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Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 25-12-2010 20:04

Dopo aver letto le motivazioni degli anti-nuclearisti nei commenti del articolo del Giornale a cura del Prof. Franco  Battaglia
http://www.ilgiornale.it/esteri/la_svizz...mments=4#1
Mi sono deciso di scandagliare più da vicino cosa c'è nella testa dell'ANTI-Nuclearista.
In questo thread intendo raccogliere i vari articoli o informazioni che possano tracciare un tentativo di profilo.

Visto che trovare degli ANTI-N con motivazioni che esulano dalle loro originali interpretazioni non è facile , cercherò in tutte le direzioni possibili.
Ogni contributo è ben accetto.


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 05-01-2011 20:22

Ho trovato una analogia tra gli ANTI-NUCLEARISTI e la fobia definita ORTORESSIA.

Molto interessante.


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 06-01-2011 13:08

Visto l’andazzo creo un nuovo neologismo di cui ne rivendico la creazione: ORTORENERGIA
Userò questo termine ogni qualvolta dovrò riferirmi ad ogni ANTI-NUCLEARISTA nei vari commenti,scritti e varie esternazioni sull’argomento inerente al nucleare.


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 06-01-2011 15:09

http://www.albanesi.it/Salute/ortoressia.htm
Tratto dal link sopra citato:
Ortoressia è un termine poco conosciuto, ma sicuramente applicabile a qualche persona di vostra conoscenza.
Ortoressia significa un'ossessione maniacale per i cibi sani.

L'ortoressico preferisce morire di fame piuttosto che mangiare cibi che ritiene contaminati o che comunque possano nuocere alla sua salute.
L'ortoressia è stata descritta come problema sociale da un ex-ortoressico, il dietologo Steven Bratman. Nei casi lievi e in genere transitori (come quelli causati in passato dalle informazioni sulla BSE, il morbo della mucca pazza) l'ortoressico non arriva a comportamenti dannosi; nei casi più gravi e permanenti, l'ortoressico cambia a poco a poco stile di vita, si isola per difendersi da chi non vede i "suoi" pericoli e in genere lo irride, vive in uno stato di pericolo che supera con la convinzione che le sue scelte siano assolutamente le uniche "giuste". L'ortoressico in genere non è dotato di una buona cultura che gli consenta di capire le vere cause dei problemi, ritiene giusto solo ciò che capisce e capisce solo teorie semplicistiche e infantili. Questa comprensione gli dà però la forza di andare anche contro un premio Nobel, anzi la scienza ufficiale è spesso vista come qualcosa di demoniaco proprio perché incomprensibile e quindi falso. Anche quando il soggetto è culturalmente elevato (come Bratman), preferisce rinnegare ciò che ha appreso perché nella semplicità di poche regole trova la serenità e la pace. In particolare trova geniale la conclusione che "tutto dipende dal cibo".
La definizione estesa - Per fortuna pochi sono gli ortoressici classici; purtroppo però la crescente importanza dell'alimentazione nei confronti della salute ha fatto sì che molti modelli alimentari perdessero il senso dell'equilibrio nel tentativo di arrivare in modo automatico al benessere psico-fisico. Motivazioni alimentari, psicologiche, etiche, supportate a volte da tradizionalismo o spinte commerciali, hanno creato un'infinità di modelli differenti, spesso in conflitto.
Ampliando la definizione di Bratman, definiamo
ortoressico chiunque abbia una posizione integralista in alcuni aspetti della propria alimentazione.

Ora sostituite il cibo con la produzione di energia elettrica da fonte nucleare e ditemi se non trovate una analogia con gli ANTI-NUCLEARISTI.

Ortorenergia può raffigurarli?


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 03-02-2011 12:00

Un interessante esempio di Ortorenergia lo si potrebbe ricavare da questo link?
http://www.nuclearnews.it/article.php?id=25


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 24-03-2011 21:19

Accipichia, avevo preparato un attenta " mano tesa" dialettica al Anti-Nuclearista convinto che ZAC, l'inevitabile si è materializzato!
Meglio cosi.

Dopo l'incidente di Fukuschima ho notato un elevato innalzamento di informazioni diffuse dai media con un intento "poco" informativo e
" parecchio" terrorizzante.
Forse perchè diffondere quello che "terrorizza" si presta di più che la "cruda realtà"?


