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Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 23-03-2011 18:59
Su indicazioni degli amministratori ho aperto qui qesta discussione relativa a software e sistemi di controllo utilizzati nelle centrali nucleari. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - magnox - 23-03-2011 22:08
In effetti all'universita' non si studia particolarmente questo aspetto. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 23-03-2011 22:22
Il SW in effetti sembra rimanere un mistero anche se si trovano marginalmente tracce di un sistema WINCC di Siemens che, leggendosi i manuali, servirebbe propio a gestire i vari microcontrollori purtroppo si basa su XP o peggio VISTA. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - lucaberta - 23-03-2011 22:42
Interessante l'articolo che oggi ha postato Don Peppone su archivionucleare.com, il testo originale completo e' questo: RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - livingreen - 24-03-2011 09:01
Riprendo l'argomento già in parte discusso nel thread RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 24-03-2011 10:48
Certamente LIVINGREEN i sistemi WINCC sono utilizzati nei più varicampi e non credo assolutamente che sia stato pensato un virus solo per le centrali nucleari. Il problema è un altro, se nelle centrali vengono utilizzati SW commerciali basati su SO commerciali il rischio diventa serio, un NIMDA o chi per esso potrebbe causare danni. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - magnox - 24-03-2011 10:58
walter59 ha Scritto: Il SW in effetti sembra rimanere un mistero anche se si trovano marginalmente tracce di un sistema WINCC di Siemens che, leggendosi i manuali, servirebbe propio a gestire i vari microcontrollori purtroppo si basa su XP o peggio VISTA. La mia richiesta era esattamente mirata a sapere qualche cosa di specifico riguardo ai sistemi di controllo e relativo SW. Ho un'esperienza lavorativa più che trentennale su PLC, attuatori, Microcontrollori e loro programmazione dedicati ai sistemi di alimentazione dai GE di emergenza a tutti i vari sistemi inverter e UPS, e mi sono sempre chiesto cosa veniva utilizzato nelle centrali nucleari. Stamattina provo a contattare un conoscente di EDF. Cmq resto del parere che ci siano sistemi non basati su OS "classico". Il Simatic di Siemens gestisce genericamente i PLC, non per questo vengono messi nelle centrali nucleari. Pensa ad un generico sistema di controllo, non e' mica necessario avere windows, linux, GNX, openVMS per farlo girare. Ti "basta" implementare i controllori caricandoci sopra un firmware. Pensa al BIOS dei computer. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 24-03-2011 11:19
Certamente MAGNOX è esattamente quello che penso anch'io. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Sarek - 24-03-2011 12:21
Si la domanda è molto interessante. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 24-03-2011 15:08
Sarek ha Scritto: In ogni caso mi sembra poco probabile che l'interfaccia utente di tali software possa totalmente prescindere da software di largo utilizzo, sarebbe un costo enorme riprogettare tutto, però potrebbero aver separato la logica di controllo dall'interfaccia, il che andrebbe ugualmente bene. Questo è un aspetto che mi preoccuperebbe ancor di più. in ambito di sicurezza informatica va sempre ricercato l'anello debole della catena, che in questo caso sarebbe del SW commerciale. Propio nell'ottica del risparmio si potrebbe incappare in errori fatali. Normaòmente gli attacchi informatici si rivolgono principalmente alle interfacce utente. Speriamo che un addetto ai lavori ci illumini un po RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Sarek - 24-03-2011 16:16
walter59 ha Scritto: Questo è un aspetto che mi preoccuperebbe ancor di più. in ambito di sicurezza informatica va sempre ricercato l'anello debole della catena, che in questo caso sarebbe del SW commerciale. Propio nell'ottica del risparmio si potrebbe incappare in errori fatali. Normaòmente gli attacchi informatici si rivolgono principalmente alle interfacce utente. Speriamo che un addetto ai lavori ci illumini un po La sicurezza non è il mio settore, quindi qualunque parere esperto è migliore del mio. Però non la vedo così nera, sarei portato a pensare ad un sistema chiuso e con comunicazioni criptate, difficilmente aggredibile dall'esterno. Magari potrebbe essere più critica la fault tolerance o l'integrazione/interoperabilità di sistemi diversi (quest'ultima da non sottovalutare, se non ricordo male un errore nella conversione delle unità metriche tra sistemi diversi causò l'esplosione dell'Arianne). In ogni caso una ridondanza hw/sw di qualche tipo sarebbe auspicabile. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 24-03-2011 18:50
Di errori SW è costellata la storia, a volte però si esagera un po. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Sarek - 24-03-2011 20:11
Fonte : wikipedia, ma lo avevo appreso altrove. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Cher - 24-03-2011 20:19
walter59 ha Scritto: Uno Shuttle è si esploso ma le cause sono purtroppo ben note e acertate da tutte le commissioni, in fondo le cause sono sempre le stesse (economiche) Credo che in questo caso, "l'economico" non centri per nulla. Una concatenazione di eventi negativi. Oppure una serie di eventi (metereologici - in questo caso) che hanno messo in "crisi" un apparato che non aveva la necessità di resistere a quegli "eventi" in quanto mai avvenuti e pertanto non presi in considerazione. ---------------- Ogni singolo Incidente vero ( dove non emergono carenze di ogni tipo) è molto utile perché innalza la valutazione progettuale per ovviare a situazioni future. Questo rende il nucleare come sicurezza intrinseca nella sua progettazione un punto di riferimento per tante altre tecnologie. Altro aspetto per contrastare la "negligenza" si chiama risarcimento danni. Purtroppo viviamo in un "luogo" dove il risarcimento per negligenza non viene neanche preso in considerazione. Questo è la causa prima della diffidenza verso il nucleare. Naturalmente è un mio punto di vista. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Cher - 24-03-2011 21:55
http://www.loccidentale.it/articolo/ahma...2.00100130 RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 25-03-2011 02:46
