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Resa FV - Charade77 - 26-03-2011 11:50

Buongiorno ,chiedo cortesemente se qualcuno sa indicarmi , a fronte di una certa potenza installata ,la resa effettiva del pannello fotovoltaico ,quantomeno una media percentuale ma reale ,non sulla carta.Chiedo dei dati certi e non del solito costruttore o rivenditore che ti assicura valori fantasiosi.Leggo in questi giorni dei dati secondo me parecchio a rialzo ... sarà perchè primavera .Voglio (tollerate il mio imparativo) dei dati veri ,basta balle!


RE: Resa FV - Cher - 26-03-2011 11:52

<strong>Guardare e diffondere </strong>
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/
21.03.2011 - Energia pulita, affari sporchi
Max Laudadio si occupa di fotovoltaico


RE: Resa FV - Cher - 26-03-2011 12:08

Guardare e diffondere
http://www.striscialanotizia.mediaset.it/
21.03.2011 - Energia pulita, affari sporchi
Max Laudadio si occupa di fotovoltaico

--------------------
Per quello che mi hanno riferito:
+0- 8%
Dettaglio che non divulgano è il seguente:
il rendimento è la somma pari al rendimento minore del pannello in serie
ES esplicativo concettuale:.
1# Teorici 30 ma nella realtà = 6 ?????
2# 3 moduli da 10+10+10 = teoria 30
3# verifica singoli = 10 ( reale 8 ) + 10 ( reale 10 ) + 10 ( reale 6 )
4# 6 x 3 = 18
Naturalmente questo mi è stato riferito e dai controlli che ho fatto è stato confermato.
I dati sopra riportati sono solo da esempio concettuale, il dato reale varia per tutta una serie di fattori.
Non ultimo un pannello sporco la resa ----> crolla!
Un pò di nubi la resa ----------> ridicola
Senza inseguitore la resa-------> è quella che è!
Ciao


RE: Resa FV - Charade77 - 26-03-2011 12:11

Grazie Cher per la puntualità ... chiedo solo se esistono dei dati attendibili, incontrovertibili e avvallati da un autorità o ente preposto in quanto il verdame in agguato sarebbe pronto a dirmi ... " e voi vi avvallate dei servizi di striscia ,che serietà ..." .E' anche vero che il verdame ,nemmeno di fronte alla dura realtà cede ... Io voglio provarci ... Tipo qualche studio universitario per il mondo che dica : "ragazzi il FV non rende come vi raccontano , fatevene una ragione " ... però sono assetato di dati perchè sono deciso a dimostrarlo.


RE: Resa FV - Charade77 - 26-03-2011 12:17

Cher vorrebbe dire che se installo tipo 5KW/h per casa ad esempio ho un resa di 5KW/h*8% annua ?(facciamo anche 10% per condono) ... cioè 0.5 KW/h di media?


RE: Resa FV - Cher - 26-03-2011 12:17

Tranquillo di dati ce ne sono a bizzeffe.

Tempo di trovarli.

Poi c'è la realtà dei delusi ( eufenismo) che hanno investito nel FV che si ribelleranno come bestie inferocite...... dagli tempo e poi vedrai che risate!


RE: Resa FV - Cher - 26-03-2011 13:32

Qui trovi tutte info per per fare i calcoli, i nuovi panneli ( film sottile) più che incrementare la resa abbatono i costi di produzione.
Una nuovissima linea di panneli ( telloluro di cadmio) incrementa + 1-1,5%

Info pro FV:
http://www.aspoitalia.it/blog/nte/2010/0...tito-dire/

http://www.gpalmisano.altervista.org/ils...i_0708.pdf

http://www.arendi.eu/tecnologia.html

----------------
Interessante e prestate attenzione:
http://impresamia.com/bandi/9751-ue-.html

......"Ma dall'altra si tratta di materiali da trattare con cura per la loro tossicità e al cadmio è stata data via libera come componente di sistemi di produzione di beni di consumo elettronici ad uso domestico anche se l'Ue si riserva tra quattro anni la possibilità di revocare tale concessione.