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Dwalin - 24-03-2011 23:45

edit


RE:  Profilo di un ANTI-Nuclearista - magnesium - 25-03-2011 00:51

Dwalin ha Scritto:

edit


Per favore evitiamo considerazioni accusatorie di tal genere.
Questo è uno spazio per discutere: cerchiamo di affrontare le discussioni argomentando e confrontando le idee.

Grazie.


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 25-03-2011 13:28

http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_1...1eaf.shtml
Giappone, bacheca online delle bufale giornalistiche sul dramma nucleare
Blogger raccoglie errori ed esagerazioni della stampa

MILANO - Lo hanno chiamato il «il muro della vergogna dei giornalisti», tanto per non lasciare spazio ad equivoci. E' uno spazio online che raccoglie segnalazioni dettagliate di servizi televisivi e articoli della stampa internazionale che diffondono «un'informazione inattendibile e sensazionalistica» – quando non «palesemente falsa» – sulla situazione post terremoto in Giappone e sulla crisi nucleare di Fukushima. L'iniziativa è di un blogger giapponese, che usa parole poco tenere verso i giornalisti che si limitano a diffondere paura senza dire come stanno esattamente le cose e che in questa bacheca degli orrori vengono sbugiardati senza pietà.
BUFALE E STRAFALCIONI - Gli esempi sono decine: si va dal titolo strillato a tutta pagina che incita genericamente al panico, mostrando un uomo con indosso una maschera antigas – totalmente fuori dal contesto - , alla descrizione di Tokyo come «città fantasma, in cui si muovono gli ultimi zombie, pronti all'esodo di massa». O ancora, articoli in cui un'ipotesi assurge a dato di fatto, come la nuvola radioattiva che avrebbe dovuto raggiungere le coste americane venerdì o l'imminenza di un'esplosione nucleare. Poi ci sono le vere e proprie gaffe, come quella di France 2, che parla di reattore nucleare di Hiroshima, la città distrutta dall'atomica nel 1945, per riferirsi all'impianto di Fukushima. Sono soprattutto i «banner» (ovvero i titoli che scorrono sotto le immagini) delle reti all-news a finire nel mirino, perché «spesso riprendono voci non confermate, senza verificarle».

Continua.............. sul corriere !


RE:  Profilo di un ANTI-Nuclearista - sexyteo - 25-03-2011 17:49

le centrali nucleari servono per produrre energia e ne producono tanta e a costi competitivi rispetto alle altri fonti termoelettriche.
Sono pronto a scommettere che non hai NESSUNA competenza in materie scientifiche e/o tecnico-scientifiche ed economico-finanziarie, all'Università non ci sei neppure anndata e sei hai visto qualche esame era solo di materie umanistiche... o sbaglio!?
Siccome le fesserie che hai in testa, provengono dalle letture di giornali, tipo quelli del gruppo l'Espresso, e libri "alternativi", ti consiglio di leggere, tanto per cominciare, questi miei recenti post (vi é materiale allegato di interesse):
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...812#pid812
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...841#pid841
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...849#pid849
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...853#pid853
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...858#pid858
http://www.nuclearmeeting.com/forum/show...866#pid866

Per quanto riguarda la corruzione, é vero che in Italia ce ne sia troppa, ma le organizzazioni criminali fanno affari in tutti i settori. Uno dei maggiori interessi per le mafie e la malapolitica é la sanità pubblica... allora che facciamo, chiudiamo la sanità!? Stesso dicasi per appalti di infrastrutture stradali, aeroportuali, eolico (lo scandalo in Sardegna ha coinvolto politici nazionali!), scuole, acquedotti, ecc..
Ovviamente non hai la minima idea di come funzioni la filiera industriale; ti informo che gli aerogeneratori, dette volgarmente pale eoliche, sono prodotti anch'essi da multinazionali.. spesso le stesse che realizzano reattori nucleari, turbine idroelettriche, elettrodomestici, autovetture, ecc. come per esempio la General Electric (G.E.) e la  Toshiba:
http://www.gepower.com/businesses/ge_win.../index.htm
stesso dicasi per i vostri "amati" pannelli fotovoltaici:
http://www.gepower.com/prod_serv/product.../solar.htm
http://www.toshiba.co.jp/env/en/energy/solar.htm
La stessa Toshiba realizza reattori nucleari, oltre che pannelli solari (come indicato sopra):
http://www.toshiba.co.jp/env/en/energy/nuclear.htm
ed anche turbine idroelettriche:
http://www.toshiba.co.jp/env/en/energy/hydro.htm
geotermico e solare termodinamico:
http://www.toshiba.co.jp/env/en/energy/geothermal.htm
La stessa Samsung é attiva sia nel solare fotovoltaico che nel nucleare:
http://www.samsung.com/us/business/solarmodules/
http://www.nuclearcounterfeit.com/?tag=samsung-corp
La Sanyo che produce pannelli solari é una gigantesca multinazionale, come le altre che ho citato (G.E., Toshiba e Samsung); questo solo per fare qualche esempio!