non intendevo l'economico nel senso di risparmio, ma economico inteso come contratti da rispettare e nel caso penali da pagare.. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Sarek - 25-03-2011 02:52
walter59 ha Scritto: i sistemi windows sono completamente vulnerabili Vecchio aforisma informatico : l'unico computer sicuro è un computer spento ![]() RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - lucaberta - 25-03-2011 10:15
Sarek ha Scritto: Vecchio aforisma informatico : l'unico computer sicuro è un computer spento ![]() ci vuol far arrivare a credere che l'unica centrale nucleare sicura è una centrale spenta, Sarek? ![]() Come in tutte le cose, anche nelle applicazioni dell'informatica e delle reti di telecomunicazioni bisogna fare degli assessment e valutare costi/benefici prima di passare ad una realizzazione pratica. Purtroppo questo modo di operare è ben conosciuto solamente in certi settori dell'industria, certamente dal mondo dell'aviazione commerciale e da quello del nucleare, ma in molti altri campi si fa poca pianificazione in anticipo, si parte subito con qualcosa di raffazzonato alla bell'è meglio, e poi si spende tutto i resto del tempo a tappare buchi... ![]() Comunque sia, il trend è netto e chiaro, come è già successo nel campo dell'aeronautica commerciale, anche nel nucleare si farà sempre più uso di computer e di reti, magari di sistemi embedded e non di sistemi operativi consumer, ma la direzione è comunque chiara. Un saluto, Luca Bertagnolio RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Sarek - 25-03-2011 10:55
lucaberta ha Scritto: ci vuol far arrivare a credere che l'unica centrale nucleare sicura è una centrale spenta, Sarek? ![]() Il detto esiste davvero. E' la constatazione che non esiste alcun computer (ma si può estendere a qualunque macchina fatta dall'uomo) che possa essere definita assolutamente sicuro, per quanto uno si impegni all'aumentare della complessità dei sistemi aumentano il numero di possibili falle. La sicurezza assoluta è irraggiungibile così come è impossibile attivare a zero partendo da 1 e dividendo all'infinito per due. Però allo stesso modo si può tendere ad essa, tenendo presente che sempre di approssimazione stiamo parlando. Inoltre, come dimostrato dal virus suddetto, la sicurezza deve essere sempre rapportata a quello che devo difendere. Una cosa sono le foto di famiglia su un computer personale e una cosa sono i progetti di satelliti militari su un network della difesa. Tutto qui. Questo non implica affatto che dobbiamo smettere di utilizzare aerei, computers, centrali o quan'altro. Per favore non mettetemi in bocca cose che non penso. Continuo a notare (purtroppo) la tendenza a voler 'schiererare' le idee. Dal mio punto di vista non è così. Ci sono i fatti incontestabili (i dati), che non discuto MAI. Poi ci sono le valutazioni del dato, che possono essere condivise o meno. E poi ci sono le valutazioni sul da farsi, su cui si possono RAGIONAVOLMENTE avere opinioni diverse. E' vero che io non sono omologo al pensiero dominante nel forum, vedo molte ombre nella tecnologia nucleare, però ci vedo anche enormi potenzialità. Se mi posso permettere un'osservazione, il fatto di continuare a pensare in pro e contro non giova a nessuno. Ad oggi i 'contro' sarebbero molti di più dei 'pro', finendo col buttare tutto nel secchio. Continuo a pensare che parlare delle cose cercando di non farsi prendere dal pregiudizio e dalla tifoseria sia la cosa più proficua. Se devo essere onesto, è l'energy ratio del nucleare, così paurosamente alto, che secondo me dovrebbere spingere tutti a non cedere alla paura. D'altro canto ritengo che il dire 'va già bene così com'è' sia un errore. Come sempre può esistere un punto d'incontro tra posizioni non concordanti, e di solito e quello che scontenta un pò tutti. Ciao RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Cher - 25-03-2011 11:29
Cyber-change/ 2 RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 25-03-2011 12:22
Quando ho aperto questa discussione speravo fosse possibile affrontare argomenti tecnico specialistici, ma vedo che è molto difficile entrare nello specifico. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - lucaberta - 25-03-2011 12:34
Ho parlato cosi' tanto di NIMDA negli anni, ma era un po' che non mi capitava di ricordarmelo! Grazie Walter per il flashback! RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 25-03-2011 12:36
Cher ha Scritto: Cyber-change/ 2 Chi ha inquinato il programma nucleare dell'Iran col virus "Stuxnet"? L'affaire Stuxnet è certamente emblematico, e credo che debba far riflettere sui "sistemi chiavi in mano". Oltre alle possibili ritorsioni, va considerata anche la manutenzione in caso di "scadenza del contratto" In riferimento a quest'ultima "scadenza del contratto" relativamente al mio lavoro purtroppo ne so parecchio. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 25-03-2011 12:40 Concordo pienamente su tutto con LUCABERTA RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - lucaberta - 25-03-2011 12:45
Sarek ha Scritto: Questo non implica affatto che dobbiamo smettere di utilizzare aerei, computers, centrali o quan'altro. Per favore non mettetemi in bocca cose che non penso. il mio era un commento "tongue in cheek" Sarek, ecco il perche' della faccina. Ho letto suoi messaggi in cui si schierava nettamente contro il nucleare, e ho di conseguenza fatto una nota spiritosa. Ma vedo che comunque lei ha preso la cosa dal lato giusto! ![]() Riporta: E' vero che io non sono omologo al pensiero dominante nel forum, vedo molte ombre nella tecnologia nucleare, però ci vedo anche enormi potenzialità. e lei e' gia' molto piu' avanti di tanti altri che non si fermano nemmeno a discutere con chi la pensa in modo diverso, e questo le fa grande onore. Riporta: Continuo a pensare che parlare delle cose cercando di non farsi prendere dal pregiudizio e dalla tifoseria sia la cosa più proficua. personalmente credo che qui lei sfonda una porta aperta con questa affermazione. Le menti chiuse sono prevalentemente nel campo degli antinuclearisti, da quanto e' dato di vedere. Riporta: Se devo essere onesto, è l'energy ratio del nucleare, così paurosamente alto, che secondo me dovrebbere spingere tutti a non cedere alla paura. eh gia', e' proprio cosi'. Tantissima energia in un "form factor" molto compatto, perdipiu'. Produzione di energia a basso costo e ad impatto ambientale basso, considerando anche che la cubatura di una centrale nucleare e' molto ma molto ma molto minore rispetto a quella di impianti eolici o solari, che hanno comunque rendimenti nemmeno lontanamente paragonabili a quelli del nucleare. Riporta: D'altro canto ritengo che il dire 'va già bene così com'è' sia un errore. Come sempre può esistere un punto d'incontro tra posizioni non concordanti, e di solito e quello che scontenta un pò tutti. i tecnologi sanno che tutto puo' essere sempre migliorato. Ma la scienza non ha posizioni concordanti o non concordanti, in realta', ed il volere piegare le leggi della natura all'ideologia e' francamente stupido e fa solo perdere tempo ed energie alle persone a cui interessa che ci sia un futuro per questo genere di civilita'. Un cordiale saluto, Luca Bertagnolio RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Sarek - 25-03-2011 14:29
