare é pari a svariati miliardi di euro! Con un costo di soli 0,10 €/KWh (quelli importati), l'Italia paga alla Francia tra i 4 e i 5 miliardi di euro l'anno! In altre parole, é come se l'Italia comprasse alla Francia, ogni anno, un reattore EPR da 1,6 GWe!
I deliri del nostro "professorino", qui raggiungono l'apice: "Meglio puntare su risparmio, efficienza, fonti rinnovabili e ricerca sul nucleare con ultrasuoni che non utilizza materiali radioattivi ma ferro e produce tre volte più energia.". La stramapalata "teoria" del Prof. Fabio Cardone (fisico e ricercatore presso l'Università Roma3), sulle reazioni piezonucleari (mai osservate!), riporto una documentazione critica a questa "teoria":
http://arxiv.org/pdf/0910.3501v1
ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...626#pid626
Altre fesserie: "il nucleare sarà finanziato dal pubblico".
Devo continuamente ripetermi: la costruzione di una centrale nucleare non avviene con finanziamenti a fondo perduto, come per le rinnovabili (eolico e solare, per lo più), ma con prestiti di garanzia, cioé soldi che vanno restituiti con un certo tasso di interesse.
Nella tabella 11.3, di pagina 195 (196 del pdf), del Projected Costs of Generating Electricity - 2010 Edition, ci sono riportate le ipotesi di finanziamento per gli impianti nucleari.
Meglio regalare i soldi alle rinnovabili per produrre frazioni percentuali!?
Già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
Altre affermazioni gratuite: "indipendentemente dalla tecnologia utilizzata la probabilità di un incidente cresce con il numero dei reattori ed è pari a 1 ogni 10mila anni di funzionamento.", quali calcoli ha effettuato, il nostro professorino!? Addirittura a prescindere dalla tecnologia... ergo un reattore del tipo RBMK-1000 (quello di Chernobyl, per capirci) é assimilabile, come sicurezza a reattori tipo EPR o AP1000!?
http://www.iop.org/events/scientific/con...index.html
evidentemente, il nostro "professorino" si é "documentato" vedendo film come "Sindrome cinese" (The China Syndrome - un film del 1979 di James Bridges con Jane Fonda, Jack Lemmon e Michael Douglas).
Comunque, la probabilità di meltdown (incidente nucleare di grave entità in seguito al quale il nocciolo del reattore fonde completamente trasformandosi in una massa lavica) è intorno a 1/1.000.000 reattori anno il che significa che con 500 centrali in funzione un meltdown potrebbe avvenire ogni 2000 anni. A Three Mile Island (1979) si è visto come anche un gravissimo meltdown non è detto che abbia pesanti ripercussioni sull’ambiente circostante. In ogni caso, Il contenimento di sicurezza di un EPR, è realizzato a doppia parete con un sistema di ventilazione e filtraggio. Nonostante i sistemi di sicurezza riducano la probabilità di un incidente quasi a zero, tale struttura impedisce un rilascio radioattivo all’esterno. Può sopportare pressioni e temperature molto alte, anche nell’ipotesi (di fatto altamente irrealistica) di fusione del nocciolo (meltdown).
A pagina 20 (pag. 22 del pdf), nella figura 7 - Number of nuclear power plant construction starts each year, 1955 to 2009 - del Technology Roadmap Nuclear Energy (OECD/IEA and OECD/NEA, 2010)
http://www.iea.org/papers/2010/nuclear_roadmap.pdf
si evince come nel mondo si sia ripreso, da una decade, a costruire con vigore, centrali nucleari.
Ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...712#pid712


RE:          email su nucleare e media - sexyteo - 18-02-2011 18:49

Su Affari & Finanza del 7 Febbraio 2011, in un articolo di Paola Jadeluca, si da notizia di un "motore grande quanto una pallina di basket, capace di garantire il risparmio nella cogenerazione di elettricità sia per il fabbisogno energitico che per quello di riscaldamento degli edifici, capace anche di catturare e ottimizzare il calore prodotto da energia solare." Realizzato dalla azienda canadese Etalim e denominato Sterling:
http://www.swas.polito.it/services/Rasse...290350.pdf
Praticamente, manca solo che curi dalle malattie e fa davvero tutto! Toungue
Nell'articolo, si precisa che "bisognerà aspettare del tempo prima che il motore arrivi sul mercato. Etalim, infatti, ha creato al momento un prototipo ma ci vuole ancora del tempo prima di raggiungere i livelli di efficienza, il 40% previto, che i modelli sviluppati al computer indicano come obiettivi previsti."; la stravagante spiegazione tecnica é che il "motore si basa sulla termoacustica".
Ovviamente, non c'é nessuna pubblicazione scientifica seria, in cui é illustrato il funzionamento di questo fantomatico motore. Il sospetto é che sia una versione "aggiornata" del motore  ad aria compressa, noto come Eolo, che consuma più energia per ricaricare con l'aria una eventuale bombola, che quella che viene poi erogata su strada, tralasciando i problemi di natura termodinamica legati all'effetto Joule-Thomson (o effetto Joule-Kelvin) che provoca il congelamento del serbatoio d'aria!
http://www.science.unitn.it/~fisica1/fis...ap_4_2.htm
Sulla bufala di Eolo, rimando a questa lettura:
http://www.kensan.it/articoli/Eolo.php

Nella stessa pagina vi é l'immancabile articolo "scientifico" dell'impareggiabile Antonio Cianciullo in cui ammette candidamente che "nelle campagne, è conveniente installare nella propria azienda un piccolo impianto solare o eolico: anche grazie agli incentivi diventa un’integrazione al fatturato spesso decisiva"; in realtà avrebbe dovuto omettere la congiunzione anche, perché senza i sostanziosi incentivi pubblici, le rinnovabili (solare ed eolico) non verrebbero installate e utlizzate da nessuna parte!
Ribadisco che la situazione italiana sulle rinnovabili é folle. In questo documento Incentivazione delle fonti rinnovabili. Bollettino aggiornato al 30 giugno 2009 del G.S.E., si evince che la maggior parte dei GWh incentivati (fra rinnovabili e assimilabili) è rappresentato dall’eolico e idroelettrico (pagina 31):
http://www.gse.it/attivita/Incentivazion...no2009.pdf
e che eolico e maree hanno il massimo del contributo sino ai folli 340 €/MWh (0,34 €/kWh), come illustrato a pagina 13 (tab. 1.3):
http://www.gse.it/attivita/Incentivazion...no2009.pdf
Con il fotovoltaico integrato si arriva all’indecente contributo di 0,47 €/kWh, come illustrato su Il Conto Energia edizione n. 5 - aprile 2010 del G.S.E. (pagina 7 - pag. 8 del pdf):
http://www.gse.it/attivita/ContoEnergiaF...nergia.pdf
Il Cianciullo, riporta anche un grafico su "elaborazioni" Terna e fa nuovamente confusione sugli scenari. Nel documento Terna dal titolo PREVISIONI DELLA DOMANDA ELETTRICA IN ITALIA E DEL FABBISOGNO DI POTENZA NECESSARIO ANNI 2010 - 2020, a pagina 63:
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
nella tabella 16 - Quadro riepilogativo al 2020 del processo di previsione - vi sono riportati 2 scenari (riferiti all'Italia): quello di base (370 TWh) e quello di sviluppo (410 TWh).
Il grafico riportato maldestramente da Cianciullo, é invece quello riportato a pagina 157 del Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili dell'Italia (conforme alla direttiva 2009/28/CE e alla decisione della Commissione del 30 giugno 2009):
http://www.governo.it/GovernoInforma/Dos...vabili.pdf
si evince che negli obiettivi al 2020 (non sono previsioni, ma obiettivi politici, o meglio sogni!), in cui si é politicamente deciso che l'Italia consumi il 17% da rinnovabili, l'idroelettrico e l'eolico rappresenteranno la maggior parte del FER (Fonti di Energia Rinnovabile) mentre il contributo del solare rimarrà marginale, come ho già detto, anche a livello mondiale:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
A pagina 46 di questo pdf della DIRETTIVA 2009/28/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE sono indicati gli obiettivi per la quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia, 2020 (S2020):
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexU...062:it:pdf
per l'Italia, vi é appunto il 17 %.
Il deficit elettrico italiano é già in atto fin da prima degli anni '70, ma da questi (anni '70) si é aggravato ed é in crescente aumento, sino ai quasi 45 TWh odierni (2009), come illustrato nel grafico di pagina 1 di questo documento di Terna:
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2497
e in questa tabella di pagina 159 (pag. 5 del pdf), nella colonna saldo scambo con l'estero:
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=653
A proposito dell'agricoltura, se Cianciullo fosse preoccupato degli scarsi introiti dei contadini, forse sarebbe il caso di iniziare a parlare di tecnologia in agricoltura che non potrà fare a meno dei "cosidetti" OGM... ma si sa qual'é la linea "moderna" del gruppo L'Espresso, per bocca di Carlo Petrini; riporto una critica puntuale alle stupidaggini del fondatore di Slow Food, da parte di Dario Bressanini:
http://bressanini-lescienze.blogautore.e...sugli-ogm/

Approfitto di questo post, per segnalare l'ennesimo "dispositivo" miracoloso per "risparmiare" energia elettrica. Si tratta del G-Ner-G, pubblicizzato nelle reti locali italiane (io ho visto lo spot sul canale 7Gold).
In realtà e nella migliore delle ipotesi, é solo un condensatore la cui unica utilità, teorica, può essere di rifasare la corrente e la tensione, ma nelle abitazioni, i dispositivi induttivi, come la forza elettromotrice (lavastoviglie, lavatrice, frigorifero) o le lampade a risparmio energetico (quelle fluorescenti) sono già rifasati! Inoltre le utenze domestiche hanno generalmente una potenza contrattuale inferiore ai 6 KW, quindi l'energia reattiva, misurata in kvarh, non è considerata e non si paga anche se ce ne fosse! In caso contrario, nelle utenze domestiche con potenza contrattuale oltre i 6 KW e con apparecchiature non rifasate, riporto i corrispettivi per prelievi di energia reattiva, di cui al comma 13.4 del Testo integrato:
http://www.autorita.energia.it/it/elettr...attiva.htm
Per maggiori dettagli sull'argomento, riporto questa pagina web dell'ing. Zeno Martini:
http://dev.electroportal.net/vis_resourc...amp;id=804
E' stato provato da Altroconsumo:
http://www.altroconsumo.it/elettricita/d...280543.htm
Nell'utilizzo industriale, spesso, le apparecchiature utilizzate non sono rifasate e quindi le aziende adottano l'inserimento in parallelo alla forza elettromotrice, per esempio, delle batterie di condensatori (carichi capacitivi) in configurazione di triangolo o stella, mentre per gli impianti monofase è possibile collegare il singolo condensatore necessario per il rifasamento anche in serie al carico almeno in linea teorica. Oppure con l'utilizzo dei condensatori rotanti. In ogni caso si tratta di dispositivi e soluzioni complesse e costose vendute e installate da personale specializzato. Ergo, questo fantomatico dispositivo, avendo una sua impedenza, seppur bassa, non solo non farà risparmiare nulla in bolletta, ma aumenterà il consumo di energia elettrica!
In conclusione: l'G-Ner-G é una supercazzola! Toungue


sexyteo ha Scritto:

Si é fatto e si fa un gran parlare, tra i non addetti ai lavori, riviste e trasmissioni sensazionalistiche di pseudoscienza, il Beppe Grillo nazionale e via discorrendo, di "miracolsi dispositivi" che producono energia dal nulla o comunque in violazione già del primo principio della termodinamica!
Per esempio il Motionless Electromagnetic Generator, o MEG, è un "dispositivo" che appartiene alla famiglia dei cosiddetti "dispositivi a efficienza superunitaria" (overunity devices), apparecchi cioè a cui si fornisce energia di qualche tipo, ma che ne producono più di quella consumata. Per esempio, un MEG potrebbe funzionare con 10 Watt di corrente elettrica, e produrne 40. Ovviamente nessun overunity device ha mai funzionato in situazioni controllate!
Riporto un critica puntuale di Gianni Comoretto (Osservatorio Astrofisico di Arcetri e professore di astrofisica, Istituto Nazionale di Astrofisica - INAF, Firenze) alla "teoria" strampalata che sta dietro questo fantomatico dispositivo (MEG):
http://ulisse.sissa.it/chiediAUlisse/dom...040420d001
qui c'é una rassegna della free energy e delle sue stravaganti "teorie":
http://giannicomoretto.blogspot.com/2010...rdute.html
qui risponde sulla pompa idrosonica:
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273041
http://www.cicap.org/new/stampa.php?id=273056
Di queste "bufale energetiche" e non solo, ne parla Silvano Fuso nel libro Pinocchio e la scienza: come difendersi da false credenze e bufale scientifiche (prefazione di Tullio Regge - Edizioni Dedalo):
http://books.google.it/books?id=0l-xqCxO...mp;f=false
nel capitolo 13, da pagina 342 a pagina 345 (commenti di Gianni Comoretto).
Colgo l'occasione per riportare un articolo interessante, sempre di Gianni Comoretto, sul progetto statunitense HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program):
http://www.cicap.org/new/stampa.php?id=273694
a ciò é legata (dai maleinformati e in malafede) la bufala delle scie chimiche. Consiglio a chi crede alla tesi cospirazionista delle scie chimiche, di scaricare e leggere il documento sottostante, redatto non da persone qualunque che parlano affermando delle verità che non conoscono, magari reperite in rete senza prendersi il tempo e senza rifletterci sopra per vagliarne l'attendibilità, bensì da persone estremamente competenti in campo aeronautico:
http://www.md80.it/sciechimiche/La_cospi...imiche.zip

RE: email su nucleare e media - Cher - 19-02-2011 12:02

http://www.ilgiornale.it/web/vid/affittipat.pdf

In compenso per ALCUNI l'affitto non costa più di tanto!


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 20-02-2011 19:20

Ritorno nuovamente sull'impareggiabile Antonio Cianciullo con il suo carico di cianciullaggine!
Su un articolo sulla Green economy, apparso sul Venerdì di Repubblica del 11 Febbraio 2011 (da pagina 60 a pagina 63), il Cianciullo "spiega" che "i finanziamenti per le fonti rinnovabili che nel mondo sorpassano per il terzo anno consecutivo quelli per le fonti convenzionali, toccando i 243 miliardi di dollari nel 2010".
In realtà, quella cifra é fasulla. Gli investimenti mondiali e totali delle rinnovabili, per l'anno 2009 sono stati pari a 145 miliardi di dollari, tra l'altro in calo del 6% rispetto al 2008 (155 miliardi di dollari); l'andamento degli investimenti mondiali in clean energy é illustrato in questo grafico di pagina 1 (pag. 2 del pdf) del rapporto IEA Renewable Energy Working GroupParis Workshop del 15 Marzo 2010 (Bloomberg new energy finance); lo storico copre il periodo dal 2004 al 2009 (nota: Totals include global new financial sector investment - adjusted for reinvested equity, as well as estimates for corporate and government R&D, and residential scale projects. Total values include estimates for undisclosed deals):
http://www.iea.org/work/2010/cinderella/...breich.pdf
Inoltre i nuovi investimenti sulle rinnovabili sono in netto calo; si vedano i grafici relativi al Global third party new investment in clean energy di pagina 3 e 4, i grafici relativi al Global asset financing for new build clean energy di pagina 10 e 11, i grafici riferiti ai Global VC and PE new investment in clean energy (Venture Capital e Private Equity) di pagina 12 e 13 del pdf del rapporto sopracitato.
Da notare, come il costo (milioni €/MW) degli aerogeneratori, noti volgarmente come "pale eoliche", non solo non sia in calo, ma invece in costante aumento come mostrato nel grafico - Wind turbine prices (EURm / MW) - di pagina 20 del pdf del rapporto sopracitato, che analizza il periodo 2004 - 2011.
Ricordo che ho già parlato dei finanziamenti pubblici mondiali all'utilizzo di fonti rinnovabili e degli investimenti in ricerca e sviluppo delle stesse F.E.R. (Fonti di Energia Rinnovabili), qui (dai dati dal rapporto del World Energy Outlook 2010):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
Le boutade del Cianciullo, proseguono: "La Cina che sta conquistando la leadership nel mercato globale delle rinnovabili. L'Agenzia europea dell'ambiente che nel rapporto del dicembre scorso certifica il boom delle eco-industrie: nel 2008 nell'Europa a 27 hanno fatturato 319 miliardi di euro (il 2,5 per cento del Pil) e dato lavoro a 3,4 milioni di persone.".
La Cina ha puntato essenzialmente sul carbone:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/CNELEC.pdf
tuttavia ha sviluppato l'idroelettico e ha vasti piani di sviluppo di energia elettronucleare in quanto ha 27 reattori nucleari in costruzione per un totale di 30 GWe, altri 50 reattori ordinati per quasi 58 GWe e 110 reattori proposti per 108 GWe (dati aggiornati al 1 Febbraio 2011)!
http://www.world-nuclear.org/info/reactors.html
http://www.world-nuclear.org/info/inf63.html
il fabbisogno di energia primaria é dominato dalle fossili:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/CNTPES.pdf
le rinnovabili (614.258 GWh) sono rappresentate praticamente dal solo idroelettrico (585.187 GWh - 95,27% sul totale rinnovabili):
http://www.iea.org/stats/renewdata.asp?COUNTRY_CODE=CN
le biomasse (2,32% sul totale rinnovabili) sono la seconda fonte rinnovabile pari a 14.270 GWh (2.359 GWh elettrici + 11.911 GWh calore), mentre l'eolico é la terza fonte rinnovabile con 13.079 GWh (2,13% sul totale rinnovabili) e il solare fotovoltaico rappresenta l'ultima fonte rinnovabile con soli 172 GWh (0,28% sul totale rinnovabili).
Non esiste nessun rapporto dell'Agenzia europea dell'ambiente pubblicato a Dicembre, né in nessun rapporto di questa agenzia si riportano i dati raccontati da Cianciullo!
Nell'articolo cianciullesco, si cita ovviamente Jeremy Rifkin e la sua terza rivoluzione industriale, si riportano dati fantasiosi (senza fonte) sull'occupazione data dalle fonti rinnovabili, si parla del solare termodinamico (il progetto Archimede di Carlo Rubbia) che a livello mondiale non produce nulla e poi "l'Italia è entrata dal marzo scorso anche nella sfida del progetto Desertec, che prevede lo sfruttamento dell'energia solare nel Sahara: un investimento da 400 miliardi di euro per dare all'Europa, entro il 2050, il 15 per cento dell'elettricità di cui ha bisogno.".
Sul Energy Technology Perspectives 2010. Scenarios and Strategies to 2050 (rapporto dell'I.E.A. del 1 Luglio 2010) a pagina 112 (pag 114 del pdf), nella tabella 3.1 - Global electricity production by energy source and by scenario - sono illustrati ben 6 scenari per il 2050; lo scenario BLUE no CCS 2050 che vede il 14% di energia elettrica per fonte solare, quello evocato da Cianciullo, ha il 25% di energia elettronucleare! Lo scenario BLUE Map 2050 che prevede il solare al 12%, ha la fonte elettronucleare la doppio e pari quindi al 24%! Si veda anche la figura 4.4 - Global electricity generation mix - e 4.5 - Regional generation mix in 2050, BLUE Map scenario - di pagina 148 (pag. 150 del pdf). Quest'ultimo scenario, prevede un contributo elevato alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica da parte dell'energia elettronucleare pari al 19% (il secondo contributo, dopo il CCS - Carbon capture and storage, previsto al 31%), come illustrato nella figura 3.6 - The contribution of different power sector technologies to reductions in CO2 emissions in the BLUE Map scenario (BLUE Map 14 Gt CO2 reduction) del rapporto E.T.P. 2010 (Energy Technology Perspectives 2010).
Di questo scenario ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
Cianciullo, ovviamente, ignora completamente l'esistenza di diversi scenari, e spara numeri a caso, decontestualizzandoli sistematicamente!
Un altro elemento interessante di riflessione, presente nel rapporto E.T.P. 2010, sono le emissioni inquinanti di NOx (ossidi di azoto e le loro miscele) e SO2 (anidride solforosa o biossido di zolfo); nella figura 17.2 - NOx and SO2 emissions from energy technologies in the electricity sector - di pagina 633 (pag. 635 del pdf), si evince come la produzione di energia elettronucleare abbia una emissione di questi inquinanti (espressa in grammi/MWh) inferiore al solare sia fotovoltaico che termodinamico (PV: photovoltaic - CSP: concentrated solar power) e sopratutto inferiore al tanto "amato" gas NGCC (natural gas combined cycle) degli "ambientalisti!"
Per quanto riguarda le emissioni inquinanti, ne ho già trattato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...853#pid853
Un aspetto positivo dell'energia elettronucleare, di cui mai si parla, é il suo bassissimo "consumo" di territorio. Nel rapporto E.T.P. 2010, la figura 17.4 di pagina 635 (pag. 637 del pdf) - Direct land use from energy technologies in the electricity sector - mostra come la fonte nucleare abbia la minor richiesta, in assoluto, di superficie per GWh prodotto (mq/GWh); al contrario, le rinnovabili, sopratutto l'eolico, a parità di energia prodotta, hanno un elevato "consumo" del territorio!
Sempre nel rapporto E.T.P. 2010, da pagina 150 (pag. 152 del pdf), nel paragrafo Vision for the grid of the future, si analizzano gli aspetti delle cosidette smart grids; oltre ai vantaggi (Benefits of smart grids) elencati a pagina 152 e 153 (pagine 154 e 155 del pdf), sono riportati gli ostacoli agli investimenti nelle reti elettriche (Barriers to electricity grid investment) nella tabella 4.8 di pagina 157 (pag. 159 del pdf) e sopratutto ci sono incognite sui costi effettivi: "The detailed cost of smart grids compared to conventional grid designs is not fully understood." (pagina 156 - pag. 158 del pdf - How much does the grid of the future cost? - Capital expenses)
Nella figura 2.2 - Emissioni di gas a effetto serra come tonnellate di CO2 equivalente per persona per paese nel 2008 - di pagina 29 (pag. 18 del pdf) del rapporto L'AMBIENTE IN EUROPA STATO E PROSPETTIVE NEL 2010 (sintesi), redatto dall'Agenzia Europea del'Ambiente (E.E.A. - European Environment Agency's):
http://www.eea.europa.eu/soer/synthesis/...nload/file
si evince come Paesi che fanno largo utilizzo di energia elettronucleare come la Francia (76,5 % di produzione di energia elettronucleare - dati 2008) e la Svezia (42,6 % di produzione di energia elettronucleare - dati 2008) hanno emissioni di gas a effetto serra inferiori a Paesi green come la Danimarca!
Ne avevo già parlato qui a proposito del CO2 EMISSIONS FROM FUEL COMBUSTION della OECD/IEA, 2010:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
Non solo, la Svezia, ha la quota maggiore di energia rinnovabile nel consumo finale di energia nell'UE-27 nel 2007 rispetto agli obiettivi del 2020, come illustrato nel relativo grafico della figura 2.5 di pagina 36 (pag. 22 del pdf) del già citato rapporto L'AMBIENTE IN EUROPA STATO E PROSPETTIVE NEL 2010.