Ciao!


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - magnesium - 25-03-2011 22:01

sexyteo,

per favore rivolgendosi ad altri utenti usiamo sempre un tono non ironico.

grazie


RE:  Profilo di un ANTI-Nuclearista - sexyteo - 26-03-2011 00:58

magnesium ha Scritto:

sexyteo,
per favore rivolgendosi ad altri utenti usiamo sempre un tono non ironico.
grazie


Da quando in qua il diminutivo di zucchero e l'accrescitivo di bionda é ironico o offensivo!? Big Grin
Non mi volevo certo galeffare di una graziosa fanciulla; non é colpa sua se ha le stesse competenza in energetica, di quelle che ha Flavia Vento in calcolo tensoriale! Toungue
RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - lucaberta - 26-03-2011 01:47

Deve essere parecchio cambiata negli anni la Liguria, dato che nel lontano 1968 (mio anno di nascita) la centrale a concentrazione solare di Sant'Ilario, presso Nervi, entrava in funzione.  Merito del Prof. Giovanni Francia (1911-1980), un pioniere nel campo dell'energia.  Certo, un'installazione di prova, ma almeno a quei tempi si faceva della ricerca in Italia.

--LB


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 07-04-2011 15:14

http://www.aerohabitat.eu/ambiente/impatto-atmosferico/

mi sono imbattuto per sbaglio in questo link....... sono sicuro che LucaBerta si godrà Smile un mondo nel leggerlo!


RE:  Profilo di un ANTI-Nuclearista - lucaberta - 07-04-2011 15:23

Cher ha Scritto:
mi sono imbattuto per sbaglio in questo link....... sono sicuro che LucaBerta si godrà Smile un mondo nel leggerlo!

urca, roba lunga!  Smile

Ci daro' volentieri un occhio, ma quando leggo subito all'inizio che anche gli ultraleggeri sono dei pericolosi inquinanti, chissa' come mai mi torna subito in mente la questione della diluizione dell'acqua contaminata con l'oceano che lambisce il sito dove sorge Fukushima Dai-ichi...  Big Grin

Almeno non mi e' parso di leggere del morbo di Morgellons! Big Grin

Ciao e grazie, Luca
RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 07-04-2011 15:37

Prego!
Ne approfitto:
stò cercando, a fatica, il numero di decolli /atteraggi nei vari aeroporti nazionali.
La percorrenza media sulla pista di un'aeromobile prima del decollo e la percorrenza dall'atteraggio.
Cioè , quanti metri percorre dal rullaggio  al decollo ( media) e viceversa.
Quanto pesa di media un aeromobile?

Una indicazione dove andare a cercare queste info, sempre che ci siano?

In pratica : quanti velivoli atterranno e decolano di media?



RE:  Profilo di un ANTI-Nuclearista - lucaberta - 07-04-2011 16:54

Cher ha Scritto:

Prego!
Ne approfitto:
stò cercando, a fatica, il numero di decolli /atteraggi nei vari aeroporti nazionali.

sul sito di ENAC ho trovato le ultime statistiche di traffico dell'anno 2009:

http://www.enac.gov.it/repository/Conten...mpleta.pdf

Riporta:
La percorrenza media sulla pista di un'aeromobile prima del decollo e la percorrenza dall'atteraggio.
Cioè , quanti metri percorre dal rullaggio  al decollo ( media) e viceversa.
Quanto pesa di media un aeromobile?


queste domande sono molto strettamente legate tra loro.  A parita' di aeromobile, ci possono essere sensibili variazioni della corsa di decollo a seconda del peso e delle condizioni atmosferiche (pressione, temperatura ed umidita' contribuiscono nel calcolo della densita' dell'aria, che influisce sui parametri di volo).