lucaberta ha Scritto: Ma la scienza non ha posizioni concordanti o non concordanti. Eccome se ne ha. Fino a qualche anno c'era chi pensava che l'universo si sarebbe contratto e chi pensava che si sarebbe espando all'infinito. La scienza ha anche preso per buone leggi che tali non erano nel corso della storia. Ricordo che la meccanica newtoniana, che sembrava spiegare correttamente la fisica conosciuta, è stata sorpassata dal relativismo quando ci si è accorti che determinati fenomeni non erano spiegabili solo con quelle leggi. In un universo che oggi teorizza 26 dimensioni (se non ricordo male) non mi stupirei se tra qualche anno saltasse fuori che qualcosa che davamo per scontato così scontato non era. In ogni caso, stò uscendo dal tema. Concordo che dal punto di vista informatico un sistema isolato ha molte meno problematiche, ma il virus suddetto ha dimostrato che nessun sistema può essere ritenuto immune a priori, è solo una questione di risorse utilizzate (impressionanti, in questo caso) per raggiungere l'obbiettivo. Ripeto che per quanto riguarda il nucleare la mia più grande perplessità non è di natura tecnica. La mia impressione è che si tenda a sottovalutare quanto l'economia reale e la politica influenzino tutto quanto. Ho letto in questo stesso forum di quanto gli RBMK vengano considerati instabili (coefficente di vuoto positivo, sistemi sicurezza schifosi), nonostante questo, e nonstante uno sia esploso, i rettori gemelli di quello esploso sono stati lasciati in funzione fino al 2000, altri 14 anni (lo ho letto sempre qui). Non mi sembra che la gestione reale abbia finora dimostrato la propensione alla sicurezza che servirebbe per avere una diffusione su grande scala di questo tipo di energia. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 25-03-2011 20:08
Sarek ha Scritto: Ho letto in questo stesso forum di quanto gli RBMK vengano considerati instabili (coefficente di vuoto positivo, sistemi sicurezza schifosi), nonostante questo, e nonstante uno sia esploso, i rettori gemelli di quello esploso sono stati lasciati in funzione fino al 2000, altri 14 anni (lo ho letto sempre qui). Per l'esattezza il reattore 3 di Pripyat ha concluso "ufficialmente" la sua carriera nel 2003, mentre altri RBMK in Lituania e Russia sono stati spenti da poco forse, ma non ne sono sicuro. In ogni modo hanno svolto il loro compito senza "problemi". Un'auto da corsa ha bisogno di un pilota, nelle mani di un qualsiasi automobilista della domenica serebbe un pericolo, se si vuole andare sulla stazione orbitale bisogna andare in Kazakstan e partire con una vecchia Sojuz-Progress e quindi??? Cavallo che vince non si cambia ...... Proporrei di non allontanarci dal tema della discussione, purtroppo le considerazioni filosofiche personali benche importantissime non ci possono portare da nessuna parte. Constato che gli argomenti tecnici restano al palo e fino ad ora non siamo riusciti a scoprire quali SW sono utilizzati nelle moderne centrali di III genereazione e future. Il mistero si infittisce ?? RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Sarek - 26-03-2011 01:06
lucaberta ha Scritto: Ho letto suoi messaggi in cui si schierava nettamente contro il nucleare. E ridai. Sono schierato apertamente solo contro la mancanza di riflessione. Sono contario a un B. quando dice 'si va avanti lo stesso' e allo stesso modo sono contrario a una Merkel quando dice 'prima si esce dal nucleare e meglio è'. Chiaro ? Sfido a rileggere i mei messaggi e a trovare da qualche parte una parola dove dico che il nucleare va abbandonato. Certo che esprimo una serie di dubbi. Presente cosa stà succedendo a Tokio? Sembra normale? Certo trovo difficile condividere che l'RBMK sia un cavallo vincente. Che ha vinto? Il premio per il casino nucleare non bellico più grosso della storia? Quanti RBMK dovevano fare il botto prima che fosse considerato un progetto pericoloso ? Se questa è la sicurezza del nucleare (ma anche di qualunque altra cosa) allora non lo voglio. Come non volerei mai su un aereo sapendo che lo stesso modello è esploso in aria perchè il pilota ha spinto una manetta che non doveva spingere. Come si fà a progettare un aggeggio che consente all'operatore durante il ciclo operativo di lasciare solo 7 barre quando il minimo doveva essere 30 barre. Non solo lo consente, ma se provi a reinfilarle fa il botto perchè la grafite modera meno dell'acqua. Proprio un progetto coi fiocchi. E poi si lasciano in funzione. Bell'idea si sicurezza. Se invece si comincia a ragionare su basi diverse allora il discorso cambia. Che le pompe attive siano comunque rischiose non ci vuole un genio a capirlo. Se no perchè all'AP1000 gli avrebbero messo una piscina a ciambella sulla testa? Logico anche quello che ha detto Cher. Che succede a una massa con un'inerzia così grande se capita un terremoto con una potente accelerazione laterale ? Ma ai problemi le soluzioni si possono trovare, basta porseli. Però bisogna correggere o buttare via, se non si può correggere, quello che è si è manifestato come un progetto bacato. Almeno dai tecnici, dai futuri o attuali ingegneri questo me lo aspetterei. Cosa speravo di trovare che NON stò trovando? Domande. Dubbi tecnici su cosa sia andato storto e stia tuttora andando storto a Fukushima (a meno che non si pensi che va tutto nel migliore dei modi, al che mi domando se viviamo in due modi diversi). Domande e poi risposte, o possibili risposte o anche nessuna risposta. Ma dubbi e domande mi sarei aspettato di vederle. Il dubbio non è piacevole, ma la certezza è ridicola. Solo gli imbecilli son sicuri di ciò che dicono. (Voltaire) Affermazioni del tipo 'le menti chiuse sono prevalentemente nel campo degli antinuclearisti' sono pregiudiziali ed escludono implicitamente la possibilità che chi la pensa diversamente possa avere ragione. Le menti chiuse sono ovunque, come quelle aperte. Qui qualcuno mi ha giustamente ricordato che anche Einstain ha sbagliato qualche volta. E' vero. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - lucaberta - 26-03-2011 01:39