P.S.: l'Energy Technology Perspectives 2010. Scenarios and Strategies to 2050 (rapporto dell'I.E.A. del 1 Luglio 2010), allegato in questo post, é scaricabile anche da qui:
http://www.pdf-download.net/2010/07/ener...-2050.html


RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 03-03-2011 22:37

Commento l'ennesimo articolo, sull'energia, pubblicato sul famigerato allegato de La Repubblica, Affari & Finanza (Gruppo Espresso). Questa volta, però, non é firmato dal solito Antonio Cianciullo, ma da Patrizia Feletig.
L'articolo in questione, é del 28 Febbraio 2011 (é comunque in allegato):
http://www.swas.polito.it/services/Rasse...148401.pdf
La Feletig esordisce affermando che "in Europa, il consumo domestico assorbe il 40% dell’energia primaria", ma andando a vedere i numeri, nell'Unione Europea (E.U. a 27 Stati membri), il totale del consumo finale di energia (TFC) ammonta a 1.219.479 di ktoe (circa 14.183 TWh o 51.057.147 TJ) ripartite nei seguenti settori:
Industry: 295.227 ktoe
Transport: 330.185 ktoe
Other: 480.861 ktoe
Non-Energy Use: 113.207 ktoe
nella voce Other, sono incluse le utenze domestiche (Residential) che rappresentano 296.433 ktoe, i servizi pubblici e commerciali (Commercial and Public Services) per 141.898 ktoe, l'agricoltura (Agriculture/Forestry) per 25.275 ktoe, la pesca (Fishing) per 849 ktoe e vari (Non-Specified) per 16.406 ktoe (dati I.E.A. 2008):
http://www.iea.org/stats/balancetable.as...RY_CODE=30
in termini percentuali, il consumo domestico (Residential) europeo pari a 296.433 ktoe su un totale del consumo finale di energia di 1.219.479 di ktoe, rappresenta il 24,3 %, praticamente poco più della metà del dato, fornito a caso, nell'articolo della Feletig (40 %).
Leggendo i dati della I.E.A., appena riportati, si capisce come il settore più energivoro in assoluto é rappresentato dai trasporti (330.185 ktoe) con il 27%.
Per quanto riguarda l'Italia, rimando a questa sintesi sulle Politiche Energetiche dei Paesi Membri dell'A.I.E. ITALIA - Esame 2009 (pagina 8 - pag. 10 del pdf):
http://www.iea.org/papers/2010/Italian_T...R_2009.pdf
Per le definizioni dei settori riportati, vedere qui sotto la voce Final Consumption which includes:
http://www.iea.org/stats/defs/defs.asp

L'articolo prosegue affermando che "Il concetto è quello di "casa passiva", ovvero quando la somma degli apporti subiti dell'irraggiamento solare trasmessi attraverso le finestre e il calore generato internamente all'edificioda elettrodomestici e occupanti, sono sufficienti a compensare le perdite dell'involucro durante la stagione fredda".
Questo non si verifica mai nella realtà, in case reali, perché esiste la notte, il meteo avverso, la latitudine, e la inevitabile dispersione termica dei materiali che compongono l'edificio. A tal proposito va detto che non esistono e non esisteranno mai materiali perfettamente isolanti (o conduttori), tuttavia esistono materliai con proprietà più o meno valide per la coibentazione. Ovviamente, una casa adeguatamente isolata, farà risparmiare gas (o pellet, o legna, ecc.) per il riscaldamento invernale ed anche energia elettrica per l'eventuale refrigerazione estiva, ma non inciderà sul consumo di energia elettrica durante l'anno, che provvede ad alimentare frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, illuminazione, televisori, apparecchi informatici, ecc..
La Feleting riporta, come sempre, dati senza fonte, come questo: "Nei casi ottimali si riesce a comprimere fino a 10-13 volte la spesa energetica e abbattere l’inquinamento di CO2 da riscaldamento, illuminazione e climatizzazione.", oppure "La costruzione di un edificio virtuoso costa il 5-15% in più ma la differenza si recupera" e riporta foto di ville "ecologiche", che non sono certo rappresentative delle case degli italiani!
Inoltre, ricordo, per l'ennesima volta, che le cosidette "case passive" sono pagate con i soldi dei contribuenti, in bolletta elettrica, per quanto riguarda i pannelli fotovoltaici e i collettori solari!
In conclusione, questo articolo continua a confondere il fabbisogno di energia primaria e quello di energia elettrica.


RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 03-03-2011 22:42

Di interesse, questo seminario di Nicola Cufaro Petroni sugli Usi militari e rischi dell’Uranio impoverito (Depleted Uranium) dell'I.N.F.N. (sezione di Bari)- Dipartimento di Fisica dell'Università e del Politecnico di Bari (24 gennaio 2001):
http://www.ba.infn.it/~cufaro/political/...rioDU.html
e questa dispensa del Dott. Alberto Panzarasa:
http://www.pv.infn.it/~panzaras/didattic...ritoCD.ppt
Continua la disinformazione scientifica sul poligono militare di Quirra (Sardegna)... infatti bisognerebbe informare la disinformatissima redazione di Tiscali, che l'uranio 238 non é uranio arricchito!
http://notizie.tiscali.it/articoli/crona...l?ultimora
L'U-238 é un isotopo naturale che compone oltre il 99% dell'uranio estratto ed anche di quello impoverito:
http://www.ba.infn.it/~cufaro/political/tavola1.html
Utile, questa riflessione sull'effetto placebo e i presunti danni alla salute dell'elettrosmog e dell'uranio impoverito, del Dott. Giuseppe Zito (Ricercatore sezione I.N.F.N. di Bari):
http://www.ba.infn.it/~zito/museo/placebo.html
Ripropongo questo articolo del Dott. Adolfo Esposito (esperto qualificato dei L.N.F. Laboratori Nazionali di Frascati - I.N.F.N.), sull'uranio impoverito - una risposta scientificamente corretta alla esigenza di informazione:
http://wwwsis.lnf.infn.it/seminars/aespo...erito.html
Sul riconoscimento di radionuclidi dall'andamento orario dei conteggi di un preparato radioattivo, sempre del Dott. Adolfo Esposito:
http://www.lnf.infn.it/edu/incontri/2003...posito.ppt


sexyteo ha Scritto:

Si continua a parlare di uranio impoverito, in Sardegna:
http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/s...64541.html
ne avevo già parlato alla fine del primo post di questo thread.
In questo articolo, pubblicato sulla rivista specializzata Fisica in Medicina nel n° 2 (aprile-giugno 2004 – pp: 108-114 del pdf), dal titolo "Approccio bioingegneristico alla sindrome dei Balcani" in cui sono illustrati "gli studi della professoressa Gatti dell'Università di Modena e Reggio Emilia, nell’ambito del progetto europeo sulle nanopatologie, la quale ha riscontrato in campioni biologici appartenenti ad alcuni reduci dai Balcani un anomalo inquinamento di micro- e nanopolveri con caratteristiche chimiche insolite." (introduzione a cura di Luca Moro):
http://www.fisicamedica.org/aifm/periodi...dicina.pdf
Ricordo a tutti, l'ho già detto quando ho parlato dell'uranio impoverito (alla fine del post n° 1 di questo thread), la dottoressa Maria Antonietta Gatti é moglie di Stefano Montanari (laureato in farmacia, si spaccia per essere esperto di medicina e ingegneria, é direttore scientifico nell'azienda modenese Nanodiagnostics, di proprietà della moglie e vicino ai grillini!).
Per completezza riporto una critica agli studi della Gatti, da parte dell'ammiraglio (in pensione) Falco Accame:
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.p...colo=11149
Ripropongo qui sotto, una esposizione, scientificamente corretta, sull'uranio impoverito redatta dal Dott. Adolfo Esposito dell'I.N.F.N. (Istituto Nazione di Fisica Nucleare):
http://wwwsis.lnf.infn.it/seminars/aespo...erito.html

RE:    email su nucleare e media - sexyteo - 15-03-2011 16:33

Nella trasmissione di ieri di porta a porta, si é parlato degli eventi della centrale nucleare di Fukushima Daiichi; tra gli ospiti il delirante Antonio Di Pietro e l'incompetente Mario Tozzi:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/med...4.html#p=0
i due squallidi personaggi (Di Pietro e Tozzi), sono entrambi degli sciacalli che si augurano in fondo in fondo, un danno sanitario grave alla popolazione per capitalizzare voti in Patria! Pazzesco!
Tra gli addetti ai lavori c'era Marco Ricotti.


RE: email su nucleare e media - Cher - 15-03-2011 17:00

E' in atto l'obiettivo di creare panico nella popolazione Italica a fini referendari:
http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_1...425c.shtml

Notare quante volte hanno ripetuto la seguente frase nello stesso articolo:
".........«il combustibile nucleare spento si è surriscaldato, generando idrogeno e innescandone l'esplosione».


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 17-03-2011 01:22

Ieri, 15 Marzo, il pseudo-esperto Mario Tozzi a Matrix (canale5) é stato raccapricciante, mentre Ermete Realacci é sempre peggio:
http://www.video.mediaset.it/video/matri...1-c1-o1-p1
penosissimo anche Maurizio Crozza (ieri, 15 Marzo, a Ballarò su raitre):
http://www.youtube.com/watch?v=F5Q9-xG1LM8
A Porta a Porta (ieri, 15 Marzo, su raiuno), c'era il disinformatissimo Gianni Silvestrini:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/med...b.html#p=0


RE: email su nucleare e media - Dwalin - 17-03-2011 02:02

se quelli del nucleare sono pagati profumatamente (ed io dovrei ancora capire da chi per andarlo a conoscere visto che il borsellino piange terribilmente), quelli contro invece lo fanno pro bono?

eeeeeeeeeeeeeeeeeeeh


RE: email su nucleare e media - Cher - 17-03-2011 12:27

Una perla di giornalismo...... nel medio evo li mettevano alla gogna gli untori!
http://www.ilgiornale.it/interni/la_fine...comments=1

............."Il commissario europeo all’Energia, Guenther Oettinger, torna a parlare dell Giappone e non fa sconti. L’altro ieri aveva usato la parola «Apocalisse», ora parla di una situazione «fuori controllo, che è sempre di più una vera catastrofe». I giapponesi lavorano con tutte le loro forze, con i moro mezzi, con le pompe antincendio, si cerca di gettare acqua con gli idrovolanti, ma non si sa più come uscire. Le missioni sono fallite. Fa paura quel fumo che si ostina a uscire dalla centrale di Fukushima. Gli elicotteri che dovevano gettare acqua sono stati respinti dai livelli altissimi di radioattività. E l’immagine riporta subito ai tentativi falliti di Chernobyl. I noccioli dei reattori restano incandescenti. La polizia tenterà di raffreddare la vasca del reattore 4 usando un camion con cannone ad acqua. L’intensità delle radiazioni delle barre rimaste scoperte hanno fatto prosciugare l’acqua. Per questo il governo giapponese ha deciso di accettare l’aiuto dell'esercito americano. Aerei da ricognizione senza pilota americani saranno inviati in missione sulla centrale. E un responsabile statunitense ha parlato di radiazioni «estremamente potenti». A far crescere la rabbia della gente ci pensano le rivelazioni Wikileaks: il Giappone sapeva da tempo, almeno due anni, che le sue centrali erano ormai fuori norma e che un terremoto particolarmente potente avrebbe potuto causare «seri problemi».Sad

NATURALMENTE QUESTA DIRETTIVA VIENE IGNORATA:
http://www.ilgiornale.it/esteri/ecco_ver...comments=1
E a predicare calma e ad abbassare il livello di allerta e preoccupazione, si aggiunge anche l'Aiea. "Non è il momento di dire se gli sviluppi del disastro nucleare in Giappone siano finiti "fuori controllo", ha detto il capo dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, reagendo all’allarmismo che serpeggia in questi giorni. Stamane il commissario Ue all’Energia, Guenther Oettinger, aveva detto che la situazione sembra esser sfuggita di mano alle autorità giapponesi. Di qui, il monito del capo dell’Aiea, Yukiya Amano: "Non è il momento di dire che le cose siano fuori controllo, gli operatori stanno facendo il massimo per riportare in sicurezza il reattore".


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 23-03-2011 03:09

Vi propongo questo articolo del lontano 28 gennaio 1987 (la Repubblica) in cui già all'indomani dell'incidente di Chernobyl (26 aprile 1986) l'allora direttore generale dell'IAEA, Hans Blix, affermava in un intervista che "Non vi sono stati altri decessi oltre i primi 31, mentre i duecento irradiati diretti, sono stati dimessi dagli ospedali e sottoposti a controlli periodici, dato l'alto rischio che seguitano a correre. Per i 70 milioni di sovietici, colpiti invece da dosi deboli di radiazione, la scienza appare molto incerta sulle previsioni e in quali e quanti casi l' irradiazione addizionale potrebbe provocare il cancro. Poiché su 70 milioni si presume vi saranno naturalmente circa 7 milioni di casi di cancro, si considera che una oscillazione di 25.000 in più non sarebbe statisticamente rilevabile per il suo carattere marginale" e poi "Dal punto di vista economico il nucleare resta più vantaggioso anche del carbone. Dal punto di vista della sicurezza i rischi ormai li conosciamo ed abbiamo visto che Chernobyl non è la fine del mondo. L'incidente di Bhopal è stato molto più catastrofico. Purtroppo è attraverso gli incidenti che l'umanità impara ad andare avanti e a proteggersi meglio":
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/...nobyl.html

Su Hans Blix:
http://www.un.org/Depts/unmovic/ExecChair/ExeChBi.htm


RE:   email su nucleare e media - sexyteo - 28-03-2011 20:41

La bellezza del nucleare russo:
http://www.repubblica.it/2006/08/galleri...tom/1.html
http://blogs.reuters.com/wp-content/uplo...ear360.jpg
Toungue


RE:    email su nucleare e media - sexyteo - 05-04-2011 17:14

Tale Cristiana Alicata (laureata in ingegneria, attualmente lavora come responsabile commerciale alla FIAT) con un "curriculum" molto politico (milita nel PD ed è attivista dei diritti di omosessuali e transessuali), tratta il tema energetico tedesco con una superficialità e inesattezza disarmante:
http://wordwrite.wordpress.com/2011/04/0...-nucleare/
la redazione di Tiscali, non si pone nessun dubbio, né effettua una qualsivoglia verifica di quanto affermato, pubblicandolo integralmente:
http://notizie.tiscali.it/articoli/colla...mania.html
Dai dati più recenti della IEA, la Germania produce complessivamente 637.232 GWh di energia elettrica di cui 148.495 GWh con il nucleare, 40.574 GWh con l'eolico, 4.420 GWh con il solare fotovoltaico, 18 GWh con il geotermico, 26.963 GWh con l'idorelettrico, 19.851 GWh con la biomassa, 9.368 GWh con i termovalorizzatori e il resto (maggior parte) con carbone, gas e olio combustibile (rispettivamente 290.645 GWh + 87.654 GWh + 9.244 GWh = 387.543 GWh):
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=DE
Riepilogando, in termini percentuali, (in Germania) il nucleare rappresenta il 23,3 % e il gruppo fossili (carbone, gas e olio combustibile) ben quasi il 61 %; le tanto "acclamate" rinnovabili (eolico + fotovoltaico) insieme fanno il 7 % (il fotovolatico, da solo, non arriva allo 0,7%!)!
Anche sommando l'idroelettrico + eolico + fotovoltaico + biomasse + geotermico si arriva al 14,4%, sommando ulteriormente i tanto "odiati" termovalorizzatori, si arriva a quasi il 15,9 %! Insomma quel 21 % di produzione interna da rinnovabil, riportato da Cristiana Alicata, da dove salta fuori!?
Vorrei sapere cosa c'é di "geniale" nella politica energetica tedesca, basata sulle fossili:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/DEELEC.pdf
Tra l'altro, gli effetti della chiusura di 7 reattori, per motivi politico-elettorali, si fanno sentire: secondo quanto afferma BDEW (é l'associazione federale che raggruppa le utilities nel settore energia e acqua), a partire dalla chiusura dei 7 impianti nucleari, la Germania importa giornalmente 50 GWh dalla Francia e dalla ex-Cecoslovacchia. Da quella data, le importazioni da questi due Paesi sono raddoppiate mentre le esportazioni verso la Svizzera e l’Olanda si sono dimezzate. Complessivamente il parco nucleare tedesco è decurtato di 10 reattori perché i 7 sospesi si aggiungono a 2 della Vattefall in corso di ristrutturazione dal 2007 e uno della E.ON (é una importante Società di vendita di Energia Elettrica e Gas Naturale) per una manutenzione di routine. Nel primo trimestre 2011 il prezzo all’ingrosso del chilowattora è aumentato del 12% e quello delle quote di emissioni di CO2 del 10%:
http://www.bdew.de/internet.nsf/id/DE_20...aus-tausch
http://blog.forumnucleare.it/politica-2/...ettricita/
Ricordo a tutti, che la Germania ha una delle bollette elettriche (sia per i cittadini che per le aziende), tra le più care d'Europa:
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/I...046-EN.PDF
Per concludere, fa davvero impressione, la superficialità e la falsità, con cui vengono trattati temi di così rilevante importanza. Come aggravante, in Italia, la verifica delle affermazioni da parte delle testate giornalistiche, é cosa rarissima. Inoltre, affermazioni di questo genere, gettano un'ombra inquietante sulla effettiva preparazione di molti giovani laureati italiani nelle facoltà scientifiche e tecniche.


RE: email su nucleare e media - vindea - 05-04-2011 22:09

... ma gli ingegneri non sono mica tutti uguali... e non dice nemmeno per che tipo di azienda lavora...
No, non è un fattore di formazione, che anzi, non penso che in Italia gli ingegneri siano formati male... è un fattore che si dovrebbe più rimanere al proprio posto... magari sbaglio...


RE:     email su nucleare e media - sexyteo - 06-04-2011 22:22

Tutte le rinnovabili tedesche (idroelettrico, fotovoltaico, eolico, biomasse, rifiuti e geotermico), producono circa il 17% (dati aggiornati al 2010) del fabbisogno elettrico tedesco (i dati più recenti IEA, che ho riportato nel precedente post, forniscono tutte le rinnovabili tedesche a quasi il 16%):
http://www.bmu.de/files/bilder/allgemein...010_bf.pdf
a fronte di investimenti e finanziamenti colossali (grafico di pagina 15); per il solo fotovoltaico, ammontano a quasi 20 miliardi di euro (dati 2010) per produrre solo 12 TWh (dati 2010):
http://www.unendlich-viel-energie.de/upl..._feb11.pdf
La stessa quantità di energia, é prodotta da un unico reattore EPR da 1,6 GWe (costo: 4 - 5 miliardi di euro): con un fattore di utilizzo del 95%, quel tipo di reattore produce, da solo, 13,3 TWh!
Nel caso del fotovoltaico, per produrre una dozzina di TWh é necessario installare ben 17 GW, contro i soli 1,6 GW del nucleare! In pratica il fattore di utilizzo per i fotovoltaico é di circa il 10%; in altre parole, il fotovoltaico tedesco produce energia per solo il 10% (877 ore, circa) del totale delle ore annue (8.769 ore).
Faccio notare che, analogamente al fotovoltaico, l'eolico pur in crescente aumento di potenza installata (MW) si registra un calo di produzione di energia elettrica (GWh), come riportato nel grafico di pagina 9 (Windenergie in Deutschland) del documento Stromdaten Jahr 2010 (vorläufig); emblematica la figura di pagina 17 (Kapazität und Erzeugung 2009 Gesamte Elektrizitätstwirtschaft) in cui si riporta che il 16,6% di MW eolico (netto) installato, produce il 6,9% di energia elettrica, mentre il 13,2% di MW nucleare installato produce ben il 22,8% di energia elettrica! Per il fotovoltaico le cose vanno pure peggio dell'eolico, in quanto, la potenza installata (6,3% del totale) produce solo l'1,2% di energia elettrica! In altre parole, le migliore "rese" si hanno dal nucleare (kernenergie) e dal carbone (lignite - braunkohle).
Cosa c'é di "geniale" nella politica energetica tedesca!? Lo dico io: sperpero di denaro pubblico!
Analizzando il ventennio 1990 - 2010 (Stromerzeugung nach Energieträgern von 1990 bis 2010 (in TWh) Deutschland insgesamt), la produzione di energia elettronucleare tedesca (kernenergie), é oscillata tra i 134,9 TWh del 2009 e i 171,3 TWh del 2001, mentre, percentualmente (rispetto alla produzione totale di energia elettrica), é oscillata tra il 30,8 del 1997 e il 22% del 2007:
http://www.ag-energiebilanzen.de/viewpage.php?idpage=65
Con i consumi elettrici in aumento (Kraftstoff- und Heizölabsatz Jahr 2010 (vorläufig) - grafico di pagina 6 del pdf), l'unica risposta concreta e alternativa al nucleare tedesco, sarà ed é il carbone (sia fossile - steinkohle che lignite - braunkohle).


sexyteo ha Scritto:

Tale Cristiana Alicata (laureata in ingegneria, attualmente lavora come responsabile commerciale alla FIAT) con un "curriculum" molto politico (milita nel PD ed è attivista dei diritti di omosessuali e transessuali), tratta il tema energetico tedesco con una superficialità e inesattezza disarmante:
http://wordwrite.wordpress.com/2011/04/0...-nucleare/
la redazione di Tiscali, non si pone nessun dubbio, né effettua una qualsivoglia verifica di quanto affermato, pubblicandolo integralmente:
http://notizie.tiscali.it/articoli/colla...mania.html
Dai dati più recenti della IEA, la Germania produce complessivamente 637.232 GWh di energia elettrica di cui 148.495 GWh con il nucleare, 40.574 GWh con l'eolico, 4.420 GWh con il solare fotovoltaico, 18 GWh con il geotermico, 26.963 GWh con l'idorelettrico, 19.851 GWh con la biomassa, 9.368 GWh con i termovalorizzatori e il resto (maggior parte) con carbone, gas e olio combustibile (rispettivamente 290.645 GWh + 87.654 GWh + 9.244 GWh = 387.543 GWh):
http://www.iea.org/stats/electricitydata...RY_CODE=DE
Riepilogando, in termini percentuali, (in Germania) il nucleare rappresenta il 23,3 % e il gruppo fossili (carbone, gas e olio combustibile) ben quasi il 61 %; le tanto "acclamate" rinnovabili (eolico + fotovoltaico) insieme fanno il 7 % (il fotovolatico, da solo, non arriva allo 0,7%!)!
Anche sommando l'idroelettrico + eolico + fotovoltaico + biomasse + geotermico si arriva al 14,4%, sommando ulteriormente i tanto "odiati" termovalorizzatori, si arriva a quasi il 15,9 %! Insomma quel 21 % di produzione interna da rinnovabil, riportato da Cristiana Alicata, da dove salta fuori!?
Vorrei sapere cosa c'é di "geniale" nella politica energetica tedesca, basata sulle fossili:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/DEELEC.pdf
Tra l'altro, gli effetti della chiusura di 7 reattori, per motivi politico-elettorali, si fanno sentire: secondo quanto afferma BDEW (é l'associazione federale che raggruppa le utilities nel settore energia e acqua), a partire dalla chiusura dei 7 impianti nucleari, la Germania importa giornalmente 50 GWh dalla Francia e dalla ex-Cecoslovacchia. Da quella data, le importazioni da questi due Paesi sono raddoppiate mentre le esportazioni verso la Svizzera e l’Olanda si sono dimezzate. Complessivamente il parco nucleare tedesco è decurtato di 10 reattori perché i 7 sospesi si aggiungono a 2 della Vattefall in corso di ristrutturazione dal 2007 e uno della E.ON (é una importante Società di vendita di Energia Elettrica e Gas Naturale) per una manutenzione di routine. Nel primo trimestre 2011 il prezzo all’ingrosso del chilowattora è aumentato del 12% e quello delle quote di emissioni di CO2 del 10%:
http://www.bdew.de/internet.nsf/id/DE_20...aus-tausch
http://blog.forumnucleare.it/politica-2/...ettricita/
Ricordo a tutti, che la Germania ha una delle bollette elettriche (sia per i cittadini che per le aziende), tra le più care d'Europa:
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/I...046-EN.PDF
Per concludere, fa davvero impressione, la superficialità e la falsità, con cui vengono trattati temi di così rilevante importanza. Come aggravante, in Italia, la verifica delle affermazioni da parte delle testate giornalistiche, é cosa rarissima. Inoltre, affermazioni di questo genere, gettano un'ombra inquietante sulla effettiva preparazione di molti giovani laureati italiani nelle facoltà scientifiche e tecniche.

RE:      email su nucleare e media - sexyteo - 11-05-2011 20:17

Ecco un altro "espertone" di nucleare, anzi, "espertona"! E' tale Helen Caldicott:
http://www.helencaldicott.com/about/cv/
la quale sostiene che con l'incidente di Chernobyl sono già morte 1.000.000 di persone (mi chiedo perché non 10 milioni, 100 milioni o 1 miliardo!?), assimila gli eventi di Fukushima con TMI e Chernobyl (quando invece sono incidenti assai diversi, con conseguenze dissimili); inoltre confonde lo zirconio, probabilmente con la grafite (moderatore, assai infiammabile!) del reattore di Chernobyl (RBMK), affermando che brucia con l'aria (invece con la reazione tra zirconio ed acqua si ha la formazione di idrogeno). Tragicomico il suo paragone dei raggi X e l'energia diabolica E=mc^2, attribuendo per altro frasi mai dette dal Grande Albert Einstein! La farneticazione prosegue senza ritegno, sentenziando che "a Falluja l'80% dei neonati nasce senza cervello, con un occhio solo e senza arti superiori, così gli stessi dottori consigliano alle donne di non avere figli. L'incidenza di cancro é aumentata di 12 volte".
Un delirio al di là di ogni umana comprensione:
http://www.youtube.com/watch?v=yQDM1AO5q...re=related
Di sicuro, Helen Caldicott, é la prova provata che un essere umano può esistere e farneticare anche senza traccia di materiale celebrale!
Mai vista tanta idiozia e ignoranza!


RE:      email su nucleare e media - renato - 12-05-2011 04:51

sexyteo ha Scritto:

Tutte le rinnovabili tedesche (idroelettrico, fotovoltaico, eolico, biomasse, rifiuti e geotermico), producono circa il 17% (dati aggiornati al 2010) del fabbisogno elettrico tedesco (i dati più recenti IEA, che ho riportato nel precedente post, forniscono tutte le rinnovabili tedesche a quasi il 16%):
...
a fronte di investimenti e finanziamenti colossali (grafico di pagina 15); per il solo fotovoltaico, ammontano a quasi 20 miliardi di euro (dati 2010) per produrre solo 12 TWh (dati 2010):
...
Cosa c'é di "geniale" nella politica energetica tedesca!? Lo dico io: sperpero di denaro pubblico!
...
Con i consumi elettrici in aumento
...
l'unica risposta concreta e alternativa al nucleare tedesco, sarà ed é il carbone (sia fossile - steinkohle che lignite - braunkohle).


E si ... sono proprio stupidi i tedeschi ...
Non capisco come, con un'analisi così superficiale, tu possa pensare di liquidare un paese che è l'economia trainante in europa.

Gli investimenti che i tedeschi hanno fatto nella ricerca in fotovoltaico ed eolico gli stanno rientrando con gli interessi.

Forse non sai che le aziende tedesche, grazie agli incentivi ed alle installazioni in casa, sono diventate leader mondiali nel fotovoltaico e presto lo diventeranno anche nell'eolico.
Anche gli USA stanno costruendo centrali FV con tecnologia tedesca.

La germania non pensa affatto di sostituire le centreli nucleari solo con FV ed eolico.
Anche il carbone non è l'alternativa.
I tedeschi punteranno sul gas naturale, che è l'unica alternativa, valida, economica, e non inquinante.

I tedeschi si sono accorti che non potevano prolungare di molto la vita delle vecchie centrali (punto su cui spero tutti concordiate) , quindi vogliono uscirne gradualmente, evitando di trovarsi di colpo con gli enormi costi di decommissionig e di richiesta energetica.

La grande e furba Francia ha accantonato in trent'anni 12 miliardi di euro per il decommissioning delle centrali.
12 miliardi per 59 centrali? Basteranno si e no per 3.
Dove troveranno i soldi per tutte le altre?

La Francia fra un po' si troverà nei guai, non la Germania!
Sempre che non si limiti a chiudere la porta ed a lasciarle dove sono, come abbiamo fatto in Italia.
RE:       email su nucleare e media - Charade77 - 12-05-2011 09:08

renato ha Scritto:


I tedeschi si sono accorti che non potevano prolungare di molto la vita delle vecchie centrali (punto su cui spero tutti concordiate) , quindi vogliono uscirne gradualmente, evitando di trovarsi di colpo con gli enormi costi di decommissionig e di richiesta energetica.

La grande e furba Francia ha accantonato in trent'anni 12 miliardi di euro per il decommissioning delle centrali.
12 miliardi per 59 centrali? Basteranno si e no per 3.
Dove troveranno i soldi per tutte le altre?



Non credo nemmeno i francesi siano i più sprovveduti da decommissionare contemporaneamente 59 centrali ,se applichi il ragionamento ai tedeschi ,applicalo pari pari anche ai francesi no?!
Vero è che hanno investito in ricerca su FV ed eolico ,ma non mi spiego del come mai , la Cina ,tra i principali produttori di pannelli FV ,non ne facciano uso massiccio ,ma ricorrono giusto ai nuovi AP-1000 americani ,e li rifilino al resto del mondo.Diaciamo piuttosto che punteranno plausibilmente su fonti un pò più redditizie , tipo il gas ,ma come le baggianate che al 2080 l'80% del loro fabbisogno sarà coperto dalle fonti rinnovabili ,mi sembra eccessivo.E poi i dietro-front energetici sono sempre dietro all'angolo ,dato che intervengono anche contesti politici di comodo negli uni e negli altri casi quindi ,solo un'analisi tecnica asettica ci può dare un idea effettivamente della realtà.I dati postati da Sexyteo sono una solida base che da un quadro reale che lascia poco spazio ad interpretazioni.Quindi ti chiedo se hai dei dati ,non interpretati ,semplicemente dati ,da confrontare ,se in contrapposizione ,in modo che possiamo metterli a confronto.
Saluti
RE: email su nucleare e media - renato - 12-05-2011 15:29

Charade77 ha Scritto:

...
Quindi ti chiedo se hai dei dati ,non interpretati ,semplicemente dati ,da confrontare ,se in contrapposizione ,in modo che possiamo metterli a confronto.


Ecco qua....

Charade77 ha Scritto:

Non credo nemmeno i francesi siano i più sprovveduti da decommissionare contemporaneamente 59 centrali ,se applichi il ragionamento ai tedeschi ,applicalo pari pari anche ai francesi no?!

Certamente non potranno farlo contemporaneamente, anche perchè le centrali hanno età diverse e non "scadono" contemporaneamente.

http://www.wupperinst.org/uploads/tx_wip...nds_FR.pdf

Come si legge a pag. 35 e successive, la francese Areva ha investito parte dei fondi per il decommissioning in titoli di borsa, e lo ritiene rischioso perchè in caso di calo della borsa, i fondi potrebbero non  essere  sufficienti!
La francese CEA non ha fondi sufficienti a coprire i costi del personale per il decommissioning e conta su fondi militari, cioè statali.
La francese EDF ha accantonato 368 milioni di euro per il decommissioning del Phenix (meno di 1/10 del necessario).
Il rapporto è del 2006, ma mostra una situazione abbastanza disastrosa:
come si vede dalle tabelle di pag 44 e successive, i fondi accantonati sono decisamente inferiori a quelli stimati già per i decommissioning a breve.
La Corte dei Conti francese ha stimato in 65 miliardi di euro i costi di decommissioning necessari a breve.

Charade77 ha Scritto:

Vero è che hanno investito in ricerca su FV ed eolico ,ma non mi spiego del come mai , la Cina ,tra i principali produttori di pannelli FV ,non ne facciano uso massiccio ,ma ricorrono giusto ai nuovi AP-1000 americani ,e li rifilino al resto del mondo.Diaciamo piuttosto che punteranno plausibilmente su fonti un pò più redditizie , tipo il gas ,ma come le baggianate che al 2080 l'80% del loro fabbisogno sarà coperto dalle fonti rinnovabili ,mi sembra eccessivo.E poi i dietro-front energetici sono sempre dietro all'angolo ,dato che intervengono anche contesti politici di comodo negli uni e negli altri casi quindi ,solo un'analisi tecnica asettica ci può dare un idea effettivamente della realtà.I dati postati da Sexyteo sono una solida base che da un quadro reale che lascia poco spazio ad interpretazioni.
...

I cinesi hanno un'esigenza di crescita che è molto superiore a quelle europee, per cui stanno investendo in tutto quello che possono:
carbone
gas
nucleare
rinnovabili
idroelettrico
ricerca (su rinnovabili, fusione fredda e calda, fissione)
non hanno scelta, non possono rinunciare a nessuna tecnologia.

Diverso è per l'Europa i cui parametri di crescita della richiesta energetica sono decisamente inferiori.

Per l'italia, il più volte citato report Terna, prevede per i prossimi 10 anni un incremento della richiesta di circa il 20% (cioè circa 2% anno!).

http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434

sexyteo ha Scritto:

a fronte di investimenti e finanziamenti colossali (grafico di pagina 15); per il solo fotovoltaico, ammontano a quasi 20 miliardi di euro (dati 2010) per produrre solo 12 TWh (dati 2010):

Come ho già spiegato, i grossi investimenti non sono tutti destinati alla costruzione, bensì alla ricerca e sviluppo delle società.
Gli incentivi tedeschi, ad esempio, non danno soldi per la produzione dei kw FV (come in italia), sono finalizzati alla costruzione di impianti ed alle aziende che investono in ricerca.
Questo ha permesso loro di diventare leader mondiali.
Ho fatto diverse consulenze per società italiane che costruiscono centrali e tutte, per il FV, comprano tecnologia tedesca.
Cosa c'é di "geniale" nella politica energetica tedesca!?
Quando tutti gli altri saranno ancora li a pensare quale tecnologia comprare, loro la staranno già vendendo!!
Non è solo politica energetica, è anche politica economica.

sexyteo ha Scritto:

http://www.ag-energiebilanzen.de/viewpage.php?idpage=65
Con i consumi elettrici in aumento (Kraftstoff- und Heizölabsatz Jahr 2010 (vorläufig) - grafico di pagina 6 del pdf), l'unica risposta concreta e alternativa al nucleare tedesco, sarà ed é il carbone (sia fossile - steinkohle che lignite - braunkohle).

Il grafico di pagina 6 del PDF illustra l'incremento di costo del greggio, non i consumi.

"Internationale Rohölpreise Jan. bis Dez. 2009 / 2010"
"Prezzi internazionali del petrolio greggio gennaio-dicembre 2009/2010"

Comunque, come già detto, l'alternativa è aumento delle rinnovabili e gas non carbone.

sexyteo ha Scritto:

http://www.unendlich-viel-energie.de/upl..._feb11.pdf
La stessa quantità di energia, é prodotta da un unico reattore EPR da 1,6 GWe (costo: 4 - 5 miliardi di euro): con un fattore di utilizzo del 95%, quel tipo di reattore produce, da solo, 13,3 TWh!

Occhio a non confondere la potenza di picco con la potenza media.
Per il fotovoltaico l'hai considerata, fallo anche per il nucleare.

Dallo stesso grafico si evince che le rinnovabili producono 102,4 miliardi di kwh.
Come tutti sapete la richiesta di potenza non è costante nell'arco della giornata e può raggiungere picchi diurni doppi di quelli notturni; per cui per avere un dato realistico di richiesta potenza dobbiamo moltiplicare la potenza media per un coefficiente pari a 1,5.

Per produrre l'energia indicata serve una potenza media di 11,689 Gw, cioè potenza di picco di 17,534 Gw

Per avere questa potenza servono 11 centrali nucleari da 1,6 Gwe.
Il solo costo di costruzione e decommissioning (senza combustibile, costi di gestione ordinari e smaltimento scorie), sarebbe 88 - 110 miliardi di euro (vedi il mio primo link)

Nel caso del fotovoltaico, il 10% che tu hai indicato va ad aggiungesi totalmente alla potenza di picco (cioè è potenza effettiva netta), perchè, ovviamente, il fotovoltaico di notte non produce.
Diversamente dal solare termico che può produrre anche di notte (vedi Progetto Archimede o centrali spagnole)

RE:       email su nucleare e media - sexyteo - 12-05-2011 15:57

renato ha Scritto:

E si ... sono proprio stupidi i tedeschi ...


Stupidi non credo, di sicuro le scadenze elettorali non aiutano a scelte ragionate.

renato ha Scritto:

Non capisco come, con un'analisi così superficiale,


Analisi superficiale!? Mi sono limitato a riportare dati ufficiali aggiornati e incontrovertibili della politica energetica tedesca. Quei dati mettono a nudo le rinnovabili (eolico e fotovoltaico) e si dimostra come un aumento della potenza installata di aerogeneratori, cioé pale eoliche, non implica affatto un aumento della energia prodotta, proprio a causa della intermittenza e imprevedibilità di questo tipo di fonti. Lo stesso basso capacity factor (potenza installata ed energia prodotta) le boccia.

renato ha Scritto:

tu possa pensare di liquidare un paese che è l'economia trainante in europa.


La cosa può non farti piacere, ma i dati sono i dati.

renato ha Scritto:

Gli investimenti che i tedeschi hanno fatto nella ricerca in fotovoltaico ed eolico gli stanno rientrando con gli interessi.


E già! Pagando una delle bollette elettriche più care d'Europa (sia per i cittadini che per le aziende):
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/I...046-EN.PDF
bruciando carbone a tutto spiano:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/DEELEC.pdf
producendo, dati 2008, 441 gCO2/kWh (tabella II.67 di pagina 139 del pdf del CO2 EMISSIONS FROM FUEL COMBUSTION - 2010 Edition - OECD/IEA, 2010) contro gli 83 grammi di CO2 per ogni kWh elettrico prodotto della nucleare Francia!
Non solo; confrontando indicatori fondamentali, si scopre che in Germania, (dati 2008, tabella di pagina II.217 - pag. 289 del pdf)  si hanno 57,3 tCO2/TJ (tonnellate di CO2 su il totale energia primaria fornita - TPES) e 9,79 tCO2/popolazione (tonnellate di CO2 pro capite), mentre in Francia (dati 2008, tabella di pagina II.211 - pag. 283 del pdf) sono indicati 33 tCO2/TJ e 5,74 tCO2/popolazione. Infatti, secondo il protocollo di Kyoto (Kyoto target), la Germania deve ridurre le emissioni di anidride carbonica del 21 % (analogamente all'inquinante e "verde" Danimarca), mentre la Francia non deve ridurre le emissioni (0 %) come indicato nella tabella 1 di pagina xix (21 del pdf) del CO2 EMISSIONS FROM FUEL COMBUSTION.
Tale rapporto lo puoi scaricare da questo mio precedente post (che ti consiglio di leggere):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841

renato ha Scritto:

Forse non sai che le aziende tedesche, grazie agli incentivi ed alle installazioni in casa, sono diventate leader mondiali nel fotovoltaico e presto lo diventeranno anche nell'eolico.
Anche gli USA stanno costruendo centrali FV con tecnologia tedesca.


Appunto, incentivi! Senza i corposi aiutoni statali nessuno investirebbe su eolico e sopratutto fotovoltaico!
Un esempio, come ho già detto a fronte di investimenti e finanziamenti colossali (grafico di pagina 15); per il solo fotovoltaico, ammontano a quasi 20 miliardi di euro annui (dati 2010) per produrre solo 12 TWh (dati 2010):
http://www.unendlich-viel-energie.de/upl..._feb11.pdf

renato ha Scritto:

La germania non pensa affatto di sostituire le centreli nucleari solo con FV ed eolico.


Questo vallo a raccontare al popolino che le chiama "energie alternative" e che non sa quanti denari pubblici (mondiali) vengano spesi per le rinnovabili per avere un bassissimo ritorno energetico. Ne ho già parlato riportando i dati del World Energy Outlook 2010 (OECD/IEA, 2010); tale rapporto è scaricabile in questo mio precente post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841

renato ha Scritto:

Anche il carbone non è l'alternativa.


A guardare la produzione elettrica tedesca (già linkata), il carbone é la vera alternativa al nucleare. Stesso dicasi per gli USA, per esempio:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/USELEC.pdf

renato ha Scritto:

I tedeschi punteranno sul gas naturale


Questa più che una previsione é un tuo auspicio!
Stando ai dati, nella tabella 3.1 dell'Energy Technology Perspectives 2010. Scenarios and Strategies to 2050 (E.T.P. 2010 - rapporto dell'I.E.A. del 1 Luglio 2010) a pagina 112 (pag 114 del pdf) - Global electricity production by energy source and by scenario - sono illustrati ben 6 scenari per il 2050 e per il nucleare é previsto, a livello mondiale, un ruolo determinante!

renato ha Scritto:

che è l'unica alternativa, valida, economica, e non inquinante.


Nella migliore delle ipotesi sei solo maleinformato, cioé ignorante.
Sempre nel rapporto E.T.P. 2010, le emissioni inquinanti di NOx (ossidi di azoto e le loro miscele) e SO2 (anidride solforosa o biossido di zolfo), riportate nella figura 17.2 - NOx and SO2 emissions from energy technologies in the electricity sector (pagina 633 - pag. 635 del pdf), nel moderno gas NGCC (Natural Gas Combined Cycle) sono superiori al nucleare!
Stesso dicasi per le emissioni di anidride carbonica (CO2)! Il gas naturale ha 370 grammi di emissione di CO2 per kWh di energia elettrica prodotta e il gas naturale liquido ben 700 gCO2/kWh, come riportato a pagina I.15 (pag. 49 del pdf) del rapporto CO2 EMISSIONS FROM FUEL COMBUSTION.
Il nucleare ha, invece, valori trascurabili di emissioni:
http://www.world-nuclear.org/education/c...veco2.html
http://www.world-nuclear.org/info/inf11.html
Tale rapporto (Energy Technology Perspectives 2010. Scenarios and Strategies to 2050) lo puoi scaricare da questo mio post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...866#pid866
Senza considerare il contributo determinante del nucleare, nella riduzione di emissioni di CO2; ne ho già parlato, abbondantemente, qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
Va anche considerato, che le riserve mondiali (Reserves-to-production R/P ratio) di gas naturale sono stimate, ai consumi attuali, per 62,8 anni, mentre per il carbone è di 119 anni come illustrato rispettivamente a pagina 22 e 32 del British Petroleum Statistical Review of World Energy 2010:
http://www.bp.com/liveassets/bp_internet...t_2010.pdf
Conclusioni analoghe, cioé che le riserve di carbone sono assai superiori a quelle di gas, si trovano sull'International Energy Outlook 2010 (IEO2010), redatto dall'ente governativo statunitense indipendente di statistiche e analisi, la E.I.A. (U.S. Energy Information Administration):
http://www.eia.doe.gov/oiaf/ieo/pdf/0484(2010).pdf
per il carbone (coal) le riserve mondiali (Reserves-to production ratio) sono stimate per 129 anni (tabella 10 di pagina 73 – pag. 83 del pdf); invece, per il gas naturale, le riserve mondiali sono stimate a 6.609 migliaia di miliardi di piedi cubici (nel S.I. - sistema internazionale - equivalgono a circa 187*10^12 m^3) e sono stimate a 60 anni come affermato a pagina 58 (pag. 68 del pdf): "Despite high rates of increase in natural gas consumption, particularly over the past decade, the above increases in reserves imply that reserves-to-production ratios for most regions have remained substantial. Worldwide, the reserves-to-production ratio is estimated at 60 years. By region, the highest ratios are about 46 years for Central and South America, 72 years for Russia, 68 years for Africa, and more than 100 years for the Middle East".
Il consumo annuo di gas naturale, attuale, è pari a 108  migliaia di miliardi di piedi cubici, cioé circa 3*10^12 m^3 (Figura 36: World natural gas consumption, 2007-2035, trillion cubic feet - pagina 41 - pag. 51 del pdf).
Senza trascuare considerazioni geopolitiche sulla distribuzione dei giacimenti del gas naturale (si legga Libia e Europa dell'Est)
Altrimenti, vogliamo le nuove tecnologie di sfruttamento, sopratutto attraverso l'utilizzo di fonti non convenzionali, come per esempio il gas estratto da scisti bituminosi (gas shale), che possono aumentare le riserve!?

renato ha Scritto:

I tedeschi si sono accorti che non potevano prolungare di molto la vita delle vecchie centrali (punto su cui spero tutti concordiate) , quindi vogliono uscirne gradualmente, evitando di trovarsi di colpo con gli enormi costi di decommissionig e di richiesta energetica.