Posso chiederti la logica che ti porta ad una richiesta cosi' specifica come il sapere l'effettiva permanenza in pista?  Credo che sia un dato davvero molto difficile da ottenere.

I pesi degli aeromobili variano moltissimo, da una tonnellata o due per i monomotori a elica, fino alle tre/quattro tonnellate per turboelica piu' capaci, passando per le 65 tonnellate di un MD80 fino alle 400t di un B747, parametri a peso massimo ammesso al decollo.

Riporta:
Una indicazione dove andare a cercare queste info, sempre che ci siano?


i siti di ENAC ed ISTAT hanno svariati dati in merito:

http://www.enac.gov.it/La_Regolazione_Ec...index.html
http://www.istat.it/imprese/turtrasp/

Riporta:
In pratica : quanti velivoli atterranno e decolano di media?


trovi tutto nel PDF che ho linkato sopra.  Fammi sapere se ti servono altre info.

Ciao, Luca
RE:   Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 07-04-2011 17:36

lucaberta ha Scritto:


Posso chiederti la logica che ti porta ad una richiesta cosi' specifica come il sapere l'effettiva permanenza in pista?  Credo che sia un dato davvero molto difficile da ottenere.




Grazie , gentilissimo.
E' un pò complessaShy, vedo come posso spiegarmi.
Stò preparando una raccolta datiCool; non è la permanenza ma il tragitto a terra.
Cioè, in un aeroporto il tragitto comune effetuato da tutti gli aeromobili, lunghezza media.
Ti riporto una ripresa riferita come esempio con dei pedoni, dove emerge il percorso comune predominante.
Una cosa simile il rilevamento dello spostamento predominante dei mezzi ( aerei) in un aeroporto.

RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 08-04-2011 11:51

Approfitto :
con il beneficio di un calcolo con i vari rilevamenti è ipotizzabile ( dato che non ho conoscenza) un percorso medio di una aeromobile di 2 km sul suolo di un aeroporto? ( comprensivo del percorso dell'atteraggio + decollo + rullaggio) o è un dato strampalato?
Se fosse un dato stampalato qual'è il più plausibile?


RE:  Profilo di un ANTI-Nuclearista - lucaberta - 08-04-2011 12:13

Cher ha Scritto:

Approfitto :
con il beneficio di un calcolo con i vari rilevamenti è ipotizzabile ( dato che non ho conoscenza) un percorso medio di una aeromobile di 2 km sul suolo di un aeroporto? ( comprensivo del percorso dell'atteraggio + decollo + rullaggio) o è un dato strampalato?
Se fosse un dato stampalato qual'è il più plausibile?

sono in partenza per il weekend quindi non potro' rispondere, vorrei stare senza email per un paio di giorni... Smile

2km sono certamente pochi, la corsa di decollo di un intercontinentale e' spesso 2km, dato il carico di carburante necessario.  Dipende molto anche dalla configurazione di piste e vie di rullaggio, a Fiumicino ci sono dei rullaggi lunghissimi, meno a Heathrow, ad esempio.

Risentiamoci con piu' calma la prossima settimana.

Un saluto, Luca

RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 08-04-2011 12:24

Grazie.
Certo , con calma.

2km----> pochi! Molto interessante.


RE:    Profilo di un ANTI-Nuclearista - lucaberta - 13-04-2011 12:04

Cher ha Scritto:
Stò preparando una raccolta datiCool; non è la permanenza ma il tragitto a terra.
Cioè, in un aeroporto il tragitto comune effetuato da tutti gli aeromobili, lunghezza media.
Ti riporto una ripresa riferita come esempio con dei pedoni, dove emerge il percorso comune predominante.
Una cosa simile il rilevamento dello spostamento predominante dei mezzi ( aerei) in un aeroporto.


eccomi di nuovo a te Cher.

Dunque, il tuo tipo di ricerca e' qualcosa di ben noto in campo aeroportuale, dato che l'ottimizzazione dei movimenti al suolo e' proprio uno dei fattori su cui si sta spingendo sempre di piu' perche' da tempo si e' capito che la maggior parte dei ritardi sono causati dall'intasamento degli aeroporti, sia in arrivo che in partenza.