Sarek ha Scritto: Chiaro ? si', ma non se la prenda. Io metto le faccine per sdrammatizzare e lei mi fa un cazziatone? Devo proprio mettermi in ginocchio sui ceci? ![]() Riporta: Certo che esprimo una serie di dubbi. Presente cosa stà succedendo a Tokio? Sembra normale? no che non e' normale, come non e' normale tutta la ricostruzione che il Giappone sta rapidamente iniziando. I danni creati da un terremoto 9 Richter e dal susseguente tsunami sono ben visibili, ahinoi. Eppure nessuno parla del dramma del terremoto e dello tsunami, tranne se ci sono notizie inusuali che si possono "vendere" (tipo la storia della strada riparata), mentre tutti sono iperfocalizzati sulla questione dell'incidente di Fukushima Dai-ichi che, seppur molto serio, non ha fatto morti. Riporta: Certo trovo difficile condividere che l'RBMK sia un cavallo vincente. Che ha vinto? lei mette totalmente fuori contesto il messaggio dal contenuto prettamente tecnico scritto da qualcuno che ne sa qualcosa sul tema RBMK, dato che si parlava del rendimento termodinamico. Non credo che nessuno qui abbia gioito per il disastro di Chernobyl. Riporta: Cosa speravo di trovare che NON stò trovando? Domande. Dubbi tecnici su cosa sia andato storto e stia tuttora andando storto a Fukushima (a meno che non si pensi che va tutto nel migliore dei modi, al che mi domando se viviamo in due modi diversi). Domande e poi risposte, o possibili risposte o anche nessuna risposta. Ma dubbi e domande mi sarei aspettato di vederle. non mi pare che qui non ci sia spazio per le domande, anzi, questo e' certamente il luogo piu' calmo e pacato dove questo genere di discussioni sono ben accette. Magari pero' non in questo thread... ![]() Riporta: Affermazioni del tipo 'le menti chiuse sono prevalentemente nel campo degli antinuclearisti' sono pregiudiziali ed escludono implicitamente la possibilità che chi la pensa diversamente possa avere ragione. Le menti chiuse sono ovunque, come quelle aperte. mi permettera' di farle notare che la quasi totalita' di coloro che scrivono tutto in maiuscole e che sbraitano accusando a destra e a manca di certo non sono favorevoli al nucleare. Ed e' a questo genere di persone a cui facevo riferimento. Io non penso di avere ragione, l'unica cosa di cui sono certo e' che so davvero poco di nucleare, ma continuo a vedere che c'e' gente che ne sa meno di me che sbraita e mette all'indice me ed altri che cercano, pacatamente, di far capire il proprio punto di vista. E' molto comodo fare proclami all'ombra di una bandiera ideologica, purtroppo. E se qualcuno chiede loro spiegazioni, si immagini le risposte. Io qui conosco solamente la scienza e la tecnologia. E di loro mi fido. Non mi fido della politica, che pero' e' un male necessario. Perdonatemi per l'OT clamoroso... Buon fine settimana, Luca Bertagnolio RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Sarek - 26-03-2011 04:51
lucaberta ha Scritto: si', ma non se la prenda. Io metto le faccine per sdrammatizzare e lei mi fa un cazziatone? Scusami, hai ragione, mi sono accalorato, ma è qualche giorno che prendo schiaffoni (metaforicamente parlando) perchè si applica la filosofia del 'o con me o contro di me', quando invece speravo di parlare di dati e tecnologie. Penso sia indubbio che la questione sicurezza sia 'il nodo' del nucleare, ma anche su questo non si può discutere senza i dati. A oggi non riesco a sapere su quanti anni/reattore di storia operativa possiamo fare statistica, quale sia l'energy ratio media, quale sia l'età media dei reattori attualmente in attività, quale sia la media incidenti per anno/reattore, in che percentuale le scorie prodotte siano state correttamente stoccate, quanto è costato finora il kw/hr nucleare e se in questo costo sia stato calcolato il costo degli incidenti finora accaduti e del decommissioning da effettuare, quante centrali siano state effettivamente 'decommissioned' tra quelle spente sino ad oggi e quante siano ancora piantate lì. Senza i dati alla fine tutte le opinioni, compresa la mia, sono prive di sostanza. E ora che sono finito definitivamente OT, chiedo scusa a tutti. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Cher - 26-03-2011 12:53
Sarek ha Scritto: Come non volerei mai su un aereo sapendo che lo stesso modello è esploso in aria perchè.......... Niente panico ma è correto informare che solo gli aerei militari( non ricordo i modelli) hanno la compesazione volumetrica nel svutamento dei serbatoi con gas inerte ( azoto?) per neutralizzare la formazione di miscele potenzialmente esplosive. Per le aereomobili civili costerebbe troppo........... ![]() ![]() ![]() Gradirei un commento di chi è esperto, solo per saperne di più. Grazie --------------------------------------- Per info dati nucleari posto un allegato che raccoglie tutta una serie di informazioni aggiornate. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - lucaberta - 26-03-2011 13:32
Cher ha Scritto: Niente panico ma è correto informare che solo gli aerei militari( non ricordo i modelli) hanno la compesazione volumetrica nel svutamento dei serbatoi con gas inerte ( azoto?) per neutralizzare la formazione di miscele potenzialmente esplosive. Per le aereomobili civili costerebbe troppo........... ![]() ![]() ![]() il tema si e' iniziato a discutere dopo il caso dell'incidente del B747-100 della TWA 800 presso Long Island, NY, USA: http://en.wikipedia.org/wiki/TWA_800 La causa piu' probabile dell'incidente e' stata identificata con una esplosione dovuta ad un corto circuito in una delle pompe nel serbatoio centrale dell'aereo. Nel campo dell'aviazione commerciale e' prassi comune fare analisi molto approfondite, che possono impiegare anche anni. Tali risultati hanno certamente confermato che l'uso di azoto avrebbe potuto evitare questo particolare incidente, ma come dici giustamente i costi avrebbero impattato negativamente i benefici, e tale applicazione tecnologica ricade solamente sui velivoli ad alte