Il decomissioning é compreso nel costo elettrico della vita della centrale e non é affatto la componente che incide maggiormente sul costo elettrico nucleare (LCOE: Levelized Cost of Energy).
Come riportato qui:
http://www.world-nuclear.org/info/inf19.html
Financing methods vary from country to country. Among the most common are:
Prepayment, where money is deposited in a separate account to cover decommissioning costs even before the plant begins operation. This may be done in a number of ways but the funds cannot be withdrawn other than for decommissioning purposes.
External sinking fund (Nuclear Power Levy): This is built up over the years from a percentage of the electricity rates charged to consumers. Proceeds are placed in a trust fund outside the utility's control. This is the main US system, where sufficient funds are set aside during the reactor's operatinig lifetime to cover the cost of decommissioning.
Surety fund, letter of credit, or insurance purchased by the utility to guarantee that decommissioning costs will be covered even if the utility defaults.
In USA, utilities are collecting 0.1 to 0.2 cents/kWh to fund decommissioning. They must then report regularly to the NRC on the status of their decommissioning funds. About two thirds of the total estimated cost of decommissioning all US nuclear power reactors has already been collected, leaving a liability of about $9 billion to be covered over the remaining operating lives of 104 reactors (on basis of average $320 million per unit)
.
Per l'approccio finanziario alla produzione di energia elettrica rimando al Projected Costs of Generating Electricity 2010 Edition (I.E.A. e N.E.A.) scaricabile sempre da questo mio precedente post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841

renato ha Scritto:

La grande e furba Francia ha accantonato in trent'anni 12 miliardi di euro per il decommissioning delle centrali.
12 miliardi per 59 centrali? Basteranno si e no per 3.
Dove troveranno i soldi per tutte le altre?


Fonte!? Risparmiami greenpeace & company.
A guardare i dati, che ho puntualmente riportato, la Francia ha una politica energetica migliore sotto il profilo dei costi e delle emissioni rispetto alla Germania e non solo.

renato ha Scritto:

La Francia fra un po' si troverà nei guai, non la Germania!
Sempre che non si limiti a chiudere la porta ed a lasciarle dove sono, come abbiamo fatto in Italia.


Nei guai!? Facendo pagare meno il kWh a cittadini e imprese e con basse emissioni!?

In conclusione, sei il solito grillino ignorante (anche scolasticamente parlando), mistificatore e data la tua pessima reputazione qui, penso proprio tu abbia sbagliato forum; per quelli come te c'é il blog del multimilionario Beppe Grillo!
RE:  email su nucleare e media - Charade77 - 12-05-2011 16:03

renato ha Scritto:


Per avere questa potenza servono 11 centrali nucleari da 1,6 Gwe.
Il solo costo di costruzione e decommissioning (senza combustibile, costi di gestione ordinari e smaltimento scorie), sarebbe 88 - 110 miliardi di euro (vedi il mio primo link)



Nel caso del nucleare si parla spesso di decommissiong giustamente :ma come mai io non sento mai parlare del costo di smaltimento di quei pannelli ? Hai dei dati in merito ?Io immagino che le migliaia di mq tra 20 anni saranno da smaltire , ma qualcuno ha notizie di come e il costo?(e ovviamente non solo del pannello ,anche inverter ecc).L'idea che mi sono fatto è che , nessuno lo sà , in quanto è una tecnologia recente e la fine vita di un impianto è cosa ancora lontana.
Grazie e saluti
RE:  email su nucleare e media - Cher - 12-05-2011 16:34

renato ha Scritto:


Occhio a non confondere la potenza di picco con la potenza media.
Per il fotovoltaico l'hai considerata, fallo anche per il nucleare.

Nel caso del fotovoltaico, il 10% che tu hai indicato va ad aggiungesi totalmente alla potenza di picco (cioè è potenza effettiva netta), perchè, ovviamente, il fotovoltaico di notte non produce.
Diversamente dal solare termico che può produrre anche di notte (vedi Progetto Archimede o centrali spagnole)


Confermi che non sai cosa produce un impianto FV !

L' impianto Achimede, di notte i sali fusi li manteniamo con cosa?


In 5 anni in Italia sono stati spesi 250 miliardi di euro per rinnovabili, più del doppio rispetto al tuo calcolo per le centrali nucleari che avrebbero coperto il 100% del fabbisogno nazionale.
Ma stiamo ancora discutendo su questi numeri?

Il Gas non è la soluzione ma il tampone alla esigenza che si trascina ormai da anni.

Una ripresa nello sfruttamemento delle risorse ( poche ,ma ce nè) delle risorse nazionali di fossili e Uranio, darebbe molto più lavoro che
" montare" un pò di pannelli e qualche palo! Se si vuole essere obbiettivi.

Dubito, che l'argomento continui!

X Ch77 Smantellare i pannelli sarà il business a breve!


RE: email su nucleare e media - renato - 12-05-2011 16:47

@sexyteo

Ma chi ti credi di essere per dare dell'ignorante agli altri!!

Sei solo uno stupido provocatore.

La mia reputazione è sicuramente bassa per tutti quelli che, dotati di un Q.I. mediocre come te, pensano di contrapporre insulti e slogan alle argomentazioni.

Come ho già detto, non appartengo a nessuna formazione di nessun colore; non ho bisogno di copiare le idee degli altri; ho tutti gli strumenti per averne di mie.

Con questo chiudo ogni mia discussione con te.

Non tratto con gli imbecilli!

Se però speri con gli insulti di cacciarmi da questo forum in cui ci sono altre persone ragionevoli, ti sbagli di grosso!


RE:   email su nucleare e media - renato - 12-05-2011 17:04

Charade77 ha Scritto:

...
ma come mai io non sento mai parlare del costo di smaltimento di quei pannelli ? Hai dei dati in merito ?
...


http://www.confindustriaixi.it/it/news/s...90209.html
http://www.impiantipannellisolari.eu/sma...nt-page-1/

In rete ce n'è molti altri
RE:   email su nucleare e media - renato - 12-05-2011 17:09

Cher ha Scritto:

Confermi che non sai cosa produce un impianto FV !

L' impianto Achimede, di notte i sali fusi li manteniamo con cosa?

E' proprio qui la genialità dell'idea!
Direi che è inutile che rispieghi il tutto; in rete, cercando "progetto archimede" puoi trovare tutte le risposte alla tua domanda.

Cher ha Scritto:

Il Gas non è la soluzione ma il tampone alla esigenza che si trascina ormai da anni.


Sarebbe bello, ma forse chiedo troppo, che queste frasi non si concludessero in questo modo; ma così:
Il Gas non è la soluzione ma il tampone alla esigenza che si trascina ormai da anni. Perche ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...

Cher ha Scritto:

Dubito, che l'argomento continui!


Posso essere daccordo con te dato che su questo argomento tutto è stato detto ciò che era da dire.
Le nostre conclusioni divergono, ma sono sicuro che chi legge con occhio critico e obbiettivo sapra trarre le proprie conclusioni.
RE:    email su nucleare e media - Charade77 - 12-05-2011 17:41

Sulla genialità dell'impianto avrei da portarvi questo alla vostra attenzione

http://www.aspoitalia.it/component/content/article/140

E mi fa venire seri dubbi in merito alla bontà del progetto.


RE: email su nucleare e media - Cher - 12-05-2011 17:44

Dubito.
Archimede non funziona, i sali devono essere fusi e mantenerli fusi implica un apporto energetico tale da renderlo non "competitivo"

lo smaltimento dei pannelli sarà un grosso problema, ma non interessa, possono rimanere inattivi al loro posto:
Qui un esempio  "bucolico"

http://www.adecosrl.it/servizi/smaltimen...i-66.html- Smaltimento Pannelli Fotovoltaici
I pannelli fotovoltaici si smaltiscono come dei semplicissimi RAEE.

Sono composti anzitutto dal silicio, rappresentante la parte primaria dei pannelli, che è praticamente "sabbia".
Lo smaltimento avviene come per le schede dei computer o dei circuiti stampati. Non è materiale tossico, non è materiale contro natura. Il pannello è rivestito da una lastra di vetro temperato, che si smaltisce come il cristallo, ed è rifinito dai profili metallici.

C’è poi uno strato di EVA (Etil Vinil Acetato) che si smaltisce come si fa con le tovaglie impermeabili. Cavi e junction box si utilizzano normalmente in edilizia. Senza poi considerare che queste considerazioni le facciamo basandoci su quella che è la tecnologia di oggi...magari fra 15 o 20 anni e più, avremo affinato le tecnologie di recupero e riciclo dei materiali tanto da non doversene neppure preoccupare.

Un discorso diverso va fatto nel caso dei pannelli contenenti il TELLORURO DI CADMIO: è un materiale tossico ed infatti molte delle principali case produttrici di pannelli fotovoltaici stanno abbandonando questo tipo di prodotto per fare solo quello a silicio.

La nostra società è già in grado di smaltire questi prodotti e offriamo il servizio di smantellamento, trasporto e successivo recupero di impianti fotovoltaici con propri mezzi.
se hai bisogno di smaltire questi rifiuti, non esitare a contattarci




Ma come? I pannelli a film sottile ( telloruro di cdmio ) li stanno abbandonando? Sono tossici?

Ma vi rendete conto il costo per smantellare un impianto?

Riassumento un impianto FV , rende da 8% al 10% della sua potenza di picco. Perde una media dell'1% all'anno e i rendimento in batteria è pari alla cella minore*. Dopo 15/20 anni la sua resa è tale da essere smantellato perchè inutilizzabile.
Senza contare la pulizia periodica dei panelli.

* sostituire il pannello che non rende.



RE:  email su nucleare e media - renato - 12-05-2011 18:03

Cher ha Scritto:

Ma come? I pannelli a film sottile ( telloruro di cdmio ) li stanno abbandonando? Sono tossici?


Sono perfettamente d'accordo. Quei pannelli sono una tecnologia vecchia e dannosa che deve essere assolutamente abbandonata.
Infatti, fino a un po' di anni fa io ero molto contrario a questa tecnologia perchè, oltretutto, richiedeva, per la fabbricazione, più energia di quanta i pannelli ne fornissero durante la loro vita.
Invece i pannelli a silicio monocristallino sono riciclabili al 98%.

Le tecnologie vecchie dannose devono essere buttate via per far posto alle nuove.
RE:   email su nucleare e media - Cher - 12-05-2011 18:40

renato ha Scritto:



Sono perfettamente d'accordo. Quei pannelli sono una tecnologia vecchia e dannosa che deve essere assolutamente abbandonata.
Infatti, fino a un po' di anni fa io ero molto contrario a questa tecnologia perchè, oltretutto, richiedeva, per la fabbricazione, più energia di quanta i pannelli ne fornissero durante la loro vita.
Invece i pannelli a silicio monocristallino sono riciclabili al 98%.

Le tecnologie vecchie dannose devono essere buttate via per far posto alle nuove.


Ti aggiorno che i pannelli a film sottile sono tutti al Telloluro di Cadmio.

Qualche hanno fà non esistevano, sono pochi anni e dopo che hanno avuto l'autorizzazione per il realizzo.
Dato che chi li produce è ...... hanno ottenuto un l'ok dalla comunità europea , ma non definitivo.
http://www.marcegaglia.com/energy/it/pan...lluro.html



http://www.kensan.it/articoli/Fotovoltai...cadmio.php


http://www.casaeclima.com/index.php?opti...;Itemid=65

-------------------------------

Da leggere:
http://www.iltaccoditalia.info/sito/inde...p?id=13057

.........................
Naturalmente questo è la sintesi della grande abbuffata delle rinnovabili:

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLin..._PRN.shtml


RE: email su nucleare e media - renato - 12-05-2011 18:47

non capisco perchè, voi che siete così disponibili alle nuove tecnologie nucleari, non lo siate invece per tutte le nuove tecnologie.

i pannelli al cadmio stanno a quelli a silicio monocristallino come le centrali di III generazione stanno a quelle di IV.

In entrambi i casi si parla di principi fisici diversi.

Se stai cercando qualcuno contrario ai pannelli al cadmio, in me hai trovato un sicuro alleato.


RE:  email su nucleare e media - Charade77 - 12-05-2011 18:55

Cher ha Scritto:

Dubito.
Archimede non funziona, i sali devono essere fusi e mantenerli fusi implica un apporto energetico tale da renderlo non "competitivo"

lo smaltimento dei pannelli sarà un grosso problema, ma non interessa, possono rimanere inattivi al loro posto:
Qui un esempio  "bucolico"

http://www.adecosrl.it/servizi/smaltimen...i-66.html- Smaltimento Pannelli Fotovoltaici
I pannelli fotovoltaici si smaltiscono come dei semplicissimi RAEE.

Sono composti anzitutto dal silicio, rappresentante la parte primaria dei pannelli, che è praticamente "sabbia".
Lo smaltimento avviene come per le schede dei computer o dei circuiti stampati. Non è materiale tossico, non è materiale contro natura. Il pannello è rivestito da una lastra di vetro temperato, che si smaltisce come il cristallo, ed è rifinito dai profili metallici.

C’è poi uno strato di EVA (Etil Vinil Acetato) che si smaltisce come si fa con le tovaglie impermeabili. Cavi e junction box si utilizzano normalmente in edilizia. Senza poi considerare che queste considerazioni le facciamo basandoci su quella che è la tecnologia di oggi...magari fra 15 o 20 anni e più, avremo affinato le tecnologie di recupero e riciclo dei materiali tanto da non doversene neppure preoccupare.

Un discorso diverso va fatto nel caso dei pannelli contenenti il TELLORURO DI CADMIO: è un materiale tossico ed infatti molte delle principali case produttrici di pannelli fotovoltaici stanno abbandonando questo tipo di prodotto per fare solo quello a silicio.

La nostra società è già in grado di smaltire questi prodotti e offriamo il servizio di smantellamento, trasporto e successivo recupero di impianti fotovoltaici con propri mezzi.
se hai bisogno di smaltire questi rifiuti, non esitare a contattarci




Ma come? I pannelli a film sottile ( telloruro di cdmio ) li stanno abbandonando? Sono tossici?

Ma vi rendete conto il costo per smantellare un impianto?

Riassumento un impianto FV , rende da 8% al 10% della sua potenza di picco. Perde una media dell'1% all'anno e i rendimento in batteria è pari alla cella minore*. Dopo 15/20 anni la sua resa è tale da essere smantellato perchè inutilizzabile.
Senza contare la pulizia periodica dei panelli.

* sostituire il pannello che non rende.



Infatti Cher ,ho cercato le possibili soluzioni per smaltire il pannello , ma ho trovato per la maggiore , gli stessi che li producono , e che appunto assicurano la completa naturalità del composto e inoltre , che il telloruro di cadmio rientra nei limiti di tossicità ammessi.Ma obiettivamente , anche ammesso di lascirli dove sono ,quando esauriti che si fa ,gliene costruiamo di nuovi sopra?Avrà un costo anche il solo smontaggio di tali impianti immagino ...

Qui una versione

http://www.casapassiva.com/risparmio_ene...logico.php

Qui intravvedo una eco-furbata invece ,come dire ,intanto usiamo ... poi si vedrà!

http://qualenergia.it/articoli/20101125-...e-al-bando

Saluti

RE:  email su nucleare e media - Charade77 - 12-05-2011 19:06

renato ha Scritto:

non capisco perchè, voi che siete così disponibili alle nuove tecnologie nucleari, non lo siate invece per tutte le nuove tecnologie.

i pannelli al cadmio stanno a quelli a silicio monocristallino come le centrali di III generazione stanno a quelle di IV.

In entrambi i casi si parla di principi fisici diversi.

Se stai cercando qualcuno contrario ai pannelli al cadmio, in me hai trovato un sicuro alleato.


Propendo per la tecnologià nucleare perchè rende ,è di potenza ,assicura energia costante.Con il FV o eolico si sta a guardare se rende 2/3 % in più e ,nel caso , è una conquista.Tu stesso giustamente paragoni e suggerisci il gas ,e pure quello comunque fornisce energia di potenza ,non briciole.Le rinnovabili a fronte del costo rendono poco ,troppo poco ,hanno bisogno di una ricerca più approfondita ,prima di "sparnegarli" per il pianeta per poi pentirsene.E' diverso tentare di perfezionare un razzo e puntare tutto su di un cerino.Il contributo non si butta , di nessuno ,ma se è poco , rimane poco.Perfezioniamo ciò che è in grado a oggi di sostenere il fabbisogno primario (tant'evvero che a fianco di una centrale a fonte rinnovabile , ne serve per legge una di fonte "tradizionale") e nel contempo studiamo strade parallele percorribili.
sensate e intelligenti.
Saluti
RE:  email su nucleare e media - Cher - 12-05-2011 19:09

renato ha Scritto:

non capisco perchè, voi che siete così disponibili alle nuove tecnologie nucleari, non lo siate invece per tutte le nuove tecnologie.

i pannelli al cadmio stanno a quelli a silicio monocristallino come le centrali di III generazione stanno a quelle di IV.

In entrambi i casi si parla di principi fisici diversi.

Se stai cercando qualcuno contrario ai pannelli al cadmio, in me hai trovato un sicuro alleato.


No
----------------
il nucleare è l'unica fonte che è in grado di soddisfare tutte le attuali esigenze.
Le rinnovabili è l'unica fonte dove ci rimettono tutti senza risolvere nulla.

Non è difficile comprenderlo.
--------------------------

Ma , dato che non mi paga nessuno per promuovere il nucleare, che sia ben chiaro, lo spirito è quello di arginare la diffusione incontrolata di fesserie contro il nucleare.
I migliori allleati per promuovere, meglio, assolvere il nucleare dalle assurdità addebitate saranno gli ecologisti.
Fenomeno,per altro, già in atto.



RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 12-05-2011 23:35

renato ha Scritto:

Ma chi ti credi di essere per dare dell'ignorante agli altri!!
Sei solo uno stupido provocatore.
La mia reputazione è sicuramente bassa per tutti quelli che, dotati di un Q.I. mediocre come te, pensano di contrapporre insulti e slogan alle argomentazioni.
Come ho già detto, non appartengo a nessuna formazione di nessun colore; non ho bisogno di copiare le idee degli altri; ho tutti gli strumenti per averne di mie.
Con questo chiudo ogni mia discussione con te.
Non tratto con gli imbecilli!
Se però speri con gli insulti di cacciarmi da questo forum in cui ci sono altre persone ragionevoli, ti sbagli di grosso!


Risposta cretina di un cretino e comoda per te, in quanto, non avendo argomenti (cioé dati seri) eviti di controbattere!
Dopo la tua esaltazione della politica energetica tedesca, non corroborata da nessun dato (tipico degli ignoranti grillini del tuo "calibro"), mi attendo come ciò si possa coniugare con i dati internazionali ufficiali e aggiornati, riportati e snocciolati da me qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...69#pid1469
e qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...27#pid2327
i quali in poche parole dimostrano che:
1- la Germania ha emissioni di anidride carbonica su kWh elettrico, su joule di energia primaria e pro capite nettamente superiori alla Francia
2- la Germania, per il protocollo di Kyoto, deve ridurre del 21% le emissioni di CO2, la Francia dello 0%!
3- Le emissioni di anidride carbonia e di inquinanti quali NOx (ossidi di azoto e le loro miscele) e SO2 (anidride solforosa o biossido di zolfo), nelle moderne centrali che sfruttano la tecnologia del ciclo combinato a gas, sul kWh elettrico, sono nettamente superiori delle emissioni nelle centrali nucleari, nelle quali invece sono trascurabili
4- Per il gas sono stimate riserve mondiali assai inferiori al carbone, con implicazioni sui prezzi e sulla geopolitica
5- Il nucleare fornisce e fornirà un contributo determinante alla riduzione delle emissioni di CO2
6- In tutti gli scenari al 2050, il nucleare avrà un ruolo fondamentale nella produzione di energia elettrica
7- Un aumento della potenza installata di rinnovabili, non implica affatto un aumento di energia elettrica effettivamente prodotta, come dimostra l'eolico tedesco e l'inesorabile bassissimo capacity factor delle stesse rinnovabili.
8- Il costo del decomissioning é compreso nel costo elettrico della vita della centrale e non é affatto la componente che incide maggiormente sul costo elettrico nucleare (LCOE: Levelized Cost of Energy).