Avere quindi dei tragitti di rullaggio che possano quanto piu' essere indipendenti e separati per i traffici in partenza e quelli in arrivo e' cosa importantissima.

Inoltre, come forse avrai notato capita talvolta che le condizioni meteo impongano  un "cambio di pista", cioe' la necessita' che gli aerei in decollo e/o atterraggio usino una pista diversa dal solito, per poter sempre avere il vento in faccia e non alle spalle.

Questi "cambi di pista" possono provocare grossi impatti nel flusso a terra.  E' cosa risaputa che nei grandi aeroporti commerciali e' molto piu' complicata la gestione del flusso degli aerei in rullaggio rispetto a quelli in atterraggio e decollo.  Esistono infatti diverse postazioni dei Controllori del Traffico Aereo (CTA) per la gestione del traffico al suolo (la cosiddetta "ground") e per la gestione di decolli ed atterraggi (la "tower").

Ho fatto una rapidissima ricerca su Google ed ho trovato un paper accademico che forse ti puo' indirizzare in diverse direzioni, o forse invece puo' solo confonderti ancora di piu' le idee... Big Grin
http://www.cs.nott.ac.uk/~smr/share/10_I...avizza.pdf

Ci sono molti documenti interessanti nelle references. Ho dato una rapida scorsa al paper e mi sembra rilevante per quello che mi hai accennato.

Sappimi dire se questo breve mio messaggio e' nella giusta direzione, senno' aiutami ad aiutarti!  Wink

Ciao, Luca
RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 13-04-2011 12:34

Si grazie, anzi il tuo ragionamento sull'ottimizzazioni del traffico a terra mi è ancora più utile.

Sposto la mia risposta in PM, così posso spiegarmi meglio e allegare del materiale informativo. Smile

Già è difficile se poi dobbiamo pesare le parole!Big Grin


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 13-04-2011 14:44

Spero nel PM, che sia chiaro!?
Qui un articolo che può aiutare per un'ulteriore interesse, che non va sottovalutato e che non credevo così alto in % :
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologi...d=Aa7VAUOD


RE:  Profilo di un ANTI-Nuclearista - lucaberta - 13-04-2011 16:05

Cher ha Scritto:

Spero nel PM, che sia chiaro!?

ti ho gia' risposto, molto chiaro! Wink

Riporta:
Qui un articolo che può aiutare per un'ulteriore interesse, che non va sottovalutato e che non credevo così alto in % :
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnologi...d=Aa7VAUOD


davvero interessante, grazie dell'articolo.  Food for thought, come si dice oltremanica...

Ciao, Luca
RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 29-04-2011 22:16

La prerogativa di anti-nuclearista è quella di citare motivazioni prive di ogni riscontro o nelle migliori ipotesi, totalmente smentite dalla realtà dei fatti.

Lo loro convinzione e tale da renderli dei simpatici, in fondo le loro motivazioni sono in buona fede, abilmente manipolata dagli Ecofurbi che vivono sulla credulità di persone private dalla loro capacità di ricerca e verifica sull'argomento.


RE:  Profilo di un ANTI-Nuclearista - lucaberta - 30-04-2011 09:13

Cher ha Scritto:
La prerogativa di anti-nuclearista è quella di citare motivazioni prive di ogni riscontro o nelle migliori ipotesi, totalmente smentite dalla realtà dei fatti.

il problema sta anche nel fatto che esistono anche dei report scientifici, o megli para-scientifici, che vengono sbandierati a destra e a manca come se fossero spade ogni volta che il tema si fa complesso.  Comprova ne e' stata la gestione del contraddittorio tra il Prof. Franco Battaglia ed Angelo Bonelli dei Verdi ad Annozero un paio di giorni fa, qui il video degli interventi di Battaglia:

http://www.youtube.com/watch?v=LBoAFt-YNLY

Il classico esempio e' il riferimento allo studio pubblicato da New York Academy of Sciences (minuto 9:00), una vergogna che continua a fare danni e che Rod Adams del blog Atomic Insights continua ad attaccare, facendo molto bene a mio parere, come ha fatto recentemente qui:
http://atomicinsights.com/2011/04/challe...ences.html

Bonelli cita anche, come sempre, lo studio KiKK proveniente dalla Germania, che non e' mai stato sottoposto ad una "revisione dei pari" o peer review (nel video al minuto 11:30) e che ha un campione risibile ed una modalita' di esecuzione molto dubbia, come dire che basta trovare la maniera giusta di trovare i dati che servono e considerare solamente quelli nel computo finale, facendo una selezione attenta ma contraria allo spirito di un report scientifico. Come dire, ho una tesi da dimostrare e faccio in modo di trovare i dati che validano la mia tesi, scartando abilmente quelli che la contrastano.