prestazioni per uso militare. http://en.wikipedia.org/wiki/Inerting_system Ad ogni modo, FAA dice: Riporta: The FAA has stated that there have been four fuel tank explosions in the previous 16 years—two on the ground, and two in the air—and that based on this statistic and on the FAA's estimate that one such explosion would happen every 60 million hours of flight time, about 9 such explosions will probably occur in the next 50 years. The inerting systems will probably prevent 8 of those 9 probable explosions, the FAA said. Before the inerting system rule was proposed, Boeing stated that it would install its own inerting system on airliners it manufactures beginning in 2005. Airbus had argued that its planes' electrical wiring made the inerting system an unnecessary expense. ma comunque sia, ad oggi, non esiste ancora un regolamento che obblighi i produttori di velivoli ad implementare tali sistemi. Un saluto, Luca Bertagnolio pilota commerciale RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Cher - 26-03-2011 13:44
Si grazie, il mio voleva solo essere una indicazione ( x Sarek) che troppo spesso ci allarma su cose che non si conoscono e si ignorano cose che se le conosci ti fanno accaponare la pelle. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 26-03-2011 13:51
Cher ha Scritto: Per info dati nucleari posto un allegato che raccoglie tutta una serie di informazioni aggiornate. Certo che con questi sponsor è facile fare il gioco dell'antinuclearista. Non "sarei" un esperto in aerei militari e quindi non so esattamente tutti i modelli che utilizzano un sistema pittosto che un altro, so per certo che si utlizzano sistemi di compensazione sugli aerei cisterna o adibiti a tale scopo come KA-6D della Grumman e in alcuni aerei da combattimento F14-15-16-18-22, SU25-27, MIG29. Preferirei discutere di forze sottomarine, però l'argomento è off-linits sia per le reali caretteristiche tecniche del soggetto che off-topic per il forum. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Cher - 26-03-2011 14:47
http://nuclearstreet.com/ RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - magnox - 26-03-2011 16:47
Argomento molto interessante. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Cher - 26-03-2011 17:23
Nessuna equiparazione di una centrale ad un aereo! RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 26-03-2011 21:12
magnox ha Scritto: I sistemi di emergenza non sono riprogrammabili e il software non interferisce in alcun modo; non possono essere "sabotati" neanche manualmente dagli operatori. ..................................................................................... Il prof. di impianti nucleari una volta disse "l'informatica non e' affidabile". Perfettamente d'accordo che una centrale nucleare non è un aereo, e sinceramente non capirei il paragone. Per quanto riguarda i sistemi di emergeza, io non sarei tanto sicuro finche non vedo come sono realizzati, il fatto che non possano essere riprogrammati mi lascia qualche dubbio in quanto un aggiornamento degli eventuali firmware deve essere sempre necessario, esattamente per quello che dice il Prof. Comprendo perfettamente la reticenza del tecnico di EDF, sopratutto se si occupa di altro. Un piccolo esempio relativo a un problema che ho dovuto affrontare con un Gruppo elettrogeno di emergenza 1200KW, l'impianto era appena stato consegnato e aveva superato il collaudo, ma alla prima reale necessità (emergenza) si era spento dopo pochi minuti di funzionamento, il comando di spegnimento era venuto dalle logiche di controllo erogazione (frequenza errata/sovravelocità). Le ditte costruttrici e installatrici ad una successiva verifica ribadivano che l'apparato superava tutti i test, non accettando da contratto le ulteriori modalità di test e conseguenti modifiche da me suggerite. La soluzione stava nell'adeguamento dei filtri atti a bloccare le armoniche di ritorno generate da un apparato utilizzatore, che entrando in funzione creava questo disturbo per pochi secondi confondendo le circuiterie di controllo. L'anomalia è stata successivamente rimossa tramite una banale riprogrammazione e l'insermento di poche decine di euro di componeti elettronici, molta pazienza e diplomazia. La situazione creatasi non può certamente essere paragonata all'operatività e complessità di una centrale, ma considerando la moltitudine di apparati e le numerose situazioni che si possono manifestare credo sia molto interessante sapere come vengono affrontati i vari problemi impiantistici/realizzativi Per questa discussione è necessario trovare un addetto ai lavori con la necessaria competenza e liberta di azione. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 26-03-2011 22:10
Cher ha Scritto: Fukuschima : il costo per dei ricombinatori catalitici dell'idrogeno + l'innoservanza delle regole di manutenzione Qui leggo qualche cosa di nuovo per me. Potresti spiegare meglio i ricombinatori ecc.. grazie RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - ranxerox - 26-03-2011 22:27
Vorrei qualche notizia in più sul virus o malware Stuxnet che ha colpito le centrifughe nucleari iraniane. Devo dire che la cosa mi ha impaurito, pensando ad un possibile attacco ai sistemi informatici di una qualsiasi centrale nucleare. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - lucaberta - 26-03-2011 23:49
walter59 ha Scritto: Perfettamente d'accordo che una centrale nucleare non è un aereo, e sinceramente non capirei il paragone. ci provo io a fare capire il senso del parallelo, Walter. Per molti versi, i piloti in un cockpit si trovano ad operare in un ambiente ostile, particolarmente durante una situazione di emergenza. Essi, in maniera simile a quanto succede in una centrale nucleare, non hanno accesso diretto alla zona dove si e' sviluppato un problema (es. un'esplosione di un motore con danneggiamento ad altri sistemi limitrofi, vedi inconveniente grave dell'Airbus A380 di Qantas a Singapore lo scorso Novembre) e debbono forzatamente basarsi, nel troubleshooting della situazione, su strumenti controllati da sensori che possono a loro volta essere stati coinvolti da un danno, e quindi rappresentare informazioni errate, o peggio contrastanti con informazioni che provengono da altri sensori. Non a caso l'addestramento dei piloti verte al 95% sulle operazioni degradate in caso di emergenze, e le sessioni ai simulatori sono un massacro continuo, rispetto alla pacchia