Va ricordato che tutte le sostanze contenute nei moduli solari sono oggetto di un processo di recupero e riciclo, che garantisce così un minor impatto ambientale all'interno della gestione di tali sistemi di produzione di energia pulita
. ".........

http://www.ilprofessorechos.com/?&se...ocal_page=

".........Secondo uno studio del NIEHS (National Institute of Environmental Health Sciences) il cadmio, un metallo presente nel cibo, nell'acqua e nelle sigarette, distrugge il sistema di riparazione delle cellule fondamentale per prevenire il cancro. Il metallo, usato sopratutto per fare batterie, e' un noto cancerogeno e causa cancro ai polmoni nelle industrie che lo usano quando non vengono adottate adeguate protezioni.

.........Il Telloruro di cadmio, nel caso dei moduli in film sottile, nella sua forma metallica risulta essere una sostanza tossica che ha tendenza ad accumularsi nella catena alimentare, anche se il composto CdTe è da considerare più stabile di altri composti contenenti cadmio e non è solubile in acqua.............

......"Tuttavia, nel caso dei moduli rotti, la dispersione ambientale di Cadmio si può considerare bassa. Inoltre, l'utilizzo di cadmio nei moduli fotovoltaici è piccolo (5-10 gr x m2) e il materiale è completamente incapsulato nei moduli.

Anche il rischio che il cadmio venga emesso in seguito a un incendio è limitata se si utilizza un incapsulamento a doppio vetro.
----------------------------------

Naturalmente tutti sanno perchè le batterie ricaricabili NI-CD ( nichel cadmio sono state bandite?
Perchè finivano nei rifiuti da li negli inceneritori ( termo valorizzatori) e il cadmio uscica dal camino.............Toungue

Nella speranza che un bel capannone industriale con il tetto tutto rivestito di pannelli FV al telloruro di cadmio vada a fuoco per "ovvii" motivi non ci è dato da sapere.......Speriamo il fuoco non superi i 1000° gradi C, questa è una speranza in più che ciò non succeda, possiamo vivere con una "anguscia in più".
Scuate l'OT ma era solo per mostrare come è facile ignorare i "pericoli" quando si è "ottusamente" di parte.
Tanto Can-can sul nucleare è poi non vola una mosca su questa realtà?




RE: Resa FV - Carlo - 26-03-2011 13:42

La potenza dell'impianto si misura in kWp (kilowatt di picco).
Quella p in parecchi se la dimenticano, ma è essenziale.
E' la potenza che può erogare in condizioni standard di illuminamento, in pratica in pieno sole.

Tenuto conto delle latitudini italiane, 1 kWp in un anno produce da 1000 a 1800 kWh all'anno. Facciamo 1400 kWh/anno in media in Italia. Che corrispondono a una potenza media di 160 W, 24h/24, in tutto l'anno. Di più al sud, di meno al nord.

Ovviamente questa potenza non è disponibile quando vuoi tu, ma quando lui (il sole) la dà!  Tanta attorno a mezzogiorno, poca nei tardi pomeriggi, nulla di sera e di notte. Non è come la potenza del contatore o di un qualunque altro generatore che è sempre disponibile per il prelievo da parte dell'utilizzatore. Non esistono metodi efficaci ed economici di accumulo di energia. Di solito si usa la rete: ci deposito energia quando mi cresce, la prelevo quando ne ho bisogno. Ma entrano in gioco gli incentivi, non è più fisica, è finanza e speculazione!

In alternativa vedila dal punto di vista del sole. In media sulle 24h/h, e su tutto l'anno, irraggia la superficie terrestre con circa 200 W al metro quadrato. Di questo un pannello fotovoltaico ne porta a casa sul 15-20 %. Il solare del futuro andra meglio, ma quanto meglio?