La tua bassa reputazione e pessima fama in questo forum è dovuta esclusivamente alla tua incompetenza sugli argomenti trattati; ti informo che non sei il solo: dall'impareggiabile utente ESP, attendo ancora un documento della Autorità europea per la sicurezza alimentare (European Food Safety Authority - EFSA) che dimostri quanto da lui vomitato e cioé  che "l'unione europea innalza di 20 volte la quantità di CESIO 137 ammessa negli alimenti". Per chi si fosse perso le puntate precedenti:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...66#pid1766
Detto questo, nel migliore delle ipotesi sei "solo" un ignorante... da definizione del dizionario Sabatini Coletti: "Che non ha sufficiente padronanza di una materia", al posto di "sufficiente" per te bisogna scrivere "nessuna"
http://dizionari.corriere.it/dizionario_...ante.shtml
Per quello che mi riguarda ho titoli e competenze da sommergerti, ma non mi interessa mettermi in competizione con poveracci come te; sul quoziente d'intelligenza, aggiungo, che nonostante sia risultato elevato (al sottoscritto) sono sempre stato critico sulla scientificità di tale test e potrei scriverci un trattato, che risparmio in quanto off-topic... tu ovviamente non sai di che parlo e blateri per sentito dire con frasi fatte. Mi fai pena!
Ripeto: hai sbagliato forum, per i campioni di ignoranza come te, c'é il blog del multimilionario Beppe Grillo.
RE: email su nucleare e media - dDuck - 12-05-2011 23:48

Le rinnovabili sono un termine generico che significano tante cose.

In realtà non esiste una vera rinnovabile, perchè anche il sole si consuma, e prima o poi finisce la sua sequenza principale e diventa una gigante rossa.

Comunque a parte scherzi, rinno è legato al territorio, se sei vasto e spopolato fai, se no hai bisogno dei fossili e del nucleare.

Io fossi un paese vasto e spopolato darei la precedenza alle rinno, con l'idro in testa, ma devi veramente essere spopolato come paese.



RE:  email su nucleare e media - dDuck - 12-05-2011 23:52

renato ha Scritto:

non capisco perchè, voi che siete così disponibili alle nuove tecnologie nucleari, non lo siate invece per tutte le nuove tecnologie.

i pannelli al cadmio stanno a quelli a silicio monocristallino come le centrali di III generazione stanno a quelle di IV.

In entrambi i casi si parla di principi fisici diversi.

Se stai cercando qualcuno contrario ai pannelli al cadmio, in me hai trovato un sicuro alleato.


Scusa Rena, ma questi pannelli al silicio monocristallino, che rendimenti hanno ?

Costano meno ?

grazie.


RE: email su nucleare e media - renato - 12-05-2011 23:55

@sexyteo

tutte le mie opinioni le ho:
espresse
discusse
documentate
dimostrate

in molti thread di questo forum. Tutti le possono vedere e giudicare.

Ma ... come ho gia detto:

NON tratto con gli imbecilli!

P.S. a proposito di:
"sul quoziente d'intelligenza ... sono sempre stato critico sulla scientificità di tale test e potrei scriverci un trattato"
dicono tutti così quelli che non ce la fanno....


RE:   email su nucleare e media - renato - 13-05-2011 00:14

dDuck ha Scritto:

Scusa Rena, ma questi pannelli al silicio monocristallino, che rendimenti hanno ?
Costano meno ?

grazie.


tanto per avere un'idea:

http://www.hotfrog.it/Societa/COGERA-IMP...LINO-17832

http://it.wikipedia.org/wiki/Silicio_monocristallino
http://it.wikipedia.org/wiki/Silicio_policristallino

Non conosco i prezzi al dettaglio, penso che il monocristallino sia più caro, perchè richiede lavorazioni più complicate e deve essere più puro.

Il mono rende di più ma è più sensibile alle variazioni di esposizione solare.

Dato che è gia ampiamente utilizzato nell'industria elettronica, esistono sistemi già in grado di riciclarlo (sia mono che poli).

Teoricamente il riciclaggio dei pannelli è più semplice di parti elettroniche perchè queste hanno diversi componenti difficilmente separabili mentre i pannelli sono parti compatte di silicio.
In ogni caso le tecnologie di riciclaggio sono molte nuove e, come si è detto, i primi grossi quantitativi ci saranno tra un po'.
Non le conosco molto; penso che abbiano molti margini di miglioramento.

Il consorzio PV Cycle
http://www.pvcycle.org/
formato dai piu grossi produttori mondiali di FV (quasi tutti tedeschi),
ha aperto una società specifica per il riciclaggio ed un grosso centro di raccolta in Germania.
RE:  email su nucleare e media - renato - 13-05-2011 00:25

dDuck ha Scritto:

Comunque a parte scherzi, rinno è legato al territorio, se sei vasto e spopolato fai, se no hai bisogno dei fossili e del nucleare.

Io fossi un paese vasto e spopolato darei la precedenza alle rinno, con l'idro in testa, ma devi veramente essere spopolato come paese.


In linea di massima sono daccordo.
Non puoi analizzare una media mondiale ed applicarla indiscriminatamente a casi specifici.

Pe esempio, a mio avviso la Cina, con le ipotesi di sviluppo che ha, non può fare a meno di nessuna forma energetica, perchè nessuna sarebbe sufficiente, neanche il carbone, che è la più diffusa ed economica.
Per cui faranno centrali a carbone, nucleari, a gas, idroelettrico, rinnovabili ecc., stanno investendo in tutte.

Ho letto tempo fa, ma non ricordo dove, che sono il paese che ha stanziato i fondi maggiori sulla fusione a freddo.

Il discorso è molto diverso e meno critico nei paesi industrializzati, che hanno già una buona base di installato.
per l'Italia, ad esempio, vedi i report di Terna, già citati in molti altri Thread.

Alle rinnovabili classiche forse tra poco potranno essere aggiunte anche le tecnologie marine, per ora agli inizi.
Un prototipo è già installato nello stretto di Messina

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLin...iddi.shtml

Rende pochino, ma è solo l'inizio.
Pensa che è fatta da un'azienda altoatesina.
Chissà che questa volta gli italiani riescano a fare qualcosa di buono e a venderlo nel mondo, anzichè comprarlo.
RE:   email su nucleare e media - dDuck - 13-05-2011 01:17

renato ha Scritto:



In linea di massima sono daccordo.
Non puoi analizzare una media mondiale ed applicarla indiscriminatamente a casi specifici.

Pe esempio, a mio avviso la Cina, .......................................


Per spopolato intendo Australia, NZL, Argentina, Paraguay, Chile non l'iperpopolata e piccolissima Italia.

Paesi dove puoi fare un bacino idro vasto some una regione italiana in zone disabitate.

Dove ci sono fattorie grandi come provincie italiane, e mettere a biomassa delle quantità enormi.

Paesi dove ci sono migliaia di Km di costa spazzati via da un vento terribile.

In Italia l'unica soluzione è il nucleare.

RE:   email su nucleare e media - Charade77 - 13-05-2011 08:23

renato ha Scritto:


http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLin...iddi.shtml

Rende pochino, ma è solo l'inizio.
Pensa che è fatta da un'azienda altoatesina.
Chissà che questa volta gli italiani riescano a fare qualcosa di buono e a venderlo nel mondo, anzichè comprarlo.


Fai qui sopra un'affermazione corretta ,che andrebbe applicata di massima ,a tutte le fonti rinnovabili.Bisognerebbe spiegare alla gente che esistono tali fonti , è giusto svillupparle ,ma non tuffarcisi a pesce con pioggia di incentivi a fronte di rese modeste illudendoli che siano la salvezza energetica come invece si tenta di fare ,ma la questione come solito è sempre politica ,operando in tal modo si ha sempre la bella immagine di chi vuol fare del "bene" all'ambiente ...
Saluti


RE: email su nucleare e media - Cher - 13-05-2011 11:24

Corrente con il barchino e in futuro produrre idrogeno? Siamo messi peggio del previsto.

Non è una grande idea, è solo l'ennesimo esperimento "raccomandato".


RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 13-05-2011 16:27

renato ha Scritto:

@sexyteo
tutte le mie opinioni le ho:
espresse
discusse
documentate
dimostrate
in molti thread di questo forum. Tutti le possono vedere e giudicare.


Egregio analfabeta grillino, dimostri ulteriormente di non conoscere neppure il significato delle parole da te elencate; ma il punto é che non sei in grado di controbattere ai dati che ti ho riportato e riassunto in quegli 8 punti qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...44#pid2344
Quest'altra tua "perla" di saggezza: "Ho letto tempo fa, ma non ricordo dove, che sono il paese che ha stanziato i fondi maggiori sulla fusione a freddo":
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...54#pid2354
denota per l'ennessima volta il tuo pressapochismo, ignoranza (scolastica e non solo), incompetenza, superficialità e disinformazione su ciò che dici!

Per chi fosse interessato e avesse un minimo di decenza (l'irrecuperabile utente Renato é escluso!), progongo questo mio recente post in cui descrivo la situazione energetica cinese (a metà post, circa):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...866#pid866


renato ha Scritto:

Ma ... come ho gia detto:
NON tratto con gli imbecilli!


Non solo hai sbagliato forum, hai sbaglito topic (il presente topic é stato aperto dal sottoscritto oltre un anno fa, proprio per combattere la disinformazione nucleare, di cui tu sei un esempio!) e sopratutto hai sbagliato persona! In altre parole: sei finito nella tana del lupo!
Avrai notato a tue spese, che questo non è il blog di Beppe Grillo dove vince chi la spara più grossa! Qui scrivono molte persone serie e competenti e chi non sa pone domande e ha modo di informarsi, mentre la tua ignoranza abissale é fuori luogo! In altre parole: VATTENE!

renato ha Scritto:

P.S. a proposito di:
"sul quoziente d'intelligenza ... sono sempre stato critico sulla scientificità di tale test e potrei scriverci un trattato"
dicono tutti così quelli che non ce la fanno....


Sei la prova provata che un essere umano può farneticare solo perché gli esce aria dalla bocca, pur in assenza di materia celebrale!

P.S.: attendo altre tue "perle" sul solare a concentrazione!
Sei proprio un poveraccio! Fai pena!
RE:   email su nucleare e media - renato - 13-05-2011 17:36

sexyteo ha Scritto:

In altre parole: VATTENE!


Tu invece rimani pure, non dai molto fastidio.
Basta ignorarti.
RE:    email su nucleare e media - renato - 13-05-2011 18:04

Charade77 ha Scritto:

Fai qui sopra un'affermazione corretta ,che andrebbe applicata di massima ,a tutte le fonti rinnovabili.Bisognerebbe spiegare alla gente che esistono tali fonti , è giusto svillupparle ,ma non tuffarcisi a pesce con pioggia di incentivi a fronte di rese modeste illudendoli che siano la salvezza energetica come invece si tenta di fare ,ma la questione come solito è sempre politica ,operando in tal modo si ha sempre la bella immagine di chi vuol fare del "bene" all'ambiente ...
Saluti


Infatti io non penso che al momento le rinnovabili siano un'alternativa al nucleare.
Devono essere "in aggiunta" aqualsiasi altra fonte.

L'alternativa al nucleare è il gas naturale.
RE:     email su nucleare e media - Charade77 - 13-05-2011 18:15

renato ha Scritto:


L'alternativa al nucleare è il gas naturale.


E' pur sempre una materia prima da importare massicciamente con una durata limitata nel tempo ,circa 60 anni.Con questo tamponi ,ma non risolvi il problema.Cioè ,mentre la tecnologia nucleare può evolversi tecnicamente anche in maniera radicale ,perchè no ,quando hai finito di bruciare gas , hai finito.Lo puoi aver bruciato bene e meglio ,ma lo hai finito.Questo è uno degli aspetti che mediamente nella comune informazione viene ignorato.A parte affossarlo , nessuno si preoccupa di dirti che da una energia tecnologica come il nucleare si possono avere immense evoluzioni criticando che sarebbero solo centrali di III gen. Per evovlvere dovrai pur partire da qualche parte no?

Saluti
RE:    email su nucleare e media - sexyteo - 13-05-2011 23:22

renato ha Scritto:

Tu invece rimani pure, non dai molto fastidio.
Basta ignorarti.


Potrai ignorarmi ma rimani un ignorante!
Ripeto: VATTENE!
RE:      email su nucleare e media - sexyteo - 13-05-2011 23:31

Charade77 ha Scritto:

E' pur sempre una materia prima da importare massicciamente con una durata limitata nel tempo ,circa 60 anni.Con questo tamponi ,ma non risolvi il problema.Cioè ,mentre la tecnologia nucleare può evolversi tecnicamente anche in maniera radicale ,perchè no ,quando hai finito di bruciare gas , hai finito.Lo puoi aver bruciato bene e meglio ,ma lo hai finito.Questo è uno degli aspetti che mediamente nella comune informazione viene ignorato.A parte affossarlo , nessuno si preoccupa di dirti che da una energia tecnologica come il nucleare si possono avere immense evoluzioni criticando che sarebbero solo centrali di III gen. Per evovlvere dovrai pur partire da qualche parte no?
Saluti


Hai ragione, ma con l'utente Renato é come "lavare la testa all'asino" (chiedendo scusa al ciuco). Tale utente Renato è un ignorante fondamentalista che va avanti a frasi fatte e assiomi... ecco l'ultimo in ordine di tempo, cioé "L'alternativa al nucleare è il gas naturale", farneticato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...92#pid2392
dati a supporto!? Zero. Per credergli bisogna fare un "atto di fede"! Nè risponde nel merito alle questioni: attendo ancora che mi contesti, dati alla mano, quanto da me affermato sinteticamente (con tanto di dati e studi) in quei punti.
Oltre le cose sensate da te affermate e i dati che ho snocciolato, é evidente che l'unica alternativa credibile al nucleare sia il carbone e i dati riferiti all'area OCSE e mondiali ne sono la conferma:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/28ELEC.pdf
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/29ELEC.pdf
RE:       email su nucleare e media - renato - 13-05-2011 23:50

!


RE:       email su nucleare e media - Sarek - 15-05-2011 23:01

sexyteo ha Scritto:

Da questi grafici emerge che negli ultimi 20 anni la componente generata dal gas è più che raddoppiata sia in area OECD30 che worldwide.
Il carbone è cresciuto ma soprattutto in area non OECD30.

Se leggiamo questi grafici la componente che è emersa nell'ultimo ventennio in area OECD30 sembra proprio il gas...

RE:        email su nucleare e media - sexyteo - 16-05-2011 00:16

Sarek ha Scritto:

Da questi grafici emerge che negli ultimi 20 anni la componente generata dal gas è più che raddoppiata sia in area OECD30 che worldwide.
Il carbone è cresciuto ma soprattutto in area non OECD30.
Se leggiamo questi grafici la componente che è emersa nell'ultimo ventennio in area OECD30 sembra proprio il gas...


Dopo i fondamentalismi dell'utente Renato, mancavi solo tu! Big Grin
Confondi le crescite percentuali (il nucleare é tra l'altro cresciuto percentualmente di più del gas) con quelle assolute, il carbone dal 1972 al 2008 è e rimane la principale fonte di generazione elettrica! Senza trascure il fatto, che la futura principale economia mondiale, cioè la Repubblica Popolare Cinese, ha puntato sul carbone in primis:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/CNELEC.pdf
L'elemento di riflessione più importante, sono poi le riserve mondiali di gas e di carbone: ai consumi attuali, per le prime (il gas) sono stimate per 60 anni circa, mentre per le seconde (il carbone) sono stimate a 120 anni più o meno (ho riportato le fonti e i dati nei post precedenti, non voglio ri-ripetermi!)... ergo, essendo più diffuso e distribuito in aree geopoliticamente più stabili (il carbone), rispetto al gas, è più "affidabile" per dirla in breve.
L'unico Paese "furbo" ad andare a tutto gas é l'Italia:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/ITELEC.pdf
se ti sembra un politica energetica seria......



RE:         email su nucleare e media - Sarek - 16-05-2011 02:02

sexyteo ha Scritto:

Confondi le crescite percentuali (il nucleare é tra l'altro cresciuto percentualmente di più del gas) con quelle assolute, il carbone dal 1972 al 2008 è e rimane la principale fonte di generazione elettrica!
...
L'unico Paese "furbo" ad andare a tutto gas é l'Italia:
http://www.iea.org/stats/pdf_graphs/ITELEC.pdf
se ti sembra un politica energetica seria......

Nono, avevo visto che il carbone è quello cresciuto di più in valore assoluto. Però notavo che la crescita è difforme tra i paesi non OECD e quelli OECD, che hanno preferito il gas. Il perchè non me lo spiego.
Però dal grafico il nucleare non mi sembra cresciuto granchè. Da qualche parte c'è una tabella numerica invece di un grafico?
RE:        email su nucleare e media - Sarek - 16-05-2011 11:05

Sarek ha Scritto:

Da questi grafici emerge che negli ultimi 20 anni la componente generata dal gas è più che raddoppiata sia in area OECD30 che worldwide.
Il carbone è cresciuto ma soprattutto in area non OECD30.

Se leggiamo questi grafici la componente che è emersa nell'ultimo ventennio in area OECD30 sembra proprio il gas...


Su questo mi sono beccato il pallino rosso !
Se ho letto male il grafico mi sarebbe piaciuto sapere perchè.
RE:          email su nucleare e media - sexyteo - 16-05-2011 16:53

Sarek ha Scritto:

Nono, avevo visto che il carbone è quello cresciuto di più in valore assoluto. Però notavo che la crescita è difforme tra i paesi non OECD e quelli OECD, che hanno preferito il gas. Il perchè non me lo spiego.
Però dal grafico il nucleare non mi sembra cresciuto granchè.  Da qualche parte c'è una tabella numerica invece di un grafico?


Ne avevo già parlato qui, come sempre:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...812#pid812
nel rapporto I.E.A. (International Energy Agency) denominato Key World Energy Statistics 2010 é riportato, a pagina 24 (pag. 26 del pdf), che nel 1973 il nucleare rappresentava il 3,3% della produzione elettrica mondiale pari a 6.116 TWh, mentre nel 2008 il nucleare rappresenta il 13,5% su una produzione elettrica mondiale pari a 20.181 TWh; mentre il gas nel 1973 rappresentava il 12,1% della produzione elettrica mondiale (ovviamente sempre pari a 6.116 TWh), mentre nel 2008 il gas rappresenta il 21,3% (ovviamente sempre pari a 20.181 TWh):
http://www.iea.org/textbase/nppdf/free/2...s_2010.pdf

In definitiva, nel 1973 (al Mondo):
Nucleare: 201,8 TWh
Gas: 740 TWh
e nel 2008 (al Mondo):
Nucleare: 2.724,4 TWh
Gas: 4298,5 TWh

Quindi, nell'intervallo di tempo che va dal 1973 al 2008 (ben 35 anni!), il gas é cresciuto di 5,8, mentre il nucleare é aumentato di ben 13,5 volte!
RE:           email su nucleare e media - Sarek - 16-05-2011 23:14

sexyteo ha Scritto:

Nell'intervallo di tempo che va dal 1973 al 2008 (ben 35 anni!), il gas é cresciuto di 5,8, mentre il nucleare é aumentato di ben 13,5 volte!

Nulla da eccepire per questo periodo.
Però io mi ero limitato ad un periodo più recente, gli ultimi 20 anni, forse è qui l'equivoco.
Dal grafico mi sembra (però ripeto che un grafico non è il massimo per estrapolare dati) che mentre fino agli anni 90 il nucleare (fascia gialla) cresceva a percentuali con due zeri mentre il gas (fascia verde) arrancava, nell'ultimo ventennio il gas abbia avuto un'accelerazione, mentre il nucleare abbia subito una battuta d'arresto.

Ciao
RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 18-05-2011 17:22

renato ha Scritto:

Come ho già spiegato, i grossi investimenti non sono tutti destinati alla costruzione, bensì alla ricerca e sviluppo delle società.


Ma cosa vuoi spiegare, sei un ignorante colossale e non sei mai riuscito a riportare dati ufficiali alle tue chiacchere!
In ogni caso sempre di denaro pubblico si tratta, così ripartito (grafico pagina 3 del pdf):
http://www.bmu.de/files/pdfs/allgemein/a...ger_bf.pdf
senza considerare che i quasi 40 miliardi di euro (complessivi) alle rinnovabili tedesche sono riferite al solo anno 2009, quindi se si fa la sommatoria degli anni precedenti (la cumulata) vengono fuori cifre sempre più folli!
Qui i rapporti completi e gli aggiornamenti:
http://www.bmu.de/files/pdfs/allgemein/a...len_bf.pdf
http://www.bmu.de/files/pdfs/allgemein/a...ate_bf.pdf

renato ha Scritto:

Gli incentivi tedeschi, ad esempio, non danno soldi per la produzione dei kw FV (come in italia), sono finalizzati alla costruzione di impianti ed alle aziende che investono in ricerca.


Balle! Non sai di che parli! Da questo documento dell'Unione Europea, intitolato Future Vision for Photovoltaics - Reactions from Philippe Busquin, MEP, Member of the Industry, Research and Energy Commission (Brussels, 28th September 2004):
http://ec.europa.eu/research/energy/pdf/...uin_en.pdf
a pagina 10, si evince che in Germania, gli impianti fotovoltaici di piccola e media taglia (tutti quelli domestici e quelli inferiori a 30 KWp) hanno un contributo astronomico di quasi 0,6 €/kWh (il più elevato in Europa)!

renato ha Scritto:

Questo ha permesso loro di diventare leader mondiali.
Ho fatto diverse consulenze per società italiane che costruiscono centrali e tutte, per il FV, comprano tecnologia tedesca.


Tu consulenza!? Povera Italia! Dati a sostegno di ciò che dici!?
Le nipponiche Toshiba e Sanyo, la coreana Samsung e la statunitense G.E.!? Come spiegai già qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...59#pid1159
spesso, le stesse "cattivone" multinazionali che producono pannelli solari, turbine idroelettrice, aerogeneratori, ecc... sono le stesse che realizzano reattori nucleari (stesso dicasi per la tedesca Siemens).

renato ha Scritto:

Cosa c'é di "geniale" nella politica energetica tedesca!?
Quando tutti gli altri saranno ancora li a pensare quale tecnologia comprare, loro la staranno già vendendo!!
Non è solo politica energetica, è anche politica economica.


A guardare la bolletta elettrica tedesca e gli indicatori sull'inquinamento, la politica energetica tedesca non é certo esemplare.
Rimango in attesa che mi contesti gli otto punti riportati qui, sinteticamente:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...44#pid2344

renato ha Scritto:

Il grafico di pagina 6 del PDF illustra l'incremento di costo del greggio, non i consumi.