Poi, Battaglia ha dato degli assist clamorosi a Di Pietro e Bonelli sulla questione stoccaggio delle scorie (minuto 15:00 del video) dove si e' messo sulla sua posizione dei depositi delle scorie, lasciando carta bianca a Di Pietro e Bonelli che lo hanno "sbugiardato" parlando dei depositi a lungo termine, mentre Battaglia parlava dello storage a secco in superficie. E a quel punto il buon Battaglia non e' piu' riuscito a farsi valere, lasciando che Bonelli e Di Pietro vincessero a man bassa il confronto.

Non c'e' niente da fare, bisogna imparare a fare meglio nei confronti televisivi, questa e' stata un'occasione persa.

Ciao, Luca
RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 30-04-2011 11:18

http://atomicinsights.com/2011/04/challe...ences.html

......"Abbiamo bisogno di aiutare il pubblico a comprendere che la relazione non è solo un parere e non solo una questione di polemica, ma è semplicemente sbagliata. Il New York Academy of Sciences, come editore, ha il diritto (e responsabilità) a completare la sua opinione a lungo rinviata, ripudiare lo studio e prendere le distanze dalla sua costante disponibilità.

Questa è l'ennesima dimostrazione che nel dibattito di annozero, la diffusione di falsità a cura del rappresentante dei verdi è verificata

Che L'Ecostordito di passaggio ne prenda nota.


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 10-06-2011 23:39

per i distratti


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 11-06-2011 14:30

http://www.corriere.it/ambiente/11_giugn...36ef.shtml


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 12-06-2011 12:27

http://jacopogiliberto.blog.ilsole24ore....torie.html


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 12-06-2011 12:30

Mitica!
http://www.verdi.it/images/stories/ITALI...AZIONE.pdf


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - dDuck - 13-06-2011 09:33

Tendenzialmente sono persone che non capiscono l'argomento e sono messi su dai media (antiberlusconiani, comunque quelli berlusconiani sono peggio) e si cagano addosso.

La colpa è anche di Berlusconi che questa vola, l'unica che aveva ragione veramente, non ha sguinzagliato i suoi media a raccontare che l'atomo è amico.

Vi ricordate la campagna il metano vi da una meno ?

Si doveva fare una campagna l'atomo vi da una mano.


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 10-08-2011 08:59

Qui un esempio della potenzialità demenziale di antinuclearista:

http://blogeko.iljournal.it/2011/central...moto/62924


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 14-10-2011 14:55

http://www.greenreport.it/_new/index.php...p;id=12600

Francia, contrordine nucleare: l'incidente di Marcoule livello 1 Ines, 500 volte più radioattivo
[ 3 ottobre 2011 ]

L'Italia è davvero uno strano Paese, quando il 12 settembre scoppiò un forno nell'impianto nucleare di Marcoule, causando la morte di un operaio e il ferimento di altri 4, nei media serpeggiò il panico per un incidente avvenuto così vicino alle nostre frontiere, ma sono bastate le rassicurazioni di Centraco-Edf e della lobby nucleare francese per far mettere subito in sodffitta notizia e preoccupazioni.

Invece il 29 settembre un ignorato comunicato dell'Autorité de sûreté nucléaire française (Asn) ha rivelato che l'incidente "innocuo" e senza emissione di radioattività che ci era stato raccontato è stato classificato a livelli 1 della scala Ines e che tutti i lavori di ripristino del forno e dell'impianto nucleare dovranno essere sottoposti ad autorizzazioni preliminari.