RE: Resa FV - Cher - 26-03-2011 14:39

andate a pag 6..........
http://www.autorita.energia.it/allegati/...090211.pdf


RE: Resa FV - Cher - 26-03-2011 17:46

Questo un esempio razionale per l'impiego della tecnologia FV, per altro innovativa:
http://it.euronews.net/2011/02/23/un-oasi-fotovoltaica/


RE: Resa FV - lucaberta - 26-03-2011 18:17

Lettura molto utile sul tema e' questa:

http://www.inference.phy.cam.ac.uk/witho...e_38.shtml

E' poi sempre il libro del Prof. MacKay, che non mi stanchero' mai di consigliare, dato che e' una sorgente di buon senso...  Wink

Ciao, Luca


RE: Resa FV - Dwalin - 26-03-2011 18:55

lasciate stare tutti mezzi dati, l'UNICA fonte per sapere la resa nazionale del fotovoltaico è TERNA
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA...stici.aspx

da questi dati si ricava che il fattore di carico medio è stato del 6% circa dal 2004 al 2010, con valle a meno del 5% nel 2006 e picco del 6.8% nel 2009. questo dato è oltretutto indipendente dalle installazioni poichè nei primi anni in cui non c'erano installazioni si ha lo stesso valore.

detto in altri termini, la producibilità reale media italiana è di meno di 600kWh/kWp

poi, essendoci stati innumerevoli installazioni negli ultimi anni, può essere che la producibilità è maggiore (te conti come potenza anche i pannelli installati a dicembre ma ti hanno prodotto per meno di un mese), in ogni caso questi sono gli unici dati reali che si possono dare. dati teorici sono invece questi


RE: Resa FV - Cher - 27-03-2011 16:27

qui è ancor più chiaro :
http://www.youtube.com/watch?v=GAMbtl7eK...re=related


RE: Resa FV - Charade77 - 27-03-2011 22:30

Ciò significa quindi che a fronte di una produzione comunque bassa ,facendo un bilancio annuale ,avrò dovuto ,in termini energetici richiedere alla rete una buona fetta di elettricità ,giusto?
Mi sembra di comprendere che sarei ben lontano dall'autonomia energetica (ammesso riesca a catturare e stoccare tutta quella che produco).


RE:  Resa FV - lucaberta - 27-03-2011 23:05

Charade77 ha Scritto:

Ciò significa quindi che a fronte di una produzione comunque bassa ,facendo un bilancio annuale ,avrò dovuto ,in termini energetici richiedere alla rete una buona fetta di elettricità ,giusto?
Mi sembra di comprendere che sarei ben lontano dall'autonomia energetica (ammesso riesca a catturare e stoccare tutta quella che produco).

e' proprio cosi', fotovoltaico ed eolico non sono nemmeno lontanamente in grado di supportare il carico di base richiesto da un paese che e' un grosso consumatore di elettricita come il nostro.

Possono certamente contribuire ai picchi di richiesta durante il giorno, ma il non piccolo problema e' che la produzione di energia e' limitata a quando lo vuole la natura.  Esempio semplice, se non c'e' vento, le pale non girano.  Se e' notte, i pannelli non producono energia.

Situazione peggiore e' quella invernale, in cui magari una densa nevicata ammanta i pannelli solari e ne riduce del tutto l'efficienza, proprio nel momento del freddo, momento in cui ci sono ovviamente picchi di richiesta energetica.

Questo e' valido per grandi impianti, e a maggior ragione per un piccolo pannello o set di pannelli installati sul tetto di casa.  Aiuta, ma aiuta poco, e comunque dovrai chiedere energia alla rete.  Il bilancio e' comunque negativo.

Il problema di eolico e fotovoltaico non e' la tecnologia, che certo sta migliorando e migliorera ancora (anche se ci sono dei limiti impliciti).  Il problema e' di carattere politico, dato che ci sono in giro una gran quantita' di persone che davvero pensano che le rinnovabili possano sostituire in toto le sorgenti energetiche attuali.

E' questo il vero problema delle rinnovabili... l'ideologia, purtroppo.

Rinnovo il mio suggerimento di leggere il libro "Sustainable Energy - without the hot air" di David MacKay, scaricabile in PDF gratis dal suo sito:
http://www.withouthotair.com/

Ciao, Luca
RE: Resa FV - Charade77 - 28-03-2011 21:59

Sono terribilmente entrato in confusione e chiedo aiuto:
Se io installassi sul mio tetto un impianto FV da 5kwp , avrei una produzione annua di 5*600kwh=3000kwh.Se il mio consumo annuale è più di 3000kwh mi serve comunque il prelievo alla rete ,ciò implica non autosufficienza.Faccio un pò fatica a districarmi con i conti e c'è comunque qualcosa che sbaglio.
Help!Sad
C'è qualcuno che può farmi un esempio di calcolo pratico anche banale dove è palese la fregatura con il FV?
Grazie


RE: Resa FV - Cher - 29-03-2011 10:59

5Kwp ----> 8% = 400 x 1200* = 480.000

* = ore varia in base alla latitudine Toungue Shydi ubicazione.