In effetti non era quel grafico che intendevo (errore di trascrizione), ma la sostanza non cambia, la tabella "Stromerzeugung nach Energieträgern von 1990 bis 2010 (in TWh) Deutschland insgesamt" dimostra che il consumo interno lordo di energia elettrica nazionale (Brutto-Inlandsstromverbrauch) è passato, aumentando, dai 550,7 TWh del 1990 agli attuali 607,8 TWh (2010):
http://www.ag-energiebilanzen.de/viewpage.php?idpage=65

renato ha Scritto:

Occhio a non confondere la potenza di picco con la potenza media.
Per il fotovoltaico l'hai considerata, fallo anche per il nucleare.


Se c'é una persona ad avere le idee confuse e non sapere di che parla sei tu e ne hai dato saggio aprendo questo topic:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...11#pid2211
che ho commentato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...87#pid2587
in pratica non avevi neppure mai sentito neanche parlare del capacity factor!

renato ha Scritto:

Dallo stesso grafico si evince che le rinnovabili producono 102,4 miliardi di kwh.


Non fare il baro, stiamo parlando del fotovolaico! Leva dalle rinnovabili la voce biomassa e idroelettrico (wasserkraft) e andiamo su eolico e fotovoltaico:
http://www.unendlich-viel-energie.de/upl..._feb11.pdf

renato ha Scritto:

Come tutti sapete la richiesta di potenza non è costante nell'arco della giornata e può raggiungere picchi diurni doppi di quelli notturni


L'unico ad avere le idee confuse su questo (e su tutto il resto!) sei tu e lo stai dimostrando da post in post.

renato ha Scritto:

per cui per avere un dato realistico di richiesta potenza dobbiamo moltiplicare la potenza media per un coefficiente pari a 1,5.


E questo coefficiente da dove salta fuori!?

renato ha Scritto:

Per produrre l'energia indicata serve una potenza media di 11,689 Gw, cioè potenza di picco di 17,534 Gw


Neanche per sogno! Per esempio, l'EPR ha una potenza termica di 4,3 GWt ma una potenze elettrica netta di 1,6 GWe, per cui si può disporre sino a quella potenza modulandola, se si vuole, come un qualsiasi altro impianto termolettrico oppure può andare a "manetta" per per oltre il 90% delle ore annue:
http://www.areva.com/EN/global-offer-419...world.html

renato ha Scritto:

Per avere questa potenza servono 11 centrali nucleari da 1,6 Gwe.


Balle! A parte che confondi il termine "centrale" con "reattore", in quanto una centrale può ospitare ben più di un reattore, detto questo, per produrre 102 TWh (la quota totale di rinnovabili tedesche: idroelettrico, biomasse, eolico e fotovoltaico) sono sufficienti 8 reattori EPR (da 1,6 GWe) con un capacity factor del 90%.

renato ha Scritto:

Il solo costo di costruzione e decommissioning (senza combustibile, costi di gestione ordinari e smaltimento scorie), sarebbe 88 - 110 miliardi di euro


Balle senza fonte, ma commenterò presto un tuo "geniale" post sui costi.

renato ha Scritto:

Nel caso del fotovoltaico, il 10% che tu hai indicato va ad aggiungesi totalmente alla potenza di picco (cioè è potenza effettiva netta), perchè, ovviamente, il fotovoltaico di notte non produce.


Non produce nulla o quasi anche nelle giornate (nelle ore diurne) con il meteo avverso, per esempio. Una fonte scarsa e "ballerina" (imprevedibile) come il fotovoltaico non si aggiunge a nulla.

renato ha Scritto:

Diversamente dal solare termico che può produrre anche di notte (vedi Progetto Archimede o centrali spagnole)


E già, al mondo tale quota è irrilevante. Attendo comunque bibliografia scientifica e tecnica da parte tua, che non siano i volantini dei venditori.
RE:   email su nucleare e media - renato - 18-05-2011 21:51

sexyteo ha Scritto:

18.05.2011
...
Ennesima tua "perla" (di un pirla!) di saggezza!
...
Ma cosa vuoi spiegare, sei un ignorante colossale ...
...
Balle! Non sai di che parli ...
...
Tu consulenza!? Povera Italia!
...
Se c'é una persona ad avere le idee confuse e non sapere di che parla sei tu...
...
Non fare il baro,...
...
L'unico ad avere le idee confuse su questo (e su tutto il resto!) sei tu...
...
Balle!
...
Balle senza fonte, ...
...
(continua ...)

Ma da dove ti viene tutto questo furore?
Ce l'hai una donna (o un uomo, se preferisci)?
Ce l'hai una mamma?
RE:    email su nucleare e media - Charade77 - 18-05-2011 22:19

renato ha Scritto:


Ma da dove ti viene tutto questo furore?
Ce l'hai una donna (o un uomo, se preferisci)?
Ce l'hai una mamma?


Se mi consenti , questo non è furore o fanatismo ,è semplicemente passione per la scienza ,fatta di concretezza di numeri incontrovertibili ,di studi e rigidi sistemi che non lasciano ,per fortuna ,spazio ad interpretazioni.Nei numerosi tuoi post è più il lato ideologico che non scientifico che se non supportato da argomenti più che validi , non ha storia.Possiamo fare 1000 discussioni ma con le tecnologie o è bianco o è nero ... inutile girarci attorno.Le opinioni sono legittime e sacrosante ma serve fare un'analisi e vedere quando lo sono per scienza e quando lo sono per fede.Consiglio ,anzichè proseguire con inutili provocazioni che portano a scadere l'ottimo livello del forum ,di raccogliere se la prendi come sfida ,quella di sexyteo ,di replicare ai suoi 8 punti con altrettanti dati.Se non ci riesci , perchè quei dati non esistono ,fa più onore ammettere di essersi sbagliati e rivedere le proprie idee che non proseguire in digressioni provocatorie inutili.Il mio appunto vuole solo portare all'attenzione che esasperare i toni ,non porta a nulla.

Saluti
RE:     email su nucleare e media - renato - 18-05-2011 22:47

Charade77 ha Scritto:

Se mi consenti , questo non è furore o fanatismo ,è semplicemente passione per la scienza ,fatta di concretezza di numeri incontrovertibili ,di studi e rigidi sistemi che non lasciano ,per fortuna ,spazio ad interpretazioni.Nei numerosi tuoi post è più il lato ideologico che non scientifico che se non supportato da argomenti più che validi , non ha storia.Possiamo fare 1000 discussioni ma con le tecnologie o è bianco o è nero ... inutile girarci attorno.Le opinioni sono legittime e sacrosante ma serve fare un'analisi e vedere quando lo sono per scienza e quando lo sono per fede.Consiglio ,anzichè proseguire con inutili provocazioni che portano a scadere l'ottimo livello del forum ,di raccogliere se la prendi come sfida ,quella di sexyteo ,di replicare ai suoi 8 punti con altrettanti dati.Se non ci riesci , perchè quei dati non esistono ,fa più onore ammettere di essersi sbagliati e rivedere le proprie idee che non proseguire in digressioni provocatorie inutili.Il mio appunto  vuole solo portare all'attenzione che esasperare i toni ,non porta a nulla.

Saluti


pirla? ignorante colossale? sono questi i  rigidi sistemi che non lasciano ,per fortuna ,spazio ad interpretazioni?
ognuno ha le sue opinioni ....
sempre disposti a chiudere un'occhio se fa comodo...
le regole devono valere per tutti, non solo per chi non la pensa come voi...
se fossi venuto in questo forum lanciando insulti a destra e sinistra mi avreste, con ragione, cacciato immediatamente...

Come ho gia detto, non ho nessuna intenzione di rispondere agli insulti (a parte due post di legittima difesa come potrai ben vedere).
Quando riceverò, invece degli insulti, le scuse per questo comportamento incivile sarò ben felice di rispondere a tutte le obiezioni; come del resto ho fatto con tutti voi in questo numericamente impari confronto.
Le tue conclusioni sono affrettate e di parte; non ho mai fatto dichiarazioni ideologiche senza motivazioni, se ne trovi fammele notare.

RE:      email su nucleare e media - Charade77 - 18-05-2011 23:28

renato ha Scritto:



pirla? ignorante colossale? sono questi i  rigidi sistemi che non lasciano ,per fortuna ,spazio ad interpretazioni?
ognuno ha le sue opinioni ....
sempre disposti a chiudere un'occhio se fa comodo...
le regole devono valere per tutti, non solo per chi non la pensa come voi...
se fossi venuto in questo forum lanciando insulti a destra e sinistra mi avreste, con ragione, cacciato immediatamente...

Come ho gia detto, non ho nessuna intenzione di rispondere agli insulti (a parte due post di legittima difesa come potrai ben vedere).
Quando riceverò, invece degli insulti, le scuse per questo comportamento incivile sarò ben felice di rispondere a tutte le obiezioni; come del resto ho fatto con tutti voi in questo numericamente impari confronto.
Le tue conclusioni sono affrettate e di parte; non ho mai fatto dichiarazioni ideologiche senza motivazioni, se ne trovi fammele notare.



Va che non siamo una setta o la curva nord di una squadra ,io non faccio il tifo per nessuno ,ma o porti alla luce dati e prove concrete oltre alle idee o rimangono idee e opinioni supportate dal nulla.Io capisco che puoi sentirti a disagio ,ma vieni e sostieni l'opposto e gente molto ben documentata e preparata ti controbatte ,se pretendevi che cadessero tutte le certezze , è un poco pionieristico no.Il mio voleva essere , in modo velato ,se non te ne eri accorto ,un modo per calmierare i toni e riportare la vostra questione su una linea tecnica ,chiedendo il contradditorio ai famosi 8 punti di sexyteo.Li hai?Bene ,con rispetto li sto a leggere ,e bada che non servo io a difendere sexyteo ,è grande abbastanza per districarsi ,se non li hai ,considero le tue opinioni rispettabili ,legittime ma solo tali.Qui non sei in situazione di imparità ,gli strumenti sono quelli di tutti ,non hai ne svantaggi e ne privilegi.Nel confronto non sì è impari ne penalizzati ,quindi anziche buttarla sul personale ,dimostra le tue affermazioni ,e se corrette nessuno ti da del pirla ,ma se insisti ,consenti che la pazienza sfugga...Del resto , non siamo tutti uguali no?
RE:       email su nucleare e media - renato - 19-05-2011 00:11

Charade77 ha Scritto:

Va che non siamo una setta o la curva nord di una squadra ,io non faccio il tifo per nessuno ,ma o porti alla luce dati e prove concrete oltre alle idee o rimangono idee e opinioni supportate dal nulla.Io capisco che puoi sentirti a disagio ,ma vieni e sostieni l'opposto e gente molto ben documentata e preparata ti controbatte ,se pretendevi che cadessero tutte le certezze , è un poco pionieristico no.Il mio voleva essere , in modo velato ,se non te ne eri accorto ,un modo per calmierare i toni e riportare la vostra questione su una linea tecnica ,chiedendo il contradditorio ai famosi 8 punti di sexyteo.Li hai?Bene ,con rispetto li sto a leggere ,e bada che non servo io a difendere sexyteo ,è grande abbastanza per districarsi ,se non li hai ,considero le tue opinioni rispettabili ,legittime ma solo tali.Qui non sei in situazione di imparità ,gli strumenti sono quelli di tutti ,non hai ne svantaggi e ne privilegi.Nel confronto non sì è impari ne penalizzati ,quindi anziche buttarla sul personale ,dimostra le tue affermazioni ,e se corrette nessuno ti da del pirla ,ma se insisti ,consenti che la pazienza sfugga...Del resto , non siamo tutti uguali no?

appunto, non ha bisogno di nessun avvocato difensore.
La mia posizione nei suoi confronti penso sia più che chiara.
Gli insulti sono iniziati quando ancora gli rispondevo.

Se ti fa piacere pensare che non possa rispondere pensalo pure. Il tifo è tifo...
Con questo chiudo questo discorso.

Non pensavo proprio di riuscire con facilità a far valere le mie idee.
Se avessi voluto una facile vittoria non mi sarei ficcato "nella tana dei lupi".
Tu dimmi se non ho risposto a qualche post tuo o di tutti gli altri utenti.
Se me ne è sfuggito qualcuno segnalamelo, sarà mia cura recuperare la svista al più presto.
E per chiudere definitivamente la polemica con te riscrivo la frase scritta sopra:
non ho mai fatto dichiarazioni ideologiche ed ho sempre fornito dati e riferimenti precisi, potete non condividerli, ma non potete negarne l'esistenza.

Ho citato e linkato Terna, MIT, UNSCEAR, Autorità per l'energia elettrica ed il gas, ecc.. Quali di questi dati sono inventati?
Certo non credo che questo forum sia una gara a chi posta più link.
Non ci vorrebbe molto a farlo, i bambini a 8 anni iparano le ricerche su google ed il copia-incolla.
Ho citato il sito di Terna ed ho fatto riferimento ai documenti contenuti, avrei potuto linkarli tutti, sono decine. Non l'ho fatto perchè penso che crei confusione e mi sembra offensivo nei vostri confronti: siete tutti capaci di navigare in un sito.
Per lo stesso motivo non linkerò mai manuali generici, ma cos'è? se faccio una moltiplicazione devo linkare un sito con le tabelline?
Se vi servono siete in grado di cercarveli da soli.

Quando ho citato la densità dell'uranio nell'acqua del mare mi avete chiesto di documentare il dato (cosa che poi è stata fatta); ma perchè? è un dato segreto che solo io posso trovare?
se dicessi che la terra gira intorno al sole dovrei documentarlo? se dicessi il contrario forse si.

E' una questione di metodo, potrà non piacervi e siete liberi di usarne un'altro, ma non potete per questo lanciare accuse infondate.
RE: email su nucleare e media - tesla82 - 19-05-2011 00:17

L'avevo accennato in un altro post bisogna fare attenzione hai numeri che si espongono ci deve essere piu controllo da parte dei moderatori,si rischia di fare casino e demagogia...

mi ci metto anchio a volte sbaglio e anche di molto!


RE:    email su nucleare e media - Charade77 - 19-05-2011 07:31

renato ha Scritto:


Ma da dove ti viene tutto questo furore?
Ce l'hai una donna (o un uomo, se preferisci)?
Ce l'hai una mamma?


Niente ,non è arrivato il messaggio:intendevo che le cose di cui sopra mi danno fastidio ,ok?Volevo solo far sì che i toni si smorzassero.
Se vuoi capire bene ,altrimenti amen ,e ho finito
Saluti
RE:  email su nucleare e media - magnesium - 19-05-2011 09:21

tesla82 ha Scritto:

L'avevo accennato in un altro post bisogna fare attenzione hai numeri che si espongono ci deve essere piu controllo da parte dei moderatori,si rischia di fare casino e demagogia...

mi ci metto anchio a volte sbaglio e anche di molto!


il moderatore legge ma preferisce spesso non intervenire ....come un "arbitro inglese" che lascia scorrere i piccoli falli perchè abituato ad gioco più fisico e meno interrotto ;-)

Ad ogni modo, colgo l'occasione per invitare tutti a mantenere un atteggiamento più pacato nelle discussioni.
Grazie.
RE:   email su nucleare e media - tesla82 - 19-05-2011 13:31

magnesium ha Scritto:



il moderatore legge ma preferisce spesso non intervenire ....come un "arbitro inglese" che lascia scorrere i piccoli falli perchè abituato ad gioco più fisico e meno interrotto ;-)

Ad ogni modo, colgo l'occasione per invitare tutti a mantenere un atteggiamento più pacato nelle discussioni.
Grazie.



fosse per l'atteggiamento....Big Grin.....Big Grin

Io avevo invocato nelle mie frasi la speranza di non far diventare un Tg5 questo forum a forza di sparare balle sui numeri e fare damagogia..


RE: email su nucleare e media - renato - 21-05-2011 02:20

Dopo le ripetute accuse di non fornire riferimenti validi e stanco di continuare a chiedere DOVE mancavano i riferimenti senza avere risposte sensate, ho pensato di adattarmi al metodo scientifico utilizzato ed apprezzato in questo forum; quindi elenco di seguito ALCUNE delle fonti da cui ho tratto i miei spunti di discussione.
Nei singoli post, ove necessario avevo indicato anche le pagine.
Naturalmente, se ritenete l'elenco incompleto, vi prego di segnalarmelo e provvederò in breve tempo a fornirene uno molto più esaustivo.
Spero che questi riferimenti vi aiutino a comprendere meglio le mie opinioni.
Un saluto

Questi sono i riferimenti relativi ai consumi elettrici ed al fabbisogno elettrico italiano:
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=20427
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=20427
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=20427
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=20427
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=25375
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;lDown=1
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=20081
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=844
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...luppo.aspx
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...tabid=2260
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...tabid=2260
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...tabid=2310
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...tabid=2310
http://www.terna.it/Default.aspx?tabid=382
http://www.terna.it/Default.aspx?tabid=383
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=13759
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=13759
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=13759
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=13759
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=622
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=622
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=622
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=622
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=649
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...ogico.aspx
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...gioni.aspx
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...incie.aspx
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2497
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2497
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2497
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=653
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=847
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.autorita.energia.it/allegati/...rt10it.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/...rt09it.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/...-LL_V2.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/...port07.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/...t06_it.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/...port05.pdf
Qua potete trovare i riferimenti utilizzati per il discorso dei costi:
http://web.mit.edu/nuclearpower/pdf/nucl...te2009.pdf
http://web.mit.edu/nuclearpower/pdf/nucl...r-full.pdf
http://web.mit.edu/mitei/research/reports/EOR-CCS.html
http://brc.gov/library/docs/IAEA%20Geol%...202006.pdf
http://www.nap.edu/openbook.php?isbn=0309073170
http://www.oecd-nea.org/rwm/reports/1995/geodisp.html
http://www.oecd-nea.org/rwm/reports/2010...ce-ENG.pdf
http://72.22.18.215/s_mrs/sec_subscribe....ion=detail
http://www.bvsde.paho.org/bvsacd/safety/paper027.pdf
http://www.iaea.org/inis/collection/NCLC...020733.pdf
http://www.sciencedirect.com/science?_ob...archtype=a
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publication...09_prn.pdf
http://www.oecd-nea.org/rwm/reports/2000...8-sr97.pdf
http://nepa.energy.gov/nepa_documents/EI...action.pdf
http://cat.inist.fr/?aModele=afficheN&am...dt=2428689
http://www.csa.com/discoveryguides/ern/0...acts-f.php
http://www.osti.gov/bridge/purl.cover.js...bviewable/
http://www.nap.edu/openbook.php?isbn=0309052262
http://www.libreriauniversitaria.it/age-...0080427379
http://www.princeton.edu/sgs/publication...terson.pdf
Questi sono i riferimenti economici per la breve digressione avuta sul calcolo dei costi:
http://issuu.com/filippofesta/docs/econo...-economia-
http://www.marchegianionline.net/norme/C...civile.pdf
http://www.google.it/url?sa=t&source...yIzuL7-xMw
http://eprints.unifi.it/archive/00000605...enda_1.pdf
http://www.businessplanvincente.com/2010...dotto.html
http://www.commercialistatelematico.com/...amento.htm
http://rivista.ssef.it/site.php?page=200...2005-10-01
http://www.investopedia.com/articles/fun...011404.asp
http://www2.accaglobal.com/students/stud.../22/256412
http://www.iasplus.com/dttpubs/0705apply...and142.pdf
riferimenti per quando parlavo di generatori marini:
http://www.tecnosophia.org/documenti/Art...o%20II.pdf
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLin...iddi.shtml
http://www.marineturbines.com/
http://raju.net.in/blog/2008/07/18/world...ectricity/
http://www.cyberiad.net/library/pdf/bk_t...5apr06.pdf
http://www.cleancurrent.com/
http://www.seageneration.co.uk/downloads...ummary.pdf
http://www.ifremer.fr/dtmsi/colloques/se....2.MCT.pdf
http://www.ihs.uni-stuttgart.de/290.html?L=1
http://webarchive.nationalarchives.gov.u...e29969.pdf
Riferimenti per quando parlavamo di leadership tedesca nel settore solare:
http://www.enf.cn/database/panels.html
http://blog.cleveland.com/business/2007/...ns_hq.html
http://www.grpva.com/news-publications/i..._richmond/
http://www.dw-world.de/dw/article/0,,2441713,00.html
http://www.cbc.ca/news/canada/windsor/st...00406.html
http://www.globalatlanta.com/article/24249/
http://www.tucsonrising.com/email_suppor..._21_09.pdf
http://www.building.co.uk/technical/sust...92.article
http://www.pv-magazine.com/services/pres...100000801/
http://germany-usa-career-center.blogspo...ke-on.html
http://www.richmondbizsense.com/2011/03/...u-s-debut/
http://www.reuters.com/article/2011/04/1...FU20110418
http://www.greencrossitalia.org/energiae...uesto-sole
http://www.ecoage.it/fotovoltaico-in-germania.htm
http://www.solarexpo.com/pdf/pdfRassegna...egna64.pdf
http://energia24club.it/articoli/0,1254,...74,00.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Financial_i...cs#Germany
Riferimenti per quando parlavamo di uranio dall'acqua di mare
http://peakoildebunked.blogspot.com/2006...art-1.html
http://peakoildebunked.blogspot.com/2006...art-2.html
http://www.physics.harvard.edu/~wilson/e...Tamada.pdf
http://www.jaea.go.jp/jaeri/english/ff/ff43/topics.html
http://jolisfukyu.tokai-sc.jaea.go.jp/fu...6/4_5.html
Link su turbogas
http://www-3.unipv.it/electric/conven/Es...binati.pdf
http://www.cs.utah.edu/~melatti/articoli/hscc03.pdf
http://www.isa.org/CustomSource/ISA/Div_...Powr_3.pdf
http://scitation.aip.org/getabs/servlet/...amp;ref=no
http://www.giovannipierandrei.name/209/p...os2010.pdf
http://www.ilgiorno.it/lodi/cronaca/2011...ende.shtml
http://www.wipo.int/pctdb/en/wo.jsp?WO=2...SPLAY=DESC
http://mandieselturbo.com/files/news/fil...Plants.pdf
http://www.harmo.org/Conferences/Proceed...7-abst.pdf
http://rwebs.net/avhistory/opsman/geturbo/geturbo.htm
Riferimenti a CO2 capture
http://ec.europa.eu/research/energy/pdf/co2capt_en.pdf
http://www.co2captureproject.org/
http://www.carboncapturejournal.com/disp...NewsID=556
http://en.wikipedia.org/wiki/Carbon_capture_and_storage
http://sequestration.mit.edu/tools/projects/index.html
http://www.netl.doe.gov/publications/pro...Fs/095.pdf
http://sequestration.mit.edu/pdf/GHGT10_Ereira.pdf
http://sequestration.mit.edu/pdf/Ashleig..._May09.pdf
http://sequestration.mit.edu/pdf/Mark_Bohm_Thesis.pdf
http://sequestration.mit.edu/pdf/GHGT-10_Simeon.pdf
http://sequestration.mit.edu/pdf/GregSin...Thesis.pdf
http://web.mit.edu/sequestration/talloir...edings.pdf
http://www.ipcc-wg3.de/publications/spec...nd-storage
http://web.mit.edu/coal/The_Future_of_Coal.pdf
http://web.mit.edu/mitei/research/reports.html
http://web.mit.edu/mitei/research/reports/EOR-CCS.html
http://sequestration.mit.edu/tools/proje...jects.html
http://sequestration.mit.edu/tools/projects/index.html
http://sequestration.mit.edu/tools/proje...unced.html
http://sequestration.mit.edu/tools/proje...unced.html