di un semplice volo con dietro i passeggeri... ![]() Tavolta poi, e la letteratura in materia e' piena di esempi, i piloti si trovano in situazioni tali per cui le checklist previste dal costruttore del mezzo e della compagnia non sono in grado di dare una corretta risposta, perche' talvolta accadono delle cose che semplicemente non sono ancora mai accadute! Non dimentichiamoci che l'uomo vola "solamente" da poco piu' di 100 anni, ed ancora la tecnologia, seppur gia' molto regolamentata e sofisticata, ci da' ogni tanto dei dispiaceri e dei grossi disastri da capire, interpretare, e tramutare in occasione di nuova crescita della sicurezza. Un caso e' quello del DC10 volo United 232 del 19 Luglio 1989: http://en.wikipedia.org/wiki/United_232 Un altro caso molto interessante e' quello dell'Airbus 330 volo Air Transat 236, atterrato senza alcun tipo di propulsione a Lajes, Azzorre, a causa di un'errata interpretazione dei segnali contrastanti che arrivavano in cockpit dopo la rottura di un condotto del carburante, ed e' andata molto bene: http://en.wikipedia.org/wiki/Air_Transat_Flight_236 Molto interessante pure l'incidente, finito benissimo, dell'Airbus 300 DHL che, decollato da Baghdad e' stato colpito da un missile terra-aria poco dopo il decollo, riuscendo pero' a tornare all'atterraggio malgrado fosse diventato quasi impossibile il controllo dell'aereo con i normali comandi di volo: http://en.wikipedia.org/wiki/2003_Baghda...n_incident Un caso ahinoi ancora irrisolto invece e' quello dell'Airbus 330 volo Air France 447: http://en.wikipedia.org/wiki/Air_France_447 Scusate per la digressione, ma piu' imparo di nucleare e piu' mi accorgo dei paralleli con il mondo dell'aviazione commerciale, che conosco abbastanza bene in quanto ho studiato per diventare pilota commerciale, anche se poi la vita mi ha portato in un'altra direzione professionale. Gli aspetti di alta tecnologia e la lucidita' che serve nella gestione delle emergenze, poi, nei due campi, mi hanno davvero affascinato in queste drammatiche ultime settimane. Cordiali saluti, Luca Bertagnolio RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - lucaberta - 26-03-2011 23:57
magnox ha Scritto: Il prof. di impianti nucleari una volta disse "l'informatica non e' affidabile". e' proprio quello che si e' sentito dire per anni e anni nel mondo dell'aviazione commerciale. Tranne poi capire che, se le cose sono fatte come si deve e con le giuste precauzioni, anche il ricorso alle tecniche legate all'uso del digitale e dei microprocessori e del loro software, non sono poi sempre da buttare, e portano a dei grandissimi vantaggi in termini di efficienza e sicurezza. Uno dei lampanti esempi di come la tecnologia digitale possa cambiare radicalmente approccio a molte cose e' il GPS. La tecnologia continua a fare balzi in avanti, poi, e bisogna rassegnarsi al fatto che talvolta certi passi portano a dover modificare abitudini, usi e consuetudini che si sono consolidati negli anni. Io ho vissuto molto da vicino la rivoluzione delle reti digitale a pacchetto, rivoluzione che e' stata la base sulla quale Internet e' diventata la rete che conosciamo. Se fosse stato per le telecom nazionali, saremmo ancora qui a lavorare con reti a commutazione di circuito al giorno d'oggi... --Luca RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - lucaberta - 26-03-2011 23:59
ranxerox ha Scritto: Vorrei qualche notizia in più sul virus o malware Stuxnet che ha colpito le centrifughe nucleari iraniane. Devo dire che la cosa mi ha impaurito, pensando ad un possibile attacco ai sistemi informatici di una qualsiasi centrale nucleare. io sono partito da qui: http://en.wikipedia.org/wiki/Stuxnet e sto ancora leggendo... --Luca RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - magnox - 27-03-2011 01:03
(sto facendo sempre piu' spesso il polemico... e' una cosa che mi infastidisce, spero di non creare fastidio ad altri) walter59 ha Scritto: Per quanto riguarda i sistemi di emergeza, io non sarei tanto sicuro finche non vedo come sono realizzati, il fatto che non possano essere riprogrammati mi lascia qualche dubbio in quanto un aggiornamento degli eventuali firmware deve essere sempre necessario, esattamente per quello che dice il Prof. il problema e' che tu paragoni la controllistica di un impianto convenzionale ad una centrale nucleare (anzi all'isola nucleare), che usa sistemi di affidabilita' paragonabile a quelli della ISS. Quando ho citato il sistema che aziona lo scram ho semplicemente detto che il dispositivo e' reso semplice: gli accelerometri misurano un valore, inviano un segnale elettrico al controllore che lo confronta con un valore di riferimento. Se il valore misurato e' maggiore, il controllore avvia lo scram. Sicuramente conosci meglio di me l'elettronica, quindi saprai che per confrontare un valore di input (una tensione variabile) e un valore di riferimento (un tensione fissa) basta un semplice comparatore analogico (quindi niente da programmare). Il prof si riferiva a sistemi di controllo a risposta indipendente da un discriminatore attivo di tipo digitale (o peggio governato da un pc). Sulla questione "riprogrammabilita' " penso che, per quel che riguarda i sistemi di emergenza, non sia un fatto necessario. Dopo validazione, collaudo e test (fatti anche periodicamente per verificare la risposta) non e' necessario l'intervento a livello di logica. Anzi. Sai meglio di me che durante una riprogrammazione puo' verificarsi un problema. Inoltre bisogna assumere che la riprogrammazione sia migliorativa (chi dice che la modifica del controllore non contenga altri errori?). Prendila cosi: il gruppo elettrogeno di cui parli, e' andato fuori servizio alla prima richiesta di potenza... un evento simile non e' accettabile in un impianto critico (lo so, qualcuno fara' qualche batutaccia). Cmq, si', finche' non c'e' qualche schema e' inutile discutere. Cmq, credo che difficilmente venga reso pubblico il modo con cui viene realizzato (a livello circuitale) un sistema di controllo per questo tipo di applicazione. Cher ha Scritto: Era intenzione di Serek di fare una similitudine Il mio cervello evidentemente non e' all'altezza. Mi dite perche' l'aereo dovrebbe essere una similitudine?? Non ci trovo nulla di paragonabile... ma proprio nulla... Le situazioni di emergenza di un aereo sono totalmente diverse da quelle di un sistema nucleare. Te la do' io una situazione di emergenza