% = varia in base alla capacità accertata di produzione dell'impianto.

Questo calcolo è concettuale e i numeri sono solo esplicativi.


RE:  Resa FV - lucaberta - 29-03-2011 11:05

Cher ha Scritto:
* = ore varia in base alla longitudine di ubicazione.

latitudine, non longitudine!  Smile

E questo e' il motivo, rappresentato graficamente:



Immagine tratta da:
http://www.inference.phy.cam.ac.uk/witho...e_38.shtml

Ciao, Luca
RE: Resa FV - Cher - 29-03-2011 11:24

http://nomore.ilbello.com/index.php?opti...Itemid=341
Le centrali fotovoltaiche
Monday, 16 March 2009 21:04 administrator

l simbolo è SiH4. E, per assonanza con il metano (CH4), è denominato Silano. E’ un gas, pericoloso, perché estremamente infiammabile. Esplode in aria libera, per autocombustione, a concentrazioni molto basse (intorno al 2-3%). E’ meta-stabile, il che significa che le concentrazioni possono essere più alte (fino al 4-5%) prima che si verifichi l’esplosione. Ciò aumenta il potere distruttivo dell’eventuale incidente. I processi industriali che lo utilizzano implicano grossi rischi. Grossi investimenti sono necessari per evitare incendi o esplosioni.  Una situazione paragonabile a quella di una fabbrica di esplosivi.

I composti dell’arsenico, quelli di cadmio (come il CdS, solfuro di cadmio) o il tetracloruro di Carbonio, o, ancora, i composti di Indio,  sono tutti altamente tossici. Alcuni per ingestione, gli altri per respirazione. Sono per  lo più agenti cancerogeni che attaccano il sangue, il fegato, i polmoni, i reni. Ancora: composti estremamente pericolosi sono quelli di Tellurio (Te) che attaccano il sistema nervoso centrale, provocano cianosi, distruggono il fegato.

Bene: tutti questi sono materiali, e molti altri che non cito, che vengono utilizzati per fabbricare i pannelli fotovoltaici. Sono necessari, intrinseci alle tecnologie adoperate. Niente veleni in fabbrica? Allora niente pannelli.

Una volta fabbricati, alla fine del ciclo di impiego, i pannelli andranno smaltiti. E non è una cosa semplice, anzi. Ciò a causa del cadmio e del piombo contenuto nelle saldature.

Bruciarli non è una buona idea: i forni attualmente disponibili non sono in grado di assicurare l’abbattimento di questi prodotti, che, tramite i fumi, arrivano nell’atmosfera e dunque a portata di polmoni umani.

Disporli in discarica è ancor meno buona, come idea: il contenuto di metalli pesanti nei pannelli porta a grossi rischi di inquinamento del terreno e delle falde acquifere sottostanti. Un’infiltrazione avrebbe conseguenze terrificanti. La latenza delle malattie può essere molto lunga. Il ché porterebbe a intossicazioni numerose prima della scoperta delle cause agenti.

Resterebbe il riciclo: ad oggi, però, non sono disponibili molti processi che, a costi ragionevoli, assicurino uno smaltimento efficace su larga scala. Sono disponibili tecnologie che recuperano il silicio e i metalli pesanti e li incorporano in un prodotto inerte, come ad esempio il vetro. Ma è solo uno spostamento di materiali pericolosi, che vengono trasferiti, semplicemente, da un contenitore all’altro. Dai “wafers” dei pannelli al vetro.

Il vetro dovrà pur essere smaltito, o rilavorato, a sua volta. Naturalmente, esiste un limite alla quantità di sostanza tossica che si può incorporare prima che il prodotto finale perda alcune caratteristiche fondamentali. Ad esempio, il piombo nel vetro ne diminuisce la trasparenza.