RE:  email su nucleare e media - tesla82 - 21-05-2011 14:43

renato ha Scritto:

Dopo le ripetute accuse di non fornire riferimenti validi e stanco di continuare a chiedere DOVE mancavano i riferimenti senza avere risposte sensate, ho pensato di adattarmi al metodo scientifico utilizzato ed apprezzato in questo forum; quindi elenco di seguito ALCUNE delle fonti da cui ho tratto i miei spunti di discussione.
Nei singoli post, ove necessario avevo indicato anche le pagine.
Naturalmente, se ritenete l'elenco incompleto, vi prego di segnalarmelo e provvederò in breve tempo a fornirene uno molto più esaustivo.
Spero che questi riferimenti vi aiutino a comprendere meglio le mie opinioni.
Un saluto

Questi sono i riferimenti relativi ai consumi elettrici ed al fabbisogno elettrico italiano:
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=20427
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=20427
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=20427
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=20427
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=25375
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;lDown=1
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=20081
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=844
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...luppo.aspx
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...tabid=2260
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...tabid=2260
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...tabid=2310
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...tabid=2310
http://www.terna.it/Default.aspx?tabid=382
http://www.terna.it/Default.aspx?tabid=383
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=13759
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=13759
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=13759
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;mid=13759
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=622
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=622
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=622
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=622
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?link=...;tabid=371
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=649
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...ogico.aspx
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...gioni.aspx
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...incie.aspx
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2497
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2497
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...p;mid=2497
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=653
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...;tabid=847
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.terna.it/LinkClick.aspx?filet...mp;mid=434
http://www.autorita.energia.it/allegati/...rt10it.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/...rt09it.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/...-LL_V2.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/...port07.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/...t06_it.pdf
http://www.autorita.energia.it/allegati/...port05.pdf
Qua potete trovare i riferimenti utilizzati per il discorso dei costi:
http://web.mit.edu/nuclearpower/pdf/nucl...te2009.pdf
http://web.mit.edu/nuclearpower/pdf/nucl...r-full.pdf
http://web.mit.edu/mitei/research/reports/EOR-CCS.html
http://brc.gov/library/docs/IAEA%20Geol%...202006.pdf
http://www.nap.edu/openbook.php?isbn=0309073170
http://www.oecd-nea.org/rwm/reports/1995/geodisp.html
http://www.oecd-nea.org/rwm/reports/2010...ce-ENG.pdf
http://72.22.18.215/s_mrs/sec_subscribe....ion=detail
http://www.bvsde.paho.org/bvsacd/safety/paper027.pdf
http://www.iaea.org/inis/collection/NCLC...020733.pdf
http://www.sciencedirect.com/science?_ob...archtype=a
http://www-pub.iaea.org/MTCD/publication...09_prn.pdf
http://www.oecd-nea.org/rwm/reports/2000...8-sr97.pdf
http://nepa.energy.gov/nepa_documents/EI...action.pdf
http://cat.inist.fr/?aModele=afficheN&am...dt=2428689
http://www.csa.com/discoveryguides/ern/0...acts-f.php
http://www.osti.gov/bridge/purl.cover.js...bviewable/
http://www.nap.edu/openbook.php?isbn=0309052262
http://www.libreriauniversitaria.it/age-...0080427379
http://www.princeton.edu/sgs/publication...terson.pdf
Questi sono i riferimenti economici per la breve digressione avuta sul calcolo dei costi:
http://issuu.com/filippofesta/docs/econo...-economia-
http://www.marchegianionline.net/norme/C...civile.pdf
http://www.google.it/url?sa=t&source...yIzuL7-xMw
http://eprints.unifi.it/archive/00000605...enda_1.pdf
http://www.businessplanvincente.com/2010...dotto.html
http://www.commercialistatelematico.com/...amento.htm
http://rivista.ssef.it/site.php?page=200...2005-10-01
http://www.investopedia.com/articles/fun...011404.asp
http://www2.accaglobal.com/students/stud.../22/256412
http://www.iasplus.com/dttpubs/0705apply...and142.pdf
riferimenti per quando parlavo di generatori marini:
http://www.tecnosophia.org/documenti/Art...o%20II.pdf
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLin...iddi.shtml
http://www.marineturbines.com/
http://raju.net.in/blog/2008/07/18/world...ectricity/
http://www.cyberiad.net/library/pdf/bk_t...5apr06.pdf
http://www.cleancurrent.com/
http://www.seageneration.co.uk/downloads...ummary.pdf
http://www.ifremer.fr/dtmsi/colloques/se....2.MCT.pdf
http://www.ihs.uni-stuttgart.de/290.html?L=1
http://webarchive.nationalarchives.gov.u...e29969.pdf
Riferimenti per quando parlavamo di leadership tedesca nel settore solare:
http://www.enf.cn/database/panels.html
http://blog.cleveland.com/business/2007/...ns_hq.html
http://www.grpva.com/news-publications/i..._richmond/
http://www.dw-world.de/dw/article/0,,2441713,00.html
http://www.cbc.ca/news/canada/windsor/st...00406.html
http://www.globalatlanta.com/article/24249/
http://www.tucsonrising.com/email_suppor..._21_09.pdf
http://www.building.co.uk/technical/sust...92.article
http://www.pv-magazine.com/services/pres...100000801/
http://germany-usa-career-center.blogspo...ke-on.html
http://www.richmondbizsense.com/2011/03/...u-s-debut/
http://www.reuters.com/article/2011/04/1...FU20110418
http://www.greencrossitalia.org/energiae...uesto-sole
http://www.ecoage.it/fotovoltaico-in-germania.htm
http://www.solarexpo.com/pdf/pdfRassegna...egna64.pdf
http://energia24club.it/articoli/0,1254,...74,00.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Financial_i...cs#Germany
Riferimenti per quando parlavamo di uranio dall'acqua di mare
http://peakoildebunked.blogspot.com/2006...art-1.html
http://peakoildebunked.blogspot.com/2006...art-2.html
http://www.physics.harvard.edu/~wilson/e...Tamada.pdf
http://www.jaea.go.jp/jaeri/english/ff/ff43/topics.html
http://jolisfukyu.tokai-sc.jaea.go.jp/fu...6/4_5.html
Link su turbogas
http://www-3.unipv.it/electric/conven/Es...binati.pdf
http://www.cs.utah.edu/~melatti/articoli/hscc03.pdf
http://www.isa.org/CustomSource/ISA/Div_...Powr_3.pdf
http://scitation.aip.org/getabs/servlet/...amp;ref=no
http://www.giovannipierandrei.name/209/p...os2010.pdf
http://www.ilgiorno.it/lodi/cronaca/2011...ende.shtml
http://www.wipo.int/pctdb/en/wo.jsp?WO=2...SPLAY=DESC
http://mandieselturbo.com/files/news/fil...Plants.pdf
http://www.harmo.org/Conferences/Proceed...7-abst.pdf
http://rwebs.net/avhistory/opsman/geturbo/geturbo.htm
Riferimenti a CO2 capture
http://ec.europa.eu/research/energy/pdf/co2capt_en.pdf
http://www.co2captureproject.org/
http://www.carboncapturejournal.com/disp...NewsID=556
http://en.wikipedia.org/wiki/Carbon_capture_and_storage
http://sequestration.mit.edu/tools/projects/index.html
http://www.netl.doe.gov/publications/pro...Fs/095.pdf
http://sequestration.mit.edu/pdf/GHGT10_Ereira.pdf
http://sequestration.mit.edu/pdf/Ashleig..._May09.pdf
http://sequestration.mit.edu/pdf/Mark_Bohm_Thesis.pdf
http://sequestration.mit.edu/pdf/GHGT-10_Simeon.pdf
http://sequestration.mit.edu/pdf/GregSin...Thesis.pdf
http://web.mit.edu/sequestration/talloir...edings.pdf
http://www.ipcc-wg3.de/publications/spec...nd-storage
http://web.mit.edu/coal/The_Future_of_Coal.pdf
http://web.mit.edu/mitei/research/reports.html
http://web.mit.edu/mitei/research/reports/EOR-CCS.html
http://sequestration.mit.edu/tools/proje...jects.html
http://sequestration.mit.edu/tools/projects/index.html
http://sequestration.mit.edu/tools/proje...unced.html
http://sequestration.mit.edu/tools/proje...unced.html




cosa devi dimostrare! la nostra priorita principale è sostituire lo zoccolo dure delle centrali a carbone e petrolio con quelle nucleari!!
RE:   email su nucleare e media - renato - 22-05-2011 02:29

tesla82 ha Scritto:

cosa devi dimostrare! la nostra priorita principale è sostituire lo zoccolo dure delle centrali a carbone e petrolio con quelle nucleari!!


Dimenticavo ...
Questi sono i riferimenti per i calcoli:
http://www.learnyourtables.co.uk/it/index2.htm

RE:    email su nucleare e media - tesla82 - 22-05-2011 13:00

renato ha Scritto:



Dimenticavo ...
Questi sono i riferimenti per i calcoli:
http://www.learnyourtables.co.uk/it/index2.htm




?????? ma quali calcoli alludi! se non sai nemmeno cosa dici!,io spero che un giorno ti imbatterai in persone che ti sparano balle e cavolate nel campo lavorativo dove tu operi e dove conosci "qualcosina" cosi capirai la sfustrazione e la pazienza che dobbiamo sorbire noi alle immense stron**te che te ed il tuo amichetto belloti sparate qui!!
RE:     email su nucleare e media - renato - 22-05-2011 14:06

10-05-2011 a proposito di fabbisogno energetico italiano.

tesla82 ha Scritto:

Si hai ragione ho scritto una castroneria ...

Questo è quello che pensavi dei miei dati prima che ti si bruciassero gli ultimi neuroni.
RE:      email su nucleare e media - tesla82 - 22-05-2011 14:40

renato ha Scritto:

10-05-2011 a proposito di fabbisogno energetico italiano.

Questo è quello che pensavi dei miei dati prima che ti si bruciassero gli ultimi neuroni.


Come vedi cerco sempre il ragionamento la collaborazione non sono ostinato con degli idealismi,ti pongo davanti la situazione che abbiamo oggi,ma tu continui a non proporre soluzioni! ponendoti solo accuse allusorie e forfettarie dettate dai media e dalla popolazione,i neuroni bruciati c'è li hanno le persone come te che non propongono risoluzioni,se sei convinto che il nucleare è brutto dannoso ecc ecc allora c'è la esponi questa tua strategia!!!


ps: per favore fallo nel topic che ho aperto da poco !!
RE:  email su nucleare e media - sexyteo - 02-06-2011 01:36

Dopo questo tuo patetico tentativo di "dimostrare" la tua "competenza" in ciò che "affermi" (o meglio: farnetichi), attraverso un linkaggio random:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...53#pid2753
aggiungo (e ribadisco per l'ennesima volta) che la maggioranza dei finanziamenti mondiali alle rinnovabili (per la produzione di elettricità o meno), sono incentivi (soldi dei contribuenti) alla produzione, mentre solo una minima parte è destinata alla ricerca e sviluppo delle rinnovabili stesse. Ne ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
e qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...866#pid866
ma repetita iuvant. Nel 2009, sono stati erogati (incentivati), a livello mondiale, quasi 60 miliardi di dollari per le rinnovabili, come illustrato a pagina 296 del World Energy Outlook 2010 (W.E.O. 2010, pagina 298 del pdf - Figure 9.9 - Annual global support for renewables in the New Policies Scenario), con un notevole incremento di spesa nello scenario dal 2015 al 2035; tale spesa, secondo queste previsioni, raggiungerà i 200 miliardi per l'anno 2035! Come scritto, sempre sul W.E.O. 2010, a pagina 295 (pagina 297 del pdf - capitolo 9 - Costs of renewables - The cost of government support mechanisms) va precisato che "The application of renewable energy on a large scale depends on government incentives to make the unit costs competitive with conventional technologies. Incentives for renewable energy take many forms, from support to developers to support to customers" (si veda da pagina 426 - Government support for renewables - pag. 428 del pdf W.E.O. 2010).
In pratica, si tratta di incentivi pubblici, a fondo perduto, pagati dai contribuenti. La spesa mondiale di 5,6 miliardi di dollari per l'anno 2009, alla ricerca e allo sviluppo delle rinnovabili, é destinata in larghissima parte per il solare (53%), come illustrato nel diagramma a torta (figura 9.10) di pagina 297 (299 del pdf W.E.O. 2010 - fonte: Bloomberg New Energy Finance databases).
In definitiva, nel 2009, vi sono stati 60 miliardi di incentivi alle rinnovabili e quasi 6 miliardi in ricerca e sviluppo delle stesse rinnovabili!
La Germania è in linea con questa "tendenza" (incentivi alla produzione e pochi spiccioli alla ricerca e sviluppo), come ti ho già spiegato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...83#pid2583
cioè con contributi pubblici, astronomici, al kWh prodotto.

Per quanto riguarda le emissioni dai processi di combustione, riporto un interessante e recentissimo studio, sviluppato dal prestigioso Politecnico di Milano (Professori: Stefano Cernuschi, Michele Giugliano, Stefano Consonni e Aldo Coghe, ma hanno collaborato anche docenti di altri atenei italiani), sulle emissioni di polveri fini e ultrafini.
Tale studio, denominato Emissioni di Polveri Fini e Ultrafini da impianti di combustione (Ottobre 2010), é stato pubblicato nella sintesi finale:
http://www.federambiente.it/Primopiano/L...rafini.pdf
Le dimensioni di tali particelle (fini e ultrafini) è compresa tra 0,001 µm a quasi 3 µm (tra 1 nm e  quasi 3.000 nm), come illustrato nel grafico, in scala logaritmica, della figura 1, Campo dimensionale coperto da diverse tipologie di particelle ed agglomerati solidi di varia natura ed origine, a pagina 5 (pag. 7 del pdf); nella pagina successiva è illustrata la Fenomenologia delle presenze ambientali del particolato ultrafine e delle nano-polveri (fig. 3).
A pagina 7 (pag. 9 del pdf), in riferimento alla percezione del rischio sanitario e ambientale delle particelle ultrafini (PU) in relazione al processo di termovalorizzazione dei rifiuti, si afferma, tra l'altro: "Tali preoccupazioni, peraltro lecite e giustificate, hanno suscitato in alcuni settori del pubblico paure catastrofiste poco razionali, sfociate addirittura nella richiesta di una moratoria nello sviluppo di questo importante settore scientifico e tecnologico. A differenza di tutti gli altri Paesi, in cui il dibattito è motivo di approfondimento da parte della ricerca, in Italia alcune componenti dell'ambientalismo hanno indirizzato l'attenzione al riguardo sul trattamento termico dei rifiuti, postulando una connessione diretta tra combustione dei rifiuti e presunti effetti sulla salute del PU. Al pari di tutte le altre combustioni, l'incenerimento di rifiuti avrà certamente un ruolo nella problematica dell’ultrafine: tuttavia, il contesto conoscitivo che emerge da questo studio evidenzia come non esistano allo stato attuale elementi scientifici, né probanti né sospetti, per escludere a priori questa tecnica di smaltimento e recupero di energia a causa del ruolo presunto delle emissioni sulle presenze atmosferiche del particolato fine e delle nanopolveri".
Detto questo, è fondamentale sottolineare che (pagina 8 - pag. 10 del pdf) "nelle grandi aree urbane, dove si registra la massima esposizione della popolazione, la fonte più significativa di PU è generalmente la combustione mobile (traffico); ad essa si aggiunge, in alcune zone, l'utilizzo di biomasse nelle piccole installazioni per il riscaldamento domestico"; a riguardo si veda la figura 4, nella stessa pagina, sulla Presenza di PU in atmosfere caratterizzate (concentrazioni di PU in aree caratterizzate - numero di particelle/cm3).
Ora, comparando le concentrazioni di particelle ultrafini (PU) sull'unità di volume (cm3) tra le varie fonti di combustione, emerge che il tanto "amato" gas degli ambientalisti, ha una concentrazione che oscilla tra poco più di 1.000 PU/cm3 fino a oltre 10.000.000 PU/cm3, con valori analoghi ai tanto odiati derivati dal petrolio (olio e gasolio) e carbone, come mostrato nella figura 6 (pagina 12 - pag. 14 del pdf), Intervalli indicativi delle presenze emissive di PU da attività di combustione fissa e a ciò va aggiunto che le "amate" biomasse ambientaliste, hanno valori peggiori con fino a 100.000.000 PU/cm3!
Ovviamente le nostre "amate" automobili, rappresentano una produzione continua di PU, sia nelle motorizzazioni diesel che benzina; interessanti le emissioni di PU/Km illustrate nella figura 11, Presenze emissive di particolato rilevate allo scarico di motori automobilistici per veicoli leggeri, (pagina 13 - pag. 14 del pdf).
Ho già parlato dei rischi sanitati legati al "solo" PM10 (particelle di diametro uguale o inferiore a 10 µm), riportando i dati della Organizzazione Mondiale della Sanità (W.H.O. - World Health Organization - nell'acronimo inglese):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...04#pid1404
evidenziando che nel mondo sono stimati 865.000 morti/anno per il "solo" PM10 e 1.497.000 morti/anno per l'utilizzo di combustibili solidi (utilizzati massicciamente nei Paesi in via di sviluppo) in ambienti chiusi (indoor); negli USA sono stimati 41.200 morti/anno "solo" per il PM10 (0,08% della popolazione), in Italia 8.400 (0,07% della popolazione) e in Giappone 23.800 (0,09% della popolazione), sempre riferiti al "solo" PM10!
Lo studio in questione, riporta l'approccio epidemiologico e quello tossicologico (pagine 15 e 16, pagg. 17 e 18 del pdf), riferito all'esposizione alle particelle fini e ultrafini.
Per quanto riguarda le utenze termiche civili, le principali acquisizioni ricavate dal complesso delle prove eseguite (nello studio in questione) dimostrano che il pellet e il caminetto sono le maggiori fonti di emissioni di PU con concetrazioni che oscillano tra 24.000.000 PU/cm3 a 81.000.000 PU/cm3, peggio del gasolio; tali dati sono riportati nella sintesi comparativa dei risultati dell’indagine sulle utenze termiche civili (tab.2 di pagina 21 - pag. 23 del pdf) e sono assai superiori, di notevoli ordini di grandezza, della concentrazione delle emissioni del processo di termovalorizzazione dei rifiuti i quali sono compresi tra 4.958 PU/cm3 e 70.026 PU/cm3 (tab. 3: Sintesi comparativa dei risultati acquisiti nell'indagine sugli impianti di termovalorizzazione rifiuti, pagina 23 - pag. 25 del pdf).
In conclusione, l'apparente "innocuo" gas naturale, nelle utenze termiche civili, ha emissioni di PU/cm3 analoghe al termovalorizzatore di Brescia (comprese tra 4.000 PU/cm3 e 7.000 PU/cm3) e l'amato pellet dei suoi "ecosostenitori" ha valori astronomici, compresi tra i 45.000.000 PU/cm3 e i 52.000.000 PU/cm3 (peggio del gasolio!)! Ciò è illustrato nella Sintesi dei risultati ottenuti nell'indagine (fig. 14 di pagina 31 - pag. 33 del pdf).
Qui vi è una sintesi di tale rapporto:
http://www.gecos.polimi.it/wets09/Stefan...erNano.pdf

Ricordando quanto ho già affermato sulle emissioni in atmosfera del gas (NGCC) di SOx, NOx e CO2, in questo mio precedente post:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...27#pid2327
Aggiungo, che il già citato rapporto Life Cycle Analysis: Natural Gas Combined Cycle (NGCC) Power Plant (del 30 Settembre 2010) dell'ente governativo statunitense N.E.T.L. (National Energy Technology Laboratory - D.O.E. Department of Energy):
http://www.google.it/url?sa=t&source...mp;cad=rja
del quale ho già parlato qui:
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...78#pid2878
nella figura 3-19, Comparative GHG Emissions (kg CO2e/MWh Delivered) for NGCC with and without CCS (pagina 99 - pag. 123 del pdf), vi è illustrata l'emissione di GHG (Greenhouse Gases - gas serra), quindi di anidride carbonica (CO2), metano (CH4), protossido di azoto (N2O) e esafluoruro di zolfo (SF6) nelle quattro fasi del Life Cycle Analysis (LCA) di un impianto NGCC, in vari casi e con e senza cattura di CO2:
1- acquisizione della materia prima
2- trasporto della materia prima
3- conversione dell'energia
4- trasmissione e distribuzione
nella parte TOTAL, sono raffigurate le emissioni totali (KgCO2e/MWh - Kg di anidride carbonica equivalente su MWh di energia prodotta), rappresentate in larga parte dall'anidride carbonica e, in misura minore dal metano.
Per quanto riguarda gli inquinanti atmosferici, nella figura 3-20, Comparison of Air Emissions (kg/MWh Delivered Energy) for NGCC without CCS e nella figura 3-21, Comparison of Air Emissions (kg/MWh Delivered Energy) for NGCC with CCS (pagina 100 e 101 - pag. 124 e 125 del pdf), sono riportate le emissioni di piombo (Pb), mercurio (Hg), ammoniaca (NH3), monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto e le loro miscele (NOx), ossidi di zolfo (SOx), composti organici volatili (VOC, dall'inglese Volatile Organic Compounds) e di particolato (PM, dall'inglese particulate matter), nelle quattro fasi e in totale (TOTAL) del Life Cycle Analysis (LCA) di un impianto NGCC, in vari casi e con e senza cattura di CO2; emerge che le maggiori emissioni di inquinanti sono rappresentate dagli ossidi di azoto e le loro miscele (NOx), monossido di carbonio (CO) e di ammoniaca (NH3), in misura minore vi sono ossidi di zolfo (SOx), composti organici volatili (VOC) e particolato (PM).