paragonabile: saltano, di notte, tutti, dico tutti, i sitemi elettrici... come lo controlli l'aereo?? Oppure, cadono entrambi i motori (so che per i grossi aerei di linea e' previsto il distacco fisico di un motore... molti miei amici sono aerospaziali e a mensa me ne raccontavano...) Un aereo deve volare, per far questo deve controllare istantaneamente che la portanza sia sufficiente a tenerlo su. Per far questo gli alettoni e i piani di coda (mi pare si chiamano) vengono controllati in funzione dei parametri atmosferici, del peso dell'aereo e della spinta del motore. Se il software del pilota automatico si imputtana, si spera che il pilota "umano" in qualche modo riprenda il controllo. Se cio' non avviene, il sistema e' fottuto (precipita). L'aereo e' intrinsecamente instabile (perche' la fisica dice che non puo' volare). I sistemi sono complicati e attivi. E non esiste nessun semplice sistema per modificare il profilo alare. Ci vuole per forza un sistema attivo di comando, in ogni caso, anche se deve compensare altri sistemi in avaria. Le situazioni di emergenza, come lo stesso controllo, sono diversi. Devono si' essere affidabili in entrambi i casi, ma in caso di avaria le cose sono diverse. Per far funzionare una caldaia posso agire in modo semplice: potrei usare una termocoppia (senza software/firmware/protocolli) che apre e chiude una valvola. In caso di incidente posso "usare la fisica" per raffreddarla (es, uso la differenza di densita' fra acqua fredda e calda per far circolare o richiamare acqua). Un impianto a terra e' controllabile con strategie ben diverse dall'aereo, avendo un oggetto del controllo ben diverso. L'aereo tende a suibire molte situazioni di instabilita' rapida (decollo, virata, atterraggio). Nota macabra: se cade un aereo, il danno e' minimo. La morte di 300 persone e' accettabile (infatti se succede, la gente continua a volare). Se si rompe una centrale nucleare, anche se perde un po' di acqua attivata, succede un gran casino. Il fatto della "non affidabilita' " dell'informatica e' riferita alla eccessiva (e forse inutile) complessita' degli algoritmi richiesti per fare operazioni che richiedono "semplici" operazioni. Riporta: "il mitico rapporto costo/sicurezza e finchè la statistica pende dalla parte "niente coastrofe" niente incremento." Per lo stesso motivo per cui non si mettono i corpi speciali a sorvegliare la cassa di un fiorista. E per lo stesso motivo per cui gli aerei non sono perfettamente schermati dalla radiazione cosmica (quando andiamo in aereo aumenta la dose...): la schermatura aumenterebbe il peso e aumenterebbe costi di progettazione/esercizio. L'episodio di Fukushima va analizzato considerando l'impianto (che aveva i diesel..., che usava il Mark1, ecc) e l'evento che ha causato l'incidente (un terremoto del 8.9° grado con annesso tsunami con un'onda di non mi ricordo quanti metri). Su fukushima, per piacere, non riduciamo tutto al "incoscienza" dei tecnici o di chi non ha previsto quello che e' successo; analizziamo le cose per quello che sono (e aspettiamo di avere dati un po' meglio esplicitati oltre che dettagliati). Dei ricombinatori catalitici non so che dirti... non sono mica istantanei nella riconversione di H2 e O2, andrebbe vista la sequenza degli eventi quale e' stata, quali sono stati i volumi di gas e le sezioni interessate. Il grosso del problema e' stato non esser riusciti a raffreddare e di aver raggiunto, in alcune parti del core, i 1200°C; le esplosioni hanno poi complicato le cose. Gli ESFs in generale migliorano la risposta agli incidenti, ma vanno analizzati gli eventi. I piani di manutenzione di quell'impianto io non li conosco (non so i giornalisti...). Non so cosa e', o cosa non e', stato fatto. Teniamo presente che l'impianto (di un certo tipo) ha subito un evento straordinario. Per evitare quello che e' successo, penso che l'unica cosa che avrebbe avuto effetto sarebbe stato lo spegnimento, nei mesi prima, delle unita' ancora attive. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Sarek - 27-03-2011 01:26
Neanche io intendevo equiparare direttamente una centrale ad un aereo, ma il parallelo sulle metodologie mi sembrava praticabile. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 27-03-2011 02:50
magnox ha Scritto: Prendila cosi: il gruppo elettrogeno di cui parli, e' andato fuori servizio alla prima richiesta di potenza... un evento simile non e' accettabile in un impianto critico (lo so, qualcuno fara' qualche batutaccia). Per questioni di riservatezza non posso dire quale era la funzione del gruppo elettrogeno in questione e tanto meno quali ditte che hanno effettuato i lavori, ma la missione del GE era altro che critica e il mancato funzionamento ha provocato seri danni "collaterali". Il mio esempio voleva focalizzare i problemi che si possono creare in condizioni anomale che purtroppo sfuggono in fase di progetto. Mi risulta difficile credere che in un impianto nucleare tutto sia previsto e sono portato a credere che a volte per cause "stupide" si corrano rischi seri, naturalmente l'intervento umano può minimizzare i danni o meglio risolvere la situazione, ma si tratta sempre di rischio latente. Spero che con questa discussione si possa inquadrere realmente e non solo in modo "teorico" come è realizzata l'infrastruttura tecnologica di un vero impianto in servizio, e le eventuali modifiche apportatabili agli impianti futuri. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Cher - 27-03-2011 19:27
Qui per farsi un'idea sulla sicurezza di reattore: RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 27-03-2011 23:57
Cher ha Scritto: Inoltre i dispositivi ricombinatori (che ‘bruciano’ l’idrogeno gradualmente) ne mantengono la concentrazione sempre al di sotto del 10 %, scongiurando in questo modo ogni pericolo di detonazione (tale gas è esplosivo in un range di concentrazioni[3] comprese fra il 15 ed il 59 %); Questo vorrebbe dire che questi ricombinatori non erano presenti o danneggiati? Oppure si sono verificati eventi tali da renderne iutile il funzionamento (eccessiva produzione di idrogeno) ? Ho letto da qualche parte che la produzione di grandi quantità di drogeno sarebbe dovuta a una reazione con il materiale costituente il rivestimento delle barre del combustibile. E' cosi ? e in tal caso come avviene la reazione ? Grazie per i link e le informazioni. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - AleD - 28-03-2011 00:42
