Ciò significa quindi che a fronte di una produzione comunque bassa ,facendo un bilancio annuale ,avrò dovuto ,in termini energetici richiedere alla rete una buona fetta di elettricità ,giusto?
Mi sembra di comprendere che sarei ben lontano dall'autonomia energetica (ammesso riesca a catturare e stoccare tutta quella che produco).
e' proprio cosi', fotovoltaico ed eolico non sono nemmeno lontanamente in grado di supportare il carico di base richiesto da un paese che e' un grosso consumatore di elettricita come il nostro.
Possono certamente contribuire ai picchi di richiesta durante il giorno, ma il non piccolo problema e' che la produzione di energia e' limitata a quando lo vuole la natura. Esempio semplice, se non c'e' vento, le pale non girano. Se e' notte, i pannelli non producono energia.
Situazione peggiore e' quella invernale, in cui magari una densa nevicata ammanta i pannelli solari e ne riduce del tutto l'efficienza, proprio nel momento del freddo, momento in cui ci sono ovviamente picchi di richiesta energetica.
Questo e' valido per grandi impianti, e a maggior ragione per un piccolo pannello o set di pannelli installati sul tetto di casa. Aiuta, ma aiuta poco, e comunque dovrai chiedere energia alla rete. Il bilancio e' comunque negativo.
Il problema di eolico e fotovoltaico non e' la tecnologia, che certo sta migliorando e migliorera ancora (anche se ci sono dei limiti impliciti). Il problema e' di carattere politico, dato che ci sono in giro una gran quantita' di persone che davvero pensano che le rinnovabili possano sostituire in toto le sorgenti energetiche attuali.
E' questo il vero problema delle rinnovabili... l'ideologia, purtroppo.
Rinnovo il mio suggerimento di leggere il libro "Sustainable Energy - without the hot air" di David MacKay, scaricabile in PDF gratis dal suo sito:
http://www.withouthotair.com/
Ciao, Luca