Infatti, le verifiche dell'Asn hanno rivelato che il forno di fusione al momento dell'incidente conteneva un carico di circa 4 tonnellate di metallo con circa 30 megabecquerel (MBq) e non 63 kilobecquerel (kBq) come avevano dichiarato i gestori dell'impianto e l'An sottolinea che «Se questo valore resta basso, l'Asn ha però chiesto al gestore spiegazioni sulla ragione di questa sottovalutazione. Il locale nel quale si trova il forno è stato parzialmente danneggiato. Tuttavia, l'edificio dell'unità di fusione all'interno del quale si trova il locale del forno non è stato danneggiato. Il locale del forno è stato messo sotto sequestro dal Procuratore della Repubblica per l'inchiesta giudiziaria e non è accessibile».

L'Asn dice che nessuna azione di protezione della popolazione e dell'ambiente è necessaria ma aggiunge che «Se gli impegni strettamente radiologici di questo evento sono limitati, l'Asn considera tuttavia che si tratti di un incidente industriale grave a causa delle sue conseguenze umane. L'applicazione dei criteri relativi alla scala Ines, portano a classificare l'evento a livello 1 su questa scala a causa della debole attività radiologica del forno di fusione». Quell'attività radiologica della quale tutti avevano negato l'esistenza e che invece esiste in un impianto che contiene anche numerosi depositi di grandi quantità di rifiuti radioattivi e di movimentazione del combustibile Mox, plutonio.

La rivelazione ha fatto letteralmente imbufalire associazioni come Sortir du nucléaire che spiega: «secondo tutte le evidenze, l'esplosione sarebbe probabilmente legata ad un'interazione accidentale tra l'acqua di raffreddamento e il metallo del forno, probabilmente dovuta ad un'usura. Questo feniomeno avrebbe provocato una reazione violenta che avrebbe soffiato fuori dal forno del metallo radioattivo in fusione a 1600° C nel momento in cui un lavoratore era impegnato a rompere una crosta di metallo, provocando così la sua morte. Le porte della sala sarebbero state spazzate via dall'esplosione. Si tratta di un fenomeno ben conosciuto in metallurgia, è quindi davvero curioso vederlo avvenire in un sito stimato come altamente sicuro. Usura delle attrezzature o errore umano? In tutti i casi la stessa Asn aveva stabilito numerosi incidenti sul sito della Centraco in questi ultimi tempi e constatato che da qualche anno c'erano già "delle lacune nella cultura di sicurezza».

La questione in Italia è stata ripresa dalla Rete nazionale antinucleare (Rna) che ricorda che il 30 settembre la Commission de Recherche et d'Information Indépendantes sur la Radioactivité (Criirad) ha denunciato la sottovalutazione del rischio da parte dell'azienda e la connivenza, da parte degli esperti ufficiali. Rna sottolinea che «Il 23 settembre scorso il Criirad ha interpellato le autorità incaricate alla protezione dalle radiazioni e sicurezza nucleare, le Autorità di Sicurezza Nucleare, i Ministeri della salute, industria ed ecologia. Ha denunciato la segretezza degli elementi chiave del caso e la pubblicazione da parte dell'Irsn di un dato sorprendentemente basso (63 000 Bq) per l'attività di quattro tonnellate di rifiuti metallici presenti nel forno al momento dell'esplosione.

Il CRIIRAD ritene che la valutazione sia «assolutamente incompatible» con il valore di 8,5 Sv/h che sarebbe stato riscontrato sul corpo della vittima dell'esplosione, José Marin. Le informazioni sulle dosi vengono da una fonte indipendente, il Criirad pertanto è rimasto senza risposte e chiede chiarimenti».

Il 28 settembre, il Criirad è venuto a conoscenza, attraverso il sito web di Dauphine Libere, delle dichiarazioni del Procuratore della Repubblica incaricato alle indagini, Robert Gelli, che confermavano l'entità delle dosi riscontrate. «Pertanto il Criirad - spiega Rna - ha inviato ieri al Procuratore della Repubblica una lettera ufficiale sottolineando l'impossibilità di misurare un tasso di dose così elevato, se la contaminazione proviene da "rifiuti metallici leggermente contaminati" come sostengono l'ente gestore e l'Irsn e chiedendo che l'indagine preveda la realizzazione di una mappatura delle dosi analizzate in laboratorio al fine di stabilire l'effettiva attività di 4 tonnellate di rifiuti radioattivi».

Il Criirad ha poi letto il comunicato dell'Asn che riportiamo all'inizio dell'articolo che parla esplicitamente di un'attività di 30 MBq e non 63 kBq, e sottolinea che «Questa nuova valutazione è 476 volte superiore a quella che è stata diffusa sin dal 12 settembre».