magnox ha Scritto: L'episodio di Fukushima va analizzato considerando l'impianto (che aveva i diesel..., che usava il Mark1, ecc) e l'evento che ha causato l'incidente (un terremoto del 8.9° grado con annesso tsunami con un'onda di non mi ricordo quanti metri). Su fukushima, per piacere, non riduciamo tutto al "incoscienza" dei tecnici o di chi non ha previsto quello che e' successo; analizziamo le cose per quello che sono (e aspettiamo di avere dati un po' meglio esplicitati oltre che dettagliati). Secondo WNA e i dati forniti da TEPCO, a fronte di mura "frangi tsunami" da 5,7m, quel che è arrivato era alto 14m. Ora, io dico, a Messina per il terremoto ad inizio 1900, ci sono state onde da 13m. Dire che li in giappone abbiano sfidato la fortuna per me non è tanto esagerato, anzi! Anche perché dubito che triplicare l'altezza di quelle mura potesse avere un impatto così pesante sui costi dell'impianto. Hanno rischiato, gli è andata male, TEPCO ha consapevolmente in buona misura affossato la credibilità attorno alla tecnologia nucleare, così come è scemata la credibilità sulll'importanza effettiva attorno alle agenzie di sicurezza nazionali, per non parlare della IAEA che per le parole del suo stesso direttore ha ammesso che non ha nessun potere vincolante per garantire la sicurezza degli impianti per gli stati membro, visto che la IAEA non può fare da poliziotto nucleare (sue parole). RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Cher - 28-03-2011 11:45
AleD ha Scritto: Secondo WNA e i dati forniti da TEPCO, a fronte di mura "frangi tsunami" da 5,7m, quel che è arrivato era alto 14m. Ora, io dico, a Messina per il terremoto ad inizio 1900, ci sono state onde da 13m. Dire che li in Giappone abbiano sfidato la fortuna per me non è tanto esagerato, anzi! Anche perché dubito che triplicare l'altezza di quelle mura potesse avere un impatto così pesante sui costi dell'impianto. Hanno rischiato, gli è andata male, TEPCO ha consapevolmente in buona misura affossato la credibilità attorno alla tecnologia nucleare, così come è scemata la credibilità sull'importanza effettiva attorno alle agenzie di sicurezza nazionali, per non parlare della IAEA che per le parole del suo stesso direttore ha ammesso che non ha nessun potere vincolante per garantire la sicurezza degli impianti per gli stati membro, visto che la IAEA non può fare da poliziotto nucleare (sue parole). Pienamente d'accordo, non solo, aggiungo che non è giustificabile il fatto che queste agenzie blocchino con la loro lungaggine tutto ciò che è innovativo e al contempo lascino tutto ciò che è obsoleto indisturbato con la propria pericolosità intrinseca. Non è accettabile in un settore dove può mancare tutto ciò che volete ma di sicuro non mancano i soldi per attuare tutto ciò che è tecnologicamente fattibile. x Walter Solo quando verrà redatta la perizia si potrà ( forse) dare risposta alle tue domande. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 28-03-2011 15:58
Cher ha Scritto: Solo quando verrà redatta la perizia si potrà ( forse) dare risposta alle tue domande. Questa era la risposta che immaginavo, ma escludendo il problema di Fukushima l'idrogeno come viene generato, o meglio quali sono le cause di una produzione eccessiva di idrogeno ? La produzione di idrogeno avviene solo nei reattori moderati ad acqua o avviene anche con altri tipi di moderatore ? RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - lucaberta - 29-03-2011 17:00
Ho appena letto di questo video su TED che ha come tema Stuxnet: Riporta: When first discovered in 2010, the Stuxnet computer worm posed a baffling puzzle. Beyond its unusually high level of sophistication loomed a more troubling mystery: its purpose. Ralph Langner and team helped crack the code that revealed this digital warhead's final target -- and its covert http://www.ted.com/talks/ralph_langner_c...eapon.html In genere i video di TED sono molto ben fatti, appena ho una ventina di minuti liberi lo guardo volentieri. Ciao, Luca RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - magnox - 29-03-2011 17:15
walter59 ha Scritto: Questa era la risposta che immaginavo, ma escludendo il problema di Fukushima l'idrogeno come viene generato, o meglio quali sono le cause di una produzione eccessiva di idrogeno ? La produzione di idrogeno avviene solo nei reattori moderati ad acqua o avviene anche con altri tipi di moderatore ? l'idrogeno si forma per via della temuta reazione Zr-acqua a 2200°F (circa 1200°C). Chiaramente, quel valore viene raggiunto quando la camicia si surriscalda. E' anche quello il motivo primario per cui si deve raffreddare il core: il problema non e' tanto il core che si fonde (che pure non e' una bella cosa) quanto piu' la formazione dell'idrogeno gassoso. 2200°F e' una temperatura ben conosciuta (per questo motivo) dagli ing. nucleari. Nella progettazione dell'elemento combustibile vengono imposti molti limiti termoidraulici, uno dei quali e' quella temperatura. RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - lucaberta - 30-03-2011 10:17
Altre informazioni su Stuxnet da un blog molto popolare in Silicon Valley, in un post che cita anche il video su TED da me linkato qui ieri: RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Cher - 30-03-2011 13:40
http://www.ted.com/talks/lang/ita/bill_gates.html RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - walter59 - 31-03-2011 12:37
Cher ha Scritto: Speriamo non usi una nuova versione di VISTA per il SW del "suo" reattore, magari non sarà pericoloso ma chissà quanti restart ![]() RE: Software e sistemi di controllo delle centrali nucleari - Cher - 03-04-2011 19:34
walter59 ha Scritto: Qui leggo qualche cosa di nuovo per me. Potresti spiegare meglio i ricombinatori ecc.. grazie http://en.wikipedia.org/wiki/Fukushima_I..._accidents Quasi certamente l'idrogeno si è formato all'interno del contenitore del reattore [ 24 ] a causa di livelli di caduta in acqua, l'idrogeno e questo poi si sono riversate in edificio di contenimento. [ 24 ] Esposto zircaloy cladded barre di combustibile è diventato molto caldo e ha reagito con vapore, ossidazione della lega, e liberando idrogeno . [ 163 ] I dispositivi di sicurezza normalmente bruciare l'idrogeno generato quando viene scaricato prima di concentrazioni esplosive sono raggiunti, ma questi sistemi non riuscito, probabilmente a causa del carenza di energia elettrica. |