I pannelli fotovoltaici producono corrente continua. Se utilizzati per generare elettricità da immettere nella rete elettrica di un paese, i pannelli devono essere corredati di un dispositivo di trasformazione della corrente continua in corrente alternata (inverter).

Il funzionamento dei pannelli è solo diurno.  E fortemente soggetto alle condizioni ambientali. Infatti, la presenza di nubi riduce quasi istantaneamente la potenza dell’impianto. Qualche volta anche più del 50%. Per tutte queste ragioni, ogni KW di potenza installata di fotovoltaico richiede la corrispondente costruzione di un KW di origine termica o nucleare. Quindi il fotovoltaico costringe a costruire sempre un impianto di riserva di pari potenza. Inoltre, per ragioni che sarebbe lungo spiegare, è proprio questo impianto di riserva a funzionare normalmente, al posto del fotovoltaico.

I costi degli impianti.  Un  kW di potenza installata, se la centrale è a gas (cogenerazione) costa fra 300-600 Euro. Il medesimo kW, se la centrale è a carbone, costa fra i 900 e i 1300 Euro. Un kW di origine nucleare costa fra i 2000 e i 2500 euro. Infine un kW di potenza installata, fotovoltaica, costa intorno ai 25.000 euro. Dati IEA.

Esiste anche un problema legato all’efficienza dei pannelli fotovoltaici. L’efficienza è la quantità di radiazione solare convertita in energia elettrica rispetto a quella ricevuta. Siamo intorno al 10% circa. Ciò significa che, purché vi sia ottima insolazione, un metro quadrato di pannello produce una potenza di circa 300 watt, per 5-6 ore al giorno, d’estate, e solo con cielo non nuvoloso. Una centrale da 1200 MW, taglia normale di una termica a carbone o a gas, richiede una superficie di 400 ettari. Una centrale termica ne richiede non più di 5

Infine, c’è un parametro detto EPB. Energy Pay Back. Viene misurato in anni, e rappresenta il tempo necessario affinché l’impianto di generazione di energia elettrica produca una quantità di energia pari a quella spesa per costruirlo. Fino a qualche anno fa, per i pannelli fotovoltaici era di oltre vent’anni. Oggi, con i miglioramenti ottenuti, si è comunque intorno ai 10-12.

Ciò significa che una centrale a pannelli fotovoltaici incomincerà ad avere un bilancio energetico positivo solo dopo 10-12 anni. Come a dire che, se si volesse procedere a costruire una rete elettrica di sole centrali fotovoltaiche e sostituirla a quella esistente, dovremmo impegnare l’intera produzione di energia elettrica dei prossimi dieci anni per realizzarla.

Conclusioni.

Il fotovoltaico costa enormemente di più, non elimina la necessità di centrali di altro tipo, ma anzi duplica il numero degli impianti è pericoloso da produrre, difficile da smaltire, e richiede superfici enormi per essere installato.

Sotto ogni punto di vista, dunque, pensare di utilizzarlo per produrre elettricità nei quantitativi che servono alla vita economica e sociale di un paese, avanzato o no, è una pura follia.

Roba da ricovero immediato in manicomio.

Estratto da: http://nullius.myblog.it



Da un utente su un forum (senza le parolacce di chi ha speso un patrimonio per una fregatura)

Pannelli fotovoltaici di produzione italiana di discreta qualita paragonabile ai pannelli fotovoltaici cinesi. il problema di fondo e questo: il costo dei pannelli fotovoltaici e' altissimo, la resa economica rispetto al costo e' bassa. l'ammortamento dell'impianto avviene in tredici anni, non vi fate prendere in giro con i sette anni perche non e' vero, ho effettuato uno studio economico finanziario serio (business plan) che dimostra che dopo il tredicesimo anno si comincia a guadagnare sempre grazie all'incentivo che purtroppo finisce al ventesimo anno. l'inverter si sostituisce al massimo ogni dieci anni e costa un botto. la resa dei pannelli scende del 2% all'anno. il finanziamento costa almeno il 5,50% e con esso si riducono ancora i margini di economicita' dell'impianto. Chi ci guadagna e' l'azienda che lo installa, la banca. All'utente spetta ben poco. pensateci bene prima di fare un passo del genere. elaboratevi un business plan per verificare la convenienza e vi renderete conto che e' cosi.

