Devo ancora capire Cher ,perchè tutti gli incidenti diversi dal nucleare ,qualsiasi portata abbiano risultino , normali e tutto sommato non degni di memoria o quantomeno facciono sorgere dei dubbi.Se viene rilasciata da una centrale nucleare sostanza di radiotossicità compatibile con l'ambinte : "Disastro , morti a miliardi e nel futuro sarà peggio " ... e ne parlano tutti ... E poi fanno elenchi chilometrici a partire dalla notte dei tempi di tutte le anomalie successe ai vari impianti nucleari ...
Probabilmente la motivazione è più semplice di quanto si possa credere.
L'umanità "purtroppo" ci ha fatto il callo.
I disastri nelle miniere, le inondazioni, i vulcani, i terremoti, fabbriche che bruciano o rilasciano sostanze nocive, gli incidenti sul lavoro e non dimentichiamo anche la guerra convenzionale, sono tutte cose che ci accompagnano da tempo nella storia meno recente, mentre per il nucleare è ancora cosa "abbastanza" nuova e come aggravante si auto associa alla guerra "diversa" le bombe, Hiroshima Nagasaki e poi gli esperimenti militari sempre ammantati da segreti ecc...
La valanga cinematografica catastrofista nata da Hollywood. Ricordiamo Sindrome Cinese che anticipò di pochi giorni Three Miles Island.
Aggiungiamo anche la protesta di Greenpeace sugli esperimenti nucleari militari francesi con il triste epilogo in NuovaZelanza dovuto ai servizi segreti francesi. Non voglio essere frainteso, ma questo ha fornito un salvacondotto, ha aggiunto un che di verità (a volte giustamente) e supporto alla campagna "da bar" contro il nucleare, da aggiungere che la medesima campagna da osteria a favore certo non aiuta.
Pripyat e la mancanza di chiarezza (a volte voluta) hanno fatto il resto.
Per un tecnico, un ing.nucleare per non dire di un addetto ai lavori abituato a trarre conclusioni dai dati e dai fatti tutto questo sarebbe inconcepibile, va considerato per contro che la deontologia e la serietà professionale non stanno solo da una parte o dall'altra e non albergano certo in tutti cuori.
L'umanità tutta non ha un pensiero freddamente razionale e non è possibile affermare che sia sempre e solo un male, ma questo è.
Il complesso intricarsi delle scelte politiche/economiche/sociali è cosa estremamente complessa, da tecnico devo dire che non siamo preparati per questo, questa è materia da filosofi fuori dalla nostra portata.
Chiedere, informarsi, discutere anche animatamente è sacrosanto e necessario, solo in questo modo si può sperare un futuro migliore per tutti, ma come mi è già capitato di dire ognuno dovrebbe stare al suo posto, sopratutto qui in Italia