Molte volte mi domando a me stesso sui paradossi della vita che ogni volta mi si presenta davanti a me in maniera evidente ed inconfutabile..

Spesso mi domando ma come mai la gente ha paura del nucleare? io mi riferisco alla gente comune quella che si incontra al bar nelle piazze,alla fine a parte le analisi specifiche che facciamo noi in questo forum quali problemi di costi,politica,gestione risorse ecc ecc...la gente normale per le strade afferma sempre la stessa cosa:ho paura delle radiazioni,dei tumori provocati dalle centrali e la paura di abbandonare la casa in caso di esplosione di una centrale.

In linea di massima questo è quello che si sente dire dalla gente comune ,quello che mi domando io la gente ha paura per la propria incolumita fisica ok e qui ci siamo ma allora le SIGARETTE!!IL FUMO!! nonostante sia confermato scientificamente che il fumo fa male,nonostante in televisione ,sui pacchetti stessi dovunque viene affermato che le sigarette fanno male!! nonostante abbiamo 20.000 casi di carcinoma polmonare all'anno con un tasso di mortalita pari all'80% di chi si ammala e che in europa è la prima causa di morte!! la gente se ne infischia e continua dritta dal tabaccaio a comprare il pacchetto di sigarette.

Il radon miete una marea di vittime provocando tumori in diverse aree del corpo,qui il bello è che c'è proprio il rifiuto delle persone a conoscere questo male,quasi il 95% delle persone non sa che se passa una vita a contatto con case con fondamenta in tufo e fare le classiche merende in cantina sotto terra nel tufo rischia di contrarre il tumore.

Mangiare parecchia carne insaccati e cibi pieni di nitrati comportano un aumento dei tumori !!

Non mi metto a elencare tutta la trafila,quello che voglio dire è che le persone posso scegliere il proprio destino,se uno vuol fumare lo puo fare nessuno glielo impone!!!,ma decidere un aspetto cosi delicato come il nucleare da una persona fumatrice e magari che beve anche mi sembra una cosa alquanto insensata ed infondata da tutti i punti di vista!,hai paura delle malattiche che porta il nucleare ma allo stesso tempo fumi e bevi non ha senso tutto cio.

Da qui nasce il paradosso che molte volte mi domando a me stesso!!mi sono fatto una idea e la voglio condividere con voi adesso in questo momento.

Il cervello è una straordinaria macchina nessun dubbio!!!,ma ha la particolarità di lavorare per associazione,un esempio breve per farvi capire,se io disegno su un foglio due occhi ed una bocca messi in maniera un po sconbussolata e faccio vedere questo disegno ad una persona qualunque mi risponderà è un volto umano!!altro esempio vi sara capitato di fermarvi a guardare le nuvole in cielo,quanti di voi hanno visto tra le nuvole oggetti persone e cose!! mille volte questo perche il cervello associa un oggeto che ha visto in precedenza e lo proietta nella figura che stavate osservando per darne una spiegazione logica e plausibile!!


Da qui arriva la mia teoria la gente associa la seconda guerra mondiale (nagasaky,hiroshima) le bombe atomiche!! alle centrali nucleari,questo pensiero e ricordo negativo viene utilizzato dalle persone di tutto il mondo per visualizzare e dare una spiegazione a cosa e il nucleare.

Il nucleare è un branca della scienza,la bomba atomica non è altro che una applicazione di questa fantastica scoperta !!ma utilizzata nel mondo delle armi per fare la guerra,questa maledizione e ricordo di hirosnima e nagasaky influisce negativamente nelle menti delle persone inducendole a rispondere "no" al nucleare qualunque livello culturale abbia la persona,qualunque spiegazione senta la risposta della gente comune è "no al nucleare"

Io ti dico la mia. Col beneficio di spararla grossa.

Credo che la paura sia verso quello che non hai alcuna forma di controllo in prima persona.

Esempio :
paura aerei ma non auto (statisticam. i primi sono molto più sicuri)
paura centrali ma non del fumo (statist. il secondo è molto peggio)

E poi la paura è un'istinto primitivo : è controllata dall'amigdala, una delle parti più antiche del nostro cervello, che poco interagisce con la corteccia, sede del ragionamento.
Logica e paura decisamente non vanno a braccetto.

Ciao

Io ti dico la mia. Col beneficio di spararla grossa.

Credo che la paura sia verso quello che non hai alcuna forma di controllo in prima persona.

Esempio :
paura aerei ma non auto (statisticam. i primi sono molto più sicuri)
paura centrali ma non del fumo (statist. il secondo è molto peggio)

E poi la paura è un'istinto primitivo :  è controllata dall'amigdala, una delle parti più antiche del nostro cervello, che poco interagisce con la corteccia, sede del ragionamento.
Logica e paura decisamente non vanno a braccetto.

Ciao

Uno dei motivi è dato dalla tangibilità ,dal riscontro della paura :
Fuoco---->mi scotto
Fumo---->non respiro
Prodottti chimici ---->cause immediate tattili e olfattive
La fregatura del nucleare è che a dosi diciamo ridotte non è percepibile.E non c'è nulla di peggio che qualcosa che potrebbe nuocerti e non sai nell'immediatezza verificare.E' su questa base che alimenti la paura più grossa ,il non potersi rendere conto del pericolo.E su questo ,fanno leva coloro che sono ostili al nucleare e sanno fare solo questo.Dite un pò ,avete mai sentito parlare di altro nei mass-media che non scorie o radiazioni o attacccarsi agli incidenti?Così piloti le masse , non è difficile ...