Secondo i ricercatori indipendenti francesi «Queste informazioni sollevano delle domande molto pesanti: 1. Sarebbe stata pubblicata questa rivalutazione se il CRIIRAD non avesse interpellato ufficialmente, tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, le varie autorità il 23 settembre? 2. Come è possibile che l'esperto di Stato, l'Istituto per la Protezione Radiologica e la Sicurezza Nucleare, che era presente nel sito e che non ha nulla in comune con quelli del CRIIRAD, abbia ripreso appieno la valutazione dell'operatore senza alcun sospetto? La cifra di 63 kBq è stata pubblicata il 12 settembre dall' IRSN senza alcuna correzione successiva. 3. Quale credibilità offrono, per l'auto-monitoraggio del gestore, i dispositivi di controllo essenziali per l'installazione di Centraco? Da 63 kBq a 30 MBq, la differenza non è del 10 o 20%, ma quasi 500 volte!

Ed è altamente improbabile che si tratti di una combinazione sfortunata di circostanze che l'esplosione sulla singola partita di rifiuti sia sottovalutata da parte del gestore. Ricordiamo che il Criirad aveva studiato il piano per creare una istallazione a Centraco e una delle principali critiche mosse era il fatto specificamente incentrato sulla inaffidabilità del sistema di controllo dell'attività dei rifiuti. Diviene pertanto lecito chiedersi se la Centraco non stia funzionando in completa violazione delle regole che la governano come la violazione di limiti di emissione per gli inquinanti radioattivi e sostanze chimiche in atmosfera e nel Rodano. Se le emissioni effettive sono 10 volte o 100 volte come riportato nei comunicati. In ogni caso, l'operazione determinerà se la sottovalutazione dell'attività dei rifiuti è un'azione intenzionale dell'operatore o una mancanza di controllo dei materiali radioattivi utilizzati».

Qualunque sia la spiegazione, la scoperta è molto preoccupante e il Criirad ha deciso quindi di presentare un ricorso in tribunale che sarà probabilmente confermato col prossimo Consiglio di amministrazione dell'associazione, previsto per il 14 ottobre


RE: Profilo di un ANTI-Nuclearista - Cher - 18-10-2011 11:09






http://ralph-dte.eu/2010/02/08/levoluzio...ignoranza/


L’evoluzione dell’ignoranza

Scritto da ralph-dte.eu il 8 Febbraio 2010

Per molto tempo l’ignoranza è stata attribuita soprattutto a coloro che hanno terminato gli studi troppo presto o a coloro che non hanno mai avuto modo di affrontare un percorso di studi. In questa fascia si inserivano spesso nonni o bisnonni che ai tempi della guerra avevano ben altri pensieri. Successivamente il termine ignoranza è stato abbinato troppo facilmente (talvolta erroneamente) a persone di generazioni precedenti a quelle attuali solo per questioni di incompatibilità nelle esigenze e nei modi di vedere modificatisi nel tempo.

Oggi invece l’ignoranza ha subìto una forte evoluzione. Sebbene possa sembrare un paradosso, è così. L’ignoranza oggi non è propria solo di coloro che non hanno “studiato” bensì anche di una fetta di laureati…

Mi capita sempre più spesso di parlare con laureati che, una volta acquisito il “pezzo di carta”, credono di sapere tutto… Nessuno deve più insegnar loro nulla. Hanno preso una laurea su una specializzazione ma sono saccenti in tutte le scienze possibili immaginabili. Si caricano da soli e tutto questo per una laurea che oggi prendono tanti, ma proprio tanti giovani.

L’ignoranza non scompare con una laurea; l’ignoranza scompare nelle menti aperte, le menti che sanno immedesimarsi nei panni altrui, le menti imparziali, le menti che valutano ogni cosa obiettivamente, le menti che non smettono mai di studiare, le menti che sanno applicare un metodo di studio, che sanno ricercare nuove fonti alle quali attingere, le menti che evolvono i loro pensieri, che vogliono imparare cose nuove e sanno come farlo, le menti che non sono mai come il giorno prima, le menti che crescono, cercano e offrono nuovi stimoli, le menti che osservano, ascoltano.

Dice Piero Pelù in una canzone fatta con i Litfiba:

“Non è la fame ma è l’ignoranza che uccide…”