Last Updated ( Friday, 22 January 2010 13:18 )


RE: Resa FV - Cher - 29-03-2011 11:58




La didascalia dell'immagine satellitare dice:

Indovina quale Corea è libera e quale è una dittatura stalinista.

Indovina quale Corea mangia e quale fa la fame.

L'elettricità è un bene. Scegli la libertà, e costruisci
più central
i elettriche.


RE: Resa FV - Cher - 29-03-2011 13:16


http://www.archivionucleare.com/index.ph...-nucleare/

L’ Italia dopo aver incentivato a piene mani le FER oggi ha questo mix energetico:
Il totale produzione anno 2008 è stato pari 311,2 TWh
di cui in percentuale:

Fossili______________________80,75%
Nucleare_____________________0,00%
Rinnovabili__________________18,70%
Da rifiuti non rinnovabili________0,55%

Totale_____________________100%

di cui fra le Rinnovabili sul totale prodotto di 311,2 TWh

Idraulica_________13,37%
Eolica____________1,57%
Biomasse_________1,90%
Fotovoltaica_______0,08%
Geotermica_______1,77%

Totale___________18,69%


RE: Resa FV - Charade77 - 29-03-2011 14:00

E mi chiedo , di fronte a questi dati ,come possa esistere gente che riesce solo a pensare che dallo 0.08% di FV si arrivi a coprire il fabbisogno nazionale.Solo dei folli lo possono immaginare.Serve una buona dose di realismo o ce ne andremo più fuori.


RE: Resa FV - Cher - 29-03-2011 14:48


earth_hour_korea di carloravasi, su Flickr
Toungue
La didascalia dell'immagine satellitare dice:

Indovina quale Corea è libera e quale è una dittatura stalinista.

Indovina quale Corea mangia e quale fa la fame.

L'elettricità è un bene. Scegli la libertà, e costruisci più centrali elettriche


RE: Resa FV - Charade77 - 04-04-2011 15:45

Cher ,chiedevo questo perchè non vorrei fare confusione (e la sto già facendo) e per sicurezza chiedo ragguagli :
Se ho installata come potenza (facciamo per comodità) 2 reattori EPR da 1600MW l'uno , ci vuole la p finale giusto ?(1600 MWp).
Questi renderanno per 1600MW*2*7000h =22.4TW/annui ?
Se ho invece 2 centrali di FV da 1600MWp installati ,quanto mi rendono annualmente?(1600MW*2*0.08=256MW),no?


RE: Resa FV - Cher - 04-04-2011 16:45

no
P= picco solo nelle rinnovabili ( FV)
Max 1400h
------
EPR* = 8000h

* la potenza è modulabile, ma ci sono i fermi per controllo , ricarica , ecc ecc

Ps x i maligni , l'argomento è complesso, sono risposte concettuali.


RE: Resa FV - Charade77 - 04-04-2011 16:53

Quindi il mio conto funziona per le centrali EPR , per l'FV devo fare
la potenza installata*1400 (nel mio caso era 1600MWp*1400h*8%) giusto?Chiedo questo perchè i maligni fanno un sacco di conti ,ti insinuano dubbi e fanno fare confusione e alla fine a parità di potenza installata ,rende meglio l'FV.Non sta nè in cielo nè in terra.Allora volevo capire l'esatto conto (sempre teorico) per cui documentarmi piantarla una volta per tutte con le balle.Grazie


RE: Resa FV - Cher - 04-04-2011 17:11

se vuoi aggiungere anche la superficie.... 18-20 m2 x 1kwp non orientati
8-10 m2 x 1kwp orientati............


RE: Resa FV - Cher - 04-04-2011 18:15

Non dimentichiamo lo smaltimento dei pannelli esauriti....