Io non scarterei nemmeno il grosso legame storico con gli ordigni nucleari, o meglio atomici, che hanno fatto in modo che la guerra tra Giappone e Stati Uniti terminasse.

Non e' bastato cambiare il nome da "energia atomica" ad "energia nucleare" per diffondere quella paura, purtroppo.

La cosa piu' ironica, nella drammaticita' di ordigni che hanno fatto migliaia di morti, e' che con quegli ordigni e' stato fatto il primo vero esperimento su larga scala di come il fisico umano reagisce alle radiazioni, e si e' potuto iniziare a capire con casi reali cosa succede agli umani quando si viene irradiati. E si e' capito che fortunatamente il corpo umano e' davvero ben fatto, e che anche in caso di irradiazioni importanti c'e' molto spesso la possibilita' di guarire, se la dose iniziale era tale da permettere di sopravvivere.

Ciao, Luca

Ieri sera avevo amici a cena e ho fatto un rapido test, da cui è venuto fuori che lo spauracchio delle radiazioni è ancora legato a Hiroshima e Nagasaki, e non tanto alla guerra fredda, Renato.

Io credo che questo sia dovuto al fatto che Hiroshima e Nagasaki siano due eventi chiari, che possiamo mettere su un calendario e ricordarci ogni anno, pensando al dramma vissuto da tanti inermi cittadini, mentre la guerra fredda non è stato un singolo evento, ma un periodo storico estremamente lungo e non chiaramente definibile. Ecco perchè le bombe sul Giappone hanno, a mio parere, lasciato un segno più profondo nell'immaginario collettivo rispetto alla guerra fredda.

Ciao, Luca

  C' e' un'altra considerazione che porta la gente ad aver paura del nucleare. E' una diffidenza verso i governi e le societa' di gestione, che si sono in passato dimostrate omertose verso i reali accadimenti.
  Mi riferisco in particolare ai due piu' grossi incidenti che tutti ricordano.  
  In occasione del disastro di Chernobyl il Governo Russo ha taciuto fino a quando i Paesi Scandinavi non hanno trovato aumenti nella radioattivita', poi ha sempre minimizzato, e la verita' e' emersa solo dopo mesi o anni.  Stesso comportamento della Tepco e del Governo Giapponese in occasione di Fukushima, notizie frammentarie e comunque tendenti a minimizzare la gravita' della sitauzione.
L' impressione che ne deriva e' che la verita' venga tenuta nascosta per coprire chissa' quali interessi economici o politici, mettendo sempre in secondo piano la salute e la sicurezza della popolazione.
Purtroppo il nucleare non e' l'unico ambito in cui succede cio', puo' capitare anche l'opposto: situazioni in cui viene diffuso, attraverso i media, uno stato di ansia ingiustificato. Basta pensare, ad esempio, alla influenza H1N1 dello scorso anno: alternanza di notizie rassicuranti e preoccupanti. Risultato: milioni di vaccini prodotti. Il fatto che poi siano rimasti inutilizzati non cancella i grossi guadagni delle compagnie farmaceutiche.

Forse perchè nessuno vigila con sufficiente autorità e autorevolezza sulla diffusione di informazioni false. Oggi con la rete sempre più persone possono farsi una ricerca e smistare le informazioni.
cmq resta ancora con troppa disinvoltura l'equivoco tra una opinione e un fatto, dove l'opinione diventa realtà e il fatto è relegato a semplice evento.

Appunto, Bloomberg si occupi di economia, che di radiazioni e radioprotezioni si occupano altri.  Come si possa paragonare un'evento come quello di Chernobyl rispetto ad uno come quello di Fukushima Dai-ichi mi sfugge, realmente.  Chiunque abbia un minimo di voglia di capire la grande differenza tra i due tipi di incidenti lo puo' capire, chiunque.

Ad ogni modo, le emissioni di Fukushima Dai-ichi rispetto a quelle di Chernobyl sono di circa 4 ordini di grandezza inferiori, a detta del Prof. Campi del Politecnico di Milano, che insegna Radioprotezione in quell'Istituto.

4 ordini di grandezza, cioe' 10.000 (diecimila) volte meno.

Ciao, Luca

Sono sempre più convinto del fatto che la gente comune ha paura del nucleare perè è qualcosa di invisibile ,impalpabile ,impercettibile :in definitiva non inquadrabile in nessun modo.E quindi è difficile convincere del fatto che in questo istante non si risulti essere sottoposti alle radiazioni.Una raffineria , un impianto a a carbone emettono odori ,fumi che possono essere percepiti , la radiazione no e non si percepiscono nemmeno le conseguanze nell'immediato.Sarebbe interessante da qualche esperto di psichiatria ,avere dati su come le paure di questo tipo siano ben più predominanti anche se fisicamente infondate ,e che magari trovano spazio nel sb-conscio e chissà quali meccanismi di autodifesa vanno ad attivare.La suggestione è maestra di tante paure a tal punto da rendere indistinguibile cosa sia reale e cosa non lo sia.

saluti

http://www.corriere.it/ambiente/11_maggi...6fb0.shtml

Le petroliere sono viste come la minacia maggiore dal 65% degli italiani mentre il 64% si dichiara contrario alle trivellazioni in mare per le ricerche di petrolio e gas.