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Versione completa: Analisi  tecniche incidente di Chernobyl
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Charade77 ha Scritto:



Però la domanda che mi viene è , se sapevano che il test doveva essere condotto con almeno 1000MW termici ,perchè condurlo a 200MW?Immagino che i tecnici fossero dei non esperti in ambito ma non credo così sprovveduti.Immagino che 2 conti in termini di potenza pompe , assorbimento , grosso modo riuscissero a farli.Per me che ha fatto molto comunque è stato il non capire la vera attività del reattore ,ma sopratutto l'averlo forse valutato come una centrale termica convenzionale ,più facilmente modulabile in termini di potenza senza grosse incognite ... boh ...

Saluti


Mi trovi perfettamente concorde, ma permettimi una battuta cinematografica (i
russi non vanno nemmeno a c....e senza un piano) dei non esperti si sarebbero attenuti scrupolosamente alle direttive, quindi come vedi il mistero rimane sopratutto considerando che anche in una centrale convenzionale i conti li fanno eccome.

saluti
ok sto iniziando a capire 1 pò d cose anke grazie all articolo in inglese... grazie...
Bicio ha Scritto:

ok sto iniziando a capire 1 pò d cose anke grazie all articolo in inglese... grazie...

@ Bicio
Sono contento che la discussione ti sia stata utile.
Il caso Chernobyl purtroppo viene sempre considerato come il disastro nucleare simbolo della pericolosità "intrinseca" delle centrali nucleari.
Come è già stato detto più volte non si è trattato di un incidente dovuto a casualità/rottura di un reattore, ma della sciagurata conclusione di un "TEST".
Come sappiamo questo ha portato ad una interminabile/insopportabile sequela di polemiche, tutte "abbastanza" lontane dalla realtà, poco rispettose dei fatti e dei protagonisti.
La polemica non è lo scopo di questa discussione.
Qui si vuole analizzare gli eventi e le motivazioni del "TEST" fino alle ore 01:23:44 del 26-4-1986, tutto quello che ne è seguito è stata una sequenza incredibile, allucinante  di accadimenti che tutti conosciamo o dovremmo conoscere.

saluti
valutare un ragionamento a ritroso?
Cher ha Scritto:

valutare un ragionamento a ritroso?


mi sfugge il senso, potresti essere più esplicito.
saluti
walter59 ha Scritto:



mi sfugge il senso, potresti essere più esplicito.
saluti


http://it.wikipedia.org/wiki/Induzione_a_ritroso
L' induzione a ritroso è un processo di ragionamento che va a ritroso nel tempo, dalla fine di un problema, allo scopo di determinare una sequenza di azioni ottimale. Si procede in primo luogo considerando l'ultima volta che una decisione può essere presa, individuando una scelta ottimale in quella situazione. Usando questa informazione, si può quindi stabilire che cosa fare in occasione della penultima azione e così via sino a quando, con questa a analisi a ritroso, non si è individuata una azione ottimale per ogni possibile situazione in qualsiasi punto nel tempo.


Semplificando il concetto, ogni disastro è costituito da tre fattori negativi più una o più concause.
In sintesi un disastro non avviene così per caso.

Andando a ritroso nella dinamica del disastro, individuando e circoscrivendo il fattore negativo o la concausa per ceare una timeline dell'evento.


Solo per stimolare i vari ragionamenti avvenuti fin qui intorno al reattore
n°4.

Cher ha Scritto:


Semplificando il concetto, ogni disastro è costituito da tre fattori negativi più una o più concause.
In sintesi un disastro non avviene così per caso.

Andando a ritroso nella dinamica del disastro, individuando e circoscrivendo il fattore negativo o la concausa per ceare una timeline dell'evento.


Solo per stimolare i vari ragionamenti avvenuti fin qui intorno al reattore
n°4.


Perfetto, potrebbe essere un buon punto di partenza, non ho mai letto niente del genere a riguardo.
Ci vorrebbe, a questo punto, una buona traccia da parte di qualche esperto in fisica dei reattori.
Ho trovato un link interessante dove sono pubblicate delle lezioni di fisica dei reattori ecc.. tenute al Polimi. Chiedo all'autore il permesso di postare il link nel forum.

saluti  
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