Ma quanto inquina l'energia pulita?...."Dr.Franco Battaglia




«I pannelli fotovoltaici sono il simbolo dell’energia pulita alimentata da una sempre più crescente consapevolezza verde»: è così che recita il comunicato-stampa che, allo stesso tempo, informa di una inchiesta del Sunday Times da dove emerge che la produzione dei pannelli solari in Cina è tutto fuorché un’impresa ecologicamente virtuosa. Insomma, allo stato attuale, almeno la metà della produzione fotovoltaica mondiale sarebbe un grave danno all'ambiente. Nei confronti di questa tecnologia non siamo stati mai teneri, ma quel che va detto va detto: se la politica industriale cinese non ha alcun rispetto dell'ambiente, è essa da stigmatizzare, non il prodotto in sé. E anche i pannelli fotovoltaici - come tutte le altre cose, se si vuole - possono prodursi e smaltirsi senza inquinare. L’operazione di smaltimento sarà 10 volte più complessa e onerosa che lo smaltimento dei rifiuti radioattivi (detto diversamente: chiunque si preoccupa del problema dello smaltimento delle scorie nucleari, dovrebbe essere 10 volte più preoccupato dal problema dello smaltimento dei moduli fotovoltaici), ma pazienza.
Il problema del fotovoltaico - il vero problema del fotovoltaico - è un altro, ma per qualche misteriosa ragione nessuno sembra aver voglia di segnalarlo. Ed è questo: il fotovoltaico è la frode del nuovo millennio. Stupendamente congegnata, sta ingannando cittadini e governanti di tutto il mondo, massimamente quelli europei e, tra questi, massimamente, nell’ordine, i tedeschi, gli spagnoli e gli italiani.
La frode consiste in questo: innanzitutto, gli oggetti (i pannelli fotovoltaici, dico) costano un occhio della testa, per cui chi riesce a venderli diventa ricco, e fin qui nulla di male; senonché, questi preziosissimi oggetti sono inutili (fatemelo scandire: i-nu-ti-li), ma chi li vende è stato così bravo da convincere a comprarli si è meritevoli della patente del virtuoso ambientalista. La patente è naturalmente farlocca, per la semplice ragione che gli oggetti sono, come detto, inutili. E che siano inutili lo prova il fatto che i loro pannelli fotovoltaici i cinesi non se li tengono in casa, ma li sbolognano ai gonzi del mondo: per produrre l’energia elettrica i cinesi si servono del carbone, ed è da 5 anni che, per i loro bisogni, si installano un grosso impianto a carbone ogni settimana (ogni settimana!). Se volete una prova più tecnica della inutilità del fotovoltaico, è facile fornirla, ma per altra misteriosa ragione non sembra ben compresa dai più.
Noi abbiamo bisogno di disporre di energia elettrica nel momento stesso in cui la richiediamo, non quando brilla il sole. Ciò significa che non possiamo permetterci di far affidamento al fotovoltaico neanche per un solo watt dei 40 miliardi di watt che l’Italia, in media, assorbe. Neanche per uno solo. Insomma, usare la tecnologia fotovoltaica è il modo più stupido per produrre elettricità.
Ora, alla patente del virtuoso ambientalista, ancorché farlocca, i politici, massimamente quelli europei, non hanno il fegato di rinunciare, tanto più che la pagano, quella patente, con denaro non proprio. Si sono infatti inventati il Conto-energia, che è la legge-frode che obbliga a remunerare al produttore di elettricità da fotovoltaico mezzo euro per ogni chilowattora prodotto (mentre il chilowattora è quotato meno di 8 centesimi alla Borsa elettrica). Chi sono i beneficati? Innanzitutto, i produttori di pannelli, che sono per lo più cinesi, come visto (ma ci sono anche tedeschi e americani). Poi le banche: gli impianti costano un occhio della testa (a parità di energia annua prodotta, 20 volte di più di un impianto nucleare) e nessuno se li può permettere, se non tramite mutui, che le banche sono ben felici di stipulare (vendere denaro è il loro lavoro), visto che incassano le rate del mutuo direttamente trattenendole dai proventi del conto-energia. Chi sono i frodati? Tutti noi, sulla cui bolletta elettrica pesa quel fraudolento Conto. L’entità del danno? Nel caso dell’Italia, sono 20 miliardi per i prossimi 20 anni sottratti agli utenti elettrici, a fronte di una produzione pari a meno dell’1% del fabbisogno nazionale. Peccato che con la stessa cifra si potrebbero installare 6 reattori nucleari che produrrebbero oltre il 20% del nostro fabbisogno elettrico.

Dr.Franco Battaglia