Interessante, la differenza elevata del costo livellizzato (LCOE) tra un impianto NGCC con e senza cattura di CO2, riportata nella figura 3-18, Comparative LCOE ($/kWh) for NGCC with and without CCS (pagina 97 - pag. 121 del pdf) di tale rapporto con la ripartizione dei costi per componente. Nel capitolo 3.7 (pagina 103 - pag. 127 del pdf), Sensitivity Analysis, vi è l'analisi finanziaria degli impianti NGCC.
Notevole la differenza del "consumo" di terrotorio tra un impianto NGCC senza cattura di CO2 e con cattura di CO2, come illustrato nel grafico di pagina 103 (pag. 127 del pdf), Total Transformed Land Area for NGCC with and without CCS - Transformed Land Area (m2/MWh).


RE: email su nucleare e media - livingreen - 02-06-2011 14:42

quoto, concorda coi dati in mio possesso:

Riporta:
865.000 morti/anno per il "solo" PM10 e 1.497.000 morti/anno per l'utilizzo di combustibili solidi (utilizzati massicciamente nei Paesi in via di sviluppo) in ambienti chiusi (indoor); negli USA sono stimati 41.200 morti/anno "solo" per il PM10 (0,08% della popolazione), in Italia 8.400 (0,07% della popolazione) e in Giappone 23.800 (0,09% della popolazione), sempre riferiti al "solo" PM10!



Provate anche a moltiplicare per 50 anni, circa il lasso di tempo trascorso dall'inizio della dffusione delle centrali elettronucleari, e vedete poi a quante Chernobyl-equivalenti corrisponde.
RE:   email su nucleare e media - renato - 02-06-2011 16:40

@sexyteo
Relativamente al tuo post, su alcuni punti concordo, ma penso che siano trattate diverse problematiche che meritano ciascuna approcci e considerazioni distinti:

1) trasporti
2) riscaldamento
3) smaltimento rifiuti
4) produzione energetica

1. Trasporti
i trasporti, lo sappiamo, sono la causa principale di inquinamento (urbano) ed emettono grandi quantità di Co2.
Purtroppo mi sembra che questo problema non abbia una soluzione immediata, dato che le ipotesi di auto ibride, elettriche, a idrogeno ecc. sono ancora non generalizzabili.
Per quanto riguarda le città, un miglioramento si potrebbe avere incentivando i trasporti pubblici e l'utilizzo di mezzi a GPL o meglio a metano, che inquinano notevolmente meno.
Certo è che per il trasporto merci non vedo al momento valide alternative ai motori diesel.
Non conosco a fondo l'argomento, per cui ogni ulteriore suggerimento è ben accetto.

2. Riscaldamento
L'unica opzione possibile al momento è la combustione.

Da entrambi i link che hai riportato:
http://www.federambiente.it/Primopiano/L...rafini.pdf
http://www.gecos.polimi.it/wets09/Stefan...erNano.pdf
si evince che le caldaie a gas naturale producono livelli di particolato almeno tre ordini di grandezza inferiori rispetto agli altri combustibili.

Relativamente a pellets, camini e carbone, a mio avviso potrebbero essere tollerati in zone rurali, in cui l'approvvigionamento di altri combustibile potrebbe essere problematico, ma dovrebbero essere assolutamente proibiti in zone urbane.
Per esempio, a Milano ci sono ancora caldaie a carbone, mentre la maggior parte è a gasolio.
La semplice sostituzione con caldaie a gas ridurrebbe in modo sostanziale l'inquinamento.

A questo proposito, secondo me, incentivi per la trasformazione e tasse sull'inquinamento potrebbero agevolare una progressiva transizione e spingere i condomini ad adeguere i sistemi di riscaldamento.
Tieni presente che i grossi complessi abitativi dell'Aler utilizzano tutti caldaie a gasolio. In questo senso il Comune dovrebbe essere il primo a dare il buon esempio.
Al momento non vedo altre soluzioni.

3. Smaltimento rifiuti
Sono d'accordo nell'affermare che i termovalorizzatori non sono i mostri che alcuni vorrebbero far credere.
Del resto, a parte sistemi di riciclaggio che, quando possibili sono sempre ben accetti, i rifiuti o li seppelliamo nelle discariche o li bruciamo.
Delle due la seconda soluzione mi sembra di gran lunga la migliore, anche considerando che come effetto "secondario" si riesce a produrre energia elettrica.

Detto ciò, alcune considerazioni sono doverose:

- i termovalorizzatori producono, dopo la combustione, una massa inerte che è 1/10 circa della massa originale. Questa massa, anche se è molto meno dannosa dei rifiuti originali, contiene comunque composti inquinanti (es. metalli pesanti), per cui deve essere stivata nelle discariche con tutti gli accorgimenti e le precauzioni che richiede;

- il grado di inquinamento dei termovalorizzatori è inversamente proporzionale alla loro efficienza. Mi spiego meglio: affinchè la combustione sia completa è necessario che la temperatura sia alta ed uniforme all'interno del bruciatore.
A temperature più basse ad esempio si ha fra l'altro produzione di diossina dalla combustione della plastica.
La situazione ottimale si ha quando il termovalorizzatore, raggiunta la temperatura di esercizio, è "pulito". Questa situazione tende a degradarsi nei giorni con l'inserimento di rifiuti metallici e vetrosi che tendono ad intasare le griglie.
In parte, ma non del tutto, il problema può essere risolto con l'adozione di "griglie flottanti", in grado di recuperare i rifiuti incombustibili.
Dopo un certo periodo di esercizio, il termovalorizzatore deve essere spento per manutenzione. Questo periodo di inattività dura circa una settimana e comporta minor guadagno per la società di gestione.
Inoltre, per mantenere temperature di esercizio costanti e quindi più efficaci, i rifiuti devono essere quanto più possibili omogenei relativamente all'umidità contenuta.
Esempio: se ad una partita di rifiuti umidi, ne segue una di rifiuti secchi (es carta o plastica), le regolazioni saltano e prima della successiva ottimizzazione si ha un periodo in cui l'inquinamento aumenta.

Da quanto sopra esposto, quello che si potrebbe fare per ottimizzare la termovalorizzazione è:
- raccolta differenziata. Questa non solo separa i materiali incombustibili (metallo e vetro), ma consente di alimentare gli impianti con blocchi di combustibile omogenei (umido, carta, legno, plastica)
- monitoraggio ambientale preciso e costante operato da enti "indipendenti". Le società di gestione, come tutti del resto, considerano il profitto elemento prioritario, per cui potrebbero prolungare i periodi di attività a scapito dell'inquinamento. Il monitoraggio potrebbe verificare i livelli di inquinamento e "costringere" alla manutenzione in caso di superamento delle soglie.

Se gestiti in perfetta efficienza i termovalorizzatori sono la risposta migliore al problema rifiuti. Il basso livello di inquinamento è "praticamente irrilevante" ai fini della salute pubblica.
Dato che, come tutti sanno, gli inquinanti non devono essere considerati singolarmente ma si sommano alla situazione preesistente, a mio avviso i termovalorizzatori non dovrebbero essere collocati all'interno di centri urbani, già inquinati di per se.

Per problemi di tempo non riesco a concludere il post con il quarto punto; sarà oggetto di un successivo post.


RE: email su nucleare e media - Cher - 06-09-2011 12:44

http://www.world-nuclear-news.org/NN_Dec...08111.html

Decisione di costruire Bellefonte 1
19 Agosto 2011

Tennessee Valley Authority ha deciso di completare un reattore nucleare a Bellefonte - vendita e locazione di nuovo un altro nuovo reattore a pagare per essa.


Bellefonte La decisione ieri dal consiglio della TVA pone fine a circa cinque anni di deliberazione da parte del non-profit ditta che gestisce le risorse di energia, acqua e altri, nello stato americano. Bellefonte 1 è un reattore ad acqua pressurizzata Babcock & Wilcox attualmente considerato il 55% totale. A 4,9 miliardi dollari progetto dovrebbe vedere iniziare il funzionamento entro il 2020 a generare 1.260 MWe.

Allo stesso tempo, TVA acquisterà un 900 MWe a ciclo combinato a gas da una filiale di Kelson energia. E 'anche andando per adattarsi anidride solforosa e particolato sistemi di controllo alla sua Gallatin anziani e Allen centrali a carbone per portarli fino a "pulire standard".

Per pagare tutto questo, TVA sarà raccogliere denaro con la vendita di due nuove centrali elettriche, è ora nel processo di costruzione prima di leasing indietro da nuovi proprietari. Uno è costituito da due turbine a gas presso lo stabilimento di fossili Giovanni Sevier, l'altro è Watts Bar 2, un'altra grande reattore nucleare TVA sta completando. Le piante saranno venduti separatamente, più probabilità di istituzioni finanziarie interessate a detenzione di attività industriali. TVA continuerà a controllare, mantenere e il loro funzionamento.

Chief financial officer John Thomas ha detto TVA dovuto usare metodi alternativi per finanziare i suoi investimenti a causa di limiti di legge per l'ammontare delle obbligazioni potrebbe problema. L'opzione leaseback sarebbe "un po 'più costosi" rispetto alle obbligazioni, ha detto, ma sarebbe più economico complessivo che aumentare i tassi di pubblico e commerciale di oltre il 2% ha approvato ieri. L'analisi finale non verrà finché i compratori sono stati trovati per le nuove centrali elettriche al termine di un processo competitivo.

TVA presidente e amministratore delegato, Tom Kilgore, ha detto che il completamento Bellefonte 1 è stato più conveniente per ogni MW base del costo di sostituzione di una qualsiasi delle sue piante fossili. I 4,9 miliardi dollari progetto lavora ad un costo di 3888 dollari per kilowatt di potenza installata.
Essenzialmente come un nuovo reattore, la vendita di Watts Bar 2 è senza precedenti e il prezzo è impossibile da prevedere. Negli ultimi dieci anni i prezzi visto negli Stati Uniti per i reattori vecchi, normalmente dopo circa 30 anni di servizio, hanno mostrato una tendenza verso l'alto da meno di $ 400 a oltre 874 dollari per kilowatt. Eccezionalmente, EDF pagato circa 2253 dollari per kilowatt complessivi per le sue azioni di Calvert Cliffs, Nine Mile Point e RE piante Ginna nel 2009, quando investono in Constellation Energy.

Rielaborazione e si riavvia

Entrambe le centrali, Watts Bar e Bellefonte, condividono una storia di pianificazione nel 1970 e la costruzione sospesa nel 1980 su una combinazione di costi crescenti e della domanda di potenza in calo. Un'altra pianta leggermente più anziani TVA con tre reattori, Browns Ferry, ma è stato raggiunto operazione naftalina per le stesse ragioni, aggravato da problemi operativi.

Tuttavia, TVA Browns Ferry ha portato 2 e 3 torna in servizio nel 1991 e nel 1995, con Watts Bar 1 seguito nel 1996 e Browns Ferry 1 nel 2007. All'inizio di questo mese, data di ritorno Watts Bar 2 è stato spinto un po 'indietro al 2013.

Lavori di costruzione reale sul Bellefonte 1 non si avvia finché il carburante è stato caricato in Watts Bar 2, ha detto Kilgore, notando una decisione consapevole per vincolare il rischio di costruzione nucleare per un progetto alla volta. Per lo stesso motivo, Kilgore ha detto che la "decisione di futuro" per il completamento del potenziale Bellefonte 2 non arriverà almeno fino alla metà strada attraverso il lavoro sul gruppo 1.

Ricercato e scritto
da World News Nucleare


RE: email su nucleare e media - Cher - 09-09-2011 09:56

http://www.archivionucleare.com/index.ph...polemiche/


Umberto Foli scrive:
5 Settembre 2011 alle 21:12


DOPO IL REFERENDUM
a cura di Umberto Foli e Vincenzo Romanello


Come premessa, è opportuno precisare che qualunque referendum, proposto sotto la spinta dell’emotività e della disinformazione su argomenti di carattere scientifico, spesso produce risultati totalmente fuori dalla logica. Nel caso specifico è stato proposto un referendum al quale hanno partecipato milioni di cittadini con scarsa conoscenza dei problemi energetici del nostro Paese e quasi nulli delle tematiche legate all’energia nucleare.

Esistono una serie di questioni che, essendo squisitamente tecniche e che coinvolgono gli interessi di tutto il Paese, potrebbero essere sottoposte a referendum popolari solo dopo una serie di dibattiti fra esperti favorevoli o contrari, ciascuno presentando le proprie ragioni in modo semplice e reso comprensibile dai cittadini, così che ciascuno possa prendere una decisione consapevole.

Nulla di tutto ciò è stato fatto per il referendum sul nucleare. Gli organi d’informazione hanno dato largo spazio alla fazione antinucleare che, spesso, sono completamente digiuni sui problemi legati a questa forma di energia ed hanno detto le più colossali sciocchezze e falsità, giocando sulla mancanza di informazione e sull’emotività, citando i gravi incidenti accorsi in questo settore. Nel caso dell’incidente avvenuto a Chernobyl (in Ucraina, al tempo URSS) è stato affermato che vi sono stati centinaia di morti, che altre decine di migliaia sarebbero decedute a seguito della contaminazione da radiazioni, che tutta la zona circostante alla centrale non sarebbe stata più utilizzabile per centinaia di anni. Nulla di tutto ciò si è verificato, i morti sono stati una sessantina, per radiazioni e per cause meccaniche, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha constatato, statistiche alla mano, che non si sono avuti aumenti nella diffusione dei tumori dopo l’incidente in Ucraina, nelle zone direttamente colpite dalla ricaduta di sostanze radioattive, ne nel mondo. Per chi non ci crede si invita a leggere il relativo rapporto dell’UNSCEAR (Comitato Scientifico delle Nazioni Unite sugli Effetti delle Radiazioni Nucleari) liberamente disponibile on line.

Oggi la radioattività residua nelle zone esterne alla centrale è inferiore a quella che si misura in piazza S. Pietro a Roma o nelle catacombe di Priscilla. L’incidente di Tree Mile Island, in USA, non ha causato nessuna vittima, si è avuta solo la perdita del reattore. L’incidente di Fukushima in Giappone ha causato la distruzione di alcuni reattori ed una contaminazione per la fuga all’esterno di parte dell’acqua di raffreddamento del nocciolo, attualmente sotto controllo. Si sono avute contaminazioni di alcuni operatori della centrale. I dati sono attualmente in aggiornamento, ma nessuno è morto in seguito all’esposizione alle radiazioni.

Questi elettori sono stati influenzati da falsi profeti che hanno proposto il referendum del 12-13 giugno, preoccupati solo del consenso elettorale, mostrando un totale disinteresse per i problemi energetici di questo Paese. Su questa base e, dopo gli incidenti citati, il risultato era scontato. Il popolo italiano, sulla base del referendum del 12 e 13 giugno, ha definitivamente affossato, per cinque anni (e forse per molto di più), l’utilizzo dell’energia nucleare che avrebbe potuto dare un significativo contributo alla indipendenza energetica del Paese, all’abbassamento del costo del kWh, per industrie e privati, ed a far rientrare il nostro Paese nei limiti imposti dal Protocollo di Kyoto in fatto di emissioni di gas ad effetto serra.

La cosa più grave è che hanno votato per l’esclusione di questa forma di energia dal nostro Paese, anche ingegneri, fisici e (pseudo)competenti della materia, dimostrando una insensata paura del nucleare o dal fatto che si trattava di votare contro il Governo Berlusconi.
Alcuni hanno giustificato la loro posizione dichiarando che in Italia non vi sarebbero ingegneri e/o industrie, in grado di realizzare impianti sicuri e gestori affidabili. Si tratta di una posizione fortemente denigratoria sulle capacità dell’industria nazionale, ignorando che l’Italia nel lontano 1952 è stata la seconda, dopo l’Inghilterra a realizzare un reattore per la produzione di energia elettrica. Se alcuni benpensanti avessero proposto il ripristino della pena di morte in Italia, dopo i noti fatti nei quali sono state coinvolte due giovani vittime, probabilmente il risultato sarebbe stato affermativo. Sarebbe stato un bene? Lasciamo la risposta al lettore…

Inoltre, i proponenti di questo referendum, si sono ben guardati dal presentare un piano energetico alternativo al nucleare, attuabile e credibile. Hanno solo proposto l’utilizzo del vento e del Sole come toccasana per ridurre la nostra dipendenza energetica dalle importazioni ignorando, volutamente, i limiti di queste due fonti energetiche.

In questo piano avrebbero dovuto indicare, sulla base delle potenzialità del vento e del sole e, soprattutto, delle loro idee, gli impianti da realizzare e le relative ubicazioni, i tempi ed i costi sia degli impianti, sia del kWh prodotto e come ovviare alla discontinuità della produzione energetica. Per inciso il costo del kWh, oggi in Italia, supera del 30% quello della media europea ed è il doppio di quello che pagano i francesi. L’utilizzo del vento e del fotovoltaico non farebbero altro che aumentarlo sensibilmente.

Per coerenza, tutti coloro che hanno promosso questo referendum, verdi e sinistre, dovrebbero anche convincere il Governo a ridurre a zero le importazioni di energia elettrica dalla Francia, dalla Svizzera e dalla Slovenia, prodotta dal nucleare: si tratta di ben 15 miliardi di kWh. Ma si sono ben guardati da fare qualsiasi dichiarazione in merito. Per sostituire questa energia bisognerebbe installare oltre 10.000 macchine eoliche da un megawatt oppure 120 kilometri quadrati di pannelli fotovoltaici (altro che impatto ambientale: qualcuno ha detto dove intenderebbe mettere questi impianti con il nome dei comuni che dovrebbero ospitarli?), con buona pace degli ambientalisti che già si oppongono a queste installazioni. In alternativa si dovrebbero realizzare 2 centrali della potenza di 1000 MW ciascuna, alimentate a gas o a carbone. Con quest’ultima ipotesi si immetterebbero nell’atmosfera altri 8 miliardi di kg di anidride carbonica all’anno che, sommati a quelli attuali, ci allontanerebbero ulteriormente dagli obiettivi imposti dall’aver sottoscritto l’accordo di Kyoto che limita le emissioni di anidride carbonica ed esponendoci alle relative sanzioni economiche.

Questi stessi signori, pur di affossare il nucleare, dimostrano anche una completa ignoranza del mercato e della consistenza delle fonti fossili, alle quali, ob torto collo, dovremo ricorrere. Dai dati della Energy Information Administration americana, che valuta la consistenza delle riserve delle fonti fossili quali il carbone, il petrolio, ed il gas si evince che, ai consumi attuali (destinati ad aumentare) le riserve di gas e petrolio potranno bastare per i prossimi 40-60 anni, quelle del carbone per 200 anni. Anche supponendo che si possano scoprire nuovi giacimenti, prima o poi si arriverà all’esaurimento, che non sarà molto più lontano.

La loro proposta è un esteso utilizzo del vento e del fotovoltaico ma non propongono piani energetici credibili e non dicono che con l’assottigliarsi delle scorte dei combustibili fossili ed il loro aumento dei prezzo si dovrà ricorrere all’energia elettrica che entrerà sempre di più nell’utilizzo anche nel settore domestico e nei trasporti. L’alternativa sarà un arresto od arretramento dello sviluppo con pesanti conseguenze sull’occupazione e sul benessere dei cittadini.

Questa immensa faciloneria, purtroppo, ricadrà su tutti noi con un aumento dei costi del kWh, con conseguenza sui privati e, molto più gravi, sulle industrie con una diminuzione della loro competitività e conseguente rischio sui posti di lavoro.

Oggi il gestore della rete elettrica paga alcuni miliardi di euro all’anno per incentivare le energie rinnovabili (o “fonti da intemperie” come qualcuno, molto efficacemente, le ha definite) e, pochi sanno, che i soldi per questo finanziamento sono prelevati dalle tasche dei cittadini con un incremento di 0,022 Euro per ogni kWh consumato.

Tanto per dare un’idea si tratta di una settantina di Euro all’anno per consumi di 3500 kWh. In sintesi, tenendo conto degli incentivi alle rinnovabili, lo Stato preleva soldi dalle tasche dei consumatori dei energia elettrica per trasferirli nelle tasche di altri (pochi)cittadini, contro ogni logica.
Nella realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici già sono entrate le varie organizzazioni criminali per investire in modo sicuro e redditizio i loro fondi ricavati dalle estorsioni e dal commercio della droga, ovvero un ottimo sistema per ripulire i denaro sporco.

Purtroppo il nostro Paese non ha risorse interne, tranne l’energia idraulica, ormai quasi completamente sfruttata, il geotermico, il sole ed il vento. Questo piano dovrebbe indicare come utilizzare le risorse interne, ovvero tipologia degli impianti, tempi di realizzazione e costi. Nel caso che i contrari al nucleare, sempre per coerenza, dovessero annullare le importazione dall’estero di energia elettrica di produzione nucleare, dovrebbero presentare dei piani credibili per sopperire a questa mancanza.

Nel 2009 il consumo di energia elettrica nel nostro Paese si è attestato su 330.000 MWh, per il 2020 sono previsti ulteriori 40.000 MWh per 2020. Non sarà certamente ne l’eolico ne il fotovoltaico a coprire questi maggiori consumi che subiranno incrementi anche dall’utilizzo sempre più esteso dell’energia elettrica.
Ai liberi pensatori di tirare le somme!!!